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Giovanili Juventus

Rosa Juventus Primavera 2013-2014 e statistiche giocatori: presenze, cartellini e gol stagionali. Tutte le news sulla squadra

Post in rilievo

Capisco il discorso e difatti credo anch'io che Conte, così come Lippi a cui assomiglia assai, punti molto sullo spirito di gruppo. E quindi specie quest'anno dove finalmente si vede un po' di turn over, accetto che, ruotando i giocatori, a volte ci tocchi vedere De Ceglie in campo. O Padoin e Peluso. E su quello ho poco da dire dato che di esterni buoni in primavera attualmente non ce ne sono. Punto.

 

Non è però vero che alcuni nostri giovani non avrebbero avuto occasione di giocare da inizio stagione. In questo momento sono tre partite consecutive in otto giorni che giochiamo con Tevez e Llorente. Vucinic e Quagliarella sono infortunati, Giovinco subentra nel secondo tempo ma pure lui ha problemi, e prima di ogni partita si fa infiltrazioni al ginocchio. Sia col Genoa che stasera quindi Donis poteva tranquillamente esordire a risultato acquisito per fare riposare i nostri attaccanti.

 

Conte invece come già detto dà priorità assoluta allo "spirito di gruppo" e quando sostituisce un attaccante preferisce piuttosto cambiare modulo inserendo un terzino che mettere un primavera. E' una scelta, che non condivido, ma è pur sempre una scelta. Quindi non ha senso dire che nessun primavera avrebbe potuto esordire finora.

 

E lascio stare il discorso per il quale Conte potrebbe fare subentrare un primavera promettente, solo perché tale, invece che una riserva.

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Secondo me si è perso un po' il senso: che Conte non faccia entrare un giovane è chiaro e forse anche naturale ora come ora.

Il problema è che non li convoca nemmeno, anche avendo posti liberi in panchina, cosa che non influirebbe sul gruppo ma che invece inizierebbe a fargli fare un nome in ottica prestiti futuri..

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Secondo me si è perso un po' il senso: che Conte non faccia entrare un giovane è chiaro e forse anche naturale ora come ora.

Il problema è che non li convoca nemmeno, anche avendo posti liberi in panchina, cosa che non influirebbe sul gruppo ma che invece inizierebbe a fargli fare un nome in ottica prestiti futuri..

Per me che li convochi o meno in ottica prestiti futuri non è che cambi molto

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Per me che li convochi o meno in ottica prestiti futuri non è che cambi molto

Secondo me si: uno che fa dieci panchine alla Juve a 17 anni poi non lo mandi in Lega Pro

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No ma scusate, quali squadre di serie A di un certo livello fanno giocare realmente i propri primavera? io non ne vedo. Dar la "colpa" a Conte é follia.. tra l'altro regalare minuti ininfluenti così, senza che sian effettivamente meritati non é che cambi qualcosa.. E poi Pogba lo ha fatto giocare eccome, nonostante i 19 anni. Se uno é già pronto lo fa giocare. Non siamo la Juve di del Neri dove Sorensen dovette per forza giocare causa mancanza di giocatori decenti.

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Secondo me si: uno che fa dieci panchine alla Juve a 17 anni poi non lo mandi in Lega Pro

 

Mha...non siamo mica ortolani che devono esporre la merce....e cmq non c'é niente di male ad andare a 20 anni in LP...

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Secondo me si: uno che fa dieci panchine alla Juve a 17 anni poi non lo mandi in Lega Pro

E io che ho detto? :)

 

No ma scusate, quali squadre di serie A di un certo livello fanno giocare realmente i propri primavera? io non ne vedo.

E che sia forse proprio questo uno dei motivi per il quale il calcio italiano sia in crisi?

E poi Pogba lo ha fatto giocare eccome, nonostante i 19 anni. Se uno é già pronto lo fa giocare. Non siamo la Juve di del Neri dove Sorensen dovette per forza giocare causa mancanza di giocatori decenti.

Pogba è l'eccezione che conferma la regola

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Mha...non siamo mica ortolani che devono esporre la merce....e cmq non c'é niente di male ad andare a 20 anni in LP...

non vedo cosa ci sia di male nell'esporre la merce: pensiamo in quanto Juve che la gente debba venirci a pregare per i nostri ragazzi?

Certo che normalmente a 19 anni la Lega Pro va bene, ma per un ragazzo normale, non per chi ha più talento. Io mica dico che Conte in panchina porti Penna o Curti, ma quelli che effettivamente possono avere più possibilità in ottica prima squadra.

Penso che, siate onesti, nessuno si aspetta che Donis, Pol Garcia e Sakor finiscano in Lega Pro.. Per me sarebbe una gran sorpresa (negativa)

 

E io che ho detto? :)

che che li convochi o meno non cambia nulla :)

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No ma scusate, quali squadre di serie A di un certo livello fanno giocare realmente i propri primavera? io non ne vedo. Dar la "colpa" a Conte é follia.. tra l'altro regalare minuti ininfluenti così, senza che sian effettivamente meritati non é che cambi qualcosa.. E poi Pogba lo ha fatto giocare eccome, nonostante i 19 anni. Se uno é già pronto lo fa giocare. Non siamo la Juve di del Neri dove Sorensen dovette per forza giocare causa mancanza di giocatori decenti.

regalare minuti non cambia? Vallo a dire a un Paloschi.. O anche banalmente a un Giandonato

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Immagino che non ci sia un topic giusto quindi scrivo brevemente qui per augurare il meglio a Natalino, classe 92 dell'Inter che è costretto a smettere col calcio per la scoperta di una grave aritmia cardiaca.

Visto che me lo ricordo bene e che dispiace sempre quando succede, soprattutto a un ragazzo così giovane, gli faccio il mio in bocca al lupo

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Immagino che non ci sia un topic giusto quindi scrivo brevemente qui per augurare il meglio a Natalino, classe 92 dell'Inter che è costretto a smettere col calcio per la scoperta di una grave aritmia cardiaca.

Visto che me lo ricordo bene e che dispiace sempre quando succede, soprattutto a un ragazzo così giovane, gli faccio il mio in bocca al lupo

http://www.vecchiasignora.com/topic/258842-inter-natalino-dice-basta-il-suo-cuore-lo-ferma-il-giovane-terzino-triste-da-una-parte-felice-dallaltra-sto-bene-questo-quello-che-conta/ .ok

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E che sia forse proprio questo uno dei motivi per il quale il calcio italiano sia in crisi?Pogba è l'eccezione che conferma la regola

 

Il calcio italiano ad alto livello é in crisi solo ed unicamente per una questione economica, che non ha nulla a che vedere col settore giovanile. Si é operato male a livello di investimenti, marketing e di conseguenza le squadre hanno fatturati insufficienti. Unisci le pochezze dell'offerta, ad una domanda italiana, comunque inferiore a quella di altri paesi e spieghi la crisi.. I settori giovanili non sono nella discussione.

 

Se invece mi vuoi parlare della produzione di calciatori, io dico che siamo sempre una delle nazioni guida, ed avremo sempre una nazionale discretamente competitiva. Crisi non direi.

 

 

regalare minuti non cambia? Vallo a dire a un Paloschi.. O anche banalmente a un Giandonato

 

In che senso? Parliamo di un giocatore medio da serie A, la cui esistenza impatta in maniera relativa il calcio italiano, e di un giocatore quasi non giocatore.. Cioè ragazzi, é inutile, i buoni giocatori giovani nella Juve non avranno spazio. O sono fenomeni pronti, o non giocheranno. Punto. Per il resto mi va benissimo quello che stan facendo Marmi, Paratici & co.. presenza tentacolare sui giovani italiani, e crescita in altre società. I risultati veri di questa politica li vedremo col tempo. E' ancora relativamente giovane il progetto Marotta da questo punto di vista.

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che che li convochi o meno non cambia nulla :)

:d no no ho scritto "non è che cambi molto" ;)

Il calcio italiano ad alto livello é in crisi solo ed unicamente per una questione economica, che non ha nulla a che vedere col settore giovanile. Si é operato male a livello di investimenti, marketing e di conseguenza le squadre hanno fatturati insufficienti. Unisci le pochezze dell'offerta, ad una domanda italiana, comunque inferiore a quella di altri paesi e spieghi la crisi.. I settori giovanili non sono nella discussione.

Non sono proprio d'accordo, il discorso comunque qua sarebbe lungo da sviluppare e finiremmo troppo OT. Ti dico solo che se guardi come si è risollevato il calcio tedesco non puoi dire che le due questioni sono scisse.

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non cambia nulla nel concetto ;)

No, cambia.

Perché io penso si parli di convocare gente meritevole in prima squadra, che in Lega Pro non ci finirebbe comunque, come Donis e Marzouk.

Per far sì, come dici tu, che la convocazione influisca sul futuro di un ragazzo allora bisognerebbe convocare stabilmente in prima squadra ragazzi come chessò, Curti e Penna, solo con quello specifico intento.

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:d no no ho scritto "non è che cambi molto" ;)

Non sono proprio d'accordo, il discorso comunque qua sarebbe lungo da sviluppare e finiremmo troppo OT. Ti dico solo che se guardi come si è risollevato il calcio tedesco non puoi dire che le due questioni sono scisse.

 

Ma il calcio tedesco diciamolo pure, é di livello mediamente BASSO.. le due al vertice sono clamorosamente forti, da lì in poi c'è l'abisso. Tra l'altro il calcio tedesco "funziona", economicamente anche per un'altra serie di fattori.. dagli investimenti fatti sugli stadi, alle politiche di marketing (prezzi tra i più bassi d'Europa). io dico, che dal mio punto di vista, la situazione di un movimento dipende più dalle politiche a livello diciamo "economico" che altro. I calciatori, bene o male li si produce, specialmente in un paese come l'Italia ( e parlo di gente di medio livello, per i fenomeni bisogna ringraziare più le madri che altro)

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Ma il calcio tedesco diciamolo pure, é di livello mediamente BASSO.. le due al vertice sono clamorosamente forti, da lì in poi c'è l'abisso. Tra l'altro il calcio tedesco "funziona", economicamente anche per un'altra serie di fattori.. dagli investimenti fatti sugli stadi, alle politiche di marketing (prezzi tra i più bassi d'Europa). io dico, che dal mio punto di vista, la situazione di un movimento dipende più dalle politiche a livello diciamo "economico" che altro. I calciatori, bene o male li si produce, specialmente in un paese come l'Italia ( e parlo di gente di medio livello, per i fenomeni bisogna ringraziare più le madri che altro)

Aspettiamo ancora qualche anno.. ;)

Il calcio tedesco funziona sia per gli aspetti economici che hai giustamente sottolineato, ma anche perché la Bundesliga tutela i giovani, in particolare quelli cresciuti nei vivai tedeschi. E' proprio una regola scritta, che io applicherei immediatamente anche qui .sisi

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Qualche giovanotto più forte degli altri emerge? Qualcuno che entro fine anno possa affacciarsi in prima squadra??

A me ha stregato Marzouk fino ad ora

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Riporto un articolo di As sui nostri tre spagnoli, in occasione della partita di domani.

 

 

"La Juventus se españoliza

 

La Juventus no solo cuenta con Fernando Llorente. Pol García, Sergio Buenacasa y Héctor Otín forman parte del 'Primavera' de la Juventus y Cañizares está cedido en el Rayo.

 

 

La Juventus se nutre de la marca España. No sólo cuenta con Llorente. Hay tres españoles en el Primavera (el Castilla de esta entidad). Son Pol García (central), y los delanteros Héctor Otín y Sergio Buenacasa. Hay otro más, Nico Cañizares, un central cedido a las inferiores del Rayo Vallecano.

 

Pol, Héctor y Sergio llegan en ropa de trabajo, justo después de entrenar con el primer equipo. Protagonizan tres historias diferentes. Pol García: "Estaba jugando en el Barça y en Cadetes, con 16 años, el club me propuso renovar. Llegaron ofertas de varios equipos, entre ellos la Juve, y la verdad es que no me estaba gustando el trato. Yo pedía ir a una categoría superior, no dinero, y me apartaron del equipo, así que tomar la decisión fue fácil. Es una espinita que tengo clavada, que me trataran así con 16 años por no querer renovar". Dos años después, es el capitán del Primavera.

 

Sergio Buenacasa, ex también del Barça, acaba de llegar (ya marcó en un amistoso con el primer equipo): "Estando en el Juvenil B se me comunicó que no subía al A. Pero era más una cuestión conceptual. Por el tema del falso nueve. Yo soy un delantero típico y pensé que no tenía cabida". Por último, Héctor Otín inicia su segundo año. Salió rebotado del Zaragoza que descendió: "Estaba haciendo la pretemporada con el primer equipo. Tuve bastantes problemas por la fricción entre el presidente y Manolo Jiménez. Tenía la confianza del míster, pero se cabreó cuando supo que estaban llegando ofertas por mí y me apartó". Los tres coinciden: "La Juve es un sentimiento. No sólo es el club. Aquí tienes que trabajar más duro y se nota...".

 

Javier Ribalta y Julio Tous, en puestos destacados

 

Además hay dos españoles en puestos destacados de la Juve. Javier Ribalta (foto de la derecha), por ejemplo, es el Jefe del Equipo de Scouting que se encarga de reclutar jugadores. Su ascenso ha sido meteórico. Conoció a Mauro Pederzoli en 2007, cuando éste trabajaba para el Liverpool en Barcelona. Y después no se ha separado de él, hasta este año. Fueron juntos al Torino, luego al Milán y después al Novara. Y ahora a Ribalta le ha llegado la oportunidad de la Juventus. Dirige un equipo de 20 ojeadores fijos, diez que se reparten por Italia y otros diez por el extranjero. Un puesto de suma importancia para el futuro de la entidad. Como es importante el puesto de otro español (foto de la izquierda), Julio Tous (expreparador del Barça) que ahora es el jefe del departamento de la Juve que se encarga del trabajo de fuerza y potenciación muscular de los jugadores del primer equipo, una labor clave en los triunfos de la Juve en las últimas dos temporadas. "La fuerza rejuvenece, la resistencia envejece", es una de sus máximas. Llorente, por ejemplo, alucinó cuando comenzó a trabajar con él: "Ahora me entreno con máquinas que no había visto en mi vida". Julio Tous tiene el secreto del buen estado de forma de Pirlo..."

 

 

Se è vera la cosa del falso nueve allora abbiamo trovato il limite del modello spagnolo che scarta a priori alcuni giocatori. Occhi aperti allora.

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G Factor: Nicolae Vlad Marin, il “fuggitivo” dalla Lazio che prova a stregare Zanchetta e Conte

 

C’è chi è costretto a diventare uomo molto presto, sono le difficoltà della vita che rendono spesso l’infanzia un momento particolare, in cui compiere scelte importanti tirando fuori gli artigli sin da bambino. Così ha fatto Nicolae Vlad Marin, esterno sinistro classe ’95 della Primavera della Juventus, che all’età di nove anni è andato via da Rimnicu Vilcea, la sua città natale in Romania, per raggiungere sua madre in Italia, emigrata già due anni prima per motivi di lavoro. Vlad ha riconquistato così l’affetto della famiglia, oggi molto unita anche con il padrino Mario e la sorella Martina. Dalla Romania all’Italia, Vlad ha cambiato paese ma non ha mai abbandonato la sua passione per il calcio. In Italia dà i primi calci all’età di 12 anni alla scuola calcio “Pescatori Ostia” prima di andare al Pomezia dove resta due stagioni prima della chiamata della Lazio. E’ servito solo un provino a Vlad per convincere il club biancoceìeste a tesserarlo. L’avventura alla Lazio inizia nel 2009 nella categoria Giovanissimi Nazionali. Vlad affronta i primi sacrifici del professionismo con l’aiuto della famiglia che gli è sempre stata vicino, soprattutto quando dovevano attraversare Roma per portarlo agli allenamenti della Lazio dalla Laurentina, il quartiere in cui abitano. L’annata non è entusiasmante per la squadra di Alberto Mariani, che esce ai play-off contro il Siena ma è molto importante per la crescita calcistica di Vlad Marin.

 

Vlad è arrivato alla Lazio nel ruolo di centrocampista centrale ma è proprio Mariani a costruire la sua svolta tattica; valorizzando le sue doti fisiche, decide di schierarlo da esterno sinistro. Vlad non abbandonerà più quel ruolo, dove migliora costantemente diventando una promessa per la Lazio, un “furetto” sulla corsia sinistra che riesce a mettersi in mostra in tutte le categorie. C’è anche lo zampino di Simone Inzaghi nella crescita calcistica di Vlad Marin; nel 2010-11 l’esterno rumeno, infatti, gioca negli Allievi Fascia B Elite vincendo il titolo regionale battendo 5-0 in finale l’Atletico Roma e il trofeo “Shalom” di Benevento dopo la finale contro il Bari.

 

Nella stagione successiva Vlad Marin continua la sua avventura con Simone Inzaghi negli Allievi Nazionali. Marin condivide un ottimo inizio di stagione con tutta la squadra, prestazioni che convincono Alberto Bollini a lanciarlo a Dicembre sotto età in Primavera. Il 2012 è l’anno di Marin, si mette in luce prima alla Viareggio Cup dove finisce sul taccuino di molti club importanti, poi partecipa all’avventura della Lazio di Bollini alla final eight del campionato Primavera. I biancocelesti si fermano solo in finale perdendo 3-2 contro l’Inter di Livaja, Duncan, Mbaye e Garritano; Marin è il giocatore più giovane della competizione, l’unico classe ’95 a giocare da titolare un appuntamento importante come le fasi finali di categoria. Marin si fa strada anche nella Nazionale rumena, accumulando presenze sia in Under 18 che 19.

 

L’eco delle sue prestazioni arriva in Inghilterra, Marin strega Attilio Lombardo che durante l’era Mancini allenava le squadre riserve oltre che ad essere un osservatore per il club. Il Manchester City corteggia Marin e riesce a strapparla alla Lazio, imbufalita perché si sente “scippata” del suo giovane talento a cui non aveva ancora fatto sottoscrivere un contratto da professionista; i Citizens lo portano via pagando solo l’indennità di formazione prevista dai parametri Fifa.

 

Per Marin si tratta di un’esperienza eccezionale, che gli permette di conoscere nuovi metodi di lavoro, di allenarsi in strutture straordinarie oltre che a contatto con i campioni della prima squadra. Vlad, però, non vede il campo; il City non riesce a tesserarlo per le difficoltà dovute ai permessi di lavoro per i calciatori stranieri. A fine stagione per Marin si riaprono le porte dell’Italia, ma non quelle della Lazio stavolta. E’ la Juventus a puntare su di lui, mettendolo a disposizione della Primavera di Zanchetta. L’esordio in maglia bianconera è uno scherzo del destino: arriva all’Olimpico contro la Lazio nella finale della Supercoppa Primavera. Sarà un trionfo per la Juventus che fa il bis stagionale dopo la Coppa Italia di categoria, Marin entra al 74’ al posto di Tavanti e partecipa alla festa bianconera scatenatasi dopo il gol di Donis al 91’.

 

Alla Juventus c’è concorrenza anche nella Primavera, in quel ruolo Zanchetta può contare su Ceria: Marin prova a farsi spazio, finora ha totalizzato quattro presenze in campionato e una in Youth League. Conte l’ha visionato più volte soprattutto in allenamento, studia i progressi di Marin. Il giovane esterno rumeno prova a convincere Zanchetta e a stregare Conte; ci riuscirà?

 

Ciro Troise per gianlucadimarzio.com

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Conte oggi a Viareggio, la solita solfa che ripete da 3 anni .ghgh

 

"I giocatori giovani bravi giocano, vedi Pogba che è titolare nella Juventus a diciannove anni. Un po' come quando mister Fascetti mi fece giocare molto giovane ai tempi del Lecce".

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