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zebra67

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  1. Hai ragione, ma dal momento che lo prendi, è masochistico non supportarlo o dargli una sola stagione di tempo (tra l'altro conclusa con uno scudetto). Cosa doveva fare? Andare a Piazza S. Carlo e farsi filmare mentre diceva "Amo la Juventus dal profondo, rinnego tutte le cose sgradevoli che ho detto, fustigatemi". E che la società fosse in totale stato confusionale e senza lo straccio di un progetto lo conferma il fatto che, allontanato Sarri, andarono a prendere un esordiente...
  2. Esatto. Va lasciato il tempo di costruire e, nei limiti del possibile, vanno assecondati sul mercato. Sono d'accordissimo sul fatto che andava fatta tabula rasa, anche perché lo stesso allenatore uscente parlava di necessità di rifondare profondamente, quindi l'idea che si trattasse di gente a fine ciclo non era solo del subentrante Sarri, ma anche dell'uscente Allegri. Sono meno d'accordo quando dipingi l'eliminazione con l'Ajax come fosse il punto più basso della parabola. Uscimmo contro un'ottima squadra, che nel turno precedente aveva eliminato il Real Madrid, e comunque si trattò di un'uscita nei quarti di finale, cioè la fase più avanzata alla quale siamo arrivati negli ultimi 4 anni. Nelle edizioni successive siamo usciti agli ottavi o, come nell'ultima edizione, addirittura nel girone.
  3. Sull'inutilità di rimpiangere ciò che poteva essere e non è stato, sono totalmente d'accordo con te, inutile fare la gara al mancato affare più clamoroso (a cominciare da Ronaldo ai tempi di Salas, per continuare con Haaland, Bellingham etc.). Tra l'altro, come sottolineavo, spesso sono situazioni totalmente diverse, quindi per Bellingham non direi "fessi noi, bravo il Real". Noi siamo stati vicini a Bellingham quando giocava nell'Under 18 del Birmingham, il Real lo ha preso quando non solo aveva fatto una stagione nel Birmingham "dei grandi", ma ne aveva collezionate tre con il Borussia Dortmund.
  4. Io non sono così "talebano", credo che un bravo difensore possa adattarsi abbastanza in fretta ad un nuovo modulo. Ci sono calciatori che in carriera cambiano addirittura ruolo (difensori che diventano centrocampisti, centrocampisti che diventano difensori), penso che un difensore centrale che tra l'altro occupa, appunto, la posizione centrale nella difesa a tre, sappia adattarsi a spostarsi lateralmente di pochi metri e ai relativi movimenti e interscambi. Al di là di facili ironie o di gusti personali, Bonucci è stato per anni un baluardo della linea difensiva, tra l'altro molto apprezzato in Premier, e si è ben destreggiato, nella sua carriera, sia con il modulo a 3 sia con quello a 4.
  5. Anche perché i giocatori li comprano anche gli altri, non è che stanno a guardare...Per dire, il Liverpool in quell'anno calava un tris di acquisti (Allisson, Keita, Fabinho) spendendo quasi 200 milioni, il Real comprava Courtois, Vinicius e Odriozola. E' sempre buona cosa ricordarlo.
  6. Il problema è filosofico, ti dò ragione, e mi sembra di averlo evidenziato nel mio post precedente in almeno due passaggi. Il problema non riguarda solo la Juve, ma l'Italia. Proprio perché consapevole di ciò, mi fa sorridere che i tifosi di vecchia data di una società che storicamente ha sempre aspettato molto per far giocare i giovani, adesso pretendano che i 16-17 enni vengano presi non per fare la loro trafila, ma addirittura per essere subito impiegati in prima squadra. Le rivoluzioni, i cambi di cultura, richiedono tempi lunghissimi per sortire effetti. Nel 2019, tanto per dire, avevamo come titolari Ronaldo (34 anni e mezzo), Chiellini (35), Bonucci (32) Alex Sandro (28), Pjanic (29, Matuidi (32), Higuain (32). Ne hai facoltà, non è mio obiettivo farti incorrere in altre sanzioni. E' tuttavia un dato di fatto che il tifoso nella sua perenne insoddisfazione si raffigura che coloro che non giocano siano tutti ottimi giocatori, e comunque migliori di chi va in campo, e non sembra prestare particolare attenzione che alla resa dei conti i nostri non se li fila nessuno. Per Tizio ci offrono un tozzo di pane, Caio lo prendono solo in prestito, per Sempronio bisogna addirittura pagare buona parte dell'ingaggio, Mevio lo lo svendi o te lo devi tenere, Bruto non interessa proprio a nessuno.
  7. Si sta parlando della possibilità di prendere Bellingham nel 2019. A parte che aveva 16 anni (essendo un 2003) e non 17, ma questo è un dettaglio, all'epoca il giocatore era tesserato con la formazione Under 18 del Birmingham. Dato che la Juventus in quel periodo iniziava il campionato che l'avrebbe portata al nono scudetto consecutivo (con Sarri), e considerato che passare dal Birmingham (non certo un City o uno United o un Liverpool) alla Juve credo fosse un upgrade, non trovo certo assurdo che gli fosse stata prospettata la formazione Primavera per esibirsi con continuità. Seriamente, vedi un 16enne esordire in una big di serie A ogni domenica? Quanto alle grandi società, c'è una differenza fondamentale con noi. Loro i giovani li pagano, senza problemi, 30, 50, 100 milioni. Noi siamo costretti a pescare nel target più basso, o ad agire d'anticipo, d'astuzia, insinuandoci non appena hanno delle perplessità, come successe con Illing prima e con Yildiz poi. L'ultimo capoverso, nel quale dicevo che il tifoso è come al solito esagerato perché dopo che ha assistito per 100 anni a una Juve nella quale esordivi quando avevi i primi capelli bianchi, adesso addirittura vorrebbe vedere non i 20enni, ma i 16 anni in prima squadra, è invece fondamentale per capire che chi si vuol lamentare, troverà sempre un nuovo pretesto per farlo. Non è escluso che ci sarà chi chiederà a Giuntoli di opzionare il feto dell'eventuale figlio di Mbappè. Di giovani ne abbiamo tanti, fin troppi a mio avviso, perché poi vanno a stuzzicare la fantasia del tifoso che li raffigura tutti come campioni quando su 10 ce ne saranno 2-3 che arriveranno a buoni livelli. Come detto, le società danarose possono permettersi di spendere cifre enormi sul singolo giovane. E comunque vorrei far notare che il Real ha investito 100 milioni non su un Bellingham sedicenne e brufoloso, ma su un ventenne con alle spalle 3 campionati di Bundesliga e 25 partite di Champions.
  8. Tra l'altro la differenza principale è che Real e City possono permettersi di comprare giovani a 20, 30, 50, 100 milioni (a seconda del grado di maturazione). Noi non arriviamo a 20 milioni come intero budget annuale per il settore giovanile (dato che l'Inter risulta la società che destina il budget più alto per il settore giovanile, ed è di 20 mln annui).
  9. 😂😂 Comunque è sempre più dura, perché in queste ore stanno indossando il camice bianco per valutare se Locatelli è in grado di scendere in campo domenica, e poi dovranno gettare via il camice per mettersi la giacca e andare a sedere in panchina per gli allenamenti di rifinitura!
  10. Ma infatti! A parole (e con il cu*o degli altri) siamo sempre spavaldi a pretendere che il giovane sia lanciato immediatamente nella mischia, poi al primo errore non abbiamo esitazioni a crocifiggerlo (vedi Miretti), invece se scegli di dare fiducia ai giovani devi avere pazienza per essere ripagato.
  11. La serie A è vista come un trampolino di lancio o come un dignitoso cimitero degli elefanti (espressione da non prendere letteralmente). Insomma, da noi viene il giovane già bravo che vuole consacrarsi in un campionato comunque seguito e che ti può far crescere dal punto di vista tattico, oppure chi ha imboccato già la parabola discendente della carriera ma non vuole ridursi a paradisi esotici (Arabia) o realtà metropolitane americane (MLS). Vengono, restano finché il club è competitivo, poi i giovani spiccano il volo e gli anziani vanno, a quel punto, a spendere gli ultimi mesi tra le dune del deserto.
  12. Perdonami Dastan85, ma non possiamo fare di ogni erba un fascio. Ci sta sostenere che uno di 20 anni, se dimostra di essere nettamente superiore alla media, non debba fare una lunga trafila. Ma uno di 16 anni, dove vorresti impiegarlo se non in Primavera? E il bello è che certe cose le diciamo noi che tifiamo Juventus, cioè una società dove fino a 5-6 anni fa, tranne casi sporadici, giocavi appena ti comparivano i primi capelli bianchi... Adesso siamo arrivati all'estremo opposto, prendiamo gente di 16-17 anni e pretendiamo l'immediato trapianto in prima squadra.
  13. No, sbagli, io gli ho solo fatto notare che le situazioni di Yilidz e Soulé sono diverse tra di loro. Yildiz è uno sbarbatello, è arrivato con un piano concordato che prevedeva Primavera, Next Gen e poi approdo in prima squadra, e ha addirittura bruciato le tappe perché la Next gen l'ha appena annusata. Soulé invece è in una fase molto avanzata del progetto di crescita: debutto con la Juve nello stesso anno in cui giocava con la Next gen, poi una stagione con 13 presenze in campionato e 3 in Champions (saranno state dai 10' ai 30-35', ma intanto sono presenze), e ora una stagione intera in una formazione di A. In estate si deciderà se torna per restare e lottare per una maglia, o se diventerà un giovane di pregio da vendere per ricavare una cifra di tutto rispetto. Resta il fatto che Yildiz ha già esordito con la Turchia e Soulé ha ricevuto giudizi lusinghieri che fanno pensare che possa affermarsi anche in una Nazionale tradizionalmente ricca di attaccanti come l'Argentina. Per me è indice che il progetto di crescita studiato per i nostri giovani dà i suoi frutti, specie se si pensa che Miretti (e Fagioli prima che facesse harakiri) erano a tutti gli effetti nel ristretto gruppo dei 15 più utilizzati.
  14. Con un anno di quello che ti danno in Premier, ti compri una villa con megapiscina e palme. Tra l'altro se parliamo di clima e mare, non è che a Milano e Torino ci siano il clima e il mare di Zanzibar. 🤣
  15. Non è il classico brasiliano, ma è migliorato sia in tecnica sia in tranquillità, quindi ora è dignitoso anche in fase di appoggio e ripartenza dell'azione.
  16. Intendevo il programma di cessioni. Se uno dei due attaccanti chiedesse esplicitamente di partire e portasse una offerta allettante, quella che per ora è solo una sensazione (Bremer che non parte prima del 2025), diventerebbe una certezza. Anche perché dobbiamo rinforzare, come scrivi giustamente, non smobilitare. Quindi non credo si andrà oltre la cessione di un big l'anno... Quindi la partenza di uno è nell'ordine delle cose, per ricavare la somma per rinforzare la squadra, ma poi le altre eventuali partenze saranno scaglionate.
  17. Se arriviamo almeno quarti, Bremer (scadenza contratto 2027) potrebbe scegliere di farsi l'esperienza Champions con la Juve e poi eventualmente tentare l'avventura inglese l'anno successivo (estate 2025). Ma molto dipenderà dalla volontà di partire di Chiesa e Vlahovic (o dalla volontà della Juve di cedere almeno un big). Io credo che alla fine uno dei nostri tre big potrebbe partire (ovviamente parlo, come minimo, della prossima estate).
  18. I due nomi che hai fatto, ritengo che abbiano poco in comune tra di loro. Soulé è già in un punto avanzato del proprio percorso: un campionato intero con la Next Gen, il debutto con la Juve, nella stagione successiva (2022/23) 13 presenze (saranno stati scampoli, ma son pur sempre 13 apparizioni) con la prima squadra e debutto in Champions, e ora una stagione da titolare (protagonista) al Frosinone. La prossima estate potremo decidere se aggregarlo (come spero) stavolta in modo stabile e significativo, o se cederlo e monetizzare. Yildiz è un grandissimo prospetto, ma per ora è indietro nel percorso, anche per motivi anagrafici. Ha 1 campionato Primavera, diverse presenze in Next Gen e 5 apparizioni con scarso minutaggio in prima squadra. Onestamente, vista la giovane età, non so se il percorso per l'annata 2024/25 preveda per il turco una presenza più continua in Prima squadra (tipo le 13 presenze di Soulé) o direttamente il prestito a una squadra di A...forse per il prestito è ancora troppo presto. Ritengo che il percorso studiato dalla società sia efficace: permette ai migliori giovani di maturare senza ansie, in modo graduale, progressivo. I più talentuosi faranno ritorno alla casa madre, gli altri avranno comunque fatto esperienze significative che potranno spendere altrove (con conseguenti introiti per la Juve).
  19. Esatto. Forse non ci rendiamo conto dell'attuale livello del campionato italiano SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA. Competitività, appeal, possibilità di alti guadagni, sono tutti aspetti dove la Premier straccia con un netto 4-0 il campionato italiano (e con un meno netto 2-0 un campionato come la Liga). E' chiaro che chi non pensa solo a una barca di soldi, ma vuole abbinare guadagni comunque altissimi a gratificazioni professionali, alla Premier ci pensa eccome. In attesa che il campionato italiano torni ad essere "il più bello del mondo" (data prevista: 28 agosto 2058), non possiamo far altro che: - spremere il meglio che i nostri migliori calciatori possono dare, ritardando il più possibile la loro partenza; - ricavare il più possibile dalla cessione, quando avverrà; -reinvestire con saggezza il ricavato.
  20. Come dico sempre, però, gli ingaggi ritenuti troppo alti non li possiamo rimproverare ai tesserati, semmai ai dirigenti. Quando un nuovo dirigente si trova a gestire una situazione, non è che può dire "Ora ci sono io e te lo dimezzo". Certo, si può fare una scelta, cioè non rinnovarlo, però non puoi nemmeno smantellare completamente una squadra. Per me, al momento, anche i 7,5 A SALIRE di Vlahovic sono troppi in rapporto al rendimento. Se però decidi di prolungare, è da quella base che devi partite, considerando che un giocatore, di norma, prolunga per avere aumenti, non per vedersi diminuito l'ingaggio. Comunque ok, ci siamo chiariti. Alla prossima!
  21. Sul fatto che un Nazionale non debba necessariamente essere un campione, ti dò ragione. Posso spingermi anche ad affermare che Rabiot nelle prime stagioni alla Juve è stato un ectoplasma. Però fare il quadro che ne hai fatto tu, considerando che da un anno e mezzo sta tenendo lui il nostro disastrato centrocampo (soprattutto la scorsa stagione), che parliamo di un titolare della Nazionale vice campione del Mondo, che ha debuttato iN Champions a 17 anni e ha assommato 60 presenze, beh, mi è sembrata una esagerazione.
  22. Guarda, forse ti confondi o sei poco informato, perché Alex Sandro non è mai stato titolare del Brasile. Ha debuttato nel 2011, ha giocato pochissime partite fino al 2012, poi è stato escluso fino al 2017. Addirittura non è stato nemmeno convocato per i Mondiali 2018. La prova è data dal fatto che pur essendo da 12 anni "nel giro" della Nazionale, ha assommato appena 40 presenze, la metà delle quali in amichevole. Rabiot è un punto fermo della Nazionale francese.
  23. Ma è lo stesso Rabiot titolare della Nazionale di Deschamps, alla quale teoricamente non mancherebbero centrocampisti forti?
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