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bidescu

Ricordate quel giorno ???: JUVENTUS-UDINESE

Post in rilievo

27 agosto 1961. Prima giornata di un campionato che inizia in anticipo per far spazio, nell’estate successiva, ai Campionati del Mondo cileni: Juventus-Mantova 1 a 1. Sembra una partita come tante altre ma, se si legge la formazione bianconera, non si trova il nome di Boniperti. Il capitano di lungo corso, dopo il quinto scudetto personale, ha deciso di chiudere in bellezza, con un coraggio pari alla classe che ha sempre messo in mostra.

C’è un certo sconcerto nel sodalizio bianconero, in quanto il ritiro di Boniperti è stato come un fulmine a ciel sereno. Ben presto, come prevedibile, il campo lascia capire quanto l’uomo dalla bacchetta magica fosse decisivo per le buone sorti della squadra, malgrado Sivori voglia dimostrare il contrario. Proprio Omar, che l’anno precedente è stato il primo calciatore del campionato italiano a vincere il “Pallone d’oro”, alterna buone prestazioni a momenti sconcertanti e la Juventus risente tantissimo di questo rendimento altalenante del proprio fuoriclasse.

Il mister Parola le prova tutte per dare un assetto accettabile alla squadra, dove l’oriundo Rosa non è Boniperti, dove Anzolin è il nuovo portiere ed in difesa ruotano in tanti, tanto è vero che anche Charles viene impiegato come stopper. Poi, ad un certo punto della stagione, il gallese si eclissa, dovendosi operare al ginocchio.

Anche in Coppa dei Campioni le cose non vanno meglio. La compagine bianconera, infatti, è eliminata al terzo turno dal Real Madrid. Ma la Juventus si fa onore, tanto è vero che costringe le “Merengues” allo spareggio di Parigi, dopo aver conquistato il mitico stadio “Chamartín”, con un goal di Omar Sivori.

Due punti nelle prime quattro giornate danno subito l’idea della difficoltà della squadra e la sconfitta nel “derby”, che non arrivava da tre anni, praticamente comporta l’addio definitivo alle speranze di scudetto.

Comincia male anche l’Atalanta, che subisce un pesantissimo 0 a 6 dall’Inter. Nonostante questa sconfitta, però, gli orobici si riveleranno la vera sorpresa del campionato, tanto è vero che alla quinta giornata si ritrovano in testa insieme ai nerazzurri milanesi. L’Inter prova ad allungare, ma l’Atalanta ed il Torino non mollano la presa fino al termine del girone del ritorno, quando la squadra del “Mago” Herrera distacca le rivali. Il 10 dicembre 1961, l’Inter si laurea “Campione d’inverno” con quattro punti di vantaggio su Bologna e Fiorentina.

Ma per i nerazzurri sarà fatale il girone di ritorno: il 31 gennaio 1962 perdono in casa contro la Roma e sono raggiunti da Milan e Fiorentina. Il 4 febbraio, l’Inter vince il “derby” e pone una grande ipoteca sulla vittoria finale. Invece, la capolista è inaspettatamente sconfitta a Ferrara, mentre la settimana dopo il Milan si ferma a Lecco. In testa alla classifica, così, balza prepotentemente la Fiorentina. Il 4 marzo, ventinovesima giornata, la squadra viola crolla nello scontro diretto contro i rossoneri che, traendo entusiasmo da questa vittoria, prendono il largo e, l’8 aprile battendo il Torino, vincono l’ottavo scudetto della loro storia.

La Juventus a metà campionato è al centro della classifica, 17 punti contro i 27 della compagine di Helenio Herrera. L’espulsione di Sivori, nella partita contro la Sampdoria nel finale di campionato, dopo una violenta scenata all’arbitro, è l’indice della tensione in una squadra che, mancando della guida di Boniperti, è ora fragile anche nel morale. Un pareggio e nove sconfitte nelle ultime dieci partite fanno sì che la Juventus concluda il campionato al dodicesimo posto, a ben 24 punti dal Milan ed a soli sei punti dal Padova, retrocesso in serie B.

 

Una delle ultime sconfitte avviene alla penultima giornata di campionato. Si gioca domenica 8 aprile 1962 ed al “Comunale” scende l’Udinese. La compagine friulana è ben stabile all’ultima posizione in classifica e, quindi, sta per salutare la massima serie. L’arbitro è Varazzani e scendono in campo le seguenti formazioni:

JUVENTUS: Gaspari; Sarti e Bozzao; Emoli, Bercellino e Castano; Stacchini, Rosa, Nicolè, Charles e Stivanello.

UDINESE: Zoff; Burelli e Valenti; Sassi, Tagliavini e Del Pin; Pentrelli, Salvori, Rozzoni, Segato e Selmosson.

 

La Juventus si presenta priva di parecchi titolari, a cominciare da Omar Sivori, squalificato. Manca anche Roberto Anzolin, sostituito da Gaspari. Nella compagine friulana, spicca il nome di Dino Zoff, allora poco più di ventenne. Nell’attacco udinese figura anche lo svedese Selmosson, detto “Raggio di luna”, per via dei suoi capelli biondi. Selmosson è rimasto nella storia del “derby” romano, essendo uno dei pochi ad aver segnato, nella stracittadina, sia con la maglia della Lazio che con quella della Roma. Si è anche laureato vice-campione del mondo, con la sua Nazionale, al Mondiale casalingo del 1958.

La partita termina 3 a 2 per l’Udinese. Selmosson segna dopo dieci minuti dall’inizio del match. Raddoppia Del Pin al ventesimo, prima della rimonta juventina con reti di Stacchini e di John Charles. Nella ripresa, la rete decisiva è di Rozzoni ad un quarto d’ora dalla fine.

C’è un particolare curioso legato a questa sfida e riguarda proprio Dino Zoff. Era d’uso, in quegli anni, che fosse la squadra di casa a cambiare casacca e, così, la Juventus si presentò con un elegante completo nero. Pure la maglia di Zoff era completamente nera e l’arbitro pregò il giovane portiere di indossare una maglia di colore diverso. Siccome l’Udinese non aveva la maglia del portiere di riserva (non essendo prevista la sua presenza in panchina, come da regolamento di quell’epoca), la partita rischiò di essere rinviata. Intervennero, allora, i magazzinieri della Juventus che prestarono a Dino la maglia della Juventus (che era completamente bianca con due righe nere attorno al collo) alla quale venne scucito lo scudetto e la stella in fretta e furia.

Dino Zoff non poteva saperlo ma, in quell’aprile del 1962, indossò la prima delle sua quasi cinquecento maglie juventine.

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No e soprattutto speriamo che la stagione sia diversa. Certo che Boniperti poteva aspettare un anno a lasciare, chissà che con lui non avremmo superato il Real e, chissà, alzato in anticipo di oltre vent'anni la prima coppa campioni.

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No e soprattutto speriamo che la stagione sia diversa. Certo che Boniperti poteva aspettare un anno a lasciare, chissà che con lui non avremmo superato il Real e, chissà, alzato in anticipo di oltre vent'anni la prima coppa ca

.ok.ok

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Quando ho letto il titolo del topic, "Ricordate quel giorno ???: JUVENTUS-UDINESE", ho pensato al 5 maggio del 2002 .ghgh

 

Ho pensato anch'io alla stessa cosa, ma quella fu un Udinese - Juve :d

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Quando ho letto il titolo del topic, "Ricordate quel giorno ???: JUVENTUS-UDINESE", ho pensato al 5 maggio del 2002 .ghgh

 

io ho pensato all'infortunio del capitano...solo qualche secondo dopo mi sono reso conto che era Udinese-Juventus..

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