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Cuccureddu

Il pagellone stagionale di Cuccureddu

Post in rilievo

BUFFON/1 il portiere 7,5 che uno col passare del tempo non sia più un extraterrestre può capitare. Da diverso tempo ci si domandava se fosse ancora un atleta: lo è. Mancavano motivazioni, a parte i sei milioni l'anno che noi rozzi pensavamo bastassero: mancava il brivido, il gusto, il non so che. Ritrovandolo, ha ritrovato anche le parate. Però il portiere ha una convivenza difficile con

BUFFON/2 il Celenterato un tale con le fattezze di Buffon, un sorriso - diciamo - non intelligentissimo perennemente appeso, una socievolezza gaia e irrefrenabile, fonte di compulsivi abbracci, tenerezze ed effusioni con le peggiori canaglie che calcano i campi della serie A, e una propensione a dichiarazioni di abetesca (nel senso del presidente di Lega) stupidità. Conte gli ha prosciugato l'acquario, e il Celenterato è quasi sparito. Si è manifestato contro il Lecce, 'na sera 'e maggio, speriamo per uno spettacolare e definitivo congedo

 

STORARI 7 l'anno scorso come ogni umano vedente qualche volta pensò "ma se sta in porta quello lì ci posso stare anche io", e una volta lo disse pure. Quest'anno ha fatto indossare al suo ego la gloriosa maglia di Alessandrelli e Bodini, per ritagliarsi una coppa Italia da protagonista. Gli scudetti si vincono anche così

 

MANNINGER 7 di stima impossibilitato a giocare, utilizzato da Conte come supporto psicologico: lo faceva travestire da SS (solo 3 minuti di trucco) per chiarire meglio qualche concetto.

 

BARZAGLI 9 noi nati negli anni '70 siamo cresciuti con dei sani luoghi comuni: il peso-forma, primo non prenderle, il fattore-campo, e i calciatori che "dai 28 anni sono nel pieno della maturità". I luoghi comuni hanno di bello che spesso sono veri. Barzagli a una certa età non è che sia diventato Scirea. Ma ha raggiunto la lucidità e la calma dell'uomo adulto e maturo. Ci sono difensori più scattanti ed esplosivi, ma pochini in Europa col suo piazzamento. Economicamente parlando il capolavoro di Marotta

 

BONUCCI 8 se hai uno che si crede a torto Beckenbauer puoi fare due cose: mandarlo a zappare a suon di pedate nel didietro, oppure - specie se ci hai speso 15 milioni - lavorarci su e vedere di sfruttare il buono (i piedi da centrocampista) a scapito del cattivo (la testa di rapa). Con l'ausilio di qualche sana panchina è venuto fuori che non è nemmeno una testa di rapa, forse è persino un potenziale leader. Anzi, un Kaiser.

 

CHIELLINI 8 in due stagioni almeno, uscito dalla tutela di Fra Nicola, è stato il manifesto dell'anti-darwinismo: l'involuzione della specie, da difensore europeo a caricatura di Iuliano in acido, un simpatico (agli avversari) casseur, sabotatore di fuorigioco e procacciatore di rigori a suon di scivolate in area. Anche nel suo caso Conte ha dovuto praticare il classico elettroshock: la panca, con temporaneo, espiatorio ritorno a sinistra. Incanalata di nuovo positivamente la belluina energia, senza essere diventato una cima è tornato a essere un difensore che sa stare in campo. Lo spirito, quello non è mai mancato.

 

DE CEGLIE 7,5 per due anni dal basso del nostro 1,64 abbiamo ironizzato sulle gambone lunghe, che ci ricordavano uno sgraziato Pippo, buono forse per l'atletica leggera ma negato per il calcio. Già l'anno scorso per la verità mostrò timidi segni di miglioramento, da Pippo a Super-Pippo insomma. Quest'anno, dopo un 'esclusione punitiva, apparsa persino esagerata, dopo Juve-Bologna ha definitivamente lasciato Disneyland, approdando al calcio vero: più coordinato, più completo, più maturo. Resta il problema dei cross in Val di Susa.

 

LICHSTEINER 8 Dice Orson Welles nel Terzo Uomo "In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù.". È tempo di aggiornare la battuta.

 

CACERES 6 figliol prodigo, senza i vitelli grassi (quelli giocavano con lui la prima volta) ma con una concorrenza più dura. Dirompente in coppa Italia, sufficiente in campionato, tornerà utilissimo in futuro. Ma - per favore - non a sinistra.

 

GROSSO fuori concorso un genio, e la smentita vivente (basta vedere l'abbronzatura) che l'aria di Vinovo è malsana. Dopo il mondiale 2006 fra Inter e Juve un palmares da record dell'abusivismo. Leggenda

 

PIRLO 10 l'equivalente calcistico di Fred Astaire, l'unico giocatore di cui applaudi anche i passaggi sbagliati (rari come le esternazioni intelligenti di Abete. Oddìo, non così rari), tanto sono eleganti e nitidi anch'essi. Da possibile zeppa nel congegno tattico a Congegno Tattico fatto persona, il giocatore più determinante della stagione. Sottoporre Jean-Claude Blanc, l'uomo che disse che "questi giocatori non fanno parte della tradizione Juve" alla visione coatta delle sue partite di quest'anno. Prima del colpo alla nuca.

 

VIDAL 9 l'inizio fu preoccupante. Un simpatico casinaro, intraprendente ma con la propensione a essere sempre dalla parte sbagliata, frenetico, innamorato del tiro da fuori senza esserne ricambiato. In più lo accompagnava una fama vaga e quindi sinistra di eclettismo esasperato, in genere anticamera del non saper fare niente bene. Sottoposto da Conte - oltre all'etilometro - a una robusta cura tattica è diventato un centrocampista di livello internazionale, che deve limare, specie per l'Europa, gli istinti sanguinari (che però a noi piacciono tanto), e a cui dev'essere consentito di tirare un po' di più il fiato. Etilometro a parte.

 

MARCHISIO 9 fans della prima ora, da una apparizione ferragostana in amichevole l'anno della B (pardon, della A 2), lo stavamo ripudiando come talento inespresso, dalla personalità fragile. Invece era solo un problema di compagnia: dapprima circondato da psicolabili, soggetti con disturbi motori e gambe sottratte alla pastorizia, insieme a due fra i massimi filosofi del XXI secolo è cresciuto a dismisura, regalando calcio sontuoso e una grandissima vena realizzativa, in porta e con la moglie. Manca solo la continuità (tre mesi di blackout) per il pantheon.

 

MARRONE 6 circondato da un'aura leggendaria, secondo cui Conte nutre per lui una considerazione speciale, abilmente dissimulata: per non far ingelosire i compagni infatti non lo fa giocare quasi mai. Positivo nei pochi scampoli, spera di venire sulle scatole al mister per scollinare finalmente le 5 presenze

 

PADOIN 6 ex-seguace del Profeta riammesso al tempio, un onesto pedatore, miracolato dal mercato di gennaio, dove Marotta lo ha pagato poco meno di quanto Moggi pagò Zidane. Un gol a Firenze. Rispetto a Pazienza comunque un titano.

 

ESTIGARRIBIA 6,5 più bello che tecnico, ma volenteroso e disposto al sacrificio, è stato talvolta tatticamente utile. Nel gioco dei paragoni non ha fatto venire in mente qualcuno molto meglio di Limido, ma è un primo passo. Rispetto a Elia e Krasic comunque un Bruno Conti

 

KRASIC boh lievemente sfasato rispetto ai compagni e forse in generale (lunedì al festeggiamento ha portato il panettone), sta meditando con attenzione da mesi su un oscuro messaggio di Conte ("entra e vai"). Appena l'avrà decifrato non lo fermerà più nessuno. (TONFO) "No Milos, quello è l'armadio, l'uscita è di là"

 

ELIA mah. Ha l'aria da grullo, sta 18 ore al giorno su Twitter a postare foto delle sue parti intime o di macchine da pappone di Starsky & Hutch che chiama "bambine", in campo o va lui o va la palla. Ma non facciamoci ingannare dalle apparenze.

 

PEPE 7,5 per un anno testimonial del neo-calcio italiano, uno sport recente in cui chiunque può diventare titolare della Juventus, dopo aver sfiorato l’esilio in Siberia o giù di lì, gli appare in sogno il Profeta e lo trasforma nel suo adepto più invasato. Nel girone d’andata è trasfigurato, ritorna umano da gennaio, a tratti ritorna Pepe. Nella Juve ideale è la riserva ideale, quest’anno un pilastro

 

GIACCHERINI 7 il suo arrivo a luglio è salutato dallo scrivente, con una delle sue battute da avanspettacolo, “il Garrincha della piadina”. È invece un diligente soldatino con piedi non insensibili, che sa riciclarsi anche interno rinverdendo una gloriosa tradizione di jolly (il primo Fanna, Vignola…) umili ma utili. Aggiustasse un filino la mira…

 

MATRI 7- andata da 8, ritorno da 5,5. Andata da centravanti, non un fenomeno ma uno che vede la porta. Ritorno da minatore del Sulcis o da solfatara siciliana, un lavoro di sacrificio che mal si concilia con la freddezza sotto rete. Noi tradizionalisti vediamo lo spreco, ma la nostra vista è corta. Però ci piacerebbe restasse.

 

VUCINIC 7 va preso così, ne fa una buona e tre in poltrona. Va preso così, capace di colpi che sfidano la balistica e di mancare la porta vuota che si sposta verso la palla. Va preso così, slavo estroso e umorale. Va preso così, pantofolaio eppure alla fine decisivo, per la prima volta dopo anni di stelle filanti e grandi penniche. Va preso così. Va preso a calci.

 

QUAGLIARELLA 6 fuoco fatuo o fu vera gloria il folgorante girone d’andata 2010? Afflitto da una sfiga willcoyotesca, annichilito dalle sadiche sevizie di Conte, per mesi vagola evanescente. Si ritrova e si riperde, gli manca sempre qualcosa.

 

BORRIELLO 6 – al suo arrivo divide i tifosi in due fazioni (iniezione letale o lapidazione). Pettinature e tagli dei baffi mettono tutti d’accordo (per la fucilazione). Conte vede in lui il minatore che Matri non sa essere, e insiste. Alla fine oltre a due gol suscita l’autorete più bella degli ultimi dieci anni. Grazie ma ciao

 

DEL PIERO 10 honoris causa di fronte alla richiesta di “fare l’Altafini”, che gli viene rivolta da quando aveva 26 anni, stavolta si adegua. Per un po’ sembra l’Altafini di oggi, ma - mai banale – si sceglie la ribalta: la coppa Italia, l’Inter, la Lazio con un gol di fatto decisivo. Manca l’ultima pennellata, lui sa quando. Può tutto, anche andarsene, tanto ci sarà sempre. (N.B. qui si parla del calciatore, il resto è gossip)

 

CONTE 30 che dire di più di quel che si è detto qui? http://www.vecchiasi...ost__p__8115424

Profeta e mistico, promotore di iniziative spericolate, da Pannella del calcio, come la legalizzazione di Bonucci o l’abolizione del centravanti, sa che fare un miracolo è niente, è la normalità a essere difficile. Ma ha una Missione, e la realizzerà.

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Il 6.5 a Esti e il 7 a Matri sono generosi, e cmq penso sia meglio non riscattare il primo e vendere il secondo. Al Chiellini di quest'anno, nonstante gli errori iniziali, darei anche 9; come ha detto Mazzarri "da solo ne marcava tre". Per il resto, sono sostanzialmente d'accordo.

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Qualche spunto interessante, qualche esagerazione, tutto sommato promosso pure Cuccureddu con un bel 7 ;)

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quanto sognavo le tue pagelle max @@

 

siamo solo in disaccordo su Matri (a me che faccia tutti quei movimenti per i centrocampisti a scapito di qualche gol va benissimo) e su Borriello che sai quanto odi (come caratteristiche) ma che tante partite c'avrebbe risolto quando gli avversari erano rinchiusi nella loro area lasciandoci liberi di buttarla dentro (spesso a casaccio qualche volta bene sefz)... il classico "calascione" là davanti insomma sefz

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Come sempre non sei mai banale, Cuccureddu, ed é sempre un piacere leggerti. Sono d´accordo pió o meno su tutti, tranne che su:

 

Buffon: io gli darei 8 o 9, in fondo ha fatto solo un errore determinante in tutta la stagione e ci puó stare benissimo. Sono invece d´accordo sulla persona Buffon. A volte fa dichiarazioni veramente senza senso, ma ormai sappiamo che il personaggio é questo. Gli voglio bene lo stesso, cosí come volevo bene a Tacconi che pure aveva (ha) una personalitá un pó particolare.

 

Caceres: per me si merita un bel 7. Ha segnato una doppietta decisiva in Coppa Italia ed in campionato non ha mai giocato sotto la sufficienza quando é stato messo in campo. Ha pure segnato un gol contro l´Inter. Ed é un ottimo jolly, visto che gioca bene sia al centro che sulla fascia.

 

Grosso: non capisco questa tua frecciatina nei suoi confronti. Per me si é comportato da buon professionista, senza mai lamentarsi. E le due volte che é stato messo in campo ha fatto il suo, anche se ovviamente senza convincere piú di tanto perché ormai é l´ombra del giocatore ammirato nel 2006. Personalmente non ho nulla contro di lui anche se prenderlo era probabilmente un erorre (o forse no visto che comunque una sessantina di presenze totali le ha fatte in tre anni alla Juve, che non sono nemmeno pochissime).

 

Krasic: io gli darei 5.5 solo per il gol contro il Catania e perché comunque l´anno scorso fece molto bene (per questo é un pó in credito e si merita quasi la sufficienza, anche se obiettivamente la sua stagione sarebbe da 4,5-5).

 

Quagliarella: ha segnato troppo poco, ma qualche gol lo ha pure fatto (4 mi pare) e si é sempre reso utile per la squadra, quindi un 6,5 per me ci sta tutto.

 

Del Piero: il 10 ci puó stare per l´uomo che é e per la sua carriera, ma per la stagione gli darei 7. Ha segnato due gol in cámpionato e si é reso molto utile in alcune situazioni. Ma all´andata sbaglió pure un paio di gol pesanti contro il Chievo ed il Cagliari che ci costarono quattro punti. Ma ha dato un buon contributo nella seconda parte della stagione, ma se vogliamo essere obiettivi non possiamo dargli piú di 7 per quello che ha fatto sul campo, sarebbe incoerente visto che hai dato 6 a Quagliarella che ha segnato due gol in piú di Alex ;)

 

Vucinic: fino a marzo gli avrei dato 6,5 perché era stato troppo discontinuo e spesso irritante. Ma in primavera é esploso ed é stato determinante con alcuni gol molto belli e decisivi e con molti assist. Da marzo in poi é stato un vero fuoriclasse, anche se nel complesso forse é stato un pó altalenante. Ma io gli darei un bel 7,5 per il suo contributo decisivo nel finale di campionato. E del resto non ha senso dare 10 a Del Piero ma solo 7 a Vucinic. Dai, un pó di obiettivitá ;)

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Non ho capito se sia una pagella stilata da Cuccureddu il giocatore o l'utente o se sono la stessa persona. Di fatto mi ha fatto tagliare!

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grandioso QQ

Minkione ad honorem!

(ma te la conferiremo post mortem)

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