Stile&Stiletto

Puoi patteggiare con la procura ma poi dovranno essere i giudici ad accogliere quel patteggiamento o respingerlo, scrive Repubblica.

La Rovelli sul CorSera scrive di una richiesta juventina di una maxi multa in cambio della rinuncia ai ricorsi sul filone plusvalenze.

Se la frase o la traduzione che si riporta di Perez è corretta, egli dice che "chi è uscito dalla superlega" dunque esplicitamente affermando che qualcuno è uscito - a quanto ne sappiamo, tutti meno 3. Non mi pare che, almeno in Italia, Milan e Inter siano preoccupate di dover pagare a chicchessia 300 milioni. Diverso quanto dice Agnelli, che richiama per tutti un "contratto vincolante": speriamo sia così. Senza i club forti, i club leader dei rispettivi campionati nazionali, non si potrà andare da nessuna parte. Resta però da capire com'è che solo Real, Juve e Barcellona si stanno facendo carico di questa causa presso il tribunale UE, nel mentre si dovrebbe anche spiegare e armonizzare, con quanto da te riportato, i comunicati di rinuncia alla superlega emessi dai club fuoriusciti, con i club inglesi, ad esempio, richiamati all'ordine dal governo. La superlega ad oggi è un buco nero che va riempito...o che altrimenti rischia (a noi come Juventus) di inghiottirci.

L'hanno varata come dei dilettanti, alla disperata, di notte, col "favore delle tenebre"...ebbene, se si progetta un colpo di stato, quello deve riuscire al primo colpo, altrimenti è fallito. Difatti, come nei colpi di stato falliti, chi ha offerto l'appoggio ai congiurati s'è dato la mattina dopo, lasciando soli ed esposti i 3 organizzatori (Real, Barcellona, Juventus), e come si può non pensare che il sistema in qualche maniera non reagisca? La cosa più grave di tutte però è l'aver organizzato questo rovesciamento del "potere costituito" senza prima essersi assicurati i fondamentali appoggi politici e poi anche mediatici e popolari, la costruzione del "consenso"...il che è il motivo principale per cui, come è nato, il tutto è naufragato in 48 ore...e sei pure passato come colui che voleva sottrarre il calcio "al popolo" (come è venuta in mente di varare una formula con 15 aventi diritto e 5 a rotazione? Come pensavano di far digerire alla gente e alla politica una scempiaggine simile?). A me di Real e Barcellona non frega nulla. Vorrei che chi ancora sta indirizzando la Juve su questa strada della superlega spiegasse ai tifosi (visto che a bordo ci siamo anche noi) dove si intende arrivare e cosa fare una volta approdati lì, in specie circa la permanenza nel campionato nazionale (da cui potresti essere escluso), il rapporto coi giocatori (Fifa, nazionali) e con chi si dovrà mettere su questa superlega, perchè ad oggi si sono dati tutti e sei rimasto solo contro tutti.

Adesso però c'è la A22, è quello l'ente cui si fa riferimento e che sta portando avanti, in nome e per conto di Real, Juve e Barcellona, la causa alla corte europea. Il sito della thesuperleague è vecchio, tant'è che nella Home si presenta la manifestazione ancora con la vecchia formula di 15 club fondatori partecipanti di diritto + 5 club a rotazione. Nel sito della A22 è invece presente e descritto il nuovo format, in pratica allargato a "tutti"...ed è registrato "2022" mentre thesuperleague "2021". Ritengo che ad oggi dentro al nuovo format ci siano solo 3 squadre: Real, Barcellona e Juventus.

Forse non sono un falco a cercare, ma sono andato nel sito della A22 cliccando ovunque e ho trovato solo le dichiarazioni di Juve, Laporta e Real. Non c'è traccia di altre squadre: https://a22sports.com/it/home-2/

Per trovare un accordo però devi essere in posizione di forza: non si contratta infatti con chi non rappresenta una minaccia concreta. Perchè tu come superlega possa rappresentare (per Uefa e federazioni domestiche) una "minaccia" allo status quo, devi portarti dietro i principali club delle singole leghe domestiche e dunque d'Europa...perchè se la UE ti darà ragione ("puoi farti la superlega") e sei tu con Real e Barcellona, avverso la Uefa non avrai il coltello dalla parte del manico - e nemmeno in Italia con la Figc. Senza almeno i principali club della Premier non si andrà da nessuna parte: non è portando a bordo (se ci riuscirai) un Ajax od un Benfica che potrai convincere la Uefa (che ha i governi nazionali dalla sua) a trovare un accordo.

Vorrei capire questo progetto come si armonizzerebbe con la Figc e il campionato domestico, perchè se anche la UE dovesse statuire il diritto di farti le leghe che ti pare, la Uefa si vedrebbe riconosciuto il suo diritto di escluderti dalle proprie leghe, questo non inficia la libera concorrenza: ciascuno nelle sue leghe si fa le sue regole: se scegli di uscire, non puoi stare dentro. Siccome la Figc è sotto alla Uefa, noi come Juventus in Italia che fine faremmo?

Seguendo l'invito ad "informarvi", potrei leggere dove c'è scritto che "tutte hanno firmato impegni vincolanti con la banca"?...Perchè che ci fossero dentro tutti i grossi club lo sappiamo, come sappiamo che la mattina dopo hanno salutato tutti con la manina, lasciando col cerino in mano Real, Barcellona e Juventus. Quei club che si sono sfilati hanno tutti emesso dei comunicati ufficiali di rinuncia. Ora invece vorrei vedere su che basi documentali si afferma che abbiano "tutte" siglato accordi-capestro con la banca o banche finanziatrici...così ci "informiamo".

Tornerebbero indietro? Non ne sarei così sicuro: in Premier c'è un dickat del governo, con la gran parte dell'opinione pubblica contraria a quella che è stata percepita (o narrata) come "lega per ricchi che ammazzerà il calcio del popolo". PSG e Bayern non ne vogliono sapere. Inter e Milan non si metteranno mai contro la federazione. Chi deve evitare di sbattere contro l'iceberg siamo noi.

La mia paura è che quelle 3 (Juve, Real e Barcellona) abbiano firmato degli accordi con delle banche (le finanziatrici di questo ipotetico progetto superlega), per cui sono le uniche 3 rimaste dentro perchè se escono si esporrebbero a penali di fortissima entità - per questo sono costrette ormai ad andare avanti fino almeno alla sentenza UE, nonostante i club di peso e di fama se la siano data la mattina dopo l'annuncio (fatto di notte come i carbonari, ma lasciamo perdere). Siamo in una situazione tremenda, che assomiglia sempre più ad un vicolo cieco.

Sulla superlega occorrerebbero dei chiarimenti che dovrebbero offrire le società che tengono ancora in piedi quel progetto. Se la corte di giustizia europea dovesse emettere un verdetto sulla falsariga del parere dell'avvocatura (puoi farti la superlega ma la Uefa avrebbe il diritto di escluderti dalle sue competizioni) che cosa si intenderà poi fare? In secondo luogo: con chi fare questa superlega, visto che attualmente sono rimaste in 3? I club della Premier (posto che PSG e Bayern sono contrarie) romperebbero col governo inglese? In terzo luogo: la superlega, essendo fuori dall'ordinamento Uefa, ipso facto è anche fuori da quello delle federazioni nazionali, nel nostro caso la Figc: si rischia l'esclusione dal campionato? Quarto: i giocatori. La superlega, essendo fuori dall'ordinamento Uefa, è anche fuori da quello Fifa: i giocatori rischiano l'esclusione dalle rispettive nazionali e/o eventuali squalifiche? Si sta perseguendo una guerra (della quale hai fallito il primo colpo, che doveva essere decisivo, visto che hai varato la superlega in maniera dilettantistica, con quasi tutti gli alleati che si sono sfilati il mattino dopo) contro un intero sistema con quali armi e quali prospettive? Dove si sta portando la Juventus?

Se per le plusvalenze ci daranno ipotizziamo 9 punti, e per gli stipendi si patteggia (2 o 3 punti ed una multa), e se si riuscisse ad ottenere di spostare la penalizzazione nel prossimo campionato, noi salveremmo la champions e avremmo poi un intero campionato per recuperare 12 o 13 punti, chiudendo tutta questa faccenda. Da assolti (in ambito sportivo) non se ne esce, occorre mettersi in testa questo fatto. Si può però tentare di limitare i danni, per tornare finalmente a programmare calcio, pensare calcio, seminare per un nuovo ciclo.

Se saranno 9 punti, magari da scontare nella prossima stagione, dunque salvando la champions in questa, io firmerei adesso. Di più, contro questo sistema e giustizia sportiva, non è possibile fare. Una vittoria completa non la puoi ottenere nell'ambito calcistico italiano.

Con una stagione ancora da concludere (e in piena corsa per una semifinale di EL) da parte di un azionista Exor, nonchè fratello di colui che detiene tutte le leve del potere decisionale nella stessa Exor, ci si aspetterebbe una maggiore prudenza nelle sue esternazioni da tifoso. Quelle possiamo permettercele noi, non chi sa di poter creare maretta mediatica, cioè quello di cui non abbiamo bisogno, visto che già ci pensano i nemici. Da parte di chi ha ruoli od appartenenze di responsabilità ci vuole accortezza...e scegliere i momenti, e questo non lo è il momento della critica pubblica all'alleantore e/o alla squadra, in specie perchè col Siviglia ci giochiamo la stagione, un possibile accesso ad una determinante, fondamentale finale di EL. Che senso ha adesso gettare altro acido sulle ferite? Non riusciamo proprio a stare zitti e buoni? Un secondo dopo terminata la stagione, si potranno scatenare tutte le tempeste che si vorranno...ma finiamola questa stagione prima, tanto l'allenatore domani mattina non lo cacciano comunque.

Presso quale collegio giudicante è stato fatto e vinto questo ricorso? Lì non lo si spiega. Ha vinto il ricorso dove?

Quello è vero...però ci sono i momenti ed i contesti, e chi lavora coi media dovrebbe avere il polso della temperatura dell'ambiente diciamo. La Juventus è anche i suoi tifosi, anzi siccome proprietà, dirigenze, calciatori e allenatori passano nei decenni, ma restano la maglia e i tifosi, io direi che la Juventus è soprattutto i suoi tifosi...e in questo esatto momento la Juventus ed i suoi tifosi sono stati trascinati (lasciamo perdere cause, torti o ragioni) in una guerra dalla maglia e dai tifosi non certo causata. Sotto attacco tutti i giorni, da mesi tocca sorbirsi un terrorismo mediatico senza precedenti; processi assurdi con sentenze ancora più assurde; la sensazione di essere lasciati soli come mai nell'ultimo secolo e di aver perso quell'aura di timore e rispetto, di forza e potenza che si incutevano e che ci hanno sempre caratterizzato. Ebbene, tutto questo viene assorbito dai tifosi...e allora chi ha a che fare per lavoro coi social, dovrebbe capire che non è il momento per motteggi da tiktok o altro, visto che poi anche lato calcio siamo nelle nebbie...e nessuno che dica una parola di chiarezza, di forza, di consolazione - di cui pure avremmo bisogno, non certo di queste bambinate.

In parte l'abbiamo iniziata noi nel momento in cui la guida della Juventus decide di imbarcarla in una operazione di rovesciamento rivoluzionario del "sistema" calcio. In quei casi hai un colpo solo da sparare, perchè il regicidio o lo porti a compimento o tutti si rivolteranno contro. Nel momento stesso in cui hai dato la spallata al "sistema" (annuncio notturno della superlega) e il sistema non è caduto, anzi ti sei fratturato la spalla, in quell'esatto momento ti sei messo tutti contro: tutte le posizioni, tutti i poteri, tutto il "sistema" entro il quale fino ad un secondo prima stavi e banchettavi (Agnelli presidente Eca, amico di Ceferin, Juve vincente in patria, finalista di champions ecc...ecc...). Hai mancato il colpo. La reazione (politica e popolare) è stata feroce. Da privilegiato sei passato ora ad uno status di "traditore", visto che il sistema sta ancora lì e la rivoluzione che guidavi è fallita. Siccome senza danni non se ne esce, trattare vuol dire ricucire la ferita perchè resti solo una cicatrice.

Del sistema calcio la Juventus è una componente. Quello che c'è da fare è chiudere tutte le pendenze attraverso degli accordi, pagando un prezzo accettabile...così da poter tornare a parlare, pensare, ragionare e vivere di calcio. Il progetto dei quarantenni "rampanti" e del rovesciare i "monopoli" è morto. Per evitare che esso si trascini dietro la Juventus e i tifosi, va tutto riorientato all'interno di un quadro istituzionale e calcistico per come è da un secolo e dove per un secolo la Juventus ha vissuto e anche vinto.

Se è così lo dica. Dove stanno portando la Juventus? Non è che uno può andare contro un muro e poi sparire in silenzio come se niente fosse accaduto. Se anche la superlega è in sè una idea anticipatrice della direzione che il calcio e lo sport prenderanno nel futuro, accelerare i tempi (contro lo status quo e il comune sentire delle masse) non è geniale, è solo da visionari. Hai ragione se la storia ti dà ragione, altrimenti farai la fine dei Giordano Bruno e dei Savonarola...e noi con quelli. E' con tutta evidenza più che chiaro che adesso non ci sono le condizioni storiche per instaurare una superlega, che comunque, se e quando nascerà, verrà dall'interno del sistema e non in opposizione ad esso.

Quale mente razionale può lucidamente credere e realizzare che si possa rovesciare un sistema dall'esterno senza nessun appoggio? Pure la rivoluzione francese aveva dalla sua il terzo stato e le elitè intellettuali...e quella comunista in Russia idem. Hanno messo su la superlega, annunciata di notte come i carbonari e senza appoggi nè politici nè mediatici e nè di popolo. Un secondo dopo è naufragata, abortita. Sono rimasti degli sparuti kamikaze sull'isola, tra i quali la Juventus. Se anche la corte europea dovesse dirti che sì, hai il diritto a farti la superlega, aggiungerebbe che la Uefa (che gode dell'universale appoggio dei governi e delle istituzioni calcistiche nazionali) ha il diritto di avere le sue competizioni europee e dunque, ipso facto, di poterti escludere da quelle. Chi ha pensato e creato la superlega in quella maniera è semplicemente andato allo sbaraglio: che cosa ci fa ancora la Juventus lì dentro? Dove vogliamo andare? Perchè la società, su ordine della proprietà, ancora non ha abortito quel feto nato morto? Se invece c'è un "piano", che ce lo illustrino, perchè la Juventus non è solo degli Elkann-Agnelli ma anche nostra, quindi chi è a bordo della nave ha il pieno e sacrosanto diritto di sapere se chi quella nave la governa ha una rotta da seguire, vede la terra o sta semplicemente annaspando nella burrasca sperando che passi da sola.

Terrorismo sparso a 24 ore dal match con l'Inter. All'interno dell'articolo non c'è una notizia reale, un riportare una fonte, una soffiata, niente. E' il solito "cosa rischia la Juve" riadattato in salsa europea...ma è funzionale per continuare a mantenere sotto pressione squadra e tifosi, mentre invece squadra e tifosi dovrebbero concentrarsi sul calcio giocato, visto che abbiamo degli obiettivi - a cominciare da domani sera.

L'articolo della Gazzetta, se lo si legge attentamente, è solo un riassunto di quel che "potrebbe accadere" in un grosso ventaglio di ipotesi. E' la copia sputata di tutti i soliti minestroni già propinatici ad ogni inchiesta sulla Juve, una riedizione a cinque colonne del solito "che cosa rischia la Juve?" dove si va dall'ammenda alla serie B...e con netto taglio terroristico, nella migliore delle tradizioni di quel giornalaccio. All'interno dell'articolo però non c'è una mezza notizia che provenga da Nyon. E' un lavoro di redazione per deprimere, alla vigilia di Inter-Juve, nuovamente il morale di squadra e tifosi...basta guardare la tempistica. La verità è che nessuno può portarsi troppo avanti col lavoro. Intanto ci sono da aspettare le motivazioni del Coni...e da lì passo passo si concantenerà il resto.