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*38allori*

Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

Post in rilievo

Il 08/10/2024 Alle 16:49, Winston Wolf ha scritto:

Avevo iniziato a leggerlo anche io, l'ho abbandonato dopo qualche pagina, di solito se un libro non mi prende fin dalle prime righe è difficile che lo finisca, anche perché penso come Pennac che il lettore abbia l'insopprimibile diritto di chiudere un libro che non gli piace.

Nell'Orwell "minore" dovrebbe essere più interessante Fiorirà l'aspidistra, almeno da quello che ho letto dalla sinossi. 

Se non mi fossi sforzato di andare avanti non mi sarei goduto libri indimenticabili come ‘la fine del mondo e il paese delle meraviglie’ e soprattutto ‘trilogia della città di K’

 

l’unico che avrei dovuto bruciare già dopo 10 pagine é ‘insciallah’ della Fallaci, il libro peggiore patetico ed insopportabile mai letto 

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Sto leggendo La vittoria dell'Occidente, di Rodney Stark. Molto interessante, anche se un bel paccone. 

 

Ho finito, di recente, Dio. La scienza, le prove, di Michel Bolloré e Olivier Bonnassies. Prima parte (astrofisica, biologia) interessante, anche se avevo già affrontato alcune tematiche scientifiche di quel tipo; seconda un po' meno perché di storia biblica e di Israele ho letto già parecchio; dipende dalla propria sensibilità, ma comunque lettura nel complesso di notevole spessore. 

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Il 03/09/2024 Alle 11:58, Roland Deschain ha scritto:

L'ho finito a fine luglio, poi tra ferie, settemillordici cose da seguire e casini non ho più scritto.

Per ora commento quello, più avanti farò la solita panoramica.

 

Allora... è un libro che va letto dai veneti. sefz

Fuor di battuta... Da fuori sembra un libro sul mondo del lavoro, in realtà è molto più il racconto della parabola di vita dell'autore, che lui ha scelto di narrare usando le sue vicende lavorative come filo conduttore. Non esprimo giudizi troppo particolareggiati sulla figura umana che ne esce, ma la stima non è proprio il primo sentimento, ecco...

Soffermandosi su ciò che dà il titolo al libro, ne esce uno spaccato del sottobosco lavorativo veneto - vicentino in particolare, ma sarebbe potuto essere anche trevigiano per analogia - degli anni '70 e '80 (soprattutto) fatto di piccole realtà, rapporti diretti tra il padrone e il lavoratore, TANTO dialetto, sotterfugi, nero e realtà che nascevano e morivano come funghi, sullo sfondo dei "capanoni", da sempre simbolo delle pmi di queste zone.

Per spiegare la prima frase: va "letto dai veneti" perché... lo capiscono al volo e ne colgono le sfumature immediatamente. Letto da un non veneto scade nell'indifferenza abbastanza presto, ma per probabile disinteresse.

Però le note che spiegano e traducono le bestemmie sono impagabili. uhuh

Allora, da veneto ed "economista" me lo devo leggere. 

Sono del Settantadue, quindi ho vissuto, nel sottofondo della mia infanzia/giovinezza, quella fase che sia Marx, che Von Hayek (per citarne due agli antipodi) chiamano dell'accumulazione primaria nella mia regioneche sta alla base del capitalismo, che è necessaria ma, al contempo, e purtroppo, neutra dal punto di vista etico (non importa come avviene la concentrazione del capitale, basta che avvenga). 

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1 minuto fa, Roland Deschain ha scritto:

Veneto? :|

Pensavo fossi romano uum

Ah per quello mi avevi appiccicato un paio di tacche gratuite.... bah

 

Veronese; lavoro in città, abito in provincia/campagna verso il confine con Vicenza. 

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Adesso, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Ah per quello mi avevi appiccicato un paio di tacche gratuite.... bah

Adesso te ne dò un'altra per contestazione staff. .sisi

E comunque i veronesi non sono veneti .sisi

uhuh

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8 minuti fa, Roland Deschain ha scritto:

Adesso te ne dò un'altra per contestazione staff. .sisi

E comunque i veronesi non sono veneti .sisi

uhuh

Vero (in parte), basta qualche lettura sull'origine dei dialetti per rendersene conto; ma io sono un ibrido, contaminato dal vicentino, essendo nato e vivendo a tre km dal confine. 

 

Comunque segnati sempre le mie letture (o almeno quelle che riporto), anche se non divoro più libri come un tempo.... .sisi

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