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Bismarck

Baseball su VS

Post in rilievo

La Danesi Nettuno apre la finale scudetto piegando la T&A San Marino dopo quasi cinque ore di gioco

 

Il nove laziale si impone 12-11 al terzo supplementare dopo aver risollevato una partita iniziata in salita (0-7). La squadra di Bindi si conferma potente nel box ma paga una serata negativa di Cubillan il cui rilievo rimette in gioco gli avversari

 

Da San Marino, Fabio Ferrini

 

Al terzo supplementare dopo quasi cinque ore di gioco, la Danesi Nettuno espugna la tana della T&A San Marino e ottiene la prima vittoria delle Italian Baseball Series 2011 (12-11). Una partita dalle mille emozioni che in più di un'occasione è sembrata in mano ai padroni di casa e poi ha mostrato la solita grinta laziale. Un plauso va infatti al nove di Ruggero Bagialemani per il carattere mostrato anche quando si è trovata sotto prima 0-7 e poi 3-9 con il proprio partente Wilson sceso già alla terza ripresa. Molti i rimpianti in casa dei Titani dove un rilievo da dimenticare di Cubillan (0.2rl-3bv-6pgl) ha dato il là alla rimonta ospite in una serata in cui i lanciatori non hanno brillato, 10 passati sul monte con 33 valide complessive e 23 punti a referto, eccezion fatta per Da Silva, Escalona, Bonilla e Gutierrez, alla fine il vincente.

 

Le emozioni sono una prerogativa di tutta la partita e quelle della dodicesima ed ultima ripresa rispecchiano l'intensità di una serata da ricordare. Il terzo extrainning vede infatti Nettuno sbloccare l'equilibrio creatosi dalla settima ripresa e andare al doppio vantaggio (12-10) con Caradonna a Rosario spinti dai singoli di Mazzanti e Camilo. Il San Marino prova la reazione ma questa si ferma al doppio di Vasquez che spinge a casa Duran (11-12) e non basta per evitare il ko.

 

In una buona cornice di pubblico, oltre 1000 spettatori, e con la presenza sulle tribune del sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, la gara vede partire subito forte i padroni di casa.

Dopo una ripresa di studio, la T&A piazza il primo allungo con la gentile collaborazione di Wilson e della difesa laziale tanto che gli bastano 2 valide per portarsi avanti 4-0. Dopo i quattro ball a Jairo Ramos e la hit di Vasquez, la prima dell'incontro, Rosario commette un errore sulla battuta di Avagnina che permette al San Marino di siglare il vantaggio. Con uomini agli angoli Francesco Imperiali batte un singolo a sinistra, 2-0, a cui seguono ben due colpiti consecutivi, per il terzo punto titano, e la volata di sacrificio di Pantaleoni che fissa il 4-0.

L'emorragia per il Nettuno però non si ferma e nel terzo inning il San Marino prova a mettere l'ipoteca sulla partita confermando la brutta serata del lanciatore partente laziale: i singoli di Jairo Ramos e Chapelli fanno da preambolo al lungo doppio al centro di Avagnina che spinge a casa i compagni (6-0) per poi completare il giro delle basi, con Leal chiamato sul monte, sulla valida di Francesco Imperiali e la battuta in diamante di Albanese. Il tutto mentre Tiago Da Silva, come preannunciato partente per la T&A in sostituzione di un Bonilla non ancora al meglio, svolge a pieno il suo compito. Ma il carattere mai domo della Danesi viene fuori nella parte alta della quinta ripresa. Renato Imperiali apre con un singolo verso la terza, poi, con due out, avanza sul bel bunt di Retrosi e ci pensa Rosario ad alimentare le speranze laziali con un lungo fuoricampo al centro che riapre i giochi (3-7). La squadra di Bindi non si lascia intimorire e respinge subito indietro gli avversari con il doppio di Francesco Imperiali che porta a 9 i punti della T&A.

 

Il bello però deve ancora venire perché San Marino decide di affidarsi al braccio di Cubillan nella speranza di placare qualsiasi velleità di rientro di Mazzanti e compagni, ma invece il rilievo dei titani fa perfettamente l'opposto. Dopo aver riempito i sacchetti con due basi ball ed un colpito, prende un primo singolo (4-9), infila due strike out che sembrano mettere alle spalle il peggio e poi subisce un profondo triplo a destra da Retrosi che porta il punteggio sull'7-9. Il singolo di Rosario, oltre a valere un altro punto, pone fine alla disastrosa partita di Cubillan, sostituito da Palanzo. Con due rubate l'interbase laziale arriva fino in terza e poi pareggia i conti sul singolo di Camilo.

Il botta e risposta continua: San Marino si porta nuovamente avanti con Jairo Ramos che sfrutta a dovere un grossolano errore di Retrosi, Nettuno risponde con Sparagna a casa sui singoli di Renato Imperiali e Ambrosino (10-10), costringendo Bindi a chiamare sul monte Bonilla.

 

Così entrambi i manager si giocano le migliori carte dei rispettivi bullpen e la partita torna in mano ai lanciatori. Le uniche emozioni arrivano al nono quando prima è Ambrosino a raggiungere il sacchetto di terza, con una rubata, e poi Chapelli, su bunt di sacrificio di Avagnina, ma senza frutti nonostante una sola eliminazione sul tabellone.

Arrivano così i supplementari dove non mancano recriminazioni da una parte e dall'altra. La T&A inizia di nuovo la ripresa con un doppio, Granato, ma non riesce nemmeno a spingerlo fino in terza, peggio fa la Danesi all'undicesimo quando con uomini agli angoli prova uno squeeze che non riesce e Kelly Ramos viene eliminato nel tentativo di corsa a casa. Gli sprechi non mancano perché al cambio campo San Marino si trova a basi cariche ma Pantaleoni viene eliminato su assistenza di Rosario. Così arriva l'epilogo finale.

 

E oggi, stanno giocando adesso, Nettuno è in vantaggio al 2° inning per tre a zero. Vediamo come finirà Gara 2, sempre a San Marino.

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Al sesto inning Nettuno conduce ancora per 6 a 2. Sugli scudi Paolino Ambrosino 3 su 3 nel box di battuta

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Nettuno eccezionale. Vince 10 a 3 e si aggiudca anche gara 2 a San Marino, con una prestazione grandissima in attacco con oltre 20 valide e una difesa attentissima che concede poco o nulla alla squadra di casa. Tra i migliori i giovani del Nettuno Ambrosino, Sparagna e Retrosi, davvero eccezionali, condotti ai massimi livelli da un Bagialemani/Pantera pieno di grinta.

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Una Danesi Nettuno perfetta non concede scampo alla T&A San Marino e firma la seconda vittoria delle Italian Baseball Series

 

Trascinata dai propri giovani, con Caradonna sugli scudi (4 su 5), e da il lanciatore partente Richetti in forma smagliante, la squadra laziale domina (10-3) fin dall'inizio a suon di valide.

 

La Danesi Nettuno si ripete anche nella sfida di sabato sera, espugna il Serravalle (10-3) e torna a casa in vantaggio 2-0 nella serie contro la T&A San Marino. La squadra di Bagialemani conduce la seconda sfida della Italian Baseball Series dall'inizio alla fine e, come un rullo compressore, non lascia spazio ai lanciatori avversari per respirare trovando punti in tutte le occasioni create e in 6 dei 9 inning giocati. Alla fine il Nettuno chiude con ben 17 valide a tabellone e trova nei suoi giovani i veri trascinatori: il trio formato da Caradonna, che sfiora il cycle per il quale gli manca solo il fuoricampo (4 su 5), Retrosi e Ambrosino tocca 9 hit e segna 6 punti dei laziali. Al San Marino questa volta non rimangono rimpianti, ma solo la certezza di dover fare molto di più, soprattutto con il monte di lancio, per poter invertire la tendenza di questo primo weekend scudetto.

 

In gara-2 a partire meglio è la Danesi che fa subito capire a Ivan Granados che sarà una serata ben diversa dall'ultima volta che si sono incrociati e in cui il lanciatore spagnolo firmò una no-hit. Se il partente del San Marino si salva con il colto rubando su Caradonna, paga invece dazio sul doppio a sinistra di Camilo che spinge a casa Retrosi per il vantaggio laziale. E Nettuno non si ferma raddoppiando sul singolo di Rosario. Il mancino dei Titani va in difficoltà anche al secondo quando subisce le valide di Ambrosino, doppio, e Caradonna, sempre partendo da una situazione di vantaggio, che valgono il terzo punto ospite.

 

Dal canto suo la T&A ci mette due riprese prima di far male a Carlo Richetti, anche per merito di una bella giocata difensiva di Mazzanti che toglie il primo hurrà ai padroni di casa al secondo: con due eliminati e Duran in base, Jairo Ramos riceve quattro ball e le valide di Vasquez e di Chapelli, questa un po' fortunosa perché il lanciatore laziale la tocca senza riuscire a fermarla, valgono la riapertura della partita da parte del San Marino (2-3). Nell'attacco successivo la squadra di Bindi porta di nuovo il corridore in zona punto, ma non riesce a trovare lo spunto per il pareggio.

 

La Danesi invece mette un altro piccolo mattone sul tabellone con le valide di Ambrosino e Caradonna (4-2). Ed è sempre il giovane seconda base nettunese il protagonista quando Nettuno prova l'allungo dopo aver subito 7 eliminazioni di fila. Con l'ultimo uomo dell'attacco in prima su base ball, Caradonna tocca la sua quarta valida della partita (su 4 turni) con un gran triplo tra centro e destra sul neo entrato Luca Martignoni. Il singolo interno di Retrosi completa il lavoro per il provvisorio 6-2.

 

Nella parte alta del settimo inning il pubblico assiste ad una grande giocata difensiva di Carlos Duran, una di quelle che da sole vale il prezzo del biglietto. Infatti, dopo tre strike out a fila, Mazzanti tocca una profonda battuta al centro che l'esterno del San Marino, con un balzo ed un ottimo tempismo, raccoglie nel guanto con la palla già oltre la recinzione.

 

Una giocata che vale per lo spettacolo, ma che non basta alla T&A per fermare la macchina da punti del Nettuno. All'ottavo due valide, Sparagna ed Ambrosino, un sacrificio e una rubata portano i corridori in zona punto e, se Caradonna questa volta non colpisce, ci pensa Retrosi a spingere a casa i punti dell'8-2 con un singolo al centro.

Che la serata non sia quella giusta San Marino lo capisce anche nel suo ottavo inning che inizia bene approfittando del calo di Richetti, arrivato oltre i 100 lanci, con una base ball ed un colpito. Una situazione ideale per provare a riaprire la gara e in cui Bagialemani ricorre al bullpen giocandosi la carta Carlo Pezzullo. Albanese accoglie il rilievo laziale con un gran legno a sinistra su cui però Ambrosino arriva con la punta del guanto. Sulla successiva valida di Avagnina, Suardi va ben oltre il sacchetto di seconda con il compagno fermo in terza, scatta la trappola che alla fine porta all'eliminazione a casa di Francesco Imperiali. Qui finisce ogni speranza della T&A di recuperare la partita.

 

Anche perché il Nettuno ci prova gusto e al nono, contro Palanzo, fissa il punteggio sul 10-2 con altre 3 valide, per un totale di 17, tra cui il doppio di Sparagna. A poco serve al San Marino tornare a mettere a referto il punto del definitivo 3-10 sul doppio di Francesco Imperiali.

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E ora un pò di Baseball USA, passiamo alla Major League Baseball dove i mitici Yankees di New York, hanno centrato un altro record, che si aggiunge ai mille che hanno reso la franchigia del Bronx una vera leggenda.

Infatti i New York Yankees nella storia ci sono già da un pezzo, ma ora scrivono una bellissima nuova pagina nel grande libro della MLB.

 

Contro gli Oakland Athletics, infatti, i Bronx Bombers hanno infilato tre grandi slam in una sola partita, impresa che non era mai riuscita a nessuna squadra nella storia della Lega americana.

 

Grazie alle battute di Robinson Cano, nel quinto inning, Russel Martin, nel sesto e Curtis Granderson, nell'ottavo, hanno messo a segno il triplo slam, buono per scrivere il loro nome e quello della loro squadra nell'elenco dei record Mlb. "Vittime" della magica prestazione degli Yankees gli Oakland Athletics, non certo alle prese con la loro miglior stagione. Tra l'altro il primo fuoricampo, quello da 4 punti messo a segno dal seconda base Robinson Cano, è stato decisivo per raddrizzare una partita fino a quel momento dominata dagli avversari, in vantaggio 7-2.

 

Cos'è un triplo slam? Nel baseball, si parla di slam quando un giocatore riesce a battere un fuoricampo con le basi già piene, regalando quindi un sostanzioso bottino di punti (4) alla sua squadra. Capirete che farlo tre volte (quindi completare un triplo slam) nella stessa partita non è facile.

 

La gara è terminata col punteggio finale di 22 a 9, e lo score la dice lunga su cosa sono stati capaci di combinare gli Yankees, visto che risultati simili sono alquanto rari nel campionato professionistico di baseball più famoso del Mondo, considerando l'altissimo livello tecnico delle squadre partecipanti.

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Clinic di battuta con Mike e Jake Epstein a Tirrenia in autunno

 

L'Epstein Hitting Instructor Training dedicato a tutti tecnici di baseball e di softball che operano con atleti e atlete di qualsiasi età. Nutrito programma di analisi dello swing il 22 e 23 ottobre all'Accademia FIBS

 

Dopo la partecipazione di Mike e Jake Epstein alla Coach Convention di gennaio 2011, si approfondisce il rapporto della Mike Epstein Hitting con il mondo dei tecnici italiani di baseball e softball.

 

I profeti del rotational swing saranno infatti nuovamente in Italia nel prossimo mese di ottobre per un clinic dedicato, ovviamente all'analisi della battuta.

 

L'Epstein Hitting Instructor Training 2011 è in programma presso l'Accademia FIBS di Tirrenia nei giorni 22 e 23 ottobre.

 

La formula prevede una 2 giorni completamente dedicata allo studio dello swing e al Metodo Epstein per migliorare consistenza e potenza della battuta; i contenuti sono fruibili, sia per il baseball che per il softball, qualunque sia l'età degli atleti con cui il tecnico lavora.

 

Il clinic, riconosciuto dal Comitato Nazionale Tecnici come momento ufficiale per la battuta nell'ambito del Programma formativo 2011-2012, ha un format originale: l'iscrizione, infatti, è riservata ai tecnici, ma ciascuno di essi potrà portare con sé un atleta, con il quale condividere e sperimentare in diretta tutti gli aspetti toccati dal programma.

 

Il clinic, presentato in presenza di traduzione simultanea a cura del CNT e assolutamente completo e autonomo nel contenuto tecnico, ha comunque anche valore di primo modulo per ottenere la certificazione Mike Epstein Hitting Instructor e coloro che vorranno, potranno poi proseguire nell'approfondimento dei temi e conseguire il titolo attraverso ulteriori stage.

 

Mike Epstein

 

Mike ha avuto una carriera di tutto riguardo in Major League, giocando prima base dal 1966 al 1974 per Baltimore Orioles, Washington Senators, Oakland A's, Texas Rangers e California Angels. Ha migliorato un longevo record dei Senators battendo da mancino 30 fuoricampo nel 1969, conquistando anche, in quell'anno, l'American League's Player Win Average Award, assegnato al giocatore più produttivo della lega.

 

Mike è uno degli eletti ad essere entrato, nel 1971, nel ristrettissimo circolo dei giocatori che hanno battuto fuoricampo in 4 turni consecutivi. È stato anche il miglior fuoricampista degli A's Campioni delle World Series 1972. Dopo dieci anni di lavoro sotto la guida di Ted Williams, probabilmente il miglior battitore di tutti i tempi, Mike Epstein ha poi proseguito la sua carriera come manager in minor league e coordinatore della battuta, arrivando ad essere oggi uno dei più apprezzati consulenti e istruttori indipendenti di battuta nel baseball e nel softball.

Di lui Ted Williams ha detto: "Credo che Mike Epstein conosca e insegni la scienza del battere correttamente meglio di chiunque io abbia mai incontrato in tutti questi anni nel baseball. Lui può essere d'aiuto a qualunque battitore."

 

Mike ha un legame particolare con il baseball internazionale: all'ultimo anno di università, ha fatto parte della prima Nazionale statunitense che vinse l'oro nel torneo dimostrativo alle Olimpiadi di Tokyo del 1964.

 

Jake Epstein

Jake Epstein è il Vice presidente della Mike Epstein Hitting, Inc. e il principale istruttore dell'Epstein Hitting System. Gestisce quotidianamente l'andamento della compagnia e la certificazione dei coach nell'Epstein Hitting System.

 

Laureato alla Cal State Fullerton in Marketing e Comunicazione, la sua esperienza di baseball include 4 anni in Division I di college (Missouri, Cal State Fullerton), in cui ha guadagnato riconoscimenti all-conference sia nella Big 12 che nella West Coast Conference. La sua carriera di college è illuminata dal record di fuoricampo (15) e RBIs (55) nella potentissima Big 12 al secondo anno alla University of Missouri. Detiene il record per l'homer più lungo battuto in una finale di Big 12 (175,6 metri - 1998).

 

Ha giocato professionista per una stagione, nell'organizzazione degli Angels, battendo .336 e guidando la squadra in diverse categorie.

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Le Italian Baseball Series che non ti aspetti

 

La Danesi Nettuno ha veramente impressionato e ora conduce, con merito, per 2 gare a 0. La T&A San Marino deve assolutamente vincere la terza partita giovedì al "Borghese". Complimenti a tecnici e atleti per il clima di grande correttezza che si è vissuto in campo

 

di Riccardo Schiroli

 

Non c'è stata negli ultimi anni una serie di finale della IBL che abbia avuto inizio più sorprendente. Il 2-0 con cui la Danesi Nettuno torna da San Marino e ricomincia le Italian Baseball Series contro la T&A da giovedì 1 settembre non lo aveva previsto nessuno tra gli addetti ai lavori. E anche i più fedeli trai tifosi del Nettuno non potevano certo aspettarsi una prova di forza di questo genere.

Parliamo di numeri: 22 punti segnati (11 di media a partita), 32 valide battute (16 di media a battuta) sono numeri stupefacenti in sé, ma addirittura strabilianti se li si confronta con quelli del Nettuno in questa stagione. La squadra di Bagialemani ha segnato di media 5.3 punti a partita nella regular season (sesta squadra) e 4.11 nel girone di semifinale (quarta squadra) e ha battuto 8.35 valide a partita nella regular season (sesta) e 6.88 nel round robin (quarta). Un altro esempio aiuterà: nel girone di semifinale Granados contro Nettuno ottenne una no-hit. Sabato ha concesso 8 valide in 5.2 riprese e 5 punti guadagnati.

L'attacco della Danesi, insomma, è stato davvero superlativo nelle prime 2 partite delle Series. E in generale, tutta la squadra è stata impressionante. In particolare sabato sera, il Nettuno è sembrato un rullo compressore.

Ha minimizzato nel dopo partita il manager Bagialemani: "Ammetto che ci sta andando tutto bene e ci prendiamo tutto".

Ci mancherebbe, è onesto riconoscerlo. Ma io mi sento di dire che era da tempo che una squadra non mi impressionava come il Nettuno di sabato: per grinta, intensità e anche per la capacità di fare la cosa giusta al momento giusto. Prendiamo Rosario, che onestamente non è il mio interbase preferito a causa di un guanto non proprio morbidissimo. Nel momento in cui San Marino poteva lavorare ad un big inning, ha fatto la giocata perfetta per ottenere un out a casa base.

Una parola a parte meritano Caradonna e Ambrosino, che stanno giocando a livelli stellari in battuta. Caradonna in particolare, sta mostrando un'attitudine nel box degna di un veterano e non va dimenticato che ha solo 19 anni. Ambrosino, oltre a battere come un forsennato, sta letteralmente prendendo tutto quello che passa dalle sue parti in difesa.

 

La T&A San Marino non ha molto da rimproverarsi per sabato. Ha battuto 11 valide, ma ha anche trovato grandi giocate della difesa avversaria quando poteva costruire qualcosa.

Diverso è il discorso sulla partita di venerdì. San Marino ha sostituito Da Silva (che aveva sostanzialmente sbagliato un lancio, quello del fuoricampo di Rosario, e aveva 6 punti di vantaggio e come minimo un'altra ripresa di autonomia) con Cubilan. A quel punto il venezuelano aveva davanti 4 riprese da lanciare, distanza sulla quale aveva mostrato problemi già nel girone di semifinale: lui stesso dice di non aver mai lanciato più di 2 inning a gara in carriera. Ovvio che nessuno potesse prevedere il disastro (6 punti guadagnati per ottenere 2 out, una teorica media pgl superiore a 80) che è stata la prova di Cubilan, ma la domanda è questa: Bonilla non avrebbe dovuto lanciare poi, a disastro combinato, è salito in pedana e ha dato alla sua squadra 5.1 ottime riprese (un solo punto guadagnato). Alla luce di questo, non poteva iniziare la partita lui?

Ora San Marino si trova sotto 2-0 e deve giocare le prossime 3 partite a Nettuno, in uno "Steno Borghese" che farà un tifo formidabile dal pre game all'ultimo lancio. In più, ha il problema di Granato, afflitto da dolore alla schiena. L'azzurro è il miglior interbase che da tempo immemorabile si sia visto nel nostro campionato e una presenza in battuta. Nessuna squadra può rinunciare a uno come lui e conservare lo stesso potenziale. In più c'è il dubbio sulle condizioni di Bonilla. Come si sarà ripreso dallo sforzo di venerdì?

 

A Nettuno giovedì la Danesi si affiderà a Escalona, mentre la T&A ha come obbligo l'utilizzo di Da Silva (o comunque, di pitcher di scuola italiana). Venerdì si affronteranno Wilson (a sua volta da rivedere, visto che in gara 1 non è arrivato al terzo inning) e presumibilmente Bonilla ed è probabile che sabato si vada ad un nuovo duello tra Richetti e Granados.

San Marino deve assolutamente vincere gara 3, che in una serie di 7 resta il momento di svolta. Nettuno deve assolutamente giocare una partita alla volta e non pensare che gliene mancano 2 per vincere.

 

Nelle Italian Baseball Series ci sono 2 precedenti recenti da citare, perché confortano l'una e l'altra squadra.

Al Nettuno farà piacere guardare al Rimini 2006, che entrò nei play off all'ultima partita e sorprese tutti battendo il favoritissimo Grosseto di Mauro Mazzotti in finale.

Al San Marino certamente giova ricordare il Parma 2010, che perse in casa le prime 2 partite delle Series contro Bologna e poi vinse il titolo.

Per la cronaca, lo stesso Nettuno ha vinto l'ultimo scudetto (2001) partendo da uno 0-2 contro Rimini. Ma in quel caso, le 2 sconfitte della squadra allora allenata da Giampiero Faraone arrivarono in trasferta.

 

Un'ultima cosa: è bello leggere nel comunicato del Giudice Sportivo: "Non è stato assunto alcun provvedimento disciplinare". Complimenti a giocatori e tecnici per la correttezza che hanno dimostrato nelle prime 2 partite delle Series.

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Ma qualcuno segue la MLB? Si intravede una delle piu forti post seasons e forse una forte World Series tra gli Philies ed Yanks/Red Sox. Ma sperando che i Giants vadano ancora nella World Series.

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Ma qualcuno segue la MLB? Si intravede una delle piu forti post seasons e forse una forte World Series tra gli Philies ed Yanks/Red Sox. Ma sperando che i Giants vadano ancora nella World Series.

Certo, la MLB la seguo praticamente ogni giorno, vedendo le diverse gare su ESPN. I Phillies come hai detto sono avanti in classifica e già praticamente ai play off, mentre i rivali storici Boston Red Sox e New York Yankees si alternano in testa al loro girone. I Giants di San Francisco sono messi bene, mentre altra squadra quest'anno molto avanti in classifica sono i Detroit Tigers. Bene anche i finalisti 2010 Texas Rangers. Se vai a vedere ogni tanto scrivo qualcosa anche di MLB, come il triplo Gande Slam degli Yankees di qualche giorno fà.

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Le Italian Baseball Series riprendono con la Danesi in vantaggio per 2-0

 

Il manager del Nettuno Ruggero Bagialemani avrebbe preferito meno giorni di pausa: "I ragazzi sanno che non abbiamo fatto ancora nulla e che si parte da 0-0". La T&A San Marino recupera Granato. Doriano Bindi: "E' andata come è andata, ora vinciamo gara 3"

 

Di Riccardo Schiroli

 

Ruggero Bagialemani, manager della Danesi Nettuno, è impaziente: "Qui non passa il tempo". La sua squadra conduce in effetti le Italian Baseball Series per 2 gare a 0 nei confronti della T&A San Marino e ha tutto l'interesse a mantenere la tendenza del primo week end di finale.

E' diverso lo stato d'animo del suo collega Doriano Bindi: "E' andata come è andata, adesso è fondamentale vincere gara 3".

Su una cosa, però, entrambi i tecnici sono in piena sintonia: il classico Bisogna giocare una partita alla volta.

 

Bagialemani ha fatto allenare regolarmente il Nettuno a partire da lunedì. Il manager ha una sola preoccupazione, la disponibilità di Cruz: "Si parla molto dei problemi del San Marino perché gli è mancato Granato, ma pensate a noi senza Cruz, il lanciatore che ha battuto Matos a Bologna quando Wilson era squalificato". Il recupero del nazionale spagnolo non è ancora certo.

Giovedì sera lancerà Escalona e venerdì la palla tornerà a Wilson. Se si arriverà a gara 5, Richetti diventa la scelta obbligata.

La Danesi scenderà in campo in formazione tipo, con Camilo battitore designato giovedì e sabato e Sanna al suo posto venerdì.

 

A proposito di Granato, secondo Doriano Bindi : "Dovrebbe farcela". Questo permetterà alla T&A di scendere in campo nella miglior formazione dietro Tiago Da Silva, che sarà il partente giovedì. E' completamente recuperato Bonilla, che inizierà la partita di venerdì e nella eventuale gara 5 sabato la palla tornerà a Ivan Granados.

"Sabato scorso abbiamo pagato le conseguenze psicologiche della rimonta subita venerdì, ma io credo ancora fortemente nelle nostre possibilità" ha concluso Bindi.

 

In merito al mio punto, pubblicato sul sito lunedì 29 agosto, il pitching coach della T&A San Marino Pier Paolo Illuminati ha inteso precisare:

1) Visto che Bonilla era reduce da un infortunio e da una seduta di bull pen di appena 15 lanci, la scelta è stata quella di far partire Da Silva, il miglior pitcher del San Marino al momento

2) Da Silva è uscito perché arrivato ad 82 lanci. Avesse lanciato la sesta ripresa, poteva arrivare a 100 lanci e si è preferito evitarlo, visto che sarebbe stato anche il partente di gara 3

3) Pensavamo che Cubilan potesse darci almeno 3 inning di qualità, come spesso aveva fatto in regular season e nel round robin

4) Bonilla avrebbe dovuto chiudere la partita, permettendoci di testarlo contro il line up del Nettuno

5) Le cose non sono andate come lo staff tecnico del San Marino sperava. D'altra parte, nello sport non vi è mai niente di scritto e sicuro ed è certamente più facile commentare a fatto avvenuto che non fare delle scelte

 

Prendo atto delle osservazioni di Illuminati e, da parte mia, non ho nulla da aggiungere a quanto scritto lunedì.

 

In campo nelle Italian Baseball Series

 

Giovedì 1 settembre ore 21 Danesi Nettuno-T&A San Marino (diretta Rai Sport Due dalle 21.20)

Venerdì 2 settembre ore 21 (lanciatori stranieri) Danesi Nettuno-T&A San Marino (diretta Rai Sport Uno)

Sabato 3 settembre ore 21 (se necessaria) Danesi Nettuno-T&A San Marino (diretta Rai Sport Uno)

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Certo, la MLB la seguo praticamente ogni giorno, vedendo le diverse gare su ESPN. I Phillies come hai detto sono avanti in classifica e già praticamente ai play off, mentre i rivali storici Boston Red Sox e New York Yankees si alternano in testa al loro girone. I Giants di San Francisco sono messi bene, mentre altra squadra quest'anno molto avanti in classifica sono i Detroit Tigers. Bene anche i finalisti 2010 Texas Rangers. Se vai a vedere ogni tanto scrivo qualcosa anche di MLB, come il triplo Gande Slam degli Yankees di qualche giorno fà.

 

 

Gli Giants quest anno sono messi propio male abbiamo avuto tanti infortuni a gente molto importante. Io seguo gli Giants ogni giorno e quando la Juventus non fa bene vedo solo quelli. Ma per te chi la vince la World Series?

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Gli Giants quest anno sono messi propio male abbiamo avuto tanti infortuni a gente molto importante. Io seguo gli Giants ogni giorno e quando la Juventus non fa bene vedo solo quelli. Ma per te chi la vince la World Series?

Le World Series ? Beh sai difficile fare previsioni, anche perchè si può disputare un ottima Regular Season e poi sciogliersi ai Play Off o peggio in finale, e noi della Juve queste cose le sappiamo bene sulla nostra pelle: quante finali abbiamo perso di Champions League, disputando turni eliminatori eccezionali ? Direi proprio troppe.

Detto questo io confido sempre negli Yankees che sono una delle mie squadre preferite. Li ho visti ieri impegnati a Boston in una delle gare della serie, dove hanno vinto una bella partita per 5 a 2. A vedere poi le classifiche si potrebbe dire anche Detroit, che da tanto tempo manca negli appuntamenti di fine stagione. Altri team molto regolari nel giungere fino in fondo sono i Phillies di Philadelphia, una garanzia se si vuol puntare su una squadra secca. Basti vedere che (se non mi sbaglio) nelle ultime quattro edizioni del Campionato USA, hanno nell'ordine vinto, perso la finale con gli Yankees, e disputato due semifinali, uscendo sconfitti.

Altre squadre che arrivano sempre in fondo, e che potrebbero fregiarsi del titolo di Campione MLB, sono i Brewers di Milwauke, i Minnesota Twins, i Los Angeles Angels e i St. Louis Cardinals.

Però ripeto, se Ti devo fare un pronostico secco direi Philadelphia, anche se non sono i miei preferiti. Invece col cuore spero New York o Detroit.

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Tiago Da Silva trascina alla vittoria la T&A San Marino con un complete game

 

La squadra di Bindi si impone 5-2 in uno Steno Borghese gremito e riapre la serie. Il lanciatore dei titani domina contro le mazze della Danesi Nettuno che hanno un solo lampo al settimo con il fuoricampo di Kelly Ramos che però non basta per riaprire la partita

 

da Nettuno, Fabio Ferrini

 

Con un complete game di Tiago Da Silva la T&A San Marino supera la Danesi Nettuno (5-2) ottenendo la sua prima vittoria in queste Italian Baseball Series. Gara tre è dominata dal lanciatore partente di Bindi che questa volta resta in pedana fino alla fine e lo fa in maniera eccelsa non dando ritmo alle mazze laziali che solo al settimo, con un fuoricampo di Kelly Ramos, tornano a sperare. Meriti vanno anche alla difesa che ritrova all'interbase il suo leader Granato, dal cui guanto partono anche due doppi giochi. Al San Marino è così sufficiente una buona partenza e qualche altro mattoncino costruito durante il resto della partita per espugnare il diamante laziale.

 

Il pubblico di Nettuno non delude le attese, gremisce lo "Steno Borghese" con oltre seimila presenze ed è quasi da pelle d'oca sentire uno stadio intero cantare, in piedi, l'inno di Mameli. Un'iniezione di fiducia per i padroni di casa ai quali non manca il sostegno fin dalla chiamata in campo.

 

Escalona forse sente l'emozione e non parte bene con Granato, a destra, e Pantaleoni, a sinistra, che trovano le prime due valide. La base ball a Jairo Ramos, dopo una serie interminabile di foul, e a Chapelli forzano il vantaggio della T&A, mentre lo 0-2 arriva sulla volata di sacrificio di Duran.

Da Silva al contrario appare subito concentrato tanto che elimina i primi otto battitori del line up laziale, aiutato anche da una grande giocata di Pantaleoni, prima di concedere la valida ad Ambrosino in coda alla terza ripresa.

 

Dopo tre inning di nulla, eccezion fatta per un fuoricampo di poco in foul di Pantaleoni, è ancora il San Marino a muovere il punteggio: Duran apre il quarto attacco con un singolo a destra, ruba la seconda, viene spinto in terza dalla battuta di Avagnina e a casa dalla volata di Francesco Imperiali (0-3). La squadra di Bindi non si ferma e mette un altro mattone con Vasquez nell'attacco seguente. Con due out, Escalona prende i singoli a fila del prima base titano e di Jairo Ramos e lascia il monte a Leal accolto dalla valida di Chapelli che vale il punto (0-4).

La Danesi dà qualche cenno di vita al sesto arrivando fino in seconda con Caradonna, valida più errore, e poi spezza il dominio di Da Silva nell'inning successivo.

 

Camilo apre con una valida a destra e corre in seconda su lancio pazzo, poi, dopo due eliminazioni, Kelly Ramos tocca una secca linea a destra che va oltre la recinzione per il fuoricampo da 2 punti che dimezza lo svantaggio laziale (2-4) e riporta entisiasmo sulle tribune.

Un tentativo di rientro che il San Marino rintuzza subito siglando il quinto punto ancora con Vasquez: questa volta il prima base della T&A riceve quattro ball come Chapelli, giunge in terza su un'eliminazione in diamante e corre a casa sulla valida interna di Duran (2-5). E' il punto esclamativo sulla partita perché Da Silva regge il monte fino alla fine aiutato dalla difesa che all'ottavo chiude un doppio gioco con cui gela le ultime speranze del pubblico dello "Steno Borghese".

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Una T&A San Marino esplosiva nel box supera la Danesi Nettuno per la seconda volta di fila, e pareggia la serie di finale

 

Il nove del Monte Titano parte forte sostenuto dalla parte alta del suo line-up, due soli homer per Granato, costringe Wilson a scendere dal monte già al terzo inning e poi controlla il tentativo di rientro dei laziali a cui non basta il fuoricampo da 3 punti di Camilo (10-7)

 

da Nettuno, Fabio Ferrini

 

La T&A San Marino inverte ancora una volta il fattore campo, vince gara 4 (10-7) e pareggia i conti della serie con la Danesi Nettuno. La squadra di Bindi dimostra ancora una volta tutta la sua potenza nel box, batte 14 valide e costringe nuovamente Kris Wilson a scendere dal monte dopo poco più di due riprese. Fondamentale l'apporto dei primi quattro uomini del lineup titano che toccano ben 11 delle 14 hit con Anthony Granato sugli scudi (4 su 5 e 2 solo-homer). La Danesi ha il merito di provare a restare sempre attaccata alla partita e quando Camilo batte il fuoricampo da 3 punti sembra poter riuscire nell'impresa. In questa occasione però San Marino non viene tradito da Darwin Cubillan che solo nel finale concede qualcosa ai laziali ma firma la salvezza che vale la vittoria.

 

Come già successo giovedì sera, anche la quarta sfida tra Nettuno e San Marino si apre in salita per i padroni di casa che si trovano subito sotto nel punteggio. L'eliminazione di Pantaleoni intervalla le 3 valide concesse da Wilson e che riempiono le basi, mentre la volata di sacrificio di Chapelli permette a Granato di correre a casa (0-1). Alla fine la Danesi limita i danni senza subire ulteriormente. Di diverso da gara 3 c'è l'immediata reazione del nove di Bagialemani che già al secondo inning riporta la situazione in parità. Mazzanti, aiutato da un rimbalzo irregolare davanti alla terza, batte un doppio, poi ci pensa Bonilla perché il lanciatore della T&A concede ben 3 basi ball e l'ultima ad Ambrosino forza il punto a casa e scatena gli oltre sei mila tifosi laziali. Anche questa volta però la squadra in difesa ne esce senza altre segnature al passivo.

 

L'entusiasmo dello "Steno Borghese" viene subito raffreddato da Granato che firma un solo-homer a sinistra con cui spinge nuovamente avanti il San Marino. I dolori però arrivano dopo: tre valide a fila valgono l'1-3 e la sostituzione sul monte di Wilson con Fernando Gutierrez. Il pitcher spagnolo non ha però un buon impatto perché riempie le basi con quattro ball a Chapelli, subisce il singolo di Duran (1-5) e la volata di sacrificio di Francesco Imperiali prima di riuscire a chiudere l'inning. Le cose non migliorano nella ripresa successiva dove le mazze della T&A costringono Bagialemani ad un nuovo cambio sul monte. Con un colpito e altre due valide sulle spalle, oltre al punto dell'1-7, Gutierrez scende dalla collinetta e lascia la palla a Leal: un'eliminazione in diamante ed il doppio di Avagnina valgono ottava e nona segnatura del San Marino.

 

La partita non perde mai di intensità. La quinta ripresa è un botta e risposta: Granato firma il suo secondo solo-homer della serata (1-10), ma questa volta ne esce meglio il Nettuno perché Camilo, entrato per Sanna, tocca un lungo fuoricampo al centro che vale 3 punti e riapre le sorti di una partita fino ad un attimo prima apparentemente chiusa (5-10). Prima della lunga battuta del mancino laziale, la Danesi aveva completato il giro delle basi con Caradonna, spinto a casa dal singolo interno di Mazzanti. In campo la tensione sale e Bagialemani, che già in precedenza aveva protestato per un'eliminazione in prima chiamata da Fabrin, si fa espellere dallo stesso arbitro verso il quale esulta polemicamente dopo il fuoricampo.

 

Il Nettuno al sesto ha una ghiotta occasione perché Palanzo, chiamato a rilevare Bonilla, fa fatica a trovare l'area di strike, ma un'ingenuità di Sparagna, che sulla volata di Imperiali passa il sacchetto di seconda e non lo ritocca quando torna indietro, apre la via al San Marino per chiudere l'inning senza danni, anche se per raggiungere l'obiettivo viene impiegato Cubillan.

L'ultimo acuto dei padroni di casa arriva in coda alla partita, ad un solo out dalla chiusura, quando Mazzanti e Camilo toccano due singoli e poi corrono a casa sul doppio di Kelly Ramos (7-10). Non basta però per far traballare il San Marino che così riporta in parità la serie in attesa della sfida di sabato sera, l'ultima dello "Steno Borghese".

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La Danesi Nettuno torna avanti nella serie mettendo ko in rimonta la T&A San Marino

 

La squadra di Bindi inizia forte, va avanti 7-0 sul fuoricampo di Granato ma deve fare i conti con il carattere dei laziali che in due sole riprese ribaltano il risultato. Espulso Richetti, Masin e Leal mettono la museruola alle mazze ospiti incapaci di andare a punto dopo il terzo inning (11-7).

 

da Nettuno, Fabio Ferrini

 

La Danesi Nettuno supera 11-7 la T&A San Marino al termine di una partita dai due volti, dominata dalla squadra di Bindi in avvio, ribaltata con carattere e cuore dai padroni di casa dopo il primo terzo. Il nove di Bagialemani torna così avanti nella serie che si trasferisce di nuovo a Serravalle.

La partenza della T&A dà l'impressione di una gara in discesa, ancor più quando Granato spedisce la palla oltre la recinzione e Richetti viene espulso. Invece la Danesi resta con la testa nella partita, approfitta del calo di Granados, forse lasciato troppo sul monte, e in soli due attacchi capovolge la situazione che poi mette al sicuro negli ultimi inning. Tanto basta perché Masin, entrato a freddo, sfodera cinque riprese sopra le righe e Leal chiude la partita firmando la salvezza.

 

Nonostante le due sconfitte, il pubblico di Nettuno non diserta lo "Steno Borghese" che ha in serbo anche i fuochi d'artificio durante l'inno di Mameli, ancora una volta cantato da tutto lo stadio senza sottofondo musicale. Per la quinta sfida della Italian Baseball Series le uniche novità vengono dalla formazione della Danesi dove Bagialemani, causa una botta all'anca, rinuncia a Renato Imperiali in difesa e lo schiera come battitore designato con Juan Camilo a guardia del sacchetto di prima base.

Sul monte si ripete la sfida di sette giorni fa con Carlo Richetti e Ivan Granados ad incrociare i guantoni.

 

Questa volta però il pitcher azzurro non riesce a dominare sulle mazze sanmarinesi, ma anzi subisce contatti duri fin dai primi lanci (con alcune buone prese agli esterni a limitare i danni) e dopo il vantaggio siglato dalla T&A al primo attacco, con Granato a casa sul singolo di Chapelli, Richetti crolla al terzo. Jairo Ramos batte un doppio a destra seguito dal singolo di Chapelli e, dopo il secondo out della ripresa, dalla valida di Avagnina (0-2). Poi arriva la base ball a Francesco Imperiali tra la contestazione del pubblico e del lanciatore di casa per due lanci non chiamati strike. Va nel box Albanese che sparecchia in parte le basi con un doppio (0-4), cosa che riesce poi a Granato con un fuoricampo a sinistra (0-7). Questa è la scintilla che fa scagliare Richetti a protestare contro l'arbitro capo: un gesto che gli costa l'espulsione. In campo si crea il caos per oltre dieci minuti e quando la gara riprende c'è Masin sul monte.

 

Passata la tempesta la Danesi torna a concentrasi sulla partita e tira fuori il carattere. Inizia così una rimonta che nel giro di due soli attacchi, quarto e quinto, porta i ragazzi di Bagialemani, assente dal dugout perché squalificato, a mettere la testa avanti. La crisi di Granados, quasi perfetto per tre riprese, parte dal doppio al centro di Camilo, su cui Retrosi viene eliminato a casa. Non basta per fermare il ritorno laziale perché due basi ball consecutive, un errore di tiro di Pantaleoni ed una valida da due basi di Renato Imperiali portano il Nettuno a siglare 3 punti (3-7). Lo strike out su Ambrosino con cui si chiude la ripresa rimanda solo il crollo del partente ospite. Al quinto Granados inizia il terzo giro del lineup nettunese ed è accolto da 3 valide di fila (4-7). La sua partita finisce perché Bindi chiama dal bullpen Martignoni sul quale Mazzanti tocca in valido, con la collaborazione di una difesa non impeccabile di Pantaleoni (5-7). Dopo i primi due out dell'inning, con la volata di sacrificio di Kelly Ramos (6-7), il rilievo della T&A fatica a trovare l'area di strike e due basi ball ed un colpito portano il pareggio laziale e la fine della sua partita. Non va meglio con Staehely che, a basi cariche, concede quattro ball ed il vantaggio del Nettuno (8-7). Bindi chiama allora sul monte Avvento che riesce a porre fine al big-inning della Danesi.

 

Un solo-homer di Caradonna al settimo aumenta il vantaggio del Nettuno. San Marino ha una ghiotta occasione al cambio campo quando in situazione di due eliminati occupa tutti i sacchetti con una valida, Pantaleoni, e due basi ball, una della quali concessa dal neo entrato Pezzullo. La Danesi non si scompone e cambia nuovamente sul monte affidandosi a Leal che chiude senza danni con un out in diamante.

Fallito l'aggancio il San Marino viene punito e vede svanire ogni speranza di rimonta. Nella parte bassa dell'ottava ripresa il Nettuno mette in base prima Camilo e poi Mazzanti, valida su Palanzo appena entrato. Il sacrificio di Rosario fa avanzare i compagni, la volata di Sanna entrato per Sparagna spinge a casa il primo punto mentre il definitivo 11-7 arriva sul singolo di Renato Imperiali.

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Il Nettuno dedica la vittoria di gara 5 al pubblico dello Steno Borghese

 

Bagialemani e Masin euforici in conferenza stampa, Bindi e Martignoni la prendono con filosofia.

 

da Nettuno, Davide Bertoncini

 

In sala stampa si presentano euforici Bagialemani e Masin, seguiti da Bindi e Martignoni.

Il manager del Nettuno spende ancora una parola sugli arbitri "quello che non mi piace è che si deve usare lo stesso metro di giudizio" poi si lascia andare ai ringraziamenti "dedichiamo la vittoria al nostro stupendo pubblico, che ci ha seguito per 3 partite, sono sicuro che a San Marino ci saranno almeno 1500 nettunesi" e chiude con la spiegazione della grande rimonta "loro sono una grande squadra, ma noi abbiamo tanto cuore!"

Bagialemani prosegue con l'analisi delle scelte tattiche "Leal è stato inserito perchè dovevamo vincere, non abbiamo pensato a venerdì prossimo, in settimana c'è tempo per recuperare, in ogni caso ci siamo garantiti la settima partita".

Mercoledì sera avevi messo in programma di tornare a San Marino ?

"Non faccio mai programmi, io gioco partita per partita, purtroppo siamo sempre partiti in svantaggio, stasera ci è riuscita un'altra rimonta, forse l'espulsione di Richetti ci ha caricato, mentalmente la squadra l'ha vissuta come un'ingiustizia ed ha reagito".

A Masin, il lanciatore che ha egregiamente sostituito l'espulso Richetti, pur subentrando a freddo e sotto per 0 a 7, viene chiesto il segreto della sua grande stagione: "Voglio far capire a questi giovani cosa vuol dire giocare nel Nettuno, di fronte a questo pubblico, quando eravamo sotto di 7 punti gli ho detto di non guardare il tabellone e continuare a giocare".

 

Bindi è sempre tranquillo "queste sono partite strane, purtroppo abbiamo subito un'altra rimonta, ieri siamo riusciti a controllarla stasera non ce l'abbiamo fatta", Martignoni invece parla degli avversari "bisogna dare il giusto merito al Nettuno, ci hanno creduto sino alla fine, noi dobbiamo solo concentrarci e preparare la partita di venerdì prossimo".

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E' il gran giorno di Alex Liddi

 

E' arrivata la chiamata in Grande Lega. La decisione dei Seattle Mariners è stata ufficializzata poco dopo le 2.30 della notte tra lunedì 5 e martedì 6 settembre. In teoria l'esordio potrebbe arrivare nella notte tra martedì e mercoledì ad Anaheim contro gli Angels.

 

di Riccardo Schiroli

 

Il General Manager Baseball Operations dei Seattle Mariners Jack Zduriencik ha ufficializzato nella notte che Alex Liddi è da martedì 6 settembre un giocatore di Grande Lega. Assieme a lui sono stati richiamati l'esterno Michael Saunders e il lanciatore destro Steve Delabar e tutti e 3 sono eleggibili fin dalla partita delle 19 (le 4 del mattino in Italia) che i Mariners giocheranno ad Anaheim contro il Los Angeles Angels. Alex Liddi vestirà la maglia numero 16.

 

Classe 1988, originario di Sanremo, Alex Liddi è un atleta di interesse nazionale fin dalla stagione 2003. Ha partecipato al Mondiale Juniores 2004 benchè solo sedicenne e esordito in Serie A2 (campionato nel quale ha giocato con Sanremo e Rosemar) ancora teen ager.

Liddi ha esordito nella nazionale maggiore durante la Coppa Intercontinentale 2006 e ha giocato per l'Italia l'Europeo 2007, il Mondiale dello stesso anno e il World Baseball Classic 2009.

 

Nel 2005 era stato selezionato per il secondo corso dell'Accademia FIBS di Tirrenia. Dopo aver partecipato alla prima edizione dell'Accademia Europea della Major League, ha però firmato con i Seattle Mariners. Ora sarà il primo giocatore reduce dall'Accademia MLB a giocare in Grande Lega.

 

La sua ascesa nel circuito delle Minors è stata costante e quest'anno è tra i 4 giocatori di tutte le Leghe Minori ad avere almeno 100 punti segnati e 100 punti battuti a casa. Ha battuto a livello di Triplo A 30 fuoricampo.

 

"L'ho visto la prima volta a Tirrenia, su segnalazione di Marco Mazzieri, che quell'anno guidava una selezione Cadetti" spiega il responsabile dell'Accademia FIBS Bill Holmberg "Spiccava su tutti. La prima cosa che ricordo di Liddi adolescente? In campo non stava mai fermo".

 

"Per il baseball italiano è un momento storico" spiega il Presidente FIBS Riccardo Fraccari "A livello personale, noi che Liddi lo abbiamo visto crescere proviamo una gioia che non è facile esprimere a parole".

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.............e comunque, Liddi è tifoso della Juventus, e giocherà in MLB con il numero 10 in onore di Alex Del Piero. Del resto per chi poteva tifare il giocatore che segna un punto storico per il nostro baseball ?

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Le Italian Baseball Series al primo match point

 

Venerdì a San Marino la Danesi vincendo conquisterebbe il titolo. La T&A si affiderà a Da Silva per conquistare la settima e decisiva partita. I laziali devono giocare la partita ASI senza Richetti, squalificato

 

di Riccardo Schiroli

 

Le Italian Baseball Series sono arrivate al primo match point. Venerdì 9 settembre a San Marino si parte dal 3-2 per la Danesi Nettuno, che con una vittoria tornerebbe a cucirsi sulle maglie lo scudetto che le manca dal 2001. Da allora i laziali di finali ne hanno giocate 3 (2002, 2007 e 2008) e la quarta ce l'hanno in corso.

La T&A San Marino (a sua volta Campione nel 2008 e in finale anche nel 2005 e 2009) ovviamente punta a far arrivare la serie alla partita decisiva di sabato 10. E ha una ragionevole speranza di riuscirci, visto che manda in pedana in gara 6 Tiago Da Silva, l'unico pitcher ad aver messo veramente in difficoltà i battitori nettunesi.

 

Partendo dallo 0-2 patito in casa, San Marino torna da Nettuno decisamente soddisfatto, se guardiamo alla serie nel suo complesso. Ma se pensiamo che sabato scorso la squadra di Bindi al terzo conduceva 7-0 e che aveva già costretto il Nettuno a fare ricorso al bull pen, il bilancio del fine settimana non è poi così positivo.

Quella di sabato è la terza rimonta clamorosa (la seconda dalla Danesi, dopo quella di gara 1) che San Marino subisce in questa post season. Un segnale inequivocabile che il suo parco rilievi non è troppo affidabile. Bindi e il suo pitching coach Illuminati sono soprattutto in difficoltà quando si tratta di far salire sul monte qualcuno con i corridori in base. I lanciatori più utilizzati in questa post season (Palanzo e Martignoni) non sono tanto sistematici nel centrare la zona dello strike. Staehely ed Avvento sono stati usati con il contagocce e Bavera e Bartolucci non si sono quasi mai visti. La consolazione per il San Marino è che ha parecchie alternative, mancini e destri, e che può certamente giocare le situazioni.

 

La Danesi Nettuno, al di là delle dichiarazioni di circostanza, a chiudere la serie allo "Steno Borghese" ci avrebbe tenuto, ma di certo dopo un'ora di gioco sabato non avrebbe pensato di tornare a San Marino in vantaggio. Il bilancio del suo week end è quindi tutto sommato positivo.

Certo, aver utilizzato Leal come rilievo in gara 5 (un azzardo che di fatto porterà la Danesi a giocare 3 partite con un partente ASI, ma che ci dice come Nettuno stia veramente giocando una partita alla volta) e aver perso per squalifica Richetti non facilita le cose in pedana di lancio. Verrà chiesta un'altra grande prova al veterano Massimiliano Masin, che sabato scorso ha firmato la sua vittoria numero 120 lanciando alla grande e che dovrà andare piuttosto lungo, visto che dopo di lui c'è il solo Pezzullo, tra i pitcher che hanno lanciato in post season.

All'assenza di Richetti si è aggiunta nel pomeriggio di lunedì 5 settembre quella di Olmo Rosario, risultato positivo ad un controllo antidoping durante il girone di semifinale.

 

La Danesi non è sembrata in battuta la macchina schiacciasassi delle prime 2 partite, però sabato è tornata in doppia cifra come numero di valide e le sue statistiche con i corridori in posizione punto sono sempre formidabili.

A sua volta la T&A è apparsa molto più sostanziosa, rispetto al black out del primo week end, ma dà ancora l'impressione di essere poco concreta e un po' troppo ferma sulle basi, visto che colleziona pochi doppi avanzamenti.

 

Tutti vogliono pronostici e non esito a dire che secondo me gara 7 si giocherà. Più in là di quello, non vado. Anch'io mi vorrei togliere la soddisfazione di... giocare una partita alla volta.

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Una riflessione congiunta di FIBS, città di Nettuno e Nettuno baseball sulla serata di sabato 3 settembre

 

Il Presidente della Federazione Fraccari: "E' necessario che dirigenti, tecnici ed atleti dimostrino senso di responsabilità". Il Sindaco Chiavetta: "Non ho condiviso alcuni commenti di Rai Sport, ma da qui a dire che i cronisti erano faziosi, ne corre". Ruggero Bagialemani: "Sosteneteci incitando la squadra"

 

La Federazione Italiana Baseball Softball (FIBS), la città di Nettuno e il Nettuno baseball hanno fatto una riflessione sulla serata di sabato 3 settembre.

 

"L'azione di pochi non squalifica il gran pubblico di Nettuno. Ma proprio alla luce dell'affluenza, è necessario che dirigenti, tecnici ed atleti dimostrino senso di responsabilità" dice il Presidente FIBS Riccardo Fraccari "I comportamenti dentro e fuori dal campo devono essere congrui all'importanza dell'evento. Un comportamento sbagliato può scatenare reazioni che poi sono difficilmente controllabili. Il baseball italiano" continua il massimo dirigente FIBS "Dice no a certi stereotipi e si propone come il grande spettacolo dell'estate per le famiglie al completo. Chiedo ad ognuno di riflettere sulle proprie responsabilità. I protagonisti del momento clou della nostra stagione devono aiutare tutti a godere dello spettacolo di queste serate. E' paradossale che, quando si ottiene un risultato così importante in quanto a presenza di pubblico, si finisca con il ricordare l'evento per i motivi più sbagliati".

 

"Sono dispiaciuto per quanto accaduto sabato allo stadio di Nettuno. E' evidente che qualcuno ha esagerato, ma è altrettanto evidente che il pubblico vero di Nettuno è quello che applaude Granato per i fuoricampo, quello che rimane sugli spalti fino alla fine per sostenere i ragazzi, anche nella sconfitta, perchè si gioca fino all'ultimo out. Quel pubblico che riempie lo stadio e canta fiero il nostro Inno Nazionale, una cosa da brividi".

Il Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta vive con grande passione le Italian Baseball Series, ma senza perdere di vista il buon senso: "Non ho condiviso alcuni dei commenti che ho sentito su Rai Sport, ma da qui ad accusare i cronisti di essere faziosi, ce ne passa. Appena conclusa la serie finale ci vedremo per chiarirci su alcune situazioni poco edificanti, ora godiamoci lo spettacolo del baseball giocato".

 

La RAI concederà per altro alla città di Nettuno la proiezione delle partite del fine settimana sul maxi schermo, che verrà posizionato nella piazza sotto il Comune.

 

Al Primo Cittadino si associa il manager della Danesi Ruggero Bagialemani: "Si può dissentire senza offendere la professionalità e l'onore altrui. Io ringrazio i tifosi che hanno dimostrato di amarmi, ma chiedo a tutti di manifestare il loro sostegno a me e al Nettuno semplicemente incitando la squadra".

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La prima conferenza stampa di Alex Liddi da giocatore di Major League

 

Prima della gara Angels e Mariners, l'azzurro ha incontrato i media allo stadio di Anaheim. Ecco la cronaca della lunga chiacchierata, che ci è stata fornita dall'Ufficio Stampa dei Seattle Mariners, che ringraziamo sentitamente

 

di Riccardo Schiroli

 

Prima della partita di martedì 6 settembre tra Seattle Mariners ed Anaheim Angels la stampa americana ha voluto incontrare Alex Liddi. Grazie alla collaborazione dell'Ufficio Stampa dei Mariners, siamo in grado di proporvi l'intero contenuto dell'incontro tra l'azzurro e i media.

 

Alex, quando ti sei reso conto che sei in Major League? "Ho avuto un indizio appena sono entrato nella Clubhouse. E' piuttosto diversa da quella delle Minors. Quando sono arrivati gli altri giocatori e il manager Eric Wedge, ho capito dov'ero".

Hai già parlato con il manager? "Mi sono presentato, ma non abbiamo discusso del mio inserimento in squadra".

Cosa te ne pare del campo? "E' bellissimo. Anaheim ha una squadra molto forte, il baseball qui è davvero popolare, siete parecchi giornalisti. Bello!"

Qui avevi già giocato, nella Futures All Star Game del 2010: "Esatto. Almeno conosco il posto...".

 

Come ti hanno fatto sapere che eri stato promosso? "All'inizio mi hanno preso in giro. Mi hanno detto che c'era la possibilità di andare alla Instructional League e se ero interessato. Ho risposto che non se ne parlava neanche" risata in sala "e ho chiesto se era pronto il mio biglietto per tornare a casa. Allora mi hanno detto che era pronto un biglietto, ma per andare a Los Angeles e unirmi alla squadra di Major".

Sei il primo giocatore cresciuto in Italia ad arrivare in Major: "E' un grande onore. Per me è una sensazione davvero speciale, quella di rappresentare quelli che non hanno la mia stessa opportunità. Per me, la mia famiglia e tutti quelli che in Italia amano questo sport, è veramente una gioia immensa".

Ci sono i tuoi genitori? "Non hanno trovato un volo. Ma ci saranno quando torniamo a Seattle".

Dall'Italia ti ha cercato qualcuno? "Un sacco di giornalisti. Uno è anche venuto a Tacoma ad incontrarmi. Martedì sera mi hanno chiamato un sacco di amici e tutti i parenti...è stata una notte lunga. Comunque, è bello che così tanta gente sia contenta per me".

Eri con i tuoi genitori? "No, ma li ho cercati subito. Poi, subito dopo, ho chiamato mio fratello".

 

La tua è stata una grande stagione a Tacoma e ti dobbiamo fare i complimenti. Ma è stata dura aspettare la chiamata? "Sicuro. Quando vedi alcuni tuoi compagni che vengono chiamati, desideri che la telefonata arrivi anche a te. Allo stesso tempo sai che non puoi pensarci troppo, perchè devi rimanere concentrato su quel che fai in campo. Specie quando giocavo una brutta partita, finiva che mi concentravo sul campo, sul fatto che dovevo migliorare. Insomma, ho capito che dovevo aspettare il mio momento".

Ma quando hai capito che c'era la possibilità? "Ero stato con la squadra di Grande Lega durante lo Spring Training ed è tutto l'anno che si dice che ho questa possibilità. Mi era stato detto, che l'obbiettivo dell'anno era finire la stagione in Major, ma non c'è mai niente di sicuro".

Quei 2 grandi slam di marzo? "Mi hanno dato molta sicurezza, anche se mi rendevo conto che era solo lo Spring Training e che in campionato sarebbe stata un'altra cosa".

Hai battuto 30 fuoricampo in Triplo A. Sei sorpreso? "Un po' sì" la sala ride ancora "Ne avevo battuti 7 in Spring Training, comunque. Ero partito male, in Triplo A. Poi le cose sono migliorate e per questo devo ringraziare il nostro hitting coach Alonso, con il quale ho lavorato molto".

Su cosa? "Più che altro, sugli aspetti mentali e sulla conoscenza del gioco. Anche essere in squadra con giocatori esperti, che hanno già conosciuto le Majors, mi ha aiutato a capire le situazioni e a cercare di anticipare la strategia con cui i lanciatori mi giocano".

E in difesa com'è andata: "Credo di aver fatto una buona stagione in terza, anche se sto ancora lavorando ogni giorno per migliorarmi. Soprattutto, conosco meglio le situazioni e so come posizionarmi a seconda delle caratteristiche del battitore che mi trovo davanti".

 

In Italia il baseball com'è? "E' cresciuto molto. Adesso abbiamo anche una lega semi professionistica di buon livello. Certo, è ancora lontana dal livello che c'è qui, soprattutto perchè si giocano solo 3 partite a settimana. Stanno cercando di incrementare il pubblico e, ripeto, siamo in una fase di crescita".

Tu come hai iniziato a giocare? "Mio padre era un giocatore di baseball, mia madre giocava a softball. Per essere italiana, la mia è una famiglia speciale. Si può dire che io sia cresciuto su un campo da baseball, anche perchè giocava pure mio fratello. Insomma, il baseball è sempre stato una parte importante della mia vita".

Quale è stata la tua esperienza americana, prima di firmare con i Mariners? "La prima volta sono venuto alle Cal Ripken World Series del 2001, non avevo nemmeno 13 anni".

Chi sarà il prossimo Liddi? "Sinceramente, dovrei andare a controllare" ulteriore risata della sala "Diciamo che spero che siano parecchi i ragazzi italiani ad avere questa opportunità".

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