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Mauro86

No vegan - Sì vegan

No vegan - Sì vegan  

  1. 1. No vegan - Sì vegan

    • Onnivoro
      158
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      12
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Post in rilievo

Personalmente ritengo che debba essere la nostra natura a guidarci nell'alimentazione. A tutti gli effetti siamo animali (chi più chi meno) e come tali ci dobbiamo nutrire. L'uomo per natura e predisposizione è carnivoro, il cambiamento mi pare una forzatura poco naturale e quindi nociva. Gli animali si alimentano per istinto, sanno per dna cosa possono o non possono mangiare, è il loro "sangue" che li indirizza. Per quanto mi riguarda anche io, fido seguace della perfezione del mondo animale, cerco di nutrirmi con gli alimenti più adatti al mio gruppo sanguigno, comprendenti pesce, carne (90% bianca) e verdure varie. .ok

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Ma la cosa che più mi dà fastidio in assoluto è che questi pazzi animalisti considerano la vita di un animale PERFETTAMENTE uguale a quella di un essere umano. .doh

ma noi non potremo mai immaginare lo sviluppo del pensiero umano.

Fino a centocinquanta anni fa la disparità tra esseri umani era una categoria di pensiero. Per la quasi totalità dell'esperienza umana non si è ammessa l'ineguaglianza tra uomini, che fossero di differente genere (maschio/femmina), ceto o rango sociale (aristocratici/plebei), di differente posto nella scala produttiva (capitalista/operaio), di differente "presunta" etnicità o razza (bianchi/neri/gialli).

Ancora oggi una consistente, seppur non in maggioranza, fetta della popolazione umana considera giusta o necessaria la disparità tra uomini.

Io non posso prevedere se tra un secolo il pensiero umano dominante raggiungera una nuova tappa evolutiva e se questa tappa evolutiva preveda il riconoscimento di diritti per gli altri esseri viventi, tra cui la perfetta eguaglianza tra animali e uomini.

Ora siamo in una fase in cui domina (tant'è che io mi ci rispecchio perchè il pensiero dominante ha plasmato le mie categorie di pensiero) il concetto di funzionalità: rispetto per l'ambiente e il sistema, compresi gli altri "inquilini" del nostro pianeta, ma superiorità dell'uomo che utilizza funzionalmente gli altri esseri viventi per il proprio benessere (parlare di sopravvivenza ormai è ridicolo).

Ma se qualcuno riteneva ridicolo a inizio secolo considerare la vita di un nero PERFETTAMENTE uguale a quella di un bianco (non era un pregiudizio, era una categoria di pensiero), non vedo perchè tra un secolo tu non possa essere in fallo come quel nostro avo.

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si alto biondo e con gli occhi azzurri

al limite con la dieta vegana vegrtariana hai miglioramenti "interni"

il fisico e' limitato dalla genetica

stavo scherzando

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Personalmente ritengo che debba essere la nostra natura a guidarci nell'alimentazione. A tutti gli effetti siamo animali (chi più chi meno) e come tali ci dobbiamo nutrire. L'uomo per natura e predisposizione è carnivoro, il cambiamento mi pare una forzatura poco naturale e quindi nociva. Gli animali si alimentano per istinto, sanno per dna cosa possono o non possono mangiare, è il loro "sangue" che li indirizza. Per quanto mi riguarda anche io, fido seguace della perfezione del mondo animale, cerco di nutrirmi con gli alimenti più adatti al mio gruppo sanguigno, comprendenti pesce, carne (90% bianca) e verdure varie. .ok

condivido il concetto di equilibrio, quella che viene chiamata catena alimentare. C'è un ciclo che non bisogna sconvolgere, come dici tu "perfetto".

Io credo che il punto sia un altro, ovvero quello dell'abuso della carne nell'alimentazione. Ti rimando al post che ho scritto sopra sul quantitativo di carne che abbiamo scritto nel codice genetico. Il postfordismo applicato al consumo di carne animale oltre che essere dannoso per noi umani, i quali non possiamo mangiare tutta la carne che produciamo, porta a uno sconvolgimento del ciclo "perfetto".

Non sono vegetariano, non sono vegan, anzi. Ma credo sia necessario correggere il tiro e non affidare le interferenze in questo ciclo in virtù della logica del profitto.

Altro appunto è quello sulla questione naturale. A me fa un po' sorridere quando noi umani (lo faccio anche io) parliamo di natura.

Ma davvero noi viviamo secondo quella che è la nostra natura?

Abbiamo smesso di riprodurci controllando le nascite (e inventando il sesso orale, anale e l'onanismo :d). Viviamo in città di asfalto, mangiamo * e scarti compattati, mangiamo non per nutrirci ma per il gusto di mangiare (vedi patologie pazzesche come l'obesità), ci uccidiamo tra simili senza motivi specifici e così via dicendo.

La complessità dell'essere umano lo porta decisamente fuori dalla natura. Ci sono eventi inevitabilmente naturali, certo. La nascita, la morte, l'accoppiamento. Ma occupano a stento il 20% della nostra esistenza. Per il resto l'uomo fa cose che naturalmente non farebbe. Non si tratta di derivazioni di cose naturali, tipo il costruirsi il nido per gli uccelli. L'uomo ha creato una struttura che coesiste alla natura, e ragiona secondo le leggi create dall'uomo. Sono due realtà parallele.

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stavo scherzando

lo so..anche la mia e' una battuta..ci siamo dimenticati la faccina :d

 

condivido il concetto di equilibrio, quella che viene chiamata catena alimentare. C'è un ciclo che non bisogna sconvolgere, come dici tu "perfetto".

Io credo che il punto sia un altro, ovvero quello dell'abuso della carne nell'alimentazione. Ti rimando al post che ho scritto sopra sul quantitativo di carne che abbiamo scritto nel codice genetico. Il postfordismo applicato al consumo di carne animale oltre che essere dannoso per noi umani, i quali non possiamo mangiare tutta la carne che produciamo, porta a uno sconvolgimento del ciclo "perfetto".

Non sono vegetariano, non sono vegan, anzi. Ma credo sia necessario correggere il tiro e non affidare le interferenze in questo ciclo in virtù della logica del profitto.

Altro appunto è quello sulla questione naturale. A me fa un po' sorridere quando noi umani (lo faccio anche io) parliamo di natura.

Ma davvero noi viviamo secondo quella che è la nostra natura?

Abbiamo smesso di riprodurci controllando le nascite (e inventando il sesso orale, anale e l'onanismo :d). Viviamo in città di asfalto, mangiamo * e scarti compattati, mangiamo non per nutrirci ma per il gusto di mangiare (vedi patologie pazzesche come l'obesità), ci uccidiamo tra simili senza motivi specifici e così via dicendo.

La complessità dell'essere umano lo porta decisamente fuori dalla natura. Ci sono eventi inevitabilmente naturali, certo. La nascita, la morte, l'accoppiamento. Ma occupano a stento il 20% della nostra esistenza. Per il resto l'uomo fa cose che naturalmente non farebbe. Non si tratta di derivazioni di cose naturali, tipo il costruirsi il nido per gli uccelli. L'uomo ha creato una struttura che coesiste alla natura, e ragiona secondo le leggi create dall'uomo. Sono due realtà parallele.

tipo lavorare :d

per il resto sono d'accordo

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lo so..anche la mia e' una battuta..ci siamo dimenticati la faccina :d

 

 

tipo lavorare :d

per il resto sono d'accordo

sì, anche al di fuori dallo scherzo, il 98% del lavoro è contro natura. Ma questo sin dall'alba dei tempi.

Le formiche, industriose, lavorano per aumentare le proprie scorte di cibo e costruire il formicaio (esempio stupido). Le formiche rosse hanno una forma di sfruttamento di altre formiche, quasi schiavismo. E questi sono esempi di lavori e disparità "naturali". Ma nessuno alleva altri animali per mangiarseli. Nessuno coltiva piante e ortaggi (e quindi alleva altri esseri viventi) per mangiarseli. Nessuno bazzica con l'oro e fa prestiti. Nessun colibrì va dal colibrì muratore per farsi costruire la casa, se la costruisce lui..

L'uomo si è creata una struttura di organizzazione della comunità funzionale (appunto in base ai lavori) che non è naturale. E' creata dall'uomo e vive in una realtà parallela.

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condivido il concetto di equilibrio, quella che viene chiamata catena alimentare. C'è un ciclo che non bisogna sconvolgere, come dici tu "perfetto".

Io credo che il punto sia un altro, ovvero quello dell'abuso della carne nell'alimentazione. Ti rimando al post che ho scritto sopra sul quantitativo di carne che abbiamo scritto nel codice genetico. Il postfordismo applicato al consumo di carne animale oltre che essere dannoso per noi umani, i quali non possiamo mangiare tutta la carne che produciamo, porta a uno sconvolgimento del ciclo "perfetto".

Non sono vegetariano, non sono vegan, anzi. Ma credo sia necessario correggere il tiro e non affidare le interferenze in questo ciclo in virtù della logica del profitto.

Altro appunto è quello sulla questione naturale. A me fa un po' sorridere quando noi umani (lo faccio anche io) parliamo di natura.

Ma davvero noi viviamo secondo quella che è la nostra natura?

Abbiamo smesso di riprodurci controllando le nascite (e inventando il sesso orale, anale e l'onanismo :d). Viviamo in città di asfalto, mangiamo * e scarti compattati, mangiamo non per nutrirci ma per il gusto di mangiare (vedi patologie pazzesche come l'obesità), ci uccidiamo tra simili senza motivi specifici e così via dicendo.

La complessità dell'essere umano lo porta decisamente fuori dalla natura. Ci sono eventi inevitabilmente naturali, certo. La nascita, la morte, l'accoppiamento. Ma occupano a stento il 20% della nostra esistenza. Per il resto l'uomo fa cose che naturalmente non farebbe. Non si tratta di derivazioni di cose naturali, tipo il costruirsi il nido per gli uccelli. L'uomo ha creato una struttura che coesiste alla natura, e ragiona secondo le leggi create dall'uomo. Sono due realtà parallele.

In effetti credo anche io che la nostra natura, globalmente intesa, si sia affossata ormai da tempo, e verosimilmente la rotta non si invertirà per lunghissimo tempo, anzi, tutt'altro......limitando però il discorso all'alimentazione (che probabilmente è l'unico - nostro malgrado - aspetto che possiamo provare a controllare), io nel mio piccolo cerco di essere quanto più possibile coerente e fedele alla mia "natura", cibandomi solo degli alimenti che il mio sangue richiede e tollera. In sostanza mi rifaccio alla cosiddetta dieta del gruppo sanguigno, lo faccio ormai da quasi tre anni ed i benefici tratti sono stati importanti...è molto interessante ed anche la letteratura a riguardo si arricchisce di giorno in giorno, se ne hai voglia prova a dare uno sguardo su Google, per me è stata un'autentica scoperta .ok

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sì, anche al di fuori dallo scherzo, il 98% del lavoro è contro natura. Ma questo sin dall'alba dei tempi.

Le formiche, industriose, lavorano per aumentare le proprie scorte di cibo e costruire il formicaio (esempio stupido). Le formiche rosse hanno una forma di sfruttamento di altre formiche, quasi schiavismo. E questi sono esempi di lavori e disparità "naturali". Ma nessuno alleva altri animali per mangiarseli. Nessuno coltiva piante e ortaggi (e quindi alleva altri esseri viventi) per mangiarseli. Nessuno bazzica con l'oro e fa prestiti. Nessun colibrì va dal colibrì muratore per farsi costruire la casa, se la costruisce lui..

L'uomo si è creata una struttura di organizzazione della comunità funzionale (appunto in base ai lavori) che non è naturale. E' creata dall'uomo e vive in una realtà parallela.

 

bella e preziosa analisi. Mi pare di non avere colto, magari mi sbaglio, leggo da smartphone, controindicazioni ambientali legate all'allevamento intensivo di esseri viventi destinati alla macellazione come sfruttamento risorse idriche a scapito delle coltivazioni, smaltimento liquami, inquinamento da trasporto e macellazione. Inoltre mi interesserebbe avere un tuo punto di vista sul punto di vista etico riguardo le condizioni di vita degli animali da quando vengono alla luce ad un minuto prima della macellazione.

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Secondo la paleodieta in realtà è il consumo di cereali, latticini e legumi a farci star male e a portarci le malattie alimentari (diabete, tiroide, tumore, celiachia ecc)

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sì, anche al di fuori dallo scherzo, il 98% del lavoro è contro natura. Ma questo sin dall'alba dei tempi.

Le formiche, industriose, lavorano per aumentare le proprie scorte di cibo e costruire il formicaio (esempio stupido). Le formiche rosse hanno una forma di sfruttamento di altre formiche, quasi schiavismo. E questi sono esempi di lavori e disparità "naturali". Ma nessuno alleva altri animali per mangiarseli. Nessuno coltiva piante e ortaggi (e quindi alleva altri esseri viventi) per mangiarseli. Nessuno bazzica con l'oro e fa prestiti. Nessun colibrì va dal colibrì muratore per farsi costruire la casa, se la costruisce lui..

L'uomo si è creata una struttura di organizzazione della comunità funzionale (appunto in base ai lavori) che non è naturale. E' creata dall'uomo e vive in una realtà parallela.

 

Le api e altri insetti hanno una società con una struttura piuttosto complessa. Non esiste il colibrì muratore ma esiste l'ape operaia, l'ape regina, la bottinatrice, il fuco etc.. ogni specie ha sviluppato, o cercato di sviluppare, il sistema più efficace per la sopravvivenza. Chi non c'è riuscito si è estinto.

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Ho iniziato a leggere la discussione perchè sono circa due anni che ho in mente di non mangiare più carne, vorrei (forse) diventare vegetariano...

Ma ho un po' di confusione in testa francamente e spesso fatico a capire me stesso.

Ad esempio...non sopporto chi maltratta o uccide gli animali, ma mangio carne (per questo vorrei non mangiarne piú)

Adoro la pesca sportiva (che pratico) e detesto i pescatori professionisti che radono al suolo fondali e fauna ittica...ma quando prendo un pesce mi dispiace che debba soffrire ( quando lo rilascio) o morire (quando decido di tenerlo e consumarlo a tavola), ma al contempo sono consapevole che non sono di certo io a minare l'equilibrio marino con le mie 2-3 spigole che trattengo all'anno...

Diciamo che ho una tempesta nella testa, che mi porto dietro da diversi anni e non riesco a venirne a capo definitivamente...

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Ma se qualcuno riteneva ridicolo a inizio secolo considerare la vita di un nero PERFETTAMENTE uguale a quella di un bianco (non era un pregiudizio, era una categoria di pensiero), non vedo perchè tra un secolo tu non possa essere in fallo come quel nostro avo.

Perché un "nero" è un essere umano come noi, con il colore della pelle come unica differenza, l'animale invece è... un animale, e non potrà MAI essere come un essere umano.

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dovrebbe essere eliminata ...e' stato dimostrato che e' cancerogena....lo dice uno che non e' un vegano ma che cerca di limitare al massimo soprattutto la carne rossa

 

se mangiata in gran quantità la carne rossa favorisce il cancro soprattutto del colon, in grandi quantita, come per tutto esagerare fa sempre male, per il resto il ferro della carne è piu facile da digerire (sprattutto quello del cavallo) e per esempio la vitamina b12 la puoi assordire solo da prodotti animali

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Io non capisco una cosa... uno magari diventa vegano o vegetariano, per "lottare" contro il maltrattamento degli animali... ma nel momento in cui uno diventa vegano o vegetariano non vuol dire che gli animali non vengano più maltrattati.

certo, ma almeno non ne sarebbe partecipe....cioè questo è quel che mi passa spesso in testa.

Io sono onnivoro, ma sto pensando da tempo di diventare vegetariano perchè inizio a non sopportare l'idea di finanziare con la mia spesa le barbarie che subiscono determinate specie animali che praticamente nascono, crescono e muoiono in una "gabbia" 2x2 senza mai vedere un prato o la luce del giorno.

Mi riferisco all'allevamento intensivo, chiaramente.

Da tempo infatti presto attenzione alle etichette sui prodotti alimentari di origine animale...

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sì, anche al di fuori dallo scherzo, il 98% del lavoro è contro natura. Ma questo sin dall'alba dei tempi.

Le formiche, industriose, lavorano per aumentare le proprie scorte di cibo e costruire il formicaio (esempio stupido). Le formiche rosse hanno una forma di sfruttamento di altre formiche, quasi schiavismo. E questi sono esempi di lavori e disparità "naturali". Ma nessuno alleva altri animali per mangiarseli. Nessuno coltiva piante e ortaggi (e quindi alleva altri esseri viventi) per mangiarseli. Nessuno bazzica con l'oro e fa prestiti. Nessun colibrì va dal colibrì muratore per farsi costruire la casa, se la costruisce lui..

L'uomo si è creata una struttura di organizzazione della comunità funzionale (appunto in base ai lavori) che non è naturale. E' creata dall'uomo e vive in una realtà parallela.

 

c'è un tipo di formica che alleva afidi per succhiare il nettare che producono dalla digestione della linfa (uccidendoli)

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Perché un "nero" è un essere umano come noi, con il colore della pelle come unica differenza, l'animale invece è... un animale, e non potrà MAI essere come un essere umano.

 

grazie della tua preziosa lezione antropologica

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certo, ma almeno non ne sarebbe partecipe....cioè questo è quel che mi passa spesso in testa.

Io sono onnivoro, ma sto pensando da tempo di diventare vegetariano perchè inizio a non sopportare l'idea di finanziare con la mia spesa le barbarie che subiscono determinate specie animali che praticamente nascono, crescono e muoiono in una "gabbia" 2x2 senza mai vedere un prato o la luce del giorno.

Mi riferisco all'allevamento intensivo, chiaramente.

Da tempo infatti presto attenzione alle etichette sui prodotti alimentari di origine animale...

 

bhe, se non vuoi diventare vegano potresti sempre cercare qualcuno che alleva le galline a terra e comprare carne e uova da lui per esempio....

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bhe, se non vuoi diventare vegano potresti sempre cercare qualcuno che alleva le galline a terra e comprare carne e uova da lui per esempio....

Si ma infatti sto ancora elaborando...cioè...ho anche difficoltà a capire me stesso, lo ripeto e non me ne vergogno...

Io continuerei a mangiare tranquillamente formaggio (io sono malato per il formaggio), ma cerco di compare formaggi ottenuti da allevamenti a terra e non intensivi.

Idem per le uova, per il latte ecc.

Certo, il mio sogno sarebbe quello, ad esempio, di vedere un giorno animali allevati liberi di poter pascolare e scorrazzare liberamente, "coglierne" i frutti e non ucciderli per farne carni ed altro.

Ma sono consapevole di dire eresie... .ghgh

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condivido il concetto di equilibrio, quella che viene chiamata catena alimentare. C'è un ciclo che non bisogna sconvolgere, come dici tu "perfetto".

Io credo che il punto sia un altro, ovvero quello dell'abuso della carne nell'alimentazione. Ti rimando al post che ho scritto sopra sul quantitativo di carne che abbiamo scritto nel codice genetico. Il postfordismo applicato al consumo di carne animale oltre che essere dannoso per noi umani, i quali non possiamo mangiare tutta la carne che produciamo, porta a uno sconvolgimento del ciclo "perfetto".

Non sono vegetariano, non sono vegan, anzi. Ma credo sia necessario correggere il tiro e non affidare le interferenze in questo ciclo in virtù della logica del profitto.

Altro appunto è quello sulla questione naturale. A me fa un po' sorridere quando noi umani (lo faccio anche io) parliamo di natura.

Ma davvero noi viviamo secondo quella che è la nostra natura?

Abbiamo smesso di riprodurci controllando le nascite (e inventando il sesso orale, anale e l'onanismo :d). Viviamo in città di asfalto, mangiamo * e scarti compattati, mangiamo non per nutrirci ma per il gusto di mangiare (vedi patologie pazzesche come l'obesità), ci uccidiamo tra simili senza motivi specifici e così via dicendo.

La complessità dell'essere umano lo porta decisamente fuori dalla natura. Ci sono eventi inevitabilmente naturali, certo. La nascita, la morte, l'accoppiamento. Ma occupano a stento il 20% della nostra esistenza. Per il resto l'uomo fa cose che naturalmente non farebbe. Non si tratta di derivazioni di cose naturali, tipo il costruirsi il nido per gli uccelli. L'uomo ha creato una struttura che coesiste alla natura, e ragiona secondo le leggi create dall'uomo. Sono due realtà parallele.

A mio avviso è proprio per questa differenza che non si arriverà mai ad un pensiero dominante che equipari totalmente gli uomini agli animali

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Si ma infatti sto ancora elaborando...cioè...ho anche difficoltà a capire me stesso, lo ripeto e non me ne vergogno...

Io continuerei a mangiare tranquillamente formaggio (io sono malato per il formaggio), ma cerco di compare formaggi ottenuti da allevamenti a terra e non intensivi.

Idem per le uova, per il latte ecc.

Certo, il mio sogno sarebbe quello, ad esempio, di vedere un giorno animali allevati liberi di poter pascolare e scorrazzare liberamente, "coglierne" i frutti e non ucciderli per farne carni ed altro.

Ma sono consapevole di dire eresie... .ghgh

 

guarda che ci sono ancora .ghgh

ed è meglio cercare di finanziare questo tipo di lavore che smettere di mangiare Carne e derivati, tanto è impossibile che tutto il mondo smetta di mangiar carne

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Le api e altri insetti hanno una società con una struttura piuttosto complessa. Non esiste il colibrì muratore ma esiste l'ape operaia, l'ape regina, la bottinatrice, il fuco etc.. ogni specie ha sviluppato, o cercato di sviluppare, il sistema più efficace per la sopravvivenza. Chi non c'è riuscito si è estinto.

Il punto non è un questo. Non sono un etologo, non posso prevedere tutte le possibili divisioni funzionali tra comunità di esseri viventi o i loro comportamenti.

Quello che volevo dire riguardava il fatto che ragionare per l'uomo in termini di sopravvivenza è ridicolo. La bottinatrice compie la sua funzione per far sopravvivere la società. Gli uomini hanno superato la dimensione della sopravvivenza da un pezzo, e in questo sta la loro superiorità.

Se tu mi confermi che api e altri insetti sviluppano realtà virtuali videoludiche, allora mi dimostrerai che l'attività di sviluppare videogiochi è naturale. E ho preso solo il primo atto umano non naturale che mi è venuto in mente.

Quello che volevo dire è che è innegabile che ci siano un vasto numero di nostre azioni che non seguono la logica naturale, bensì quella creata "artificialmente" dall'uomo. Di più, dico che queste attività occupano l'80% della nostra esistenza. Al di là della morte, della nascita, dell'accoppiamento, del mangiare, sono poche altre gli atti "naturali" che fa l'uomo.

Anche l'atto naturale del mangiare non riguarda più la mera questione della sopravvivenza ma del benessere. Così come l'atto dell'accoppiamento. Non dico una bugia se affermo che tutte le volte che in vita mia mi sono "accoppiato" non l'ho mai fatto per il fine di riprodurmi.

Ci sono due realtà compenetrate che vanno avanti, quella naturale e quella artificiale. Con il livello di sviluppo tecnologico che abbiamo raggiunto, anche quello che mangiamo attiene ormai alla realtà artificiale che risponde alla logica umana. Tant'è che ci offrono cibo di cui non abbiamo bisogno, tipo quell'acqua nera zuccherata che alcuni chiamano Coca Cola. Oppure beviamo Coca Cola perchè è nella nostra natura inserire dei liquidi.

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guarda che ci sono ancora .ghgh

ed è meglio cercare di finanziare questo tipo di lavore che smettere di mangiare Carne e derivati, tanto è impossibile che tutto il mondo smetta di mangiar carne

si si lo so, mi riferivo all'altra parte della frase, quella di poter vedere animali morire naturalmente senza essere macellati per produrre carne. .ok

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si si lo so, mi riferivo all'altra parte della frase, quella di poter vedere animali morire naturalmente senza essere macellati per produrre carne. .ok

 

a bhe, questo non penso sia impossibile .ghgh

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A mio avviso è proprio per questa differenza che non si arriverà mai ad un pensiero dominante che equipari totalmente gli uomini agli animali

per me è davvero difficile pensarlo, perchè sono permeato dalla categoria di pensiero della superiorità umana.

Ma credo sarebbe stato difficile allo stesso modo per un bianco di inizio secolo. Per noi ormai è naturale, tant'è che consideriamo il razzismo un pregiudizio. Ma per millenni gli strati sociali sottomessi erano parificati agli animali. E' stato traumatico per la storia dell'uomo ammettere l'uguaglianza tra uomini. Davvero, prova ad immedesimarti in un bianco di inizio secolo, che vede il suo schiavo nero non pagato, di cui gode della proprietà, che non ha fatto studi quindi ottuso, che dorme con l'asino nella stalla etc... E dimmi se non hai la stessa sensazione del tuo io di oggi che si rapporta con gli animali.

Ma d'altronde non è una questione di parità di capacità. L'uomo (probabilmente) sarà sempre superiore agli altri esseri viventi (anche se questo non esclude che altre entità biologiche come i virus possano decimarci o portarci all'estinzione), ma ciò non preclude la possibilità di parificare la vita di un animale a quella di un uomo un giorno. Non è una sfida a chi è più evoluto. Prendiamo un altro esempio, i diversamente abili. I disabili godono di diritti nonostante le differenze tra loro e i normodotati esistano e molte volte siano incolmabili. Eppure neanche 50 anni addietro il pensiero dominante non riconosceva loro alcun diritto.

I neri non si sono "guadagnati" l'uguaglianza perchè hanno dimostrato di essere di uguale capacità cerebrale e tecnologica. Anche perchè lo sono sempre stati! Ordunque, non è che gli animali debbano dimostrare di essere arrivati al nostro livello evolutivo per riconoscere loro di essere uguali a noi.

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