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*38allori*

Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

Post in rilievo

15 ore fa, Mormegil ha scritto:

Io spero di fare 35 libri, quest'anno, ma per ora sono a 8 sefz (ovviamente dipende anche dalla lunghezza dei testi scelti).

Infatti non ha molto senso contare il numero di libri letti, secondo me. uum

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14 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

Infatti non ha molto senso contare il numero di libri letti, secondo me. uum

Non credo cambi poi molto se un libro è lungo o meno, tanto per me l'importante è tener conto dei libri letti segnandomi i titoli.

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1 minuto fa, L.O.V.E. ha scritto:

Non credo cambi poi molto se un libro è lungo o meno, tanto per me l'importante è tener conto dei libri letti segnandomi i titoli.

Quello lo faccio anche io, infatti. .sisi

 

Però fissare gli obiettivi di lettura tramite il numero di libri da leggere non è molto efficace, a mio avviso: se leggi libri dalle 600 pagine in su, arrivare a più di 10 all'anno è quasi un'impresa. Se leggi libri dalle 300 in giù, ne leggerai più del doppio, ma le pagine lette saranno uguali. sefz

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9 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

Quello lo faccio anche io, infatti. .sisi

 

Però fissare gli obiettivi di lettura tramite il numero di libri da leggere non è molto efficace, a mio avviso: se leggi libri dalle 600 pagine in su, arrivare a più di 10 all'anno è quasi un'impresa. Se leggi libri dalle 300 in giù, ne leggerai più del doppio, ma le pagine lette saranno uguali. sefz

E dipende anche dal carattere usato .sisi Su Anobii infatti vengono contati sia il numero di libri che le pagine totali...

Una challenge come quella di @L.O.V.E. mi indurrebbe a NON leggere, già a volte non so che libro scegliere, figurarsi se devo attenermi a dei vincoli uhuh

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23 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

Quello lo faccio anche io, infatti. .sisi

 

Però fissare gli obiettivi di lettura tramite il numero di libri da leggere non è molto efficace, a mio avviso: se leggi libri dalle 600 pagine in su, arrivare a più di 10 all'anno è quasi un'impresa. Se leggi libri dalle 300 in giù, ne leggerai più del doppio, ma le pagine lette saranno uguali. sefz

Ma tanto è un finto obiettivo quello numerico, almeno nel mio caso. Per me serve in particolare a togliermi quel fastidio immondo di non saper che leggere appena finisco un libro.

 

14 minuti fa, Roland Deschain ha scritto:

E dipende anche dal carattere usato .sisi Su Anobii infatti vengono contati sia il numero di libri che le pagine totali...

Una challenge come quella di @L.O.V.E. mi indurrebbe a NON leggere, già a volte non so che libro scegliere, figurarsi se devo attenermi a dei vincoli uhuh

Credevo anche io che potesse indurmi a non leggere, ma ho constato lo scorso anno che invece mi ha aiutato a non restare ancorata ad un solo tipo di letture. Se non fosse stato per la challange sarei rimasta alle mie letture russe intervallate da qualche thriller. E questo sì che è limitante...:tsa:

Inoltre è anche divertente cercare libri seguendo quei vincoli e tentare di metterci solo quelli che ti interessano.

 

Oh poi se non volete fare la challange, fatti vostri. Io l'ho consigliata ad altri due utenti, neh. bahsefz

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2 minuti fa, L.O.V.E. ha scritto:

Ma tanto è un finto obiettivo quello numerico, almeno nel mio caso. Per me serve in particolare a togliermi quel fastidio immondo di non saper che leggere appena finisco un libro.

Ma come fai a non sapere cosa leggere? Dovresti essere messa - malissimo sefz - come me con gli scambi, io al massimo non so che leggere perché non so cosa cominiciare prima, una volta finito un libro. -.-

2 minuti fa, L.O.V.E. ha scritto:

Oh poi se non volete fare la challange, fatti vostri. Io l'ho consigliata ad altri due utenti, neh. bahsefz

Ah ma io infatti non ho nemmeno ingrandito l'immagine che hai postato. uhuh

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3 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

Ma come fai a non sapere cosa leggere? Dovresti essere messa - malissimo sefz - come me con gli scambi, io al massimo non so che leggere perché non so cosa cominiciare prima, una volta finito un libro. -.-

Ah ma io infatti non ho nemmeno ingrandito l'immagine che hai postato. uhuh

Ma guarda che se non fosse per la challange non avrei saputo nemmeno che libri cercare negli scambi oltre quelli che avevo già letto e volevo possedere o i libri di Dostoevskij. sefz

Mi si è aperto un mondo. :tsa:

 

 

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2 ore fa, Fra The Best ha scritto:

Infatti non ha molto senso contare il numero di libri letti, secondo me. uum

Avevo calcolato anche quante pagine vorrei leggere, ma non mi ricordo più dove ho appuntato il risultato sefz comunque, generalmente, alterno un libro corto (al massimo 150 pagine) a uno più lungo (dalle 300 in su). Ovviamente, incide anche l'impegno richiesto dal testo (per esempio, un'opera filosofica assorbe più energie di un romanzo).

1 ora fa, Fra The Best ha scritto:

io al massimo non so che leggere perché non so cosa cominciare prima, una volta finito un libro.

Quoto.

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42 minuti fa, Mormegil ha scritto:

Avevo calcolato anche quante pagine vorrei leggere, ma non mi ricordo più dove ho appuntato il risultato sefz comunque, generalmente, alterno un libro corto (al massimo 150 pagine) a uno più lungo (dalle 300 in su). Ovviamente, incide anche l'impegno richiesto dal testo (per esempio, un'opera filosofica assorbe più energie di un romanzo).

Io invece cerco di alternare classici e narrativa contemporanea, al di là della lunghezza, perché ho bisogno di non farmi passare il "piacere" della lettura che certi classici possono mettere a dura prova. .ghgh

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37 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

Io invece cerco di alternare classici e narrativa contemporanea, al di là della lunghezza, perché ho bisogno di non farmi passare il "piacere" della lettura che certi classici possono mettere a dura prova. .ghgh

E tu non leggerli sefz

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1 minuto fa, Mormegil ha scritto:

Mah sefz chi lo dice?

Non ho detto che devo leggere tutti i classici. sefz

 

Ma non si possono trascurare, non sono diventati tali per casualità. E finora raramente mi sono pentito di aver letto un classico, seppur qualcuno lo abbia terminato con un po' più di fatica.

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13 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

E finora raramente mi sono pentito di aver letto un classico

Ah ok, dal precedente post sembrava ti pesasse. Comunque no, ovviamente un classico non diventa tale per caso, ma mi sembra una definizione eccessivamente labile perché possa orientare le scelte di lettura. Immagino che seguirai qualche altro criterio, per selezionare opere tratte dalla macro-categoria dei "classici".

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Ah ok, dal precedente post sembrava ti pesasse. Comunque no, ovviamente un classico non diventa tale per caso, ma mi sembra una definizione eccessivamente labile perché possa orientare le scelte di lettura. Immagino che seguirai qualche altro criterio, per selezionare opere tratte dalla macro-categoria dei "classici".
Certamente, altrimenti non potrei leggere altro che classici nella mia vita, e comunque non esaurirei la categoria. .ghgh

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49 minuti fa, Mormegil ha scritto:

Ah ok, dal precedente post sembrava ti pesasse. Comunque no, ovviamente un classico non diventa tale per caso, ma mi sembra una definizione eccessivamente labile perché possa orientare le scelte di lettura. Immagino che seguirai qualche altro criterio, per selezionare opere tratte dalla macro-categoria dei "classici".

su alcuni avrei da ridire uhuh

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47 minuti fa, Roland Deschain ha scritto:

su alcuni avrei da ridire uhuh

Ci possono essere motivazioni che esulano dall'intrinseca qualità letteraria .sisi

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Altra carrellata di mini-recensioni. sefz

 

...che Dio perdona a tutti di Pif: da fan del mio concittadino, ero curioso di leggere questo libro, pur avendo aspettative bassine. Ed effettivamente non mi sbagliavo: abbastanza piatto e banale, divertente solo in pochi passaggi. Di buono c'è che, avendolo ottenuto in scambio, non l'ho pagato lo sproposito che costa, per ciò che è il contenuto. .ghgh

 

Le fiabe di Beda il Bardo di J.K. Rowling: non sono mai stato un simpatizzante di tutte le opere di "contorno" alla saga di Harry Potter, ma questo libriccino mi è capitato sotto mano e ho voluto dargli una possibilità. Che dire? Lo definirei del tutto inutile, ci sono più "commenti" di Silente che fiabe vere e proprie, di cui la più interessante tra l'altro è quella dei tre fratelli, che chi ha letto la saga conosceva già.

 

L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks: è un libro di cui avevo sentito mirabilie, per la capacità di un neurologo di rendere narrativamente interessante e facilmente fruibile a tutti un elenco di casi clinici. Obiettivi che, a mio avviso, vengono centrati solo in alcune occasioni: per i profani come me, alcuni passaggi erano troppo tecnici e oscuri e sono dovuto ricorrere all'amica Wikipedia per capire di cosa si stesse parlando. Resta comunque un'opera affascinante e che sono contento di aver letto, anche e soprattutto per le riflessioni "filosofiche" che Sacks fa prendendo spunto da alcuni dei suoi pazienti.

 

Io non sono come voi di Alessandro Berselli: romanzo breve a tinte forti e scritto in uno stile discutibile. L'idea di partenza - protagonista è un modesto portiere di una palazzina in cui vivono alcune delle famiglie "bene" - non viene sviluppata come mi aspettavo e non mi ha soddisfatto particolarmente.

 

Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith: è il primo di tre libri gialli scritti sotto pseudonimo da J.K. Rowling con protagonista il detective Cormoran Strike. Eccessivamente lungo e statico, sarà che io preferisco i thriller ai gialli, ma non l'ho trovato avvincente e la soluzione del caso era praticamente impossibile da intuire seguendo il corso della storia. Anche dal punto di vista stilistico è a un livello più basso de "Il seggio vacante".

 

Cecità di José Saramago: non avevo letto nulla dell'autore portoghese, mi è capitata la possibilità di ottenere in scambio una delle sue opere più celebri e celebrate e ho voluto dargli una possibilità, anche se ero molto riluttante avendo letto in passato alcuni stralci di Saramago e non avendo gradito particolarmente il suo peculiarissimo stile. Mi sono totalmente ricreduto: innanzitutto, andando avanti con la lettura ci si abitua senza troppe difficoltà. E poi quella dello scrittore portoghese è una scrittura che definirei ipnotica, che ti tiene incollato alle pagine, e contiene una quantità impressionante di spunti lirici o filosofici per nulla banale, riuscendo anche ad essere ironica. La vicenda, per chi non la conoscesse: un'improvvisa e inspiegabile epidemia di cecità colpisce gli abitanti di una città e le autorità decidono di rinchiudere i primi contagiati in un ex manicomio per evitare la diffusione della malattia. Non voglio aggiungere altro, vi invito solo a leggere questo libro sconvolgente, uno dei più belli che abbia letto in vita mia. Adesso l'obiettivo è leggere altre sue opere, mi sono già segnato 4-5 titoli che, anche se magari non toccheranno le vette di Cecità - considerato quasi unanimemnte il suo capolavoro - sono sicuro che non mi deluderanno.

 

Né qui né altrove. Una notte a Bari di Gianrico Carofiglio: chi mi segue in questo topic lo sa, l'autore barese è uno dei miei preferiti nel panorama italiano contemporaneo. Ciononostante, ho trovato questo libriccino scialbo e privo di meriti: magari un pubblico barese lo avrà adorato, ma io non ho trovato nulla di interessante in queste riflessioni notturne di tre ex amici che si ritrovano dopo gli anni dell'università e ricordano il passato e i cambiamenti - nelle loro vite come nella loro città - avvenuti.

 

 

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14 minuti fa, Mormegil ha scritto:

Quali?

Saggio sulla lucidità, Le intermittenze della morte, L'uomo duplicato, Storia dell'assedio di Lisbona, La zattera di pietra, Tutti i nomi, Il Vangelo secondo Gesù Cristo (che in realtà è quello che mi attira meno). Ok, sono un po' di più di 4-5. sefz

 

Tu cosa hai letto di suo?

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1 ora fa, Fra The Best ha scritto:

Tu cosa hai letto di suo?

Niente sefz conosco di fama "Cecità" e non l'avevo mai considerato come possibile lettura, ma potresti avermi fatto cambiare idea. Mi ero invece appuntato "Una terra chiamata Alentejo", però credo sia un'opera abbastanza atipica del suo repertorio.

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5 minuti fa, Mormegil ha scritto:

Niente sefz conosco di fama "Cecità" e non l'avevo mai considerato come possibile lettura, ma potresti avermi fatto cambiare idea. Mi ero invece appuntato "Una terra chiamata Alentejo", che però credo sia un'opera abbastanza atipica del suo repertorio.

Ne ho letto qualcosa ma non mi ha stuzzicato.

 

Io credo che almeno Cecità dovresti leggerlo. .sisi

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21 ore fa, Fra The Best ha scritto:

Saggio sulla lucidità, Le intermittenze della morte, L'uomo duplicato, Storia dell'assedio di Lisbona, La zattera di pietra, Tutti i nomi, Il Vangelo secondo Gesù * (che in realtà è quello che mi attira meno). Ok, sono un po' di più di 4-5. sefz

 

Tu cosa hai letto di suo?

Giusto per aggiungere un po' di mio al topic, da L'uomo duplicato hanno tratto un film di difficile fruizione: Enemy con Jake Gyllenhaal. Ricordo che mi affascinò tanto da voler leggere il libro di Saramago, ma poi non riuscì a trovarlo e non lo lessi.

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Il thread verrà rinominato a breve "sommormegil, piacere soffrà" .sisi

 

Mi sono dato alle saghe distopiche ultimamente... Ho finito quella di Lois Lowry che ha ispirato "Il mondo di Jonas": letteratura per ragazzi, si coglie sia dallo stile che dalla quantità di contenuti, ma gradevole per una lettura scorrevole e con qualche spunto su cui riflettere, in particolare sulla libertà personale, i sistemi di governo (nel piccolo e nel grande) e il rapporto col "diverso".

Ho iniziato "The 100", di cui so vagamente che esiste una serie tv. Il primo libro mi è piaciuto, la struttura con cui è stato pensato è intelligente e aiuta a caratterizzare bene i protagonisti. Scelta finora azzeccata e voglia di continuare a leggerla.

Ne ho già un'altra pronta da leggere ("Canti delle terre divise"), a conferma che il genere distopico mi attrae molto, specie quando poi si avventura nell'analisi dei rapporti sociali e delle riflessioni personali dei personaggi.

Inciso: ho già raggiunto l'obiettivo di lettura stabilito a inizio anno in termini di pagine, rendendomi conto di aver talvolta intrapreso delle vere maratone di lettura. Penso rallenterò i tempi, magari avventurandomi in qualche libro più "ostico"

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