Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

giusardegna

Commenti udienza processo Calciopoli da Napoli del 24/05

Post in rilievo

Gli incontri. Altra modalità utilizzata è quella che riguarda lo svolgimento di tanti momenti riservati di discussione tra gli appartenenti al sodalizio, incontri che, nella quasi totalità dei casi, hanno risposto a regole di assoluta riservatezza e cautela nell'organizzazione e nello svolgimento, poiché era opportuno evitare che terzi potesero sapere di questi incontri. Per quanto riguarda la frequenza e lo svolgimento, questi incontri si sono svolti nel corso dell’intero campionato, dal settembre al maggio 2005; se li si vuole enumerare ed individuare forse si tratta di 13 o 14 incontri fra gli imputati di questo processo, avvenuti soprattutto fra Moggi, Giraudo, Bergamo e Pairetto, in diverse occasioni; l’incontro ha coinvolto Mazzini, in altri casi Lanese; e anche, allorché alcuni tra loro non hanno partecipato, ne venivano informati sia per la data e il luogo di svolgimento sia per l’esito. Vi sono poi incontri tra Moggi e la Fazi, la quale non viene invitata alle riunioni più generali e si pone come elemento di collegamento nel rapporto tra Moggi e i designatori, particolarmente Bergamo. Non facciamo riferimento a qualcosa come un banale incontro conviviale tra più persone, qualcosa che abbia a che fare con un pranzo o una cena, non ci interessa. Facciamo riferimento solo ad incontri nell’ambito dei quali si discutono questioni che riguardano le attività dell'organizzazione ed il modo come comporre questioni interne ai partecipanti; e non parliamo di qualcosa come se ci fossimo occupati solo di vicende riguardanti discussioni o fatti di cosiddetta contiguità federale, cioè qualcosa che riguardava la determinazione di cariche, assetti o assimilabili. Una delle questioni principali è senz’altro la sorte della Fazi e dei due designatori e come devono essere gestiti gli arbitri per garantire una determinata soluzione al campionato. Nel settembre 2004, attraverso le intercettazioni, si può provare che il 21.9.2004 avviene un incontro a casa Giraudo, incontro che vede la partecipazione di Moggi e dei due designatori; di questo incontro è informato Lanese, e anche Mazzini, di cui pure è prevista la partecipazione, salvo poi non andare a casa Giraudo ma incontrare i due della Juve in altro momento, separatamente. La sequenza di contatti è desumibile dalle telefonate che indicherò. Innanzitutto quella del 17.9.2004 tra Moggi e Giraudo che parlano di incontro con Pinochet (Pairetto, ndr), e poi quella successiva tra Moggi e Bergamo, in cui si parla della serata a casa Giraudo e in cui vi è un riferimento chiaro alla situazione della Fazi, in riferimento ad un "casino che non deve scoppiare". Quella del 18.9.2004, alle 15.48, in cui Moggi ricorda a Mazzini che lo attendono per il martedì successivo. Quelle del 20.9.2004 in cui Mazzini dice che avrebbe incontrato i due della Juve presso la sede della società.

 

ju29vero

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dai ragazzi, ogni tanto fa bene sfogarsi, dovreste ringraziarmi :d

Scherzo, in bocca al lupo per la prossima stagione ;)

 

 

Mi autobanno :d

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Gli incontri. Altra modalità utilizzata è quella che riguarda lo svolgimento di tanti momenti riservati di discussione tra gli appartenenti al sodalizio, incontri che, nella quasi totalità dei casi, hanno risposto a regole di assoluta riservatezza e cautela nell'organizzazione e nello svolgimento, poiché era opportuno evitare che terzi potesero sapere di questi incontri. Per quanto riguarda la frequenza e lo svolgimento, questi incontri si sono svolti nel corso dell’intero campionato, dal settembre al maggio 2005; se li si vuole enumerare ed individuare forse si tratta di 13 o 14 incontri fra gli imputati di questo processo, avvenuti soprattutto fra Moggi, Giraudo, Bergamo e Pairetto, in diverse occasioni; l’incontro ha coinvolto Mazzini, in altri casi Lanese; e anche, allorché alcuni tra loro non hanno partecipato, ne venivano informati sia per la data e il luogo di svolgimento sia per l’esito. Vi sono poi incontri tra Moggi e la Fazi, la quale non viene invitata alle riunioni più generali e si pone come elemento di collegamento nel rapporto tra Moggi e i designatori, particolarmente Bergamo. Non facciamo riferimento a qualcosa come un banale incontro conviviale tra più persone, qualcosa che abbia a che fare con un pranzo o una cena, non ci interessa. Facciamo riferimento solo ad incontri nell’ambito dei quali si discutono questioni che riguardano le attività dell'organizzazione ed il modo come comporre questioni interne ai partecipanti; e non parliamo di qualcosa come se ci fossimo occupati solo di vicende riguardanti discussioni o fatti di cosiddetta contiguità federale, cioè qualcosa che riguardava la determinazione di cariche, assetti o assimilabili. Una delle questioni principali è senz’altro la sorte della Fazi e dei due designatori e come devono essere gestiti gli arbitri per garantire una determinata soluzione al campionato. Nel settembre 2004, attraverso le intercettazioni, si può provare che il 21.9.2004 avviene un incontro a casa Giraudo, incontro che vede la partecipazione di Moggi e dei due designatori; di questo incontro è informato Lanese, e anche Mazzini, di cui pure è prevista la partecipazione, salvo poi non andare a casa Giraudo ma incontrare i due della Juve in altro momento, separatamente. La sequenza di contatti è desumibile dalle telefonate che indicherò. Innanzitutto quella del 17.9.2004 tra Moggi e Giraudo che parlano di incontro con Pinochet (Pairetto, ndr), e poi quella successiva tra Moggi e Bergamo, in cui si parla della serata a casa Giraudo e in cui vi è un riferimento chiaro alla situazione della Fazi, in riferimento ad un "casino che non deve scoppiare". Quella del 18.9.2004, alle 15.48, in cui Moggi ricorda a Mazzini che lo attendono per il martedì successivo. Quelle del 20.9.2004 in cui Mazzini dice che avrebbe incontrato i due della Juve presso la sede della società.

 

ju29vero

 

 

Giudice Casoria: mmmh ... attraverso le intercettazioni, si può provare che

 

.lazy

 

 

PM: ...in cui Moggi ricorda a Mazzini che lo attendono per il martedì ....

 

Casoria

.lazy.lazy.lazy

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mi autobanno biggrin.gif

 

 

Ma no dai....

Tanto i famosi 5 anni sò scaduti.

Torneranno sui soliti target adesso.

Hanno rubacchiato qualche scudetto e una COPPETTA grazie all'amico GAGG e ai favori arbitrali...

Quest'anno il Berlusca s'era rotto le balle di non vincere più ed ecco qua....LA SOLITA PAZZA INTER delle coppe italia.

 

Mettici la Rometta degli americani che adesso avrà tutte le attenzioni (visti i soldi freschi che han portato) e mettici la possibilità finalmente di tornare noi sui livelli di un tempo (anche la metà mi andrebbe più che bene)...

 

CIAO CIAO I***R biggrin.gifbiggrin.gif

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mi preoccuperei più per la vostra prossima stagione...non la nostra.biggrin.gifbiggrin.gifbiggrin.gif

 

 

 

 

Chi è quello del tuo avatar?

Jim Carrey?

 

haha haha haha (ho notato solo adesso la somiglianza)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Trascrizione non fedele. Il 21 settembre c’è una telefonata tra Pairetto ed il figlio Luca che si trova da altra parte. È possibile ascolatre in ambientale le voci di Giraudo e Moggi nella stanza. Il perito non ha trascritto fedelmente la telefonata. Quando viene attribuita una frase all’uomo 1 che è Giraudo il perito non trascriva alcune frasi, così come non rileva quello che dice Moggi successivamente o la frase 'E' un rischio troppo alto' detta da Giraudo e non trascritta. Alle 21.23 viene intercettata altra telefonata tra Pairetto e il figlio Luca, in cui si fa riferimento ai presenti e poi si raggiunge una prova ulteriore che Moggi sia presente in quella stanza. Nel dicembre 2004 ci sarà un nuovo incontro presso la casa di Pairetto e ad esso parteciperanno ancora Moggi e Giraudo, questa volta anche con Lanese. Di questo incontro cominciano ad affiorare le prime tracce nel corso della telefonata del 9.12.2004, dove Lanese ritiene che la prima persona a dovere essere informata del rientro in servizio di Palanca e Gabriele debba essere Moggi. Questo incontro viene ripreso in un paio di conversazioni che vengono registrate il giorno successivo, in data 22.12.2004, la prima fra Pairetto e Lanese alle 11.52, nel corso della quale lo scambio di battute è che si può lavorare bene e che ogni tanto converrà fare un check, anche a gennaio. Successivamente anche in una conversazione tra Moggi e Lanese, ancora più esplicita, in cui Lanese dice a Moggi di stare tranquillo che c’è il massimo della collaborazione. Quando rispondono alle domande Lanese asserisce alcune cose: di aver partecipato ad un incontro senza sapere chi era invitato e che Moggi e Giraudo arrivarono senza che lui lo sapesse, contrariamente a quanto si evnce dalla telefonata del 17.12.2004. La seconda è quanto si rileva dalle dichiarazioni spontanee di Bergamo: quello era un incontro in cui si doveva definire una questione di fare acquisire un peso politico maggiore alla federazione italiana arbitri nell’ambito della Figc. L'espressione 'fare un check', in realtà, non è nemmeno nuova, perché nelle telefonate del settembre 2004 compare un'espressione testuale, ed è altresì da tenere in considerazione la circostanza per cui, come si rileva da oltre 100 telefonate disseminate qua e la in realtà, noi da parte di questi interlocutori non abbiamo mai una particolare attenzione ad usare un linguaggio riservato o criptico se sono state in gioco solo questioni di politica federale. Quel chek non si interrompe nemmeno dopo l'elezione di Carraro, dopo la quale non sarebbe stato più necessario se quello fosse stato il motivo degli incontri. Ma se fosse vero quello che dicono Lanese e Pairetto, e cioè se uno si muove per andare a perorare una causa, l’Aia, dovremmo ascoltare una telefonata tra Moggi e Lanese di tenore diverso, mentre quella che ho letto non è fatta di rassicurazioni che Moggi rivolge a Lanese sul fatto che il suo progetto sarà sostenuto ma esattamente il contrario. Lanese rassicura Moggi per tre volte di seguito! e se è Lanese, che offre il massimo della collaborazione a Moggi, stiamo partlando del proigetto politico dell’Aia o stiamo parlando di ben altro? Tutto questo man mano che avanza il campionato diventa man mano sempre più chiaro soprattutto perché proprio agli inizi del mese di febbraio cominciano a registrarsi una particolare fibrillazione ed allarme in Moggi e Giraudo che ritengono che stia accadendo qualcosa, che non tutto stia andando come programmato e che ad un certo punto, visto anche che la posizione della Juve è quasi pari a quella del Milan, si sia verificando qualcosa che ha molto a che fare con il grado di affidabilità che alcuni arbitri manifestano nei confronti della Juve. Che questa sia la situazione, di richiamare all’ordine i designatori e serrare le fila per la fine del campionato comincia a venir fuori da una prima telefonata che intercorre il 6.2.2005 alle 11.05 tra Moggi e Giraudo.

 

ju29vero

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dai ragazzi, ogni tanto fa bene sfogarsi, dovreste ringraziarmi :d

Scherzo, in bocca al lupo per la prossima stagione ;)

io mi sono sfogato con tua madre... ah ricordale che mi deve dare 1 euro di resto, avevo solo il pezzo da 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Gli incontri. Altra modalità utilizzata è quella che riguarda lo svolgimento di tanti momenti riservati di discussione tra gli appartenenti al sodalizio, incontri che, nella quasi totalità dei casi, hanno risposto a regole di assoluta riservatezza e cautela nell'organizzazione e nello svolgimento, poiché era opportuno evitare che terzi potesero sapere di questi incontri. Per quanto riguarda la frequenza e lo svolgimento, questi incontri si sono svolti nel corso dell’intero campionato, dal settembre al maggio 2005; se li si vuole enumerare ed individuare forse si tratta di 13 o 14 incontri fra gli imputati di questo processo, avvenuti soprattutto fra Moggi, Giraudo, Bergamo e Pairetto, in diverse occasioni; l’incontro ha coinvolto Mazzini, in altri casi Lanese; e anche, allorché alcuni tra loro non hanno partecipato, ne venivano informati sia per la data e il luogo di svolgimento sia per l’esito. Vi sono poi incontri tra Moggi e la Fazi, la quale non viene invitata alle riunioni più generali e si pone come elemento di collegamento nel rapporto tra Moggi e i designatori, particolarmente Bergamo. Non facciamo riferimento a qualcosa come un banale incontro conviviale tra più persone, qualcosa che abbia a che fare con un pranzo o una cena, non ci interessa. Facciamo riferimento solo ad incontri nell’ambito dei quali si discutono questioni che riguardano le attività dell'organizzazione ed il modo come comporre questioni interne ai partecipanti; e non parliamo di qualcosa come se ci fossimo occupati solo di vicende riguardanti discussioni o fatti di cosiddetta contiguità federale, cioè qualcosa che riguardava la determinazione di cariche, assetti o assimilabili. Una delle questioni principali è senz’altro la sorte della Fazi e dei due designatori e come devono essere gestiti gli arbitri per garantire una determinata soluzione al campionato. Nel settembre 2004, attraverso le intercettazioni, si può provare che il 21.9.2004 avviene un incontro a casa Giraudo, incontro che vede la partecipazione di Moggi e dei due designatori; di questo incontro è informato Lanese, e anche Mazzini, di cui pure è prevista la partecipazione, salvo poi non andare a casa Giraudo ma incontrare i due della Juve in altro momento, separatamente. La sequenza di contatti è desumibile dalle telefonate che indicherò. Innanzitutto quella del 17.9.2004 tra Moggi e Giraudo che parlano di incontro con Pinochet (Pairetto, ndr), e poi quella successiva tra Moggi e Bergamo, in cui si parla della serata a casa Giraudo e in cui vi è un riferimento chiaro alla situazione della Fazi, in riferimento ad un "casino che non deve scoppiare". Quella del 18.9.2004, alle 15.48, in cui Moggi ricorda a Mazzini che lo attendono per il martedì successivo. Quelle del 20.9.2004 in cui Mazzini dice che avrebbe incontrato i due della Juve presso la sede della società.

 

Trascrizione non fedele. Il 21 settembre c’è una telefonata tra Pairetto ed il figlio Luca che si trova da altra parte. È possibile ascolatre in ambientale le voci di Giraudo e Moggi nella stanza. Il perito non ha trascritto fedelmente la telefonata. Quando viene attribuita una frase all’uomo 1 che è Giraudo il perito non trascriva alcune frasi, così come non rileva quello che dice Moggi successivamente o la frase 'E' un rischio troppo alto' detta da Giraudo e non trascritta. Alle 21.23 viene intercettata altra telefonata tra Pairetto e il figlio Luca, in cui si fa riferimento ai presenti e poi si raggiunge una prova ulteriore che Moggi sia presente in quella stanza. Nel dicembre 2004 ci sarà un nuovo incontro presso la casa di Pairetto e ad esso parteciperanno ancora Moggi e Giraudo, questa volta anche con Lanese. Di questo incontro cominciano ad affiorare le prime tracce nel corso della telefonata del 9.12.2004, dove Lanese ritiene che la prima persona a dovere essere informata del rientro in servizio di Palanca e Gabriele debba essere Moggi. Questo incontro viene ripreso in un paio di conversazioni che vengono registrate il giorno successivo, in data 22.12.2004, la prima fra Pairetto e Lanese alle 11.52, nel corso della quale lo scambio di battute è che si può lavorare bene e che ogni tanto converrà fare un check, anche a gennaio. Successivamente anche in una conversazione tra Moggi e Lanese, ancora più esplicita, in cui Lanese dice a Moggi di stare tranquillo che c’è il massimo della collaborazione. Quando rispondono alle domande Lanese asserisce alcune cose: di aver partecipato ad un incontro senza sapere chi era invitato e che Moggi e Giraudo arrivarono senza che lui lo sapesse, contrariamente a quanto si evnce dalla telefonata del 17.12.2004. La seconda è quanto si rileva dalle dichiarazioni spontanee di Bergamo: quello era un incontro in cui si doveva definire una questione di fare acquisire un peso politico maggiore alla federazione italiana arbitri nell’ambito della Figc. L'espressione 'fare un check', in realtà, non è nemmeno nuova, perché nelle telefonate del settembre 2004 compare un'espressione testuale, ed è altresì da tenere in considerazione la circostanza per cui, come si rileva da oltre 100 telefonate disseminate qua e la in realtà, noi da parte di questi interlocutori non abbiamo mai una particolare attenzione ad usare un linguaggio riservato o criptico se sono state in gioco solo questioni di politica federale. Quel chek non si interrompe nemmeno dopo l'elezione di Carraro, dopo la quale non sarebbe stato più necessario se quello fosse stato il motivo degli incontri. Ma se fosse vero quello che dicono Lanese e Pairetto, e cioè se uno si muove per andare a perorare una causa, l’Aia, dovremmo ascoltare una telefonata tra Moggi e Lanese di tenore diverso, mentre quella che ho letto non è fatta di rassicurazioni che Moggi rivolge a Lanese sul fatto che il suo progetto sarà sostenuto ma esattamente il contrario. Lanese rassicura Moggi per tre volte di seguito! e se è Lanese, che offre il massimo della collaborazione a Moggi, stiamo partlando del proigetto politico dell’Aia o stiamo parlando di ben altro? Tutto questo man mano che avanza il campionato diventa man mano sempre più chiaro soprattutto perché proprio agli inizi del mese di febbraio cominciano a registrarsi una particolare fibrillazione ed allarme in Moggi e Giraudo che ritengono che stia accadendo qualcosa, che non tutto stia andando come programmato e che ad un certo punto, visto anche che la posizione della Juve è quasi pari a quella del Milan, si sia verificando qualcosa che ha molto a che fare con il grado di affidabilità che alcuni arbitri manifestano nei confronti della Juve.

 

L'ambiente interno equello esterno.Che questa sia la situazione, di richiamare all’ordine i designatori e serrare le fila per la fine del campionato comincia a venir fuori da una prima telefonata che intercorre il 6.2.2005, alle 11.05, tra Moggi e Giraudo. I due iniziano a parlare di una situazione interna alla sqaudra. E ad un certo punto Giraudo avvia il discorso dicendo: "Dobbiamo riprendere anche l’altro argomento. Bisogna mettere a posto i due ambienti, quello interno e quello esterno e bisogna richiamare gli amici perché nel dubbio siamo penalizzati". Giraudo dice che c’è la paura di essere marchiati dopo e che nel dubbio si dà sempre contro e, quindi, bisogna riprendere l’interno ma anche l’esterno. Moggi dice che le due cose vanno insieme. Che cosa significa rimettere a posto le cose e che cosa significa rimettere a posto l’esterno è chiaro da una conversazione del 6.2.2005, alle 15.07, tra Moggi e Pairetto, e che porterà ad un incontro che avverrà di lì a poco. Questa telefonata è molto breve ed è il rimprovero di Moggi a Pairetto; dice che lo sta chiamando da ieri sera, Pairetto dice che non ha ancora acceso il telefono e Moggi dice di chiamarlo al termine delle partite. Vi sono infatti delle chiamate, a partire dalle 17.15, tra la 741 di Moggi che è a Napoli e la 123 di Pairetto che è a Torino. Che ci sia questa necessità di richiamare all’ordine è nella conversazione del 6.2.2005, alle 22.58, sempre fra Giraudo e Moggi. Si parla di Rosetti in Lazio-Milan e Moggi dice che bisogna chiamare i due perché "ce lo mettono nel...", Giraudo dice che "bisogna incazzarsi con quelli che pensiamo amici", Moggi dice "infatti, non è mica che chiamiamo quei due, sarebbe opportuno che martedì ci facciamo una chiacchiera di brutto muso perché a noi ci assassinano di brutto, io più che con quei due vorrei parlare con quelli che ci abbracciano e ci baciano e ci spiegano le tattiche invece di fare il loro dovere". Giraudo dice di parlare dell’arbitro di ieri, quel Massimo di cui si parla è De Santis, arbitro di Palermo-Juve del precedente 5.2.2005, "Io non voglio stare zitto", dice Giraudo, "ma parlare con quelli giusti", e Moggi dice che quelli giusti sono anche i designatori.

 

Alle 16.08 dell’8.2.2005 la Fazi racconta a Bergamo come è andata e che cosa si sono detti. Dice che Moggi ha chiamato Pairetto davanti a Lei e che è sicuro che ci saranno ancora un anno. Lei ha detto a Moggi che se non dà ancora credibilità lui il campionato non lo vince.

(sembra che, da verifiche fatte dai consulenti di Moggi, non esistono telefonate di Moggi a Pairetto in quella data, su nessun tipo di utenze, né italiane né svizzere, ndr).

 

PAUSA e sospensione dell'udienza fino alle ore 15.00

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dai ragazzi, ogni tanto fa bene sfogarsi, dovreste ringraziarmi :d

Scherzo, in bocca al lupo per la prossima stagione ;)

 

 

certo che sono masochisti 'sti interisti...che gusto ci troverà a venire qua e beccarsi solo insulti...?? bha..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Pensate che bello se nessuno di noi avesse risposto a questo mezz'uomo sfinterista e l'avessimo ignorato come merita...

Fa fa fa fatto!!!!!!

 

;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Pensate che bello se nessuno di noi avesse risposto a questo mezz'uomo sfinterista e l'avessimo ignorato come merita...

Pensa invece che bello se gli "onesti" le parti lese e gli amici del giaguaro stessero lontani da topic come questo...

Se la cantano e se la suonano dapertutto, almeno in questi topic a prenderci per il cu.lo dopo tante dichiarazionui d'"onestà" non ce li voglio.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Il 21 settembre c’è una telefonata tra Pairetto ed il figlio Luca che si trova da altra parte. È possibile ascolatre in ambientale le voci di Giraudo e Moggi nella stanza. Il perito non ha trascritto fedelmente la telefonata. Quando viene attribuita una frase all’uomo 1 che è Giraudo il perito non trascriva alcune frasi, così come non rileva quello che dice Moggi successivamente o la frase 'E' un rischio troppo alto' detta da Giraudo e non trascritta.

 

 

Quindi secondo il subcomandante narduccino,la sentenza gea è sbagliata,i teste dell'accusa hanno detto bugie oppure nel caso di manfredi martino in realtà erano parte della cupola (ma il nostro eroe non si è resto conto di questo piccolo particolare) e infine scopriamo che pure il perito del tribunale ha commesso degli errori. Mi fa venire in mente un certo boemo,che non riesce mai a vincere e dà la colpa un po' a tutti.

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.