Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

*38allori*

Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

Post in rilievo

4 ore fa, Fra The Best ha scritto:
4 ore fa, Mormegil ha scritto:
Case.
 
Cmq niente, stavo già volando con la fantasia pensando a interi cataloghi di ebook gratis: non avevo colto il "degli".
 
Per quanto riguarda Adelphi, non ne vedo gratis, ma solo fortemente scontati.

Avevano messo Doppio sogno, forse è già scaduto il periodo in cui era gratis.

Letto.. Bello ma non indimenticabile. 

 

Comunque non mi sono ancora convertito agli ebook 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Letto.. Bello ma non indimenticabile. 
 
Comunque non mi sono ancora convertito agli ebook 
Anche io sono tenacemente contrario, ma dato che in casa non hai più nulla da leggere...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, redivivo ha scritto:

Comunque non mi sono ancora convertito agli ebook

Mai letto un testo di narrativa sotto forma di ebook, ma se sono gratis me li scarico sefz 

  • Haha 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Finito Cecità. Che lettura angosciante da fare in questo periodo! Mi sono abituata alla punteggiatura di Saramago solo a metà libro. Mi è piaciuto abbastanza. 

Anche gli altri suoi libri hanno la stessa particolarità nella scrittura?

 

Ho iniziato Mindhunter, libro autobiografico del creatore del criminal profiling John Douglas. Promette bene. 

 

 

Agli ebook ci si abitua solo se si ha il dispositivo adatto, secondo me.

Ho finito per avere un forte mal di testa dopo aver letto l'ultimo della serie de L'amica geniale in formato ebook sul cellulare. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, Lady Bug ha scritto:

Finito Cecità. Che lettura angosciante da fare in questo periodo! Mi sono abituata alla punteggiatura di Saramago solo a metà libro. Mi è piaciuto abbastanza. 

Anche gli altri suoi libri hanno la stessa particolarità nella scrittura?

 

Ho iniziato Mindhunter, libro autobiografico del creatore del criminal profiling John Douglas. Promette bene. 

 

 

Agli ebook ci si abitua solo se si ha il dispositivo adatto, secondo me.

Ho finito per avere un forte mal di testa dopo aver letto l'ultimo della serie de L'amica geniale in formato ebook sul cellulare. 

Non ricordavo la particolarità della punteggiatura.. Ne 'Il vangelo secondo Gesù *' sicuramente. 

Cecità a me è piaciuto tantissimo lo considero molto 'giapponese', stile che amo

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ho finito l'universo elegante, del fisico Brian Greene.

Non se se è l'argomento che è di per sè molto ostico, ma lo consiglierei solo a chi ha delle basi in fisica.

 

 

Sul sito de "ilpost" ,
si può scaricare gratuitamente un vecchio e raro romanzo di Tiziano Sclavi, "Dellamorte Dellamore"

Tiziano Sclavi è famoso come fumettista per aver inventato il personaggio di Dylan Dog, ma ha scritto anche racconti, come i quattro raccolti in Sogni di sangue, e romanzi come Tre e Non è successo niente, uscito nel 1998, il suo ultimo libro. Tra questi c’è anche Dellamorte Dellamore, uscito nel 1991 e da allora mai più ristampato, che introduce il personaggio di Francesco Dellamorte, che ricorda molto quello di Dylan Dog e che è poi comparso insieme a lui in un albo del fumetto.

https://www.ilpost.it/2020/03/25/tiziano-s...-pdf-scaricare/

Vidi il film e non mi era dispiaciuto, con un giovane Rupert Everett e una giovane Anna Falchi.
Il personaggio di Francesco Dellamorte è una sorta di precursore di Dylan Dog,è il guardiano di un cimitero, nel quale di notte certi morti hanno l'abitutine di risvegliarsi.

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 27/3/2020 Alle 18:24, Mormegil ha scritto:

Mai letto un testo di narrativa sotto forma di ebook, ma se sono gratis me li scarico sefz 

E' facile trovare moltissimi ebook gratis. :d


Meglio la carta comunque, si assorbono meglio le informazioni..

20 ore fa, Lady Bug ha scritto:

Finito La solitudine dei numeri primi di Giordano ( .boh ). Abbandonato Ti prendo e ti porto via di Ammaniti ( bah ). Iniziato Il gigante sepolto di Ishiguro ( .uhm ). 

Il titolo del libro di Giordano mi attira, ma cosa mi devo aspettare? 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, juventudes ha scritto:

E' facile trovare moltissimi ebook gratis. :d


Meglio la carta comunque, si assorbono meglio le informazioni..

Mi servo di un discreto archivio per i testi accademici in inglese, ma se conosci qualcosa in lingua italiana scrivimi pure un pm sefz

 

Dici? Non ci avevo mai pensato. Tua sensazione o ci sono studi a riguardo?

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, juventudes ha scritto:

E' facile trovare moltissimi ebook gratis. :d


Meglio la carta comunque, si assorbono meglio le informazioni..

Il titolo del libro di Giordano mi attira, ma cosa mi devo aspettare? 

Non molto più che una storia drammatica con due personaggi che combattono i loro traumi. A me non ha convinto. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, Mormegil ha scritto:

Mi servo di un discreto archivio per i testi accademici in inglese, ma se conosci qualcosa in lingua italiana scrivimi pure un pm sefz

 

Dici? Non ci avevamo mai pensato. Tua sensazione o ci sono studi a riguardo?

 

Diciamo che di tanto in tanto spuntano fuori degli articoli in cui si parla di studi sulla questione della lettura su carta e di quella su ereader. Il dibattito è ancora agli inizi, ma le prime idee a riguardo indicano una migliore capacità di apprendimento attraverso i libri fisici rispetto a quelli digitali. La questione è molto aperta, magari in futuro ci saranno smentite, ma molte persone ricordano meglio il contenuto di un libro fisico perché ne collegano l'odore e la sensazione di sfogliare le pagine ad un momento preciso della loro vita (almeno a me e ad altri che conosco succede così. .ghgh ) quindi i tuoi ricordi dovrebbero essere più vividi perché più emozionanti. 

 

Adesso che ci penso però, credo che sia una cosa che dipenda anche dalla qualità del libro: se leggi un libro noioso di carta ed un libro meraviglioso in formato digitale, credo proprio che ricorderai il secondo. Bisognerebbe secondo me fare esperimenti in cui si testano i lettori in più condizioni di lettura, cioè non prendere in considerazione solo il formato del libro che stai leggendo, ma anche altri fattori correlati all'assorbimento delle informazioni. 

In definitiva: gli studi ci sono e mi ritrovo in ciò che dicono, ma bisognerebbe approfondire. 

 

Perdonate la risposta pallosa e poco informativa visto che non c'è una risposta vera e propria. :d 


Detto ciò ti mando un pm. ;) 

Adesso, Lady Bug ha scritto:

Non molto più che una storia drammatica con due personaggi che combattono i loro traumi. A me non ha convinto. 

Ah pensavo ci fosse qualcosa collegato con i numeri primi visto il titolo. .asd 

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 ore fa, juventudes ha scritto:

Diciamo che di tanto in tanto spuntano fuori degli articoli in cui si parla di studi sulla questione della lettura su carta e di quella su ereader. Il dibattito è ancora agli inizi, ma le prime idee a riguardo indicano una migliore capacità di apprendimento attraverso i libri fisici rispetto a quelli digitali. La questione è molto aperta, magari in futuro ci saranno smentite, ma molte persone ricordano meglio il contenuto di un libro fisico perché ne collegano l'odore e la sensazione di sfogliare le pagine ad un momento preciso della loro vita (almeno a me e ad altri che conosco succede così. .ghgh ) quindi i tuoi ricordi dovrebbero essere più vividi perché più emozionanti. 

 

Adesso che ci penso però, credo che sia una cosa che dipenda anche dalla qualità del libro: se leggi un libro noioso di carta ed un libro meraviglioso in formato digitale, credo proprio che ricorderai il secondo. Bisognerebbe secondo me fare esperimenti in cui si testano i lettori in più condizioni di lettura, cioè non prendere in considerazione solo il formato del libro che stai leggendo, ma anche altri fattori correlati all'assorbimento delle informazioni. 

In definitiva: gli studi ci sono e mi ritrovo in ciò che dicono, ma bisognerebbe approfondire. 

 

Perdonate la risposta pallosa e poco informativa visto che non c'è una risposta vera e propria. :d 


Detto ciò ti mando un pm. ;) 

Ah pensavo ci fosse qualcosa collegato con i numeri primi visto il titolo. .asd 

Infatti c'è. Il ragazzo protagonista è un matematico che si "rivede" nella diversità e solitudine di quei numeri nell'universo caotico. Nulla di più. sefz

 

Interessante il dibattito. Pensandoci, credo di aver memorizzato sempre meglio ciò che ho studiato dal cartaceo. Addirittura le presantazioni powerpoint mi aiutano relativamente e ho comunque bisogno di rifarmi con gli appunti/libri. 

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Riassuntone delle letture dei primi tre mesi e mezzo del 2020. sefz

 

Matteo ha perso il lavoro di Gonçalo M. Tavares: mi sono lasciato ingannare dalle parole lusinghiere in quarta di copertina del mio amato Saramago. Ho trovato il libro sconclusionato e stilisticamente poco interessante.

 

L'incubo di Hill House di Shirley Jackson: confermo l'impressione poco positiva che mi aveva lasciato l'altro libro dell'autrice che avevo letto, "Abbiamo sempre vissuto nel castello". Sarà un mio limite, ma trovo questo stile al limite della letteratura per l'infanzia del tutto inadeguato alle vicende "gotiche" delle sue opere. Il risultato, almeno ai miei occhi, è di stroncare del tutto le atmosfere inquietanti che sono al centro dei libri della Jackson.

 

Pinocchio di Carlo Collodi: avevo la curiosità di leggerlo, anche se sono un po' fuori tempo .ghgh piacevole.

 

Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood: avevo letto che qualcuno qui dentro l'aveva recensito positivamente perché, nonostante temesse il polpettone femminista, ci aveva trovato di più. Invece io no, l'ho trovata una lettura ridondante e noiosa per lunghi tratti, in cui il mondo distopico creato dall'autrice è lasciato sullo sfondo e la stragrande maggioranza del romanzo è dedicata ai pensieri e alle idee della protagonista. Un po' uno spreco, vista l'originalità dell'idea.

 

Fama di Daniel Kehlmann: il sottotitolo è "Romanzo in nove storie", ma in realtà le connessioni tra i vari episodi sono molto labili e solo alcuni sono degni di nota.

 

4 3 2 1 di Paul Auster: cosa c'è di meglio del periodo di quarantena per affrontare un romanzone di 930 pagine? Era il momento ideale. Non sono rimasto deluso, ma le aspettative che avevo dopo aver letto l'idea alla base dell'opera (raccontare le quattro diverse vite parallele dello stesso personaggio, Archie Ferguson, a partire dall'infanzia fino a diventare un giovane adulto) sono state rispettate solo in parte: avrei preferito che le quattro vite prendessero traiettorie molto diverse tra loro, e invece si rimane più o meno sempre nello stesso ambiente socio-culturale. Ho trovato però molto felice il finale, per cui il libro è promosso.

 

I detective selvaggi di Roberto Bolaño: vedi sopra, solo che stavolta parliamo di 670 pagine. Finalmente mi sono deciso a intraprendere la lettura dell'autore cileno: quest'opera polifonica è davvero bizzarra, ma si lascia leggere con grande facilità pur non raccontando in fondo quasi nulla. Mi ha convinto: leggerò anche altro.

 

Una vita da libraio di Shaun Bythell: ennesimo esempio editoriale di occasione persa. Dovrebbe essere il diario del proprietario di una libreria dell'usato, ma finisce per essere una stanca ripetizione di episodi solo raramente curiosi e non particolarmente divertenti (forse a causa dell'umorismo british dell'autore, scozzese). Mezzo punto in più, ma comunque non abbastanza per arrivare a una sufficienza, per la citazione nella stessa pagina di due romanzi novecenteschi che ho amato.

 

I leoni di Sicilia di Stefania Auci: è stato il caso letterario dell'editoria italiana del 2019 e da buon siciliano non mi sono voluto esimere dalla lettura, pur temendo che la narrazione delle vicende imprenditoriali della famiglia Florio, che ha svolto un ruolo decisivo nella Palermo dell'Ottocento, fosse un po' troppo romanzata e schiacciasse l'ambientazione e le vicende storiche, che erano ciò che più mi interessava. Effettivamente, almeno per la prima parte, di storia ce n'è molto poca e i toni da drammone familiare sono un po' stucchevoli. Molto meglio la seconda, in cui le vicende dei Florio si intrecciano meglio con gli accadimenti storici. Lettura non indimenticabile, ma nel complesso promossa.

  • Mi Piace 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Questo mese, tra quarantena e ferie forzate sto leggendo abbastanza:

Dellamorte Dellamore di Tiziano Sclavi: Grande delusione, non l'ho capito. Sono scene "random" debolmente collegate, abbastanza noioso.  Meglio il film.

Cronache della Galassia di Asimov: è una rilettura, ma l'avevo letto talmente tanto tempo fa che praticamente non lo ricordavo. Asimov è una sicurezza per me.

Preludio alla fondazione di Asimov: Primo prequiel del famoso ciclo, si vede che lo ha scritto dopo, a grande richiesta. Non al livello della trilogia ma carino.

Fondazione anno zero, indovinate di chi ? Secondo prequiel del famoso ciclo che porta temporalmente all'inizio degli avvenimenti della trilogia.

                                                                          Anche questo carino, meglio del primo.

 

Lo stile di Asimov è forse passato di moda,

stile arido, poca azione, molte riflessioni sul passato\futuro\sociologiche, personaggi al servizio della storia e non il contrario, però mi è sempre piaciuto.

 

Ora penso comincerò Tito di Gormenghast, di genere fantastico, ne ho sentito parlare bene.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 10/4/2020 Alle 18:43, juventudes ha scritto:

Diciamo che di tanto in tanto spuntano fuori degli articoli in cui si parla di studi sulla questione della lettura su carta e di quella su ereader. Il dibattito è ancora agli inizi, ma le prime idee a riguardo indicano una migliore capacità di apprendimento attraverso i libri fisici rispetto a quelli digitali. La questione è molto aperta, magari in futuro ci saranno smentite, ma molte persone ricordano meglio il contenuto di un libro fisico perché ne collegano l'odore e la sensazione di sfogliare le pagine ad un momento preciso della loro vita (almeno a me e ad altri che conosco succede così. .ghgh ) quindi i tuoi ricordi dovrebbero essere più vividi perché più emozionanti. 

 

Adesso che ci penso però, credo che sia una cosa che dipenda anche dalla qualità del libro: se leggi un libro noioso di carta ed un libro meraviglioso in formato digitale, credo proprio che ricorderai il secondo. Bisognerebbe secondo me fare esperimenti in cui si testano i lettori in più condizioni di lettura, cioè non prendere in considerazione solo il formato del libro che stai leggendo, ma anche altri fattori correlati all'assorbimento delle informazioni. 

In definitiva: gli studi ci sono e mi ritrovo in ciò che dicono, ma bisognerebbe approfondire. 

 

Perdonate la risposta pallosa e poco informativa visto che non c'è una risposta vera e propria. :d 


Detto ciò ti mando un pm. ;) 

Ah pensavo ci fosse qualcosa collegato con i numeri primi visto il titolo. .asd 

Il mio problema è che ho 8 librerie PIENE tra casa dei miei genitori, casa di residenza e casa di domicilio...ormai gli e-book mi sono fisicamente necessari...sul discorso apprendimento credo che dipenda dal fatto che il libro sia ancora fisicamente più maneggevole per tornare indietro, muoversi tra le pagine

  • Mi Piace 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io in questi giorni di quarantena ho letto due libri di Stephen King che avevo sulla mensola da anni, Mr Mercedes e il suo seguito Chi perde paga,  non sono i soliti libri del re con storie paranormali e per questo ero titubante ma alla fine sono stati belli entrambi, soprattutto il secondo, fanno parte di una trilogia, mi spiace non aver preso il terzo, ma non tutte le ciambelle escono col buco, adesso sto leggento un altro suo libro Blaze, anche questo e' rimasto sullo scaffale per tanti anni perche' mi sembrava una cavolata, infatti non e' molto bello ma ormai lo leggo tutto.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ho letto una breve recensione su Stazione Omicidi. Vittima numero 1 di Massimo Lugli. Approfondendo ho visto che è solo il primo libro di una saga. Qualcuno l'ha letto o conosce l'autore?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 minuti fa, italiauno61 ha scritto:

Spinto dalla gaffe di Mediaset dopo la scomparsa di Sepulveda, sto leggendo "Cent'anni di solitudine " di García Márquez...

Qualsiasi pretesto è buono per leggerlo!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Posso suggerire qualche titolo pure io?

- Fight Club di Chuck Palaniuk

- Candido di Voltaire

- Trattato sulla Tolleranza di Voltaire.

 

Sono tutti libri piacevoli da leggere (nonostante che quelli di Voltaire possa far prendere le distanze per via del nome dell'autore) e che fanno riflettere.

Il primo è un libro che fa riflettere sui rapporti interpersonali e sul senso di essere "esseri umani" che oggi si è perso nella ocietà in cui viviamo (paradossalmente il Coronavirus potrebbe portarci in un futuro migliore o anche peggiore, perchè i rapporti sarebbero più "distanziati"). Purtroppo nella vulgata "Fight Club" è solo un film (perchè tutti hanno visto quello) incui la gente si riempie di botte. Peccato sia rimasto questo messaggio, che non è l'intento reale dell'autore. Ovviamente solo una lettura del libro riesce a trasmetterci il reale significato dell'opera.

I secondi sono il gradevolissimo Candido, in cui Voltaire si diverte attraverso le (dis)avventure di Candido a ridicolizzare le contraddizioni della società umana e i suoi costumi, soprattutto criticando la visione "ottimisica" si Leibniz della vita umana (precursore dell'"andrà tutto bene" attuale, che si è rivelato quanto mai fallace?). E infine il Trattato sulla Tolleranza, dove l'autore, partendo da un episodio triste di cronaca dell'epoca si interroga su cosa possa essere la tolleranza in una società piena di contraddizioni religiose.

Questi ultimi due libri, nei tempi d'oro degli anni passati, si trovavano anche in quelle edizioni economiche a 1 euro.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Candido l'ho lessi anch'io. 

Forse la vecchiaia che avanza, sai non ne ricordo assolutamente nulla. Mi sa che devo preoccuparmi...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.