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Giovanili Juventus

Viareggio Cup 2012: il cammino della Juventus

Post in rilievo

VIAREGGIO CUP - IL CAMMINO DELLA F.C. JUVENTUS



 

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GRUPPO A - GIRONE 4

[06 02 2012] JUVENTUS - NORDSJAELLAND 6-1 (Ruggiero ® - Padovan (2) - Beltrame - Bouy - De Silvestro) | Video Partita

[08 02 2012] JUVENTUS - A.P.I.A. LEICHHARDT 1-0 (Libertazzi) | Video Partita

[10 02 2012] JUVENTUS - CITTA' DI MARINO 1-0 (Bouy) | Cronaca Partita

 

OTTAVI DI FINALE

[14 02 2012] JUVENTUS - VICENZA 1-1 (6-4 d.c.r.) (Beltrame) | Video Partita

 

QUARTI DI FINALE

[16 02 2012] JUVENTUS - CLUB GUARANI' 3-1 (Gouano - De Silvestro - Bouy) | Video Partita

 

SEMIFINALE

[18 02 2012] JUVENTUS - PARMA 1-0 (Spinazzola) | Video Partita

 

FINALE

[20 02 2012] JUVENTUS - ROMA 2-1 (Beltrame - Padovan) | Video Partita

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Gara 1: JUVENTUS - NORDSJAELLAND 6-1

 

http://youtu.be/IpLXAfaBgCo

 

Buona la prima, anzi buonissima. Parte alla grande l'avventura della Primavera alla Viareggio Cup. I bianconeri dominano i danesi del Nordsjaelland e stravincono con un eloquente 6-1 con doppietta di Padovan e reti di Ruggiero, Beltrame, De Silvestro e di Bouy, subito a segno all'esordio.

 

Per la prima nel torneo, Baroni resta fedele al 4-2-3-1. Davanti a Branescu, giocano Untersee, Gouano, Rubin e Liviero. Chibsah e Gabriel a centrocampo, Ruggiero, Beltrame e De Silvestro a formare il trio alle spalle di Padovan.

 

I bianconeri studiano la gara e iniziano a prendere le misure con il passare dei minuti. Al 12' la combinazione De Silvestro-Liviero strappa applausi e un angolo. Più pericoloso il destro di Ruggiero, respinto dal portiere Storch.

 

Il pressing a tutto campo dei ragazzi di Baroni mette in difficoltà i danesi e crea più di una ripartenza pericolosa.

Al 23' la palla buona è per Beltrame, ma il controllo è impreciso e l'azione sfuma. Il sinistro out di De Silvestro un attimo dopo è il segnale di un predominio che si da più netto.

 

E puntuale arriva il vantaggio. Gabriel ci prova da fuori, Storch respinge corto e stende l'accorrente Padovan: rigore che Ruggiero trasforma al 26'.

 

Il Nordsjarlland ha una reazione ma Branescu ferma il tiro di Marcondes e, un attimo dopo, uno di Aynaoglu. I bianconeri non vogliono correre rischi e raddoppiano al 33' con Padovan che non sbaglia solo davanti alla porta. È il 2-0 con cui si chiude anche il primo tempo.

 

Ripresa. Baroni conferma inizialmente gli stessi 11. L'avvio bianconero è volto alla ricerca del tris che chiuda il match. Tris che arriva in contropiede: Padovan scappa e serve a Beltrame un pallone che chiede solo di essere spinto in porta.

 

Con il risultato al sicuro, Baroni regala la platea a Bouy, subentrato proprio a Beltrame. I danesi colpiscono una traversa con Henriksen, ma il quarto gol della giornata è ancora juventino. Segna proprio Bouy che sfrutta l'assist di Chibsah, dribbla Storch e infila a porta vuota. Ma non finisce qui. Poco dopo ci pensa ancora Padovan a trovare la stoccata in contropiede.

 

Entrano anche Spinazzola per Ruggiero e Libertazzi per Padovan. Dentro gente che vuole fare bene, ma il gol lo fanno i danesi con Rohde che insacca dopo una respinta di Branescu. Il distacco torna a essere di cinque reti grazie a De Silvestro.

 

Finisce 6-1, l'avventura alla Viareggio Cup parte al meglio.

 

juventus.com

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Gara 2: JUVENTUS - A.P.I.A. LEICHHARDT 1-0

 

http://youtu.be/nIbWO8Ll22s

 

Con un po' di fatica, ma la missione è compiuta: la Primavera è già agli ottavi della Viareggio Cup. L'1-0 contro gli australiani dell'Apia Leichhhardt, unito al ko del Città di Marino con il Nordsjaelland, vale il lasciapassare. Decisivi un gol di Libertazzi e una parata di Branescu un minuti prima della rete, giunta al 37' della ripresa. Venerdì la sfida ininfluente con i laziali.

 

Per la seconda gara, Baroni stravolge la formazione e cambia 10/11 della squadra che ha vinto l'esordio con il Nordsjaelland. In porta confermato Branescu, il resto è un 4-3-3 con Carfora, Garcia, Magnusson e Belfasti in difesa, Emmanuello, Schiavone e Bouy a centrocampo, Spinazzola, Libertazzi e Margiotta di punta.

 

L'avvio aggressivo degli australiani costringe i bianconeri a tenere subito alti i ritmi. Dopo una botta da fuori di Schiavone, è Spinazzola a chiedere un rigore per un tocco di mano in area. Più clamorosa la palla gol per Libertazzi, ma il capitano non trova la porta.

 

Gli occhi di tanti spettatori sono puntati su Bouy e l'olandese conferma le sue doti con giocate di tecnica sopraffina. Proprio da un suo sinistro da corner, Libertazzi sfiora la traversa di testa.

 

Anche i difensori provano a dare una mano per sbloccare il risultato. Belfasti fugge a sinistra e c'entra basso, ma Libertazzi viene fermato a pochi passi dalla porta. Lo 0-0 così non si schioda e resta fino all'intervallo.

 

Ripresa. Esce Margiotta, ancora a corto di fiato dopo l'infortunio, e dentro Ruggiero. La partenza è sprint ed Emmanuello sfiora il vantaggio di testa. Così come Libertazzi che non trova la porta di poco con una girata in area.

 

Al 14' entra Beltrame per Emmanuello. L'attaccante biellese in campo nel giorno del suo 19esimo compleanno e al primo pallone toccato crea un pericolo, annullato da un fuorigioco di Libertazzi.

 

La pressione bianconera aumenta ancora e tocca a Ruggiero mancare di poco la rete. L'attaccante campano si fa male e deve uscire: entra Padovan.

 

Con il passare dei minuti inizia a crescere un po' di foga e anche le giocate più facili rischiano di essere sbagliate. Il nuovo entrato prova la girata volante ma mette a lato.

 

Al 36' l'occasione più grossa capita all'Apia e Branescu compie il miracolo su Napoli. Il pericolo scampato sprona i bianconeri e Libertazzi insacca su sponda di Magnusson.

 

La Juventus sfiora il raddoppio con Padovan e tiene il minimo vantaggio fino alla fine. Un vantaggio che vale gli ottavi con una gara d'anticipo.

juventus.com

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Gara 3: JUVENTUS - CITTA' DI MARINO 1-0

 

Dopo il primo posto, già ottenuto con un turno d’anticipo, la Primavera completa l’opera. Vince anche la terza sfida con il Città di Marino (1-0), chiude il Girone 4 a punteggio pieno e si guadagna un posto da testa di serie per gli ottavi di finale, in attesa del sorteggio di domani che decreterà il nome dell’avversaria.

 

La sfida di Quarrata va in archivio con protagonista su tutti: Ouasim Bouy. L’olandese decide il match con un sinistro da fuori da applausi, colpisce un palo e crea altri due pericoli nella ripresa. Un’altra perla dopo la rete all’esordio con i danesi del Nordsjaelland.

 

Una vittoria da dedicare a Giuseppe Ruggiero, operato stamattina al menisco e fuori causa per il resto del torneo.

 

Due giorni dopo il successo sull’Apia Leichhardt, Marco Baroni conferma in pratica la stessa formazione. Dentro 10/11, con il solo cambiamento di Corticchia per Spinazzola e l’avanzamento di Emmanuello sulla linea degli attaccanti.

 

Quindi un 4-3-3 con Branescu in porta, difesa con Carfora, Garcia, Magnusson e Belfasti, centrocampo a tre con Corticchia, Schiavone e Bouy, attacco con Margiotta, Libertazzi ed Emmanuello.

 

Dopo le gare di La Spezia e Viareggio, i bianconeri trovano una temperatura più bassa, quasi da… Vinovo, molto vicina allo zero. I bianconeri pagano questa condizione e nei primi minuti compiono un paio di errori nelle retrovie: Robic grazie Branescu dopo pochi secondi.

 

La difesa perde subito uno dei suoi perni. Carfora prende una botta e deve lasciare il campo già al 10’, entra lo svizzero Untersee. Anche i laziali sbandano in difesa e per poco Margiotta non ne approfitta, ma il portiere De Lucia salva in uscita. La squadra di Baroni cresce e ancora Margiotta sfiora il gol su assist di Corticchia.

 

Il vento e il pessimo stato del terreno di gioco non aiutano lo spettacolo. Anche gli errori si susseguono, da entrambe le parti. Il Città di Marino si rende pericolosa su angolo dopo una presa non perfetta di Branescu. Il portiere rumeno si rifà pochi minuti dopo deviando un tiro ravvicinato di Laghigna.

 

Baroni prova a cambiare modulo. Arretra Emmanuello, che fa a fare il playmaker vicino a Schiavone, e avanza Bouy. Prima della fine del tempo è Magnusson a sfiorare il vantaggio con una sforbiciata dopo azione da corner. Il primo tempo finisce con uno 0-0 specchio della gara giocata.

 

Ripresa. Si parte con gli stessi 22 che sono rientrati negli spogliatoi. I bianconeri provano a trovare il vantaggio ma manca un po’ di lucidità. Come al 11’ quando dopo una mischia in area nessuno riesce a ribadire in rete da due passi. Ci prova anche Bouy, di testa su cross di Schiavone: palla a lato.

 

Il nuovo arrivato sale in cattedra e al 20’ sblocca la gara nel modo più spettacolare: gran sinistro da fuori e palla all’incrocio. Lo stesso talento olandese sfiora il bis un attimo dopo, ma de Lucia salva con i piedi.

 

Trovato il vantaggio, la Juventus non molla la presa e va a caccia del raddoppio. Con meno frenesia e contro un avversario che non cambia l’atteggiamento e resta comunque prudente. Bouy resta l’uomo copertina e colpisce un palo clamoroso. A complicare le cose arriva un rosso a Schiavone per proteste e che lascia i compagni in 10. Entra Spinazzola per Margiotta, un cambio che non cambia la sostanza della squadra.

 

Il Città di Marino inizia a crederci e lascia anche spazi, come nell’azione in cui Libertazzi si invola da solo dalla sua metà campo ma viene anticipato in uscita da De Lucia.

 

Il risultato con cambia più. La perla di Bouy basta e avanza per vincere il match e chiudere il Girone 4 con tre vittorie in tre gare. Ora attesa per il sorteggio e per la sfida degli ottavi di finale.

 

juventus.com

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Ottavo di Finale: JUVENTUS - VICENZA 1-1 (6-4 d.c.r.)

 

http://www.youtube.com/watch?v=IQnSicdRG2Q&feature=g-all-u&context=G260ca65FAAAAAAAAAAA

 

Ancora una vittoria, ancora una partita difficile contro un'avversaria che ha pensato soprattutto a difendersi. Dopo il successo ai rigori contro il Vicenza, per la Primavera si sono spalancate le porte dei quarti di finale della Viareggio Cup. Prima di pensare al Club Guaranì, prossima rivale, c'è da godersi il passaggio del turno. Ecco le parole di Mauro Sandreani, Marco Baroni e di due dei protagonisti del match: il portiere Laurentiu Branescu e il bomber di giornata Stefano Beltrame.

 

Sandreani: «È stata una vittoria sofferta, ma meritata. Siamo contenti di questo di successo, ottenuto dopo una prestazione di grande livello e intensità. Siamo andati sotto dopo pochi minuti e c'erano tutti i presupposti per perdere la testa, invece i ragazzi hanno giocato con personalità. La nostra è una squadra di qualità, che intimorisce, quindi troviamo spesso avversari che giocano tutti dietro la linea della palla. Ora pensiamo a recuperare dal punto di vista fisico perché a Viareggio è fondamentale essere al massimo».

 

Baroni: «Il Vicenza si è chiuso bene e ha cercato di non farci giocare. Oggi i ragazzi hanno dato il massimo e non posso rimproverare loro nulla. Abbiamo colpito pali, avuto occasioni e sfiorato tante volte il gol. Non è stato facile dover rimontare dopo l'infortunio iniziale che ci è costato lo svantaggio. Appelt? Dovrebbe essere solo una contusione, ha 24 ore per recuperare, speriamo che ce la faccia. Sono cose che capitano, comunque Bouy ha fatto bene quando è entrato».

 

Branescu. «Sono contento per aver passato il turno, speriamo di continuare ad andare avanti. Ogni passo ci avvicina alla fine e noi vogliamo tornare a casa con la coppa. I rigori sono una cosa strana, non bisogna pensare a nulla e provare a intuire l'angolo giusto».

 

Beltrame. «Sono felice di aver potuto contribuire a questo successo. Non è stato facile perché loro erano tutti dietro, ma alla fine l'abbiamo portata ai rigori e ce l'abbiamo fatta. In questi giorni ci siamo allenati molto con i tiri dal dischetto, se più avanti dovremo di nuovo costretti a tirarli saremo pronti».

 

juventus.com

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Quarto di Finale: JUVENTUS - CLUB GUARANI' 3-1

 

http://www.youtube.com/watch?v=rdDc5pPh45M

 

 

La tradizione continua. Come due volte nelle ultime tre edizioni, la Primavera è nelle prime quattro alla Viareggio Cup. I bianconeri vincono 3-1 contro il Club Guaranì e si garantiscono la semifinale di sabato con il Parma, vittoriosa sul Torino. Al Picco di La Spezia, sono Gouano, De Silvestro e Bouy a firmare una vittoria in rimonta.

Conosciuto in anticipo il nome della possibile rivale per la semifinale, la squadra di Baroni prova a giocarsi le proprie chance. E lo fa con una formazione con poche variazioni rispetto alla sfida di martedì con il Vicenza. Gabriel Appelt non viene rischiato dall'inizio – al suo posto Schiavone - e Libertazzi al centro dell'attacco al posto di Padovan.

Si parte con un 4-2-3-1 con Branescu tra i pali, retroguardia confermata con Untersee, Gouano, Rubin e Liviero, Chibsah e Schiavone davanti alla difesa. De Silvestro, Beltrame e Spinazzola a formare il trio alle spalle di Libertazzi.

Il Picco di La Spezia, dove i bianconeri hanno iniziato la loro avventura nel torneo, è al centro dell'attenzione. In tribuna tanti addetti ai lavori, tra questi anche il tecnico dell'Under 21 Ciro Ferrara, presente insieme a Michelangelo Rampulla e Massimiliano Maddaloni.

Dalle prime battute, la sfida con i paraguaiani assume contorni diversi dalle ultime tre. Sudamericani aggressivi e disposti a fare la partita. La prima parata è di Branescu su una punizione rasoterra di Caceres. La gente che gremisce la tribuna centrale ha voglia di vedere bel calcio e dispensa applausi anche per un disimpegno elegante di Gouano.

La Juventus inizia a prendere in mano il pallino del gioco e i paraguaiani tentano il contropiede. E al 13' sbloccano la gara con Jorge Benitez che resiste alla pressione di Gouano, si presenta in area e infila Branescu.

La reazione arriva pronta con una punizione di Schiavone, inchiodata a terra da Silva. Un attimo dopo, testa di De Silvestro su cross da destra di Spinazzola e pallone alto di poco. I due invertono presto la posizione, con De Silvestro a destra e Spinazzola a sinistra. Al 25' è Beltrame a cercare la via centrale e a impegnare Silva con un rasoterra mancino.

La fase centrale del tempo è tutto di marca bianconera, con azioni tentate da entrambe le fasce, anche con il contributo dei terzini Untersee e Liviero. Al 28' una combinazione a destra vale un angolo, da cui nasce il pareggio. Su una palla che arriva bassa a centro area, è proprio Gouano a insaccare da due passi facendosi perdonare per l'azione del vantaggio avversario.

Subito il pari, i giocatori del Guaranì alzano il livello di aggressività: ammonito Ariel Benitez per un brutto fallo su De Silvestro. Il match torna sui binari dell'equilibrio ed è Branescu a dover intervenire su una botta dal limite di Caceres. La risposta bianconera è affidata a un cross di Liviero che per poco con trova Libertazzi a centro area. Stessa azione allo scadere ma dall'altra fascia: centro basso di Beltrame e Libertazzi non trova la deviazione da pochi passi. Il risultato resta così sull'1-1 che porta le squadre al riposo.

Ripresa. Baroni non cambia e rimanda dentro gli stessi 11. I bianconeri partono in avanti ed è Liviero a provare l'azione personale da sinistra: palla alta. Più pericoloso un destro in corsa di Schiavone, deviato da Silva. Il gol nel primo tempo galvanizza Gouano che si inventa attaccante aggiunto al 12': suo il cross su cui Libertazzi non trova una difficile volée in acrobazia. Il capitano lascia il campo al 13', entra Padovan. Il nuovo entrato ci mette tanta grinta e si prende subito un giallo su un tentativo di pressing.

Il Guaranì è meno pericoloso e per tentare la conclusione deve ricorrere ai calci piazzati: Branescu para un'altra punizione di Caceres. Al 25' Baroni si gioca la carta Gabriel Appelt, dentro per Schiavone. Con il passare dei minuti, si allunga l'ombra dei supplementari e le due squadre stanno maggiormente attente a non lasciare varchi. Uno lo trova Padovan a sinistra: cross per la testa di De Silvestro, ma Silva è ancora piazzato.

De Silvestro ha il modo di rifarsi al 30'. Grande azione corale: Padovan-Chibsah-Spinazzola, centro basso da sinistra e deviazione vincente per il 2-1. Baroni deve subito cambiare la squadra. Beltrame non ce la fa e lascia il posto a Bouy. L'olandese torna sul campo dove dieci giorni prima aveva esordito e segnato il suo primo gol in bianconero. E subito prova il bis con una botta al volo che esce non di molto.

Ora sono i paraguaiani a dover fare la partita per trovare il pari e la Juventus può giocare sul suo terreno preferito: la velocità del contropiede. Gouano prova un'altra prodezza in avanti ma il suo tocco, dopo una punizione da sinistra, è debole. Branescu deve volare per deviare una botta ancora di Jorge Benitez.

Il match ball finisce sulla testa di Padovan, ma la deviazione è debole e Silva para ancora. Fortunatamente la beffa non arriva e il pari del Guaranì è annullato per un fuorigioco dopo una punizione dubbia dal limite.

Per evitare rischi, la Juventus chiude il conto. E ci pensa ancora Bouy che inventa un missile d oltre 30 metri che vale il 3-1 e una gran fetta di semifinale. Il finale è incandescente e a farne le spese sono Padovan e Rafael Benitez che vengono espulsi.

Ma ormai il capolavoro è compiuto. La Primavera batte il Club Guaranì e vola in semifinale di sabato dove troverà il Parma.

 

juventus.com

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Semifinale: JUVENTUS - PARMA 1-0

 

http://youtu.be/QhofNGoQ-7A

 

Ci sono voluti 85 minuti di dominio ma alla fine la Primavera ha conquistato quello che meritava: Parma battuto 1-0 e finale della 64ª Viareggio conquistata. A decidere la sfida, a pochi minuti dalla fine, un colpo di testa di Spinazzola a sancire un dominio inizio fin dal calcio d’inizio.

Ora attesa per la seconda semifinale in programma a La Spezia tra Roma e Fiorentina. Ma la squadra di Baroni ha già conquistato un posto per la finale di lunedì e tenterà di conquistare l’8° titolo della storia bianconera.

 

Due giorni dopo la vittoria nei quarti sul Guaranì, Baroni ripropone gran parte della squadra iniziale. Recupera all’inizio Gabriel Appelt e non rischia Beltrame, con Bouy lanciato fin dall’inizio. Padovan è out per squalifica.

Si parte con Branescu in porta, retroguardia con Untersee, Gouano, Rubin e Liviero, Gabriel e Chibsah a centrocampo, De Silvestro, Bouy e Spinazzola a formare il trio alle spalle di capitan Libertazzi, unica punta.

Le sue squadre si ritrovano di fronte due mesi dopo il match di campionato. Allora finì con un monologo bianconero, un 6-1 senza discussioni. Da allora gli emiliani sono cresciuti e, anche grazie al mercato, sono diventati la sorpresa della Viareggio Cup. Alla semifinale, la squadra di Fausto Pizzi ci arriva dopo aver fatto fuori Milan, Inter e Torino.

Al Chisola, la squadra di Baroni chiuse subito il match (4-0 prima della mezz’ora) e ci prova subito anche questa volta. Al 4’ Spinazzola e De Silvestro provano la giocata decisiva del match con i paraguaiani: il tocco finale è alto di un soffio.

Il Parma è costretto sulla difensiva e il conto degli angoli si tinge subito di bianconero. Anche Gouano, autore dell’1-1 con il Guaranì riprova la prodezza ma sfiora il palo di testa. I bianconeri spingono anche con i terzini e Liviero crea scompiglio in area guadagnando un altro tiro dalla bandierina. Bouy inizia a scaldare il sinistro, prima centra per la testa di Libertazzi (Gallinetta è piazzato e para) e poi ci prova da fuori non trovando la porta.

Con il passare dei minuti diventa un assedio ma il gol non arriva, neppure quando Spinazzola batte a colpo sicuro ma un difensore respinge. Come spesso accaduto nelle ultime gare, Baroni inverte lo stesso Spinazzola e De Silvestro. Proprio De Silvestro crea un pericolo dopo un’incursione centrale: Gallinetta para ancora.

Il Parma ha una fiammata intorno alla mezz’ora, ma Monachello non trova la porta con il diagonale. Al 36’ la più grossa occasione per i bianconeri: dopo un’incursione di De Silvestro a sinistra, si accende una mischia in area gialloblu e per poco Libertazzi non trova la zampata vincente. Il vantaggio sembra fatto al 39’: De Silvestro colpisce un palo in corsa e sul prosegue Libertazzi mette a lato di testa. I bianconeri stringono i tempi e Gallinetta deve volare anche un colpo di testa di Spinazzola. Bouy prova l’ennesima prodezza da fuori: sinistro a lato di poco. Così come un colpo di testa di De Silvestro da centro area un attimo dopo.

Il primo tempo si chiude sullo 0-0, risultato che sta molto stretto alla Juventus. E non solo per il palo di De Silvestro.

Ripresa. Si riparte senza cambi per Baroni che conferma gli stessi che hanno dominato il primo tempo. E si riparte con lo stesso copione e con un destro di Spinazzola che Gallinetta blocca a terra. Un attimo dopo è De Silvestro a provare l’incursione e a sfiorare il palo. Ancora De Silvestro al 5’ e questa volta ci vuole il difensore Mantovani a salvare sulla linea a portiere battuto.

Al 12’ botta di Liviero e altra deviazione di Gallinetta. Il Parma vive sempre di fiammate e Branescu deve volare su girata mancina di Monachello. La Juventus riprende subito in mano la gara e De Silvestro, Bouy e Libertazzi non trovano il tocco decisivo.

Il match si accende anche per merito del Parma che si affaccia con più convinzione: Branescu deve intervenire ancora su Pedrinelli. Baroni cambia dal 17: fuori Bouy e dentro Margiotta, autore di un tris nel match di campionato di due mesi fa.

A metà ripresa altro cambio. Entra Beltrame ed esce Libertazzi. I due nuovi entrati combinano subito e l’ex novarese va al tiro ma senza centrare la porta. Al 34’ è Gabriel a pescare Beltrame ma la difesa gialloblu si salva ancora. Gallinetta di nuovo sugli scudi per salvare su girata di Margiotta.

La gara si sblocca al 40’. Gouano si trova in avanti e centra da sinistra, Chibsah devia in spaccata da centro area e Spinazzola insacca di testa in tutto a centro area. Baroni si copre per gli ultimi minuti e manda dentro Schiavone per De Silvestro. Lo stesso Spinazzola si procura una grande chance per il raddoppio, ma Gallinetta lo ferma in uscita bassa.

Al termine del 4° minuto di recupero arriva il fischio finale che sancisce il successo bianconero. Un successo firmato Spinazzola e che vale la finale di lunedì a Viareggio.

 

juventus.com

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Finale: JUVENTUS - ROMA 2-1

 

 

La Juventus trionfa nella 64° edizione della Viareggio Cup ed è padrona della Versilia per l’ottava volta nella sua storia. La finale con la Roma è letteralmente dominata per un tempo e poi amministrata in una ripresa più emozionante e combattuta, ma che nella quale, pur soffrendo, la Juve ribadisce una superiorità che non è mai stata in discussione.

Baroni cambia tre pedine rispetto alla semifinale con il Parma, con Belfasti, Beltrame e Padovan al posto di Liviero, Bouy e Libertazzi, mentre De Rossi ripropone la stessa squadra che ha superato la Fiorentina in semifinale.

L’avvio è tutto di marca bianconera e già al 4’ De Silvestro, dopo una discesa caparbia sulla sinistra, mette Beltrame in condizioni di battere a rete. Il tempismo nell’inserimento è ottimo, ma il tocco troppo debole. Non che sia più potente quello che lo stesso attaccante opera due minuti più tardi, ma è comunque decisivo. La Roma prova a farsi vedere in avanti e si espone al contropiede della Juve. Spinazzola porta palla e, sull’uscita di Pigliacelli, serve Beltrame che deve solo appoggiare il rete con la porta sguarnita.

Giusto il tempo di esultare che Padovan potrebbe già portare al raddoppio, ma la sua conclusione ravvicinata su prezioso assist di De Silvestro, viene respinta dal portiere giallorosso.

Si gioca praticamente a una porta sola e la Roma sembra quasi stordita dal dinamismo della squadra di Baroni, che corre di più e fa correre il pallone, è pericolosa per vie centrali, ma sa anche allargare sapientemente il gioco per sfruttare le fasce. Insomma, per i primi dieci minuti, il dominio è totale.

I giallorossi sono i campioni d’Italia in carica e sembrano avere l’esperienza necessaria per provare a rialzare la testa, ma proprio quando provano ad aumentare il ritmo, Spinazzola inventa ancora una giocata decisiva, orchestrando una veloce ripartenza, saltando l’uomo al limite e servendo a Padovan un pallone d’oro, che la punta capitalizza al massimo siglando il raddoppio.

E poco dopo la Juve va vicina anche al terzo gol con il solito Spinazzola che controlla in area un calcio di punizione di Beltrame e serve Padovan, la cui girata viene respinta sulla linea da Orchi.

Al 38’ arriva la prima conclusione in porta della Roma, con un piatto di Piscitella dal limite, bloccato senza difficoltà da Branescu. Più complicato l’intervento di Pigliacelli sul coraggioso tentativo al volo di De Silvestro, dopo l’angolo battuto da Beltrame.

L’arma in più dei bianconeri è la velocità nelle ripartenze, mentre la manovra giallorossa è più lenta e prevedibile. E se non fosse per il campo, in pessime condizioni, al 44’ arriverebbe anche il gol del 3-0: Untersee crossa basso dalla destra per Padovan, che è in posizione ideale per toccare in rete, ma il pallone rimbalza male su una zolla e la deviazione a colpo sicuro non riesce.

In avvio di ripresa i bianconeri amministrano il vantaggio, ma sugli sviluppi di un corner a proprio favore, subiscono il contropiede che riapre la gara: è Piscitella a concluderlo, con un destro a giro dal limite che permette alla squadra di De Rossi di accorciare le distanze.

La partita ora è intensa, combattuta, e la Roma si butta in avanti alla ricerca del pareggio. Lo sfiora al 20’ Politano, con un tocco rasoterra che supera Branescu in uscita, ma termina a lato. Poco dopo il portiere bianconero è decisivo prima su Piscitella e poi su Viaviani.

Baroni interviene, inserendo Bouy al posto di De Silvestro, la Juve trova maggiore equilibrio e Spinazzola impegna Pigliacelli con un sinistro dal limite. Il portiere romano si supera a cinque minuti dalla fine, quando devia un destro a botta sicura di Spinazzola, ma l’occasione, ghiottissima, è comunque il segnale che i bianconeri hanno ripreso in mano la gara.

Il finale è convulso, la Roma tenta gli ultimi assalti, ma la retroguardia tiene ed è anzi Beltrame a sfiorare ancora il gol. Finisce 2-1, finisce con la Juve in trionfo, e con Viareggio colorata di bianconero per l’ottava volta nella storia, la sesta negli ultimi nove anni.

JUVENTUS-ROMA 2-1

 

RETI: Beltrame 6’ pt, Padovan 23’ pt, Piscitella 13’ st

 

JUVENTUS

Branescu; Untersee, Gouano, Rubin, Belfasti; Appelt (15’ st Schiavone), Chibsah; Spinazzola, Beltrame, De Silvestro (25’ st Bouy); Padovan (43’ st Garcia) .

A disposizione: Gagliardini, Magnusson, Liviero, Corticchia, Libertazzi, Margiotta.

Allenatore: Baroni

ROMA

Pigliacelli; Sabelli, Orchi, Barba, Nego; Ricci M. (1’ st Frediani), Viviani, Verre; Politano (31’ st Leonardi), Tallo, Piscitella.

A disposizione: Proietti, Romagnoli, Ceccarelli, Cittadino, Lopez, Rosato, Ricci F.

Allenatore: De Rossi.

ARBITRO: Bergonzi

ASSISTENTI: Niccolai, Bianchi

AMMONITI: 45’ pt Orchi, 7’ st Nego, 16’ st Viviani, 25’ st Cibsah, 26’ st Sabelli

 

juventus.com

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