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goleador78

Heysel, la notte del calcio (1985-2015) - Il film documentario di Repubblica

Post in rilievo

Chiedo il permesso dei Mod per postare qui il "film documentario" girato da Repubblica in occasione del trentennale della strage dell'Heysel dove morirono 39 persone...

Quel giorno avevo mio papà allo stadio e mi ricordo che (avevo 7 anni) quando vidi le immagini in TV uscii in giardino pregando il Signore di farlo tornare a casa... Per fortuna mia fui ascoltato...

 

"Nessuno muore veramente se vive nel cuore di chi resta... Per sempre..."

 

Riposate in pace per sempre 39 angeli...

 

http://video.repubblica.it/sport/heysel-la-notte-del-calcio-1985-2015/201917/200974?ref=HRBV-1

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Io avevo 14 anni e quelle immagini rimaranno indelebili nella mia memoria..

Non mi vergogno, sabato ho pianto quando ho visto la coreografia in curva, lo striscione, i nomi dei 39 angeli...

Loro dall' alto vedrete...saranno con Noi a Berlino...ne sono certo...

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Bravo all'autore del topic ed emozionanti le sue parole di come descrive i sentimenti di un bimbo di 7 anni.

Chiedo una gentilezza nessuno può postare se c'è un link al film "appuntamento a Luverpool"?! Dicono sia interessante e con un finale spiazzante. È la storia di una ragazza che vuole giustizia e cerca di andare fino a Liverpool x incontrare l'assassino del padre.

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io non c ero ancora ma ho visto e rivisto l immagini 100 volte e troppo triste aldila del tifo,famiglie perche purtroppo erano la maggior parte famiglie o tifosi per bene era meglio che i tifosi inglesi si fossero trovati difronte ultras juventini che magari affrontandoli si sarebbero evitati molti morti

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Tante cose che sono successe DOPO quella sera le raccontano soltanto i libri.

Saccheggi degli oggetti personali dei morti da parte della polizia, la vergognosa trafila giudiziaria fatta solo per il polverone mediatico, telefonate negate un po ovunque e molto molto altro ancora.

La tragedia non e' stata solo nel prepartita!

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Tra i 39 fratelli bianconeri c'era un bambino dell'età di mio figlio, è una cosa che mi gela il sangue ogni volta che ci penso..

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Io credo che al di là del mero tifo calcistico, queste immagini andrebbero fatte vedere a quegli * che inneggiano all'Heysel o che si sentono grandi se usano un "meno" davanti al numero delle vittime... Forse capirebbero che i morti non hanno colore, questa è stata una tragedia immane per lo sport e per la passione di tanta gente.

 

Non si può morire per una partita di pallone.

 

Rispetto alla memoria di questi poveri 39 individui

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Sono passati 30 anni ma il ricordo indelebile vive ancora, quando ci ripenso mi vengono in mente le istantanee di quel giorno

Come flash, ricordo la Grand Place la mattina alle nove che già ci picchiavamo, ricordo una rissa enorme dentro al Mac Donald, ricordo gli agenti a cavallo con le facce di chi pensa ma che ci faccio qui , ricordo le cariche sotto nello spicchio di curva degli inglesi, due ore prima eravamo padroni della pista d'atletica, e le nostre cariche si susseguirono, ricordo i razzi sparati dagli inglesi in curva e poi la loro carica,

ricordo che nella curva opposta coperti dalla tribuna non vedemmo la tragedia, non fosse stato così i morti sarebbero stati a centinaia, poi la partita in un clima surreale attendevamo quel momento dalla finale di Atene e nessuno avrebbe potuto togliercelo , ma non sapevamo niente di quanto era successo, era una finale annunciata e ce le eravamo promesse dalla Serata di Supercoppa a Torino in una sera nevosa di gennaio, ricordo che chiamammo i giocatori sotto la curva e li costringemmo a venire, ricordo che dicevamo che

Se non venivano con la coppa non saremmo usciti dallo stadio, ricordo le facce stranite dei giocatori e noi che non ci capacitavamo...ma ragazzi abbiamo vinto la coppa dei campioni! Ricordo il rientro in hotel con le prime notizie che arrivavano...ci sono stati dei feriti...c'è stato qualche morto....sono morte un sacco di persone e ci sono dei bambini...

Ricordo l'arrivo in hotel e le immagini della TV belga, ricordo gli Stewart dell'hotel che impazzivano per farci telefonare a casa, non esistevano i cellulari, ricordo che con mio fratello chiamai i miei che ci credevano fra i morti.

Ricordo un rientro in pullman lungo una giornata in silenzio tombale fino a Torino e il mio rientro a Roma in treno , arrivammo a casa due giorni dopo la tragedia.

Ricordo la fine della mia carriera da ultra, avevo 23 anni e passarono più di dieci anni prima che tornassi in uno stadio a vedere la Juve

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Come detto altre volte, io ero là e ciò che si vide, non dovrebbe essere raccontato, ma è giusto, che coloro che morirono, rimangano per sempre nella memoria di tutti.

 

Sono passati 30 anni ma il ricordo indelebile vive ancora, quando ci ripenso mi vengono in mente le istantanee di quel giorno

Come flash, ricordo la Grand Place la mattina alle nove che già ci picchiavamo, ricordo una rissa enorme dentro al Mac Donald, ricordo gli agenti a cavallo con le facce di chi pensa ma che ci faccio qui , ricordo le cariche sotto nello spicchio di curva degli inglesi, due ore prima eravamo padroni della pista d'atletica, e le nostre cariche si susseguirono, ricordo i razzi sparati dagli inglesi in curva e poi la loro carica,

ricordo che nella curva opposta coperti dalla tribuna non vedemmo la tragedia, non fosse stato così i morti sarebbero stati a centinaia, poi la partita in un clima surreale attendevamo quel momento dalla finale di Atene e nessuno avrebbe potuto togliercelo , ma non sapevamo niente di quanto era successo, era una finale annunciata e ce le eravamo promesse dalla Serata di Supercoppa a Torino in una sera nevosa di gennaio, ricordo che chiamammo i giocatori sotto la curva e li costringemmo a venire, ricordo che dicevamo che

Se non venivano con la coppa non saremmo usciti dallo stadio, ricordo le facce stranite dei giocatori e noi che non ci capacitavamo...ma ragazzi abbiamo vinto la coppa dei campioni! Ricordo il rientro in hotel con le prime notizie che arrivavano...ci sono stati dei feriti...c'è stato qualche morto....sono morte un sacco di persone e ci sono dei bambini...

Ricordo l'arrivo in hotel e le immagini della TV belga, ricordo gli Stewart dell'hotel che impazzivano per farci telefonare a casa, non esistevano i cellulari, ricordo che con mio fratello chiamai i miei che ci credevano fra i morti.

Ricordo un rientro in pullman lungo una giornata in silenzio tombale fino a Torino e il mio rientro a Roma in treno , arrivammo a casa due giorni dopo la tragedia.

Ricordo la fine della mia carriera da ultra, avevo 23 anni e passarono più di dieci anni prima che tornassi in uno stadio a vedere la Juve

Ti capisco.

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Sono passati 30 anni ma il ricordo indelebile vive ancora, quando ci ripenso mi vengono in mente le istantanee di quel giorno

Come flash, ricordo la Grand Place la mattina alle nove che già ci picchiavamo, ricordo una rissa enorme dentro al Mac Donald, ricordo gli agenti a cavallo con le facce di chi pensa ma che ci faccio qui , ricordo le cariche sotto nello spicchio di curva degli inglesi, due ore prima eravamo padroni della pista d'atletica, e le nostre cariche si susseguirono, ricordo i razzi sparati dagli inglesi in curva e poi la loro carica,

ricordo che nella curva opposta coperti dalla tribuna non vedemmo la tragedia, non fosse stato così i morti sarebbero stati a centinaia, poi la partita in un clima surreale attendevamo quel momento dalla finale di Atene e nessuno avrebbe potuto togliercelo , ma non sapevamo niente di quanto era successo, era una finale annunciata e ce le eravamo promesse dalla Serata di Supercoppa a Torino in una sera nevosa di gennaio, ricordo che chiamammo i giocatori sotto la curva e li costringemmo a venire, ricordo che dicevamo che

Se non venivano con la coppa non saremmo usciti dallo stadio, ricordo le facce stranite dei giocatori e noi che non ci capacitavamo...ma ragazzi abbiamo vinto la coppa dei campioni! Ricordo il rientro in hotel con le prime notizie che arrivavano...ci sono stati dei feriti...c'è stato qualche morto....sono morte un sacco di persone e ci sono dei bambini...

Ricordo l'arrivo in hotel e le immagini della TV belga, ricordo gli Stewart dell'hotel che impazzivano per farci telefonare a casa, non esistevano i cellulari, ricordo che con mio fratello chiamai i miei che ci credevano fra i morti.

Ricordo un rientro in pullman lungo una giornata in silenzio tombale fino a Torino e il mio rientro a Roma in treno , arrivammo a casa due giorni dopo la tragedia.

Ricordo la fine della mia carriera da ultra, avevo 23 anni e passarono più di dieci anni prima che tornassi in uno stadio a vedere la Juve

 

Anche mio padre non andò più allo stadio per anni... Comprensibile...

Mi ha raccontato che ci furono alcuni tifosi che dal settore Z arrivarono a raccontare cosa successe ad alcuni tifosi della Curva opposta, e che se non fossro stati bloccati dai gendarmi avrebbero raggiunto l'altra curva per scontrarsi con gli inglesi...

Se la partita non si fosse giocata probabilmente i morti sarebbero stati centinaia....

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Io ricordo un negoziante di articoli sportivi di Pescara, dove vivevo, amico di mio papà. Juventino sfegatato, seguiva la Juve ovunque. Tornato da quella maledetta partita non l'ha seguita mai più. Ricordo che arrivò a togliere tutte le cose esposte che aveva in negozio...

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Io avevo 9 anni ancora non compiuti.

Stavo guardando la partita in tv con mia nonna (esattamente dove 2 anni prima avevamo visto quella con l'Amburgo) tifosa del toro.

Mi ricordo come se fosse oggi la frase di Pizzul nella telecronaca: "E' ufficiale, ci sono 36 morti". Una cosa incomprensibile.

E' veramente terrificante che oggi ci sia gente che strumentalizza un rigore insignificante in una partita insignificante per darci dei ladri.

E non ci sono parole per chi offende quei morti.

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Avevo quasi 15 anni, volevo andare a vedere la partita avevo la possibilità di prendere il biglietto poi mio padre me lo impedì perchè a scuola nn andavo bene, aspettai la finale con trepidazione e quel giorno a casa dei miei compagni del liceo quando accendemmo la tv e iniziarono a passare le immagini nn riuscivamo a capire cosa stava succedendo capimmo che qualcosa di tragico allo stadio era accaduto e stava continuando ad accadere...il silenzio davanti alla tv diventò insopportabile e le immagini che poi passarono spensero in me tutto quello che ero...un tifoso, mi cadde il modo addosso la felicità di vedere i miei campioni e ciò che in me suscitava si spensero come spensi la tv quando dissero che c'erano 36 morti e poi 39 carissimi fratelli che da quel giorno siete diventati angeli...nn ce la farò mai a raccontare le mie emozioni e i miei sentimenti perchè ancora oggi il groppo alla gola è così tanto e il ricordo troppo vivo anche se sono passati trent'anni

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Bravo all'autore del topic ed emozionanti le sue parole di come descrive i sentimenti di un bimbo di 7 anni.

Chiedo una gentilezza nessuno può postare se c'è un link al film "appuntamento a Luverpool"?! Dicono sia interessante e con un finale spiazzante. È la storia di una ragazza che vuole giustizia e cerca di andare fino a Liverpool x incontrare l'assassino del padre.

 

 

non sapevo di questo film

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Bellissimo documentario, un vero pugno allo stomaco. Straziante la storia della giovane Giusy...

Bravo all'autore del topic ed emozionanti le sue parole di come descrive i sentimenti di un bimbo di 7 anni.

Chiedo una gentilezza nessuno può postare se c'è un link al film "appuntamento a Luverpool"?! Dicono sia interessante e con un finale spiazzante. È la storia di una ragazza che vuole giustizia e cerca di andare fino a Liverpool x incontrare l'assassino del padre.

visto, film modestissimo

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Fiero di aver alzato quegli stricioni in curva sabato.

 

Englishanimal.

 

Comunque titolo sbagliato. La notte del calcio fa ridere.

La notte di un massacro.

 

Chi ha scelto quello stadio fatiscente deve pagare.

Chi ha scelto di far giocare quella partita deve pagare.

Chi ha ucciso deve pagare.

 

Noi non dimentichiamo quel massacro.

 

Profondo e viscerale schifo.

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Tante parole si possono scrivere, dire, ma onestamente l'unica cosa che riesco a fare è restare in silenzio e pregare che riposino in pace tutti e 39 gli angeli morti tragicamente quel giorno.

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