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giusardegna

Commenti udienza processo Calciopoli da Napoli del 24/05

Post in rilievo

quindi, quelli che erano presenti ai sorteggi dicono che erano regolari, quelli che non erano presenti dicono che erano irregolari ma non sanno dire in che modo. Narducci non conosce la vergogna.

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Stamattina avrei dovuto studiare di brutto .doh

Sto processo mi farà finire gli studi mooooolto più tardi di quanto credessi .doh

Devo pure aggiornare mio fratello (utente di Vs :d ) che non può connettersi....

 

 

 

se ti laurei in ritardo prenditela con la lentezza della giustizia italiana. :d

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quindi, quelli che erano presenti ai sorteggi dicono che erano regolari, quelli che non erano presenti dicono che erano irregolari ma non sanno dire in che modo. Narducci non conosce la vergogna.

continua a ribadire s............ sulle quali è già stato smentito più volte

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E perchè il Palermo che, come Fiorentina e Lazio, si affida alla "cupola" per non essere danneggiato, non è imputato in questo processo?

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NARDUCCI, CHE AUTOGOL - Parte di slancio sui sorteggi truccati, il pm: non ci spiega come si riuscisse riferendosi a testimonianze già confutate (il colpo di tosse di Manfredi Martino, giunto dopo l'estrazione della pallina di Collina per Milan-Juve), e allora punta tutto sulla testimonianza di Zamparini e sul sorteggio dell'anno precedente al caso Calciopoli resa in udienza dopo l'intervista a Radio Radio. Moggi si offrì per far avere Rizzoli per un Verona-Palermo del 23 aprile 2004... Zamparini conferma che Moggi si attivò in aula: bene, peccato che il sorteggio in questione non lo avesse effettuato giovedì 22 aprile a Roma non gli "associati a delinquere" di Moggi Pairetto e Bergamo, ma il «teste credibilissimo del'accusa» Manfredi Martino. E allora se quel sorteggio fu truccato, chi lo truccò? E perché non è chiamato a risponderne, vista l'enfasi che all'episodio Rizzoli dà Narducci? Mistero... E ancora si va alla riconoscibilità delle sfere: peccato che nessun giornalista e notaio è stato interrogato ed eventulmente indagato come partecipe del trucco. Visto che le palline le estraevano proprio loro, non Bergamo e Pairetto.Alvaro Moretti

 

 

se sto processo non viene fermato in qualche modo ci sarà davvero da divertirci con le conclusioni delle difese.

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Ore 9.45 - L'aula non è gremita. Tra i presenti abbiamo potuto cogliere un certo sconcerto per il rinvio dell'esame dell'istanza di ricusazione del giudice Casoria. Molti hanno evidenziato che sarebbe stata proprio la Procura a chiedere che la prossima udienza della Corte d'Appello si tenesse proprio un martedì, motivo per il quale è finita al 28 giugno, in contemporanea con una udienza di questo processo.

 

Ore 9.55 - Inizia l'appello. L'avvocato Morescanti ha chiesto un rinvio fino alla nascita del figlio, prevista per ottobre. Il Presidente Casoria dispone che, per quanto riguarda le arringhe altrui, venga sostituita e che parli per ultima. Nel caso che in quella data la Morescanti dimostri il suo legittimo impedimento, verranno stralciate le posizioni dei suoi assistiti: Bergamo, Fabiani e Fazi.

 

Pm Narducci: Questione del sorteggio, modalità e svolgimento concreto; avevo già fatto riferimento alla circostanza per cui il sorteggio, come operazione materiale di estrazione, era solo un segmento di una procedura più complessa di designazione fondata su diversi momenti che, insieme, concorrevano alla procedura di designazione: la griglia, la fase di estrazione/sorteggio, ma anche la fase diversa e successiva di designazione degli assistenti e del quarto uomo. Ho fatto riferimento al fatto che esistevano alcune regole dettate da prassi secondo cui l'operazione materiale di sorteggio, che si svolgeva o a Coverciano o a Roma, doveva essere effettuata rispettando alcuni criteri: inserimento delle sfere metalliche, contenenti le partite, nell’urna, quelle contenenti gli arbitri in altra urna, con abbinamento agli arbitri con estrazione prima della partita, e poi dell’arbitro con le variazioni derivanti dalle preclusioni che andavano verificate in concreto, cioè se dopo l’estrazione scattava una preclusione. Sappiamo che le operazioni di preparazione erano effettuate, sotto la diretta supervisione dei due designatori, dalle persone addette alla commissione arbitrale e dunque, certamente fino alla fine del 2003/2004, ad opera di Fazi e Manfredi Martino, poi in via esclusiva dal solo Martino. Era stata introdotta una modifica che era operante in quella stagione per cui l’operazione avveniva alla presenza del notaio e con la partecipazione di un giornalista scelto dall’Ussi che doveva coadiuvare i designatori, procedendo alla estrazione delle sfere. Quindi la scena era la seguente: un’urna affidata alla gestione di Pairetto che procedeva ad estrarre personalmente la partita, un’altra affidata a Bergamo che aveva accanto a sé il giornalista che doveva procedere alla'estrazione del nome dell’arbitro. Alcune fra queste persone sono state ascoltate per indicazione e produzione di prova da parte delle difese, mi riferisco ad alcuni dei giornalisti e ai due notai che, pressoché nella totalità dei casi, hanno redatto il verbale.

 

Notai e giornalisti meno credibili di Cellino. Sostanzialmente da parte di costoro sono state fornite dichiarazioni la cui sintesi è che, dal loro punto di vista, non è mai accaduto nulla di particolare e non hanno avuto mai né certezze né percezioni di irregolarità. Queste dichiarazioni sono decisamente contrastate da elementi di prova che dimostrano come siano state messe in atto e si siano verificate numerose situazioni dimostrative che i sorteggi sono stati anch’essi alterati. Questo non sulla base di indicazioni rispetto alla quali si potrebbe obiettare che siano percezioni e valutazioni sfornite di riferimenti reali: quando è venuto Cellino a questo ha fatto riferimento, dicendo che dal suo punto di vista i sorteggi effettuati non erano regolari. Ma Cellino non può sostanziare la propria affermazione di fatti concreti, che invece possono essere desunti da una serie di attività acquisite nel corso del dibattimento. Occorre oltretutto fare riferimento ad un dato cha ha una sua rilevanza anche se non decisiva.

 

Il fondamentale Martino. Dai verbali notarili generalmente l'operazione di sorteggio aveva inizio intorno alle 11 di venerdì e durava per il tempo necessario alla procedura, e questa era una procedura pubblica, che era seguita da una fase tenuta al riparo da occhi, o orecchie, dei partecipanti: la fase della scelta dei collaboratori dell’arbitro che bisognava fare una volta terminata la fase di scelta degli arbitri. Quasi sempre veniva diramato un comunicato da parte della Federazione ad orario variabile. Il nostro processo è uno dei pochi che, da questo punto di vista, ha permesso addirittura di registrare dei momenti più significativi di acquisizione della prova, che esisteva ma che è stata rafforzata dai testi. Lo dico con riferimento ad un teste fondamentale come Manfredi Martino. Egli ha riferito delle circostanze importantissime.

 

Truccato, per Zamparini. Anche Zamparini, quando è stato sentito per l’integrazione ha raccontato un episodio di straordinaria rilevanza, che si colloca in una fase temporale precedente al 2004, ma che ha una decisività probatoria di grande rango, che affronta il tema non con percezioni ma con un fatto preciso. Egli ha riferito che nel corso di un incontro, avvenuto per altre ragioni a Torino con Moggi, ad un certo punto il colloquio aveva avuto come tema le capacità professionali degli arbitri. Il teste è stato preciso nel ricordo ed ha ricordato che, su sollecitazione di Moggi, aveva detto che il migliore arbitro della B di quell’anno era Rizzoli, e che Moggi aveva alzato il telefono parlando con una non meglio identificata persona alla quale aveva dato indicazioni affinché fosse designato Rizzoli per il Palermo. Zamparini prosegue dicendo che l’episodio lo aveva valutato come sintomatico di una capacità di condizionamento e aveva ritenuto meritevole questo episodio di essere segnalato, visto che effettivamente era arrivato Rizzoli, ai suoi colleghi e ciò aveva determinato una telefonata, non ricorda di chi, se Moggi o Giraudo, che avevano manifestato fastidio per questo suo atteggiamento che era stato di poca riconoscenza.

Quali possono essere i motivi per cui Zamparini doveva inventare o esagerare un fatto del genere? Oltretutto questa parte Zamparini la aveva già detta in una intervista radiofonica. Se una ragione di questo tipo avesse animato il presidente del Palermo, cioè di raccontare un episodio inventato, questo intento avrebbe dovuto conciliarsi con un rischio notevole di essere smentito o contraddetto proprio da quelle persone a cui ha detto di aver raccontato questo episodio, e cioè i suoi colleghi delle società "medio/piccole". Così non è stato, così come non riesce il tentativo di ottenere dal teste una dichiarazione che permetta di posticipare la collocazione temporale di quell’incontro da un giorno precedente ad un giorno successivo. Ovviamente non è possibile, e non perché lo dica Zamparini, ma perché se, per avventura, il sorteggio fosse stato già effettuato e fosse già stato individuato Rizzoli per quella gara, crollerebbe tutta la trama di racconto e diventerebbe incomprensibile non solo tutto ma illogico il colloquio telefonico avvenuto tra Zamparini e Foschi, che certamente sapeva che era stato effettuato il sorteggio. E per quanto riguarda l’atteggiamento tenuto nei confronti del teste da Moggi e Giraudo, e quindi in ordine al fatto che vi è stata una dimostrazione della capacità di orientare o ottenere una designazione. (Nota della redazione: ricordiamo che quel sorteggio, assenti Bergamo e Pairetto, fu condotto personalmente da Manfredi Martino, teste appena dichiarato attendibilissimo dal Pm).

 

Galati e Martino. Ma questo è solo il primo racconto. Vedremo quali sono le testimonianze sul punto, che hanno un valore pari o superiore a quella di Zamparini, che al sorteggio non partecipò, perché provengono da parte di persone che di quella commissione arbitri hanno fatto parte. Non si tratta di punti di vista, o di persone estranee a quel gruppo, ma di qualcuno che ne faceva parte. Il sorteggio riposava sulla riconoscibilità delle sfere collocate nell’urna. Riconoscibilità desumibile da elementi di due tipi: le sfere di metallo avevano colori diversi perché si legavano a due estrazioni diverse, e dunque vi era un primo elemento, per cui alcune avevano scoloriture, graffi, alterazioni di colore. La seconda è che le sfere di metallo presentavano meccanismi di alterazione della struttura, dunque tracce più o meno forti di usura legate all'operazione attraverso la quale esse venivano buttate nell’urna; e che, dunque, questo è stato il meccanismo utilizzato, ad onta di giornalisti e notai, per potere operare l'estrazione secondo piani predisposti. Prima ancora di Manfredi Martino una testimonianza di grande spessore è quella di Dario Galati, componente della commissione arbitrale sino al primo periodo dell’era del doppio designatore. Egli dice che in più circostanze ha partecipato ad operazioni materiali affinché certe partite risultassero abbinate a determinati arbitri. Fa riferimento a tre esempi, uno ad una designazione di un arbitro per un derby genovese, nel senso che quella gara doveva essere affidata a Bazzoli, poi ad una designazione di Fausti e un anticipo di serie B. La frode avveniva in quel caso mettendo i nomi degli arbitri in sfere che fossero immediatamente riconoscibili. Ricevuta questa indicazione, erano i designatori in grado di operare l'estrazione di quelle sfere che già conoscevano poiché il giorno del sorteggio, una volta fatta dai collaboratori quell'operazione, essi controllavano il tutto prima di procedere. Questa dichiarazione è coerente con un racconto che apprenderemo da Manfredi Martino che riguarda tutta la fase successiva. Manfredi ha fatto parte della commisione per un lunghissimo periodo, dal 1999 alla fine del campionato 2005. Ha sempre partecipato a queste attività. Quando è venuto qui ha detto precisamente, non quindi in modo generico, che il meccanismo era proprio quello di cui aveva parlato Galati in precedenza, ed ha descritto i fatti, che coincidono col verbale di sequestro delle sfere da parte dei carabinieri, che in quella fase le sfere potevano essere riconosciute e gestite per quelle caratteristiche.

 

Designatori prestigiatori. Quella che doveva essere una regola da seguire con precisione, cioè estrarre da parte di Pairetto, con chiarezza ed evidenza la sfera della partita e, solo dopo questa operazione, mettere la mano nell’urna, prendere la sfera ed estrarre il nome dell’arbitro, non funzionava secondo questo ordine temporale. Questo ordine veniva sospeso, o capovolto, perché o avvenivano in contemporanea o variando le operazioni, facendole immediatamente seguire alla prima operazione di estrazione della sfera della partita. La sfera individuata per le sue caratteristiche usurate era stata individuata per espressa indicazione dei due designatori che avevano già deciso quale gara affidare ad un arbitro più gradito. Ed è Martino che racconta di come all’interno del sorteggio ciò avveniva attraverso quelle particolari pause adottate da Pairetto che indugiava, aspettava che il giornalista avesse già tirato fuori la sfera con la gara e, avendo percezione della circostanza, tirava fuori la sfera con il nome dell’arbitro. Il meccanismo è stato questo, visto che occorreva da parte dei designatori fare uno sforzo ulteriore, visto che vi era il giornalista all’interno della sala. Tutto ciò non è valutazione di chi è passato per caso, ma conoscenza di chi ha detto: 'Ho ricevuto disposizioni da Bergamo e Pairetto per collocare i bigliettini in determinare sfere'. Ed è Manfredi Martino che, pur trattenendosi, dice che questo è avvenuto almeno tre o quattro volte nel corso del campionato che ci riguarda. Fa riferimento ad una non meglio precisata gar,a che dice è collocabile nella prima parte del campionato 2004/2005, a Coverciano, in cui gli venne detto di inserire il bigliettino in sfera riconoscibile; è avvenuto per un altro episodio di sorteggio, che si è svolto a Roma, per un turno di B, e che l'indicazione ricevuta riguardava il bigliettino dell'arbitro; e ancora è avvenuto certamente in occasione di un incontro Milan-Juventus affidato a Collina (arbitro non certamente voluto dal capo della presunta cupola per la partita-scudetto, ndr). Si tratta di una testimonianza anche sofferta, nel senso di una persona che decide di raccontare verità di cui è stato protagonista e che ad un certo punto quasi si arresta per non offrire una verità ancora più piena.

ju29vero

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NARDUCCI, CHE AUTOGOL - Parte di slancio sui sorteggi truccati, il pm: non ci spiega come si riuscisse riferendosi a testimonianze già confutate (il colpo di tosse di Manfredi Martino, giunto dopo l'estrazione della pallina di Collina per Milan-Juve), e allora punta tutto sulla testimonianza di Zamparini e sul sorteggio dell'anno precedente al caso Calciopoli resa in udienza dopo l'intervista a Radio Radio. Moggi si offrì per far avere Rizzoli per un Verona-Palermo del 23 aprile 2004... Zamparini conferma che Moggi si attivò in aula: bene, peccato che il sorteggio in questione non lo avesse effettuato giovedì 22 aprile a Roma non gli "associati a delinquere" di Moggi Pairetto e Bergamo, ma il «teste credibilissimo del'accusa» Manfredi Martino. E allora se quel sorteggio fu truccato, chi lo truccò? E perché non è chiamato a risponderne, vista l'enfasi che all'episodio Rizzoli dà Narducci? Mistero... E ancora si va alla riconoscibilità delle sfere: peccato che nessun giornalista e notaio è stato interrogato ed eventulmente indagato come partecipe del trucco. Visto che le palline le estraevano proprio loro, non Bergamo e Pairetto.Alvaro Moretti

 

Narducci è un demente cerebroleso....ma lo buttassero al gabbio...

se ti laurei in ritardo prenditela con la lentezza della giustizia italiana. biggrin.gif

 

 

haha

Ogni settimana ci sono 2-3 "impegni" che non posso perdere...ed ecco qua...già sto in ritardo di mio...pure i processi .uff

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Narduccino...ma se i sorteggi erano truccati perchè non hai chiesto il rinvio a giudizio di tutti i giornalisti che vi partecipavano ed eventualmente anche dei notai?

 

Narduccino...a sorteggiare rizzoli fu il tuo attendibile teste manfredi martino

 

Narduccino....ma va fa :d

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fico....a leggere le requisitorie in pratica narducci, capuano e beatrice sono stati 4 anni a fare il sudoku mentre prioreschi & Co. smontavano le accuse.

 

credo che una persona inferma con 4 saponette alle mani e ai piedi, olio a iosa e burro si arrampicherebbe meglio sugli specchi.

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che pm assurdo. .asd .asd .asd .asd

 

secondo lui avremmo truccato il sorteggio di milan-juve per avere collina.

.asd .asd .asd .asd

proprio collina fra tanti!!!! .asd .asd .asd .asd

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il gioco del passaparola...Moggi ha parlato non so con chi è gli ha detto di dire a un altro di dire a lo zio del fratello di designare un arbitro

 

blum.gifblum.gifblum.gif

Purtroppo queste sono le prove che i" piu miu", portano come prove inconfutabili, la casta continua nella sua impresa,cmq

 

 

forza juve sventola1-.gifsventola1-.gifsventola1-.gif

 

il gioco del passaparola...Moggi ha parlato non so con chi è gli ha detto di dire a un altro di dire a lo zio del fratello di designare un arbitro

 

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Purtroppo queste sono le prove che i" piu miu", portano come prove inconfutabili, la casta continua nella sua impresa,cmq

 

 

forza juve sventola1-.gifsventola1-.gifsventola1-.gif

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Non mescolavano e Pairetto osservava le palline. Certo, a questo si oppongono le dichiarazioni dei notai e dei giornalisti ascoltati che, dicendo che non hanno avuto percezione di nulla, hanno riferito alcune circostanze di cui per primi hanno parlato Galati e Manfredi Martino, sulle condizioni in cui erano le sfere e sul clima particolare che c’era al sorteggio. Questi stessi testi hanno detto che in tante occasioni si sono verificate circostanze per cui le sfere si aprivano, fatto molto ricorrente, che quelle sfere erano usurate e oramai di colore diverso l’una dall’altra, e addirittura i notai, che attestano come quelle operazioni erano ineccepibili, hanno dovuto riconoscere che, certo, anche loro ricordavano che tante volte queste sfere venivano sbattute sul tavolo per farle aprire o si aprivano accidentalmente quando venivano messe nell’urna; certo è che nessuno dei due notai, né i giornalisti, possono riferire circostanze che riguardano la preparazione delle sfere, o di quando venivano portate via dalla sala. Il sorteggio del 13.05.2005 presso Coverciano è un sorteggio che è sotto osservazione, per questa data leggerete un verbale di estrazione immancabilmente sempre uguale agli altri. In questo verbale si fa riferimento al fatto che è presente Bergamo e che, secondo le modalità previste dal regolamente, ha avuto il seguente esito: arbitri, partite ecc... le cose, quando le si vanno a vedere in concreto, risultano diverse dallo stringato e fotocopiato verbale notarile. Qui più di tanto non vi è mai scritto ma, se si va a guardare l’attività di osservazione della polizia giudiziaria, si constaterà come siano raccontate doviziosamente tutte le fasi del sorteggio e si verifichino proprio una serie di fatti coincidenti con il racconto di Galati e Martino. Basti pensare al fatto che, allorché designatori e collaboratori sono presenti in sala, questa suddivisione della collocazione nelle urne avviene senza che il notaio vi partecipi o abbia capacità di intervenire. Ancora i carabinieri attestano di come, una volta collocate le sfere nelle urne ed iniziate le operazioni di estrazione, contrariamente a ciò che ci si aspetterebbe, e cioè che se esiste un’urna e delle sfere queste ultime vengano ogni tanto mescolate, questa è un'operazione che non avviene mai, perché né Pairetto né Bergamo provvedono a mescolarle; e ancora, mentre Pairetto deve provvedere a prendere la pallina delle gare, una di queste si apre nelle mani del designatore che la chiude e la ricolloca nello stesso posto dove è stata presa in precedenza. E ancora i carabinieri attestano come avvenga questa fase: Pairetto osserva insistentemente le palline, e le rimescola leggermente senza staccare gli occhi dalle stesse. Tutte queste operazioni: vi è un altro fatto, in altra data, che dimostra ciò che dico: invito il collegio a guardare, se ce l’avete, la griglia del 22 aprile 2005, 14a di ritorno, e il verbale del notaio. È tutto, come al solito, regolare e ineccepibile, ma nel corso del sorteggio è avveuto qualcosa di significativo che è in ogni caso importante, perché ha provocato una non lieve modifica del sorteggio. Ci sono 2 telefonate in quella giornata. Il designatore Pairetto riceve una telefonata alle 12.54 sul suo numero, da parte di Foschi, che ha questo sviluppo: Foschi dice che sta venendo fuori un polverone, per cui la mattina era stato sorteggiato Collina per Atalanta-Palermo, ma poi si era scoperto che era precluso e poi è venuto Rizzoli, poi Rodomonti. Pairetto dice che è vero e Foschi dice che forse non è regolare, e Pairetto: "Fai la denuncia se ritieni giusto". La telefonata sarà seguita da altra dello stesso tenore da parte di Zamparini alle 13.09, che preannuncia segnalazioni del fatto al presidente della Figc. Questo fatto è di straordinaria importanza, perché l’errata preclusione di Collina ha reso necessario un azzeramento delle operazioni di cui non vi è traccia alcuna né nei verbali dei notai né nel comunicato della Federazione.

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Questo è arrivato alla frutta, se domani passa dal tribunale uno che dice che gli allievi del napoli hanno perso perchè al campo c'era uno che si chiamava luciano inserisce anche questo nel processo.

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Narduccino ma io poi vorrei capire una cosa.So di chiederti troppo,ma dovresti spiegarmi,se Moggi davanti a zamparini chiama chissà chi per far avere al palermo l'arbitro rizzoli e in quel periodo il telefono del ex dg era sotto controllo,dove m****ia è la telefonata o almeno un qualche banale abbinamenteo tra sim straniere?

 

Così una semplice informazione.

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Piaccia o non piaccia i sorteggi erano puliti.Sentenza del Tribunale di Roma, altro che colpo di tosse della gazzetta. Narducci scendi da Marte!

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Certo, a questo si oppongono le dichiarazioni dei notai e dei giornalisti ascoltati che, dicendo che non hanno avuto percezione di nulla, hanno riferito alcune circostanze di cui per primi hanno parlato Galati e Manfredi Martino, sulle condizioni in cui erano le sfere e sul clima particolare che c’era al sorteggio. Questi stessi testi hanno detto che in tante occasioni si sono verificate circostanze per cui le sfere si aprivano, fatto molto ricorrente, che quelle sfere erano usurate e oramai di colore diverso l’una dall’altra, e addirittura i notai che attestano come quelle operazioni erano ineccepibili hanno dovuto riconoscere che certo anche loro ricordavano che tante volte queste sfere venivano sbattute sul tavolo per farle aprire o si aprivano accidentalmente quando venivano messe nell’urna; certo è che nessuno dei due notai né i giornalisti possono riferire circostanze che riguardano la preparazione delle sfere o di quando venivano portate via dalla sala. Il sorteggio del 13.5.2005 presso Coverciano è un sorteggio che è sotto osservazione, per questa data leggerete un verbale di estrazione immancabilmente sempre uguale agli altri. In questo verbale si fa riferimento al fatto che è presente Bergamo e che secondo le modalità previste dal regolamente ha avuto il seguente esito: arbitri, partite ecc… le cose quando le si vanno a vedere in concreto risultano diverse dallo stringato e fotocopiato verbale notarile. Qui più di tanto non vi è mai scritto, ma se si va a gurdare l’attività di osservazione della polizia giudiziaria si constarerà come siano raccontate doviziosamente tutte le fasi del sorteggio e si verifichino proprio una serie di fatti coincidenti con il racconto di Galati e Martino. Basti pensare al fatto che, allorché designatori e collaboratori sono presenti in sala, questa suddivisione della collocazione nelle urne avviene senza che il notaio vi partecipi o abbia capacità di intervenire. Ancora i carabinieri attestano di come, una volta collocate le sfere nelle urne ed iniziate le operazioni di estrazione, contrariamente a ciòlche ci si aspetterebbe, e cioè che se esiste un’urna e delle sfere queste ultime vengano ogni tanto mescolate, questa è un'operazione che non avviene mai perché ne Pairetto né Bergamo provvedono a mescolarle; e ancora, mentre Pairetto deve provvedere a prendere la pallina delle gare, una di queste si apre nelle mani del designatore che la chiude e la ricolloca nello stesso posto dove è stata presa in precedenza. E ancora i carabinieri attestano come avvenga questa fase: Pairetto osserva insistentemente le palline, e le rimescola leggermente senza staccare gli occhi dalle stesse. Tutte queste operazioni: Vi è un altro fatto in altra data che dimostra ciò che dico: invito il collegio a guardare se ce l’avete la griglia del 22 aprile 2005, 14° di ritorno e il verbale del notaio. È tutto come al solito regolare e ineccepibile, ma nel corso del sorteggio è avveuto qualcosa di significativo che è in ogni caso importante perché ha provocato una non lieve modifica del sorteggio. Ci sono 2 telefonate in quella giornata. Il designatore Pairetto riceve un telefonata alle 12.54 sul suo numero da parte di Foschi che ha questo sviluppo: Foschi dice che sta venendo fuori un polverone, per cui la mattina era stato sorteggiato Collina per Atalanta-Palermo, ma poi si era scoperto che era precluso e poi è venuto Rizzoli, poi Rodomonti. Pairetto dice che è vero e Foschi dice forse non è regolare, e Pairetto: fai la denuncia se ritieni giusto. La telefonata sarà seguita da altra dello stesso tenore da parte di Zamparini alle 13.09, che preannuncia segnalazioni del fatto al presidente della Figc.

 

Questo fatto è di straordinaria importanza perché l’errata preclusione di Collina ha reso necessario un azzeramento delle operazioni di cui non vi è traccia alcuna né nei verbali dei notai né nel comunicato della federazione! Ma che i sorteggi siano alterati emerge anche da altro: 13° giornata con Inter Juve 2-2. Si verificano una serie di circostanze: il 24 novembre parte una telefonata tra l’utenza svizzera 164 di Moggi verso la svizzera 135 di Pairetto. Alle 20.41 viene intercettata conversazione tra Bergamo e Moggi molto breve e Bergamo dice di averlo chiamato nella mattinata e l’accordo è di sentirsi a mezzanotte. Alle 20.56 abbiamo una ulteriore conversazione tra la 164 e la 135 e proprio da indicazioni al termine di quella gara alle 00.56 del 25.11.2004 una telefonata molto lunga, 24 minuti dalla 164 alla 736 di Bergamo. Alle 11.17 segue altra telefonata tra i due designatori. Bergamo dice di avere avuto dei problemi e che ne voleva parlare all’altro telefono. Parte una serie di telefonate nel corso della giornata la prima alle 00.13 del 26.11.2004 dalla 736 di Bergamo verso la 138 di Moggi, un’altra alle 11.02 parte dalla 135 di Pairetto alla 164 di Moggi, seguita da un'altra alle 11.19 dalla 135 di Pairetto alla 164 di Moggi. Alle 11.56 del 26.11.2004 telefonata a Moggi. Dopo la progressione detta riceve una chiamata da una segretaria che si chiama Alessia che chiama da Torino e le battute sono queste: Moggi dice di sapere già da Rodomonti. Moggi in quel momento sa già di Rodomonti anticipando la sua segretaria.

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