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The Italian Giants

Calciopoli, arrivano le motivazioni: "Campionato 2005 non alterato"

Post in rilievo

il problema è che questo processo non c'entra con il "pallone"

 

 

qua c'è dentro di tutto, ma proprio di tutto. Gruppi economici fortissimi immischiati. Il pallone è di contorno.

 

Il calcio é politica, per questo non ho mai condiviso il fatto che su un forum di calcio come questo é vietato parlare di politica ;)

 

Il calcio É politica, sostenere il contrario é ingenuo secondo me.

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Starà provando a chiedere alla Gazzetta tramite lettera!

 

 

Il topic è stato spostato in calciopoli. Comunque la cosa che dici è davvero gravissima e mi chiedo anzi ti chiedo come mai non si proceda contro questi PM....e ti chiedo anche un'altra cosa; alla luce del fatto che le contestazioni a moggi hanno avuto fondatezza penale, non si può procedere in egual modo contro l'Inter?

 

 

non so se il processo penale alla luce di tutto ciò potrebbe essere riaperto, perchè ho la sensazione che denti gialli sia il mandante, a me basterebbe che le merdeseccheprescritte andassero in b, radiassero il loro presidente...

 

 

 

p.s. sapete che vs preziosi del genoa c'è una condanna penale e sportiva, quest'ultima di radiazione e che nessuno a tutt'oggi ha mai applicato????

e secondo voi perchè preziosi si mette a 90° nei confronti delle milanesi???

ora collegate le cose e pensate che è quasi impossibile che aprano un processo penale vs denti marci...

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dissento.

tu probabilmente non hai la percezione reale delle cose perche non sei italiano.

o sei italiano ma nato all'estero.

per uno juventino italiano non è solo questione di uno scudetto in piu o meno.

è molto altro che chi vive all'estero non puo capire.

 

 

sono d'accordo con te, per conto mio nessun perdono nei confronti di chi mi ha dato del ladro per 34 anni (la mia età) e mi ha sbeffeggiato dal 2006

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nel calcio reale voi avreste ancora 13 scudetti e 2 champions.

nel realta parallela dal 2006-2010 invece voi vincete.

ma è finita la realta virtuale

 

Attenzione...ricordo che quelle 2 champions sono state vince dall'Inter di Herrera con le famose pasticche che chiamavano "il caffè’ di Herrera" (confessione di Ferruccio Mazzola allora giocatore/riserva dell'inter).

Quindi togliamo l'ultima vergognosa champions del 2010 (tutta l'Europa ci ha deriso per quella champions...chissà perchè), le 2 champions vinte da DOPATI, gli scudetti vinti da DOPATI sempre con Herrera, rimane ben poco...gli anni dal 2006 al 2010 è come se non fossermo mai esistiti quindi non li conto .ok

 

Andrebbe un po' diffusa questa storia che stanno cercando di farci dimenticare anche perchè i giornalisti continuano a parlare di quell'inter come "la grande Inter"...

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ripeto, io sto qua, sto qua da sei anni, vediamo un pò se lo fanno. Ma non è un problema di calcio. Ormai fuori dal calcio ci sono e ci saranno per sempre, ma ci sono anche altre cose oltre al calcio, e Giraudo non è certamente mai stato prettamente un dirigente calcistico.

 

Guarda, come te sia io che molti altri siamo qua in attesa, va comunque certo detto che sino a che non si è insediato AA alla presidenza della Juve, certi discorsi sia sugli scudetti che sulle persone vicine a quella Juventus non erano stati minimamente fatti, anzi il tentativo di chiudere il discorso con il passato è stato più e più volte fatto sentire e vedere.

 

Poi arriva AA e piano piano si è cercato di andare verso un tra virgolette, riavvicinamento verso quella che era la Juventus di un tempo, e partire l'esposto nei confronti di Palazzi, sempre mantenendo un certo distacco, quasi obbligatorio per via delle prime sentenze.

 

Poi si passa alla famosa conferenza stampa di quest'estate, dove sono stati annunciati i passi e i ricorsi vari FATTI, ed è per questo che io non misento a pieno di poter tacciare AA e i nuovi legali di immobilismo, si poteva e si doveva fare di più? questo si forse si sarebbe potuto fare, ciò non toglie che comunque da 2 anni a questa parte un certo cambio di tendenza in società si è visto e si continua a vedere.

 

Poi se vogliamo dire che yaky dica e faccia pesare ancora le sue idee, allora sono d'accordo, ma del resto è lui a tenere i cordoni della borsa, e fino a che la Juventus non tornerà a riuscire a viaggiare con le sue forze e con le sue gambe, dovremo comunque sempre tenere presente anche ciò che dice yaky, va anche comunque detto che grazie agli introiti dello stadio e dei vari progetti legati alla rinascita della squadra questo tempo dovrebbe assottigliarsi sempre di più.

 

Perciò, io per il momento sto vicino ancora e forse di più alla squadra e ad AA, era dall'epoca di Big Luciano che non mi sentivo così bene, sempre a testa alta, ma con un rosico che non mi apparteneva, ora anche alla luce di quanto scritto nelle motivazioni di Napoli, sono certo che a breve verranno fuori anche le dichiarazioni da parte di Briamonte e della società, vado forse anche un po controcorrente, dicendo che come prima cosa è "NECESSARIO" vista la totale estraneità della società rilevata dal processo, nella vicenda andare in primo luogo a farsi riconoscere da tutte e dico tutte le istituzioni la legittima paternità dello scudetto n°28 2004/2005, una volta fatto questo sarà assolutamente implicito il fatto che da parte degli stessi organi ci venga riassegnato anche lo scudo n°29 2005/2006, perchè se la motivazione era legata al fatto che per "illecito strutturale" .disorientato , ci fu revocato perché non avremmo dovuto partecipare a tale campionato, e tale illecito come ampiamente dimostrato dalle motivazioni non ci fu, allora mi pare che il ragionamento venga da se. :8

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il tentativo di condizionare le partite viene condannato anche se poi non si concretizza..ci hanno condannato per i tentativi..secondo questi pseudo giudici

Ricordate, noi questa gente la paghiamo................. e profumatamente.

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Si, lo sapevo...

Ed infatti ti ho detto che è una sentenza che motiva il reato di tentativo con congetture e presunzioni..

 

Si ok... Ma non mi hai risposto... :d

Nel senso che se in un processo una sim è inattiva come fa ad essere attiva in un altro processo?

Nella motivazione del capo B) non viene nominato il processo ma proprio l'attivazione in un periodo antecedente la gara...

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Si ok... Ma non mi hai risposto... :d

Nel senso che se in un processo una sim è inattiva come fa ad essere attiva in un altro processo?

Nella motivazione del capo B) non viene nominato il processo ma proprio l'attivazione in un periodo antecedente la gara...

Non è questione di processi..

E' questione di risultanze probatorie.....

E' secondo Di Laroni che la scheda comincia ad essere attiva nel novembre del 2004....

 

Starà provando a chiedere alla Gazzetta tramite lettera!

 

 

Il topic è stato spostato in calciopoli. Comunque la cosa che dici è davvero gravissima e mi chiedo anzi ti chiedo come mai non si proceda contro questi PM....e ti chiedo anche un'altra cosa; alla luce del fatto che le contestazioni a moggi hanno avuto fondatezza penale, non si può procedere in egual modo contro l'Inter?

Chiedilo alla Procura di Roma, competente ad indagare sui presunti reati commessi da magistrati appartenenti al Distretto della Corte di Appello di Napoli...

Contro Facchetti ormai non si può più procedere, essendo deceduto...

L'inter non ha responsabilità penale..

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come ho già riferito in altra discussione Moggi è stato condannato perchè Agnelli ha chiesto un megarisarcimento,dopo aver letto la sentenza non ci sono spiegazioni logiche

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Non è questione di processi..

E' questione di risultanze probatorie.....

E' secondo Di Laroni che la scheda comincia ad essere attiva nel novembre del 2004....

 

 

Sta cosa proprio non la capisco...

Ma se lo dice proprio lui che comunque era di parte...

Perchè, ed eventualmente da chi, viene smentito il maresciallo?

Se è una risultanza probatoria, il collegio ne ha tenuto conto...

O ci sono altre risultanze successive utilizzate poi a napoli?

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come ho già riferito in altra discussione Moggi è stato condannato perchè Agnelli ha chiesto un megarisarcimento,dopo aver letto la sentenza non ci sono spiegazioni logiche

 

però dopo aver letto le motivazioni, la Juventus ha parecchi appigli per un megarisarcimento

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Sta cosa proprio non la capisco...

 

 

 

 

Io è proprio la GIURISPRUDENZA che non capisco uhuh

Credevo fosse precisa, inopinabile...ma mi rendo conto che, a 'sto punto, ognuno la interpreta come gli gira e, anche senza uno straccio di prova, ti becchi n'ergastolo.

 

Ovviamente esaspero eh...però di fondo..... biggrin.gif

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Ricordo a tutti che il sig. Narducci, magistrato della Repubblica Italiana, aveva dichiarato alla Gazzetta che le intercettazioni di Facchetti non avevano nulla di penalmente rilevante...

Alla luce delle motivazioni del Tribunale di Napoli non mi pare si possa essere d'accordo con lui..

Stante a quanto dichiarato da Lepore, che le motivazioni sono ineccepibili, una indagine per omissione di atti d'ufficio nei confronti dei suoi sostituti dovrebbe essere quanto meno doverosa..

 

Bisognerebbe che gli juventini che vanno in tv mettessero bene in chiaro questo fatto.

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Premetto che oggi ho avuto un po' di tempo e le motivazioni le ho lette (se si salta la riproposizione di un bel po' di intercettazioni e considerando che il carattere usato è bello grande, alla fine non ci vuole sto granché)...

è evidente come la Casoria le abbia scritte dicendo alle altre due giudici, vabbè, me lo volete far condannare, ma la sentenza la scrivo io e vi metto nero su bianco tutte le porcate che ho visto in questi mesi... e scrive che ...

il campionato non fu alterato, il sorteggio non era truccato, le indagini furono parziali e grossolane, alcuni testimoni al limite del ridicolo, ecc.

tutte cose che sappiamo, ma che purtroppo ormai è quasi impossibile sradicare dalla mente degli ignoranti (molti, moltissimi), a cui sono state date come certezze per 5 anni. Sarà difficile riprendersi l'onore, ognuno di noi deve farsi portavoce...

se poi qualcuno pensa che Paparesta sia ancora nello spogliatoio del Granillo, accendete la tv e fategli vedere che è uscito sano e salvo... biggrin.gif

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Io è proprio la GIURISPRUDENZA che non capisco uhuh

Credevo fosse precisa, inopinabile...ma mi rendo conto che, a 'sto punto, ognuno la interpreta come gli gira e, anche senza uno straccio di prova, ti becchi n'ergastolo.

 

Ovviamente esaspero eh...però di fondo..... biggrin.gif

se ci fosse un solo grado di giudizio

ma fortunatamente sono tre

ed alla fine nei limiti umani esce la verità o perlomeno quella processuale

basata sui documenti atti testimonanze ....di più a noi umani non si può chiedere

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Io è proprio la GIURISPRUDENZA che non capisco uhuh

Credevo fosse precisa, inopinabile...ma mi rendo conto che, a 'sto punto, ognuno la interpreta come gli gira e, anche senza uno straccio di prova, ti becchi n'ergastolo.

 

Ovviamente esaspero eh...però di fondo..... biggrin.gif

 

La giurisprudenza è prodotta dall'uomo, e in quanto tale assolutamente FALLIBILE!

Chiedi a Enzo Tortora cosa ne pensa del Tribunale di Napoli... ah no, non si può... è morto...

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La giurisprudenza è prodotta dall'uomo, e in quanto tale assolutamente FALLIBILE!

Chiedi a Enzo Tortora cosa ne pensa del Tribunale di Napoli... ah no, non si può... è morto...

 

Proprio ieri mi è capitato di imbattermi in un articolo che parlava di VIA IN SELCI .doh

Ci vedo mooolti parallelismi con moggi...

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Speriamo che il tutto non si limiti al solo sdegno di noi tifosi ma che la societa' F.C. Juventus faccia qualcosa di concreto!!

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SPIEGAZIOPOLI

Calciopoli, un nostro blogger spiega la sentenza

 

Dal blog del direttore De Paola un post davvero illuminante su cosa siano e cosa significhino le motivazioni della sentenza su Calciopoli

 

 

TORINO. Dalla discussione alla divulgazione: estraiamo dal blog del direttore De Paola un post davvero illuminante su cosa siano e cosa significhino le motivazioni della sentenza su Calciopoli. Michelleroi è lo pseudonimo del nostro blogger, uno dei più fedeli al serpentone di opinioni che ci fa pubblicare oltre 50 migliaia di post ogni anno.

 

Cari amici del blog,

dopo la pesante mazzata inferta alle nostre speranze dalla lettura del dispositivo di condanna a carico di moggi&co, debbo dire che il contenuto delle motivazioni della sentenza napoletana va forse al di là di ogni ottimistica previsione e ci mette nelle obiettive condizioni di affermare che la nostra lettura di quanto accaduto nel dibattimento non era affatto errata. Con buona pace di tutti quei media (sappiamo quali sono) che, ieri ed oggi, si sono prodigati nello spiegare quali sono gli “elementi che hanno portato alla condanna di moggi”, anziché riportare le vere “novità” di cui alla decisione. Come ho già scritto a bianconero, mi rendo conto che vi sono aspetti della sentenza che costituiscono veri e propri tecnicismi, difficilmente comprensibili per chi è estraneo al diritto; direi di più: alcune affermazioni, pur giuridicamente giustificate, suonano male alle orecchie dell’uomo comune. Ma questa è la legge e, soprattutto, questa è l’interpretazione che gli organi designati (la magistratura) danno alla legge. In buona sostanza, cercando di semplificare il più possibile i concetti (anche a costo di qualche imprecisione) moggi e gli altri sono stati condannati per associazione a delinquere e frode sportiva, avendo realizzato un’organizzazione di persone -moggi come promotore ha avuto la pena maggiore- finalizzata ad alterare lo svolgimento della regolare competizione sportiva: la frode sportiva si è realizzata, e va perciò considerata “reato commesso”, nel momento in cui moggi ha posto in essere il semplice “tentativo” di condizionare il settore arbitrale, indipendentemente dal fatto che tale tentativo si sia tradotto, poi, in una alterazione del risultato del campo. In altre parole, moggi è colpevole di frode nel momento in cui “tenta” di costruire un rapporto privilegiato con bergamo, pairetto e gli arbitri, perché è lì che sorge il “pericolo” (la frode, appunto, è un “reato di pericolo”) che chi deve dirigere la partita non lo faccia con la necessaria imparzialità. E quali sono i comportamenti illeciti attribuiti a moggi? Non l’alterazione dei sorteggi, giudicata un’invenzione dell’accusa. E neppure le “ammonizioni mirate”. Sufficienti a concretizzare la frode è un mix di questi fattori: 1) l’influenza nella formazione delle griglie; 2) l’esistenza di telefonate -intervenute dopo le gare- di moggi con destinatari vari, nelle quali il primo difende l’operato degli arbitri che hanno diretto incontri della juve; 3) più di ogni altro, la consegna delle sim svizzere a designatori ed arbitri.

 

Questo è il passaggio della sentenza che, a mio avviso, spiega quanto ho appena esposto e che, allo stesso tempo, rappresenta il vero punto di rottura rispetto alle sentenze sportive 2006: “E’ convincimento del tribunale che sono sufficienti le parole pronunziate nelle conversazioni intercettate, quali trascritte al dibattimento, nel cumulo con il contatto telefonico ammantato di clandestinità, rappresentato dall’uso vicendevole delle schede straniere, per integrare gli estremi del reato, poiché, trattandosi di reato di tentativo, questo non ha necessità della conferma, CHE IL DIBATTIMENTO INVERO NON HA DATO, del procurato effetto di alterazione del risultato finale del campionato di calcio 2004/2005 a beneficio di questo o quel contendente, non potendo una tal deficienza considerarsi risolutiva….” (pag. 84).

 

Quell’inciso, da me riportato in maiuscolo, diventa fondamentale, tanto più in quanto trattasi di “precisazione non necessaria”. Pensateci bene: a che serve quell’affermazione, in tale contesto, ai fini processuali? A nulla. Non obbedisce al principio “in dubio pro reo”, perché qui i rei ci sono, e vengono puniti. Sotto un profilo giuridico, il concetto espresso dal Collegio sarebbe rimasto intatto anche senza la suddetta specificazione. Dunque, a che pro inserirla..? Per quale ragione si esplicita che il dibattimento non ha dato la prova dell’alterazione del risultato finale del campionato 2004/2005? Per saperlo con certezza occorrerebbe essere nella testa del Collegio ed io non lo sono. Quindi, azzardo, tenuto conto anche delle numerose altre bacchettate inferte dal Tribunale ai pm ed agli inquirenti: è come se i giudici dicessero ai pm “guardate che io debbo condannare, ma non posso consentire che dalla condanna si traggano conseguenze indebite”. Circa, appunto, la regolarità del campionato.

 

La rottura, rispetto alle sentenze 2006, è ancora più netta se si tiene a mente il fatto che i giudici sportivi giunsero a conclusioni diverse (per l’opera di moggi il campionato era stato alterato a vantaggio della juve) senza neppure avere il sostegno, sotto il profilo della motivazione, delle sim svizzere agli arbitri: furono sufficienti alla condanna, insieme alle intercettazioni “italiane”, le schede straniere consegnate ai designatori.

 

E non si venga a dire che la giustizia sportiva può emettere le proprie condanne su presupposti meno rigorosi rispetto alla giustizia penale perché l’assioma, se pur vero in generale, non c’entra nulla con ciò di cui si discute: infatti, non è in questione il fatto che moggi dovesse essere condannato dalla magistratura sportiva, bensì il fatto che moggi e la juve sono stati condannati per aver ottenuto a loro favore l’alterazione dei risultati del campo. Il che, come sappiamo oggi (e come molti di noi sostenevano già allora), è un falso evidente.

 

Moggi (come tutti) tentava di accaparrarsi il favore di designatori ed arbitri e lo avrà fatto con modalità che configurano il reato di frode sportiva, ma non è mai arrivato a “modificare” pro-juve l’esito delle partite: in assenza di questo presupposto, risulta evidente che le sanzioni irrogate nel 2006 appaiono prive di ogni logica e proporzione. Non si può infatti equiparare la pena prevista per un illecito commesso a quella stabilita per un illecito tentato ma mai realizzato. Nel processo calciopoli la juve è stata privata di due scudetti e retrocessa in B, con penalizzazione, con questa motivazione: “Per quanto concerne la pena da irrogare alla società Juventus occorre tener conto cumulativamente di una serie di fattori. In primo luogo deve porsi in rilievo il già ricordato carattere stabile e duraturo, nel corso della stagione sportiva 2004/2005, della condotta illecita ed antidoverosa dei propri dirigenti, del CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO DI CONDIZIONAMENTO A PROPRIO FAVORE DEL SETTORE ARBITRALE, DELL’ULTERIORE VANTAGGIO DELL’ALTERAZIONE DELLA CLASSIFICA E DELL’OTTENIMENTO DELLA VITTORIA DEL CAMPIONATO, DELLA RIMARCHEVOLE ED IRREPARABILE ALTERAZIONE DELLA PARITA’ DELLE CONDIZIONI DI CONTENDIBILITA’ DEL TITOLO SPORTIVO RISPETTO A MOLTE ALTRE SQUADRE…”. Cosa resta di queste considerazioni dopo la sentenza di napoli? Solo la prima imputazione. Le altre (vantaggio in classifica, ottenimento vittoria in campionato, rimarchevole alterazione della parità di condizioni) sono state spazzate via.

 

Ecco perché non posso seguire l’opinione, sul punto, di The Machine (la cui disamina della sentenza merita, comunque, un grosso plauso anche da parte mia): il caposaldo di ogni processo giusto, penale o sportivo che sia, è rappresentato dalla proporzionalità e congruità della pena. E se il processo sportivo ha irrogato alla juve pene “capitali” per un illecito che -ora lo sappiamo- capitale non era affatto, se ne deduce la palese ingiustizia. In questo senso, la sentenza di napoli “può” influire anche sull’esito di calciopoli. Bisogna vedere se i legali della juve riterranno questo argomento decisivo e sufficiente per proporre oggi istanza di revisione ex art.39 CGS o se invece considereranno più opportuno attendere l’esito di un appello penale che ipotizzano positivo per moggi.

 

Esaurito questo primo aspetto, che mi sembrava il più pregnante per i nostri colori, passo ad esaminare le ragioni delle condanne. Quanto alle ipotesi di frode sportiva, ho già spiegato, sommariamente, quali sono state le argomentazioni del tribunale. Le sim svizzere sono state il presupposto fondamentale, ma non il solo. I giudici lo hanno ritenuto decisivo nel momento in cui ad esso si sono affiancati altri elementi: ad esempio, nei capi di imputazione sub c (contestata frode per siena-juve 0 a 3, arbitro bertini) e sub d (contestata frode per juve-chievo 3 a 0, arbitro pieri) il contatto, dato per avvenuto tramite la sim svizzera in prossimità della partita, con i direttori di gara non è stato considerato sufficiente per configurare la frode perché, in assenza di altri riscontri, “la nota di clandestinità non appare sufficiente per la ricostruzione dello scopo di influenzare l’arbitro nella specifica partita. Valutata isolatamente, non consente di escludere che, nell’occasione, i contattanti si limitarono ai convenevoli”. Con conseguente assoluzione degli imputati.

 

Viceversa, nel capo di imputazione sub i (contestata frode per bologna-juve 0 a 1, arbitro pieri), il contatto clandestino con pieri –anche qui considerato come avvenuto- si completa, per determinare la configurazione del reato, con una telefonata di moggi al Processo di Biscardi nella quale il dg juve preme per far “assolvere” pieri e con una chiamata tra moggi ed il presidente del messina franza avvenuta dopo la partita: con tali intercettazioni è stato ritenuto “più che verosimile che moggi non risparmiò le indicazioni utili a deviare il corso dell’apprendimento dell’arbitro, da quel momento non più autonomamente indirizzato”. A commento, rilevo che le intercettazioni “di supporto” (quella a biscardi e quella con franza) sono intercorse DOPO il match, e quindi non si comprende come il tribunale possa affermare che “da quel momento” l’arbitro non era più autonomamente indirizzato; e se l’allocuzione “da quel momento” si riferisce invece ai contatti clandestini, allora ci ritroviamo nella stessa situazione che ha determinato le assoluzioni per i capi di imputazione sopra citati: esistono SOLO le telefonate “svizzere”.

 

Stesso discorso per il capo sub m (frode per juve-milan 0 a 0, arbitro bertini), nel quale il tribunale ha ritenuto provata la responsabilità degli imputati perché, oltre al contatto clandestino, vi sono due telefonate di moggi allo staff del processo di biscardi: “sono utili per condannare le conversazioni tra moggi e lo staff del processo del lunedì dirette ad ottenere una rappresentazione edulcorata di quanto accaduto sul campo, fino all’estremo della modifica del televoto”. E, da parte mia, stessi rilievi critici.

 

Ed idem, ancora, per il capo sub o (frode per cagliari-juve 1-1, arbitro racalbuto), con la condanna giustificata, oltre che dal possesso della sim svizzera, anche per le “accorate” difese post partita di moggi sull’operato dell’arbitro.

 

Due discorsi a parte meritano i capi di imputazione sub b (frode per udinese-brescia 1 a 2 del 26.09.2004, arbitro dattilo) e sub f (frode per juve-lazio 2-1, arbitro dondarini). Nel primo caso, il tribunale ritiene che la responsabilità si desuma (oltre che dalle solite telefonate moggi-processo di biscardi post partita), in modo preminente, “dall’uso di scheda straniera da parte dell’arbitro in un arco di tempo prossimo alla competizione sportiva, uso che nel caso di specie può essere sostenuto con un grado di probabilità prossimo alla certezza, dal momento che quella stessa scheda risulta essere entrata in contatto con la moglie del dattilo, la signora coluccio cinzia”. Qui c’è un’incongruenza, grossa come una casa: se si legge la sentenza resa a carico di giraudo nel processo abbreviato, con riferimento alla stessa partita udinese-brescia (per la quale anche giraudo viene condannato), si scopre che, a proposito della scheda svizzera in questione, il Giudice de gregorio così scrive testualmente: “Tale scheda iniziò a funzionare da novembre 2004, quindi dopo le partite di cui al capo B, ed il suo uso di rilievo per il processo durò sino al marzo 2005” (pag.123). Ora, è evidente che, se de gregorio ha ragione e la scheda data a dattilo iniziò a funzionare due mesi dopo udinese-brescia, viene meno il presupposto fondamentale per la condanna di moggi, che dovrà quindi essere assolto dal capo d’imputazione, insieme a dattilo.

 

Nel secondo caso, la condanna per moggi e per l’arbitro (a cui non è mai stata consegnata alcuna scheda svizzera, nemmeno per l’accusa) deriva unicamente dalle pressioni esercitate da moggi per inserire dondarini nella griglia dei tre arbitri da designare per l’incontro: “Questo è un antecedente che è solo reso meno efficiente dal mancato concorso del sorteggio truccato, poiché consente comunque l’accesso dell’arbitro gradito al sorteggio, con la possibilità di abbinamento alla squadra manifestante il gradimento… Non importa, dunque, che al dibattimento non è emerso che in nessun errore ebbe ad incorrere dondarini, a danno di questi e di quello, se il contenuto delle intercettazioni telefoniche consente di affermare che su quel campo dondarini avrebbe anche potuto non esserci…”. Non credo serva essere giuristi per capire quanto la motivazione della condanna sia tirata per i capelli. Del resto, la stessa terminologia usata dal tribunale per giustificare il convincimento appare un vero e proprio equilibrismo senza rete: “… circostanza, questa, che comunque, nella visione del tribunale, SEMBRA POSSA RICADERE nella previsione della norma penale, potendosi decifrare LA SIA PUR MARGINALE POTENZIALITA’ AD INCIDERE SULLA PARTITA” (il maiuscolo è, ovviamente, una personale sottolineatura).

 

Le stesse considerazioni, in linea di massima, valgono anche per la condanna inferta per il capo d’imputazione sub q (juve-udinese 2 a 1, arbitro rodomonti), nella quale “una incidenza, SIA PUR REMOTA, sull’andamento della partita poté in effetti derivare da quella che appare una smodata collaborazione tra bergamo e moggi nella formazione della griglia, nella quale collocare la partita, che accresceva la possibilità che fosse sorteggiato un arbitro gradito”. Trattasi della “celeberrima” grigliata moggi-bergamo, nella quale moggi gioca col designatore per individuare in anticipo i nomi degli arbitri. A cui si accompagnano, nel post-partita, le solite telefonate “salva-arbitro”.

 

Queste sono le frodi, accertate, nelle quali sono coinvolti moggi e la juve. A mio avviso, sotto un profilo strettamente giuridico, le condanne non sono un “abominio” (a parte quella di brescia-udinese, se risultasse vero che la scheda svizzera di dattilo risulta attivata solo due mesi dopo la partita), ma non risultano nemmeno fondate su argomentazioni eccessivamente solide. L’appello, insomma, è una partita che si può giocare. Diciamo che, facendo un paragone con un dentro/fuori di coppa, c’è il ritorno in casa con uno 1-3 da recuperare. Difficile, insidioso, ma non impossibile.

 

Un breve cenno, per chiudere, sulla condanna per “associazione a delinquere”. A me sembra eccessiva, alla luce delle risultanze processuali. Mi sbaglierò, ma non vedo come possa configurarsi un’organizzazione stabile, volta a conseguire il medesimo obiettivo, quando uno degli artefici -bergamo- ordina all’arbitro di inter-juve di danneggiare il capo dell’associazione stessa. O quando un associato come de santis entra ed esce dalla combriccola. Va da sé, in ogni caso, che l’imputazione è legata alla sussistenza delle frodi sportive: qualora in appello gli imputati venissero assolti dalla frodi, cadrebbe anche il reato associativo.

 

Ringrazio quanti hanno avuto la pazienza di leggere. Spero di aver contribuito alla comprensione della sentenza.

 

 

Michelleroi

 

Fonte Tutosport

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