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Giovanili Juventus

Juventus Primavera 2012/2013: Campionato, Coppa Italia, NextGen Series - calendario, risultati e classifica

Post in rilievo

22 Dicembre 2012: Ritorno Quarti di Coppa Italia: Juventus - Sampdoria 3-2

 

Ora anche la Primavera può iniziare a festeggiare il Natale. Il 2012 va in archivio con un’altra missione compiuta: la conquista della semifinale di Coppa Italia Tim Cup. Dopo il 3-1 in Liguria, la squadra di Baroni batte la Sampdoria anche al Chisola (3-2) e si prenota un doppio derby con il Torino.

 

Protagonista di giornata è Kabashi, autore di una doppietta nel primo tempo. Di Padovan la rete del definitivo 3-2 allo scadere, dopo che i doriani avevano due volte agguantato il pareggio provvisorio. In seminale sarà quindi uno scontro tutto torinese con granata di Longo che, anche loro forti del 3-1 ottenuto in trasferta in casa dell’Inter, hanno limitato i danni perdendo 2-1 in casa. Si giocherà a fine gennaio. Dall’altra parte se la vedranno Roma e Napoli.

 

Per l’ultima dell’anno solare, Baroni chiede ancora uno sforzo ai suoi ragazzi e manda in campo una squadra con il solito 3-5-2. Davanti a Branescu, sono Penna e Garcia Tena a fare reparto con l’immancabile Rugani. A centrocampo, Ruggiero e Laursen sulle fasce, Kabashi e Gerbaudo a proteggere capitan Schiavone. Davanti la coppia formata da Padovan e Bonatini.

 

Il 3-1 ottenuto una settimana fa in Liguria è una buona ipoteca ma nulla di più. I bianconeri partono per chiudere subito i conti e al 5’ c’è già il vantaggio grazie a Kabashi che trova il varco da centro area. La Sampdoria non ci sta fare a fare la comparsa e prova a non far chiudere il discorso. La miglior dimostrazione arriva al 14’ quando il centravanti Austoni anticipa tutti da angolo e di testa supera Branescu: 1-1. I blucerchiati dimostrano di essere più che mai in partita, non riescono a prendere l’iniziativa – costantemente tra i piedi di Schiavone e compagni – ma non lasciano dormire sonni tranquilli. Almeno fino al 42’ quando ancora Kabashi lascia il segno dopo un’azione di Padovan a sinistra. Il 2-1 che manda tutti a riposo avvicina di molto i bianconeri alla semifinale.

 

Ripresa. Subito un cambio con Ceria che subentra a Ruggiero. Il copione non muta, con la Juve a mantenere il possesso, non solo per far passare il tempo. Tempo che scorre senza particolari emozioni e al 25’ Baroni manda nella mischia Curti al posto di Laursen. La gara ha un sussulto al 31’, quando la Sampdoria trova il secondo pareggio della giornata. A segnare è Ivan che ribatte in rete dopo un primo mezzo miracolo di Branescu su un colpo di testa ravvicinato. La rete ha il potere di dare slancio agli ospiti che iniziano a crederci. Un paio di mischie davanti a Branescu sono sventate dalla difesa bianconera, ora costretta a mettere alla massima attenzione. A spegnere ogni velleità blucerchiata ci pensa Padovan che, proprio allo scadere, insacca sottomisura e regala un’altra vittoria (la 12ª nelle ultime 14 gare). Ma soprattutto la semifinale di Coppa Italia.

 

Il 2013, che inizierà ufficialmente il 12 gennaio, sarà da lottare su più fronti: campionato, NextGen e Coppa Italia. E naturalmente la Viareggio Cup, da affrontare da detentori del titolo. Per ora via alle feste, più che mai giustificate.

 

juventus.com

 

TABELLINO

 

Juventus (3-5-2):

Branescu

Penna - Rugani - Garcia Tena

Ruggiero (1' s.t. Ceria) - Kabashi - Schiavone - Gerbaudo - Laursen (25' s.t. Curti)

Padovan - Bonatini (45' s.t. Mattelli)

 

A disposizione: Gagliardini, Beltrame, Lanini, Josipovic, Di Benedetto, Bertinetti, Braccini, Slivka.

Allenatore: Marco Baroni.

 

Sampdoria (4-4-1-1): Falcone; Prunder, Piana, Raso, Dejori; Ghiglia, Lombardo (35' p.t. Fenati), Ivan, Cafferata; Luperini (6' s.t. Hambo); Austoni (15' s.t. Placido). A disposizione: Massolo, Iannelli, Rolando, Oneto.

Allenatore: Felice Tufano.

 

Reti: p.t. 5' Kabashi, 13' Austoni, 41' Kabashi; s.t. 31' Ivan, 44' Padovan.

 

Arbitro: Caso di Verona.

Assistenti: Rossini e Viello di Padova.

Note: ammoniti al 27' p.t. Padovan, al 17' s.t. Fenati, al 32' s.t. Ivan per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 4' s.t.; spettatori 200 circa; terreno di gioco in buone condizioni.

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12 Gennaio 2013: Pro Vercelli - Juventus 0-1

 

Anno nuovo, vecchia Primavera. Il 2013 della squadra di Baroni inizia proprio come si era chiuso il 2012. Con una vittoria, ma soprattutto con la vetta del girone di campionato sempre più salda.

 

I bianconeri hanno fatto in pieno il loro dovere e hanno vinto il derby con la Pro Vercelli. Allo stadio Piola, teatro del match, è arrivato un successo per 1-0 grazie al gol partita di Gerbaudo, uno dei più in forma prima della pausa. Tre punti arrivati in un sabato in cui Baroni ha dovuto fare a meno sia di Beltrame, convocato da Conte per la Prima Squadra, che di Padovan squalificato.

 

Il resto è giunto con una buona notizia da Parma, dove la Fiorentina ha perso ancora. Ora il distacco in vetta è di quattro punti, impensabile poco più di un mese fa quando la Juventus era staccata di ben otto lunghezze dai viola. Otto come le vittorie di fila in campionato ottenute da Schiavone e compagni.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

PRO VERCELLI (3-4-3): Vimercati; Spanò, Russo, Scalvini, Palumbo, Danza, Vitale, Cifarelli; Coviello (65' Ponsat), Galiera (70' Armato), Romano (32' st Marciano)

A disp.: Vannucchi, Scialla, Gentile, Luminoso, Marciano, Tufano, Ponsat, Secondo, Armato, *

All. Scazzola

 

JUVENTUS (3-5-2):

Branescu

Penna - Rugani - Garcia Tena

Tavanti - Ruggiero - Schiavone - Gerbaudo - Ceria (62' Mattiello)

Lanini (46' Di Benedetto) - Bonatini

 

A disp: Gagliardini, Bertinetti, Romagna, Braccini, Josipovic, Roussos, Magnusson

All. Baroni

 

RETI: 58' Gerbaudo (J)

 

ARBITRO: Ghersini

Ammoniti: Palumbo (PV), Ceria (J), Tavanti (J)

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19 Gennaio 2013: Juventus - Spezia 2-1

 

Più forte anche delle assenze. La Primavera non si ferma, batte anche lo Spezia, centra la nona vittoria di fila in campionato e mantiene la vetta del girone A. Il successo sui liguri (2-1, doppietta di Lanini) è uno di quello che verrà ricordato a lungo in casa bianconera. Ottenuto schierando una squadra con un’età media molto bassa.

 

Nel ruolo di regista, Baroni ha mandato in campo Filippo Romagna, classe 1997, 15 anni e una maturità da maggiorenne. Per il resto, sei ragazzi del 1995, tre del 1994 e il solo Ruggiero e fare da chioccia. Il tutto per una formazione che non ha mollato mai, centrando un successo fondamentale per il cammino.

 

Per la prima casalinga dell’anno, Baroni deve fare il conto degli assenti. In cinque sono con la Prima Squadra (Rugani, Garcia Tena, Schiavone, Kabashi e Beltrame), Padovan è squalificato, Branescu, Emmanuello, Untersee e Magnusson devono dare forfait per motivi diversi. Quindi dentro con una squadra giovanissima d’età, con minore esperienza e con meccanismi che giocoforza non possono essere oliati.

 

Si parte con il tradizionale 3-5-2. Davanti al portiere Citti, difesa con Bertinetti, Penna e Laursen, a centrocampo tocca a Romagna fare il regista, coadiuvato da Ruggiero e Gerbaudo, con Tavanti e Mattiello larghi sulle fasce. In avanti, Lanini supporta Bonatini.

 

I bianconeri provano subito a fare la partita. L’intesa non può essere la migliore, ma le buone trame non mancano. Gli ospiti, nonostante l’età media maggiore, attendono per provare a ripartire. Dopo quasi mezz’ora di studio, con poche occasioni, la gara s’infiamma all’improvviso. Al 28’ Bonatini lancia Lanini che s’invola, salta il portiere in uscita e deposita nella porta vuota.

 

I liguri reagiscono come meglio non potrebbero e il finale è tutto loro. Merito soprattutto di Franco che inventa una punizione dal limite (dubbio il fallo fischiato a Romagna) che s’insacca all’incrocio. L’1-1 resta fino all’intervallo, ma solo per merito di Citti che ferma un’incursione di Tabiolati e di un errore dello stesso Tabiolati a pochi metri dalla porta.

 

Ripresa. Le squadre rientrano in un Chisola sui cui inizia a cadere la neve. L’avvio è ancora bianconero con Bonatini che parte da solo ma viene fermato dal portiere Mozzachiodi. La panchina ospite si arrabbia per un fuorigioco non fischiato e viene praticamente dimezzata dall’arbitro Aureliano che espelle mister Cei e due membri dello staff.

 

La sfida vive ancora di fiammate. E proprio da una fiammata arriva una svolta. Su un’azione d’angolo bianconero, lo Spezia non riesce ad allontanare, Gerbaudo si fa luce in mezzo a una selva di gambe e viene steso da Faye: rigore netto che ancora Lanini trasforma per il 2-1.

 

Il bomber di giornata lascia il campo a Josipovic, altro elemento del 1995. Si avvicina il finale e lo Spezia si risveglia. Ci prova ancora Franco, ma Citti blocca il suo sinistro da fuori area. Baroni si copre con Braccini al posto di Ruggiero. Citti compie la parata del match in pieno recupero su una girata di Ceccaroni dopo un corner.

 

Lo sforzo degli ospiti (rimasti anche in 10 per l’espulsione di Passamonti per proteste) non dà effetti e la gara finisce 2-1. La Primavera allunga ancora le sue serie: nove vittorie di fila in campionato e un’imbattibilità che dura da metà ottobre. Da mantenere anche mercoledì, quando tornerà la Coppa Italia. In programma il primo dei due derby con il Torino che vale la finale. Si gioca in casa dei granata. Ritorno al Chisola sette giorni dopo.

 

Juventus.com

 

TABELLINO:

 

Juventus (3-5-2)

Citti

Bertinetti - Penna - Laursen

Tavanti - Ruggiero (43' Braccini) - Romagna - Gerbaudo - Mattiello

Bonatini, Lanini (36' st Josipovic)

 

A disp.: Gagliardini, Vitale, Di Benedetto, Cerìa, Roussos

All. Baroni

 

Spezia (3-4-3): Mozzachiodi, Bellavigna, Ceccaroni, Cucurnia (4' st Brondi), Bonelli, Faye, Passamonti, Ortelli (28' st Dilberovic) , Tabiolati, Franco, Izzillo (38' st Celentano)

A disp.: Tognoni, Di Lauro, Dadà, Mameli, Ciurìa, Lazzini

All. D. Cei

 

Marcatori: 27' pt e 25' st rig. Lanini (J), 39' pt Franco (S)

Ammonitii Juve: Bertinetti, Ruggiero.

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23 Gennaio 2013: Andata Semifinali di Coppa Italia: Torino - Juventus 0-2

 

http://www.youtube.com/watch?v=3jLnJTPH588

 

Alla fine l’hanno risolto quelli con più anni di Juventus nel sangue. Gerbaudo e Schiavone: c’è la loro firma sul derby Primavera, vinto 2-0 in casa del Torino e che ipoteca un pezzo importante della finale di Coppa Italia.

 

A Venaria prevale l’equilibrio fino alla mezz’ora della ripresa. Le occasioni, da una parte e dall’altra, non schiodano il risultato fino al tremendo uno-due firmato dalla squadra di Baroni. Entrambe le reti nascono da calcio piazzato. Al 34’ punizione di Schiavone, Gomis respinge come può e il più lesto a insaccare è Gerbaudo. Tre minuti dopo, fallo in area su Bonatini e rigore netto. Dal dischetto va capitan Schiavone che insacca con sicurezza.

 

Il 2-0 finale vale una fetta importante di finale. Una pratica da chiudere tra sette giorni (mercoledì 30), quando le due rivali si troveranno di fronte al Chisola per la gara di ritorno.

 

Prima, però, c’è da pensare al campionato. Domenica trasferta lunga e insidiosa sul campo del Cagliari, per cancellare lo 0-5 dell’andata che nessuno in casa bianconera ha ancora digerito. Ma da allora (era inizio settembre), tanto è cambiato. Soprattutto la Juventus, lanciata più mai nella sua corsa su tutti i fronti.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Torino: Gomis, Astone, Ientile, Ignico, Cinaglia, Gatto, Coccolo (st 40' Barbosa), Cibrario (st 13' Barreca), Gyasi, Aramu, Affinito (st 40' Firriolo). A disp. Saracco, Napoli, Cargnino, Calorio, Maugeri, Fumana, Dominin, Parodi, Rosso. All. Longo.

 

Juventus:

Citti

Penna - Rugani - Laursen

Ruggiero (st 45' Tavanti) - Kabashi - Schiavone - Gerbaudo - Ceria

Padovan (st 19' Bonatini) - Beltrame

 

A disp. Gargliardini, Romagna, Garcia, Slivka, Mattiello, Lanini, Vitale, Di Benedetto, Josipovic, Braccini.

All. Baroni.

 

Marcatori: st 34' Gerbaudo, 37' Schiavone

 

Arbitro: Dei Giudici di Latina.

Ammoniti: st 10' Ignico, 23' Penna, 30' Laursen

 

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27 Gennaio 2013: Cagliari - Juventus 0-1

 

Decima vittoria consecutiva in campionato e vendetta consumata: la Primavera bianconera a Cagliari si leva l’ennesima soddisfazione di una stagione superlativa, che la vede prima in classifica, agli ottavi della Next Gen e con un piede nella finale di Coppa Italia dopo il 2-0 rifilato al Toro nella semifinale di andata.

 

Una soddisfazione doppia, perché oltre ai tre punti, il successo sui sardi permette di cancellare la brutta sconfitta per 0-5 patita nella gara di andata. Da quella partita però la squadra di Baroni ha fatto passi da gigante e l’1-0 strappato oggi ne è l’ennesima prova.

 

Nonostante le tante assenze (Beltrame, all’esordio ieri con la Prima squadra, e gli indisponibili Branescu, Garcia Tena, Untersee, Emmanuello e Padovan), i bianconeri riescono a capitalizzare al massimo il rigore messo a segno da Schiavone al del primo tempo e consolidano ulteriormente il primato in classifica.

 

Prossimo appuntamento, sabato prossimo, in casa, contro il Grosseto.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

CAGLIARI: Anedda, Russu, Saias (63' Suella), Paulis, Cappai, Deiola, Demontis (36' Cordeddu), Barella, Chelo, Piredda, Pusceddu (72' Faedda).

 

JUVENTUS:

Gagliardini

Penna - Rugani - Laursen

Tavanti (60' Ceria) - Ruggero (77' Gerbaudo) - Schiavone - Kabashi - Mattiello

Bonatini - Lanini

 

 

RETE: 27' Schiavone su rigore.

ARBITRO: Ferrari di Mestre.

AMMONITI JUVE: Kabashi, Mattiello, Penna, Tavanti.

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30 Gennaio 2013: Ritorno Semifinali di Coppa Italia: Juventus - Torino 2-1

 

È arrivata anche la sesta vittoria in altrettante gare a sancire lo splendido cammino. La Primavera batte ancora il Torino e conquista la finale di Coppa Italia contro il Napoli.

 

Dopo il 2-0 dell’andata a Venaria, al Chisola finisce 2-1. Gol in apertura di Padovan, pareggio granata a un quarto d’ora dalla fine con Ientile, rete finale di Beltrame su punizione.

 

La finale, la seconda consecutiva per i bianconeri, sarà contro i partenopei che hanno eliminato la Roma detentrice del trofeo. Si giocherà a marzo, andata in casa e ritorno in trasferta.

 

Per la sfida che vale la finale, Baroni paga ancora qualche assenza ma può mandare in campo una squadra molto simile a quella dell’andata. Davanti a Citti, difesa a tre con Penna, Rugani e Laursen. A centrocampo Schiavone a occuparsi della regia, Slivka e Gerbaudo sono gli interni, Mattiello e Ceria si occupano delle linee esterne. Davanti la coppia Padovan-Beltrame.

 

Lo 0-2 di gara 1 è una garanzia, ma i bianconeri non vogliono correre rischi. Al primo affondo Beltrame costringe Gomis alla respinta sul palo, Gerbaudo ribadisce in rete, ma il gioco è fermo per fuorigioco. L’inizio è tutto della squadra di Baroni, con Padovan che si rende più volte pericoloso, fino a quando non trova il vantaggio. È il 21’ quando il bomber si invola, Gomis salva con i piedi sul primo diagonale ma non può nulla sulla successiva rasoiata mancina: 1-0 e finale sempre più vicina.

 

Il resto del tempo vede i granata più spavaldi, ma mai in grado di impensierire Citti, se non con un paio di conclusioni di Dyasi. Il finale è ancora all’insegna dei padroni di casa, vicini al raddoppio con Slivka: Gomis si salva con un gran volo.

 

Ripresa. Il Torino dovrebbe giocarsi il tutto per tutto per cercare i tre gol necessari, ma a fare la partita sono ancora i bianconeri. La prima parata è ancora del numero uno granata, bravo a volare all’incrocio per salvare su Padovan. L’unico rischio ospite, nella prima metà del tempo, lo provoca Penna con una chiusura che finisce a lato di poco. Primo cambio: Kabashi per Slivka. Subito dopo fuori il goleador di giornata Padovan e dentro Lanini.

 

Il Toro inizia a farsi pericoloso intorno alla mezz’ora. Non avendo più nulla da perdere, i ragazzi di Longo si gettano in avanti. Citti deve deviare in angolo un altro tocco di un compagno e subito dopo è Fumana a mettere a lato dopo una mischia in area bianconera. Baroni corre ai ripari e mette dentro i centimetri di Magnusson, al rientro dopo l’infortunio, e toglie Gerbaudo, autore del gol che ha spaccato la gara d’andata.

 

Ma la mossa non dà subito i frutti sperati. Con un tiro da fuori, che passa in mezzo a una selva di gambe, Ientile trova il pareggio. Ma a rimettere le cose a posto e a far passare tranquillamente gli ultimi minuti ci pensa Beltrame: punizione pennellata e 2-1. Un 2-1 che vale il terzo derby stagionale, ma soprattutto la finale di Coppa Italia con il Napoli. Da far finire con un esito diverso da quella di un anno fa con la Roma. Ma ci sarà tempo di pensarci dopo Viareggio.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

JUVENTUS:

Citti

Penna - Rugani - Laursen

Ceria - Slivka (st 14' Kabashi) - Schiavone - Gerbaudo (st 34' Magnusson) - Mattiello

Padovan (st 26' Lanini) - Beltrame

 

A disposizione: Gagliardini, Kabashi, Varga, Bonatini, Tavanti, Di Benedetto.

Allenatore: Baroni

 

TORINO: Gomis, Astone (st 12' Barbosa), Barreca, Cristini, Cinaglia (pt 17' Ientile), Gatto, Coccolo, Diarra, Gyasi, Aramu, Parigini (st 18' Fumana).

A disposizione: Saracco, Carnino, Cibrario, Calorio, Firriolo, Maugeri, Dominin, Parodi, Amedeo.

Allenatore: Longo

 

Marcatore: 21' Padovan, 80' Ientile, 87' Beltrame

Ammoniti: Slivka, Gerbaudo, Ientile, Gyasi

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2 Febbraio 2013: Juventus - Grosseto 3-1

 

Se gennaio è stato perfetto, anche febbraio inizia nel migliore dei modi per la Primavera. La squadra di Baroni vive un altro sabato da protagonista. Regola senza problemi il Grosseto nel testa coda (11ª vittoria di fila) e guadagna altri due punti sulla Fiorentina, fermata sul pari dal Cagliari. Proprio a pochi giorni dallo scontro diretto.

 

Al Chisola i bianconeri non faticano più di tanto per fare il proprio dovere. Finisce 3-1 con gol di Gerbaudo nel primo tempo e di Lanini e Magnusson nella ripresa. Su rigore, in pieno recupero, la rete dei toscani.

 

Non tanto per la differenza in classifica, ma per dare respiro a chi ha giocato di più, Baroni opta per il turnover. Rugani è acciaccato e si unisce agli altri indisponibili Emmanuello, Untersee, Garcia Tena e Branescu. Padovan e Beltrame, protagonisti in settimana nel successo nel derby di Coppa, godono di un turno di riposo, così come Mattiello e Kabashi.

 

Dentro una squadra molto giovane. Davanti al portiere Gagliardini, difesa a tre con Bertinetti, Magnusson e Romagna (classe ’97, di nuovo in campo dopo l’ottimo esordio con lo Spezia). A centrocampo Schiavone è affiancato da Gerbaudo e Ruggiero, Tavanti e Ceria si occupano delle fasce. Davanti la coppia formata da Lanini e Bonatini.

 

Nonostante i cambi, la differenza in campo si vede. I bianconeri dominano la prima mezz’ora, soprattutto dal punto di vista del palleggio. Dopo un’occasione mancata in apertura da Bonatini, il vantaggio arriva al 16’. La firma è di Gerbaudo, ma il gol è in cooperativa con Ruggiero e Lanini autori dell’azione che spacca in due la squadra ospite e dell’assist. Gli ospiti non reagiscono ma hanno una fiammata intorno al 35’. Gagliardini diventa decisivo deviando sul palo un tiro da fuori di Attye e poi smanacciando in angolo un colpo di testa di Tognoni.

 

L’1-0 resiste fino all’intervallo, ma non tanto di più. Al 3’ della ripresa arriva quello che pare essere il colpo del ko: Lanini si invola in contropiede, salta il portiere e deposita nella porta sguarnita. Baroni inizia a pensare anche ai prossimi impegni e cambia Ruggiero con Di Benedetto. Subito dopo entrano anche Braccini per Lanini e Josipovic per Schiavone. A chiudere definitivamente i conti ci pensa poi Magnusson che trova il 3-0 su azione d’angolo, intorno al 40’.

 

In pieno recupero il Grosseto va in gol, grazie a Marinelli che trasforma un rigore. Il 3-1 non cambia la sostanza e da stasera si può pensare alla gara con la Fiorentina in programma nel prossimo turno, ancora al Chisola. Questa volta con un confortante +6 da gestire, impossibile da pronosticare dopo la sfida d’andata.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

JUVENTUS (3-5-2)

Gagliardini

Bertinetti - Romagna - Magnusson

Tavanti - Ruggiero (21' st Di Benedetto) - Schiavone (41' st Josipovic) - Gerbaudo - Ceria

Lanini (32' st Braccini) - Bonatini

 

A disposizione: Citti, Penna, Varga, Vitale, Padovan, Beltrame, Mattiello.

Allenatore: Baroni.

 

GROSSETO (4-3-1-2): Franza; Serdino, Tognoni, Dalmazzi, Tosoni (34' st Amorfini); Marinelli, Briaschi, Zani; Faenzi (30' st Pecile); Attye (27' st Caruso), Bigliazzi.

A disposizione: Napoli Kacka, Guglione, Alberti.

Allenatore: Chiappini.

 

MARCATORI: 16' pt Gerbaudo (J), 3' st Lanini (J), 39' st Magnusson (J), 45' st Marinelli (G) rig.

 

ARBITRO: Mainardi (di Bergamo).

AMMONITI JUVE: Ceria, Di Benedetto.

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8 Febbraio 2013: Juventus - Fiorentina 2-0

 

Non solo da detentrice del titolo. La Juventus arriverà alla Viareggio Cup come meglio non potrebbe. Reduce da 12 vittorie di fila in campionato e un +7 sulla seconda. Anche il big match con la Fiorentina si è colorato di bianconero: 2-0 con doppietta di Padovan.

 

La squadra di Baroni non si ferma più e cancella anche la sconfitta dell’andata, l’ultimo momento negativo di una stagione che da allora – era metà ottobre – ha conosciuto solo momenti positivi. Oltre alla vetta del girone A (+7 sul Torino che deve recuperare una gara, +9 sui viola), c’è la finale di Coppa Italia con il Napoli (dopo sei vittorie su sei) e la qualificazione agli ottavi di NextGen (a marzo la sfida con il Rosenborg).

 

E da lunedì, nella gara inaugurale con il Maribor, parte l’avventura a Viareggio. Con il titolo da difendere.

 

Baroni recupera pedine importanti, soprattutto in difesa. In campo si va con il rientrante Branescu tra i pali, Penna, Magnusson e Rugani sulla linea difensiva. A centrocampo, da destra, Tavanti, Ruggiero, Schiavone, Gerbaudo e Mattiello. Davanti la coppia Beltrame (nel giorno del suo 20° compleanno) e Padovan.

 

L’avvio è di marca ospite. La Fiorentina deve vincere per accorciare e parte all’attacco, cercando di sfruttare il trio formato da Zohore, Bangu e Gondo. Ma Branescu deve intervenire solo una volta, per una girata poco pericolosa. Il pericolo maggiore lo sventa Rugani, che salva dopo un’incursione di Zohore. I bianconeri escono alla distanza, in particolare dopo la mezz’ora. Prima è Beltrame a involarsi e a costringere Lezzerini alla parata in uscita. Poi è Padovan a lasciare il segno: al 35’, cross di Tavanti da destra e tocco vincente del bomber appostato sul secondo palo.

 

L’1-0 porta le squadre al riposo. La ripresa si apre con i bianconeri in controllo del gioco. Nei primi 10 minuti ci provano prima Beltrame (a lato) e soprattutto Ruggiero con una botta da fuori che costringe all’intervento il portiere ospite. I viola rispondono con una botta di Costanzo che Branescu respinge in tuffo. Baroni vede affiorare la stanchezza dei suoi e cambi: fuori gli esterni Tavanti e Mattiello, dentro Laursen e Cavion. Per il centrocampista veneto è l’esordio ufficiale dopo l’arrivo a gennaio.

 

I due nuovi entrati confezionano subito un’azione, chiusa con un traversone di Ruggiero che non trova i compagni a centro area. Gli ultimi minuti sono all’insegna della tensione. La Fiorentina ci prova, ma a colpire è ancora Padovan in pieno recupero: 2-0 e anche il big match finisce nell’album dei bei ricord.

 

Ora le vittorie sono 12, nove i punti di vantaggio sulla Fiorentina, ora scavalcata dal Torino che resta a meno sette con una gara da recuperare. Per il campionato se ne riparlerà più avanti. Ora tutti a Viareggio. Lunedì si parte con la gara inaugurale con il Maribor.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

JUVENTUS (3-5-2)

Branescu

Penna - Magnusson - Rugani

Tavanti (23' st Laursen) - Ruggiero - Schiavone - Gerbaudo - Mattiello (26' st Cavion)

Beltrame - Padovan

 

A disp. Citti, Romagna, Josipovic, Di Benedetto, Bonatini, Lanini.

All. Baroni

 

FIORENTINA (4-3-3): Lezzerini; Venuti, Madrigali, Empereur, Ashong; Costanzo (39' st Fazzi), Fossati, Bangu; Gulin (28' st Da Silva), Zohore, Gondo.

A disp. Bacci, Berardi, Cola, De Poli, Everton, Giordano, Spinelli.

All. Semplici

 

MARCATORI: pt 35' Padovan; st 49' Padovan

 

ARBITRO: Baldicchi di Città di Castello

NOTE: spettatori 200. Ammoniti: Beltrame per simulazione, Citti per comportamento non regolamentare, Fossati, Padovan e Cavion per gioco falloso, Gerbaudo per proteste. Angoli: 7-1 per la Fiorentina.

Recupero tempo: pt 1; st 5'

 

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2 Marzo 2013: Juventus - Genoa 1-2

 

Dal Genoa al Genoa. Si chiude al Chisola la strepitosa striscia di 12 vittorie di fila in campionato della Primavera. La squadra di Baroni paga un pomeriggio con troppe distrazioni e viene superata 2-1 in casa dai rossoblu. Nonostante il vantaggio iniziale dopo tre minuti firmato da Beltrame. Fatale una doppietta di Said nel giro di quattro minuti a inizio ripresa.

 

Inizia male il primo tour de force dopo Viareggio. Giovedì è in programma una sfida senza appello. Al Moccagatta di Alessandria c’è il Rosenborg per gli ottavi di finale della NextGen.

 

Alla prima sfida dopo Viareggio, Baroni si presenta con un Pepic in più. Il centrocampista montenegrino arrivato a fine gennaio, classe ’93, fa il suo esordio piazzandosi nella posizione di interno, a fianco di Schiavone e Kabashi. Ceria e Ruggiero completato il pacchetto di centrocampo. Dietro, linea a tre con Untersee, Rugani e Laursen. Davanti c’è la solita coppia formata da Padovan e Beltrame.

 

Se qualcuno teme per l’approccio dei bianconeri viene prontamente smentito. Nei primi minuti in campo c’è una squadra sola. Il Genoa patisce e ogni affondo dei ragazzi di Baroni è un pericolo. Il portiere Albertoni compie un miracolo su Ceria dopo appena 18 secondi, ma al 3’ deve già capitolare su Beltrame al termine di un’azione tambureggiante in area. Al 5’ è Ruggiero a sfiorare subito il raddoppio.

 

I liguri si svegliano dal torpore e creano due pericoli da calcio piazzato. Ci riprova Beltrame a mettere le cose in chiaro, ma un suo gran diagonale si stampa sul palo a portiere battuto. Il finale è tutto di marca ospite con una doppia chance per Velocci che non dà esito. Si va al riposo con i bianconeri avanti, ma con la sensazione che la gara sia tutt’altro che chiusa.

 

Sensazione confermata. I bianconeri escono dagli spogliatoi senza la giusta concentrazione e il Genoa ne approfitta. Nel giro di appena cinque minuti, tra il 7’ e il 12’, i rossoblu vanno a segno due volte con Said che prima fulmina Branescu da due passi e poi insacca di testa da angolo.

 

La Juve fatica a reagire. Branescu compie un mezzo miracolo su Sartore evitando il tris e Baroni perde anche una pedina importante come Schiavone, costretto a uscire per un problema alla caviglia sinistra: entra l’altro nuovo arrivato, il norvegese Sakor.

 

A metà ripresa un segno di risveglio. L’azione è confusa, ma Beltrame ha un’occasione d’oro a due passi dalla porta, ma conclude male. A conferma che è un sabato difficile, anche Ruggiero va ko e lascia il posto a Lanini. Ultimo cambio, dopo che Garcia Tena aveva rilevato Ceria. Proprio Lanini ha subito una palla buona ma il suo destro al volo non trova la porta. Ci prova anche Pepic da fuori e costringe Albertoni al corner. Anche nei cinque minuti di recupero Beltrame e compagni non trovano più il varco giusto, in una difesa rossoblu che si chiude alla perfezione.

 

I bianconeri chiudono la striscia vincente ma restano comunque in vetta al girone. Ora sotto con NextGen, derby e finale di Coppa Italia. Per i quali ci vorrà la Primavera in formato pre-Viareggio.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

JUVENTUS

Branescu

Untersee - Rugani - Laursen

Ruggiero (Lanini) - Kabashi - Schiavone (Sakor) - Pepic - Ceria (Garcia Tena)

Padovan - Beltrame

 

In panchina: Gagliardini, Tavanti, Di Benedetto, Cevallos, Bonatini, Josipovic, Rogmagna, Gerbaudo.

Allenatore: Baroni.

 

GENOA: Albertoni, Gallotti, Blaze, Sokoli, Di Marco, Krajnc, Sartore, Alhassan, Said, Olivera, Velocci.

In panchina: Tufano, Simic, Okseti, Moresco, Tagliavacche, Lanzalaco, Held, De Luca, Jara Martinez, Jovine, Sommariva

Allenatore: Chiappino.

 

Arbitro: Tardino

Ammoniti Juve: Untersee, Ceria.

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Ottavi di finale: Juventus Rosenborg 1-0

 

http://youtu.be/uvxvQ_-C7VA

 

Dopo la Prima Squadra anche la Primavera entra nel G8. I bianconeri battono il Rosenborg negli ottavi di NextGen e raggiungono il Chelsea nei quarti. Finisce 1-0, decide Beltrame.

La squadra di Baroni saluta al meglio Alessandria e a Londra si giocherà un posto per la Final Four. Ma prima sotto con le altre competizioni, a partire dal Derby di campionato di domenica.

 

Per la sfida del Moccagatta, Baroani deve fare a meno di capitan Schiavone, Slivka e Penna infortunati. Si parte con Branescu in porta, difesa a tre formata da Untersee, Rugani e Magnusson. A centrocampo Ruggiero, Kabashi, Cavion, Gerbaudo e Laursen. Davanti la coppia Beltrame-Padovan. Tribuna per l'ex di turno Sakor.

 

Partono bene i bianconeri e un cross da destra di Ruggiero crea scompiglio, dall'angolo che ne segue Padovan mette a lato. All'11 è ancora Padovan a involarsi ma il tiro è debole e parato senza problemi da Storevik. Stesso copione al 18', ma questa volta l'occasione è più ghiotta e il bomber non ne approfitta.

Lo schema è una garanzia e Padovan si trova di nuovo in area al 21' ma Storevik dice di no. Il Rosenborg ha una fiammata con Sorloth il cui tiro dal limite finisce alto. Al 29' la gara si sblocca. Il copione è il solito: lancio centrale, il difensore buca e Beltrame non perdona. Il vantaggio galvanizza la squadra di Baroni che sfiora il bis con una discesa di Laursen. Beltrame ancora in luce al 35' con una scorribanda a sinistra che meriterebbe più fortuna. La Juve insiste e il numero uno norvegese nega ancora la via della rete a Padovan, imbeccato da Laursen.

Il finale è tutto bianconero con Ruggiero che centra da sinistra e Beltrame sfiora la traversa con la il tocco di volo. Al riposo si va con un 1-0 che sta troppo stretto alla banda Baroni.

 

Ripresa. Si torna in campo con gli stessi 11 e subito con un'occasione per Gerbaudo che non trova lo specchio dopo un'azione personale. Un attimo dopo è ancora Beltrame a impegnare Storevik. Gli ospiti si vanno vedere solo con tiri da fermo: la punizione di Selnes esce deviata dalla barriera. Dal tiro dalla bandierina è Rugani a dover deviare a Branescu battuto. Il Rosenborg inizia a crederci e Midtsjo spreca dopo un'azione personale.

Al 20' riprende il duello tra Padovan e Storevik, con il portiere ancora sugli scudi. Un attimo dopo è Magnusson a non trovare la deviazione vincente a due passi dalla porta. Alla mezz'ora Baroni inizia a cambiare. Fuori Ruggiero e Padovan, dentro Tavanti e Bonatini. Al 34' è Cavion a tentare da fuori ma senza esito.

Beltrame prova a legittimare il titolo di man of the match con un'azione personale che strappa applausi al pubblico alessandrino. Ma l'occasione d'oro è per Harberg che, appena entrato, colpisce il palo con un tocco sul primo palo. Prima della fine, Baroni regala il meritato applauso a Beltrame e Gerbaudo, in due migliori in campo e mette dentro Lanini e Garcia Tena. Giusto un attimo prima del triplice fischio che manda la Primavera ai quarti

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Juventus

Branescu

Untersee - Magnusson - Rugani

Ruggiero (75' Tavanti) - Kabashi - Cavion - Gerbaudo (90' Garcia Tena) - Laursen

Padovan (75' Bonatini) - Beltrame (90' Lanini)

 

A disposizione: Gagliardini, Bertinetti, Ceria.

All. Baroni.

 

Rosenborg: Storevik, Strand, Bjornstad, Togstad, Halstensen (77' Haarberg), Midtsjo, Bernsten, Selnes, Feirud, Sorloth (46' Foosens), Bjornholm.

A disposizione: Fjaer, Moen- Rygh, Lund, Gamwanya, Hartmaan.

All. Stale Stensaas.

 

Marcatori: Beltrame (26')

Ammoniti: Midtsjo 26', Selnes 39', Padovan 39', Magnusson 65'.

Espulso: Midsjo 93'.

 

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10 Marzo 2013: Torino - Juventus 1-1

 

http://youtu.be/N7hRWO4MuHc

 

Dopo 18 gare, il derby Primavera torna a chiudersi in parità. AVenaria finisce 1-1, per i gol Coccolo e Padovan su rigore, al termine di una gara maschia rovinata da alcune decisioni dubbie da parte della terza arbitrale. Per un rigore negato a Lanini nel primo tempo, per quello concesso ai bianconeri e per l’espulsione di Ceria.

Alla fine, per la Juventus è un punto d’oro, che permette di mantenere la vetta solitaria e di tenere i granata (ora terzi) a quattro punti, anche se con una gara in meno. A pochi giorni da un’altra tappa fondamentale: la finale di Coppa Italia con il Napoli.

Il quarto derby stagionale arriva in un momento chiave della stagione. Tra la vittoria di giovedì con il Rosenborg in NextGen a la finale di mercoledì allo Juventus Stadium. Per questo Baroni opta soprattutto sulle forze fresche. Assenti per infortunio capitan Schiavone, Slivka e Penna (oltre a Emmanuello), anche Gerbaudo e Rugani vengono lasciati ai box per precauzione. Altri protagonisti partono dalla panchina, come Beltrame, Padovan, Ruggiero e Untersee.

 

Si parte quindi con Branescu in porta, difesa a tre con Bertinetti, Magnusson e Garcia Tena. A centrocampo, spazio per due volti nuovi quali Sakor e Cevallos, affiancati da Tavanti, Kabashi e Mattiello. Davanti tocca a Lanini e Bonatini.

Si gioca a Venaria, ma al solito campo in sintetico (teatro del successo bianconero in Coppa Italia), si opta per quello in erba naturale. Sul quale i bianconeri si trovano subito bene e dopo neppure un minuto è Lanini a impegnare Gomis. Dopo le prime fiammate, la sfida si incanala sull’equilibrio. Ma è proprio un’altra fiammata a cambiarla: al 22’ il Toro passa con Coccolo che raccoglie a centro area un cross basso da sinistra di Gyasi.

I bianconeri reagiscono e creano due occasioni con Mattiello (tiro deviato in angolo) e Bonatini (il pressing su Gomis quasi vincente). Ma l’opportunità migliore per il pari arriva allo scadere. Lanini sgonda a sinistra e due passi da Gomis viene steso platealmente con una spinta. Sembra rigore, ma l’arbitro lascia correre tra le proteste. Si va così al riposo con i padroni di casa avanti 1-0.

 

Ripresa. La Juventus rientra subito con due novità: Ceria al posto di Cevallos e Di Benedetto per Bonatini. Con il passare del tempo, il nervosismo accumulato aumenta. A farne le spese è Baroni, allontanato dalla panchina poco prima del 15’. A guidare la squadra dalla panchina ci resta Fabrizio Del Rosso che, dopo pochi minuti, opera il terzo e ultimo cambio: fuori Tavanti e dentro Padovan, con la squadra che passa a un 4-3-3 più offensivo.

Un attimo dopo i bianconeri stanno per restare in 10. L’arbitro Soricaro estrae il secondo cartellino giallo per Kabashi (ammonito nel primo tempo), ma il fallo è di Ceria. Errore prontamente riscontrato e beffa evitata. E alla mezz’ora anche la parità viene raggiunta. Su un cross di Lanini da sinistra, Sakor anticipa tutti e viene steso in area. Questa volta il rigore viene concesso e le proteste sono tutte del Toro, soprattutto del pubblico. Padovan non si lascia innervosire e trasforma con freddezza.

La tensione sale il direttore di gara non riesce più tenere le redine. Incredibile l’espulsione comminata a Ceria per un fallo inesistente a centrocampo (plateale il tuffo del giocatore granata). Gli ultimi minuti sono condizionati dal nervosismo e le giocate di qualità non si vedono più. Finisce 1-1. Un pari che per i bianconeri vuol dire ancora primato solitario. Ora la squadra di Baroni è 45 punti, uno più della Fiorentina che ha una partita in più e quattro sul Torino, che di gare ne deve recuperarne due.

 

Ma ora non c’è tempo di pensare al campionato. La testa è tutta sulla finale di Coppa Italia con il Napoli. Appuntamento mercoledì sera, ore 20.45, allo Juventus Stadium.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Torino (4-3-3): Gomis; Quitadamo, Cristini, Cinaglia (68' Ientile), Barreca; Gatto, Coccolo (85' Rosso), Firriolo; Kabasele, Parigini, Gyasi.

A disp:Faracco, Astone, Affinito, Ientile, Amedeo, Graziano, Calorio, Rosso, Parodi, Fumana, Sparacello.

All: Moreno Longo.

 

Juventus (3-5-2)

Branescu

Bertinetti - Magnusson - Garcia Tena

Tavanti (65' Padovan) - Cevallos - Sakor - Kabashi (45' Di Benedetto) - Mattiello

Bonatini (45' Ceria) - Lanini

 

A disp: Gagliardini, Beltrame, Ruggiero, Laursen, Cavion, Untersee, Pepic, Josipovic.

All: Marco Baroni.

 

Marcatori: 22' Coccolo (T), 77' Padovan (J).

Ammoniti Juve: Tavanti, Kabashi.

Espulsi Juve: Ceria.

 

 

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13 Marzo 2013: Andata Finali di Coppa Italia: Juventus - Napoli 1-1

 

Juventus e Napoli, una sfida infinita. Come in Serie A sono bianconeri e azzurri a dettare legge anche nella Coppa Italia Primavera e a giocarsi il trofeo, in una doppia finale ricca di fascino che, dopo l’1-1 di oggi, si deciderà solo nella sfida di ritorno.

 

Il primo atto si gioca in uno Juventus Stadium che si presenta con più di 16.000 spettatori sugli spalti, di cui 5.000 tra bambini di Juventus Soccer School e familiari, il Presidente Agnelli, Giuseppe Marotta Fabio Paratici, Antonio Conte, Simone Pepe, Giorgio Chiellini, Paul Pogba in tribuna... Un parterre degno di una grande sfida, che la Juve prova subito a soddisfare. Appena un minuto di gioco e Beltrame con un colpo di tacco libera Gerbaudo, che scarica il destro dal limite, fuori di un soffio. Passano dieci minuti e solo il palo salva Crispino sul rasoterra di Beltrame, bravo a liberarsi e a incrociare il tiro.

La punta bianconera è pimpante e quando parte in velocità crea seri problemi alla difesa partenopea, come quando, al 16’, lascia sul posto il diretto avversario e prova a piazzare il destro, trovando il pronto riflesso del portiere. La Juve insiste e sfiora ancora il gol con Ruggiero che entra in area dalla destra e inventa un diagonale che attraversa tutto lo specchio della porta, senza che Beltrame e Padovan arrivino in tempo per la deviazione.

 

Il Napoli prende fiducia con il passare dei minuti e riesce a contenere gli attacchi bianconeri, ma Branescu rimane spettatore non pagante. In compenso, dalla parte opposta Gerbaudo va vicino al vantaggio con un tocco al volo sulla punizione di Ruggiero, ma alza troppo la mira. L’unica conclusione della squadra di Saurini arriva a tre minuti dalla fine del primo tempo e il destro di Guardiglio non è certo irresistibile.

Il Napoli riesce a chiudere il primo tempo sul pareggio, ma la supremazia bianconera è troppo netta per non venire premiata. E allora passa solo un minuto in avvio di ripresa e Gerbaudo fa giustizia, spuntando con perfetto tempismo sul secondo palo per deviare di testa in rete la punizione di Ruggiero. Pochi minuti e potrebbe arrivare il raddoppio con Magnusson, che impegna Crispino con una sventola da calcio piazzato, ma anche il pareggio, con il tentativo di Palma, che calcia alto da buona posizione.

 

Il Napoli alza il baricentro, la Juve arretra e la gara cambia copione. Insigne accarezza il palo con una palombella dal vertice destro dell’area, ed è l’avvisaglia del pareggio, che arriva al 19’: Tutino entra in area dalla sinistra, salta Untersee e infila il pallone sotto il corpo di Branescu.

La manovra ora è meno fluida e si vive su giocate dei singoli. Quella di Kabashi, entrato al posto di Sakor, meriterebbe miglior sorte, ma il suo sinistro dal limite termina a lato di pochissimo, così come il tentativo di Padovan, servito da Beltrame dopo l’ennesima galoppata.

Baroni gioca il tutto per tutto, mandando in campo Lanini al posto di Ruggiero nel finale di gara, ma il risultato non cambia più. Tutto rimandato alla sfida di ritorno che si giocherà al San Paolo, in data ancora da stabilirsi.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

JUVENTUS:

Branescu

Untersee - Magnusson - Rugani

Ruggiero (39’ st Lanini) - Cavion - Sakor (18’ st Kabashi) - Gerbaudo - Laursen (9’ st Mattiello)

Padovan - Beltrame

 

A disposizione: Gagliardini, Bonatini, Cevallos, Tavanti, Ceria, Garcia, Bertinetti, Di Benedetto.

Allenatore: Baroni.

 

NAPOLI: Crispino, Guardiglio, Celiento, Lasicki, Nicolao; Palma, Radosevic, Fornito (39’ st Gaetano); Tutino (43’ st Zambrano), Novothny (24’ st Scielzo), Insigne.

A disposizione: Scalese, Di Mattia, La Torre, Palmiero, Del Bon, Romano, Barone, Di Stasio.

Allenatore: Mister Saurini.

 

RETI: Gerbaudo 2’ st, Tutino 19’ st

ARBITRO: Ghersini. ASSISTENTI: Fraschetti, Cecconi. QUARTO UFFICIALE: Aureliano

AMMONITI: 18’ st Celiento

 

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Quarti di finale: Chelsea - Juventus 4-1

 

http://www.youtube.com/watch?v=a1_AXIR8UzM

 

Finisce in Inghilterra l’avventura della Primavera nella Next Generation Cup. I bianconeri hanno affrontato oggi al Griffin Park di Londra i pari età del Chelsea nella sfida che valeva l’accesso alle final four in programma allo Stadio Sinigaglia di Como nel weekend di Pasqua.

 

I giovani Blues hanno vendicato la Prima Squadra, eliminata dalla Champions proprio dalla squadra di Conte e si sono imposti per 4-1. Nel primo quarto d’ora di gioco gli inglesi ipotecano la vittoria, con il vantaggio di Baker all’11’ del primo tempo, seguito tre minuti dopo dal raddoppio di Kiwimya. A venti minuti dalla fine però, Beltrame riaccende le speranze della squadra di Baroni, ma è ancora un micidiale uno-due dei padroni di casa, con Feruz al 38’ e con Baker al 44’, a chiudere definitivamente i giochi.

 

I bianconeri meritano comunque solo applausi: alla loro prima esperienza nella Next Gen hanno conosciuto solo oggi la sconfitta, collezionando nel resto del torneo quattro vittorie e tre pareggi.

 

Ora ci si rituffa in campionato, con la sfida di sabato prossimo contro il Parma, e in Coppa Italia, dove si riparte dall’1-1 della finale di andata contro il Napoli.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Chelsea (4-2-3-1): Blackman; Christensen, Davey, Aké, Wright; Loftus-Cheek (John Swift 60), Baker ©, Boga (Charlie Colkett 70); Kiwomya, Nditi, Feruz..

A disposizione: Beeney, Pappoe, Conroy, Dabo.

Allenatore: Dermot Drummy.

 

Juventus (3-5-2):

Branescu

Untersee - Magnusson - Rugani

Tavanti (Ceria) - Kabashi - Schiavone - Gerbaudo (Di Benedetto) - Mattiello (Laursen)

Beltrame - Lanini (Padovan)

 

A disposizione: Gagliardini, Penna.

Allenatore: Marco Baroni

 

Marcatori: Baker © 11' pt, Kiwomya © 14' pt; Rugani (J) 27' st, Feruz © 38' st, Baker © 44' st.

 

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23 Marzo 2013: Parma - Juventus 1-5

 

http://youtu.be/Ch9qPupl_e4

 

La Juventus torna in testa alla classifica del Girone A del campionato Primavera, sfruttando nel migliore dei modi il recupero della sesta giornata di ritorno.

 

I ragazzi di Baroni, di scena a Parma, surperano gli emiliani con un netto 5-1. Padovan sblocca il punteggio al 41’ del primo tempo e, dopo il pareggio ducale, grazie a un rigore concesso a inizio ripresa, spinge i bianconeri al successo con altre due reti, firmate al 18’, anche questa dagli undici metri, e al 29’. Ruggiero al 36’ e Beltrame, con il terzo rigore della gara al 40’, chiudono i conti.

 

Con questo successo la Juve raggiunge quota 48 punti in classifica, una più della Fiorentina seconda, e deve ancora recuperare la gara contro l’Empoli valevola per la nona giornata del girone di ritorno.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Parma: Cincilla, Diedhiou, Dell'Orco, Sarr, Sall, Prete, Lauricella (42' s.t. Petrini), Moroni, Campagna, Rovelli (27' s.t. Arteaga), Abbracciante (18' s.t. Vanzo).

A disp.: De Angelis, Frare, Mazzocco, Morabito.

All.: Pizzi.

 

Juventus:

Gagliardini

Untersee - Rugani - Garcia Tena

Ruggiero (39' s.t. Di Benedetto) - Cavion - Schiavone - Gerbaudo - Mattiello (16' s.t. Slivka)

Padovan (31' s.t. Penna) - Beltrame

 

A disp.: Citti, Kabashi, Tavanti, Lanini, Bonatini, Josipovic, Bertinetti.

All.: Del Rosso (Baroni squalificato).

 

Marcatori: P.t. 42' Padovan (J). S.t. 2' Campagna (P) su rig., 19' Padovan (J) su rig., 30' Padovan (J), 37' Ruggiero (J), 40' Beltrame (J) su rig.

 

Arbitro: Minelli di Varese.

Note: Ammoniti Sarr, Dell'Orco, Sall, Mattiello. Angoli: 3-6. Recupero: 0'-3'

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3 Aprile 2013: Juventus - Siena 2-0

 

Dopo 10 giorni di stop, la Primavera riparte da dove si era fermata, cioè da una vittoria. Dopo il 5-1 ottenuto in casa del Parma nel weekend prima di Pasqua, la squadra di Baroni ha fatto suo anche il match casalingo contro il Siena: 2-0, con un gol per tempo di Padovan e Beltrame.

 

Un incontro non proprio spettacolare, condizionato dal caldo, ma anche dal pensiero dell’ennesimo tour de force che attende i bianconeri nei prossimi giorni. Superato l’ostacolo Siena, ora tre partite (delle quattro che mancano alla fine della regular season) attendono Schiavone e compagni. Sabato il derby piemontese con il Novara, martedì prossimo (9 aprile) il recupero contro l’Empoli e sabato 13 la gara casalinga con il Livorno.

 

Tre sfide fondamentali per permettere di mantenere la vetta e tenere lontani Fiorentina e Torino. Le due rivali non mollano un colpo, ma saranno attese dallo scontro diretto alla penultima giornata. Proprio mentre i bianconeri saranno già con la testa alla finale di ritorno di Coppa Italia, in programma a Napoli martedì 16 aprile.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Juventus

 

Gagliardini

Penna - Magnusson - Garcia Tena

Untersee (27’ st. Tavanti) - Cavion - Schiavone - Gerbaudo (1’ st. Ceria) - Laursen (30’ pt. Slivka)

Padovan - Beltrame

 

A disposizione: Branescu, Bonatini, Sakor, Di Benedetto.

All.: Baroni.

 

Siena: Marini, Gonzi, Cianciulli, Lalli, Benedini, Crociani, Petriccione (20’ st. Mulas), Brenci (35’ st. Altieri), Rosseti, Redi, Canotto (35’ st. Taflay). A disposizione: Cotfas, Rizzo, Aiazzi, Miocchi, Cacciapuoti.

All.: Mignani.

 

Marcatori: 17’ pt. Padovan, 34’ st. Beltrame.

 

Arbitro: Fanton di Lodi (Boz, Larotonda).

Ammoniti: Canotto, Brenci, Crociani, Cavion, Magnusson, Benedini.

Angoli: 2-4.

Recupero: 3’ pt., 4’ st.

 

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6 Aprile 2013: Novara - Juventus 1-2

 

http://youtu.be/ST2646yQvIs

 

Un altro tassello verso la qualificazione diretta ai playoff. La Primavera espugna anche Novara e si avvicina alla conquista di uno dei posti per le finali di Cesena a inizio giugno. Il derby tutto piemontese si chiude nel segno di Bonatini. Il brasiliano firma la doppietta che permette ai bianconeri di vincere 2-1.

 

Un successo fondamentale per tenere a distanza sia Fiorentina (vincente a Siena) che Torino (ok con il Parma). Ora il vantaggio è di un punto sui viola e quattro sui granata ma entrambi hanno una gara in più. Gara che la squadra di Baroni recupererà martedì pomeriggio a Empoli. In Toscana, la Primavera potrebbe chiudere i giochi in anticipo e in caso di successo si garantirebbe uno dei due posti con 180 minuti d’anticipo.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Novara: Montipò, Bernazzani (19'st Clori), Sorrentino, Augliera, Vicari, Celano, Bellino, Casarini, Libertazzi (1'st Sciannamea), Sicurella (34'st Pisoni), Manconi.

A disposizione: Logofatu, Calcagni, Marra, Rambone, Campisi, Fornasino.

All. Gattuso

 

Juventus:

Branescu

Penna, Magnusson, Garcia Tena

Untersee - Slivka - Schiavone (41'st Cavion) - Sakor (21'st Kabashi) - Ceria

Bonatini (35'st Di Benedetto) - Beltrame

 

A disposizione: Gagliardini, Curti, Bertinetti, Mattiello, Padovan.

All. Baroni.

 

ARBITRO: Sig. Brasi - 1° Ass. Sig. Bresmes - 2° Ass. Sig. Semperboni

 

MARCATORI: Juventus: 46' pt Bonatini, 8' st Bonatini, 23'st Augliera.

AMMONITI: Sicurella, Garcia Tena, Untersee, Slivka

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9 Aprile 2013: Empoli - Juventus 0-3

 

La lunga e fantastica rimonta iniziata a fine ottobre ora può dirsi finita. O quasi. La Primavera ha staccato il biglietto per le finali di campionato, con due giornate d’anticipo. Missione compiuta al primo colpo, grazie al successo del recupero di Empoli. In terra toscana, è arrivato un netto 3-0. Maturato negli ultimi 20 minuti grazie a una doppietta di Padovan e una rete di Lanini.

 

La squadra di Baroni è promossa con 180 minuti d’anticipo. Ma resta ancora un passo da fare. Se il Toro è ormai fuori portata, staccato di sette punti, c’è da blindare il primo posto. La Fiorentina, ora dietro di quattro lunghezze, potrebbe ancora insidiare il primato dei bianconeri. Sabato, dopo la sfida casalinga contro il Livorno e il contemporaneo scontro diretto tra viola e granata, potrebbe arrivare anche l’ausilio della matematica.

 

Conquistato in anticipo uno degli otto posti per le finali di Cesena (2-9 giugno), ora la squadra di Baroni può pensare anche alla Coppa Italia. Tra sette giorni (martedì 16 aprile) c’è la finale di ritorno di Coppa Italia. Si gioca contro il Napoli al San Paolo, partendo dall’1-1 dello Juventus Stadium.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

EMPOLI: Ricci; Brumat (15′ st Gargiulo); Agrifogli; Sbarcea; Bachini; Zavatto; Diomande; Menichetti; Tempesti (43′ st Lunardi); Rovini; Silvestri (12′ st Bencini).

A Disposizione: Pacini; Cardelli; Dinardo; Thiongo; Himchischi; Angeli.

 

JUVENTUS:

Gagliardini

Bertinetti - Magnusson - Rugani

Ceria (33′ st Garcia) - Cavion (40′ st Cevallos) - Sakor - Kabashi - Mattiello

Padovan - Di Benedetto (1′ st Lanini)

 

A Disposizione: Audero; Curti; Penna; Braccini; Bonatini.

 

MARCATORI: 29′ st Padovan; 36′ st Lanini; 37′ st Padovan

 

ARBITRO: Sig. Piccini di Forlì

AMMONITI; 43′ Kabashi (J); 20′ st Bencini (E)

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13 Aprile 2013: Juventus - Livorno 6-0

 

Una chiusura in grande stile. Tre giorni dopo aver conquistato la qualificazione per le finali nazionali, la Primavera fa suo anche il Girone A. Con un turno d’anticipo, grazie al netto successo sul Livorno. Nell’ultima gara casalinga dell’anno, il Chisola fa da teatro a un 6-0 tennistico, grazie alle doppiette di Bertinetti e Lanini e alle reti di Pepic e Beltrame.

 

Una vittoria che ha permesso alla squadra di Baroni di chiudere i giochi, senza dover aspettare notizie da Firenze, dove i viola hanno battuto 2-0 il Torino conquistando matematicamente il secondo posto per l’accesso diretto alle finali di Cesena (2-9 giugno). Una vittoria delle più belle e significative perché ottenuta grazie a quei ragazzi meno utilizzati ma sempre pronti all’occorrenza. Come Francesco Bertinetti, una vita in bianconero, capitano per l’occasione e autore di una doppietta: non proprio una consuetudine per un difensore.

 

Tre punti già archiviati alla fine del prime tempo, chiuso sul 3-0 grazie ai due in fotocopia di Bertinetti (colpo di testa da centro area su azione d’angolo) e a un rigore trasformato da Lanini. Nella ripresa, le altre reti segnate ancora da Lanini, Kabashi e da Beltrame, quest’ultimo entrato dalla panchina, così come Penna e Kabashi.

 

Con il primo posto ormai blindato (+4 sulla Fiorentina e +10 sul Torino), ai bianconeri resta solo una gara di campionato. Quella ininfluente di sabato prossimo in casa della Samp. Ma prima c’è un altro appuntamento chiave della stagione della Primavera: la finale di ritorno di Coppa Italia, in programma martedì al San Paolo di Napoli. Si parte dall’1-1 di Torino.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Juventus (3-5-2):

 

Gagliardini

Bertinetti - Curti - Garcia Tena (Penna)

Di Benedetto - Braccini - Cevalos - Pepic - Laursen

Bonatini (Kabashi) - Lanini (Beltrame)

 

 

A disposizione: Citti, Ceria, Cavion.

All. Marco Baroni

 

 

Marcatori: 30′, 41′ Bertinetti (J), 34′ rig., 66′ Lanini (J), 75′ Kabashi (J), 80′ Beltrame (J).

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16 Aprile 2013: Ritorno Finale di Coppa Italia: Napoli - Juventus 1-2

 

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Caparbia, tosta, paziente, mai doma. La Primavera della Juventus non ha solo qualità tecniche in dosi massicce, ma anche un carattere da squadra matura. Un carattere che permette ai bianconeri di sopportare la pressione del San Paolo, di aspettare il momento giusto per colpire, di resistere al ritorno degli avversari, di raccogliere le forze nei supplementari e di alzare meritatamente la Coppa Italia, per la quarta volta nella storia. Un giusto premio per una squadra che già nella passata stagione aveva centrato la finale e che da un anno meditava la vendetta.

 

A fare le spese del desiderio di rivalsa dei bianconeri è il Napoli, che pure parte con il vantaggio relativo dell’1-1 dell’andata, strappato allo Juventus Stadium. E per come i ragazzi di Saurini impostano la partita, sembra proprio che l’obiettivo sia mantenere lo 0-0, sufficiente per vincere il trofeo. La Juve invece parte forte e dopo neanche tre minuti Magnusson emula Pirlo, con un calcio piazzato teso e velenoso, respinto da Crispino sul petto di Untersee che controlla, ma non riesce a calciare in porta. La squadra di Baroni cerca di far girare palla, senza rinunciare alle verticalizzazioni per Padovan e Beltrame, né ai tiri da fuori. Quello di Kabashi al 21’ si abbassa all’improvviso e Crispino deve sfoderare un colpo di reni per mandare la palla oltre la traversa.

 

Beltrame è tra i più attivi e quando parte in velocità la difesa partenopea fa fatica a contenerlo. Il Napoli, intraprendente a inizio gara, con il passare dei minuti finisce per lasciare l’iniziativa ai bianconeri, limitando le avanzate e giocando una gara molto accorta. Il risultato è che il primo tempo rimane bloccato e non offre occasioni da rete.

 

Come a inizio gara, anche in avvio di ripresa la Juve è subito pericolosa con Beltrame e Magnusson che vedono però le loro conclusioni murate dalla difesa. Il Napoli risponde con il contropiede orchestrato da Tutino, che arriva sino in area, ma invece di servire Radosevic meglio piazzato tiene palla e permette il recupero dei bianconeri.

 

All’11’ la svolta: Beltrame, sempre lui, punta Celiento e entrando in are lo salta in velocità. Al difensore partenopeo non resta che il fallo, e al signor Saia non resta che indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta Padovan che spiazza Crispino, sblocca il risultato e festeggia il suo compleanno nel migliore dei modi.

La reazione del Napoli è rabbiosa, ma nasce più dai nervi che un ordinato sviluppo del gioco e le conclusioni più significative arrivano dalla distanza con Radosevic. Da lontano parte anche il destro di Schiavone che, direttamente da calcio di punizione, sfiora palo e raddoppio.

 

La Juve sembra in controllo della gara, ma a tre minuti dal termine Insigne inventa la giocata che vale il pareggio, saltando Untersee e pennellando dalla sinistra sulla testa di Novothny, che sceglie bene il tempo dell’inserimento e manda la gara ai supplementari. E dire che in pieno recupero Sakor, entrato pochi minuti prima, centra in pieno la traversa con un siluro dai trenta metri che avrebbe potuto chiudere i conti.

30 secondi di over time e Beltrame si invola in area, ma Crispino chiude lo specchio della porta e ribatte il suo tocco in corsa. I bianconeri tengono in mano il gioco, ma a dominare sono tensione e stanchezza. Mattiello sembra avere ancora benzina quando, nel finale del primo supplementare, evita due difensori e calcia sul primo palo, trovando la risposta di Crispino.

 

La sensazione è confermata dopo due minuti del secondo supplementare: l’esterno parte in velocità, entra ancora in area dalla sinistra e fulmina il portiere partenopeo con un diagonale imprendibile. E’ la giocata che piega le gambe al Napoli. E’ il tiro che chiude una sfida infinita.

 

La Juve finisce in nove per le espulsioni di Gerbaudo, eccessiva la sua esultanza, e del match winner Mattiello, per doppia ammonizione, ma anche con due uomini in meno i ragazzi di Baroni tengono duro fino all’ultimo e il San Paolo deve inchinarsi alla Signora. La Coppa Italia è bianconera

 

Mattiello: «Abbiamo vinto con il cuore»

 

«Queste partite le vince chi ha più cuore, noi ne abbiamo avuto di più». Non sol cuore a dire il vero. Federico Mattiello ha avuto più gamba, fiato e precisione, “bruciando” sullo scatto gli avversari in avvio del secondo supplementare e trovando il diagonale vincente, che ha chiuso una sfida infinita.

 

«Bisogna riconoscere i meriti del Napoli che ci ha creduto sino alla fine e come all’andata ha riagguantato il risultato - conclude Federico - Alla fine c’erano molti spazi e ho cercato sfruttarli al meglio. Ci tenevamo molto a questa Coppa e siamo felici di averla centrata. E’ un successo frutto del duro lavoro».

 

Baroni: «Un successo di tutto il Settore Giovanile»

 

«E’ stato spettacolare giocare in uno stadio così, con tanta gente a seguire la partita». Marco Baroni si gode il trionfo in Coppa Italia, ancor più bello perché arrivato al San Paolo, di fronte al pubblico delle grandi occasioni. Un successo che premia l’ottimo lavoro del tecnico e dei suoi ragazzi, ma anche «di tutto il Settore Giovanile. I complimenti che ho ricevuto vanno allargati e condivisi con tutti coloro che lavorano con noi»

 

«Peccato per il gol preso che ci ha obbligati ad andare ai supplementari - conclude Baroni analizzando la gara - fossimo riusciti a evitarli avremmo sofferto meno, anche perché in questo periodo stiamo giocando tanto e alla fine la fatica si fa sentire».

 

Pessotto: «Siamo stati squadra sino alla fine»

 

«Complimenti a tutti, è stata una grande vittoria». Gianluca Pessotto è entusiasta del successo in Coppa Italia e della prova dei ragazzi di Baroni contro il Napoli. Non solo per il gioco espresso, ma anche per il carattere mostrato: «Sono stati bravi, hanno fatto un’ottima partita e non hanno subito il contraccolpo psicologico del gol subito nel finale. Sono stati squadra sino alla fine. Vincere così è davvero una bella sensazione».

 

Un piccolo neo in una splendida serata sono state le esultanze eccessive di Padovan e Gerbaudo, quest’ultima punita con l’espulsione, dopo i gol: «Chiediamo scusa perché queste cose, soprattutto nel calcio giovanile, non dovrebbero vedersi - sottolinea il Vice Direttore del settore giovanile - Ci spiace, perché i ragazzi devono pensare solo a giocare e a concentrarsi su quanto accade campo. Certi gesti non appartengono alla Juventus».

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

NAPOLI: Crispino; Allegra, Celiento, Lasicki, Nicolao (10’sts Barone); Palmiero (32’ st Scielzo), Radosevic, Tutino; Novothny, Fornito (21’ st Palma), Insigne.

A disposizione: Contini, Savarise, Di Mattia, Zambrano, Guardiglio, La Torre, Del Bono, Romano, Di Stasio.

Allenatore: Saurini.


 

JUVENTUS:

Branescu

Rugani - Magnusson - Garcia Tena

Untersee - Slivka (10’ st Gerbaudo) - Schiavone (40’ st Sakor) - Kabashi - Mattiello

Beltrame - Padovan (29’ st Cavion)

 

A disposizione: Gagliardini, Penna, Bertinetti, Laursen, Ceria, Tavanti, Di Benedetto, Lanini, Bonatini.

Allenatore: Baroni.

 

RETI: Padovan (rig) 12’ st , Novothny 42’ st, Mattiello 2’ sts

 

ARBITRO: Saia

ASSISTENTI: Sartoro, Ficarra

QUARTO UFFICIALE: Cifelli

AMMONITI: 28’ pt Fornito, 45’ pt Kabashi, 1’ st Padovan, 9’ st Untersee, 11’ st Celiento, 17’ st Allegra, 2’sts Mattiello, 19’ sts Mattiello

ESPULSI: 2’ sts Gerbaudo, 19’ sts Mattiello

 

http://www.youtube.com/watch?v=vdOQ8jT7tNk

 

http://youtu.be/qYJ5A0MlgHk

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20 Aprile 2013: Sampdoria - Juventus 1-1

 

La Primavera centra l’en plein. Dopo la qualificazione e il primato nel Girone A, la squadra di Baroni si prende l’ultimo titolo: quello di miglior squadra di tutto il campionato. Con i loro 61 punti conquistati (frutto di 19 vittorie, 4 pareggi e tre sconfitte), i bianconeri hanno fatto meglio di tutti.

 

Nell’ultima giornata non sono cambiate le gerarchie. A quattro giorni dal trionfo in Coppa Italia, la Juventus ha chiuso la regular season con un pareggio in casa della Sampdoria: 1-1 in rimonta grazie a un gol di Bonatini. Non ne ha approfittato l’Atalanta, vincitrice del Gruppo B, che è stata superata dal Brescia ed è rimasta a 59.

 

Forte di questo primato, i bianconeri dovranno ora attendere l’inizio di giugno per provare a giocarsi lo Scudetto. Dal 2 al 9 si giocheranno le finali a Cesena e la squadra di Baroni ci arriverà forte della testa di serie numero uno.

 

juventus.com

 

TABELLINO:

 

Sampdoria (3-5-1-1): Falcone; Placido, Porro, Dejori; Pfrunder, Ivan, Lombardo (30' s.t. Fenati), Luperini, Cafferata; Ghiglia; Hambo (22' s.t. Oneto).

A disposizione: Massolo, Moroni, Raso, Siani, Rolando.

Allenatore: Felice Tufano.

 

Juventus (3-5-2)

Gagliardini

Bertinetti - Magnusson - Laursen

Tavanti (38' s.t. Braccini) - Slivka - Cevallos - Pepic (16' s.t. Bonatini) - Ceria

Di Benedetto (16' s.t. Cavion) - Lanini

 

A disposizione: Citti, Penna, Garcia, Untersee, Curti, Mattiello.

Allenatore: Marco Baroni.

 

Reti: s.t. 6' Ghiglia, 19' Bonatini.

 

Arbitro: Pelegatti di Arezzo.

Assistenti: Bonafede di Bologna e Pignone di Empoli.

Note: ammoniti al 24' s.t. Ivan e al 44' s.t. Ghiglia per gioco scorretto; recupero 0' p.t., 3' s.t.; spettatori 250 circa; terreno di gioco sintetico.

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01 Giugno 2013: Quarti di finale, Chievo Verona - Juventus 2-1

 

http://youtu.be/uG9HPgz6imk

 

Termina ai quarti l’avventura della Primavera della Juventus nelle finali di campionato. Contro il Chievo i bianconeri dominano per più di un’ora, ma i veneti sono più concreti, portano la gara ai supplementari e proprio quando sembrano sfiniti, trovano il gol partita, strappando la qualificazione.

 

I ritmi sono alti fin dai primi minuti e in avvio sono soprattutto i veronesi a spingere, tanto che, al 18’, trovano il vantaggio su calcio di rigore. Cisotti fa tutto da solo, costringendo Branescu al fallo e battendolo dagli undici metri. La Juve non si scompone, anzi, pareggia subito i conti, sempre da calcio piazzato. Questa volta si tratta di una punizione, ma la facilità con cui Magnusson pennella all’incrocio, la fa sembrare un penalty.

 

La gara è equilibrata: il Chievo è ordinato, si difende bene e concede solo qualche tiro da fuori. Serve una scossa e, in avvio di ripresa, Baroni inserisce Beltrame, tenuto in panchina per un acciacco, al posto di Bonatini. Sono i veronesi però a creare il primo vero pericolo con Sowe, che si inserisce centralmente, salta Rugani e batte da ottima posizione, trovando l’uscita da campione di Branescu.

Il duello tra i due continua al 18’, con il tentativo dell’attaccante gialloblu da posizione centrale, deviato in angolo dal portiere rumeno. Beltrame risponde con un bel destro dal limite, alto di poco. Il campo pesante contribuisce a rallentare il ritmo nella fase centrale del secondo tempo, soprattutto quello dei clivensi. La Juve, anzi, cresce e schiaccia gli avversari nella loro metà campo, ma la schiacciante superiorità non produce pericoli, se non il destro dal limite di Gerbaudo e un colpo di testa di Padovan nel finale.

 

Si va ai supplementari e il copione non cambia: i bianconeri dominano, i gialloblu stringono i denti. Schiavone prova ad emulare Magnusson, questa volta però Provodel ci arriva e mette in angolo la punizione piazzata nell’angolino. Beltrame e Mattiello arrivano al tiro, ma il primo è centrale, il secondo fuori dai pali.

 

Gli sforzi dei bianconeri però non producono occasioni limpide e in avvio del secondo supplementare arriva il gol beffa: Ekuba controlla a venti metri dalla porta, si gira bene, e scarica un sinistro rasoterra che fulmina Branescu. Per come si è sviluppata la gara è un’ingiustizia e la Juve non l’accetta: i ragazzi di Baroni attaccano a testa bassa sino alla fine, ma l’organizzazione difensiva della squadra di D’Anna è perfetta e non concede nulla. Finisce 2-1 per il Chievo, con tanto amaro in bocca, ma con la consapevolezza di aver comunque disputato un’ottima stagione e c’è una Coppa Italia in bacheca che lo dimostra.

 

TABELLINO:

 

JUVENTUS:

Branescu

Rugani - Magnusson - Garcia Tena (1’ sts Ceria)

Untersee - Kabashi - Schiavone - Gerbaudo (19’ st Cavion) - Mattiello

Padovan - Bonatini (1’ st Beltrame)

 

A disposizione: Gagliardini, Penna, Laursen, Ruggiero, Lanini, Tavanti, Cevallos, Bertinetti.

Allenatore: Baroni

 

CHIEVO: Provedel; Maccaron; Coulibaly, Manfrin; Franchini, Djiby, Toskic, Costa; Da Silva (10’ pts Paruzza); Cisotti (9’ st Alimi), Sowe (41’ st Ekuban).

A disposizione: Ronchi, Moschin, Burato, Ronca, Marchionni, Fochesato, Magri, Popadiyn , Mesetti.

Alenatore: D’Anna

 

RETI: Cisotti, 18’ pt. Magnusson, 22’ p, 3’ sts Ekuban

 

ARBITRO: Giovani

ASSISTENTI: Chiocchi, Gori

QUARTO UFFICIALE: Pagliardini

AMMONITI: 18’ pt Branescu, 42’ st Beltrame, 14’ pts Garcia Tena

 

juventus.com

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