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0oo-rooze

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  1. Io acquistata l'8 marzo e ancora nulla, nemmeno il numero di tracking sul sito.
  2. Se tu avessi rinnovato con cambio posto il primo giorno ce n'erano un sacco. Ora non so. E personalmente non rischierei.
  3. Non è mica detto. 1) dipende da quanti abbonamenti decideranno di rimettere in circolo 2) questa stagione non è mica stata pessima, anzi, avremo la Champions e il nuovo pack STAR la include (almeno il girone) 3) cambio di allenatore e clima in curva ristabilito (a meno di altre iniziative future..) Non sarei così sicuro di trovarne molti in vendita libera.
  4. Esatto. Ma gli idoti pullulano quando si parla di juve. Gli rode un sacco che Motta non solo non sia rimasto a Bologna (ditemi poi chi ci sarebbe rimasto, con Juve e Milan + chissà quanti altri ti cercano...), ma soprattutto che abbia scelto la Juve. Secondo me questa cosa rode molto anche ai prescritti.
  5. 0oo-rooze

    Siete ancora convinti delle qualità di Soulé?

    Soulè è il giocatore perfetto da vendere a questo giro: ottima stagione, un bel gruzzolo di milioncini. Nella Juve non avrà alcun spazio, meglio racimolare milioni da reinvestire per qualcuno bravo.
  6. Vittorio, non sono così sicuro che questa sia la strategia. Aspetterei almeno di vedere l'esito della novità di quest'anno (prelazione 25-26 solo con 70% di utilizzo): questa cosa potrebbe essere la vera novità, perchè, diciamolo senza timori, negli ultimi anni ci sono stati un sacco di "abbonati occasionali"...
  7. Carissimi, con somma gioia vi informo del rinnovo dei miei due abbonamenti Full in SUD2, stesso posto. (tanto non ci si siede hahaha).
  8. Segnato. Domani rinnovo gli abbonamenti (che avrei rinnovato comunque)
  9. 0oo-rooze

    (CorSera) "Chi è Cristiano Giuntoli"

    Sono anni che il suo lavoro viene apprezzato per la capacità di tenere i conti in ordine, di comprare bene e vendere ancora meglio. Ma chi è Cristiano Giuntoli, il direttore tecnico della Juventus, capace di far saltare tutti i nervi ad Allegri? Lui è tanto altro e molto di più. Nel bene e anche nel male. Ché se è vero che Max lo manda via platealmente (e in maniera sguaiata) dal campo dopo la vittoria della Coppa Italia, lo è altrettanto il fatto che l'applauso a mani alte di Cris, rivolte al «suo» allenatore, davanti a decine di telecamere, è la più plateale delle provocazioni. Fra toscani, nessuno la fa passar liscia all'altro, ma c'è chi regge la pressione e chi no. E, allora, dopo aver sopportato il «divieto» di farsi vedere alla Continassa durante gli allenamenti, ha aspettato il nemico al varco. E gli ha scritto l'epitaffio. Ha portato a termine la missione. Senza mai dire una parola: maestrìa. È stato zitto per mesi, ha (fintamente) accettato di essere estromesso da riunioni e allenamenti, ha lavorato per il mercato in solitudine e quando Allegri ha scoperto la cena con Galliani, per il portiere del Monza Di Gregorio, lui ha abbozzato. Lo hanno fatto entrambi, per la verità. Non c'è stato dialogo ma guerra fredda. Giuntoli ha incontrato Thiago Motta, prossimo allenatore della Juventus, nessuno scrupolo. Dal suo punto di vista ha fatto il suo lavoro, d'intesa con la società. Giuntoli è un re che sa stare con e senza scettro, i momenti bui li ha vissuti in prima persona, ha sempre avuto l'abilità di star fermo quando il mare è in tempesta. Barra dritta: non è che negli otto anni di Napoli siano stati tutti rose e fiori, anzi. Da pupillo di De Laurentiis, al quale strappa un contratto lungo e milionario, ha trascorso gli ultimi mesi (nell'anno dello scudetto) senza parlargli. Non si rivolgevano la parola, e ai tempi di Gattuso in panchina la frizione toccò punte altissime: fu Giuntoli a caldeggiare l'approdo a Napoli dell'ex Milan, Aurelio De Laurentiis aveva altre idee. Il tecnico calabrese non si qualificò per la Champions League, ma ebbe il merito comunque di portare a casa la Coppa Italia. Cristiano sorrideva, beffardo. Da dove arriva Giuntoli? La sua storia è interessante per capire come si diventa bravi in questo mestiere, perchè lo è e sa di esserlo. Nel suo lavoro è maniacale: controlla tutto, dall’erba del campo all’alimentazione dei giocatori, fino agli alberghi per i ritiri («Lì non puoi risparmiare, i giocatori devono stare bene ed essere contenti» è la sua teoria). Soprattutto sviluppa un sistema di – come lo chiama lui – lavoro e sacrificio, dove niente è lasciato al caso. È completamente dedito alla causa, gira per i campi, osserva i giocatori, li studia, intreccia relazioni con tutti. Senza grandi risorse lavora sulla ricerca: «Io prendo ragazzi gratis dai dilettanti, ho tre collaboratori e tanti amici che mi fanno segnalazioni, poi c’è il computer per lo scouting, ma l’ultima parola resta la mia». Tutto quello che deve fare un ds – collaboratori, scouting, intuito, relazioni – con Giuntoli funziona e il Carpi, la sua prima squadra vera, sale di categoria in categoria, fino ad arrivare in serie A con qualche impiegato e uno stadio da 3000 posti: e lui è il mago del mercato, l’uomo che ha fatto le nozze coi fichi secchi creando una squadra competitiva con due spicci. La grande opportunità è appunto il Napoli, grazie al forte legame che ha con Maurizio Sarri (dal quale poi verrà sovrastato), nel club partenopeo entra in punta di piedi, quando va via lo fa da primo attore. Nello spogliatoio ha urlato, ha confortato, ha sbattuto porte: mai nessuno (o quasi) ha saputo nulla. Freddo e ostinato: una corazza che indossa per nascondere fragilità e anche grandi sensibilità. Soffre e non lo dà a vedere, gioisce e nasconde gli occhi. Pensa, trama e colpisce. Cade quasi sempre in piedi perchè formalmente è inattaccabile. Mister bugia, viene chiamato. Quando trattava Osimhen, ed erano le fasi finali, diceva di essere in barca in mezzo al mare. In vacanza. «Sono a Genova con la famiglia», mentre sta facendo firmare il contratto a Kvara. Non guarda in faccia agli amici, depistare sempre... fino alla fine (è nel suo dna). Mai fidarsi. Appare in mondovisione in seconda fila al teatro Ariston al festival di Sanremo a febbraio scorso, mentre la squadra è in ritiro per la sfida con l'Udinese. Nessuno sa nulla, lui è in tv. Lui può. Il primo mercato di Giuntoli passa sotto traccia, tanto che si parla quasi più dei suoi modi decisi poco adatti a un ds di una grande squadra che non del mercato. In ritiro, ad esempio viene alle mani con De Guzman, è lo stesso giocatore olandese a raccontare: «Ero nello spogliatoio e mi disse: “ehi, pezzo di m…, vieni qui. Tu te ne andrai, l’hai promesso”. E io: “Non ho promesso niente”. E all’improvviso mi ha colpito in faccia». Come Allegri, in fondo. È passato molto tempo da allora, Giuntoli ha avuto la capacità anche di smussare aspetti caratteriali poco adatti a un grande manager. Qualche scivolone pubblico c'è stato: «Le fidanzate sono come i calciatori, solo quando te le metti in casa vedi quanto valgono: se lavano o stirano» disse alle Iene, salvo poi scusarsi («ho fatto un esempio infelice»). Intelligente e furbo, composto oggi. Ha una compagna, Elena Rossi, suo punto di riferimento. Imprenditrice che ama il calcio, hanno avuto un figlio, Alessandro che oggi ha 2 anni. L'unico che scioglie l'uomo di ghiaccio. Da manager scudettato va in campo al Maradona per la festa e dice: «Fidatevi di De Laurentiis, è lui l'artefice di questo capolavoro». Non lo pensa fino in fondo, ma la valigia è già pronta per Torino, la squadra del cuore. Altro giro, altra corsa, altra mission: convincere Allegri (che voleva Giovanni Manna al suo posto che adesso va al Napoli) o farlo fuori. Max ci ha messo tutto il suo, Cris ha saputo aspettarlo sulla riva del fiume. La sfuriata post Coppa gli è costata la panchina, con un po' di anticipo. Un assist prezioso. Cambia l'asset manageriale adesso alla Juventus e Giuntoli si rafforza, il primo ad arrivare sarà il suo storico vice, il fedelissimo Giuseppe Pompilio, contratto in scadenza col Napoli (ma di fatto già esautorato da De Laurentiis). Anche lui ha dovuto aspettare: zitto, fermo e senza lavorare per una stagione. Giovanni Manna sarà a Napoli già dalla settimana prossima, Giuntoli è convinto: «È forte, farà bene». Forte, appunto, prima di bravo. (Monica Scozzafava) Non resta che metterlo alla prova.
  10. 0oo-rooze

    [Highlights] Bologna - Juventus 3-3

    Vai una volta nel terzo anello di SanSiro (curva ospiti) e ti accorgi che la pista di atletica non sarebbe un problema. Come al vecchio Camp Nou di Barcellona, la piccionaia curva ospiti, vedi come dal viadotto dell'autostrada. Poi hai ragione, stadi bellissimi se puoi permetterti una tribuna rossa o arancio a 200€ a partita
  11. 0oo-rooze

    [Highlights] Bologna - Juventus 3-3

    Ma ogni tanto le guardi le partite internazionali? Non hai mai visto stadi in Svezia, Norvegia, con dieci file massimo di seggiolini (come il campo della Pro Vercelli) ma che sono tutti coperti? Hai mai visto qualche stadio di Premiership (la nostra Serie B) o Prima divisione inglese? Hai mai visto gli stadi delle medio-piccole olandesi, come il Nec Nijmegen? Ti consiglio un giro su google.
  12. 0oo-rooze

    [Highlights] Bologna - Juventus 3-3

    Devono coprire le tribune, la pista d'atletica è il meno. Ti garantisco che prendere tre ore d'acqua (come ieri a Bologna) è inaccettabile nel 2024, a maggior ragione pagando 50 euro il biglietto. Sinceramente preferisco il terzo anello di SanSiro, dal quale vedi le squadre come gli omini del Subbuteo, ma almeno sei asciutto. Il problema sono i comuni, i sindaci e gli assessori, la burocrazia e tutto ciò che va unto per poter avere spazio di manovra. Ogni società dovrebbe seguire l'esempio dei Percassi o dei Pozzo, che hanno comprato lo stadio dal Comune e lo hanno ristrutturato. E se i Comuni non accettano vendendo, rischiano di fare la fine del sindaco di Milano, che si terrà il suo tempio SanSiro per i soli concerti.
  13. 0oo-rooze

    [Highlights] Bologna - Juventus 3-3

    Lo so bene. Per questo spero che ci sia un veto dall'UEFA.
  14. 0oo-rooze

    [Highlights] Bologna - Juventus 3-3

    Invece no. Dovrebbero essere buttati tutti giù e rifatti nuovi. Ieri abbiamo preso tre ore d'acqua, non solo noi in curva ospiti, ma anche tutti gli altri (tribuna esclusa). Queste storie della paesaggistica, mure antiche, mattoni a vista hanno rotto il katzo. La UEFA dovrebbe vietare la partecipazione alle coppe a tutte le squadre che non hanno stadi decenti e confortevoli. Vi immaginate un Bologna-Real Madrid l'anno prossimo? Persino in Bulgaria hanno stadi piu belli. Un Herenveen qualsiasi in Olanda ha uno stadio molto più bello. Bologna, Firenze, Verona, Palermo ... tutti da smantellare e da rifare nuovi, piccoli, solo per il calcio e confortevoli.
  15. 0oo-rooze

    (CorSera) "Chi è Cristiano Giuntoli"

    Se fosse vero, sarei felicissimo! Basta coi vari Marotta, Carnevali and Co che sbandierano più o meno velatamente a destra e sinistra le operazioni, complici i giornalisti amici, per farsi vedere sui media. Avevo già avuto l'impressione che fosse uno riservato e "bugiardo" (in senso buono) dall'affare Alcaraz, la cui notizia colse tutti all'improvviso (incluso Di Marzio). Se fosse vero, siamo vicini al Moggi 2.0
  16. Ho un sogno, che oggi potrebbe essere un pizzico più reale: Pep. (che ha dichiarato di aver finito un ciclo e vinto tutto stabilendo il record di 4 Premier consecutive. Magari si svincola)
  17. Si, il codice lo comunicano in poco tempo, uno/due giorni.
  18. Io sto aspettando quella di mio figlio da due mesi... altrochè 20 giorni. E' attiva ma non ce l'ha fisicamente. L'unica alternativa è recarsi in Cassa B allo Stadium
  19. essendo il biglietto nominativo, se l'hai acquistato devi averla. Solitamente chiedono solo un documento di identità. Però non vedo perchè non portarla, a meno che tu l'abbia fatta oggi e fisicamente non la hai.
  20. Ti spiego come faccio io: avviso tempestivamente mia moglie sulle giornate in cui si gioca in casa, avvisando di: non prendere impegni fino a quando non è fissata la data/ora dare preferenza per i weekend in cui si gioca in trasferta se la trasferta è fattibile (distanza e tempo) anche in quel caso stare in stand-by lavorativamente parlando, a meno di impegni improrogabili (tipo quello di domani sera ... mannaggia!), mi prendo il tempo che serve per andare a Torino. Con queste premesse, quest'anno ho perso solo Juve-Roma sotto Natale, perchè ero all'estero (con mia moglie).
  21. Dipende molto dal settore in cui sei abbonato: finchè ero in EST2 era praticamente impossibile rivendere il posto per le partite non di cartello. Da quando sono in SUD2, rivendo regolarmente tutte quelle poche in cui non riesco ad esserci. Senza problemi. Quest'anno ho fatto il 100%, tra rivendita e una riserva.
  22. Eh eh eh effettivamente... Ho appena chiamato il call center e confermano quanto sopra, provvedendo quanto prima a correggere le FAQ. Basta che il posto sia effettivamente rivenduto per assicurarsi l'utilizzo. Confermato da call center.
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