Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

BeppeFurino

Il Topic del Jazz

Post in rilievo

Grande chitarrista jazz. Una leggenda.

È morto a 73 anni(5 giorni fa) Larry Coryell, tra i più importanti e talentuosi chitarristi jazz di sempre. Il musicista, considerato una vera leggenda del jazz e noto come "il padrino della fusion", il pioniere del jazz rock è morto nel sonno in una camera d’hotel di New York, dove il chitarrista aveva tenuto due concerti nel weekend, all’Iridium Jazz Club. Il suo decesso è stato descritto come "improvviso".

 

R.I.P Larry..

 

 

e anche qui mi ripeto come per Mouzon pochi giorni fa.

 

un dispiacere che si rinnova e che ti arriva a freddo tramite una pagina web.

 

Riposa in Pace.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Scopro solo ora questo topic e mi ci ficco a piedi uniti. Non ho letto tutte le pagine precedenti quindi non so bene se sia già stato inserito, in tal caso ce lo risentiamo tutti.

 

Michel Antoine Petrucciani, pianista immenso italo francese. Ammalato di osteogenesi imperfetta, che lo ha portato ad un altezza massima di 102 centimetri con varie malformazioni ANCHE alle mani, è stato uno dei miglior pianisti mai esistiti. L'esempio vivente che nonostante tutto, ce la si può fare. Un persona stupenda, un autoironia disarmante, una musica eterna.

 

Qui nella reinterpretazione di uno degli standard più significativi del Jazz: 'Round Midnight (Dell'enorme Thelonious Monk)

 

https://www.youtube.com/watch?v=lUxQLU_eqfU

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

James Brandon Lewis, considerato dalla critica internazionale come una delle punte di diamante della nuova scena afroamericana.

Sassofonista e compositore americano, James Brandon Lewis ha ricevuto riconoscimenti da tastemakers culturali come l’Ebony Magazine, che già dal 2013 lo ha individuato come uno dei giovani artisti da tenere sotto stretta osservazione. Lewis ha condiviso palchi con icone del jazz come Benny Golson, Geri Allen, e Dorinda Clark-Cole. Lewis ha frequentato la Howard University e ha conseguito un MFA al California Institute of the Arts.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Abdullah Ibrahim, pianista sudafricano, leggenda della musica improvvisata.

Il suono del suo piano risente dell'influenza di Thelonious Monk e di Duke Ellington, che sono alla base della formazione stilistica del pianista sudafricano. Ma oltre jazz e ai suoni della tradizione africana, la musica di Abdullah Ibrahim risente della grande religiosità che ha sempre accompagnato la sua vita, culminata con la conversione all'islam, e del profondo legame con la cultura orientale, oggetto dei suoi studi giovanili. Oltre ad aver pubblicato a partire dagli anni '60 una grande quantità di lavori, ad aver scritto la colonna sonora del film Chocolat di Claire Denis.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Uno dei più rappresentativi musicisti jazz, Barry Harris è una leggenda vivente del pianoforte, fin dagli anni Cinquanta ha influenzato decine di pianisti in tutto il mondo attraverso la sua corposa produzione discografica, la miriade di concerti sostenuti e soprattutto grazie alla propria apprezzata attività di didatta. Barry Harris, classe 1929, in oltre sessant’anni di carriera può vantare di aver contribuito a scrivere alcune pagine indimenticabili della musica afroamericana accanto a tutti i più grandi, da Miles Davis, a Clifford Brown, Coleman Hawkins, Dexter Gordon, Cannonball Adderley e Lee Morgan.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Charlie Rouse è stato uno dei più interessanti sassofonisti jazz del secolo scorso. Vicino ad uno stile puramente bop, nel senso più generale del termine, ma con pesanti influenze blues.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Come Iyer, anche JD Allen appartiene alla generazione dei quarantenni. JD Allen Trio possiede un suono tra i più impellenti, furiosi, muscolari del jazz di oggi. .

“Allen fa adesso parte di quel gruppo di alto lignaggio che include sassofonisti-compositori come John Coltrane, Benny Golson, Wayne Shorter. Come le composizioni di questi giganti del jazz, quelle di Allen sono destinate a rimanere per sempre“

https://www.youtube.com/watch?v=EbRSlHGcPCw

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Boogaloo Joe Jones (al secolo Ivan Joseph Jones- New Jersey 1940) è uno dei chitarristi più sottovalutati di sempre, e fa parte di quel gruppo di musicisti (legati alla Prestige Records, ma non solo) che tra la fine degli anni sessanta e la metà degli anni settanta ha miscelato il jazz, il funke il soul con il rock pop di quegli anni; i risultati di questo mix ( a posteriori i risultati verranno chiamati Acid jazz).

Il 16 Agosto 1971, nei famosi studi di Englewood Cliff, sotto la regia del mitico Rudy Van Gelder, Boogaloo Joe Jones alla chitarra, accompagnato da Groover Washington al sax, Butch Cornwell organo, Buddy Caldwell congas e percussioni, Bernard Purdie alla batteria e Jimmy Lewis al basso incidono "What it is"

https://www.youtube.com/watch?v=8PleEvRgGOc

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Grant Green, è stato uno dei più unici e influenti chitarristi jazz degli anni '60. Il suo modo di suonare ebbe un impatto sui chitarristi più giovani come George Benson e Pat Martino che nel 1965 stavano appena emergendo sulla scena jazz. Il suono della chitarra di Grant è immediatamente riconoscibile - il suo tono ha un po' di alti taglienti e diretti, bilanciati da un caldo e ricco uso dei medi. A seconda delle dinamiche del brano, egli potrebbe ricavare le sue frasi con un'ardente pienezza di sentimento, o produrre una serie di dolci, rilassate invenzioni melodiche accompagnate da un lungo sustain, e punteggiate da brevi, incisivi riff blues. Green potrebbe swingare con un drive molto intenso, suonare in quattro come una New Orleans Marching Band, suonare cool come una brezza di tarda notte, attivare di nuovo il calore con una piccante samba, suonare post-bop, moderno, armonia modale accanto alla sezione ritmica di Coltrane, il blues con un beat Gospel della domenica mattina, e mettere giù un groove con il funky pieno di sentimento di James Brown.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Uno dei più influenti batteristi di tutti i tempi, Steve Gadd ha reso celebri le drumming session negli anni 80 e allo stesso tempo è diventato il numero uno dei batteristi al mondo. Steve Gadd è Il batterista più amato degli ultimi venticinque anni. Dagli inizi degli anni 70 ha dato il via ad una nuova era con la sua tecnica fenomenale e il suo stile carico di emozioni ed intensità. Di qualsiasi tipo di musica si tratti, jazz, pop, RnB o fusion, Gadd è semplicemente il migliore.

https://www.youtube.com/watch?v=hwXCpG9za_Y

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Pianista e compositore di fama internazionale e con una carriera più che ventennale, Fred Hersch è uno dei maggiori artisti del panorama jazzistico attuale. Descritto come “un maestro dal tocco unico” dal New York Times, come “un pianista poeta” dal New Yorker e come “uno dei pochissimi artisti eccellenti della sua generazione” da Downbeat, Hersch ha pubblicato 20 album come solista o come leader, due dei quali hanno ricevuto la nomination al Grammy come Miglior Interpretazione Strumentale Jazz.

Fred Hersch ha ricevuto commissioni per sue opere dal Gilmore Keyboard Festival, dal Miller Theatre della Columbia University, dal Gramercy Trio e dall'Opus 21 Ensemble.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ampiamente apprezzato per la sua versatilità, abilità tecnica e groove, Omar Hakim è uno dei batteristi e session man più importanti degli ultimi trentacinque anni. Omar iniziò a suonare la batteria all'età di 5 anni. All'età di dieci anni, si esibiva pubblicamente con suo padre Hasan Hakim, un veterano del trombone di bande di Duke Ellington e Count Basie. L'amicizia del padre con John Coltrane ha fatto sì che il giovane Omar trascorresse il suo tempo con due grandi batteristi del jazz, Elvin Jones e Art Blakey.

https://www.youtube.com/watch?v=JixfzsQWZ8c

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Shirley Scott (Filadelfia, 14 marzo 1934 – 10 marzo 2002) è stata un'organista e compositrice statunitense. È nota soprattutto per aver collaborato col marito Stanley Turrentine e con Eddie "Lockjaw" Davis.

 

https://www.youtube.com/watch?v=88UI6EcBWPY

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Eddie "Lockjaw" Davis (Edward Davis) (New York, 2 marzo 1922 Culver City, 3 novembre 1986) è stato un sassofonista statunitense.

Eddie era un rispettato bandleader, oltre che un ottimo strumentista, e nei suoi gruppi militarono alcuni dei miglior jazzman della sua generazione, incluso un giovanissimo Miles Davis.

Un'apparizione notevole di Davis è sull'album CBS del 1973 Ella Fitzgerald at the Newport Jazz Festival Live at Carnegie Hall nella canzone "Young Man with a Horn".

https://www.youtube.com/watch?v=-Yj_ytko-vM

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Cameron Graves è il pianista dell'ensemble di Kamasi Washington, controversa figura della musica afroamericana.

"Cameron Graves è un genio musicale. Ha un approccio innovativo al pianoforte completamente unico." (Kamasi Washington)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Il timbro acido del sax alto di Jackie McLean è talmente inconfondibile che potrebbe essere identificato tra mille altri, simboleggiando alla perfezione l’intensità, la passione, l’ottimismo e l’energia che pervadevano New York negli anni Sessanta. Nato nel 1932 e cresciuto nel mito di Charlie Parker ha iniziato la sua carriera ai massimi livelli, prendendo parte ad alcune registrazioni di Miles Davis, Charles Mingus e Art Blakey.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

George Shearing è stato un pianista e compositore Britannico, cieco dalla nascita, ha composto più di trecento titoli, molti dei quali sono divenuti celebri standard. Il brano che probabilmente nella memoria degli appassionati contraddistingue più di ogni altro la sua vena compositiva e il suo stile è Lullaby of Birdland, interpretato fra i tanti da Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Amy Winehouse, Chaka Khan, Mel Tormé, Friedrich Gulda e, in Italia, da Mina.

https://www.youtube.com/watch?v=tyS1FsUV__8

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Tony Fruscella aveva un suono di tromba soffice, malinconico, voluttuoso e spesso di sconfinata tenerezza. Il tormentato Tony Fruscella, oriundo italiano del New Jersey perseguitato dalla sorte fin dalla nascita. La sua storia è un melodramma che farebbe la gioia di uno sceneggiatore di film tragici e lacrimosi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

«Ciò che rende Cyrus Chestnut il miglior pianista della sua generazione è la sua capacità di abbandonare le note e suonare nello spazio». Così Time nel 2006.

 

My Romance, delicata composizione di Rodgers e Hart, diventa qui sognante, quasi onirica.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

- Contributo alla Discussione - .ok

Di Jazz ne so poco o niente ( il Jazz "puro" non lo capisco ) : , ma questo musicista mi sembra interessante ....

 

E' un chitarrista molto versatile che mischia vari tipi di jazz con il " mio " blues.

E' veramente eccezionale.

 

https://youtu.be/6VsY_h7CBbY

 

https://youtu.be/ucWnaN7k2OI

 

https://youtu.be/Q2CTeY8LHqA

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Lo stride piano è la matrice dell’opera e delinea atmosfere, colori ed emozioni. Claudio Cojaniz trasporta alle origini del jazz, quando si mescolavano e contaminavano ragtime, blues, boogie, Africa, Europa, Sud America… Il fraseggio è tipico, richiama naturalmente Scott Joplin, ma anche Pete Johnson, Albert Ammons e il grande Meade Lux.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Il sassofonista Miguel Zenón si conferma uno dei musicisti e compositori più interessanti sulla scena contemporanea del jazz. Una scena che presenta ormai commistioni linguistiche talmente varie e vaste da doverle considerare prassi in un processo ormai inarrestabile in ambito di musiche improvvisate, jazz compreso.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.