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Lagavulin84

Calciopoli - Ecco le motivazioni della sentenza d'appello

Post in rilievo

aggiornato: pdf motivazioni sentenza appello

 

per ora non ho tempo di spulciare.. a voi.

 

Sono uscite le motivazioni della sentenza d'appello del processo calciopoli. per ora sono riuscito solamente a trovarne un resoconto fornito da quotidiani. vi aggiorno spero presto col pdf integrale.

 

ovviamente aspetterei ancora a dare giudizi: i giornali riportano il fatto che "esistono molteplici e articolati elementi probatori", ma per forza di cose non li riportano. ergo aspetterei il pdf della sentenza integrale per vedere se questi elementi probatori siano effettivamente consistenti. dare un giudizio prima è dare un giudizio a prescindere.

 

 

TUTTOSPORT. http://www.tuttospor...ate+prove%C2%BB

 

NAPOLI - Esistono "molteplici e articolati elementi probatori" sulla sussistenza del reato di associazione per delinquere di cui si sono resi responsabili diversi imputati, tra cui l'ex dg della Juventus Luciano Moggi: è quanto sottolineano i giudici della sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli (presidente Silvana Gentile, consiglieri Roberto Donatiello e Cinzia Apicella), nelle motivazioni della sentenza di secondo grado emessa il 17 dicembre scorso. Le motivazioni, contenute in 203 pagine, sono state depositate oggi.

 

LE MOTIVAZIONI -La Corte sottolinea, tra l'altro, che "la leggerezza e apparente convivialità con cui avvenivano gli accordi per la designazione delle griglie arbitrali tra personaggi come Bergamo, Moggi o Giraudo, appare gravissima alla luce della evidente lesione del principio di terzietà che dovrebbe presiedere alla scelta di un direttore di gara che, in quanto tale, ricopre un ruolo di 'arbitrò in ogni accezione, ovvero secondo il principio di mantenere una equidistanza necessaria ed ineludibile tra i contendenti che non deve mai venire meno". E ciò "soprattutto in un contesto in cui l'attenzione degli utenti (che non va confusa con la mera tifoseria) travalica il mero attaccamento alla propria squadra di calcio ma attiene alla regolarità concreta della disputa di gioco". Per i giudici le conversazioni portate alla luce dalle indagini "nulla di conviviale assumevano, anzi spesso alcune di esse mostravano nella scelta dell'eloquio anche la durezza dei rapporti che intercorrevano tra alcuni partecipi al sodalizio e dell'evidente obiettivo di impossessarsi e di mantenere un potere di controllo".

 

«RUOLO MOGGI APICALE» - Luciano Moggi "esercitava un ruolo preminente sugli altri sodali" coinvolti in Calciopoli in virtù anche "di una spregiudicatezza non comune". Lo scrivono i giudici della sentenza d'appello del processo a Calciopoli. "Dagli atti processuali - si legge nelle motivazioni - emerge il suo ruolo preminente sugli altri sodali, dovuto non solo alla sua personalità decisa, ma al contempo concreta e priva di filtri nell'esporre le sue decisioni, ma anche per la sua capacità di porre in contatto una molteplicità di ambienti calcistici fra loro diversi e gestirne le sorti con una spregiudicatezza non comune". Per la Corte d'Appello "la figura assolutamente apicale nel sodalizio di Luciano Moggi appare certa e inequivocabile. Egli - sottolineano i magistrati - non solo ha ideato di fatto lo stesso sodalizio, ma ha anche creato i presupposti per far sì di avere un'influenza davvero abnorme in ambito federale". Nella sentenza si fa riferimento alla "peculiare capacità di Moggi di avere una molteplicità di rapporti a vario livello con i designatori arbitrali fuori dalle sedi istituzionali, ai quali riusciva a imporre proprie decisioni, proprie valutazioni su persone e situazioni (come nel caso delle trasmissioni televisive soprattutto valutative sulla condotta dei singoli arbitri) coinvolgendoli strettamente così nella struttura associativa e nel perseguimento della comune illecita finalità". Un passaggio è dedicato anche alle incursioni di Moggi negli spogliatoi dei direttori di gara: "Appaiono eclatanti - si legge nella sentenza - le diverse incursioni di Moggi, assieme a Giraudo, negli spogliatoi di arbitri e assistenti". In particolare i giudici rievocano il caso Paparesta con Moggi furibondo con la terna dopo Reggina-Juventus del 7 novembre 2004 in cui venne alla luce "una condotta a dir poco aggressiva da parte del ds della Juventus" e in cui "appare significativo la non isolata mancata indicazione di tale grave episodio da parte dell'arbitro nel referto e ciò appare conseguenza diretta del timore di Paparesta". Nel processo d'appello Moggi è stato condannato a due anni e 4 mesi.

 

IL RUOLO DI PAIRETTO E MAZZINI - Il sodalizio che avrebbe condizionato l'esito dei campionati di calcio, nella sentenza d'appello del processo a Calciopoli appare più esteso rispetto a quello delineato dal verdetto di primo grado. Infatti, pur concordando con la sentenza del tribunale laddove individua un sodalizio che fa capo a Moggi, la Corte d'Appello "dissente sulla esatta individuazione dei membri con funzioni non meramente partecipative all'associazione". "Emerge con chiarezza - scrivono i giudici - un ruolo affatto secondario, ma anzi di rilievo nel sodalizio, ricoperto dagli imputati Pairetto, Bergamo e Mazzini, i quali in forza della funzione loro attribuita (i primi due designatori arbitrali, Mazzini vicepresidente Figc) hanno di fatto rafforzato il contesto e l'incidenza del sodalizio che, proprio per la loro funzione e per il loro contributo apicale, ha potuto operare per un lasso di tempo cospicuo con metodiche altrimenti assolutamente irraggiungibili, ovvero la scelta degli arbitraggi delle partite di campionato di serie A, e in parte di serie B, condizionata per precostituire griglie ed in parte per sorteggi indubbiamente ambigui". Secondo i giudici comunque "i ruoli ricoperti dagli imputati Pairetto e Mazzini, pur di rilievo, si differenziavano da quello preminente assunto da Luciano Moggi". Sia Pierluigi Pairetto che Innocenzo Mazzini sono stati condannati a due anni mentre la sentenza di primo grado emessa nei confronti di Paolo Bergamo è stata dichiarata nulla per un vizio di forma.

 

«RISULTATO IN CAMPO NON UNICO OBIETTIVO» - L'esito positivo delle partite non era l'unico obiettivo del sistema Calciopoli: secondo i giudici d'Appello di Napoli le stesse gare assumevano un ruolo determinante per raggiungere altri obiettivi come quello di acquisire un potere di controllo dei vertici federali (in riferimento agli imputati Pairetto, Mazzini e Bergamo) oppure di maggiore visibilità mediatica al fine di una progressione di carriera (arbitri e assistenti). Su questo punto i giudici dell'appello nella sentenza depositata oggi considerano "riduttiva" la chiave di lettura della sentenza di primo grado. Ampio spazio è dedicato anche all'argomento delle schede telefoniche straniere. L'uso delle sim distribuite da Moggi a designatori, arbitri e dirigenti rappresentano per la Corte "il punto centrale" dell'intera vicenda.

 

 

link al commento della gazzetta dello sport

 

 

CdS

 

http://www.corriered...controllo%C2%BB

 

 

«Moggi spregiudicato Voleva potere e controllo»

 

Calciopoli, i giudici d'appello: «Giudici appello, ha ideato sodalizio imponendosi sui designatori»

 

NAPOLI - Luciano Moggi "esercitava un ruolo preminente sugli altri sodali" coinvolti in Calciopoli in virtù anche "di una spregiudicatezza non comune". Lo scrivono i giudici della sentenza d'appello del processo a Calciopoli. "Dagli atti processuali - si legge nelle motivazioni - emerge il suo ruolo preminente sugli altri sodali, dovuto non solo alla sua personalità decisa, ma al contempo concreta e priva di filtri nell'esporre le sue decisioni, ma anche per la sua capacità di porre in contatto una molteplicità di ambienti calcistici fra loro diversi e gestirne le sorti con una spregiudicatezza non comune".

 

 

Per la Corte d'Appello "la figura assolutamente apicale nel sodalizio di Luciano Moggi appare certa e inequivocabile. Egli - sottolineano i magistrati - non solo ha ideato di fatto lo stesso sodalizio, ma ha anche creato i presupposti per far sì di avere un'influenza davvero abnorme in ambito federale". Nella sentenza si fa riferimento alla "peculiare capacità di Moggi di avere una molteplicità di rapporti a vario livello con i designatori arbitrali fuori dalle sedi istituzionali, ai quali riusciva a imporre proprie decisioni, proprie valutazioni su persone e situazioni (come nel caso delle trasmissioni televisive soprattutto valutative sulla condotta dei singoli arbitri) coinvolgendoli strettamente così nella struttura associativa e nel perseguimento della comune illecita finalità".

 

Un passaggio è dedicato anche alle incursioni di Moggi negli spogliatoi dei direttori di gara: "Appaiono eclatanti - si legge nella sentenza - le diverse incursioni di Moggi, assieme a Giraudo, negli spogliatoi di arbitri e assistenti". In particolare i giudici rievocano il caso Paparesta con Moggi furibondo con la terna dopo Reggina-Juventus del 7 novembre 2004 in cui venne alla luce "una condotta a dir poco aggressiva da parte del ds della Juventus" e in cui "appare significativo la non isolata mancata indicazione di tale grave episodio da parte dell'arbitro nel referto e ciò appare conseguenza diretta del timore di Paparesta". Nel processo d'appello Moggi è stato condannato a due anni e 4 mesi.

 

fonte: tuttojuve

 

Esistono ''molteplici e articolati elementi probatori'' sulla sussistenza del reato di associazione per delinquere di cui si sono resi responsabili diversi imputati, tra cui l'ex dg della Juventus Luciano Moggi: e' quanto sottolineano i giudici della sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli (presidente Silvana Gentile, consiglieri Roberto Donatiello e Cinzia Apicella), nelle motivazioni della sentenza di secondo grado emessa il 17 dicembre scorso. Le motivazioni, contenute in 203 pagine, sono state depositate oggi.

 

onestamente spero che vi sia qualcosa in più e che il giornalista in questione abbia fatto un sunto molto "alla-cazz.o-di-cane" perchè altrimenti le motivazioni sembrerebbero abbastanza risibili.

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se questo è un sunto delle motivazioni... io vedo opinioni più che motivazioni... vorrà dire che ci si dovrà mettere a leggere (che due pa**e)

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se questo è un sunto delle motivazioni... io vedo opinioni più che motivazioni... vorrà dire che ci si dovrà mettere a leggere (che due pa**e)

 

il pdf per ora non si trova. credo che le sentenze escano solo in cartaceo, e poi vengano scannerizzate. credo. non mi stupirebbe comunque. vista l'arretratezza informatica della nostra burocrazia è già un miracolo che non le scrivano sulle foglie morte stile sibilla cumana :d

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Ahahahha... quindi in base al carattere o al comportamento di una persona si evince la colpevolezza della stessa. Senza considerare che gli atti processuali sono praticamente spogli di tutto quello che non riguardava Moggi...

Non ho parole! Scandaloso! E' sempre più una farsa giustifica sull'ingiustificabile.

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ormai in ballo non c'è più in ballo solo Moggi ma una decisione politica (e solo secondariamente giuridica) che ha rivoluzionato il sistema calcio che non può perdere la faccia su calciopoli altrimenti collasserebbe sotto il peso della propria inadeguatezza

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NAPOLI - Luciano Moggi "esercitava un ruolo preminente sugli altri sodali" coinvolti in Calciopoli in virtù anche "di una spregiudicatezza non comune". Lo scrivono i giudici della sentenza d'appello del processo a Calciopoli. "Dagli atti processuali - si legge nelle motivazioni - emerge il suo ruolo preminente sugli altri sodali, dovuto non solo alla sua personalità decisa, ma al contempo concreta e priva di filtri nell'esporre le sue decisioni, ma anche per la sua capacità di porre in contatto una molteplicità di ambienti calcistici fra loro diversi e gestirne le sorti con una spregiudicatezza non comune".

 

Per la Corte d'Appello "la figura assolutamente apicale nel sodalizio di Luciano Moggi appare certa e inequivocabile. Egli - sottolineano i magistrati - non solo ha ideato di fatto lo stesso sodalizio, ma ha anche creato i presupposti per far sì di avere un'influenza davvero abnorme in ambito federale". Nella sentenza si fa riferimento alla "peculiare capacità di Moggi di avere una molteplicità di rapporti a vario livello con i designatori arbitrali fuori dalle sedi istituzionali, ai quali riusciva a imporre proprie decisioni, proprie valutazioni su persone e situazioni (come nel caso delle trasmissioni televisive soprattutto valutative sulla condotta dei singoli arbitri) coinvolgendoli strettamente così nella struttura associativa e nel perseguimento della comune illecita finalità".

 

Un passaggio è dedicato anche alle incursioni di Moggi negli spogliatoi dei direttori di gara: "Appaiono eclatanti - si legge nella sentenza - le diverse incursioni di Moggi, assieme a Giraudo, negli spogliatoi di arbitri e assistenti". In particolare i giudici rievocano il caso Paparesta con Moggi furibondo con la terna dopo Reggina-Juventus del 7 novembre 2004 in cui venne alla luce "una condotta a dir poco aggressiva da parte del ds della Juventus" e in cui "appare significativo la non isolata mancata indicazione di tale grave episodio da parte dell'arbitro nel referto e ciò appare conseguenza diretta del timore di Paparesta". Nel processo d'appello Moggi è stato condannato a due anni e 4 mesi.

 

 

1) Dunque una persona che lavora in un ambiente da 20 anni non può dire la sua cercando di migliorare l'operato perchè altrimenti vieni tacciato di "spregiudicatezza"...ovviamente in un ambiente da così fan tutti

 

2) Tutti parlavano con i designatori ma solo Moggi imponeva le cose.... si come le griglie, ma non gli arbitri diretti come facevano/richiedevano Galliani+Meani o l'onestissimo Brindellone... e poi chiedeva a Biscardi di far vedere che esistevano anche episodi contro la Juve e non solo a favore...un po' come oggi insomma....

 

3) Le incursioni.... fatte TUTTE a fine partita, cioè quando si potevano fare... Mentre gli altri entravano anche a fine primo tempo.... quanto al timore di Paparesta, ma questi signori l'hanno mai portato a processo?? No. Si è dovuto fare un corollario di sta * a Reggio Calabria per dimostrare con 4 minuti che Moggi non aveva mai chiuso nessuno nello spogliatoio... a Napoli forse la pensano ancora diversamente.

 

Vabè. Sentenza politica. Motivazioni puerili.

 

Ma dov'è sto grande scandalo?? Dove???

Brutti figli di * ....

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(come nel caso delle trasmissioni televisive soprattutto valutative sulla condotta dei singoli arbitri)

 

Controllava il processo di biscardi :risata3:

 

Motivazioni ridicole.

 

Simile al caso Conte. Troppo accentratore,quindi non poteva non sapere. Insomma state attenti perchè se guardate troppi culi di donne in giro potreste essere arrestati per stupro

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(come nel caso delle trasmissioni televisive soprattutto valutative sulla condotta dei singoli arbitri)

 

Controllava il processo di biscardi :risata3:

 

Motivazioni ridicole.

 

pare che il pendolino di mosca fosse telecomandato :risata3:

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Mi sono sempre chiesto il perchè proprio Napoli...

Speriamo che la Cassazione dia una risposta...

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Bisogna leggersi tutte e duecento le pagine. Quelle postate dal CdS sono solo conlusioni, ragionamenti a latere: bisogna vedere quali passaggi probatori hanno portato alla condanna.

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Chiudete se clone.

 

Credo siano uscite le motivazioni della sentenza d'appello del processo calciopoli. per ora sono riuscito solamente a trovarne un resoconto nel CdS, vi aggiorno spero presto col pdf integrale.

 

http://www.corriered...controllo%C2%BB

 

 

 

onestamente spero che vi sia qualcosa in più e che il giornalista in questione abbia fatto un sunto molto "alla-cazz.o-di-cane" perchè altrimenti le motivazioni sembrerebbero abbastanza risibili.

Confermo che sono uscite le motivazioni e sembra siano 203 pagine in tutto...

 

Bisogna leggersi tutte e duecento le pagine. Quelle postate dal CdS sono solo conlusioni, ragionamenti a latere: bisogna vedere quali passaggi probatori hanno portato alla condanna.

Esatto..

Però io mi chiederei cosa succederebbe se la Cassazione annullasse la sentenza.....

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Queste dovrebbero le motivazioni tanto eclatanti da ingiungere squalifiche a sposposito?

mi sa che chi ha redatto queste motivazioni ha solo pensato alla propria carriera

ingiungendo il "" direttore "" come capo mafia "" visto che a Napoli lo sono di casa.

E che è sto Moggi "" il Padrino "" del calcio ?????

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Però è logico che nella sentenza di appello venissero usate motivazioni che già si conoscevano...

Una volta confermata la colpevolezza non era lecito aspettarsi novità..

Gli altri non cercavano di alterare la terzietà, recitando il ruolo di forza almeno uguale e contraria?

Alla Cassazione il giudizio definitivo..

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sembra di poter dire che il nocciolo duro delle motivazioni della sentenza consista nella forte personalità di Luciano Moggi.

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sembra di poter dire che il nocciolo duro delle motivazioni della sentenza consista nella forte personalità di Luciano Moggi.

Il colpevole perfetto...

Avesse fatto il maggiordomo sarebbe stato protagonista di un romanzo di Agatha Christie

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Il Grande Enzo Biagi l'aveva capita dopo nemmeno un mese che era tutta una farsa, e non c'erano ancora prove schiaccianti che lo dimostrasse. Oggi tutto questo e' piu' ridicolo che mai. .ok

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