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Man of Destiny

Agnelli a BloombergTV (in inglese), intervista sulla situazione del calcio italiano e Calciopoli: «Siamo stati fortunati a trovare Allegri libero»

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Rishaad Salamat: Benvenuti da queste parti Andrea, questo viaggio fa parte di un processo di crescita...

Andrea Agnelli: Come sapete veniamo da 4 anni in cui c’è stata un’importante ristrutturazione sia a livello manageriale che sportivo, uno degli aspetti principali di questa nuova strategia consiste nell’internazionalizzazione (del brand) che stiamo cercando (di promuovere), quindi siamo stati a Tokyo l’anno scorso, abbiamo fatto molte attività digital qui in Asia, ma sappiamo di vivere nel mondo reale e che quindi mi fa piacere essere qui fisicamente, fa piacere alla squadra esserci e sarà interessante vedere come andranno le prossime 2 settimane da Jakarta a Sidney e tornando a Singapore, così da essere vicini ai nostri fans ed essere certi che il legame che abbiamo creato attraverso le partite in tv e le attività digitali possa ora rafforzarsi con alcune attività reali (ndr la tournee).

RS: Quindi ora state creando questo “buzz”, non è così Andrea?

AA: Esatto, assolutamente, oggi il PNL delle società calcistiche è più o meno diviso con un terzo da Matchday Revenue (tickets e correlati allo stadio come bar e vendita merchandising), un terzo e per noi italiani anche di più da diritti tv e il resto da accordi commerciali come partnership.

Vogliamo essere sicuri che le attività reali siano correlate a quelle digitali, attraverso una corretta distribuzione dei match giocati, attraverso sia quelli della serie a che internazionali, cercando anche di presenziare fisicamente con i fans e i paesi che sono interessati a noi.

RS: Il Real, Barça e il Manutd hanno un problema… sono sicuro che non ci sia fratellanza sul campo di calcio (AA: assolutamente no) …come monetizzate il vostro tifo (inteso come gruppo di tifosi – fanbase)? Il punto è che qui in Asia come pensate di farlo, specialmente in una zona dove regna la contraffazione delle magliette e cose di questo genere?

AA: Certamente, capisco, questa è una di quelle cose a cui penseremo a lungo una volta tornati in ufficio, miriamo alla nostra base di tifosi, ai nostri 14 milioni di tifosi in Italia, la squadra più seguita di gran lunga in Italia, mireremo a 50Mln di tifosi europei e a 100/90 Mln a livello globale.

E’ sicuramente una grande sfida ma anche una grande opportunità che abbiamo di fronte a noi perché se attualmente monetizzassimo 1 euro, 2 euro da ciascuno di loro questo si tradurrebbe in un fatturato da 190 Milioni a 360 Milioni… parlando del ManUtd, Real, Barça e Bayern, le quattro migliori attualmente che fatturano da 450 a 530 Milioni, a seconda del team, noi siamo dietro, sappiamo di dover recuperare terreno, e il mondo digital è per noi una grande opportunità di farlo e penso sia una gara in cui partecipiamo tutti insieme, parallelamente a quello che accade sui campi di calcio, così come nello sfruttare le potenzialità del mondo digital allo scopo di monetizzare al massimo su questo aspetto.

Questo è quello che penso, ovviamente non è semplice monetizzare un mondo che vicino a noi in termini di passione, sogni e nel seguirci, ma lontani da noi fisicamente, lontani dallo stadio, lontani da noi e il solo modo che abbiamo di fronte sono i canali social/digital world.

RS: Chi venderete in questa finestra di mercato?

AA: Non abbiamo messo in vendita nessuno nell’attuale finestra di mercato, peraltro è il mio CEO (ndr Marotta) che si occupa della parte tecnica propriamente, abbiamo invece comprato dei giocatori… Quali? Abbiamo preso Evra, che non ha bisogno di essere presentato, Alvaro Morata dal Real che pensiamo sia un talento molto interessante, 21 anni, un grande prospetto, abbiamo preso Roberto Pereyra, che è davvero un bel centrocampista, tutti giocatori che si aggiungono a una squadra che viene da 3 titoli consecutivi e penso che avviamo un team che può facilmente piazzarsi tra i primi 8 in europa e vediamo cosa succede… sarà un anno interessante, non vediamo l’ora di affrontare questa sfida (ndr: la stagione), vogliamo riconfermarci in Italia, fare il meglio possibile in Europa perché è questo quello che ci spetta per tradizione.

RS: Ok, puntate alle prime otto…se non erro avete vinto l’ultima champions nel 2006, cosa vi manca per tornare a vincerla?

AA: Sfortunamente è stato un po’ prima, nel 1996, ma giocammo anche 3 finali dopo quella, siamo arrivati ai quarti 2 anni fa, lo scorso siamo stati un po’ sfortunati nel nostro gruppo ma siamo orgogliosi di aver raggiunto la semifinale in EL, credo che stiamo ricostruendo la necessaria esperienza per tornare dove indica la nostra tradizione (ndr: tra le prime).

In quei pochi anni tra il 2006 e il 2010 abbiamo dovuto riguadagnare esperienza, meritare, ma abbiamo avuto l’apprezzamento dei Pirlo, Buffon, Tevez, di quelli nominati prima, penso che abbiamo un team interessante che possa giocarsela in Europa dove sappiamo che vince una sola e dove ci sono tante squadre anch’esse forti, ma penso che possiamo giocarcela con loro (ndr: essere al loro livello) … quando parliamo della champions’ si parla di un campionato, dove se buchi 10 minuti o giochi gli ultimi minuti alla grande puoi o meno passare il turno e rischiare di vincere il titolo, ma la cosa più importante per noi è esserci ogni inizio primavera, essere parte delle prime 16, 8 perché è questo che crea il circolo virtuoso necessaria a far crescere il nostro fatturato e quindi la squadra e quindi la possibilità di vincere la champions.

RS: Andrea, scusa, era il 1996, il 2006 era perché avevo un’altra domanda in mente…perché è l’anno che siete stati relegati in B in seguito allo scandalo, sulla corruzione, le cose sono cambiate ma pensi abbiate un lascito/retaggio per cui gli investitori non si sono più sicuri di investire nel calcio italiano a causa di questo scandalo chiamato Calciopoli?

AA: Calciopoli, esatto, ho avuto alcune opportunità a livello internazionale per dire la mia, intendo cosa è accaduto, ci sono stati presunte chiacchierate con alcuni arbitri che non sono mai state provate, abbiamo affrontato un paio di processi civili in cui si è provato che il 2005/06 non è stato investigato, il 2004/05 non ha mai visto alcuna attività illecita… penso che quei tempi, quei giorni siamo ormai passati, ma quello accaduto da allora è stata la totale incapacità del sistema di costruire nuove fondamenta.

Se guardiamo le principali squadre italiane: Juve, Milan e M***e (ndr: scusate non ce la faccio proprio a nominarli), a quei tempi erano assolutamente simili in termini di fatturato e capacità di investire a ManUtd, Real, Barça etc… da allora abbiamo intrapreso un percorso negativo ed è estremamente difficile da scalare ora dove gli altri hanno raggiunto le cifre dei 500 miloni di prima e ora gestiscono l’aspetto finanziario molto bene, abbiamo tanto da recuperare su questo fronte, penso che quando si guarda all’Italia bisogna guardare agli stadi, molto vecchi a parte il nostro inaugurato 3 anni fa, non abbiamo un piano tecnico, non abbiamo idea di dove il sistema debba andare a livello collettivo, stiamo attualmente per eleggere il nuovo presidente della Federazione dopo le dimissioni successive al Brasile e al momento abbiamo uno dei candidati che parla di giocatori che mangiano le banane invece che di un piano per rilanciare il calcio italiano…quindi penso ci siano un sacco di cose che vadano fatte, non dobbiamo guardare indietro alle cose fatte, ma avanti a quello che c’è da costruire.

RS: Sì, dando un occhio a quanto accade nel modello BPL, nella Liga e nella Bundesliga…una domanda finale: chi è il giocatore che avresti voluto prendere ma non ci sei riuscito?

AA: Mi piacciono i giocatori che abbiamo, se penso a questi quelli di cui sono più fiero di avere sono l’operazione che ci ha portato a spendere 400k in tutto per Andrea Barzagli e Andrea Pirlo. Siamo veramente orgogliosi di questo… e di Pogba ovviamente.

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Dal twitter di Antonio Corsa ACB eccovi una breve traduzione/resoconto per tweet:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Non li avranno mai

Ma non per colpa loro

Ma si lo so del resto Agnelli che vuoi che conti?Mai visto un presidente senza portafoglio.

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"Al calcio italiano mancano stadi, un progetto tecnico, pensare al bene collettivo e Tavecchio parla di giocatori mangia-banane" .allah

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Se vi foste difesi nel 2006 non avremmo avuto un crollo...

Invece avete mandato zaccone a chiedere la serie b.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

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Se vi foste difesi nel 2006 non avremmo avuto un crollo...

Invece avete mandato zaccone a chiedere la serie b.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

 

Parlava della serie A.

Dove spadroneggiano i Galliani e i Lotito difensori dello status quo che piazzano un pregiudicato (Tavecchio) sostenuto da un altro pregiudicato (Macalli).

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Min 4:45 : "Pensiamo di aver un team che può FACILMENTE essere messo tra i primi 8 i Europa"

 

A beh, ecco perchè non ci servono altri titolari.... mah.... convinti voi... io un po' meno...

 

Ps Mi è sembrato anche troppo poco critico su calciopoli (era una bella vetrina per ribadire alcune verità)

 

Pps nel finale bella frecciatona a Tavecchio .ghgh

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Parlava della serie A.

Dove spadroneggiano i Galliani e i Lotito difensori dello status quo che piazzano un pregiudicato (Tavecchio) sostenuto da un altro pregiudicato (Macalli).

 

Agnelli: "Nel 2006 Juve e Milan avevano fatturati simili agli attuali top club europei: da allora abbiamo subito un crollo"

 

Per dirne, la serie b ha portato alla rescissione del contratto con tamoil (oltre ovviamente ai mancati introiti della champions, il rinvio della costruzione dello stadio che doveva partire nel 2006 ecc).

Quindi è stato anche grazie all'atteggiamento non difensivo tenuto da suo cugino che il nostro fatturato è crollato dal 2006.

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Intervista molto interessante, anche se non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quanto detto da Agnelli in altre occasioni. Anche lui ha detto espressamente che siamo una società compratrice e non venditrice, questo sembra essere un'ulteriore segnale di chiusura sul mercato in uscita. Io continuo a pensare che la società stia lavorando bene, soprattutto se si pensa al lato economico-finanziario che solo 4 anni fa era assolutamente disastroso.

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Agnelli al solito si rivela uno dei pochi (l'unico?) dirigente del nostro calcio con idee chiare e precise su come far ripartire il movimento in Italia.

Nessun sorpresa quindi che sia all'opposizione, osteggiato da numerosi boiardi ai quali il down sizing avvenuto negli ultimi anni sta benissimo.

Un po' più di sorpresa invece che anche tra di noi ci siano parecchi che non lo capiscono e che lo criticano perché non mette a repentaglio la solidità del club (ammesso che sia nei suoi poteri) per comprare messi.

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Agnelli: "Nel 2006 Juve e Milan avevano fatturati simili agli attuali top club europei: da allora abbiamo subito un crollo"

 

Per dirne, la serie b ha portato alla rescissione del contratto con tamoil (oltre ovviamente ai mancati introiti della champions, il rinvio della costruzione dello stadio che doveva partire nel 2006 ecc).

Quindi è stato anche grazie all'atteggiamento non difensivo tenuto da suo cugino che il nostro fatturato è crollato dal 2006.

 

 

C'entra poco o nulla. Non si parla di crollo del fatturato...ma di mancata crescita dovuta in grandissima parte a cause esogene (declino della serie A e del sistema Italia in generale).

La botta della B e' stata ormai assorbita dal punto di vista gestionale e finanziario

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Qualcuno che traduchi?

Il mio inglese é leggerissimamente arrugginito uum

 

Dal vocabolario del Rag. Filini all'italiano:

 

"Traduchi", in italiano "traduca".... ;)

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Agnelli: "Nel 2006 Juve e Milan avevano fatturati simili agli attuali top club europei: da allora abbiamo subito un crollo"

 

Per dirne, la serie b ha portato alla rescissione del contratto con tamoil (oltre ovviamente ai mancati introiti della champions, il rinvio della costruzione dello stadio che doveva partire nel 2006 ecc).

Quindi è stato anche grazie all'atteggiamento non difensivo tenuto da suo cugino che il nostro fatturato è crollato dal 2006.

È solo colpa di quello

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"Al calcio italiano mancano stadi, un progetto tecnico, pensare al bene collettivo e Tavecchio parla di giocatori mangia-banane". Amen.

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Comunque bello sentire Andrea parlare di futuro, di strada per poter raggiungere una dimensione ed una crescita europea...queste cose di marketing in asia hanno un peso enorme sui ricavi delle società, per cui speriamo bene!

Bella immagine per noi, non una grande pronuncia ma molto spigliato nel parlare! grande Andrea, se solo la proprietà cacciasse fuori qualche soldino in più per accelerare un po' il processo di crescita, assieme a queste attività, oltre allo stadio, alla continassa etc etc...speriamo bene! Mi sembra che comunque lui cerchi il bene della juve, la cosa mi fa ben sperare!!! Grande presidente!!!

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