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Marcostratias

La pena di morte

La pena di morte  

  1. 1. A favore o contro?

    • Sono a favore della pena di morte
      37
    • Sono contro la pena di morte
      51


Post in rilievo

Ecco le motivazioni contrarie alla pena di morte che cito da Wikipedia:

 

1) viola il diritto alla vita riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e altri trattati regionali e internazionali (quali la Convenzione europei sui diritti dell'uomo). Anche l'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007 e nel 2008 ha adottato una risoluzione non vincolante che chiede, fra l'altro, una moratoria sulle esecuzioni, in vista della completa abolizione della pena di morte.

 

2) è una punizione crudele e disumana. La sofferenza fisica causata dall'azione di uccidere un essere umano non può essere quantificata, né può esserlo la sofferenza mentale causata dalla previsione della morte che verrà. Secondo la Dichiarazione universale dei diritti umani: "Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamenti o punizioni crudeli, inumane o degradanti".

 

3) non è un deterrente efficace. Omicidi vengono commessi in momenti in cui la valutazione razionale dell'assassino è spesso modificato da forti emozioni, sostanze psicotrope, o instabilità psicologica, pertanto la previsione della pena di morte non ne modificherebbe in maniera rilevante le scelte. Inoltre, una vera deterrenza consiste nell'aumentare le probabilità che chi commette un reato sia arrestato e condannato, altrimenti un calcolo permetterebbe comunque di decidere razionalmente di commettere un reato grave con premeditazione, pensando di non essere preso o valutando maggiormente la ricompensa rispetto alla pena eventuale.

 

4) è un omicidio premeditato da parte di uno Stato, che non potrà essere punito come prevede la legge dello Stato stesso. La pena di morte è sintomo di una cultura di violenza, e lo stato che la esegue dimostra la stessa prontezza nell'uso della violenza fisica. Secondo alcuni studi, il tasso di omicidi è maggiore negli stati dove è presente la pena di morte, ed aumenta rapidamente dopo ogni esecuzione. Come sostiene Cesare Beccaria «La pena di morte, rendendo meno sacro e intoccabile il valore della vita, incoraggerebbe, più che inibire, gli istinti omicidi». Già secondo il controverso filosofo francese Marchese De Sade, il diritto dello Stato di uccidere un reo sarebbe ipocrita quando lo Stato stesso punisce con la pena di morte l'omicidio da parte di cittadini. Lo Stato perde quindi la sua autorità morale nel giudicare gli assassini, se egli stesso si comporta ugualmente.

 

5) è sinonimo di discriminazione e repressione. La pena di morte è eseguita sproporzionatamente contro le persone e classi più svantaggiate, che non hanno accesso alle risorse necessarie per affrontare in maniera efficace un processo. Inoltre, essa è spesso utilizzata contro minorenni (al tempo dei fatti), persone soggette a disturbi mentali, o oppositori politici nel caso di regimi autoritari.

 

6) non dà necessariamente conforto ai familiari della vittima. La messa a morte dell'assassino non ridà vita alla vittima né può cancellare la sofferenza dei suoi familiari. La lunghezza del processo ne prolunga anzi la sofferenza. Al momento dell'esecuzione pochissimi possono ricordarsi del condannato e del crimine commesso, ad eccezione delle persone legate alla vittima. Al più essa è simile ad una "vendetta legalizzata".

 

7) può uccidere un innocente in caso di errore giudiziario. Una difesa legale inadeguata, le false testimonianze e le irregolarità commesse da polizia e accusa sono tra i principali fattori che determinano la condanna a morte di un innocente. In numerosi stati, non sono previste procedure di equo processo che dìa garanzie all'imputato. Secondo il filosofo illuminista Voltaire, l'omicidio di un innocente, compiuto per legge, è il crimine "più orribile di tutti".

 

8) infligge inutile sofferenza ai familiari e amici dei condannati. Costoro, che non hanno nulla a che fare con il reato per il quale è stato condannato, provano lo stesso atroce senso di perdita avvertito dai familiari, dagli amici e dai conoscenti della vittima di un omicidio.

 

9) nega qualsiasi possibilità di riabilitazione del condannato. In ciò, la pena di morte respinge l'umanità della persona che ha commesso un crimine. Bisogna piuttosto dare al reo la possibilità di redimersi e di rendersi utile alla comunità cui ha arrecato danno. Al fine di evitare casi di recidiva, vanno eventualmente riviste le procedure per la libertà condizionata ed avviato un serio monitoraggio psicologico durante la detenzione.

 

10) la pena di morte, così come il carcere a vita, nega, secondo alcuni scienziati, i presupposti della biologia e della neurologia: le cellule del corpo umano subiscono un totale ricambio in circa sette anni, quindi, a maggior ragione dopo un lungo periodo di prigione, il condannato non è più "fisicamente" lo stesso individuo entrato in carcere; né il DNA spiega del tutto i comportamenti aggressivi e violenti, che spesso sono frutto del condizionamento e dell'apprendimento.

 

11) non rispetta i valori di tutta l'umanità. Diverse tradizioni, religioni e culture hanno dato vita agli standard internazionali di diritti umani, oggi riconosciuti da tutti gli stati membri delle Nazioni Unite come standard verso i quali tendere. In ogni zona del mondo e attraversando ogni confine religioso e culturale esistono paesi che hanno abolito la pena di morte per legge o nella pratica. Esistono pene alternative più che pesanti per punire chi ha commesso un grave reato.

 

12) è inutilmente costosa. Secondo uno studio dello Urban istitute su 1.227 omicidi commessi nel Maryland dal 1978 al 1999, una condanna alla pena di morte costa allo stato circa tre volte una condanna detentiva, in termini di processi, ricorsi, e sorveglianza in carcere.

 

Non amo fare copy and paste da wikipedia, ma dà delle motivazioni davvero esaurienti in ogni aspetto e/o sfaccettatura della cosa.

 

Ora leggetele con calma e poi ditemi.

 

Iniziamo a creare un bel dibattito sulla certezza della pena, sta li il nocciolo fondamentale della questione. La pena di morte è medievale, lasciamola ai medievali.

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Ecco le motivazioni contrarie alla pena di morte che cito da Wikipedia:

 

1) viola il diritto alla vita riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e altri trattati regionali e internazionali (quali la Convenzione europei sui diritti dell'uomo). Anche l'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007 e nel 2008 ha adottato una risoluzione non vincolante che chiede, fra l'altro, una moratoria sulle esecuzioni, in vista della completa abolizione della pena di morte.

 

2) è una punizione crudele e disumana. La sofferenza fisica causata dall'azione di uccidere un essere umano non può essere quantificata, né può esserlo la sofferenza mentale causata dalla previsione della morte che verrà. Secondo la Dichiarazione universale dei diritti umani: "Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamenti o punizioni crudeli, inumane o degradanti".

 

3) non è un deterrente efficace. Omicidi vengono commessi in momenti in cui la valutazione razionale dell'assassino è spesso modificato da forti emozioni, sostanze psicotrope, o instabilità psicologica, pertanto la previsione della pena di morte non ne modificherebbe in maniera rilevante le scelte. Inoltre, una vera deterrenza consiste nell'aumentare le probabilità che chi commette un reato sia arrestato e condannato, altrimenti un calcolo permetterebbe comunque di decidere razionalmente di commettere un reato grave con premeditazione, pensando di non essere preso o valutando maggiormente la ricompensa rispetto alla pena eventuale.

 

4) è un omicidio premeditato da parte di uno Stato, che non potrà essere punito come prevede la legge dello Stato stesso. La pena di morte è sintomo di una cultura di violenza, e lo stato che la esegue dimostra la stessa prontezza nell'uso della violenza fisica. Secondo alcuni studi, il tasso di omicidi è maggiore negli stati dove è presente la pena di morte, ed aumenta rapidamente dopo ogni esecuzione. Come sostiene Cesare Beccaria «La pena di morte, rendendo meno sacro e intoccabile il valore della vita, incoraggerebbe, più che inibire, gli istinti omicidi». Già secondo il controverso filosofo francese Marchese De Sade, il diritto dello Stato di uccidere un reo sarebbe ipocrita quando lo Stato stesso punisce con la pena di morte l'omicidio da parte di cittadini. Lo Stato perde quindi la sua autorità morale nel giudicare gli assassini, se egli stesso si comporta ugualmente.

 

5) è sinonimo di discriminazione e repressione. La pena di morte è eseguita sproporzionatamente contro le persone e classi più svantaggiate, che non hanno accesso alle risorse necessarie per affrontare in maniera efficace un processo. Inoltre, essa è spesso utilizzata contro minorenni (al tempo dei fatti), persone soggette a disturbi mentali, o oppositori politici nel caso di regimi autoritari.

 

6) non dà necessariamente conforto ai familiari della vittima. La messa a morte dell'assassino non ridà vita alla vittima né può cancellare la sofferenza dei suoi familiari. La lunghezza del processo ne prolunga anzi la sofferenza. Al momento dell'esecuzione pochissimi possono ricordarsi del condannato e del crimine commesso, ad eccezione delle persone legate alla vittima. Al più essa è simile ad una "vendetta legalizzata".

 

7) può uccidere un innocente in caso di errore giudiziario. Una difesa legale inadeguata, le false testimonianze e le irregolarità commesse da polizia e accusa sono tra i principali fattori che determinano la condanna a morte di un innocente. In numerosi stati, non sono previste procedure di equo processo che dìa garanzie all'imputato. Secondo il filosofo illuminista Voltaire, l'omicidio di un innocente, compiuto per legge, è il crimine "più orribile di tutti".

 

8) infligge inutile sofferenza ai familiari e amici dei condannati. Costoro, che non hanno nulla a che fare con il reato per il quale è stato condannato, provano lo stesso atroce senso di perdita avvertito dai familiari, dagli amici e dai conoscenti della vittima di un omicidio.

 

9) nega qualsiasi possibilità di riabilitazione del condannato. In ciò, la pena di morte respinge l'umanità della persona che ha commesso un crimine. Bisogna piuttosto dare al reo la possibilità di redimersi e di rendersi utile alla comunità cui ha arrecato danno. Al fine di evitare casi di recidiva, vanno eventualmente riviste le procedure per la libertà condizionata ed avviato un serio monitoraggio psicologico durante la detenzione.

 

10) la pena di morte, così come il carcere a vita, nega, secondo alcuni scienziati, i presupposti della biologia e della neurologia: le cellule del corpo umano subiscono un totale ricambio in circa sette anni, quindi, a maggior ragione dopo un lungo periodo di prigione, il condannato non è più "fisicamente" lo stesso individuo entrato in carcere; né il DNA spiega del tutto i comportamenti aggressivi e violenti, che spesso sono frutto del condizionamento e dell'apprendimento.

 

11) non rispetta i valori di tutta l'umanità. Diverse tradizioni, religioni e culture hanno dato vita agli standard internazionali di diritti umani, oggi riconosciuti da tutti gli stati membri delle Nazioni Unite come standard verso i quali tendere. In ogni zona del mondo e attraversando ogni confine religioso e culturale esistono paesi che hanno abolito la pena di morte per legge o nella pratica. Esistono pene alternative più che pesanti per punire chi ha commesso un grave reato.

 

12) è inutilmente costosa. Secondo uno studio dello Urban istitute su 1.227 omicidi commessi nel Maryland dal 1978 al 1999, una condanna alla pena di morte costa allo stato circa tre volte una condanna detentiva, in termini di processi, ricorsi, e sorveglianza in carcere.

 

Non amo fare copy and paste da wikipedia, ma dà delle motivazioni davvero esaurienti in ogni aspetto e/o sfaccettatura della cosa.

 

Ora leggetele con calma e poi ditemi.

 

Iniziamo a creare un bel dibattito sulla certezza della pena, sta li il nocciolo fondamentale della questione. La pena di morte è medievale, lasciamola ai medievali.

 

Per quanto mi riguarda, gran parte di queste motivazioni sono basate su un malinteso senso di società civile e di regole che si fondano essenzialmente sulla morale Cristiana: ci sono società e culture che gran parte di questi punti li respingono a priori perchè fondate su scale di valori diversi. Ora, se vogliamo sostenere che i nostri principi siano migliori di quelli degli altri per me va bene, ma sappiate che state parlando di superiorità della nostra civiltà rispetto alle altre, argomento di discussione che se messo così nudo e crudo viene normalmente respinto in maniera "sdegnosa" dai cosidetti proibizionisti. Inoltre, la pena di morte non è affatto "medievale", tant'è che è praticata da moltissime società ancora oggi, è presente nell'ordinamento giudiziario di alcuni stati Usa e della Cina, ossia i Paesi attualmente più sviluppati del globo ed in Europa è stata definitivamente abolita soltanto 20 anni fa. Ragion per cui, direi che quel "è medievale" è abbastanza anacronistico. Il punto 12 è addirittura demenziale, vorrei dei dati che mi dimostrassero che una puntura sia più costosa del mantenere per 50 anni un detenuto, perchè senza prove possiamo dire tutto quello che ci pare.

 

I soli punti 3 e 7 mi trovano parzialmente d'accordo, e difatti sono quelli i motivi per cui non sono essenzialmente a favore della pena di morte. E' vero che non si è mai dimostrata un deterrente particolarmente efficace ed è altrettanto vero che c'è il rischio che finisca per essere condannato qualcuno che magari a distanza di tempo si scopre innocente. Non si può dire "Eh ma condanniamo soltanto le persone condannate con prove certe", perchè non significa niente: chi è condannato è stato giudicato colpevole perchè le prove c'erano, un Luigi Chiatti non è più colpevole di un Pietro Pacciani, eppure il sentimento popolare nel secondo caso è molto più dubbioso e indulgente che nel primo. Che facciamo? Ne condanniamo a morte uno sì e uno no in base ai sussurri e ai si dice?

 

In ogni caso, prima di fare la morale a coloro che chiedono giustizia arrivando al punto di sostenere la pena capitale, uno Stato dovrebbe garantire sicurezza ai propri cittadini ed essere garante della certezza della pena nei confronti di chi commette dei reati. L'Italia di oggi non è neppure lontanamente in grado di assicurare tutto ciò, i criminali vengono da noi perchè sanno che non vengono perseguiti (lo dicono pure nelle intercettazioni ambientali), le forze di polizia subiscono tagli continui e i cittadini sono lasciati da soli a fronteggiare una criminalità crescente dovuta all'incedere della crisi economica e all'immigrazione selvaggia e senza regole che la vulgata buonista di cui sopra vuol far passare come "aiuto alle popolazioni che soffrono". E per questo la gente si radicalizza sempre di più.

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Sono sinceramente allibita e incredula di trovare tanti voti favorevoli..ma dove siete rimasti al medioevo???

Nessuno può arrogarsi il diritto di togliere la vita a un altro essere umano.

Chi è favorevole sappia che condannerebbe automaticamente anche degli innocenti, perché anche nel miglior sistema giudiziario al mondo ci sono degli errori dati dal semplice fatto che l'uomo in quanto tale è un essere soggetto ad errori..li ha sempre commessi e sempre li commetterà..pensare che per un errore possa essere condannato un innocente..fa venire i brividi..

In Italia il problema è che danno pochi anni (probabilmente è proprio per questo senso di ingiustizia che molti qua sono favorevoli alla pena di morte) e dopo un po', se ti comporti bene, puoi anche fare i domiciliari o avere uno sconto. Questi sono i punti da migliorare, non certo mettere in dubbio una delle conquiste più importanti della storia.

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favorevole... è un messaggio forte a tutti i criminali figli di * che pensano di poter fare il * che gli pare.. inoltre puliamo un pò il mondo dalla mondezza e combattiamo la sovrappopolazione dagli inutili .the

 

Sono sinceramente allibita e incredula di trovare tanti voti favorevoli..ma dove siete rimasti al medioevo???

Nessuno può arrogarsi il diritto di togliere la vita a un altro essere umano.

Chi è favorevole sappia che condannerebbe automaticamente anche degli innocenti, perché anche nel miglior sistema giudiziario al mondo ci sono degli errori dati dal semplice fatto che l'uomo in quanto tale è un essere soggetto ad errori..li ha sempre commessi e sempre li commetterà..pensare che per un errore possa essere condannato un innocente..fa venire i brividi..

In Italia il problema è che danno pochi anni (probabilmente è proprio per questo senso di ingiustizia che molti qua sono favorevoli alla pena di morte) e dopo un po', se ti comporti bene, puoi anche fare i domiciliari o avere uno sconto. Questi sono i punti da migliorare, non certo mettere in dubbio una delle conquiste più importanti della storia.

tutti i malati assassini in circolazione non la pensano come te

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favorevole... è un messaggio forte a tutti i criminali figli di * che pensano di poter fare il * che gli pare.. inoltre puliamo un pò il mondo dalla mondezza e combattiamo la sovrappopolazione dagli inutili .the

 

tutti i malati assassini in circolazione non la pensano come te

Ma secondo te uno Stato deve mettersi allo stesso livello di persone malate/disturbate???? Dai su facciamo i seri.

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Ma secondo uno Stato deve mettersi a livello di persone malate/disturbate???? Dai su facciamo i seri.

lo stato deve impedire che gente innocente venga ammazzata da gente disadattata

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Favorevolissimo.

Non avendo la benchè minima fiducia nella "Giustizia", preferisco che un efferato criminale muoia, rispetto al saperlo li con la possibilità di uscire per "condanna finita"; per "cavillo giuridico"; per "evasione"; per "falso processo".

Pena di morte ovviamente per crimini davvero gravi:

- Uccisione di bambini

- Sterminio di massa

- Serial Killer

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Fiero di vivere in quello che all'epoca fu il primo stato al mondo ad abolire la pena di morte, ovvero il Granducato di Toscana.

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lo stato deve impedire che gente innocente venga ammazzata da gente disadattata

Con la pena di morte non impedisci niente di tutto questo.

 

Favorevolissimo.

Non avendo la benchè minima fiducia nella "Giustizia", preferisco che un efferato criminale muoia, rispetto al saperlo li con la possibilità di uscire per "condanna finita"; per "cavillo giuridico"; per "evasione"; per "falso processo".

Pena di morte ovviamente per crimini davvero gravi:

- Uccisione di bambini

- Sterminio di massa

- Serial Killer

ricordati che il tuo avatar è un condannato a morte .ghgh

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Con la pena di morte non impedisci niente di tutto questo.

 

.ghgh

ricordati che il tuo avatar è un condannato a morte

 

Per motivi politici, e con un processo fasullo :d

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lo stato deve impedire che gente innocente venga ammazzata da gente disadattata

Certo, ma non ammazzandola a sua volta! Anche perché, se condanni a morte un assassino, non hai di fatto impedito che costui uccidesse. Quindi di fatto condannando assassini a morte, non impedisci che innocenti vengano uccisi.

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Favorevolissimo.

Non avendo la benchè minima fiducia nella "Giustizia", preferisco che un efferato criminale muoia, rispetto al saperlo li con la possibilità di uscire per "condanna finita"; per "cavillo giuridico"; per "evasione"; per "falso processo".

Pena di morte ovviamente per crimini davvero gravi:

- Uccisione di bambini

- Sterminio di massa

- Serial Killer

 

Ti rendi conto che è un contraddizione in termini.

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Con la pena di morte non impedisci niente di tutto questo.

 

 

ricordati che il tuo avatar è un condannato a morte .ghgh

non la penso allo stesso modo.. e comunque ci sono altri fattori positivi per praticarla comunque :)

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Certo, ma non ammazzandola a sua volta! Anche perché, se condanni a morte un assassino, non hai di fatto impedito che costui uccidesse. Quindi di fatto condannando assassini a morte, non impedisci che innocenti vengano uccisi.

no, ma magari eviti che altri 5 compiano lo stesso gesto grazie alla pena di morte.. capisci quello che voglio dire? e in più bonifichi questo fantastico pianeta.. oppure vuoi riempire le celle di sta gente mantenuta dal popolo? che senso ha l'ergastolo? ammesso che venga poi mantenuto tale, perchè per la maggiore poi escono dopo qualche anno per buona condotta... ma in ogni caso che senso ha mettere una persona dietro le sbarre fino alla morte?? cos'è quella? vita? un peso per socetà e popolo e per se stesso... pensa quanto si potrebbe stare meglio tutti senza sta gente inutile... la pena di morte se gestita a dovere e regolamentizzata a dovere farebbe girare 100 volte meglio sto mondo di *.. che di * ci è diventato

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no, ma magari eviti che altri 5 compiano lo stesso gesto grazie alla pena di morte.. capisci quello che voglio dire? e in più bonifichi questo fantastico pianeta.. oppure vuoi riempire le celle di sta gente mantenuta dal popolo? che senso ha l'ergastolo? ammesso che venga poi mantenuto tale, perchè per la maggiore poi escono dopo qualche anno per buona condotta... ma in ogni caso che senso ha mettere una persona dietro le sbarre fino alla morte?? cos'è quella? vita? un peso per socetà e popolo e per se stesso... pensa quanto si potrebbe stare meglio tutti senza sta gente inutile... la pena di morte se gestita a dovere e regolamentizzata a dovere farebbe girare 100 volte meglio sto mondo di *.. che di * ci è diventato

Guarda che secondo ricerche recenti costa più la pena di morte che mantenere prigionieri in carcere .ghgh anche perché c'è comunque un periodo di carcere prima dell'esecuzione..inoltre sono pochi quelli che uccidono più di una volta..non mi pare che si senta spesso nella cronaca nera che un assassino che ha scontato una pena è tornato ad uccidere..per me l'ergastolo ha molto più senso della pena di morte..guarda che molti si pentono..il che non giustifica l'orrore commesso ma intanto è qualcosa..è molto più pesante per loro vivere una vita di rimorsi che essere uccisi..anche se non è giusto generalizzare perché ogni caso alla fine è differente..c'è chi si pente, chi no, chi uccide perché ha malattie mentali, chi perché ha subito violenze da piccolo e rimane traumatizzato,ecc..insomma ci sono mille sfaccettature, tu invece parli come se il prototipo di assassino sia solo uno. Parli come se ti aspettassi di risolvere un sacco di problemi con la pena di morte ma non è così..non cambierebbe niente..il mondo fa schifo per altri motivi non per colpa degli assassini..ti faccio un esempio: metti che muoiono 1000 persone in un anno in tutto il mondo..sai quante di queste vengono uccise da altri individui? Una percentuale bassa..la maggior parte muoiono per povertà e malattie...insomma a me pare che tutti questi utenti/persone favorevoli alla pena di morte, siano arrivati a questa conclusione a causa della sfiducia verso il nostro sistema giudiziario, che, effettivamente, al momento non da tante certezze e garanzie di giustizia (cioè di prendere i colpevoli di qualunque reato, non solo assassinio, e mantenerli in prigione il tempo dovuto). Chi invece ce l'ha la pena di morte,negli stati democratici (cioè solo alcuni stati degli USA), lotta per abolirla...

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Guarda che secondo ricerche recenti costa più la pena di morte che mantenere prigionieri in carcere .ghgh anche perché c'è comunque un periodo di carcere prima dell'esecuzione..inoltre sono pochi quelli che uccidono più di una volta..non mi pare che si senta spesso nella cronaca nera che un assassino che ha scontato una pena è tornato ad uccidere..per me l'ergastolo ha molto più senso della pena di morte..guarda che molti si pentono..il che non giustifica l'orrore commesso ma intanto è qualcosa..è molto più pesante per loro vivere una vita di rimorsi che essere uccisi..anche se non è giusto generalizzare perché ogni caso alla fine è differente..c'è chi si pente, chi no, chi uccide perché ha malattie mentali, chi perché ha subito violenze da piccolo e rimane traumatizzato,ecc..insomma ci sono mille sfaccettature, tu invece parli come se il prototipo di assassino sia solo uno. Parli come se ti aspettassi di risolvere un sacco di problemi con la pena di morte ma non è così..non cambierebbe niente..il mondo fa schifo per altri motivi non per colpa degli assassini..ti faccio un esempio: metti che muoiono 1000 persone in un anno in tutto il mondo..sai quante di queste vengono uccise da altri individui? Una percentuale bassa..la maggior parte muoiono per povertà e malattie...insomma a me pare che tutti questi utenti/persone favorevoli alla pena di morte, siano arrivati a questa conclusione a causa della sfiducia verso il nostro sistema giudiziario, che, effettivamente, al momento non da tante certezze e garanzie di giustizia (cioè di prendere i colpevoli di qualunque reato, non solo assassinio, e mantenerli in prigione il tempo dovuto). Chi invece ce l'ha la pena di morte,negli stati democratici (cioè solo alcuni stati degli USA), lotta per abolirla...

rispetto il tuo pensiero.. ma la mia idea rimane tale.. i maniaci omicidi stupratori vanno eliminati per depurare un sistema sociale già ampiamente marcio di base. stop

 

in ogni caso non penso che un'overdose intracardiaca di tranquillante costi di più di una vita in cella

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rispetto il tuo pensiero.. ma la mia idea rimane tale.. i maniaci omicidi stupratori vanno eliminati per depurare un sistema sociale già ampiamente marcio di base. stop

 

in ogni caso non penso che un'overdose intracardiaca di tranquillante costi di più di una vita in cella

Lo scambio di opinioni secondo me è sempre positivo anche se si rimane dello stesso parere, come è il nostro caso :d

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ROMA - Nel 2014 si registra un allarmante aumento del numero dei paesi che hanno usato la pena di morte per contrastare reali o presunte minacce alla sicurezza collegate al terrorismo, alla criminalità o all'instabilità interna. E' quanto emerge dal rapporto annuale di Amnesty International sulla pena di morte nel mondo. Si è avuto un forte aumento delle condanne a morte, almeno 2.466 (il 28 per cento in più rispetto al 2013), soprattutto a causa di Egitto e Nigeria. Le esecuzioni registrate sono state 607, il 22 per cento in meno del 2013 (con l'esclusione della Cina, che da sola esegue più condanne a morte che il resto del mondo). Le esecuzioni hanno avuto luogo in 22 paesi, lo stesso numero del 2013. Il numero delle condanne a morte registrate nel 2014 supera di quasi 500 quello del 2013, soprattutto a causa di Egitto e Nigeria, che hanno emesso condanne di massa nel contesto del conflitto interno e dell'instabilità politica che hanno caratterizzato i due paesi.

 

Non c'è prova che la pena capitale sia un deterrente. "I governi che usano la pena di morte per contrastare la criminalità ingannano sé stessi. Non c'è prova che la minaccia di un'esecuzione costituisca un deterrente più efficace rispetto a qualsiasi altra sanzione", dice Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International. "Nel 2014 la lugubre tendenza dei governi a usare la pena di morte nel futile tentativo di contrastare minacce reali o immaginarie alla sicurezza dello stato e alla salute pubblica è stata evidente. È davvero vergognoso che così tanti stati del mondo giochino con la vita delle persone, eseguendo condanne a morte per 'terrorismò o per venire a capo dell'instabilità interna, sulla base della falsa teoria della deterrenza" ha aggiunto Shetty. Nell'analisi sull'uso della pena di morte nel 2014, si trovano però anche buone notizie: il numero delle esecuzioni registrate è stato inferiore a quello del 2013 e diversi paesi hanno intrapreso passi avanti verso l'abolizione della pena capitale.

 

La Cina da sola supera tutto il resto del mondo. Ancora una volta, la Cina ha messo a morte più persone che il resto del mondo complessivamente considerato. Amnesty International ritiene che in quel paese ogni anno siano emesse ed eseguite migliaia di condanne a morte, il cui numero è però impossibile da determinare a causa del segreto di stato. Della lista dei cinque paesi principali esecutori di condanne a morte, fanno poi parte:

 

- l'Iran (289 esecuzioni rese note dalle autorità e almeno 454 non riconosciute)

 

- l'Arabia Saudita (almeno 90 esecuzioni)

 

- l'Iraq (almeno 61)

 

- gli Stati Uniti d'America (35).

 

Più condanne, meno esecuzioni, rispetto al 2013. Escludendo la Cina, nel 2014 sono state registrate almeno 607 esecuzioni. Rispetto alle 778 del 2013, il calo è risultato di oltre il 20 per cento. Come nel 2013, le esecuzioni hanno avuto luogo in 22 paesi. Nel 1995, 20 anni fa, i paesi che avevano eseguito condanne a morte erano stati 41, a conferma della chiara tendenza globale abolizionista, sottolinea Amnesty International.

 

A morte per reati di terrorismo in Cina, Pakistan, Iran e Iraq. "I numeri parlano da soli: la pena di morte sta diventando un ricordo del passato. I pochi paesi che ancora la usano devono guardarsi seriamente allo specchio e chiedersi se vogliono continuare a violare il diritto alla vita oppure aggiungersi all'ampia maggioranza dei paesi che hanno abbandonato questa sanzione estrema, crudele e disumana" ha commentato il segretario generale Shetty. La preoccupante tendenza a combattere le minacce alla sicurezza interna ricorrendo alla pena di morte è stata visibile in ogni parte del mondo: Cina, Pakistan, Iran e Iraq hanno eseguito condanne a morte per reati di 'terrorismo'. Il Pakistan ha ripreso le esecuzioni dopo l'orribile attacco dei talebani contro una scuola di Peshawar. A dicembre sono state messe a morte sette persone e il governo ha annunciato centinaia di esecuzioni per reati di 'terrorismo'. Nei primi mesi del 2015 è stato registrato un alto livello di esecuzioni.

 

Il pugno duro di Pechino. In Cina, il governo ha usato la pena di morte come strumento punitivo nella campagna denominata "Colpire duro", lanciata contro la rivolta della Regione autonoma uigura dello Xinjiang. Durante l'anno, sono state messe a morte almeno 21 persone per tre distinti attentati, mentre tre persone sono state condannate a morte in un processo pubblico di massa tenutosi in uno stadio, di fronte a migliaia di spettatori. In altri paesi, come Arabia Saudita, Corea del Nord e Iran, i governi hanno continuato a usare la pena di morte come strumento per sopprimere il dissenso politico. Altri paesi hanno fatto ricorso alla pena di morte nel futile tentativo di abbattere i livelli di criminalità.

 

Fine della moratoria in Giordania. A dicembre la Giordania ha posto fine a una moratoria che durava da otto anni mettendo a morte 11 condannati per omicidio nel dichiarato intento di porre fine a un'ondata di criminalità. Il governo dell'Indonesia ha annunciato l'intenzione di procedere alle esecuzioni, soprattutto nei confronti di trafficanti di droga, per porre fine a una 'emergenza nazionalè relativa alla salute pubblica: intenzione portata a termine nel 2015.

 

Egitto e Nigeria principali aree di crescita. Rispetto al 2013 il numero delle condanne a morte registrate nel 2014 è aumentato drasticamente: almeno 2466 rispetto a 1925. L'aumento di oltre un quarto delle condanne a morte è stato causato essenzialmente dagli sviluppi in Egitto e Nigeria, dove centinaia di persone sono state condannate alla pena capitale. In Nigeria, nel 2014 sono state emesse 659 condanne a morte, con un aumento di oltre 500 rispetto alle 141 del 2013. In una serie di processi, i tribunali militari hanno condannato a morte una settantina di soldati per ammutinamento, nel contesto del confitto interno contro Boko Haram. In Egitto, le condanne a morte inflitte nel 2014 sono state almeno 509, 400 in più rispetto al 2013. In due processi di massa, celebrati attraverso procedure inique, sono state emesse 37 condanne a morte ad aprile e 183 a giugno.

 

Decapitazione, impiccagione, iniezione letale e fucilazione. Mozzare la testa ai condannati, appenderli ad una grù, iniettare loro nelle vene del veleno o fucilarli rappresentano i metodi d'esecuzione più diffusi nel corso del 2014. Esecuzioni pubbliche hanno avuto luogo in Arabia Saudita e Iran. Prigionieri sono stati messi a morte per tutta una serie di reati non di sangue, come quelli economici o quelli legati alla droga e le rapine, ma anche per atti che non dovrebbero essere neanche considerati reati, sottolinea Amnesty, come l'adulterio, la blasfemia e la stregoneria. In molti paesi sono state usate vaghe definizioni di reati politici per mettere a morte presunti dissidenti.

 

Il calo registrato negli Stati Uniti. Che continua ad essere l'unico paese della regione ad eseguire condanne a morte, anche se il numero è diminuito: da 39 esecuzioni nel 2013 a 35 nel 2014, a conferma del recente declino della pena di morte a livello nazionale. Le esecuzioni hanno avuto luogo in sette stati (erano stati nove nel 2013) e quattro di questi (Texas, Missouri, Florida e Oklahoma) sono stati responsabili dell'89 per cento delle esecuzioni. A febbraio lo stato di Washington ha introdotto una moratoria. Il numero complessivo delle condanne a morte nella regione è sceso da 95 nel 2013 a 77 nel 2014.

 

L'area del Pacifico libera dalla pena di morte. In Asia e Pacifico nel 2014 vi sono stati sviluppi contrastanti in tema di pena capitale. Esecuzioni sono state registrate in nove paesi, uno in meno rispetto al 2013, ma il Pakistan ha annullato la moratoria sulle esecuzioni di prigionieri civili. In tutta la regione, se si escludono Cina e Corea del Nord i cui dati è impossibile confermare, sono state eseguite 32 condanne a morte. L'Indonesia ha annunciato per il 2015 la ripresa delle esecuzioni, soprattutto nei confronti di trafficanti di droga. L'area del Pacifico ha continuato a essere l'unica zona del mondo virtualmente libera dalla pena di morte, sebbene i governi di Papua Nuova Guinea e di Kiribati abbiano preso provvedimenti per, rispettivamente, riprendere le esecuzioni o introdurre la pena di morte.

 

Nell'Africa Subsahariana 46 esecuzioni. Nel 2014 si è assistito invece a significativi "progressi" nella pratica della pena di morte. Le esecuzioni si sono avute in tre paesi (Guinea Equatoriale, Somalia e Sudan) rispetto alle 64 esecuzioni registrate in cinque paesi nel 2013, una diminuzione del 28 per cento. Il Madagascar ha fatto un passo avanti quando, il 10 dicembre, l'Assemblea nazionale ha approvato una legge per l'abolizione della pena di morte. Perché diventi legge dello stato, il testo dev'essere ora firmato dal presidente.

 

Europa e Asia Centrale. In Bielorussia, unico paese della regione a eseguire condanne a morte, almeno tre esecuzioni hanno posto fine ad un periodo, durato 2 anni, in cui le pene capitali erano state sospese. Le esecuzioni sono avvenute in segreto, mentre familiari e avvocati sono stati informati solo dopo. In Medio Oriente e Africa del Nord il massiccio uso della pena di morte ha continuato ad essere estremamente preoccupante. Iran, Iraq e Arabia Saudita sono stati responsabili del 90 per cento delle esecuzioni registrate nella regione e del 72 per cento delle esecuzioni a livello globale (Cina esclusa). Esecuzioni sono state registrate in otto paesi, due in più rispetto al 2013. Condanne a morte sono state inflitte in 16 paesi, l'ampia maggioranza della regione. Il numero complessivo delle esecuzioni registrate nella regione è calato da 638 nel 2013 a 491 nel 2014. Questo numero non comprende le centinaia di esecuzioni avvenute in Iran e che non sono state ufficialmente riconosciute. Nel 2014, le autorità iraniane hanno riconosciuto 289 esecuzioni ma fonti credibili ne hanno segnalate altre 454, portando il totale a 743.

 

Repubblica.it

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Favorevole... certi reati sono impunibili umanamente ed evita anche caos per il futuro...

 

 

Stupri con omicidi, omicidi barbari... anche verso bambini... e molto altro, non avendo tempo di scrivere sto in generale

 

Voglio vedere se una veronica o un anna maria.... o la stessa sabrina che fine avrebbero fatto...

 

 

E avrei puro goduto, chiamatemi animale.

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Cancellare i rufiuti della società, dite, rifiuti che secondo voi vengono fuori da soli dal nulla. Credete che criminali, anche della peggior specie, spuntino casualmente come funghi? Una società che uccide ed ammazza i propri singoli ''sbagliati'' è una società che non sa prendersi le responsabilità anche sue e che nasconde la polvere sotto il tappeto.

 

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Lavori forzati, mi sta bene anche metterli 10 ore al giorno su una cyclette che produca energia elettrica e mantenerli coi soldi che generano con la loro fatica, tutto ciò che avanza a vittime e parenti.

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Cancellare i rufiuti della società, dite, rifiuti che secondo voi vengono fuori da soli dal nulla. Credete che criminali, anche della peggior specie, spuntino casualmente come funghi? Una società che uccide ed ammazza i propri singoli ''sbagliati'' è una società che non sa prendersi le responsabilità anche sue e che nasconde la polvere sotto il tappeto.

 

Forse non ti è ben chiara la parola sociopatico... privo di emozioni.

 

Che poi abbia avuti traumi ecc da piccolo, io vivo e vengo da una famiglia con tanti di quei problemi senza genitori ecc.. nonostante abbia fatto le mie *... stai tranquillo che dopo i 18 anni mi sono preso le mie responsabilità ne mai mi sono immedesimato in Dio, se togliere o no la vita a qualcuno.

 

Dopo i 18 anni, non ce giustificazione, se sbagli paghi.. non è colpa della società (anche se sei morto di fame ecc come me) che vai e fai il * che ti pare... ci sono regole di vità e di umanità

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Non vedo dove sia il problema, trovo che sia più dignitosa la pena di morte di alcune pene alternative proposte qui dentro.

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