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ufobianconero

Udienza Processo Calciopoli 14/07, rinviato intervento avvocati Juve

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NAPOLI, 14 giugno - Si torna in aula per il processo Calciopoli. Oggi è previsto l'attacco del Brescia e la difesa della Juve. L’avvocato Vitiello, dopo aver con­cordato col club di Torino e il suo legale Briamonte, la linea di­fensiva produce una memoria di 140 pagine, e con i legali di Fio­rentina e Lazio monopolizzerà la seconda parte dell’udienza.

 

http://www.tuttospor...n+campo+la+Juve

 

17.00 - SLITTA LA SENTENZA - L'udienza si conclude con l'avvocato Picca che smonta la tesi accusatoria di pm e parti civili con grande arguzia logica: "Se il salvataggio deve tradursi in operazioni a vantaggio non c’è nulla in questa gara. 30 aprile 2005: Fiorentina-Milan, 1–2 arbitro De Santis, partita rispetto alla quale si verificano una serie di situazioni incompatibili con la tesi dell’accusa: la gara vede la consumazione di un episodio in cui vi è un fallo da ultimo uomo di un giocatore del Milan, non sanzionato né con l’ammonizione né con l'espulsione. Ma, sempre partendo dal dato della operazione di salvataggio, l’accusa sottolinea che vi è una tappa intermedia: incontro tra i Della Valle e Bergamo. Io mi auguro che al Tribunale susciti perpelessità la singolare circostanza che un gruppo organizzato, specifico, che si mobilita a pieno delle sue componenti, attenda 25 giorni dopo il 20 aprile perché vi sia un incontro tra i Della Valle e il designatore. L’incontro avviene a distanza biblica, rispetto allo scopo specifico, la salvezza della Fiorentina che si doveva ottenere entro la fine di maggio del 2005. È almeno eccentrico l’elemento dell’accusa. Non si può sostenere che l’operazione parte e l’incontro avviene quando i giochi potrebbero essere fatti. Veniamo poi alla descrizione dell’incontro topico: al netto dei contatti telefonici, l’incontro viene rappresentato così dai pm: in data 14 maggio 2005 in Villa La Massa si è tenuto un incontro. Punto. I pm avrebbero dovuto dirci quale è stato il contrenuto e quali gli esiti di quell’incontro. L’incontro in sé non può esprimere fatto illecito ma è fatto neutro. Tale fattispecie sanziona comportamenti, condotte o l’idea o le parole? Se fosse così sarebbe un’aberrazione. La norma sanziona degli atteggiamenti che devono avere in sé da un lato la idoneità di quel comportamento, dall’altro lato la finalità del comportamento. La domanda è: l’incontro in sé è fatto illecito o fatto neutro? Io ritengo che sia fatto irrilevante. Quell’incontro superererebbe la soglia dell’irrilevanza se l’accusa ci avesse detto che cosa fu detto in quell’incontro e quali furono i comportamenti successivi al detto incontro. Voi ricorderete che l’incontro viene connotato da profili indiziari a partire dalla descrizione. Si è assunto che quell’incontro avesse profili segreti e vi sono state depositate fotografie da dietro una siepe di 4 o 5 persone che si allontanano. A guardare quelle foto pare chiaro che fosse un incontro clandestino. La realtà è ben diversa e il processo vi ha raccontato che l’incontro avvenne tra 4 o 5 persone che arrivano nel locale pubblico e vi si trattengono. Se io ritengo assumere comportamento illecito perché voglio discutere di cose segrete, avrei scelto conetsto diverso. I pm hanno voluto dire che l’incontro ha avuto natura clandestina perché non vi ha detto che cosa si dissero in quell’incontro. Ma volendo dare ragione ai pm, e cioè che quell’incontro ebbe finalità per quello che riguarda il salvataggio della Fiorentina, magari per ribadire i termini della questione, mi aspetto quindi che il 14 maggio ci sia un cambiamento di rotta in campo. La gara successiva è del giorno dopo, il 15 maggio, Fiorentina-Atalanta. Questo è un altro momento di amnesia investigativa della Procura. A mia specifica domanda Auricchio mi disse che la gara non venne investigata perché si ritenne la gara irrilevante. Quindi, c'è un accordo, poi ci diamo una registrata perché le cose non stanno andando per il verso giusto e poi non vado a controllare né che cosa avvenne nell’incontro né vado ad investigare che cosa successe nella partita successiva. Il 22 maggio 2005 si disputa Lazio-Fiorentina. Qui la prospettazione dell’accusa ha un elemento a contrario che è talmente clamoroso ed evidente che mi giustifica le amnesie dell’accusa. Anche se l’istruttoria vi ha parlato di un fallo di mano del difensore della Lazio, io non la guardo, ma devo andare ad individuare, come accusa, una serie di comportamenti idonei a vanificare i vantaggi. Ma non posso dimenticare che il terminale assume un comportamento inconciliabile con la condotta che è stata posta in essere dai dirigenti della Fiorentina. Delle due l’una: o la condotta a condizionare a vantaggio non c’è stata o la condotta non aveva quel quantum di materialità sufficiente e necessario. Se no siamo al paradosso. O la condotta non si è mai verificata o l’atto era inidoneo a realizzare lo scopo. E badi il tribunale che qui siamo alla penultima puntata! Si arriva all’ultima, in cui la Fiorentina è impegnata con il Brescia, c’è’ Lecce-Parma e una serie di partite rilevanti per il risultato finale. Quindi l’organizzazione, che è descritta così infallibile, alla fine di questa operazione, per l’unico elemento sul quale doveva verificarsi il condizionamento a vantaggio, noi abbiamo dato un contributo probatorio di una scientificità che non ha nulla a che vedere con le rassegne stampa di Auricchio. Il nostro tecnico ci ha detto che la condizione per la salvezza della Fiorentina era la vittoria dei viola. Ed ad arbitare la gara della Fiorentina va Collina, sicché, quando l’operazione è alla fine, vi è un personaggio che è fuori da ogni discussione. Si potrebbe dire che il condizionamento è su Lecce-Parma, ma qui voi stessi avete registrato la mancanza di elementi fondamentali dall’accusa. Ma chi lo dice che Lecce-Parma era determinante? Lo dice Auricchio, che non tiene conto della contemporaneità di altre gare, i cui risultati condizionavano in maniera detereminante. E qui vengo a quanto detto da Catalanotti: se la Fiorentina avesse perso con il Brescia non sarebbe successo niente, se il Brescia voleva salvarsi doveva vincere. L'esito della partita Lecce-Parma serve solo alla classifica avulsa, ma determinante è solo Fiorentina-Brescia. Perché le chiacchiere non contano, contano i fatti - dice più volte il legale dei viola - e questi sono io fatti, queste sono le amnesie investigative fatte forse perché non conveniva andare a trovare cause che non dimostrassero i pretesi reati".

 

AUTUMN LEAVES - La giornata si chiude con l'ufficialità dello slittamento al 21 della discussione dei responsabli civili Juventus e Lazio e con l'inizio della farraginosa fase delle arringhe. Con un dubbio grande e grosso che istilla la giudice Casoria: "Fissato Prioreschi al 19, vediamo la prossima volta di rifare un calendario. Mi sa però che qui slittiamo a metà settembre". E in effetti potrebbe essere proprio così: il 19 luglio sarebbe l'ultima udienza prima della pausa feriale, confermato l'annullamento dell'udienza del 28 giugno per la contemporaneità dell'udienza sulla ricusazione della Casoria. Le difese principali vogliono svolgere la loro arringa a stretto ridosso con l'attesa sentenza. E se gli avvocati di Moggi slittassero a metà settembre (forse il 20) si potrebbe arrivare ad una sentenza per metà ottobre: con l'incognita ancora non risolta dello stato di salute dell'avvocato Morescanti, che tutela Bergamo, Fazi e Fabiani. Cadranno le sentenze con le prime foglie d'autunno.

 

14.40 INTERVENTO JUVE RINVIATO

L'udienza riprende: parola all'avvocato del responsabile civile Fiorentina, Picca, ma nel frattempo la difesa Juve concorda con la corte di posporre la lunga esposizione della propria posizione alla prossima udienza, in programma martedì prossimo. "Avvocato Vitiello, mi raccomando: all'alba pronti a discutere", dice la Casoria. L'avvocato bianconero consegnerà una memoria di 140 pagine, discutendo soprattutto gli aspetti procedurali e processuali di opposizione alle richieste danni delle parti civili.

 

13.40 «DANNO NON QUANTIFICABILE»

L’avvocato Figc non quantifica il danno: «E’ un danno difficilmente quantificabile, visto che per lo scandalo abbiamo perso l’assegnazione degli europei del 2012, abbiamo visto revocati i nostri arbitri al mondiale 2006 e abbiamo dovuto commissariare la federazione. Decida la giuria il quantum: noi destineremo l’eventuale danno per i settori giovanili e per formare arbitri migliori». Milella si spoglia del ruolo di parte civile e si trasforma in avvocato di responsabile civile: citata dalla Salernitana come responsabile per la gara contro l'Arezzo. "Anche Aliberti non ravvide problemi particolari in quel match", dice Milella.

 

13.30 PROSEGUE MILELLA

Ancora Milella, Figc: "Serve il vantaggio per dimostrare la frode: questo non accade, non lo è quello della corruzione, l’utilità non deve essere strettamente economica. Qui l’utilità è la carriera, la permanenza nei ranghi, anche i vantaggi economici che ne conseguono: l’offerta e la richiesta sono nel favorire quello che è il piano dei designatori. La svolta delle schede è un’accettazione preventiva di asservimento, ma poi serviva il concretizzarsi nelle singole partite. Affrontiamo allora le prove di queste frodi: c’è una prima fase del reato, devo poter scegliere gli arbitri, ci dobbiamo mettere d’accordo tutti e l’accettazione delle schede. Il segmento arbitrale nella giustizia sportiva e nell’archiviazione di Torino si dovevano trovare le prove: la prova è nel possesso delle schede. Il gip assolve Cassarà che ha la scheda, ma non altro elemento. Scheda più il contatto ci dà una prova abbastanza inequivocabile. E’ una prova indiziaria: hai accettato una scheda occulta, che per la giustizia sportiva è già prova di illecito, te la sei portata dietro, l’hai usata anche per motivi privati, e hai intensificato in prossimità degli incontri. Perfino pagate le ricariche con la cassa di quella società che te l’ha data. Non c’è un imputato che si sia sottoposto all’esame dei pm e avvocati: può essere dirimente. E le dichiarazioni spontanee non hanno fornito prove a discarico su questo. Non ci è stata data nessuna spiegazione plausibile: non vengano a dire che si parlava di calciomercato. Tutto gira attorno all’arbitro d’accordo. E serviva all'associazione la conferma di Pairetto e Bergamo come designatori, per non far saltare il sistema". Peccato che fosse noto a tutti, prima di tutto Bergamo, non sarebbero stati confermati. "Il più attento di tutti all'utilizzo delle schede è De Santis. Nella mia memoria, però, ho distinto le responsabilità: per almeno 17 partite ho ravvisato episodi che potrebbero portare alla condana. In altri 7-8 no".

 

13.00 PARLA MILELLA

Milella va giù duro con gli arbitri che la "sua" federazione non riusciva evidentemente a controllare. "Il reato di corruzione di un giudice, e tale è l'arbitro, è tra i più odiosi. Il ruolo della Fazi (per anni anche dopo Calciopoli tenuta in Figc anche con la presidenza Abete, ndr) aveva un ruolo chiave di depositaria di segreti imbarazzanti. Le schede sono il salto di qualità". Poi però commette un errore: "Al di là dei 3-4 episodi sul sorteggio non chiariscono: eventualmente il nucleo è nella formazione delle griglie. Violazione di diciplina chiedere di mettere Collina, il problema è quello delle schede. I giudici di Torino non avevano i mezzi, ma avevano capito tutto: in quella motivazione di archiviazione ci sono gli elementi. Gli arbitri in griglia avevano tutti la scheda". Errore: Trefoloni non è indagato e non ha la scheda, così come Dondarini. E lo stesso Rosetti, presente nella griglia di Samp-Juve per quanto precluso, non ha mai vista attribuita una scheda sim. "Ma quando nel mondo del calcio si vedeva Moggi lo si considerava come un associato a delinquere o come un potente uomo che comandava il calcio? IO dico che certe questioni poste nell'associazione a delinquere irrilevanti, come l'influenza sulla stampa", prosegue Milella. Poi contesta la tesi dei pm con cui si parlava dell'associazione per l'elezione del presidente Carraro."Nessuna consistenza in alcune parti della requisitoria: sui giocatori Zeytulaiev e Boudianski, diventa un atto di fede l’accusa sulla questione dell’elezione federale o del presidente di Lega", dice l'avvocato Figc criticando i pm.

 

12.35 ANCORA RICHIESTE DI RISARCIMENTO

Il legale del Lecce, Sambati, chiede un risarcimento danni (ma il Lecce s'era salvato in quella stagione: forse ambiva alla Champions?) di 15

milioni di euro o 2 milioni di risarcimento provvisionale. Prende la parola l'avvocato della Figc, Tito Lucrezio Milella. Chiede il risarcimento ma dovrà difendere la federazione perché citata come responsabile civile.

 

12.15 ARRIVATO CAPO UFFICIO STAMPA JUVE

E' arrivato in aula il capo ufficio stampa della Juventus, Albanese, pronto ad ascoltare le tesi difensive dell'avvocato della Juve

 

12.10 SOLITE COSE

Chiediamo pietà: l’avvocato del Lecce cita ancora la telefonata tra Moggi e la sua segretaria sui sorteggi. E cita Manfredi Martino che «va preso per oro colato». E daje... L’avvocato che in aula s’è visto in questi anni poco e niente: «Non so perché non è stato ascoltato qui alla presenza del suo avvocato. Ha detto quello che poteva per l’accordo (coi pm, ndr) e non il resto per non finire indagato. E ci spiega la questione della sfera rovinata. C’è la foto in cui Pairetto guarda l’urna: ecco la prova! Perché le sfere erano lasciate in quelle condizioni?» A proposito dell’«oro colato» di Manfredi: proprio lui informava prima Meani e poi Moggi, Ghirelli Cellino e così via. Tutto perché l’Ansa il sorteggio lo comunicava in diretta.

 

Avvocato del Lecce: Il rapporto tra Moggi e i designatori è stato provato nel corso del giudizio. È un rapporto che direi quasi patologico. Ma, se è vero che tutti parlano con i designatori, non è normale che si parli con gli arbitri utilizzando le schede riservate come fa Moggi, questo è patologico. E non minimizziamo sul rapporto con gli assistenti, che sono anche fondamentali nel gioco del calcio. Questi sono elementi che sono accertati. Non possiamo credere che le schede venissero utilizzate per difendersi dallo spionaggio dell'Inter. È una cosa che offende l'intelligenza. Se volete sapere l'argomento per le telefonate riservate, basta vedere l'unica che è stata intercettata per un errore di Bergamo che chiama da numero fisso: le griglie. Qui siamo di fronte ad un sistema di potere, dove gli arbitri dipendevano dai designatori per la loro carriera e i designatori dipendevano dalle squadre per la loro conferma. Quindi le griglie, ma non solo. Nel dibattimento c'è la prova che anche i sorteggi erano pilotati. Ci sono telefonate in cui Moggi dice alla segretaria che sa già chi è l'arbitro della gara della Juve e il tono della sua interlocutrice non è di sorpresa, ma sorride e fa capire perché Moggi già sa. E fino a pochi minuti prima c'erano contatti tra Moggi e i designatori. Manfredi Martino dobbiamo prenderlo per oro colato, perché in questo sistema omertoso egli è costretto a parlare per salvare se stesso in quello che doveva essere una sorta di accordo per rimanere dalla parte del teste e non passare tra gli imputati. Ci spiega il sistema delle sfere che erano rovinate una più delle altre. In un'urna ci sono 4 sfere e una più rovinata si individua subito; e se si aggiunge che Pairetto guarda l'urna è un gioco da ragazzi prendere quella giusta. E perché in un mondo in cui girano miliardi non si cambiavano le sfere? Nella prassi accadeva che venisse estratto prima l'arbitro e poi Pairetto estraeva la pallina che interessava. Perché a Martino i designatori chiedevano di mettere un determinato fogliettino nella palla che si riconosceva? Martino dice che sarà successo tre o quattro volte, ma io non credo. Ma anche se fosse, lo scopo era proprio quello di condizionare la designazione. Altro riscontro: Zamparini esce dall'omertà e parla dell'episodio di Moggi e la designazione del Palermo. Poi c'è la designazione per la coppa Italia; poi gli assistenti che, se veniva estratto un arbitro non gradito, gli si mettevano assistenti compiacenti. I sorteggi erano guidati dalla dea bendata che era tenuta per mano dai designatori. E perché veniva fatto ciò se non per determinare i risultati della partita?

 

 

11.45 SOLO ASSOLTI

Catalanotti continua nel festival degli assolti: se la prende meno con la Juve. "Noi ce l'abbiamo soprattutto con Fiorentina e Lazio, perché per loro siamo retrocessi. Con la Juve ce l'abbiamo per due partite, Fiorentina-Bologna e soprattutto Siena-Milan". Per la gara di Siena, però, gli imputati al rito abbreviato GIraudo e Baglioni sono stati assolti. Riprende Catalanotti: "Quasi eversiva: nel maggio del 2006 pubblicato dall'Espresso per intero i rapporti dei carabinieri: Si è svolta un'indagine seria su come siano finiti i documenti . Sono pure amico della direzione dell'Espresso... Qualche sospetto ce l'ho... E anche lei lo ha?". Casoria: "Io non ho nessun sospetto. Ma a che proposito lei parla di questo? Ma il suo discorso a volte è un po' generico".

 

«DOVEVANO ARRESTARE MOGGI» - Catalanotti riprende con la sua tirata: "Ma quella fuga delle notizie a chi è giovata? A chi si dovevano applicare le misure cautelari, forse per qualche imputato eccellente avrebbe richiesto l'arresto... Dico una stupidaggine? L'inquinamento delle prove non potevano essere più corsi. Ecco perché incide: se il processo fosse stato fatto non sarebbe stata così alta l'omertà. Anche a Cremona si ritrova l'opmerta del mondo del calcio. Ricordate Tangentopoli? Voi dovete dare un premio di incoraggiamento per chi si batte per la legalità".

 

DE SANTIS FA GOL - L'arbitro De Santis vuole replicare su alcuni punti evidenziati da Catalanotti: "A proposito del salvataggio della Fiorentina: serve chiarezza, il Brescia non è costiuito contro di me. Ma dicono di aver subito danni derivanti per Fiorentina-Bologna, per le ammonizioni. La gara non riportò problemi tecnici: a dicembre 2004 operazione Fiorentina non esiste! In quel momento si sta cercando di screditare la Fiorentina coi dossier, o no? 17 aprile 2005: Brescia-Atalanta, in lotta per la retrocessione, io arbitro. 1-0 per il Brescia al 94' sono sullo 0-0, dò rigore al Brescia, per un fallo evidente. Di Biagio tira, il portiere para ma io faccio ripetere il rigore per regolamento! Poi il 1 maggio la gara più importante, gli stessi pm fanno notare che la Fiorentina arriva da 7 gare utili: ho capito quando millantavano sulle nostre teste. "C'è il fischiettatore giusto", dice il mio amico Mazzini, ma quanto sparlava. Potevo fare fare punti alla Fiorentina e tenere fermo il Milan a Milan-Juve: ci sono telefonate sui diffidati e Rui Costa Seedorf e Nesta lo sono ma io non ammonisco nessuno. Il MIlan vince 2-1, nessuno squalificato nel Milan, la Fiorentina IL fischiettatore forse non era quello giusto: la Juve va in silenzio stampa per il mio arbitraggio. IL 22 maggio gara decisiva per il Brescia: Brescia-Messina, la domenica dopo Fiorentina-Brescia la più decisiva se il Brescia vince è salvo. La gara prima la arbitro io. Il Messina è squadra vicina all'associazione: solo Domizzi diffidati, uno dei più forti. Il Brescia vince 2-1, guadagna tre punti e il Brescia sarebbe retrocesso una giornata prima. E se io avessi avuto questo ruolo per il salvataggio della Fiorentina avrei fatto tutto molto prima, no?".

 

11.10 COME ZARATE

Catalanotti prosegue attaccando tutti gli assolti o quelli per i quali lo stesso pm ha chiesto l'assoluzione: attacco a Carraro per il salvataggio della Lazio (assolto anche in Cassazione), poi l'arbitro Rocchi ("è di Firenze come Mazzini, quindi è raggiungibile", teorema un po' bislacco ogni fiorentino che gravitava nel calcio è dunque associabile a Calciopoli...) anche lui assolto nel rito abbreviato per Chievo-Lazio, poi il tocco di classe parlando dell'interrogatorio dell'ex membro del Csm Ferri, amico di Lotito. "Qui in aula ha dribblato le sue parole intercettate manco fosse Zarate, parlando di Lazio". "Io sono un tifoso del Parma e vedendo Lazio-Parma mi scandalizzai: allora mi riferisco alla perizia del mio perito l'ex arbitro Cornieti (ah beh, ndr)". E vai col tango della moviola, "anche l'osservatore Nicchi, ora presidente dell'Aia, mandato da chi comandava come sapete osservò dei torti dell'arbitro Messina (anche lui assolto nell'abbreviato, ndr)" Insomma: se non sono assolti non gli piacciono, a Catalanotti. Visto che tra gli altri cita pure Ambrosino, per il quale proprio Narducci ha chiesto l'assoluzione in questo processo.

 

10.45 ACCUSE A GUIDO ROSSI

Catalanotti prosegue e lancia un'accusa pesante all'ex commissario Guido Rossi. "Chiesi nel 2006 un ridsarcimento sportivo per il Brescia: ripescate noi, non il Messina giunto terzultimo nel 2005-2006, visto che il danno era stato commesso nel 2004-2005. Se Guido Rossi avesse accettato il mio ricorso, non sarei qui a chiedere i danni: aveva i poteri per farlo, visto che in precedenza il consiglio federale fece fare il salto doppio di categoria alla Fiorentina appena presa dai Della Valle". Passa al merito: "Ottima la trattazione delle frodi sportive del pm Capuano. Ci sono le schede svizzere, delle quali non ho capito moltissimo, ma mi attengo a quanto detto qui dal colonnello Auricchio e dal maresciallo Dilaroni".

 

ADDIRITTURA PROVENZANO Poi scivola sulle riunioni, le telefonate degli altri, compreso il dirigente delegato da Corioni, Governato. "Telefonate e riunioni di altri dirigenti sono molto diverse... E non si venga a parlare giustificando l'illegalità diffusa. Sarebbe come dire che non si punisce Provenzano perché altri fanno come lui". In effetti le telefonate sono diverse: quelle in cui si chiede la vittoria in un match di Coppa Italia la fanno altri, non Moggi; quelle in cui si chiedono due squalifiche alla carta all'arbitro Rosetti la fa Meani (per la cronaca, Rosetti al telefono dice no, poi da Lecce-Siena spuntano due squalificati per il Siena, che non giocheranno Siena-Milan).

 

GIRAUDO N.1 Catalanotti non aderisce in pieno al piano accusatorio di Narducci: "Della Valle è consigliere e azionista del Corsera, del Carlino è il numero uno del made in Italy, ma nel calcio deve piegare la testa davanti a Moggi e Giraudo, anzi a Giraudo e Moggi, perché il vero numero 1 - mi perdoni - Moggi era Giraudo non Luciano".

 

10.20 RICHIESTE DI DANNI

Si parla ancora di soldi. Quelli che chiedono le parti civili e non vogliono assolutamente pagare i club chiamati come responsabili civili. Comincia l'avvocato del fallimento Salernitana che se la cava depositando una memoria con la richiesta di un risarcimento provvisionale di 450 mila euro. Poi comincia il legale del Brescia, Bruno Catalanotti, che comincia il suo intervento facendo una richiesta danni provvisionale di 35 milioni di euro a Juventus, Fiorentina e Lazio, responsabili ad avviso del club lombardo di aver causato la retrocessione della squadra nella stagione 2004-2005.

 

10.00 LA PRESENTAZIONE DELL'UDIENZA: IN AULA LA JUVE

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i 2 scudetti, Soldi e le scuse ufficiali di tutta italia...ecco cosa voglio!

ma se nemmeno s'è presentato vitiello.

 

abbiamo una società che ci prende per il * e non ci tutela.

mettiamocelo in testa una volta per tutte

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ma sono avvocati o avocado?

 

Sto Catalotti e l'avv del Lecce hanno una conoscenza di Calciopoli pari allo zero. Ma se un Pm puo montare Farsopoli e diventare assessore tutto è possibile,perfino la loro ignoranza in tribunale.

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Eravamo noi a dover chiedere i danni,ora ci troviamo in questa situazione.Sono avvelenato al solo pensiero di sentirle queste richieste.L'importante è il silenzio tombale di questi inetti e traditori che abbiamo come proprietà e presidenza.

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ma se nemmeno s'è presentato vitiello.

 

abbiamo una società che ci prende per il * e non ci tutela.

mettiamocelo in testa una volta per tutte

Magari oggi l'avvocato della juve chiede scusa al calcio italiano. Sarebbe in linea con l'elkann-pensiero.

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Continuo a sostenere che, fino a quando non ci restituiranno i due scudetti vinti sul campo e la Banda degli Onesti non sarà spedita in B, non avrò pace...

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Avevo predetto che la juve, dato che gli chiedevano soldi, si sarebbe difesa con i denti.

Ma considerando che non c'e' neppure l'avvocato ufficiale ma il sostituto...

Povera juve in che mani sei finita...

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ma se nemmeno s'è presentato vitiello.

 

abbiamo una società che ci prende per il * e non ci tutela.

mettiamocelo in testa una volta per tutte

non ti demoralizzare,prima o poi lo capiranno......forse.

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Continuo a sostenere che, fino a quando non ci restituiranno i due scudetti vinti sul campo e la Banda degli Onesti non sarà spedita in B, non avrò pace...

ma pensa a quello che ci accade a noi e a chi ci tutela, prima di pensare a quei maledetti.

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non ti demoralizzare,prima o poi lo capiranno......forse.

Ormai e' palese la malafede della propieta', non e' che lo capiranno, non lo vogliono capire, sono stati complici il che e' molto peggio.

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Magari oggi l'avvocato della juve chiede scusa al calcio italiano. Sarebbe in linea con l'elkann-pensiero.

oppure dirà che "lo scudetto assegnato all'Inter li ripaga per il torto del rigore su Ronaldo" e che "la Juventus ha definitivamente girato la pagina della espiazione delle proprie colpe" (cobolli dixit)

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Ormai e' palese la malafede della propieta', non e' che lo capiranno, non lo vogliono capire, sono stati complici il che e' molto peggio.

Mi riferisco a molti nel forum.

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oppure dirà che "lo scudetto assegnato all'Inter li ripaga per il torto del rigore su Ronaldo" e che "la Juventus ha definitivamente girato la pagina della espiazione delle proprie colpe" (cobolli dixit)

Il tutto ispirandosi ai valori di facchetti naturalmente..

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Vi rendete conto che le società nominate nel calcioscommesse hanno fatto più muro difensivo della nostra.

 

Si, non intendevo te in particolare, ma quelli che ancora si domandano "perche'" ;)

.ok

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Il tutto ispirandosi ai valori di facchetti naturalmente..

ovvio.

e comunque "non siamo andati al TAR perché non vogliamo creare altri problemi al calcio italiano"

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Vi rendete conto che le società nominate nel calcioscommesse hanno fatto più muro difensivo della nostra.

 

 

.ok

Io non riesco a credere che la tifoseria dell'Atalanta(composta dai parenti dei giocatori)abbia organizzato un corteo per rompere le palle alla FIGC e noi che siamo in 14 mln non riusciamo a fare un'emerito c***o

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Pare che TUTTI siano rimasti ai fatti del 2006.

Ciò che emerso in dibattimento è stato completamente ignorato.

Auguriamoci "stoccate" da parte dell'avvocato bianconero.

Sperare non costa nulla.

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