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*38allori*

Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

Post in rilievo

8 ore fa, Roland Deschain ha scritto:

Beh? Spariti tutti? .uff

@Fra The Best ? @Mormegil ? @Gats ? @papia ? E tutti gli altri...

Piano piano tornerò su questi schermi, non sto leggendo molto purtroppo. sefz

4 ore fa, Roland Deschain ha scritto:

Adesso sono 3 😄

Sto leggendo "Signore delle cime" di Vidotto, poi ho "Works" di Trevisan e voglio riaffrontare "La ragazza meccanica", che avevo abbandonato.

Chissà se riesco a riprovare anche Catch 22...

Mi incuriosisce molto sapere la tua su Works. .ghgh

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24 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

 

Mi incuriosisce molto sapere la tua su Works. .ghgh

Eh, proprio perché parla di un mondo cbe conosco molto bene mi incuriosisce. Prima però devo finire il libro di vidotto, è un prestito interbibliotecario... 

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Letto poco anche io in questi mesi.

 

The Fourth Wing (Vol.1) di Rebecca Yarros e il suo seguto Iron Flame (Vol.2) , è una saga ne usciranno altri, ma questi sono gli unici due usciti in italiano finora.

Li ho letti per una sorta di GdL con un paio di mie colleghe, genere fantasy romance, infatti di mio penso non li avrei mai letti.

Draghi + attrazione fatale tra i due protagonisti che partono odiandosi e finiscono....inutile scriverlo :D

Cmq la parte fantasy è anche carina, ci troviamo in una scuola nella quale i cadetti devono superare svariate prove molte delle quali mortali, per guadagnarsi il diritto di poter essere forse scelti da un drago ed entrare nell'esercito come cavalieri di draghi quindi. ( Vol 1).

Una minaccia incombe sul regno, la guerra è alle porte (Vol.2)

 

ll mercante di libri maledetti di Marcello Simoni, genere storico, non mi è dispiaciuto seppur niente di memorabile, gli darei un 6+
l'ho trovato godibile, scorrevole, ma non ho mai empatizzato piu di tanto coi personaggi.

 

La biblioteca perduta dell'alchimista di Marcello Simoni, il secondo della trilogia, ho il volume unico quindi li leggerò tutt'e tre credo.

Questa seconda avventura mi è piaciuta gia di piu.

 

Altered Carbon, di Richard Morgan. Avevo visto la serie tv su Netflix, sapevo essere un poliziesco fantascientifico, ambientato in un futuro in cui gli umani hanno trovato il modo di trasferire "il cervello" umano in corpi sintetici, garantendo quindi una sorta di immortalità a chi si può permettere questa tecnologia.

il nostro protagonista ha un omicidio da risolvere. Data questa tecnologia..la persona uccisa è ancora viva, aveva un backup del suo cervello.

Ed è questa persona che ingaggia il nostro protagonista per scoprire chi lo ha "ucciso".

 

Anche questa è una trilogia, infatti ora sto leggendo, a rilento,  il secondo volume:

Angeli Spezzati, trama completamente diversa comunque, rimane il protagonista e questo mondo tutto particolare.

 

 

 

 

 

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Sono a metà dell’autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda.

bello. Però bisogna fare un atto di fede per crederci.

Capisco ai tempi di Gesu *, ma se uno è in grado di resuscitare i morti nel 1900 o di smaterializzarsi, mi chiedo perché non abbino cercato la testimonianza scientifica. Quindi siamo sempre lì 

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Rieccomi con delle brevi o brevissime recensioni, perché alcuni dei libri che ho letto dall'ultima volta che sono passato da queste parti non me li ricordo nemmeno più. sefz

 

La disciplina di Penelope di Gianrico Carofiglio: uno dei miei (ex?) autori preferiti torna con una nuova serie di libri gialli/noir la cui protagonista stavolta è una poliziotta. Senza infamia e senza lode, sono lontanissimi i tempi dei primi romanzi della serie dell'avvocato Guerrieri.

 

Madame Bovary di Gustave Flaubert: non ricordavo assolutamente di averlo letto sefz ma vedo che quando l'ho finito ho lasciato un voto mediocre e dunque evidentemente non mi deve essere piaciuto particolarmente. Fatto abbastanza raro con i classici.

 

Trust di Hernan Diaz: vincitore del Pulitzer 2023 per la narrativa, ha una struttura particolare e che provoca curiosità nel lettore ma non ci ho trovato qualcosa di realmente straordinario, tale da meritare un riconoscimento prestigioso. Sarà forse anche che il tema che fa da sfondo del mondo dell'economia - il protagonista è un "mago" della finanza degli USA a cavallo tra gli anni '20 e '30 del XX secolo - è uno dei pochi che proprio non mi interessano.

 

Perturbamento di Thomas Bernhard: bocciatissimo. Forse gli concederò un'altra possibilità perché è uno dei maestri a cui il mio amato Trevisan si richiama esplicitamente (e sfacciatamente), ma questo libro l'ho trovato assolutamente illeggibile.

 

Disordini di Michele Ainis: una vicenda a metà tra Pirandello e Saramago in cui le persone vanno perdendo le proprie fattezze e non vengono più riconosciute dai loro cari. Idea interessante, sviluppo rivedibile.

 

Heartstopper vol. 1 e 2 di Alice Oseman: forse sono io che non sono portato per i graphic novel, ma l'ho trovato del tutto insulso. Acquistare un libro che si legge in un'ora al massimo mi sembra inconcepibile.

 

Cronorifugio di Georgi Gospodinov: Premio Strega europeo 2021, l'autore bulgaro narra le vicende di un intellettualete e di un suo enigmatico amico, tale Gaustin, che si inventa le "cliniche del passato", ricostruendo in ogni minimo dettaglio ambienti degli anni precedenti per rendere meno dura la parte finale della vita agli anziani afflitti da demenza. Ma con il corso del tempo anche la parte "sana" della società si rende conto di preferire il passato (o il ricordo del passato) felice all'incertezza del presente, e ciò scatena una serie di eventi paradossali. A mio giudizio, molto riuscita dal punto di vista narrativo la prima parte, quella con più "fantasia" e meno "politica", mentre la seconda parte, in cui ci sono riferimenti alla storia e alla politica del Novecento, si perde un po' per strada.

 

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34 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

 

 

Madame Bovary di Gustave Flaubert: non ricordavo assolutamente di averlo letto sefz ma vedo che quando l'ho finito ho lasciato un voto mediocre e dunque evidentemente non mi deve essere piaciuto particolarmente. Fatto abbastanza raro con i classici.

 

 

 

Se impari ad usare abitualmente Anobii non ti capita più. Ti aiuta a tenere traccia dei libri letti dei preferiti ecc

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13 minuti fa, redivivo ha scritto:

Se impari ad usare abitualmente Anobii non ti capita più. Ti aiuta a tenere traccia dei libri letti dei preferiti ecc

E' proprio grazie ad Anobii che ho potuto ricordare di averlo letto e di avergli dato un voto basso. 😄 

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primi due libri, su imbeccata, della trilogia (ma si possono anche leggere separati) di Franck Thilliez

 

TANTA TANTA ROBA....U(abituati ai buchi di trama degli ultimi di Carrisi...)

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Il 11/7/2024 Alle 21:43, Fra The Best ha scritto:

 

Mi incuriosisce molto sapere la tua su Works. .ghgh

L'ho finito a fine luglio, poi tra ferie, settemillordici cose da seguire e casini non ho più scritto.

Per ora commento quello, più avanti farò la solita panoramica.

 

Allora... è un libro che va letto dai veneti. sefz

Fuor di battuta... Da fuori sembra un libro sul mondo del lavoro, in realtà è molto più il racconto della parabola di vita dell'autore, che lui ha scelto di narrare usando le sue vicende lavorative come filo conduttore. Non esprimo giudizi troppo particolareggiati sulla figura umana che ne esce, ma la stima non è proprio il primo sentimento, ecco...

Soffermandosi su ciò che dà il titolo al libro, ne esce uno spaccato del sottobosco lavorativo veneto - vicentino in particolare, ma sarebbe potuto essere anche trevigiano per analogia - degli anni '70 e '80 (soprattutto) fatto di piccole realtà, rapporti diretti tra il padrone e il lavoratore, TANTO dialetto, sotterfugi, nero e realtà che nascevano e morivano come funghi, sullo sfondo dei "capanoni", da sempre simbolo delle pmi di queste zone.

Per spiegare la prima frase: va "letto dai veneti" perché... lo capiscono al volo e ne colgono le sfumature immediatamente. Letto da un non veneto scade nell'indifferenza abbastanza presto, ma per probabile disinteresse.

Però le note che spiegano e traducono le bestemmie sono impagabili. uhuh

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Il 25/8/2024 Alle 21:17, papia ha scritto:

primi due libri, su imbeccata, della trilogia (ma si possono anche leggere separati) di Franck Thilliez

 

TANTA TANTA ROBA....U(abituati ai buchi di trama degli ultimi di Carrisi...)

Quali hai letto?

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4 ore fa, Roland Deschain ha scritto:

L'ho finito a fine luglio, poi tra ferie, settemillordici cose da seguire e casini non ho più scritto.

Per ora commento quello, più avanti farò la solita panoramica.

 

Allora... è un libro che va letto dai veneti. sefz

Fuor di battuta... Da fuori sembra un libro sul mondo del lavoro, in realtà è molto più il racconto della parabola di vita dell'autore, che lui ha scelto di narrare usando le sue vicende lavorative come filo conduttore. Non esprimo giudizi troppo particolareggiati sulla figura umana che ne esce, ma la stima non è proprio il primo sentimento, ecco...

Soffermandosi su ciò che dà il titolo al libro, ne esce uno spaccato del sottobosco lavorativo veneto - vicentino in particolare, ma sarebbe potuto essere anche trevigiano per analogia - degli anni '70 e '80 (soprattutto) fatto di piccole realtà, rapporti diretti tra il padrone e il lavoratore, TANTO dialetto, sotterfugi, nero e realtà che nascevano e morivano come funghi, sullo sfondo dei "capanoni", da sempre simbolo delle pmi di queste zone.

Per spiegare la prima frase: va "letto dai veneti" perché... lo capiscono al volo e ne colgono le sfumature immediatamente. Letto da un non veneto scade nell'indifferenza abbastanza presto, ma per probabile disinteresse.

Però le note che spiegano e traducono le bestemmie sono impagabili. uhuh

Beh, io sono tutt'altro che veneto eppure ho provato tutto fuorché indifferenza. .ghgh

 

Per me è un Autore con la A maiuscola.

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16 minuti fa, Fra The Best ha scritto:

Quali hai letto?

il Manoscritto

C'era due volte

Ora sono su Labirinti

 

Possono esser letti separati eh....ma io direi che non conviene 

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1 ora fa, papia ha scritto:

il Manoscritto

C'era due volte

Ora sono su Labirinti

 

Possono esser letti separati eh....ma io direi che non conviene 

Ho il primo a casa, lo volevo vendere ma prima gli darò una possibilità. .ok

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Sto leggendo il potere del cane di don Winslow, regalatomi da un amico a cui è piaciuto tanto inoltre credo che lo abbia scelto per me perché ho vissuto a San Diego e sono stato a Tijuana.

 

ragazzi siamo onesti é scritto male.

la trama diventa comunque interessante ad un certo punto.

ma niente di memorabile almeno fino adesso pag 450/700

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Per ora è un consiglio, poi vedrò di fare una recensione: fatevi un regalo e leggete Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, (Laurana Editore, una piccola case editrice che ha sfornato in caso letterario dell'anno).

Dentro c'è praticamente tutta la letteratura passata e presente. È stato il mio libro dell'estate, sono più di ottocento pagine, ma scorrono via velocissime. Davvero, fatelo, non ve ne pentirete. 

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Il 25/8/2024 Alle 21:17, papia ha scritto:

primi due libri, su imbeccata, della trilogia (ma si possono anche leggere separati) di Franck Thilliez

 

TANTA TANTA ROBA....U(abituati ai buchi di trama degli ultimi di Carrisi...)

Non è andata, ho abbandonato dopo le prime 100 pagine, lo stile proprio non mi prendeva. sefz

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A chi ci ha giocato, a chi gioca, a chi giocherà...

leggetevi Keiichirō, La vera storia del team di reietti che ha inventato Silent Hill

e anche a chi non sa di cosa si sta parlando, Fabio Di Felice scrive in maniera deliziosa e rende godibile per chiunque la storia.

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3 ore fa, Fra The Best ha scritto:

Non è andata, ho abbandonato dopo le prime 100 pagine, lo stile proprio non mi prendeva. sefz

mi incuriosisce il perchè (anche e soprattutto nel caso in cui, la prossima volta, vorrei dirti "Fra, secondo me questo fa per te")

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17 ore fa, papia ha scritto:

mi incuriosisce il perchè (anche e soprattutto nel caso in cui, la prossima volta, vorrei dirti "Fra, secondo me questo fa per te")

Parlo proprio dello stile di scrittura, non l'ho trovato per nulla incalzante, che per un thriller mi sembra un aspetto fondamentale. E anche tutto il gioco del libro nel libro non mi ha particolarmente incuriosito.

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Solito riepiloghino periodico. Stavolta c'è un libro che smuoverà qualche vespaio. uhuh

 

Lanzarote (M. Houellebecq): Libriccino del francese incazzoso. Niente di particolare, i soliti protagonisti sconfitti dalla vita, in un contesto di finta ribellione con la classica scena di sesso inutile per la storia. Niente di che, giusto per consumare un pomeriggio.

 

Una boccata d'aria (G. Orwell): Libro che sinceramente ho fatto fatica a finire. Da Orwell non mi aspettavo un libro di tale pesantezza... Dovrebbe essere la storia di un uomo che, pressato dalla vita di tutti i giorni, cerca la fuga nei ricordi della propria infanzia (anche fisicamente), ricavandone solo una grossa delusione. La tematica non è neanche male, ma lo stile è pesante e per nulla coinvolgente. Preferisco l'Orwell dei due romanzi più famosi...

 

Beato impostore (M. Guarino): Classico libro di inchiesta della Kaos edizioni (quella di "in nome di dio", sulla morte di papa Luciani, per dire). Oggetto dell'inchiesta stavolta è nientemeno che Francesco Forgione, più noto come padre Pio. Argomento delicato, non mi dilungo.

 

Il signore delle cime (F. Vidotto): Montagna, montagna, montagna, nella sua espressione più pura. Un uomo che scopre il "vero" senso della natura dopo una rovinosa caduta, e sceglie di abbandonare la sua vita di businessman per viverla fino in fondo. Curiosità: l'edizione che ho trovato (in biblioteca) è ZEPPA di errori ortografici e di stampa. Spero sia la casa editrice la colpevole e non l'autore...

 

Works (V. Trevisan): ne ho già parlato più su in uno scambio con @Fra The Best .sisi

 

Stabat mater (T. Scarpa): libro vincitore del premio Strega, se non erro. Scarpa lo immagina come un romanzo epistolare dove la protagonista, abbandonata appena nata davanti ad un convento veneziano come si usava nell'Ottocento, immagina di raccontare alla madre, che cercherà per tutto il libro, le sue vicende, in particolare legate alle lezioni di musica, caratterizzate ad un certo punto dall'arrivo di un prelato dai capelli rossi che diventerà molto famoso... Mi ha lasciato un po' una sensazione di "meh", sinceramente. Non l'avrei premiato con lo Strega, e la sensazione di incompiuto è forte.

 

Il mondo al contrario (R. Vannacci): Ed eccolo qua, il libro maledetto, additato e messo alla berlina. 😄 Non nego che l'ho letto anche per spirito di ribellione (oltre al fatto che me l'hanno passato essendo solo digitale), perché ho l'impressione di vivere in un periodo storico in cui stanno tornando di moda le liste di proscrizione un po' in tutti gli ambiti... Ma non divaghiamo. Fondamentalmente è un grande excursus su una varietà di temi: dal clima all'energia, dalla criminalità alla natalità, dalla cittadinanza alla scuola, etc. Vannacci esprime la propria opinione (e lo mette in chiaro subito), partendo da un assunto che fatico a condannare: il rispetto delle minoranze non può tradursi nell'imposizione di usi/costumi/abitudini/etc. alla maggioranza. L'ho trovato molto solido su clima, energia, ambiente e animalismo, meno su altri temi. Di sicuro non l'ho trovato né scandaloso né offensivo, come è stato descritto in questi mesi.

 

Tutti i racconti vol.2 (R. Matheson): da lettore di King, Matheson è un must, in quanto suo principale ispiratore, e si vede. Secondo volume di una raccolta - se non erro -  di 4, raccoglie i racconti scritti dal 1954 al 1959. Moltissimi brevi, lo stile è inconfondibile, e il Re ne ha attinto a piene mani.

 

Cose di cosa nostra (G. Falcone, M. Padovani): Raccolta di interviste della giornalista francese Padovani al giudice Falcone, incentrate soprattutto sul metodo di indagine su cosa nostra e sulla figura dell'"uomo d'onore", figura da capire per poterlo utilizzare come testimone affidabile. Una panoramica breve ma abbastanza completa su cosa ha voluto dire indagare su quel mondo, con non pochi accenni alle difficoltà incontrate, in primis nell'ambiente stesso della magistratura.

 

Germanizzazione (F. Rampini): Libriccino del 1996 (supera di poco le 100 pagine), ripercorre il decennio infausto del percorso verso l'euro, gli anni Novanta. Facilmente profetico (tutti coloro che hanno studiato un minimo le monete uniche ne conoscono i meccanismi), è un'utile lettura per capire certe dinamiche che tuttora si ripetono nella UE.

 

 

Adesso attendo la shitstorm sefz

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Il 01/10/2024 Alle 16:17, Roland Deschain ha scritto:

Una boccata d'aria (G. Orwell): Libro che sinceramente ho fatto fatica a finire. Da Orwell non mi aspettavo un libro di tale pesantezza... Dovrebbe essere la storia di un uomo che, pressato dalla vita di tutti i giorni, cerca la fuga nei ricordi della propria infanzia (anche fisicamente), ricavandone solo una grossa delusione. La tematica non è neanche male, ma lo stile è pesante e per nulla coinvolgente. Preferisco l'Orwell dei due romanzi più famosi...

Avevo iniziato a leggerlo anche io, l'ho abbandonato dopo qualche pagina, di solito se un libro non mi prende fin dalle prime righe è difficile che lo finisca, anche perché penso come Pennac che il lettore abbia l'insopprimibile diritto di chiudere un libro che non gli piace.

Nell'Orwell "minore" dovrebbe essere più interessante Fiorirà l'aspidistra, almeno da quello che ho letto dalla sinossi. 

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1 ora fa, Winston Wolf ha scritto:

Avevo iniziato a leggerlo anche io, l'ho abbandonato dopo qualche pagina, di solito se un libro non mi prende fin dalle prime righe è difficile che lo finisca, anche perché penso come Pennac che il lettore abbia l'insopprimibile diritto di chiudere un libro che non gli piace.

Nell'Orwell "minore" dovrebbe essere più interessante Fiorirà l'aspidistra, almeno da quello che ho letto dalla sinossi. 

Io lo ricordo come risposta ad una domanda di "chi vuol essere milionario" .sisi

  • Grazie 1

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