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BeppeFurino

Il Topic del Jazz

Post in rilievo

.uhm ovviamente , non ho visto tutte le risp. precedenti ( forse è già stato postato ) .

Questo è un'altro artista che " piace a me , solo a me , e forse ad altri ... tre " ( cit.) : Billy Bobham .ehm

 

 

 

Billy Cobham: «Il tamburo batte sulla verità»

 

Un GIGANTE. Mostro sacro. Colui che ha rivoluzionato la storia della batteria.

 

(E' già all'interno del topic. Non si stanca mai di vederlo e sentire :). Ho un bel repertorio da vinile)

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- Contributo alla Discussione - .ok

Di Jazz ne so poco o niente ( il Jazz "puro" non lo capisco ) : , ma questo musicista mi sembra interessante ....

 

E' un chitarrista molto versatile che mischia vari tipi di jazz con il " mio " blues.

E' veramente eccezionale.

 

 

E più portato al blues. Una volta(tanto tempo fa. :) )ero amante e non solo, per "la musica del diavolo." Ho qualche vinile da oltre 30 anni, belli tosti. :d Oggi la preferisco più classica.

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Billy Cobham: «Il tamburo batte sulla verità»

 

Un GIGANTE. Mostro sacro. Colui che ha rivoluzionato la storia della batteria.

 

(E' già all'interno del topic. Non si stanca mai di vederlo e sentire :). Ho un bel repertorio da vinile)

 

Billy Cobham è un grande anche per Chi non è amante del Jazz .ok

 

E più portato al blues. Una volta(tanto tempo fa. :) )ero amante e non solo, per "la musica del diavolo." Ho qualche vinile da oltre 30 anni, belli tosti. :d Oggi la preferisco più classica.

 

E sì , forse non è proprio un jazz classico ma , penso , che ogni tanto ci vuole pure qualcuno che "spezzi" la monotonia dei più tradizionali accompagnamenti del jazz classico , altrimenti ( secondo me ) la Discussione tende ad avvilire Chi ( come me ) non è un esperto del genere .

Per uno come me , che ha vissuto il periodo Soul , R.& B. e Rock & Roll dove la musica è estremamente lineare , seguire il Jazz classico con accompagnamenti di improvvisazioni collettive equivale a leggere un libro di fisica-quantistica !! :d !!

 

.giornale Comunque , proprio su Wikipedia , ho trovato :

Jazz Fusion : - " .... ecc. , ecc. , ... a metà degli anni settanta il genere, ancora in forma prevalente di jazz rock, raggiunge una maturità e diffusione ormai planetaria:

accanto ai mostri sacri d'oltre oceano spiccano anche musicisti europei quali il violinista francese Jean Luc Ponty (in realtà di formazione Davisiana), il suo connazionale e batterista Pierre Moerlen (Pierre Moerlen's Gong), gli inglesi ex canterburiani Soft Machine e i giapponesi Casiopea;

in questa fase di transito, iniziano a farsi strada artisti che, intuendo le potenzialità commerciali del genere, propongono composizioni via via più semplici o quanto meno più orecchiabili, in grado di arrivare anche ad un pubblico non necessariamente di estrazione jazz. " -

Forzando un pò il concetto , allora , Robben Ford si può inserire nella lista degli artisti che suonano il "Jazz Fusion " che , in fondo , fa parte della famiglia allargata dei vari ( tanti/troppi ) stili del jazz classico ( rispetto alla Tua Discussione non sono , poi , andato molto fuori tema ... ;) )

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Billy Cobham è un grande anche per Chi non è amante del Jazz .ok

 

 

 

E sì , forse non è proprio un jazz classico ma , penso , che ogni tanto ci vuole pure qualcuno che "spezzi" la monotonia dei più tradizionali accompagnamenti del jazz classico , altrimenti ( secondo me ) la Discussione tende ad avvilire Chi ( come me ) non è un esperto del genere .

Per uno come me , che ha vissuto il periodo Soul , R.& B. e Rock & Roll dove la musica è estremamente lineare , seguire il Jazz classico con accompagnamenti di improvvisazioni collettive equivale a leggere un libro di fisica-quantistica !! :d !!

 

.giornale Comunque , proprio su Wikipedia , ho trovato :

Jazz Fusion : - " .... ecc. , ecc. , ... a metà degli anni settanta il genere, ancora in forma prevalente di jazz rock, raggiunge una maturità e diffusione ormai planetaria:

accanto ai mostri sacri d'oltre oceano spiccano anche musicisti europei quali il violinista francese Jean Luc Ponty (in realtà di formazione Davisiana), il suo connazionale e batterista Pierre Moerlen (Pierre Moerlen's Gong), gli inglesi ex canterburiani Soft Machine e i giapponesi Casiopea;

in questa fase di transito, iniziano a farsi strada artisti che, intuendo le potenzialità commerciali del genere, propongono composizioni via via più semplici o quanto meno più orecchiabili, in grado di arrivare anche ad un pubblico non necessariamente di estrazione jazz. " -

Forzando un pò il concetto , allora , Robben Ford si può inserire nella lista degli artisti che suonano il "Jazz Fusion " che , in fondo , fa parte della famiglia allargata dei vari ( tanti/troppi ) stili del jazz classico ( rispetto alla Tua Discussione non sono , poi , andato molto fuori tema ... ;) )

Billy Cobham è un grande anche per Chi non è amante del Jazz .ok

 

 

 

 

Un consiglio se posso per esperienza audio da oltre mezzo secolo con tanti investimenti per cd, vinile e apparecchiature audio(E' la mia droga), lascia perdere Wikipedia, e si, da un piccolo aiuto nel capire chi è acerbo.

C'è un mondo immenso e straordinario nel Jazz e nello stesso Blues, immaginabile e da scoprire. Ci vuole tanta passione e udito da audiofile ma sopratutto un impianto audio stereo analogico da grande e medio livello, per ascoltare tutti i dettagli delle note del singolo strumento. Ma questo non deve farti perdere di coraggio se non disponibile, ci sono programmi/lettori virtuali che fanno ascoltare la musica liquida in altissima qualità senza esagerare con il portafoglio o anche gratis dal web.

 

(Un brano al giorno anche in questo topic fatto da tante pagine, potrai gustare attimi davvero interessanti per l'udito, Non avere fretta. Non demordere se interessa approfondire il genere e la situazione porta curiosità, poi il tempo ti gratificherà per lo sforzo, nella passione dopo. Ascolterai e apprezzerai artisti ma sopratutto le note)

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Jowee Omicil(Multi-Instrumental) possiede un suono distintivo, creativo, soulful, spirituale su sassofoni e flauti che si estende al suo clarinetto e alle sue armoniche. Jowee viaggia molto, suonando musica come un film sulla strada: la sua vita.

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Ramsey Emmanuel Lewis Jr.

Nato a Chicago nel 1935, è stato introdotto alla musica dal padre, direttore di un coro. Ha quindi iniziato a suonare il pianoforte e all'età di 15 anni è entrato in un gruppo jazz chiamato Cleffs.[1]

 

Con il bassista Eldee Young e il percussionista Redd Holt ha in seguito formato il Ramsey Lewis Trio, che è diventato molto conosciuto nell'ambiente jazz di Chicago e non solo.

Il primo album del trio (Ramsey Lewis & His Gentlemen of Jazz) è uscito nel 1956.

Nel 1965 il gruppo ha registrato una cover di The in Crowd di Dobie Gray, che ha ottenuto un gran successo.[1] Ha vinto tre Grammy Awards tra il 1965 e il 1973, il primo dei quali proprio grazie a The in Crowd (miglior interpretazione jazz di un gruppo piccolo).

 

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Zoe Rahman una delle stelle più brillanti della scena jazz contemporanea. Una pianista / compositore vibrante e altamente individuale, il suo stile è profondamente radicato nel jazz ma riflette il suo background classico, il patrimonio britannico / bengalese e il suo gusto musicale molto ampio. Conosciuta per la sua tecnica potente, la sua immaginazione e le sue prestazioni esuberanti, è diventata una musicista molto ricercata.

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Li ho trovato per caso , sono una formazione fortissima , si chiamano ( o si chiamavano ) Tower of Power Horn ( Torre del potere ) ( non chiedetemi altro perchè non lo so :) )

 

 

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Li ho trovato per caso , sono una formazione fortissima , si chiamano ( o si chiamavano ) Tower of Power Horn ( Torre del potere ) ( non chiedetemi altro perchè non lo so :) )

 

 

 

carini, e un fenomeno anni 70 quando imperversava la moda funkettona gonfia di ottoni abbinato a groove urbano a la James Brown

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...fonte : Wikipedia ,

I Gabin , sono un gruppo musicale nu jazz italiano nato nel 2001 e formato da Massimo Bottini e Filippo Clary.[1]

Hanno debuttato discograficamente nel 2002 con l'album Gabin, dal quale sono estratti singoli come Sweet Sadness, La maison e Doo uap, doo uap, doo uap, quest'ultimo di grande successo commerciale, essendo arrivato quinto nella classifica dei singoli italiana[2] e portato anche al Festivalbar 2002.

Il disco e i relativi singoli sono stati pubblicati dall'etichetta discografica EMI.

Anche l'album ebbe buon successo, raggiungendo la nona posizione della classifica.[3]

 

https://youtu.be/RDdc4WPY_SY

 

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Una pianista giapponese incontra un arpista colombiano per un duo che è molto più di una curiosità. Hiromi e Edmar Castaneda hanno suonato insieme la prima volta al Blue Note di New York ed il risultato è stato tale da convincerli a dare seguito a questa, come minimo, inusuale formula.

Edmar Castaneda è un arpista, rappresenta una rarità nel mondo occidentale, in quanto la maggior dei musicisti di questo strumento sono donne, ma la particolarità è il suo virtuosismo stupefacente, dall’anima jazz e latina. Castaneda che si è trasferito da Bogotà a New York suona con un trio di cui è l’attrazione assoluta, tra gli altri artisti internazionali con i quali si è esibito, ha suonato in Italia nel 2015 con Eduardo De Crescenzo in ‘Essenze Jazz’.

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Si chiama Joey Alexander ed è un nome da tenere a mente. Quattordici anni e 2 nomination ai Grammy. Nuovo prodigio del Jazz.Alexander è famoso da qualche anno, perché ha un grande talento per la sua età: Wynton Marsalis, ha detto che «non c’è mai stato nessuno che suonasse così alla sua età». Nella sua breve carriera Alexander ha già registrato due dischi, ha suonato al Lincoln Center di New York e davanti a Bill Clinton e Barack Obama. Qualcuno, come capita spesso in questi casi, lo ha paragonato a Mozart.

https://www.youtube.com/watch?v=AqS1DvRPwHA

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Nicola Conte

Latin-jazz artist, composer, producer, and DJ from Bari, Italy.

Born: 1964 in Bari, Apulia, Italy.

 

 

Oltre alla registrazione di molti album, Conte ha registrato e prodotto per molti altri artisti, tra cui Rosalia De Souza, Barbara Dennerlein, Stefania Di Pierro e altro ancora.

Ha anche diversi musicisti regolari con cui ha lavorato, tra cui Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Pietro Lussu, Sandro Deidda, Pietro Ciancaglini, Daniele Scannapieco, Lorenzo Tucci, et al. Molti di questi artisti sono associati alla sua ordinaria etichetta italiana Schema, che anche lui registra manly, anche se molti dei suoi album hanno ricevuto la distribuzione internazionale dal principale Universal Music Group, sotto numerose loro etichette.

 

È stato anche un prolifico produttore di remix, che rilascia ogni anno molti remix o ritorni per altri artisti, tra cui diversi per l'artista giapponese Tatsuo Sunaga (aka Sunaga T Experience) e per i compagni di jazz The Five Corners Quintet.

Oltre alla registrazione / remixing, ha anche DJ a livello internazionale e ha compilato diverse compilazioni, due dei quali caratterizzate da diversi volumi; " Viagem " e "Deep Afrocentric, Modal Jazz Series " .

 

https://youtu.be/-j4cL143b8A

 

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