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Fratelli bianconeri buon giorno

 

provo a fare sul caso doping una sorta di riassunto e alcune necessarie precisazioni:

 

1. anzitutto bisogna capire "CHI E'" Guariniello e il suo pool di indagine e di cosa si occupa; qui alcuni links interessanti:

http://it.wikipedia....ele_Guariniello

http://www.puntosicu...anni-art-11741/

(in cui peraltro si spiegano anche delle cose notevoli sul sedicente doping alla Juve).

 

Va sopratutto notato che Guariniello non si occupa in senso stretto di doping nello sport, ma il suo campo di interesse è sopratutto rivolto alle condizioni di sicurezza e la garanzia della salute sui luoghi di lavoro...ed essendo i calciatori considerati dei lavoratori alla stregua di tutti gli altri (operai, commessi, impiegati, ecc.), il nostro Guariniello ha ritenuto che fosse di sua competenza indagare sui rischi per la salute dei giocatori che potessero derivare dall'assunzione di sostanze (dopanti o meno, lecite o meno), indagine che si può dire - sintetizzando al massimo - prese le mosse da alcune dichiarazioni di Zeman sul "calcio che deve uscire dalle farmacie": peraltro si ricorda che Zeman fece delle allusioni sull’esplosione muscolare delle cosce di Vialli o sulla prestanza atletica di Del Piero, ma dimenticava che il primo arrivò già dalla Samp con quel fisico muscoloso – peraltro coltivato in anni e anni di allenamenti - e non ha mai avuto “esplosioni” muscolari alla Juventus, mentre per Del Piero non si è mai evidenziata fino ai suoi attuali 38 anni nessuna evidenza di aiuto chimico che non fosse la creatina e anche dopo la vicenda doping ha continuato a giocare con quella prestanza atletica che Zeman giudicava sospetta…insomma, chiacchiere.

 

Tornando a Guariniello, bisogna anche chiaramente notare - ed è questo il caso - che il nostro ha sovente la tendenza ad avviare in completa autonomia molte delle indagini del suo ufficio, cioè a procedere alla verifica di situazioni illegali o pericolose per la salute dei lavoratori anche in mancanza di denunce o episodi specifici, spesso solo in base a un semplice sospetto (quando non dicerie...come ipotizzato da molti per le dichiarazioni di Zeman); altra cosa notevole, è che se si scorrono gli elenchi dei procedimenti promossi dal pool di Guariniello, ci si trova spesso in presenza di casi MOLTO MEDIATICI, cioè indagini su soggetti molto noti al grande pubblico e molto seguiti dai media...al di là di procedimenti inevitabilmente "popolari" per la loro dinamica (Thyssen-Krupp, Eternit, ecc.), altri suscitano qualche dubbio di legittimità proprio in forza dell'eccessiva mediaticità dei soggetti coinvolti e hanno fatto storcere il naso a più di uno in quanto sono stati interpretati più che altro come una gratuita ricerca di "visibilità" (ed è il caso dell'indagine sulla Juventus)...I maligni dicono che "quando capiti sotto Guariniello, una condanna - finanche lieve e secondaria - te la devi prendere, anche solo per salvaguardare il suo buon nome e il lavoro del suo pool": personalmente non ho avuto riscontri personali in tal senso in quanto non ho mai avuto problemi con Guariniello (essendo io di Torino e rientrante sotto la sua "giurisdizione di competenza"...) e mi limito a raccogliere le voci che circolano nella città in cui Guariniello opera; si tratta comunque di una persona seria, pignola e INDIPENDENTE che fa il suo lavoro in maniera onesta, ma lo fa in un modo tutto suo che spesso diverge dalla medietà e dai sistemi di altre procure, più avvezze a muoversi solo in presenza di atti formali di terzi (denunce, querele, episodi di cronaca, ecc.).

 

2. il "processo" alla Juventus istruito da Guariniello intendeva approfondire due tematiche principali all'interno di un unico procedimento:

2a - la verifica se alla Juventus si fossero somministrate sostanze "proibite e dopanti" ai giocatori (si ricorda che tali sostanze sono note a livello internazionale e segnalate in appositi elenchi, i più importanti sono quelli del CIO (Comité International Olympique), cioè il Comitato Olimpico Internazionale), ed eventualmente se e quali effetti collaterali queste sostanze illecite avessero avuto sulla salute dei calciatori;

2b - la verifica se alla Juventus venissero somministrati farmaci e sostanze LECITE in dosi eccedenti quelle prescritte e consigliate (dosi anche dettagliate nei foglietti informativi che ogni confezione di medicinale o integratore contiene obbligatoriamente al suo interno: il cosidetto "bugiardino") ed eventualmente se e quali effetti collaterali queste sostanze lecite assunte in maniera esuberante la normale quantità avessero avuto sulla salute dei calciatori: tra queste sostanze lecite era compresa la cosidetta "Creatina", sostanza normalmente acquistabile da chiunque via Internet e che all’epoca non era assolutamente considerata “DOPING” (si veda a questo link un interessante articolo del Corriere della Sera del 1995, in cui si citano anche le opinioni di altre squadre sulla creatina: inter, parma, ecc.):

 

http://archiviostorico.corriere.it/1995/aprile/07/Juve_alla_creatina_non_doping_co_0_9504072284.shtml

 

per capire in poche parole cos’è la creatina si veda qui, ma esistono altre pagine altrettanto interessanti:

http://www.sportmedicina.com/creatina.htm

 

per quanto riguarda gli altri farmaci l’elenco comprendeva varie preparazioni che un po’ tutti conosciamo e abbiamo in casa, roba tipo Aspirina, Aulin, Maalox…tutti farmaci consentiti e non dopanti: qui si ricorda che ogni squadra del campionato italiano di calcio ha l'obbligo di comunicare il contenuto del suo "armadietto dei farmaci", cioè tipo e quantità delle sostanze e dei farmaci che vi vengono conservati, contenuto che per la Juventus risultò essere del tutto in linea con l'armadietto dei farmaci di tutte le altre squadre italiane, anche di quelle non indagate, nè da Guariniello e nè da altri.

 

Quindi: il fine di Guariniello non era tanto quello di stabilire se ci fossero state delle alterazioni delle prestazioni sportive (il suo ufficio non si occupa di doping e alterazione dei risultati sportivi!), e quando si è proceduto ad appurare tale aspetto durante il procedimento era solo e soltanto per accertare il fine per cui eventualmente determinate sostanze venivano somministrate: FINE PRIMARIO DEL PROCEDIMENTO ERA INVECE QUELLO DI VERIFICARE SE CI FOSSE STATA ALLA JUVENTUS UNA SOMMINISTRAZIONE DI SOSTANZE CHE AVESSE POTUTO CAGIONARE UN DANNO ALLA SALUTE DEI LAVORATORI (I CALCIATORI) DA PARTE DELLA SOCIETA' NELLE PERSONE DELLO STAFF MEDICO ATTRAVERSO LA SOMMINISTRAZIONE ESAGERATA DI SOSTANZE LECITE O LA SOMMINISTRAZIONE PROIBITA DI SOSTANZE DOPANTI.

 

3. RICORDANDOSI SEMPRE CHE IL PROCEDIMENTO SI E' SVOLTO IN AMBITO DI GIUSTIZIA CIVILE E NON DI GIUSTIZIA SPORTIVA (la quale restava però in attesa degli esiti del processo civile per eventualmente aprire a sua volta un procedimento contro la Juventus per doping), si evidenzia che il procedimento ebbe 3 gradi di giudizio (sentenza di 1° grado, sentenza di 2° grado o appello, 3° grado o sentenza di Cassazione), apparendo notevolmente interessante il risultato della Cassazione; bisogna specificare che mentre in 1° e 2° grado di giudizio il procedimento viene eseguito per intero - portando perizie, indizi e/o prove, testimoni, ecc. davanti a un giudice - e vi è un confronto tra “l'accusa” (nel ns caso Guariniello) e la “difesa” (nel. ns caso i legali della Juventus), in sede di Cassazione il procedimento non viene ri-eseguito per la terza volta, ma per grossa sintesi vi è un Giudice che si prende i fascicoli procedurali scaturiti dai precedenti due gradi e se li esamina, per verificare se le sentenze sono scaturite da una corretta applicazione delle procedure processuali e delle normative (solo per capirci: molti di voi ricorderanno il cosidetto "Giudice Ammazza-Sentenze" Corrado Carnevale, il quale in funzione del suo ruolo di Giudice di Cassazione per cui transitavano i principali processi di mafia riuscì a smontare molte condanne BEN MOTIVATE semplicemente esaminando le carte e mandando a gambe all'aria processi in cui si erano trovati colpevoli PROVATI di delitti efferati, solo perchè una notifica era stata fatta con un giorno di ritardo o un bollo non era stato applicato su un documento...la Cassazione giudica se è stato fatto tutto per bene nei primi 2 gradi, finanche la minima procedura e finanche le date sui documenti e le notifiche, non entra nel merito del procedimento, cioè non gli interessa se uno è realmente colpevole o innocente, giudica solo se ha avuto un giusto processo e se lo stesso è stato fatto con il corretto iter burocratico/giuridico!!!).

 

nel ns caso, la Cassazione ritenne di:

A) confermare l'assoluzione della Juventus (arrivata sia in 1° che 2° grado) per quanto riguarda tutto ciò che riguarda l’accusa di Doping e che ho prima riassunto al punto 2.a, quindi: NON VI E' MAI STATA ALLA JUVENTUS ASSUNZIONE O SOMMINISTRAZIONE DI SOSTANZA PROIBITE ED ILLECITE, CIOE' NON VI E' MAI STATO DOPING, di conseguenza nessun danno alla salute dei calciatori!!!!!

B) mentre per il punto 2.b si ritenne invece che fosse PROCEDURALMENTE scorretta la verifica dell'eventuale ABUSO DI SOSTANZE LECITE (tra queste la Creatina…) e che non andasse trattata nel medesimo procedimento delle sostanze illecite, quindi invitò a reistruire un nuovo procedimento per quanto riguarda solo e soltanto il punto 2.b: LA CASSAZIONE – CIOÈ – NON HA MAI CONDANNATO LA JUVENUS PER ABUSO DI FARMACI LECITI, ma disse solo che il procedimento riguardo tale aspetto andasse rifatto dall’inizio (mi limito però a ricordare al lettore che a questo punto della vicenda, la Juventus in merito all'abuso di sostanze lecite era già stata assolta nei primi due gradi di giudizio...quindi tale accusa non faceva paura a nessuno...);

 

A QUESTO PUNTO DELLA VICENDA LA JUVENTUS E’ GIA' ABBONDANTEMENTE FUORI DA QUALSIASI DISCORSO SUL DOPING E TALE ACCUSA E' DEL TUTTO DECADUTA NEI SUOI CONFRONTI, AVENDO LA SOCIETA’ SOSTENUTO BEN TRE GRADI DI GIUDIZIO E GODUTO DI BEN TRE ASSOLUZIONI IN MERITO: STANTE QUINDI L’ESITO DEI PROCEDIMENTI E VISTA L’ASSOLUZIONE DELLA JUVENTUS IN TRE GRADI DI GIUDIZIO RIGUARDO L’IPOTESI DI DOPING, ANCHE GLI ORGANI DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA – CHE COME DETTO ATTENDEVANO CON INTERESSE I RISULTATI DEI PROCESSI CIVILI – PRESERO ATTO DELL’ESTRANEITÀ DELLA JUVENTUS AL DOPING E ARCHIVIARONO QUALSIASI IPOTESI DI PROCESSARLA A LORO VOLTA.

 

A questo punto della vicenda si evidenzia riguardo all’abuso di farmaci leciti e all’ipotesi di un nuovo procedimento che:

1- il tempo trascorso tra l’accadimento dei fatti contestati (cioè la somministrazione esuberante dei farmaci leciti, tra cui la Creatina) e la data di avvio di un nuovo procedimento sempre a cura dell’ufficio di Guariniello, risultava essere talmente lungo che vi era la concreta possibilità che l’accusa andasse in prescrizione, cioè il processo – quand’anche avviato – si sarebbe dovuto interrompere e archiviare perché a termini di legge erano passati troppi anni dai fatti contestati (i quali, che fossero illegali o dannosi, era tutto da dimostrare proprio durante il processo);

2- considerando che ciò appariva anche economicamente deleterio per la Juventus (ma anche per la Procura Civile…), in quanto non aveva senso stanziare una mole di soldi non indifferente per un processo che si sarebbe interrotto poco dopo il suo avvio;

3- considerando che la Juventus si sarebbe dovuta ripresentare a Giudizio contro Guariniello che, scornato dall’esito del primo procedimento in tre gradi che ne aveva sostanzialmente stangato le tesi, vedeva ragionevolmente nel nuovo procedimento per abuso di sostanze lecite una ghiotta (ma non certa) occasione di “rivincita” per il suo ufficio cercando di ottenere una condanna a tutti i costi della Juve;

4- considerando che, quando Guariniello (prima dell’inizio del primo processo di 1° grado) aveva racchiuso in un fascicolo la parte di documenti in base ai quali aveva imbastito l’accusa di esubero di sostanze lecite e l’aveva mandato anche ad altre procure – tra cui quella di Milano, territorialmente competente per milan e inter – perché potessero eventualmente procedere anche loro contro le “loro” squadre territoriali per abuso di farmaci, e che si era poi visto che le procure competenti su altre squadre del campionato di serie A avevano archiviato tale fascicolo non ritenendo che vi fossero motivi di indagine (e qui si ricorda che la Creatina era assunta più o meno DA TUTTI, compresi alcuni giocatori della Lazio dell’epoca di Zeman, oltre a calciatori di inter, milan, parma, ecc….e vorrei vedere: la sostanza era lecita e non vi era nulla di male ad usarla!!!);

5- considerato anche che la Juventus – quand’anche avesse rinunciato alla prescrizione e avesse accettato di sottoporsi a un nuovo procedimento in tre gradi di giudizio – se alla fine fosse risultata soccombente nei confronti di Guariniello e quindi colpevole di comportamento dannoso ai danni dei suoi calciatori, si sarebbe trovata nella strana condizione di ricevere una condanna dopo aver rinunciato di sua “sponte” alla prescrizione, ma tale risultato negativo del processo non avrebbe automaticamente significato che anche tutte le altre procure d’Italia - una volta recepito tale precedente giuridico seppur dopo l’iniziale archiviazione del fascicolo di Guariniello - avrebbero proceduto a processare le squadre di propria competenza, perché la prescrizione valeva per tutti e non solo per la Juve: quanti vi avrebbero rinunciato per farsi processare come la Juventus? Insomma, si profilava una situazione da cornuti e mazziati, con la Juve che rinunciava alla prescrizione e si faceva giudicare (ed eventualmente condannare), mentre altri la prescrizione se la sarebbero tenuta e se ne sarebbero andati belli puliti e tranquilli (per intenderci: nè più e nè meno di quanto è successo con farsopoli, dove tutti facevano tutto, ma solo la Juve è stata condannata coi modi e i metodi che abbiamo visto…);

6- peraltro, sull’abuso di farmaci LECITI gli organi di giustizia sportivi sono stati sempre alquanto “freddini”, in quanto se le sostanze sono considerate LECITE in ambito medico-sportivo, vuol dire che non danno vantaggi sul piano dell’incremento delle prestazioni e quindi non costituiscono DOPING, quindi il nuovo potenziale processo contro la Juve avrebbe solo e soltanto giudicato la Juve per aver messo in pericolo la salute dei suoi dipendenti, ma mai e poi mai avrebbe portato a una condanna per doping visto che la Procura Civile si occupava della salute dei calciatori e non era sua competenza giudicare un eventuale aumento di prestazioni: di cosa stiamo parlando allora? Certamente non di doping sportivo…ma quand’anche si fosse fatta passare la tesi che abusare di farmaci leciti sarebbe stato equiparabile al doping, allora si sarebbero dovute processare anche tutte le altre squadre d’Italia, visto che le pratiche in questione le mettevano in atto TUTTI indistintamente e la creatina la prendevano in parecchi e stava in tutti gli armadietti dei farmaci del campionato italiano…ma comunque nessuna condanna sarebbe stata mai emessa dagli organi sportivi in quanto le sostanze di cui si parla erano – all’epoca del loro uso – del tutto lecite e nessuno può essere condannato sul piano sportivo per aver abusato di una sostanza non proibita.

 

Stante queste considerazioni, la Juve accettò di avvalersi della prescrizione di un accusa - che comunque sarebbe decaduta di lì a poco…- che con l’ambito sportivo e il doping NULLA aveva a che fare…ricordatevi bene di questo:

LA JUVE SI E’ TENUTA LA PRESCRIZIONE SULL’ABUSO DI SOSTANZE LECITE CHE NULLA AVEVANO A CHE FARE COL DOPING, E QUESTO SOLO DOPO AVER COMUNQUE AFFRONTATO TRE GRADI DI GIUDIZIO DA CUI E’ USCITA COMPLETAMENTE SCAGIONATA DA QUALSIASI ACCUSA DI DOPING, CONTRARIAMENTE A CERTE SQUADRETTE MILANESI CHE LA PRESCRIZIONE SE LA SONO PRESA SENZA MAI ESSERE COMPARSI DAVANTI A NESSUN GIUDICE NONOSTANTE LE PROVE DI EVIDENTE ILLECITO SPORTIVO E LE RELAZIONI DEI GIUDICI FEDERALI CHE NE CONDANNAVANO IL COMPORTAMENTO TRUFFALDINO, E OGNI RIFERIMENTO ALL’inter E’ FORTEMENTE VOLUTO!!!!

 

Chiedo scusa se sono stato prolisso e – credo – a volte poco chiaro…non sono un legale e per dovere di sintesi credo di avere fin troppo stringato la faccenda (ho per esempio sorvolato sulla questione della condanna patteggiata dal medico della Juve Agricola, vi prego di andare a leggere le motivazioni sui siti che ne parlano più dettagliatamente, se no stavo qua a scriverne fino a domani…): mi rendo conto che la questione del sedicente doping alla Juventus non è facile da spiegare in poche parole e altri siti dedicano all’argomento pagine e pagine che non sempre si ha voglia di leggere…e se non le leggono gli Juventini, figurarsi i ns avversari.

 

Io ho pensato di scrivere questo post soprattutto a vantaggio dei molti fratelli bianconeri che – incredibile a dirsi ma comprensibile…- nulla sanno di questa vicenda o hanno poche idee spesso confuse; personalmente dopo un tot di anni dai fatti mi sono convinto che:

- quando ti trovi a parlare di doping alla Juve con interisti-milanisti-romanisti-napulitani-ecc., è meglio lasciar perdere fin dall’inizio e non provare neanche a discuterne: la vicenda è molto complicata e per spiegarla bene si dovrebbe avere molto tempo a disposizione e avere davanti una persona davvero disponibile a confrontarsi e a discuterne…molto spesso invece ci si trova di fronte a delle emerite * che non solo non sanno nulla di nulla e parlano a sproposito, ma non gli interessa neppure conoscere la verità, neanche se glie la metti davanti e gli dai tutti i riferimenti per informarsi…il loro fine è solo quello di spalare fango sulla Juve, non gli interessa se la Juve è innocente e non c’è mai stato doping…e neppure gli interessa il fatto che la creatina fosse usata anche dai loro “campioni”…ciò che gli interessa è di metterti a tacere usando i luoghi comuni che sulla Juve si sono accumulati nel tempo; e qui la società Juventus si dovrebbe tutelare un po’ di più in sede legale, querelando o denunciando i laidi “opinionisti” dei media che ancora parlano di doping alla Juventus: forse dopo un po’ i cretini che vanno a ruota di questi sedicenti giornalisti la smettono di aprire bocca sul nulla…peraltro, continuano a rimanere visibili su internet vecchi articoli in cui si accusa la Juventus di doping, sarebbe tempo che la società si adoperasse per chiederne la rimozione a pena di denuncia penale…tutta linfa da cui traggono la forza di aprire la bocca gente che farebbe meglio a star zitta; inoltre, spesso chi accusa la Juve sa bene come sono andate realmente le cose, ma fa finta di non conoscere e di non sapere perché il loro fine è comunque quello di smer**re i nostri colori…cioè, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

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peraltro, si legga qui un ulteriore info sulla Creatina: http://www.my-personaltrainer.it/creatina1.htm e volevo ancora aggiungere due piccole cose: 1. e' del tutto falso che alla Juve si sia mai somministrata o usata eritropoietina (EPO) - sostanza dopante e inclusa nelle liste CIO - come sostenuto da alcuni ns detrattori...le sentenze parlano da sole a tal proposito; 2. l'unico giocatore bianconero dell'epoca che sia mai stato trovato positivo a sostanze dopanti fu Edgar Davids, che venne rilevato positivo al nandrolone assieme a Franck de Boer (allora giocatore del Barcellona) dopo un ritiro con la nazionale olandese...sul caso vi invito a cercare materiale su internet dove troverete le conclusioni delle indagini degli organi sportivi internazionali...non certo quelle di Guariniello perchè alla Juve non è mai stati usato nandrolone & co.

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Ragazzi, mi trovo a discutere con uno sporcaccione milanista, frustrato e sconfitto che grida ai 4 venti che la Juventus sia stata salvata dalla prescrizione dopo la sentenza della Cassazione sul Processo Doping.

 

Io sapevo che fummo assolti del tutto, ma quello scarafaggio di Guariniello fece ricorso alla Cassazione.

 

Mi ha postato questo articolo: http://www.tgcom24.m...olo364149.shtml

 

Quindi alla fine di tutto, la Juve fu davvero considerata colpevole nel 2007?

 

uff...NO.

la juventus è stata assolta in cassazione.

 

Guariniello, dopo 10 anni di rotture di maroni, aveva trovato altro materiale che presentò in cassazione, ma la sopraggiunta prescrizione non fece riaprire il processo.

 

processo che non avrebbe comunque MAI dimostrato l'uso di EPO, ma unicamente un abuso di farmaci legali. e sottolineo LEGALI.

 

che sia deprecabile un abuso di farmaci è condivisibile....eticamente possiamo non essere concordi nel più ampio spirito sportivo che vogliamo...ma il tutto purtroppo rimane nell'alveo della decenza o meno di usare i farmaci, non nella legalità o meno perchè erano tutti legali.

Anche il nandrolone era all'epoca utilizzabile. poi successivamente è stato vietato.

E altresì non credo che il solo Agricola sia così fesso da "abusare" di farmaci...casomai è il sistema che andrebbe cambiato...ma questo non interessa a nessuno.

quindi a che pro accanirsi per 10 anni contro la juve?

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4- considerando che, quando Guariniello (prima dell’inizio del primo processo di 1° grado) aveva racchiuso in un fascicolo la parte di documenti in base ai quali aveva imbastito l’accusa di esubero di sostanze lecite e l’aveva mandato anche ad altre procure – tra cui quella di Milano, territorialmente competente per milan e inter – perché potessero eventualmente procedere anche loro contro le “loro” squadre territoriali per abuso di farmaci, e che si era poi visto che le procure competenti su altre squadre del campionato di serie A avevano archiviato tale fascicolo non ritenendo che vi fossero motivi di indagine (e qui si ricorda che la Creatina era assunta più o meno DA TUTTI, compresi alcuni giocatori della Lazio dell’epoca di Zeman, oltre a calciatori di inter, milan, parma, ecc….e vorrei vedere: la sostanza era lecita e non vi era nulla di male ad usarla!!!).

 

Puoi cortesemente indicarmi, se puoi, i riferimenti per approfondire questo aspetto della vicenda? Ti ringrazio.

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Esiste aggiornata,ed esisteva, una lista WADA(world anti doping agency)con farmaci che vengono considerati dopanti.I nostri farmaci,piaccia o non piaccia,non facevano parte di quella lista.Assolti da Epo,Se c'era la legge?Boh.Io faccio tutt'altro lavoro.Ma come azzo si fa' in appello a dire no,ed in cassazione si?La legge,l'articolo, dovrebbero conoscerla entrambi.Va bene che siamo in Italia,va bene che ci sono cavilli,va bene che va interpretata,tutto quello che volete,ma,O c'e' o non c'e'.

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Basta dire che sul Doping (somministrazione EPO) siamo stati assolti... per quanto riguarda l'abuso di farmaci la cassazione ha detto che bisognava fare un nuovo processo che per avvenuta prescrizione non si è fatto.

 

Ma ora la cosa bella è che ti risponderanno "è la juve è prescritta" "se si faceva il processo venivate condannati per abusi di farmaci"

 

a questo non si deve far altro che rispondere "scusa e qualora fossimo stati condannati, cosa che pensi tu, cosa sarebbe successo"

e loro ti risponderanno con "eh vi toglievano i trofei"

 

a questo punto il soggetto è vulnerabile e non dovete far altro che dargli il colpo di grazia:

 

LOSANNA. Il Tas di Losanna assolve la Juve: “L’uso di farmaci non proibiti dalla legge sportiva non può essere sanzionato”. Questa la risposta data dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna al Coni sulle implicazioni sportive della condanna penale inflitta al medico sociale della Juventus, Riccardo Agricola, nell’ambito del processo alla Juventus per doping.

Dunque, nessuna sanzione per l’uso di farmaci non proibiti, il caso Juventus si chiude, almeno sul fronte sportivo. Il Tribunale arbitrale di Losanna mette la parola fine alla lunga querelle che ha visto il club torinese finire sul banco degli imputati per abuso di farmaci: a meno di due mesi dalla richiesta avanzata dal Coni di un parere non vincolante sulle conseguenze sportive del processo penale che ha portato alla condanna del solo medico sociale, Riccardo Agricola, il Tas ha chiarito che non è punibile in quanto doping l’uso di sostanze che non rientrano nella lista nera di quelle vietate. I giudici del tribunale svizzero si sono dovuti limitare a rispondere ai due quesiti che il 2 marzo scorso il Coni d’intesa con la Figc avevano posto: in particolare nel primo si chiedeva se l’uso di sostanze non espressamente proibite dalla normativa sportiva può essere disciplinarmente sanzionato e quali siano i metodi d’indagine per l’accertamento da parte delle autorità sportive della somministrazione ad atleti di farmaci non compresi nella lista nera. Per il Tas di fronte a una situazione di questo tipo non può scattare alcuna sanzione. Questo non significa che lo sport debba lavarsi le mani di fronte all’abuso di farmaci da parte degli atleti, anche quando i casi non finiscono sotto i riflettori della giustizia ordinaria, perchè per il tribunale arbitrale “a prescindere dalla presenza o meno di sentenze pronunciate da autorità statali, le autorità sportive sono obbligate a perseguire l’uso di sostanze farmacologiche che sono proibite dalla legge sportiva o qualsiasi violazione di una norma antidoping, al fine di adottare provvedimenti disciplinari”. E proprio sulla possibilità da parte della giustizia sportiva di riaprire un’eventuale inchiesta, il Tas chiarisce anche un altro punto nodale della vicenda: quello della prescrizione. “Ogni azione disciplinare - sottolineano i giudici di Losanna - deve tener conto dei regolamenti applicabili al momento della violazione contestata così come dei tempi di prescrizione stabiliti dalle regole applicabili”. Di fatto insomma lo sport non è in condizioni di intervenire in alcun modo sul caso Juventus.

 

 

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Anche io ho un cugino milanista che, frustrato, rompe le palle con questo...
digli che Seedorf , Pancaro e Gattuso rifiutarono i controlli incrociato SANGUE / URINE adducendo motivazioni al limit del ridicolo...

«Non vogliamo prelievi casuali»..fonte http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2005/03_Marzo/22/gattuso.shtml

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basta drigli semplicemente che la prescrizione è solo per procedimento penale mentre a livello sportivo la juventus è stata assolta.

 

dunque di cosa stiamo parlando?

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la storiella di ferruccio mazzola sull'inter di herrera quante persone l'avranno sentita? pochissime..

mentre qualsiasi antijuventino è convinto che la juve di moggi si dopasse senza neanche aver letto la sentenza..

ognuno sente ciò che vuol sentire

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scusate eh, ma oggi se un giocatore di serie A assume un farmaco lecito ( quindi non iscritto nella lista delle sostanze dopanti) 2 pastiglie tutti i giorni, è dopato??

L'abuso di farmaci oggi è vietato????

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Ma su questo sono d'accordo pienamente con te. Che ci abbiano puntato non c'è dubbio.

Diciamo che avrei preferito essere stato puntato e poi esserne uscito pulito.

 

Ne uscimmo puliti.

E come la storia ci insegna, se ti chiami Juve...meglio uscire dalle maglie della justicia sportiva, qualunque sia la via di fuga.

E a corredo di ciò che scrivo ti cito un passo significante della storia del processo...ripeto, corsi e ricorsi storici..mi ricorda vagamente gli schemini del Di Laroni fatti a mano (evitando, guarda un po', di usare software appositi ed affidabili...)...anche qui la presenza di pseudo personaggi "SUPER-PARTES" ECC ECC:

 

Quindi, seguendo la procedura e la metodologia promossa dal Coni dopo lo scoppio della bomba doping, la Juventus è perfettamente “in regola”. Ecco spiegato il motivo delle lamentele di Giraudo e Agricola: la perizia “super partes” di D’Onofrio non gode di alcun riscontro scientifico validante. L’ad bianconero, infatti, spiega che l’ematologo «non ha usato i metodi del Coni per i valori ematici, perfettamente nella norma: se avesse usato i metodi in vigore nello sport, la Juve non avrebbe avuto problemi. Invece no, lui si è inventato un metodo del tutto nuovo, che non ha riscontro a livello scientifico non solo nello sport ma nel mondo. Voglio solo ricordare che in quegli anni la Juve ha partecipato alle competizioni internazionali, andando in finale e vincendo e nessun nostro giocatore è mai risultato positivo ai controlli dei laboratori internazionali» e aggiunge che «nei blitz di Guariniello e della Finanza non è mai stato trovato un prodotto simile all’Epo, né fatture che attestassero acquisti di quel tipo, né fondi neri né tracce sui conti correnti». Infine, vanno segnalate tre anomalie che lasciano qualche ombra sulla correttezza dello svolgimento processuale:

 

1 - la perizia di D’Onofrio non è completa perché non sono state prese in esame tutte le cartelle cliniche dei calciatori, ma solo alcune di esse: inspiegabilmente sono state escluse, tra le altre, le schede di Marocchi, Porrini, Jugovic, Kohler, Carrera e Inzaghi.

2 - L’ematologo si sofferma quasi esclusivamente sui valori di emoglobina i quali, essi soli, non possono costituire prova sicura di utilizzo di Epo.

3 - Il giudice Casalbore ha respinto la richiesta della difesa di chiamare a testimoniare i due calciatori accusati di aver assunto eritropoietina.

 

Giraudo, nel chiudere la sua accorata difesa, se la prende con Guariniello, colpevole di eccessivo protagonismo: «Mi ha colpito una frase della sua requisitoria: “la Juve per dieci anni non ha vinto e poi ha ripreso a vincere. E noi non capivamo il perché”». Guariniello, inoltre, ha fornito «una lista dei farmaci dichiarati dalle squadre di A all’antidoping, e la Juve si posiziona solo a metà di questa speciale classifica». Va rimarcata, oltretutto, la correttezza dei dirigenti juventini nell’accettare la sentenza senza isterismi, ma solo dichiarandosi sicuri del proprio operato: è lo stesso ad bianconero a fare i complimenti al giudice Casalbore: «nonostante l’avessimo criticato durante le udienze, è stato un arbitro bravissimo».

 

Ti riporto un paio di stralci di articoletti che spiegano come quel sovrappiù di farmaci fossero null'altro che ridondanza dello stesso farmaco ma di differente modalità di somministrazione:

 

"Ma proseguiamo con un’importantissima considerazione che tutti gli organi di informazione si sono ben guardati dall’esprimere: scorrendo la lista (La lista di farmaci in possesso della Juventus è pubblicata negli atti del processo) delle specialità farmaceutiche di casa Juve ci si accorge che i farmaci “unici” sono relativamente pochi: molti dei nomi in elenco non sono altro che ripetizioni della stessa medicina, la quale si presenta in formati diversi di somministrazione (fiale, compresse, buste, sciroppo, ecc…) o in differenti contenuti di principio attivo (100mg,200mg, ecc…). Per esempio, il principio attivo dell’aspirina (l’acido acetilsalicilico) è presente in quattro preparati di differente nomenclatura ma, a tutti gli effetti, equivalenti: Aspirina, Aspirina C, Aspirina C effervescente, Aspirina 500mg.

Fa sorridere, infine, notare nella lista a disposizione di Guariniello la presenza di alcuni farmaci di uso comune nella gran parte delle famiglie italiane. Ci riferiamo a nomi ben noti a chiunque possegga in casa propria un seppur minimo armadietto medico. Solo per citarne alcuni:

 

Ananase (blandissimo antiinfiammatorio), Aspirina (analgesico-antiinfiammatorio-antipiretico), Augmentin (antibiotico), Bacacil (antibatterico), Tachipirina (analgesico-antipiretico), Fastum gel (pomata per le contusioni), Allergodil (antiallergico per uso oculare), Feldene (antiinfiammatorio-antireumatico), Flectadol (antiinfiammatorio-analgesico), Fluimucil (mucolitico, sciroppo per la tosse), Bisolvon Linctus (mucolitico, sciroppo per la tosse), Mesulid (antiinfiammatorio), Plasil (antiemetico, disturbi gastrici), Centellase (pomata per edemi e per ulcere varicose), Imodium (antidiarroico), Polaramin (antistaminico), Buscopan (antispastico, disturbi gastrici), Nizoral (antimicotico), Otalgan (antidolorifico e antiinfiammatorio per l’orecchio, in gocce), Rinazina (decongestionante nasale, antistaminico), Toradol (antidolorifico, trovato in 6 forme diverse), Transact (cerotto antidolorifico), Verecolene (lassativo), Vivin C (compresse di vitamina C), Ciproxin (antibiotico), Zepelin (pomata e compresse analgesiche e antiinfiammatorie), Zimox (antibiotico).

 

Ipotizzare che una squadra di calcio potesse “doparsi” con un antibiotico, uno sciroppo per la tosse, un collirio, un analgesico o una pastiglia contro la diarrea è realmente al di là di ogni possibile supposizione.

La pubblicazione della notizia del ritrovamento di oltre 200 farmaci nello spogliatoio bianconero può essere lecita e persino doverosa, ma solo ed esclusivamente se accompagnata dalla precisazione che il 95% di essi sono inefficaci per una qualsiasi pratica volta al miglioramento delle prestazioni sportive. A meno che non si creda che un calciatore, se raffreddato, debba giocare con il naso chiuso per non avvantaggiarsi rispetto a chi non possiede un decongestionante.

In virtù di questo, se si esclude la pletora di farmaci che non possono verosimilmente influire né sulle prestazioni né sul recupero dalla fatica, ci si ritrova con una lista davvero esigua di prodotti non “ordinari”. E i nomi sono quelli delle solite scatolette (Voltaren, Neoton, ecc...) che affollano gli armadi medici delle società professionistiche italiane (A proposito di Voltaren, Ronaldo ha deposto davanti a Guariniello (22 agosto 1998) di averne fatto ricorso in numerose occasioni, soprattutto durante i mondiali di Francia quando, per calmare i dolori al ginocchio, lo assunse per tre volte in via intramuscolare, più altre volte per via orale. Secondo alcuni, il suo malore prima della finale tra i verdeoro e la Francia sarebbe da imputarsi ad un uso scorretto di questo e di altri farmaci. Una supposizione comunque da prendere con la dovuta cautela).

 

 

 

Ce lo dice la storia: quando c'è di mezzo la JUVE si tenta ogni mezzo, anche il più vile e subdolo, per arrecarvi danno .

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Ne uscimmo puliti.

E come la storia ci insegna, se ti chiami Juve...meglio uscire dalle maglie della justicia sportiva, qualunque sia la via di fuga.

E a corredo di ciò che scrivo ti cito un passo significante della storia del processo...ripeto, corsi e ricorsi storici..mi ricorda vagamente gli schemini del Di Laroni fatti a mano (evitando, guarda un po', di usare software appositi ed affidabili...)...anche qui la presenza di pseudo personaggi "SUPER-PARTES" ECC ECC:

 

Quindi, seguendo la procedura e la metodologia promossa dal Coni dopo lo scoppio della bomba doping, la Juventus è perfettamente “in regola”. Ecco spiegato il motivo delle lamentele di Giraudo e Agricola: la perizia “super partes” di D’Onofrio non gode di alcun riscontro scientifico validante. L’ad bianconero, infatti, spiega che l’ematologo «non ha usato i metodi del Coni per i valori ematici, perfettamente nella norma: se avesse usato i metodi in vigore nello sport, la Juve non avrebbe avuto problemi. Invece no, lui si è inventato un metodo del tutto nuovo, che non ha riscontro a livello scientifico non solo nello sport ma nel mondo. Voglio solo ricordare che in quegli anni la Juve ha partecipato alle competizioni internazionali, andando in finale e vincendo e nessun nostro giocatore è mai risultato positivo ai controlli dei laboratori internazionali» e aggiunge che «nei blitz di Guariniello e della Finanza non è mai stato trovato un prodotto simile all’Epo, né fatture che attestassero acquisti di quel tipo, né fondi neri né tracce sui conti correnti». Infine, vanno segnalate tre anomalie che lasciano qualche ombra sulla correttezza dello svolgimento processuale:

 

1 - la perizia di D’Onofrio non è completa perché non sono state prese in esame tutte le cartelle cliniche dei calciatori, ma solo alcune di esse: inspiegabilmente sono state escluse, tra le altre, le schede di Marocchi, Porrini, Jugovic, Kohler, Carrera e Inzaghi.

2 - L’ematologo si sofferma quasi esclusivamente sui valori di emoglobina i quali, essi soli, non possono costituire prova sicura di utilizzo di Epo.

3 - Il giudice Casalbore ha respinto la richiesta della difesa di chiamare a testimoniare i due calciatori accusati di aver assunto eritropoietina.

 

Giraudo, nel chiudere la sua accorata difesa, se la prende con Guariniello, colpevole di eccessivo protagonismo: «Mi ha colpito una frase della sua requisitoria: “la Juve per dieci anni non ha vinto e poi ha ripreso a vincere. E noi non capivamo il perché”». Guariniello, inoltre, ha fornito «una lista dei farmaci dichiarati dalle squadre di A all’antidoping, e la Juve si posiziona solo a metà di questa speciale classifica». Va rimarcata, oltretutto, la correttezza dei dirigenti juventini nell’accettare la sentenza senza isterismi, ma solo dichiarandosi sicuri del proprio operato: è lo stesso ad bianconero a fare i complimenti al giudice Casalbore: «nonostante l’avessimo criticato durante le udienze, è stato un arbitro bravissimo».

 

Ti riporto un paio di stralci di articoletti che spiegano come quel sovrappiù di farmaci fossero null'altro che ridondanza dello stesso farmaco ma di differente modalità di somministrazione:

 

"Ma proseguiamo con un’importantissima considerazione che tutti gli organi di informazione si sono ben guardati dall’esprimere: scorrendo la lista (La lista di farmaci in possesso della Juventus è pubblicata negli atti del processo) delle specialità farmaceutiche di casa Juve ci si accorge che i farmaci “unici” sono relativamente pochi: molti dei nomi in elenco non sono altro che ripetizioni della stessa medicina, la quale si presenta in formati diversi di somministrazione (fiale, compresse, buste, sciroppo, ecc…) o in differenti contenuti di principio attivo (100mg,200mg, ecc…). Per esempio, il principio attivo dell’aspirina (l’acido acetilsalicilico) è presente in quattro preparati di differente nomenclatura ma, a tutti gli effetti, equivalenti: Aspirina, Aspirina C, Aspirina C effervescente, Aspirina 500mg.

Fa sorridere, infine, notare nella lista a disposizione di Guariniello la presenza di alcuni farmaci di uso comune nella gran parte delle famiglie italiane. Ci riferiamo a nomi ben noti a chiunque possegga in casa propria un seppur minimo armadietto medico. Solo per citarne alcuni:

 

Ananase (blandissimo antiinfiammatorio), Aspirina (analgesico-antiinfiammatorio-antipiretico), Augmentin (antibiotico), Bacacil (antibatterico), Tachipirina (analgesico-antipiretico), Fastum gel (pomata per le contusioni), Allergodil (antiallergico per uso oculare), Feldene (antiinfiammatorio-antireumatico), Flectadol (antiinfiammatorio-analgesico), Fluimucil (mucolitico, sciroppo per la tosse), Bisolvon Linctus (mucolitico, sciroppo per la tosse), Mesulid (antiinfiammatorio), Plasil (antiemetico, disturbi gastrici), Centellase (pomata per edemi e per ulcere varicose), Imodium (antidiarroico), Polaramin (antistaminico), Buscopan (antispastico, disturbi gastrici), Nizoral (antimicotico), Otalgan (antidolorifico e antiinfiammatorio per l’orecchio, in gocce), Rinazina (decongestionante nasale, antistaminico), Toradol (antidolorifico, trovato in 6 forme diverse), Transact (cerotto antidolorifico), Verecolene (lassativo), Vivin C (compresse di vitamina C), Ciproxin (antibiotico), Zepelin (pomata e compresse analgesiche e antiinfiammatorie), Zimox (antibiotico).

 

Ipotizzare che una squadra di calcio potesse “doparsi” con un antibiotico, uno sciroppo per la tosse, un collirio, un analgesico o una pastiglia contro la diarrea è realmente al di là di ogni possibile supposizione.

La pubblicazione della notizia del ritrovamento di oltre 200 farmaci nello spogliatoio bianconero può essere lecita e persino doverosa, ma solo ed esclusivamente se accompagnata dalla precisazione che il 95% di essi sono inefficaci per una qualsiasi pratica volta al miglioramento delle prestazioni sportive. A meno che non si creda che un calciatore, se raffreddato, debba giocare con il naso chiuso per non avvantaggiarsi rispetto a chi non possiede un decongestionante.

In virtù di questo, se si esclude la pletora di farmaci che non possono verosimilmente influire né sulle prestazioni né sul recupero dalla fatica, ci si ritrova con una lista davvero esigua di prodotti non “ordinari”. E i nomi sono quelli delle solite scatolette (Voltaren, Neoton, ecc...) che affollano gli armadi medici delle società professionistiche italiane (A proposito di Voltaren, Ronaldo ha deposto davanti a Guariniello (22 agosto 1998) di averne fatto ricorso in numerose occasioni, soprattutto durante i mondiali di Francia quando, per calmare i dolori al ginocchio, lo assunse per tre volte in via intramuscolare, più altre volte per via orale. Secondo alcuni, il suo malore prima della finale tra i verdeoro e la Francia sarebbe da imputarsi ad un uso scorretto di questo e di altri farmaci. Una supposizione comunque da prendere con la dovuta cautela).

 

 

 

Ce lo dice la storia: quando c'è di mezzo la JUVE si tenta ogni mezzo, anche il più vile e subdolo, per arrecarvi danno .

.bravo .bravo .bravo SIMILI PUNTUALIZZAZIONI ANDREBBERO POSTATE SULLA PROPRIA BACHECA FACEBOOK DA PARTE DI OGNI JUVENTINO VERO ...

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ti dico solo che il "doping" di cui parla Guariniello è aspirina, toradol e farmaci di questo tipo (ho letto le carte, per questo lo dico)...penso che basti questo...

te ne dico un'altra...l'accusa era così convinta che Agricola dava il doping ai giocatori che si pensava che aveva scritto anche un libro in merito...è famosissima la gaffe "dott. Renzo Agricola, lei cosa ha da dire riguardo a questo libro?" e la risposta "ma io non mi chiamo Renzo, ma Riccardo"..

vuoi un'altra chicca? il processo non riguardava solo la Juve, ma anche Parma, Roma e Torino (almeno..vado a memoria, ma dovrebbero essercene altre 2 o 3)

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A parte tutte le anteriori illuminanti precisazioni giuridiche, per le quali ringrazio gli autori, io devo peró dire che proprio non sono d´accordo sul moralismo zemaniano, che invece alcuni di voi sembrano condividere. Se un farmaco é lecito, é lecito e punto. Se poi diventa illecito, allora non se ne puó piú fare uso. Ma se é lecito, cosa significa che é moralmente scorretto somministrare quel farmaco per migliorare le prestazioni sportive? Perché mai si dovrebbe somministrarlo allora? Per peggiorarle? E allora allenare un atleta sino allo sfinimento per migliorare le sue prestazioni sportive é pure moralmente scorretto? O farlo giocare con una fascia alla coscia, ad esempio, per evitare stiramenti e quindi migliorare la sua prestazione sportiva, é immorale? Se si scopre che il farmaco alla lunga é dannoso per l´atleta, allora é giusto proibirlo. Ma mentre non esiste riscontro sulla pericolositá del farmaco e lo stesso é lecito, non vedo perché non si possa usarlo per far star meglio l´atleta. In fondo il compito del medico di un atleta non é solo quello di curarlo quando sta male o soffre un infortunio, ma anche quello di far sí che sia fisicamente al meglio affinché la sua prestazione sportiva migliori o si mantenga al massimo. Il tutto ovviamente senza rischiare l´incolumitá dell´atleta, anche a futuro. Ma, almeno a quanto ne sappia io, nessun giocatore della Juve dei tempi di Agricola ha sofferto conseguenze dannose in seguito.

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ragazzi .. a me ste storie mi hanno rotto.... ma ve lo ha mai detto qualche interista ???

 

che ne pensate di questo :

 

Doping Inter: Moratti perde la causa contro Ferruccio Mazzola!!!!!

Brutta sconfitta per l'Inter a Roma: non allo stadio ma in tribunale. Il club di via Durini si è visto infatti rigettare con una sentenza della prima sezione civile la causa contro Ferruccio Mazzola, fratello minore di Sandro e autore del pamphlet di denuncia 'Il terzo incomodo', uscito per Bradipolibri nel 2004. Un volumetto in cui Mazzola jr. (che negli anni Sessanta giocò anche in nerazzurro) raccontava come il doping fosse una consuetudine nella Grande Inter di Helenio Herrera e venisse attuato attraverso pillole - probabilmente di anfetamine - sciolte nel caffè dato ai giocatori prima dei match.

 

Per il tribunale, quello di Ferruccio è "un racconto chiaro e completo in cui l'ex calciatore si è limitato a raccontare i fatti vissuti in prima persona": fatti che "concretizzano un interesse sempre attuale della collettività". Massimo Moratti aveva chiesto a Mazzola jr. mezzo milione di danni, ora ne dovrà pagare 10 mila tra spese e onorari. Ma soprattutto non potrà più sostenere che le denunce dell'ex giocatore fossero diffamatorie.

 

Correva l'anno 2004, data in cui la casa editrice Bradipolibri pubblicò un libro a cura di Fabrizio Calzia dal titolo "Il terzo incomodo. Le pesanti verità di Ferruccio Mazzola". In tale scritto si narra delle accuse lanciate senza peli sulla lingua da parte del Mazzola citato nel titolo; accuse verso la sua società (Inter) e il suo tecnico (Helenio Herrera) all'epoca dei fatti. Ferruccio (lo chiameremo così per differenziarlo dal più famoso fratello, ex n.10 interista, Sandro) sosteneva che all'Inter, in quegli anni (anni '60), ci fosse un "uso disinvolto del doping per potenziare al massimo le prestazioni della squadra e per conseguire i gloriosi risultati poi effettivamente raggiunti". L'Inter, ovviamente, non la prese bene, e l'anno dopo, per opera di Giacinto Facchetti, citò per diffamazione sia la Bradipolibri (e Calzia) che Ferruccio, richiedendo un risarcimento di un milione e mezzo di euro per danni morali.

 

Si cala in questo contesto ciò che è avvenuto qualche settimana fa a S.Siro, cioè il pignoramento dell'incasso di una partita del'Inter per poter pagare le spese processuali a chi avevano citato. Questa, di fatto, è conseguenza dell'iter processuale di cui vi abbiamo parlato poco fa. Di seguito viene riportata parte della sentenza (datata novembre 2008) del giudice unico Rosaria Ricciardi su questo caso: "(...) il libro è costituito prevalentemente da una serie di racconti che hanno visto come protagonista il Mazzola nel corso della sua carriera, nonché da una serie di testimonianze di molti ex calciatori. Attraverso un racconto chiaro e completo, scevro da espressioni malevole o offensive, gli autori delineano un quadro generale e storico del calcio dell’epoca".

 

Così si è espresso l'avvocato Alberto Foggia, difensore della casa editrice e di Ferruccio durante il processo, ascoltato da Daniele Benvenuti, giornalista de Il Tirreno: "Una volta incaricato dai miei assistiti, è iniziata la mia opera di raccolta di documenti e testimonianza per difenderli. Nel novembre del 2008 il caso è arrivato davanti al giudice del tribunale di Roma che ha respinto la richiesta di danni avanzata dall’Inter. Dopo la sentenza, le spese che ci avrebbero dovuto pagare, per quasi un anno non sono state liquidate né a me né al mio collega romano. A quel punto, nell’ottobre scorso, ho fatto scattare l’istanza di pignoramento dell’incasso di San Siro per ottenere la cifra dovuta. Una volta notificato l’atto all’Inter, la società milanese si è immediatamente messa in contatto con me per pagare prima che scattasse il termine del pignoramento".

 

Episodio non proprio gratificante per la società di Massimo Moratti, non solo per il disguido sul pagamento ritardato in maniera esagerata, ma soprattutto per la macchia su uno dei periodi più belli dell'intera storia nerazzurra.

 

Queste le dichiarazioni di Ferruccio Mazzola, che hanno gettato un'ombra pesantissima e terribile su quell'inter tanto mitizzata dai mass media:

 

“Sono stato in quell'Inter anch'io, anche se ho giocato poco come titolare.

 

Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno "il caffè" di Herrera divenne una prassi all'Inter”.

 

Già questo basterebbe per rimanere allibiti, per restare senza parole.

 

Ma c’è di peggio. Sì perché molti di quei giocatori, molti di quei protagonisti della “Grande Inter”, oggi non ci sono più.

 

Ma cosa c'era in quelle pasticche?

 

E’ lo stesso Ferruccio Mazzola a dirlo.

 

”Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro...Sì. Sandro e io, da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non ci parliamo più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi...”.

 

E’ qui che la storia comincia a farsi tragica. Mazzola inizia un resoconto dettagliato di tutti i giocatori di quella squadra che oggi, per un motivo o per un altro, non sono più vicini ai propri cari, tutti stroncati, o comunque colpiti, da malattie a volte rare che, tra gli ex calciatori, hanno una percentuale di casi molto maggiore alla media nazionale.

 

Ma chi sono questi giocatori?

 

“Il primo è stato Armando Picchi, il capitano di quella squadra, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Poi è stato il turno di Marcello Giusti, che giocava nelle riserve, ucciso da un cancro al cervello alla fine degli anni '90. Carlo Tagnin, uno che le pasticche non le rifiutava mai perché non era un fuoriclasse e voleva allungarsi la carriera correndo come un ragazzino, è morto di osteosarcoma nel 2000. Mauro Bicicli se n'è andato nel 2001 per un tumore al fegato. Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, è morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C. Enea Masiero, all'Inter tra il '55 e il '64, sta facendo la chemioterapia. Pino Longoni, che è passato per le giovanili dell'Inter prima di andare alla Fiorentina, ha una vasculopatia ed è su una sedia a rotelle, senza speranze di guarigione...».

 

A parte Armando Picchi e, forse, Tagnin gli altri sono nomi meno noti rispetto ai grandi campioni, rispetto a chi in quella Grande Inter ha giocato di più.

 

Ma è sempre Ferrucci Mazzola a spiegare il perché.

 

”Perché le riserve ne prendevano di più, di quelle pasticchette bianche. Gliel'ho detto, noi panchinari facevamo da cavie. Ne ho parlato per la prima volta qualche mese fa nella mia autobiografia ("Il terzo incomodo", scritto con Fabrizio Càlzia, Bradipolibri 2004, ndr), che ha portato al processo di Roma». Quando gli è stato chiesto il perché sia arrivato tutto in un’aula d Tribunale, la risposta di Mazzola è stata chiara e inequivocabile: “Perché dopo la pubblicazione di quel libro mi è arrivata la querela per diffamazione firmata da Facchetti, nella sua qualità di presidente dell'Inter. Vogliono andare davanti al giudice? Benissimo: il 19 novembre (eravamo nel 2005 n.d.b.) ci sarà la seconda udienza e chiederemo che tutti i giocatori della squadra di allora, intendo dire quelli che sono ancora vivi, vengano in tribunale a testimoniare. Voglio vedere se sotto giuramento avranno il coraggio di non dire la verità”.

 

Quando parla all’Espresso, Mazzola non sa che l’amico Facchetti sarebbe entrato anche lui nella lista degli ex giocatori di quel’Inter morti prematuramente.

 

Ma lei di Facchetti non era amico?

 

“Sì, ma lasciamo perdere Facchetti, non voglio dire niente su di lui. Sarebbero cose troppo pesanti”

 

2 coppe campioni da dopati .. morti dopati fatti santi ... e la vita di altri giocatori sulle spalle ... altro che aspirine....!

ahh vi ricorda che facchetti è morto di tumore al pancreas ... non vorrebbe dire gran che se non che tutti i giocatori di quell inter sia quasi tutti morti gia morti per mali molti simili se non identici....

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4- considerando che, quando Guariniello (prima dell’inizio del primo processo di 1° grado) aveva racchiuso in un fascicolo la parte di documenti in base ai quali aveva imbastito l’accusa di esubero di sostanze lecite e l’aveva mandato anche ad altre procure – tra cui quella di Milano, territorialmente competente per milan e inter – perché potessero eventualmente procedere anche loro contro le “loro” squadre territoriali per abuso di farmaci, e che si era poi visto che le procure competenti su altre squadre del campionato di serie A avevano archiviato tale fascicolo non ritenendo che vi fossero motivi di indagine (e qui si ricorda che la Creatina era assunta più o meno DA TUTTI, compresi alcuni giocatori della Lazio dell’epoca di Zeman, oltre a calciatori di inter, milan, parma, ecc….e vorrei vedere: la sostanza era lecita e non vi era nulla di male ad usarla!!!).

 

Puoi cortesemente indicarmi, se puoi, i riferimenti per approfondire questo aspetto della vicenda? Ti ringrazio.

 

Scusa Antonello ma vedo solo ora la tua richiesta: se vuoi trovare i riferimenti circa i fascicoli trasmessi da Guariniello ad altre procure credo che ti dovrai sforzare di cercarli nel web...questa cosa io la ricordo per aver letto con attenzione i giornali dell'epoca, non tanto per aver trovato fonti che potrei all'oggi linkarti.

 

Ciao

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Mah, io ho cercato ma non sono approdato a niente. Francamente, speravo che il tutto fosse documentato; così.... mi sa tanto di sasso buttato nello stagno.

 

Comunque, grazie lo stesso.

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Mah, io ho cercato ma non sono approdato a niente. Francamente, speravo che il tutto fosse documentato; così.... mi sa tanto di sasso buttato nello stagno.

 

Comunque, grazie lo stesso.

cioè? non hai trovato nulla in rete?

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A parte tutte le anteriori illuminanti precisazioni giuridiche, per le quali ringrazio gli autori, io devo peró dire che proprio non sono d´accordo sul moralismo zemaniano, che invece alcuni di voi sembrano condividere. Se un farmaco é lecito, é lecito e punto. Se poi diventa illecito, allora non se ne puó piú fare uso. Ma se é lecito, cosa significa che é moralmente scorretto somministrare quel farmaco per migliorare le prestazioni sportive? Perché mai si dovrebbe somministrarlo allora? Per peggiorarle? E allora allenare un atleta sino allo sfinimento per migliorare le sue prestazioni sportive é pure moralmente scorretto? O farlo giocare con una fascia alla coscia, ad esempio, per evitare stiramenti e quindi migliorare la sua prestazione sportiva, é immorale? Se si scopre che il farmaco alla lunga é dannoso per l´atleta, allora é giusto proibirlo. Ma mentre non esiste riscontro sulla pericolositá del farmaco e lo stesso é lecito, non vedo perché non si possa usarlo per far star meglio l´atleta. In fondo il compito del medico di un atleta non é solo quello di curarlo quando sta male o soffre un infortunio, ma anche quello di far sí che sia fisicamente al meglio affinché la sua prestazione sportiva migliori o si mantenga al massimo. Il tutto ovviamente senza rischiare l´incolumitá dell´atleta, anche a futuro. Ma, almeno a quanto ne sappia io, nessun giocatore della Juve dei tempi di Agricola ha sofferto conseguenze dannose in seguito.

 

E' che in linea generale un farmaco dovrebbe servire per curare una persona, e non essere usati su persone sane. Questo in linea di principio, secondo me :)

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Ma se la Juve di Lippi era dopata, come mai non è mai saltato fuori in nessun controllo antidoping? ricordo che oltre al campionato giocavamo regolarmente in CL facendo 3 finali di fila e vincendone una!!!!

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Ma se la Juve di Lippi era dopata, come mai non è mai saltato fuori in nessun controllo antidoping? ricordo che oltre al campionato giocavamo regolarmente in CL facendo 3 finali di fila e vincendone una!!!!

 

semplice xkè non era dopata.... .the l'unica squadra a subire un processo da un accusa del genere e COME SEMPRE puliti

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Ragazzi, mi trovo a discutere con uno sporcaccione milanista, frustrato e sconfitto che grida ai 4 venti che la Juventus sia stata salvata dalla prescrizione dopo la sentenza della Cassazione sul Processo Doping.

 

Io sapevo che fummo assolti del tutto, ma quello scarafaggio di Guariniello fece ricorso alla Cassazione.

 

Mi ha postato questo articolo: http://www.tgcom24.m...olo364149.shtml

 

Quindi alla fine di tutto, la Juve fu davvero considerata colpevole nel 2007?

 

No.

La Cassazione confermò l'assoluzione (con la formula più ampia possibile, "Il fatto non sussiste") per l'accusa di doping.

Non confermò l'assoluzione per quello che loro chiamavano "abuso di farmaci". La Corte d'Appello assolse Agricola perché a loro parere la legge 401/89 si poteva applicare solo alle scommesse (quindi assolto perché "il fatto non costituisce reato"). Anni prima anche la Cassazione stabilì che quella legge si poteva applicare solo alle scommesse.

Invece nel caso della Juve la Cassazione cambiò idea.

Si sarebbe dovuto celebrare un nuovo processo d'appello, che non si tenne per sopraggiunta prescrizione.

 

Quindi nessuna condanna, una assoluzione, pesante ("Il fatto non sussiste") e un nuovo processo che non si è però tenuto.

 

PS: I farmaci utilizzati dalla Juve erano "leciti", il loro uso consentito. E venivano utilizzati da tutte le altre squadre.

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