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Tutti i contenuti di Dražen Petrović
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Per me la sua storia nel motor sport sarebbe cambiata se per il 2007, la Ferrari non avesse scelto il sonnacchioso Raikkonen, ma molto dipese da Schumi che annunciò il ritiro a stagione inoltrata. In quegli anni la Ferrari aveva la macchina migliore del lotto ma senza avere i piloti migliori.
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Alonso dopo i due Mondiali vinti si è ritrovato sempre nel posto sbagliato: l'anno alla McLaren condizionato dalla Spy story e dalla spaccatura in squadra che lo ha portato a tornare in una mediocre Renault per due anni; gli anni in Ferrari nei quali partiva penalizzato dallo strapotere Red bull ed infine i disastrosi anni in McLaren bis, che lo hanno messo in chiaroscuro. Forse, se non si fosse ritrovato a sbattere contro Petrov, parleremmo in chiave diversa dell'asturiano, ma dopo i due Mondiali vinti ha avuto molta sfortuna tale da non essere messo nel novero dei grandissimi.
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Oddio, dopo la sverniciata subita da Schumacher a Spa, il famoso sorpasso di Hakkinen con Zonta di mezzo, il mondiale aveva preso la via di Working ( sei punti di vantaggio del finlandese con appena 4 gare da disputare). Fu tutt'altro che un Mondiale dominato, anzi se ci ripenso ancora sudo freddo.
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Vado a memoria ma sono abbastanza certo si trattasse del 2003, il 2004 fu un dominio simile a quello della scorsa stagione.
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Leclerc.
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Ma per favore: in uno sport con un milione di variabili riesce a cascare sempre in piedi, in qualsiasi frangente. Ovviamente questo non inficia minimamente sulla caratura del pilota.
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Mamma mia cùlo Hamilton. Impressionante
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Eccolo.
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Gara brutta oggi e non c'è nemmeno Giovanizzi a poterla ravvivare con un incidente
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Con la il sole battente, la Ferrari è nera.
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Bravo e fortunato Leclerc. Bandiere gialle decisive nell'ottenimento di questo quinto posto.
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La Mercedes dovrebbe risarcire milioni di appassionati per aver sostituito Rosberg con quell'ameba di Bottas. Pilota indegno per una macchina del genere.
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Bottas disastroso!
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Che pippa Giovinazzi.
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Non è accettabile la figura che sta facendo la Ferrari in questo weekend.
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Secondo me Ricciardo trancia qualcuno alla prima curva.
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Valentino dovrebbe ritirarsi al termine di questa gara. Si è giocato il jolly. Pazzesco.
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Probabilmente sarebbe incappato nello stesso problema incorso a Sainz Hamilton e Bottas.
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Ferrari, una spy story dietro la crisi e altri casi sono in agguato L’impotenza della Federazione (ma un tecnico ammette lo spionaggio industriale), la vicenda della Racing Point, e dei team affiliati: in ballo la credibilità dello sport C’è una spy story all’origine dei mali che affliggono questa Ferrari. Innescata dalla vittoria di Leclerc nel Gp d’Italia 2019, ottenuta sfruttando un motore potentissimo sulle rette di Monza. Troppo potente secondo la concorrenza che pure, al pari della Ferrari, cerca e sfrutta cavalli in più, lavorando in quelle zone indecifrabili che compongono ogni power unit. Nell’autunno scorso una chirurgica operazione di spionaggio industriale prese corpo, innescata da un team antagonista della Ferrari con la complicità di qualcuno che della Ferrari conosce i risvolti più segreti. Ad ammetterlo è un tecnico della Federazione Internazionale (Fia) che pretende anonimato mentre racconta come l’indagine federale proprio su istigazione di un team prese il via. Con qualche contraddizione poiché la modalità per ottenere quelle informazioni risultava illecita. È questo il clamoroso retroscena dal quale molte mosse derivano. La stessa Fia è consapevole che tutti i motoristi operano oltre il limite con rischi minimi. Tanto è vero che persino nel caso Ferrari non si è arrivati a scoprire una irregolarità. In ogni modo, le informazioni giunte ai tecnici federali sono servite per imporre a Maranello un compromesso, «segreto», con conseguente azzeramento di una serie di sviluppi, dati come irregolari da chi aveva fornito le informazioni «rubate». I guai aerodinamici che le rosse manifestano ora sono il frutto di quell’accordo. In pratica, un passo indietro di decine di cavalli che ha reso inadeguato il progetto di una macchina pensata per un motore più potente. Cosa che ha obbligato i tecnici del Cavallino ad una riprogettazione non felice, da abbinare ad un motore «pulito». Secondo molti addetti ai lavori, l’unico motore «pulito» in gara oggi. Perché i retroscena di questa storia mostrano quanto sia impossibile per la Federazione verificare in profondità ciò che accade nelle officine. Salvo soffiate, appunto. Il che garantisce a molti team di viaggiare indisturbati aumentando la potenza delle power unit. Servono le prove per determinare una infrazione. E queste prove possono emergere solo se qualcuno spia o confessa. Ciò che accade sul fronte motori è simile al tema Racing Point. Chi opera in F1 sorride di fronte all’idea che sia stato possibile copiare la Mercedes 2019 usando le foto. Stiamo parlando di dettagli alla frazione di millimetro per componenti sofisticatissime. Eppure, siamo ancora ai semplici sospetti, con la Fia che ammette una certa superficialità nelle analisi, consapevole del terremoto che potrebbe generare un’accusa di trasferimento dati, destinata a coinvolgere anche la squadra campione del mondo. Di contro, se dovesse passare il principio, c’è il rischio che nel 2022 tutti i team legati a Mercedes potrebbero scendere in pista con macchine identiche e velocissime. McLaren e Williams, oltre a Racing Point. In ballo c’è la credibilità dell’intera F1. Mentre la Ferrari ha di fronte un lungo percorso tecnico con la consapevolezza di aver subito una grave ingerenza nei propri computer e la speranza — non solidissima — che la Federazione possa fare giustizia, praticando attenzione e indipendenza oltre ogni pressione. Individuando, anche in assenza di spie chi, mentre viaggia tra le regole, va ben oltre le regole. Giorgio Terruzzi Corriere della Sera.
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Hamilton comunque non fa nulla per danneggiare Albon, mantiene la traiettoria senza chiudere la porta. Incidente di gara e penalizzazione assurda. Leclerc un fenomeno.
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Può cadere un meteorite su di una Mercedes, ma resterà sempre intatta e pronta a gareggiare. Incredibile.
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[VIDEO] Zinedine Zidane, i gol più belli e le giocate migliori
Dražen Petrović ha risposto a LE6END Discussione Video Juventus, PuntoJ: la zona erogena del tifoso juventino
Allego altro materiale: -
Le nostre serie tv preferite
Dražen Petrović ha risposto a nostalgico del trio Discussione Cinema & TV
In questo periodo di fermo, agevolato dal boxset di Sky, ho approfittato per vedere alcune serie della HBO che mi ero ripromesso di vedere ma per un motivo o per un altro non avevo ancora visto. La prima serie che ho visto sono stati I Soprano, a detta di molti una tra le migliori serie TV della storia, che colloco ai primi due posti della mia personale classifica. Una serie inarrivabile per il filo narrativo costante senza forzature, la cura dei personaggi( non importa se principali o secondari) e l'esposizione di un modo di vivere e pensare di un'ampia fetta della popolazione americana(anche italiana indirettamente). La seconda è stata Six feet Under, serie che a differenza dei Soprano scorre più lenta, ma che probabilmente si addentra maggiormente nell'animo del telespettatore. Né è valsa la pena tenere duro in alcuni momenti (mi riferisco soprattutto alla stagione in cui Lisa era una delle protagoniste) per assistere ad una quinta stagione magistrale, toccante, per certi versi anche straziante, conclusa con uno dei finali meglio riusciti della storia della TV. -