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Trovato 14 risultati

  1. Giannij Stinson

    [Topic unico] Il calciomercato della Juventus Women

    SCADENZE CALCIOMERCATO FEMMINILE Per le “giovani dilettanti ” (primo tesseramento o tesseramento in seguito a svincolo) il termine ultimo è venerdì 31 maggio 2024 alle ore 19.00 Per le calciatrici non professioniste (primo tesseramento o tesseramento in seguito a svincolo) da domenica 1 luglio 2024 al 31 marzo 2025 alle ore 19.00 Per i trasferimenti definitivi o prestiti fra club italiani ci sono due finestre: dal 1 luglio 2024 al 14 settembre 2024 ore 19.00 dal 1 dicembre 2024 al 23 dicembre 2024 ore 19.00 Per i trasferimenti di giocatrici straniere da club stranieri il termine ultimo è il 31 dicembre 2024. Se la giocatrice che si vuole tesserare è professionista nel club venditore, per poterla tesserare devono passare almeno 30 giorni dalla sua ultima partita ufficiale. Per tesseramento di giocatrici italiane da club esteri termine ultimo 31 gennaio 2025 se professioniste, 30 marzo se dilettanti nel club dove sono tesserare. Un ultimo appunto: non esistono liste, cpt, prodotti del vivaio come nella serie A o lega pro per esempio e quindi possono essere tesserate un numero illimitato di giocatrici italiane o comunitarie nei termini sopra descritti. Si possono tesserare, in aggiunta, massimo 2 atlete extracomunitarie.
  2. zebra67

    Come finanziare i mercati prossimi venturi?

    L'idea per questa discussione mi è venuta leggendo sia il topic su eventuali rimpianti per i calciatori ceduti (Hujisen, Soulé, Illing, Barrenechea etc.), sia quello che sostiene che il mercato di gennaio forse sarà finanziato, almeno in parte, con le cessioni di Danilo, Arthur e Mbangula. In generale penso si possa sostenere senza timore di smentita che la Next Gen è stato un eccellente serbatoio per finanziare l'ultimo mercato o comunque una chiave per far andare a buon fine determinate trattative attraverso dei prestiti. Tuttavia la Next Gen di quest'anno non sta andando a gonfie vele (eufemismo) e, considerando ormai acquisiti dalla prima squadra giocatori come Rouhi e Adzic, per non parlare di Savona, non sembra che nella rosa della formazione bianconera di serie C militino chissà quanti giocatori che possano essere fonte di introiti sostanziosi. Da qui la domanda: dato per scontato che il pareggio di bilancio nel 2026 è l'obiettivo dichiarato della società, ma che al contempo bisognerà colmare alcune lacune dell'organico della prima squadra, come pensate che agirà la società per finanziare i mercati dei prossimi 3 anni? - Di volta in volta si cederà un pezzo pregiato (a inziare da Vlahovic), cercando magari di piazzarlo al momento in cui raggiunge il massimo della valutazione (in piccolo, quello che fece Moggi con Zidane). E magari i prossimi potrebbero essere Bremer, Cambiaso, etc. 😱 -Faremo alcune operazioni tipo Atalanta, ovvero prendiamo un calciatore non ancora totalmente affermato a 10, lo facciamo crescere da noi per un paio d'anni e poi lo rivendiamo a 30 -Altre opzioni (precisare quali).
  3. Commentiamo qui tutti i movimenti di mercato dei 5 maggiori campionati europei
  4. andreasv

    Massimiliano Canzi, presentazione e interviste

    Dal 1° luglio 2024 Massimiliano Canzi sarà il nuovo allenatore delle Juventus Women: è ufficiale la firma sul contratto che lo legherà ai nostri colori per due stagioni, fino al 2026, con un’opzione a favore del Club anche per un terzo anno Mister Canzi è un tecnico con una lunghissima militanza anche nella massima serie maschile, in cui ha maturato una grande esperienza in campo e nella gestione di calciatori di alto livello . Arriva in bianconero dopo un'ottima stagione al Pontedera, squadra affrontata in questa stagione dalla Juventus Next Gen nel Girone B di Serie C. Con la formazione toscana il tecnico classe '66 – arrivato a campionato iniziato nell'ottobre del 2022 per prendere il posto di Pasquale Catalano – ha raggiunto per due volte consecutive i play-off, la prima volta da sesto in classifica e quest'anno da nono. Proprio la grande cavalcata della passata annata, quella che Canzi ha iniziato "in corsa" subentrando a ottobre in panchina e chiudendo in sesta posizione, è valsa al Pontedera il migliore piazzamento nella sua storia in un campionato professionistico e all'allenatore milanese un importante riconoscimento personale, quello di "Migliore Allenatore" del Girone B di Serie C al Gran Galà del Calcio. Quella in provincia di Pisa è soltanto l'ultima avventura in ordine temporale del tecnico meneghino che, nella sua carriera, vanta una lunga esperienza prima come vice di Mario Beretta a Siena, Lecce, Torino, Brescia, Cesena, Latina e Salonicco, sponda PAOK, e poi come primo allenatore sulle panchine del Cagliari Primavera, dalla stagione 2015/2016 al marzo 2020 quando è diventato il vice di Walter Zenga in Prima Squadra sempre a Cagliari, dell'Olbia, della Turris e, appunto, del Pontedera. Ora è pronto a iniziare la sua seconda esperienza nel calcio femminile – dopo quella nella stagione 2000/2001, sempre nella massima serie, a Sesto San Giovanni – con l'obiettivo di scrivere insieme nuove pagine di storia bianconera e con il desiderio di proseguire una tradizione che, dall'anno della sua fondazione a oggi, ha visto questa squadra sollevare almeno un trofeo ogni anno LE PAROLE DI MASSIMILIANO CANZI «Sono molto felice di essere qui: per me è una grande sfida, dopo quattro anni molto positivi in Serie C. Sono professionista da 18 anni, ho scelto di aprire una nuova fase della mia vita in un momento importante della mia carriera: conosco da tanto tempo il mondo del calcio femminile, che è stato anche parte della mia carriera, avendo allenato in Serie A. Non ho avuto ovviamente alcun dubbio nel rispondere alla chiamata della Juventus, perché non ho mai lavorato in un club di questo livello: avremo la possibilità di competere al massimo in più di una competizione, e questo in generale è qualcosa che capita raramente» ILBENVENUTO DI STEFANO BRAGHIN «Canzi ha maturato una notevole esperienza in Serie A maschile, ha saputo affinare le sue doti più didattiche e di formazione nel campionato Under 19 maschile ed ha chiuso il suo percorso nel maschile disputando campionati di vertice con squadre giovani e non favorite come saremo noi nella prima fase di questo ciclo che riparte. Ha insomma maturato una serie di skills diverse che ne fanno un profilo a tutto tondo con la personalità, l’esperienza e le competenze giuste per ripartire dopo due anni in cui, aldilà dei risultati, abbiamo disperso molto la nostra identità vincente in una ricerca, talvolta eccessiva, dell’estetica a discapito della pratica. Se a queste considerazioni aggiungiamo la grande umanità, serietà ed onestà intellettuale che hanno accompagnato Max nel suo percorso di allenatore attraverso tutte le categorie, penso che siamo riusciti a trovare una sintesi molto vicina se non del tutto coincidente con il profilo di allenatore che avevamo ipotizzato prima di iniziare la fase di selezione» BENVENUTO IN BIANCONERO, MISTER! Juventus.com STAFF TECNICO JUVENTUS WOMEN 2024/2025 Massimiliano Canzi - ALLENATORE Ivan Moretto - ALLENATORE IN SECONDA Paolo Beruatto - COLLABORATORE TECNICO Stefano Alfero - INDIVIDUAL TRAINING Ivan Teoli - PREPARATORE ATLETICO Enrico Picco - ASSISTENTE PREPARATORE ATLETICO Stefano Baroncini - PREPARATORE PORTIERI Alberto Maja - ASSISTENTE PREPARATORE PORTIERI Maeva Ruiz - MATCH ANALYST Raffaella Masciadri - TEAM MANAGER Un ringraziamento speciale va a Giuseppe Zappella, che da questa stagione è tornato a svolgere il suo ruolo "itinerante" per il Club, e a Emanuele Chiappero, storico preparatore atletico della squadra femminile, che ha terminato il suo rapporto di collaborazione con la Juventus lo scorso 30 giugno 2024.
  5. Juventus.com UFFICIALE | ALISHA LEHMANN È UNA NUOVA GIOCATRICE DELLA JUVENTUS WOMEN Alisha Lehmann è una nuova giocatrice delle Juventus Women: per lei contratto con la squadra bianconera fino al 30 giugno 2027, arrivata a Torino dall’Aston Villa. Esterno d’attacco di fama internazionale, Lehmann rinforza il reparto offensivo delle bianconere - reduce da una stagione in cui ha raccolto complessivamente 17 presenze e tre gol, in parte limitata dagli infortuni. La calciatrice svizzera di 25 anni ha iniziato quando ne aveva soltanto nove nel Konolfingen, per poi passare allo Young Boys con cui nel 2016 ha fatto l’esordio nella Serie A femminile svizzera. La stagione successiva chiude come miglior realizzatrice giallonera a quota nove reti e viene subito chiamata in Inghilterra, dove con la maglia del West Ham ha giocato nella FA Women's Super League - il principale campionato femminile inglese. Dopo il prestito all'Everton si è trasferita poi a Birmingham, all'Aston Villa, dove ha disputato le ultime tre stagioni come attaccante esterno. In carriera in totale nel campionato inglese ha raccolto 19 reti e 10 assist, conquistando così un posto anche in nazionale - con la quale ha collezionato 52 presenze, due delle quali agli ultimi Mondiali del 2023, dopo l’esordio del 5 aprile del 2018 nella vittoria per 1-0 sulla Scozia. Un innesto importante per le Juventus Women, pronte a sfruttare al meglio la sua duttilità offensiva e con mister Canzi che avrà così una grande opzione in più a disposizione. Benvenuta, Alisha!
  6. "La Juve ha messo le mani su un nuovo Vlahovic in rampa di lancio. Si tratta di Arman Durmisi, classe 2008, in arrivo dal Koper e già protagonista della massima serie del campionato sloveno con la prima squadra. Sul calciatore si sono catapultati tutti i grandi club d’Europa, ma da Torino si erano mossi per primi e per questo hanno avuto la meglio sulla corsa per la nuova stella nascente. Colpo a effetto per la Primavera, quest’anno affidata alla direzione di Magnanelli. La Juve non era l’unico club italiano sulle tracce del giocatore. Anche il Parma ha fatto un approfondimento sul ragazzo, mentre all’estero si erano palesati il Lipsia e alcuni club tedeschi. Il ragazzo non ha avuto dubbi sulla scelta, soprattutto per l’idea di sfruttare il percorso giovanile alla Juve fino al possibile salto in prima squadra, passando dalla Next Gen. Pur essendo un classe 2008, Durmisi appare già fisicamente pronto per reggere la pressione della categoria superiore: a Vinovo dovranno semplicemente fargli comprendere come si lavora in un top club, al fine di poter compiere in poco tempo il salto di qualità. Arrivo imminente, visite al J|medical nelle prossime ore: il nuovo Vlahovic del settore giovanile bianconero muoverà i primi passi tra gli Under 19 del club." Niente da dire, Giuntoli si sta dando da fare.
  7. 0oo-rooze

    (CorSera) "Chi è Cristiano Giuntoli"

    Sono anni che il suo lavoro viene apprezzato per la capacità di tenere i conti in ordine, di comprare bene e vendere ancora meglio. Ma chi è Cristiano Giuntoli, il direttore tecnico della Juventus, capace di far saltare tutti i nervi ad Allegri? Lui è tanto altro e molto di più. Nel bene e anche nel male. Ché se è vero che Max lo manda via platealmente (e in maniera sguaiata) dal campo dopo la vittoria della Coppa Italia, lo è altrettanto il fatto che l'applauso a mani alte di Cris, rivolte al «suo» allenatore, davanti a decine di telecamere, è la più plateale delle provocazioni. Fra toscani, nessuno la fa passar liscia all'altro, ma c'è chi regge la pressione e chi no. E, allora, dopo aver sopportato il «divieto» di farsi vedere alla Continassa durante gli allenamenti, ha aspettato il nemico al varco. E gli ha scritto l'epitaffio. Ha portato a termine la missione. Senza mai dire una parola: maestrìa. È stato zitto per mesi, ha (fintamente) accettato di essere estromesso da riunioni e allenamenti, ha lavorato per il mercato in solitudine e quando Allegri ha scoperto la cena con Galliani, per il portiere del Monza Di Gregorio, lui ha abbozzato. Lo hanno fatto entrambi, per la verità. Non c'è stato dialogo ma guerra fredda. Giuntoli ha incontrato Thiago Motta, prossimo allenatore della Juventus, nessuno scrupolo. Dal suo punto di vista ha fatto il suo lavoro, d'intesa con la società. Giuntoli è un re che sa stare con e senza scettro, i momenti bui li ha vissuti in prima persona, ha sempre avuto l'abilità di star fermo quando il mare è in tempesta. Barra dritta: non è che negli otto anni di Napoli siano stati tutti rose e fiori, anzi. Da pupillo di De Laurentiis, al quale strappa un contratto lungo e milionario, ha trascorso gli ultimi mesi (nell'anno dello scudetto) senza parlargli. Non si rivolgevano la parola, e ai tempi di Gattuso in panchina la frizione toccò punte altissime: fu Giuntoli a caldeggiare l'approdo a Napoli dell'ex Milan, Aurelio De Laurentiis aveva altre idee. Il tecnico calabrese non si qualificò per la Champions League, ma ebbe il merito comunque di portare a casa la Coppa Italia. Cristiano sorrideva, beffardo. Da dove arriva Giuntoli? La sua storia è interessante per capire come si diventa bravi in questo mestiere, perchè lo è e sa di esserlo. Nel suo lavoro è maniacale: controlla tutto, dall’erba del campo all’alimentazione dei giocatori, fino agli alberghi per i ritiri («Lì non puoi risparmiare, i giocatori devono stare bene ed essere contenti» è la sua teoria). Soprattutto sviluppa un sistema di – come lo chiama lui – lavoro e sacrificio, dove niente è lasciato al caso. È completamente dedito alla causa, gira per i campi, osserva i giocatori, li studia, intreccia relazioni con tutti. Senza grandi risorse lavora sulla ricerca: «Io prendo ragazzi gratis dai dilettanti, ho tre collaboratori e tanti amici che mi fanno segnalazioni, poi c’è il computer per lo scouting, ma l’ultima parola resta la mia». Tutto quello che deve fare un ds – collaboratori, scouting, intuito, relazioni – con Giuntoli funziona e il Carpi, la sua prima squadra vera, sale di categoria in categoria, fino ad arrivare in serie A con qualche impiegato e uno stadio da 3000 posti: e lui è il mago del mercato, l’uomo che ha fatto le nozze coi fichi secchi creando una squadra competitiva con due spicci. La grande opportunità è appunto il Napoli, grazie al forte legame che ha con Maurizio Sarri (dal quale poi verrà sovrastato), nel club partenopeo entra in punta di piedi, quando va via lo fa da primo attore. Nello spogliatoio ha urlato, ha confortato, ha sbattuto porte: mai nessuno (o quasi) ha saputo nulla. Freddo e ostinato: una corazza che indossa per nascondere fragilità e anche grandi sensibilità. Soffre e non lo dà a vedere, gioisce e nasconde gli occhi. Pensa, trama e colpisce. Cade quasi sempre in piedi perchè formalmente è inattaccabile. Mister bugia, viene chiamato. Quando trattava Osimhen, ed erano le fasi finali, diceva di essere in barca in mezzo al mare. In vacanza. «Sono a Genova con la famiglia», mentre sta facendo firmare il contratto a Kvara. Non guarda in faccia agli amici, depistare sempre... fino alla fine (è nel suo dna). Mai fidarsi. Appare in mondovisione in seconda fila al teatro Ariston al festival di Sanremo a febbraio scorso, mentre la squadra è in ritiro per la sfida con l'Udinese. Nessuno sa nulla, lui è in tv. Lui può. Il primo mercato di Giuntoli passa sotto traccia, tanto che si parla quasi più dei suoi modi decisi poco adatti a un ds di una grande squadra che non del mercato. In ritiro, ad esempio viene alle mani con De Guzman, è lo stesso giocatore olandese a raccontare: «Ero nello spogliatoio e mi disse: “ehi, pezzo di m…, vieni qui. Tu te ne andrai, l’hai promesso”. E io: “Non ho promesso niente”. E all’improvviso mi ha colpito in faccia». Come Allegri, in fondo. È passato molto tempo da allora, Giuntoli ha avuto la capacità anche di smussare aspetti caratteriali poco adatti a un grande manager. Qualche scivolone pubblico c'è stato: «Le fidanzate sono come i calciatori, solo quando te le metti in casa vedi quanto valgono: se lavano o stirano» disse alle Iene, salvo poi scusarsi («ho fatto un esempio infelice»). Intelligente e furbo, composto oggi. Ha una compagna, Elena Rossi, suo punto di riferimento. Imprenditrice che ama il calcio, hanno avuto un figlio, Alessandro che oggi ha 2 anni. L'unico che scioglie l'uomo di ghiaccio. Da manager scudettato va in campo al Maradona per la festa e dice: «Fidatevi di De Laurentiis, è lui l'artefice di questo capolavoro». Non lo pensa fino in fondo, ma la valigia è già pronta per Torino, la squadra del cuore. Altro giro, altra corsa, altra mission: convincere Allegri (che voleva Giovanni Manna al suo posto che adesso va al Napoli) o farlo fuori. Max ci ha messo tutto il suo, Cris ha saputo aspettarlo sulla riva del fiume. La sfuriata post Coppa gli è costata la panchina, con un po' di anticipo. Un assist prezioso. Cambia l'asset manageriale adesso alla Juventus e Giuntoli si rafforza, il primo ad arrivare sarà il suo storico vice, il fedelissimo Giuseppe Pompilio, contratto in scadenza col Napoli (ma di fatto già esautorato da De Laurentiis). Anche lui ha dovuto aspettare: zitto, fermo e senza lavorare per una stagione. Giovanni Manna sarà a Napoli già dalla settimana prossima, Giuntoli è convinto: «È forte, farà bene». Forte, appunto, prima di bravo. (Monica Scozzafava) Non resta che metterlo alla prova.
  8. http://www.dailymotion.com/video/x32xbfw https://vine.co/v/ejqvEJpwaqt Le prime parole di Cuadrado da bianconero https://amp.twimg.com/v/feae3cfc-3f38-4f8b-a0cf-e13359824ff7
  9. http://www.dailymotion.com/video/x32aiy9_VS Arrivato a Torino adesso #AlexSandro, domani le visite con la @juventusfc: tra poco immagini a @SkySport Fonte: twitter Di Marzio Acquisto STREPITOSO! TOP PLAYER!!!
  10. http://youtu.be/r8Qz_TH43k8 Nel mondo bianconero è entrato ormai da una settimana, ma da oggi Paul Pogba è anche ufficialmente un giocatore della Juventus, a cui il giovane centrocampista francese si è legato per i prossimi quattro anni. In questi giorni Pogba ha già avuto modo di allenarsi con i compagni a Vinovo e anche di esordire nel finale dell’amichevole di mercoledì, a Ginevra, contro il Benfica. Pogba, fisico e talento per la Juve Uno dei talenti più promettenti del calcio europeo. Paul Labile Pogba ha davvero tutte le carte in regola per divenire un assoluto protagonista del calcio del vecchio continente: ha fisico, tecnica, personalità, visione di gioco e intelligenza tattica. E soprattutto, a soli diciannove anni, ha anche ampi margini di miglioramento. Nato a Lagny sur Marne, tira i primi calci nel Roissy-en-Brie e successivamente nel Torcy. Già a 14 anni viene scelto dal Le Havre, dove gioca due stagioni, prima di trasferirsi oltre Manica, nel Manchester United. In Inghilterra continua l’iter nelle giovanili, gioca nella squadra riserve e nell’ultima stagione fa il suo esordio sia in Coppa di Lega che in Premier League, collezionando in tutto, con la Prima Squadra dei Red Devils, quattro presenze. Convocato in Nazionale fin dall’Under 16, ha percorso tutta la trafila delle rappresentative giovanili ed è attualmente un punto fermo e il capitano della Francia Under 19. juventus.com
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