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*38allori*

Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

Post in rilievo

22 minuti fa, Roland Deschain ha scritto:

uum

Potrebbe piacerti. Io ho visto solo la serie tv, quindi non ti saprei dire se è una lettura piacevole. Per il femminismo molto presente ( anche quello molto eccessivo) però sarebbe divertente se lo leggessi. 

 

Giusto per  condividere roba buona, vi consiglio acciobooks per risparmiare sui libri e scambiarli o venderli.  

Nel caso fatemi sapere se vi registrate. sefz

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55 minuti fa, L.O.V.E. ha scritto:

Potrebbe piacerti. Io ho visto solo la serie tv, quindi non ti saprei dire se è una lettura piacevole. Per il femminismo molto presente ( anche quello molto eccessivo) però sarebbe divertente se lo leggessi.

Ce n'è già fin troppo al mondo, mi ci manca solo di trovarlo nei libri tse

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49 minuti fa, Roland Deschain ha scritto:

Ce n'è già fin troppo al mondo, mi ci manca solo di trovarlo nei libri tse

sefz

È però ben strutturato  il futuro distopico di quel romanzo.

Sennò ci sono Fahrenheit 451, Non lasciarmi e Hunger games. 

È un genere davvero interessante anche per me. Devo ancora leggere Il mondo nuovo. .uhm

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Il 4/4/2019 Alle 15:09, Roland Deschain ha scritto:

Il thread verrà rinominato a breve "sommormegil, piacere soffrà" .sisi

Giuro che ho capito solo ora, dopo anni, il titolo del thread .asd.asd

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Il 14/8/2015 Alle 12:44, SpinTheBlackCircle ha scritto:

Ho cominciato a leggere "Inferno" di Francesco Gungui, il primo di una trilogia (Purgatorio e Paradiso gli altri) che rivisita in chiave futuristica simil-1984 i romanzi di Dante.

L'inizio è interessante, spero mantenga le aspettative!

Ripesco questo messaggio di molto tempo fa (sto rileggendo il thread per pescare degli spunti) perché ho già i libri a casa e saranno i prossimi che leggerò .sisi

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Io da un po' di tempo, causa  impossibilità di ritagliarmi tempo libero in modo decente, non riesco più a leggere romanzi di ampia portata perché la lettura si protrarrebbe per mesi rendendola un supplizio. Perciò sto prediligendo libri più frammentari, tipo raccolte di racconti o di articoli, libri di aforismi; testi di cui si possono leggere anche poche pagine al giorno senza smorzare il coinvolgimento del lettore.

Infatti le mie ultime letture sono state "Le ombre bianche" di Ennio Flaiano, "Racconti di Sarajevo" di Ivo Andric e "Il malpensante" di Gesualdo Bufalino.

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Io ora sto leggendo “L’Appello” un legal thriller di Grisham.. molto bello dove trasuda la passione iniziale dello scrittore, purtroppo persa negli ultimi anni..

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Il 18/3/2019 Alle 09:27, Roland Deschain ha scritto:

Di Follett ho già capito come va la storia dopo 50 pagine uhuh

Lo finisco e mi riservo di valutare se le mie prime impressioni, sia stilistiche che narrative, verranno confermate .sisi

Hai decisamente ragione... anche se “i pilastri della Terra” esula da questo ragionamento. Non banale, crudo il giusto e con risvolti inaspettati. Altri suoi romanzi sembrano “romanzi rosa” per uomini. Un autore ambiguo. 😅

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Il 23/5/2019 Alle 14:50, sergio ha scritto:

Io da un po' di tempo, causa  impossibilità di ritagliarmi tempo libero in modo decente, non riesco più a leggere romanzi di ampia portata perché la lettura si protrarrebbe per mesi rendendola un supplizio. Perciò sto prediligendo libri più frammentari, tipo raccolte di racconti o di articoli, libri di aforismi; testi di cui si possono leggere anche poche pagine al giorno senza smorzare il coinvolgimento del lettore.

Infatti le mie ultime letture sono state "Le ombre bianche" di Ennio Flaiano, "Racconti di Sarajevo" di Ivo Andric e "Il malpensante" di Gesualdo Bufalino.

Ahimè anche io ultimamente ho pochissimo tempo e proprio per questo non voglio iniziare alcuni romanzi che desideravo leggere da lunghissimo tempo per paura di non godermeli abbastanza. Che sofferenza. -.- 

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Il 10/6/2019 Alle 18:54, Fra The Best ha scritto:

Qualcuno che mi recensisce Bolaño? sefz 

Io non posso, però m'interessa sapere cosa vorresti leggere sefz

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ho scoperto solo ora questo topic.

 

Volevo fare una considerazione. Se Maurizio de Giovanni smettesse di fare il pagliaccio con Ugolini, parlando di una materia della quale non ne capisce un tubo, e ricominciasse a scrivere sul serio nn sarebbe male.

Ha preso la splendida serie noir che ha inventato sul commissario Ricciardi (molto sui generis) e l'ha buttata nel c...tirando lo sciacquone. 

Ha chiuso 14 anni anni con il peggior romanzo che io ricordi. Dal noir all'Harmony. Dove la cosa "meno peggio" è il finale (che di solito fa discutere più del resto)

 

Volevo invece consigliare "La paziente silenziosa" e sconsigliare Berta Isladi Javier Marias. Uno dei pochi libri nella mia vita lasciati a metà

 

per i papà con bimbi piccoli, consiglio di cuore Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola

Ultimi libri belli belli letti due di Nadia Hashimi (considerata l'erede di Hosseini) "La casa senza finestre" e "La figlia dell'arcobaleno" entrambi bellissimi

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Il 24/3/2019 Alle 18:05, Mormegil ha scritto:

Idem. Dove hai piazzato l'asticella? Io spero di fare 35 libri, quest'anno, ma per ora sono a 8 sefz (ovviamente dipende anche dalla lunghezza dei testi scelti).

esiste una app che ti "porta il conto" delle letture?

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3 ore fa, papia ha scritto:

esiste una app che ti "porta il conto" delle letture?

C'è quella di Anobii, per segnarsi i libri. Altro non saprei..

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12 ore fa, papia ha scritto:

esiste una app che ti "porta il conto" delle letture?

Ce ne sono svariate, io uso Anobii perché sono un tradizionalista anche se periodicamente dà problemi. .uff 

 

Tra qualche giorno vorrei trovare il tempo per parlarvi delle mie ultime letture, @Mormegil ti ribadisco di leggere Saramago. .sisi 

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59 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

Ce ne sono svariate, io uso Anobii perché sono un tradizionalista anche se periodicamente dà problemi. .uff 

 

Tra qualche giorno vorrei trovare il tempo per parlarvi delle mie ultime letture, @Mormegil ti ribadisco di leggere Saramago. .sisi 

Faccia i nomi delle app .sisi

 

Sto leggendo col contagocce, purtroppo.

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Il 26/7/2019 Alle 19:44, Mormegil ha scritto:

Faccia i nomi delle app .sisi

 

Sto leggendo col contagocce, purtroppo.

Eh, non li so nemmeno io perché quando me ne parlano mi tappo le orecchie e ripeto svariate volte "Uso solo Anobii". uhuh 

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Il 12/6/2019 Alle 12:20, Fra The Best ha scritto:

Un po' tutto, in realtà. sefz

Credo che inizierò da I detective selvaggi.

Ciao Fra, solo un consiglio su Bolano. Ho provato a leggere i detective selvaggi, mi è piaciuta molto la prima parte, mi sono clamorosamente bloccato nella seconda che è una specie di flusso di coscienza piuttosto confuso e difficile da leggere. Confesso che non ce l'ho fatta ad andare avanti, mi sa che passerò direttamente alla terza parte che è il diretto prosieguo della prima. 

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Ho letto poco in questi mesi e tra i romanzi consiglierei solo la quadrilogia di Dan Simmons che però è fantascienza pura,
quindi deve piacere il genere, ho letto gli ultimi due di recente, molto belli e sfociano nella metafisica, nella filosofia e nella religione.

 

Consiglierei invece questi libri di non-fiction:

 

Il tradimento, di Federico Rampini:
L'autore analizza la situazione politica in occidente, cercando di spiegare l'ascesa del populismo in europa, 

evidenziando gli errori che la sinistra e i sostenitori della globalizzazione hanno commesso in questi anni.
I temi principali sono naturalmente, la globalizzazione, l'immigrazione e quindi l'integrazione di culture diverse,
la costruzione di un Europa "dei burocrati" che viene percepita come molto lontana dai cittadini.

 

XXI Lezioni per il ventunesimo secolo di Yuval Noah Harari
Penso sia l'autore del momento, credo lo conoscano tutti. Se nel primo libro si è concentrato sul passato, e nel secondo ha guardo al futuro,

in questo terzo libro si concentra sul presente e sui prossimi cento anni.
Anche qui quindi i temi principali sono: come cambierà la società con lo sviluppo delle IA e delle biotecnologie, le migrazioni,
il terrorismo, il cambiamento climatico, il pericolo nucleare e molti altri.
E come l'umanità può affrontare questi problemi globali.

Vanno di moda i nazionalismi in questi anni, ma possono essere la risposta giusta a problemi che sono invece globali ?

 

Breve storia di (quasi) tutto, di Bill Bryson
libro di divulgazione scientifica, ripercorre molte delle scoperte che hanno segnato la storia dell'umanità in tutti i campi della scienza,
dalla fisica, all'astrofisica, alla chimica, alla geologia e alla biologia.

Con brevi accenni naturalmente agli scienziati autori delle scoperte e alla loro personalità.

 

 

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Rieccomi con un po' di pareri di lettura. sefz

 

Norwegian Wood di Haruki Murakami: avevo la curiosità di leggere almeno uno dei suoi libri, ma dato che i temi e le atmosfere del Murakami più celebre non credo siano a me congeniali, ho provato con questo romanzo, comunque riconosciuto come tra i più celebri dell'autore giapponese. Ma non l'ho apprezzato, non mi ha catturato e sono andato avanti sperando in una svolta che mi facesse mutare parere, ma così non è stato. Non credo che darò una seconda possibilità per l'osannatissimo Haruki.

 

Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia: credo di averlo già detto più volte, amo le opere del mio conterraneo. Eppure, questo che è il suo capolavoro e che avevo già letto diversi anni fa senza rimanerne folgorato, anche a una seconda lettura non mi ha conquistato. Di Sciascia però continuerò a leggere altre opere, indubbiamente. 

 

Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello: ecco un altro mostro sacro della letteratura mondiale con cui ho un rapporto ambivalente. Questa, come altre sue opere che ho letto in passato, trattano temi che mi interessano moltissimo, ma la lettura di Pirandello continua a risultarmi un po' pesantuccia. Mi sono promesso di rileggere Il fu Mattia Pascal, prima o poi, perché lo feci per la prima volta in un periodo in cui probabilmente non ero abbastanza pronto a questo tipo di lettura. Ma temo che non andrà a finire bene, come è stato con Il giorno della civetta.

 

Profumo di Luigi Capuana: chiudiamo il trittico siciliano con un'opera minore dell'autore de Il marchese di Roccaverdina, romanzo che mi piacque moltissimo. Questa è, appunto, un'opera minore. Nulla di rilevante.

 

Il filo dell'orizzonte di Antonio Tabucchi: non saprei come esprimermi su questo libriccino, non ne ho capito il senso. E mi spiace perché Tabucchi, per ciò che ho letto finora, l'ho sempre trovato un maestro nell'arte della condensazione di un'opera in poche, bellissime, pagine.

 

La versione di Fenoglio di Gianrico Carofiglio: il classico libro che si scrive perché si ha un contratto con una casa editrice e ogni tot bisogna pubblicare qualcosa anche se non si avrebbe nulla da dire. Si legge velocemente ma è impalpabile.

 

L'uomo del labirinto di Donato Carrisi: sempre una buona scelta quando si tratta di cercare un thriller leggero e scorrevole per staccare dalla letteratura "alta".

 

Tempo assassino di Michel Bussi: avevo sentito mirabilie dell'autore francese, considerato uno dei maestri del noir contemporaneo. Non posso dire di non aver gradito quest'opera, che nonostante sia un po' voluminosa scorre facilmente anche per uno stile di scrittura conciso ed essenziale, privo di ornamenti (detto in senso positivo). E probabilmente leggerò almeno un altro suo romanzo in futuro. Ma non mi ha stregato.

 

Saggio sulla lucidità di José Saramago: bello, bello, bello. È una sorta di sequel di Cecità, in cui però viene anche sviscerato il tema della politica. Non arriviamo al dieci e lode di Cecità, ma merita un 9 pieno.

 

Le nostre anime di notte di Kent Haruf: mah, non so davvero. L'idea da cui prende spunto la vicenda è interessante, ma il modo in cui si sviluppa, a mio avviso, no. Forse chi ha letto altre opere della trilogia di Holt lo avrà apprezzato di più. Io l'ho trovato insignificante e, nel riferimento meta-letterario autoreferenziale, anche un po' patetico.

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