Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

ufobianconero

[Video] Petrucci: "Apprezzo le parole di Agnelli"

Post in rilievo

http://www.youtube.com/watch?v=ar7do0kIuwk

 

“Ho accolto con piacere le dichiarazioni distensive fatte poco fa dal presidente Agnelli. Tutti si aspettavano un intervento duro e invece c’è stata una replica pacata, con un tono che facilita i rapporti. Prendo atto di quello che chiede il presidente della Juventus e mi mobiliterò in tal senso. Mi auguro che quando si farà il tavolo di conciliazione prevalga il buon senso”.

 

calciosport24.it

 

le dichiarazioni di questa mattina

 

Il Presidente del CONI, Gianni Petrucci, sta tenendo una conferenza stampa al Salone d'Onore per fare il punto della situazione sulla vicenda dello scudetto 2006, alla luce della decisione del Tnas che si è dichiarato incompetente sul ricorso bianconero. Ecco le sue parole, raccolte dagli inviati di TuttoJuve.com a Roma:

 

"Prima di parlare del calcio, vedendo Carlo Magri, voglio approfittare per fare a lui grandi complimenti perchè le nostre ragazze stanno stravincendo, si sono qualificate e ci stanno dando grandi soddisfazioni. Carlo, complimenti a te, alla tua Federazione, all'allenatore e a tutte le ragazze. Il primo tempo è fatto, adesso aspettiamo il secondo tempo. Ma l'argomento di oggi lo conoscete. Io non ci sto, non ci posso stare a tutto quello che sta accadendo nel mondo del calcio di vertice. Basta, basta, non se ne può più. Oggi le pagine dei giornali sono più piene di aspetti giuridici, legali, che di aspetti sportivi, calcistici. Oggi il calcio di vertice è malato di doping legale, legale, doping legale. Voi vi rendete conto perchè siete attenti osservatori quello che sta accadendo: assenza di mancanza di rispetto, assenza di etica, di rispetto delle regole. Oggi chi grida di più pensa di vincere, ma non vincerà. Non vincerà. Finchè c'è questa struttura, finchè lo sport italiano è così solido com'è, e lo stiamo dimostrando ogni giorno, non prevarranno i prepotenti, gli arroganti. Cioè, io vedo delle cose alle quali non ho mai assistito. Facciamo un po' la storia del calcio di vertice: la prima giornata non si è giocata, mancava un contratto collettivo e ad oggi non c'è ancora la firma del contratto collettivo. Nessuno dice niente. A marzo si è dimesso il presidente della Lega di Serie A: il regolamento prevede che quando un presidente si dimette, il vicepresidente convochi l'assemblea per le elezioni. Assenza totale. Perchè? Perchè non c'è un vicepresidente. Ma di fronte a questo, possiamo andare avanti così? Ci sono delle regole che valgono per tanti anni, scopriamo dopo tanti anni che non sono più valide, perchè non si sa. Una Federazione ben diretta.... e lo difendo e lo difenderò sempre il presidente Abete perchè sta facendo il suo dovere fino in fondo. Allora viene criticato perchè non mostra i muscoli, perchè non aggredisce. Cioè, oggi l'eroe è l'aggressore. Ma di questo passo dove andiamo avanti? Il calcio non è che possa essere commissariato da prefetti che io rispetto; il calcio di vertice, se seguita così, sarà commissariato dalla pubblica opinione. Lo vedete voi, non lo sto dicendo io che sono presidente del Coni. Non parlo di tutto il calcio, io parlo del calcio di vertice, di una parte del calcio di vertice. Parlo di quelli che pensano di essere furbi. L'altroieri io ero a Milano per il Premio Facchetti e non sapevo quello che sarebbe perchè non lo sapevo. Ho fatto una battuta alla quale credevo: che oggi ci sono più avvocati nel calcio che dirigenti e goleador. Sono stato fortunato o sfortunato, puntualmente si è verificato tutto. Oggi, ogni regola, viene aggirata da furbastri, da avvocati che dicono tutto e l'opposto di tutto, a seconda se difendono una posizione. Ma questo è logico pure sotto un certo senso. Lo sport è etica, lo sport è un gioco, oramai lo sapete. Lo stiamo rovinando noi, le colpe sono di tutti. Tutti, mi ci metto io in testa: tutti, tutti, tutti, perchè si sta arrivando a una china dalla quale non sappiamo come fermarci. Allora che possiamo fare? Col segretario generale, con i vicepresidenti stiamo vedendo, abbiamo interpellato questa mattina e ieri sera degli esperti per vedere e per chiedere. Cioè, contemporaneamente a quello che sto dicendo io, un presidente incaricato, il professor Monti, sta salendo al Quirinale per sciogliere la riserva; ecco, forse nel momento più delicato della vita del Paese, dove i problemi sono certamente più importanti che il nostro piccolo mondo, perchè noi ci riteniamo forti....vedete tante volte i presidenti che dicono? 'I soldi sono i nostri, le regole devono cambiare'. No, cari presidenti, i soldi saranno i vostri, ma le regole le fa lo sport italiano, le fa lo stato, le fa la legge, le fa la Federcalcio, la Lega agisce su delega. Noi vogliamo tutelare i vostri investimenti cari presidenti, ma voi li state distruggendo. Le riunioni in Lega voi le vedete, finiscono sempre con qualche richiesta; io sono stato sette anni segretario, chiamava un presidente gentile, educato, anche i presidenti che dicevano che erano scomodi al cosiddetto palazzo. Oggi non è più così; oggi devi stare attento perchè da un momento all'altro arriva un insulto. Poi che fanno? Poi che sanno? Che se loro fanno ricorso diretto potrebbe scattare la clausola compromissoria, la aggirano, la fanno fare da qualche presunto nuovo dirigente, per cui dicono: 'Io devo tutelare l'immagine dei miei azionisti, della mia società'. E' tutta un'aggressione, non ci sto, non ci sto, non ci sto. Lo sport italiano ha una grande credibilità nel mondo e questo lo tuteleremo con tutte le nostre forme. Abbiamo una giunta, un consiglio nazionale, persone che ragionano. Ma cosa pensano le altre Federazioni del calcio? Cosa pensano? Loro dicono, a noi non ci interessa. Ma a me interessa. Interessa quello che pensa la pubblica opinione. I giornali li scrivete voi, oramai dovete essere esperti di diritto, non di tecnica calcistica. Oramai, ogni giorno, se il presidente si ferma, dal tifoso viene preso come uno che si arrende. Allora su chi alza la voce si dice: 'Mamma mia, che attributi ha il mio presidente'. Ma non si va lontani. E noi, noi porremo delle regole che bloccheranno questa arroganza. Abbiamo interpellato degli insigni professori ai quali non si può misconoscere la conoscenza del diritto e che io vado anche a leggere; e noi nel più breve tempo possibile cercheremo di difenderci da questa aggressione: se serve la linea interna del Coni, se serve la linea interna della legge, sapendo però che con tutti i problemi che ha il Paese è anche umiliante che noi andiamo a chiedere in questo momento delicato una difesa del nostro mondo, perchè una parte del nostro mondo non si sa difendere da solo. E allora dico alla Lega di Serie A, domani avete una riunione: non vi riunite per attaccare il presidente del Coni; se lo volete fare, fatelo, certamente non ho paura, ma fate un qualcosa di costruttivo, da marzo non c'è un presidente di Lega, da marzo. Ma chi ve lo impedisce di eleggerlo? Il contratto collettivo non viene firmato perchè non si sa. Avete visto la Lega di Serie B? L'ha fatto in un amen. L'ha fatto velocemente. Ecco, io non mi voglio dilungare oltre. Sapete che questo è un messaggio di affetto per il mondo del calcio, non di scontro, perchè io vengo da quel mondo, io mi entusiasmo per le partite, mi entusiasmo del calcio giocato. Avete visto che belle immagini ha dato ieri Buffon? Avete visto, oggi su tutti i giornali, non solo gli sportivi, ma anche i politici, quello che ha detto al Capo dello Stato? Avete visto l'affetto che ha il Capo dello Stato per il nostro mondo? Avete visto il massimo rappresentante dell'unità del Paese quello che ha detto per noi, verso di noi?. Noi siamo più presenti al Quirinale di qualsiasi altra azienda, categoria di lavoratori. Siamo sempre lì per le nostre vittorie, e allora diamoci una regolata. Noi in testa, il Coni in testa. La Federazione sta lavorando seriamente, il calcio è fatto da 15mila società, non esiste solo il calcio di vertice. Ma lo sappiate, presidenti, le regole le fa il Coni e non le cambierete voi".

 

Partono le domande dei giornalisti.

 

Presidente, lei ha detto dell'accordo collettivo, della mancanza di un presidente e di un vicepresidente. Però su tutto quello che sta succedendo tra la Juventus e l'Inter? Può fare i nomi e i cognomi?

"Ma io non voglio fare i nomi e cognomi perchè metterei ulteriore fuoco nel fuoco che già c'è. Io dico, ieri sera c'è stata un'ultima sentenza, ma dopo quest'ultima sentenza perchè dobbiamo proseguire? A che serve proseguire? A chi porta vantaggio? Quando si hanno a cuore le sorti della propria squadra nello sport, si deve pensare che facendo un passo indietro se ne fanno due avanti. Chi ha più intelligenza la metta al servizio degli altri. Questo è l'appello che faccio, ma probabilmente gli appelli non servono più. Però io finchè avrò fiato, seguiterò a farli".Quali sono i punti essenziali dove devono andare a lavorare questi esperti del diritto...

"Come difendersi da questi ricorsi perenni ai tribunali. Come difendersi, come sport italiano, da questi perenni ricorsi. Questa è la cosa che abbiamo detto".

 

(Interviene ancora Moretti di Tuttosport). Nell'individuazione di un percorso che è quello di capire se in alcuni di questi ricorsi si è violata la clausola compromissoria, non vi sembra, passando dai grandi professori invece che dagli avvocati, di fatto di innestare un nuovo meccanismo di avvocatismo? Se voi ad esempio individuate che c'è stata qualche violazione alla clausola compromissoria, magari irrogherete delle sanzioni e a queste magari si potranno opporre degli avvocati, magari qualche professore. Ma sempre di diritto si tratta. La risposta a mio avviso deve essere politica, è questo il grande problema oggi dello sport...

"Qual è, qual è?"

Il problema, secondo me, è questo presidente. Ad una aggressione che è un'aggressione dal punto di vista del diritto, di fatto opponete una vostra reazione che è dal punto di vista del diritto. Credo ci sia in ballo un problema fondamentale che è la credibilità delle vostre istituzioni, politiche e anche di giustizia sportiva...

"Lo sa qual è la credibilità? E' che oggi, furbi o esperti avvocati, vogliono convincere i presidenti che con la furbizia si può arrivare dappertutto. Questa è la verità. Io non ce l'ho con gli avvocati, tra l'altro ho un fratello avvocato, ma oggi gli avvocati, alcuni avvocati, vogliono convincere che tutto è possibile. 'Sei squalificato? Ma no, tu guarda quella norma, l'articolo tot dice...il bis...che c'è poi una sentenza...', e allora è chiaro che i presidente che non sono avvocati ci credono. Questo è il pericolo. Siamo in mano a troppi avvocati. Ma poi non è dovere nostro difendere l'organizzazione sportiva? Noi non diciamo che non hanno il diritto di andare ai tribunali civili, amministrativi, penali, è nel loro diritto, certo, ma dopo aver esperito tutti i gradi di giustizia dell'ordinamento sportivo. Io parlo anche di etica, etica. Tante volte ritirare un ricorso ti fa fare più bella figura che vincere una causa. Ma voi pure non vi siete stancati di essere specializzati in diritto? Certo ha un grado culturale superiore, però penso che oramai questo che dico io lo diceva anche Onesti tanti anni fa, nel '56, '58. Allo Onesti li epitetò, io no, io li rispetto. Io sono del 99% amico dei presidenti di serie A. 99% amico. Però dico, presidenti ricchi, ma non rispettosi delle regole".

La Lega di Serie A è a rischio commissariamento?

"Non lo so, perchè sennò faccio l'avvocato. Loro lo sanno però. Se vi ricordate la Lega di Serie A, nel corso degli ultimi 20 anni, ha fatto non so quanti studi per dire se era possibile da parte della Federazione commissariarla. Poi non si sa che fine hanno fatto questi studi. Non si sa. E' come disse una volta un mio amico: il film è fatto di due tempi, della Lega si conosce solo il primo tempo, il secondo non si sa come va a finire, non si sa più il movente. Ci si vede, ma perchè non si fa un presidente? Non si sa. Possibile che in Italia non ce n'è uno che può fare il presidente della Lega su 60 milioni di italiani? non ce n'è uno? Domani sarò insultato, preparatevi. Dopodomani risponderò".

Forse c'è anche un problema di mezzi a disposizione della giustizia sportiva. Con scarsi mezzi a disposizione, la giustizia sportiva è costretta a lavorare su quello che fa la giustizia ordinaria. Il processo di Calciopoli ne è stata una prova evidente. Abbiamo assistito ad una giustizia parziale. C'è la possibilità di dare mezzi maggiori alla procura federale? Se Palazzi avesse potuto pedinare e intercettare, molte cose le avremmo sapute prima, non ci sarebbe stata la prescrizione. E' anche vero che Moratti non ha fatto il gesto nobile, non rinunciando alla prescrizione. Avremmo assistito ad un processo diverso e non si sarebbe arrivati a questo punto...

"Lei dice che è stata una giustizia parziale, ma io non la definisco tale, perchè deve essere stata una giustizia parziale? lo diciamo noi? Ma perchè? Noi sappiamo più dei magistrati?".

Palazzi ha detto che c'era un articolo 1, invece se certe cose si fossero sapute prima..."Ma proprio perchè c'è autonomia, perchè Palazzi ha il diritto di dire quello che dice, e la Federazione ha il diritto di decidere quello che ha deciso. Ma quante sentenze sono state cambiate in primo, in secondo e in terzo grado?".

 

Abbiamo spesso assistito a delle sentenze a non procedere perchè magari ci abbiamo messo un anno e mezzo in sede di giustizia sportiva per scoprire che un giocatore della Primavera era stato sopravvalutato con plusvalenze e altre cose. Mi riferivo anche a questo, forse una carenza di mezzo c'è..."Abete ha rinforzato la giustizia e avete visto che ha accelerato. E' chiaro che l'organizzazione sportiva non ha gli strumenti che ha la magistratura ordinaria. Io dico che se servono investimenti anche per i nostri organi dell'Alta Corte, del Tnas e di tutti gli organi di giustizia, noi li mettiamo a disposizione, non è quello. Certamente uno deve accelerare, ma oggi il problema non è accelerare o meno, oggi il problema è su quello che si dice e su come si avvelena il sistema.  Lei potrebbe anche aver ragione dal suo punto di vista, ma oggi il mio intervento era sul fatto che non c'è più il fair-play, non c'è più un'etica. Avete visto che ha detto Platini? Io ho detto quelle cose e Platini mi ha detto 'bravo' dopo, quando stavamo uscendo, perchè ho parlato di troppi avvocati. Ma intanto si seguita andare su questa china. Io cercherò di non permetterlo. Non abbiamo gli strumenti che ha la magistratura di intercettare. Non possiamo averli. Abbiamo visto l'ex ministro Maroni, che ringrazio sempre, come è prontamente intervenuto per il problema delle scommesse nel calcio, creando quel corpo autonomo d'intervento. Per cui, quello che noi possiamo fare, lo facciamo. Poi noi abbiamo credibilità nel mondo, quindi..."

Lei ha detto: 'Perchè la Lega non ha un presidente da marzo". Io credo che una risposta in testa lei ce l'abbia. Incapacità, mancanza di leadership, litigiosità: quale di queste? Poi ha parlato di regole aggirate o cambiate. Il presidente Lotito è stato sospeso dalle cariche sociali e si prospetta una richiesta di variazione di regole da parte della Lega. Come la valuta?

"Io ho letto la regola che ha fatto la Lega alla Federcalcio. La lettera della Lega, non dice che la regola è sbagliata, dice di rivedere la regola. E questa è già una risposta. Per cui, quella regola c'era, quella regola è stata applicata, da 18 anni. Per Moretti non è stata applicata bene, però la regola c'è. E lei Moretti o tu Moretti, che facesti la domanda a Guido Rossi sul diritto la prima volta che fui insediato in questo salone. Che ti rispose Guido Rossi? Quella è la legge, quello è il diritto. 'Sub lege libertas' dicevano i latini. Sulla mancata elezione del presidente della Lega, l'idea non ce l'ho, oppure ce l'ho ma non la voglio dire. Diciamo la seconda: ce l'ho ma non mi conviene dirla perchè sarebbe un ulteriore elemento di discussione".

 

Cosa pensa della prescrizione a titolo personale? Pensa che siano corretti i tempi della prescrizione? E se i saggi che dovranno studiare come difendervi si studieranno un tema come quello della prescrizione...

"Sì, sì. La seconda è già una degli oggetti che ha dato il dottor Pagnozzi questa mattina alle persone interpellate, ad una parte delle persone interpellate. Sì, studieremo anche il termine della prescrizione. A titolo personale non ho idea".

(interviene ancora Moretti di Tuttosport). Intanto è molto interessante questo aspetto della prescrizione, più che sui tempi, sulle modalità. Basterebbe semplicemente applicare altro tipo di diritto che non quello penale, come è per esempio applicato in altri ordinamenti sportivi, specialmente quelli internazionali. Oggi, secondo me, non saremmo nemmeno qui. Al di là di questo, io voglio introdurre una questione che riguarda un po' il contesto internazionale. Presidente, tu lo sai benissimo, sei stato a contatto con Platini l'altro giorno, sai che tipo di problema si sta creando con la situazione Sion. Quando io prima parlavo di credibilità delle istituzioni, vorrei ricordare che nel 2006 quando si paventava e poi si arrivò al ricorso al Tar, poi rinunciato dalla Juventus, ci fu un intervento molto forte da parte di Blatter e alimentato da Guido Rossi, che amiamo citare in questa circostanza, per cui poi effettivamente la Juventus ritirò quel ricorso perchè l'Italia, in quel momento, rischiava seriamente di essere estromessa dal calcio internazionale. Così ci dissero. Oggi, attualmente, il Sion, una società svizzera, che è di diritto svizzero, è di fronte a tutti i tribunali svizzeri, cantonali eccetera, assai vicini a Blatter, che è lo stesso presidente di allora, e non mi pare che in questo momento la Svizzera, al di là di qualche velata minaccia, stia correndo qualche rischio particolare. Lì, nei tribunali ci sono andati ed hanno ottenuto anche delle sentenze. Qui è anche un problema internazionale presidente...   Da questo punto di vista come vi ponete?

"Quando si ricorre agli avvocati, dal punto di vista dell'immagine non è certo una cosa positiva. Poi, certo, se i tribunali li condannano, devi eseguire. Però noi lavoriamo proprio per non arrivare a questi livelli. Platini è stato un signore, l'ha pure detto: 'Poi se il Tas mi condanna, accetterò la condanna'. Io poi ci ho parlato con Platini, sia prima che dopo la cerimonia. La realtà è questa. Noi oggi ci poniamo come argine. Poi noi siamo dirigenti dello sport italano, non siamo i padroni del mondo, per cui...Però finchè avremmo voce per difendere le nostre regole le difenderemo, perchè sono le regole dello sport. I presidenti lo sapevano quando entravano nello sport. Ma perchè quando i presidenti dicono queste cose nessuno dice: 'Caro presidente, tu hai i soldi, ma non puoi cambiare le regole da solo. Perchè? Perchè le altre Leghe rispettano le regole?".

Che cosa si aspetta dalla Lega Calcio adesso? Il suo è un vero e proprio strappo...

"E' da tempo che si è strappato il rapporto. Il voler offendere...Però io mi aspetto che i presidente che conosco e che sono il 99%, presidenti con i quali si può dialogare, domani prendano atto di quello che scrivono tutti i giornali, tutti i giorni, tutto quello che dicono le lettere che si mandano ai diversi direttori, di quello in cui è arrivato il calcio italiano, bello sotto l'aspetto dei risultati sportivi, perchè ieri pure se abbiamo perso abbiamo fatto una bella partita ed onorato la chiusura dei 150 anni con una giornata straordinaria, che parte dal Capo dello Stato, all'organizzazione di ieri sera....mi aspetto che i presidenti, che io conosco, che sono quelli che tante volte, più dei silenzi, fanno grandi cose, domani prendano atto di quello che dice con amore verso il mondo del calcio il presidente del Coni, e, non dico lo facciano, ma almeno li faccia riflettere. Se poi vogliono essere aggressivi...c'è una bella frase che diceva Oscar Wilde: ' Ci sono quelli che vogliono parlare di niente, unica materia della quale sanno tutto'".

(interviene ancora Alvaro Moretti di Tuttosport). La battaglia più rilevante in questo ultimo periodo è certamente quella che riguarda la questione Juventus, la questione scudetto. C'è una parte della tifoseria, alla quale lei giustamente fa richiamo, che è una parte molto importante, numericamente, che è quella juventina. In questa parte, c'è una grande parte che ha un vissuto di ingiustizia che sente sulla propria pelle. Io non so farmene interprete, ma mi sembra di capire che sia così'. A questi tifosi, che tipo di appello si sente di fare nel momento in cui chiede una moratoria avvocatizia ai presidenti? Poi il problema dei presidenti è che giustamente sono tifosi come gli altri tifosi. Tifosi come gli altri tifosi. Ai tifosi della Juventus cosa bisogna dire oggi rispetto a quello che è maturato oggi in Italia, nel calcio, dal 18 luglio in avanti?

"Di essere meno tifosi e di usare il buonsenso, perchè il tifo tante volte quando eccede non è un tifo buono, è un tifo malsano. Questo dico. Col buonsenso si va dappertutto".

 

tuttojuve.com

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

“Ho accolto con piacere le dichiarazioni distensive fatte poco fa dal presidente Agnelli. Tutti si aspettavano un intervento duro e invece c’è stata una replica pacata, con un tono che facilita i rapporti. Prendo atto di quello che chiede il presidente della Juventus e mi mobiliterò in tal senso. Mi auguro che quando si farà il tavolo di conciliazione prevalga il buon senso”.

 

 

Il che non significa naturalmente baci e abbracci e tutto resta cosi'....spero che Petrucci abbia chiaro questo concetto....perche' ho qualche dubbio bah

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

“Ho accolto con piacere le dichiarazioni distensive fatte poco fa dal presidente Agnelli. Tutti si aspettavano un intervento duro e invece c’è stata una replica pacata, con un tono che facilita i rapporti. Prendo atto di quello che chiede il presidente della Juventus e mi mobiliterò in tal senso. Mi auguro che quando si farà il tavolo di conciliazione prevalga il buon senso”.

 

http://www.calciosport24.it/2011/11/16/ultimora-petrucci-apprezzo-le-dichiarazioni-distensive-di-agnelli-prendo-atto-della-sua-richiesta/

Niente deve finire a tarallucci e vino! Deve essere una giustizia equa, senza compromessi pro nerazzurri e simili.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ragazzi, a questo punto tocca a noi, se vogliamo davvero il bene della Juventus....

 

Dobbiamo inviare una lettera in sede, con migliaia di firme, virtuali (via web) o no (via posta ordinaria), per dare ad Agnelli il nostro appoggio quando siederà a quel tavolo, ma per ribadire che se ne deve uscire con qualche risultato concreto.

 

Quel tavolo non deve finire a tarallucci e vino, nel senso che deve essere improntato al "do ut des": la Juve ammorbidisce le proprie posizioni, ma deve portare a casa qualche risultato concreto, qualcosa da offrire ai tifosi per poter placare la loro legittima sete di giustizia e par condicio, non si può pensare che un tifoso appoggi la scelta di non mettere nei guai la FIGC senza ottenere qualche tangibile riconoscimento.

 

Sto scrivendo di getto, al momento non riesco nemmeno a ipotizzare quale possa essere un dignitoso "frutto" di tale tavolo, ma è chiaro che non possiamo accontentarci di un paio di paroline dolci, di solidarietà e di comprensione....

 

Darò tutto il mio appoggio per fornire idee utili sul contenuto della lettera di cui accennavo ad inizio messaggio.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Giustizia non l' avremmo mai piu' (purtroppo siamo andati in b, abbiamo perso soldi sponsor e chi piu' ne ha piu' ne metta) :detto cio' apprezzo le parole di Petrucci (salvo poi auspicarmi che se al tavolo si rifiuta di presentarsi la societa' Inter "quest' ultimo si esponga un po' di piu'...).

Ora pero' si faccia sul serio giustizia a 360 gradi e non si ignorino piu' ILLECITI PALESI.

MI AUGURO PER LA MIA JUVE FINALMENTE UN MINIMO DI GIUSTIZIA.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Buon senso cosa significa? forse lasciare le cose come stanno? E' chiaro che questo personaggio e il suo amichetto Abete sono stipendiati regolarmente dal signor Moratti, tavolo della pace un corno devono restituirci gli scudetti e risarcirci i danni altrimenti ci hanno fregato ben bene :8 :8 :8

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

il pesce ha abboccato

 

in effetti... ora si è impegnato e in certo senso ha legittimato le lamentele della juve.

 

altrimenti avrebbe risposto che non si poteva fare nessun tavolo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

se Meratti non accetta di mollare lo scudetto nessun tavolo avrà senso...la questione si può chiudere solo restituendoci i 2 scudetti e solo così potremmo impegnarci di ritirare tutti i ricorsi presentati...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Bene, speriamo che con il buon senso adottato dal nostro Presidente e successivamente accolto da Petrucci si possa fare tutti e due un passo avanti.

Avanti nel riconoscimento e nella garanzia della parità di trattamento. .ok

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Si farà una tavolata, si mangierà, si berrà, e si deciderà di non decidere.

 

Welcome to Italy

 

.bravo

 

lo temo anche io

 

Magari con una stretta di mano pubblica fra Angelli e Moratti e via

 

spero di no ovviamente...sarebbe la caduta di Andrea .ok

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.