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VIDEO - Conferenza stampa Neto: "Ho pensato che la Juve fosse il meglio per me. Convinto dal progetto vincente. Buffon mi ha accolto alla grande"

Post in rilievo

http://www.dailymotion.com/video/x2yzyc8

 

Come mai hai preferito scegliere di fare la riserva a un portiere con il quale non puoi essere in concorrenza, piuttosto che fare il titolare in un'altra squadra?

"Sicuramente tutti mi fanno questa domanda, però io ho pensato quello che era meglio per me, per la mia carriera, per il mio futuro, come prospettiva, ho pensato a tutto quello che poteva succedere, alla fine ho pensato il meglio fosse venire qua. Una squadra vincente, nella quale riuscirò a proseguire questa crescita che voglio raggiungere".

 

Le tue prime sensazioni da juventino e i primi allenamenti con Gigi Buffon. Poi come hai vissuto dal punto personale e umano gli ultimi 6 mesi.

"L'inizio qua.... se non fosse per il caldo, si stava meglio. Però stiamo facendo degli allenamenti belli, abbastanza intensi, con Gigi come con tutti gli altri portieri, stiamo dando il massimo per poter preparare questa stagione che sarà veramente importante. A Firenze ho vissuto questi mesi all'inizio abbastanza difficili. Sapevo quello che avevo davanti a me e quello che poteva succedere con la scelta, con il comunicato e con tutto quello che è successo. Poi sono riuscito a gestirlo, anche il momento in cui sono tornato a giocare mi ha aiutato tanto, perchè giocando il tempo passa più veloce e sei sempre concentrato nelle partite, quindi non è che sei nervoso aspettando il momento in cui devi partire, perchè all'inizio io pensavo che potesse essere così. Alla fine è andata meglio".

 

3-6-6-5. Sono le presenze che ha fatto Storari negli ultimi 4 anni. Nessuna presenza in Champions, ha giocato tanto in Coppa Italia. Ci vuole coraggio a venire a Torino...

"Da quando ho iniziato a giocare a calcio ho avuto tante cose difficili, tante cose a cui sono dovuto passare sopra perchè se dovevo pensare, se dovevo guardare i numeri, dovevo guardare indietro o accanto, magari non sarei arrivato qua. Da questo punto di vista io non mi preoccupo, sono venuto qua per aiutare la Juventus, faccio parte di questo gruppo, è il mio sogno poter essere qui oggi, so quello che ho passato e poi quello che succederà, succerderà".

 

Cosa ti ha detto Buffon? Come ti ha accolto? Quale è stato il primo contatto?

"Mi ha accolto alla grande, lui è un professionista, ci conoscevamo dal giocare contro. Mi ha accolto alla grande, da professionista, come tutto il gruppo. E' un gruppo sano, un gruppo di persone che rispetta tutti. E' stato veramente molto educato, molto professionista, non riesco a dirti di preciso quello che mi ha detto, però dall'esperienze che ho vissuto, il primo momento qua è stato molto positivo perchè mi sono sentito molto a mio agio e sono contento".

 

Tu ti senti il futuro portiere titolare della Juventus tra uno, due, tre, quattro anni? Come ti ha convinto la Juventus a venire qua?

"Sicuramente con il rispetto di tutti, io mi sento il portiere della Juventus, da oggi, mi troverò sempre pronto per tutto quello che sarà necessario, per tutto quello che dovrò fare. Mi ha convinto con il progetto, che poi è un progetto vincente, un progetto in cui pensano sempre a vincere, tutte le competizioni, tutti i campionati, tutte le partite, è molto simile a quello che penso io, a come sento io la mia carriera"

 

In questi primi giorni di allenamento e di partitelle, avrai visto i nuovi attaccanti della Juventus. Chi ti ha impressionato di più?

"A dire la verità io ho fatto poche partitelle finora, perchè stiamo facendo tanti lavori da portiere, e col gruppo io principalmente ho fatto poco ancora. Però da quelli che conosco già senza fare partitelle, sono tutti giocatori di un livello altissimo, è difficile dire un giocatore nello specifico. Credo che la Juventus sicuramente nell'attacco non ha nessun tipo di problema perchè qualsiasi giocatore che metterà, saranno giocatori importanti che aiuteranno la Juventus a raggiungere gli obiettivi".

 

Tornando agli ultimi mesi a Firenze, è stata gestita nel migliore dei modi la tua permanenza lì o si poteva gestire meglio? Hai anche qualcosa da dire ai tifosi della Fiorentina?

"Sicuramente poteva essere gestita in un'altra maniera la situazione, però ormai fa parte del passato, stare qua dire quello che si poteva fare, non serve a niente ora. Magari prima di tutto quello che è successo potevamo parlare. Della città e dei tifosi, l'unica cosa che posso dire è che gli anni che ho vissuto lì, ho vissuto alla grande, ho vissuto momenti molto importanti della mia carriera, mi trovavo veramente bene nella città, mi trovavo molto bene nella squadra, ma è arrivato il momento in cui dovevo fare una scelta, il momento in cui dovevo fare un salto nella mia carriera. Dal momento in cui sono arrivato in Italia ho sempre sognato di arrivare a una squadra di questo livello. Dal momento in cui ho ricevuto l'opportunità, non è che ci ho potuto pensare due volte, era quello che volevo".

 

 

A livello ambientale, cos'è vivere la Juventus da fuori ed entrarci dentro? Come ti spieghi il fatto che negli ultimi anni le separazioni dall'ambiente viola sono state sempre un po' burrascose?

"Da questo punto di vista non ti posso spiegare perchè sono delle situazioni abbastanza complesse da gestire, ogni calciatore ha la sua carriera, ha le sue decisioni, e pensa a quello che è meglio per se stesso. E' difficile dire quello che è successo, è successo con Salah, Gomez, o altri giocatori. Purtroppo è successo così, magari la gestione delle situazioni non è stata la migliore, però è così. Io sentito tante cose quando stavo per decidere di venire qua. Sentivo come era l'organizzazione, giocatori che sono state qua, persone che hanno lavorato qua, mi dicevano molto dell'organizzazione, mi dicevano che erano molto precisi e nel momento in cui arrivi qua e vedi veramente questa precisione, questa organizzazione, magari non sei tanto abituato, ma mi ha fatto un'impressione veramente bella".

 

Non temi che venendo alla Juventus per fare verosimilmente la riserva di Buffon possa frenarti in Nazionale? Tu ti senti il portiere di riserva o aspiri a scalzare un mostro sacro come Gigi?

"Per la Nazionale, non giocando, tutti sanno che non è facile, però io ho pensato anche in un'altra maniera: io stavo giocando due stagioni a Firenze, mi sentivo bene, ho fatto tante partite, ma non è che sono andato tante volte. Allora ho pensato: qualcosa può cambiare, andando in un'altra squadra dicendo che magari non giocherò. Me la gioco nel senso....Se sono nella Fiorentina, gioco e non mi chiamano in Nazionale, posso andare in un'altra squadra e pensare di crescere e aspettare più avanti. Come ho detto prima io mi sento il portiere della Juventus, la Juventus può puntare su di me per quello che vuole, per quello che avrà bisogno, io sono qui per fare il massimo, per allenarmi e per crescere". Che numero di maglia hai scelto e perchè? Hai iniziato a fare il portiere da bambino, chi era il portiere a cui ti ispiravi?

"Io ho scelto la maglia numero 25. Ho pensato a prendere la 25 perchè la stagione dell'anno scorso avevo 25 anni ed è stata una stagione importante per me. Niente di particolare. Io ho iniziato a fare il portiere perchè ho avuto la fortuna di avere mio padre che ha giocato come portiere in Brasile, da piccolo lo guardavo e volevo essere come lui. Con i suoi consigli ho avuto la fortuna di andare un pochino più in avanti di quello è ruscito a fare lui, però è rimasto sempre lui a darmi la forza, a darmi i consigli e ad aiutarmi ad arrivare dove sono arrivato oggi".

 

Prima di firmare con la Juve hai aspettato la decisione di Storari? Hai posto come condizione alla Juve di non essere ceduto in prestito?

"Io quando ho deciso di venire alla Juve, ho deciso di venire alla Juve perchè era la Juve che mi ha offerto un progetto importante. Poi quello che è successo qua dentro, nel momento che io non ero qua, non ti so dire. Io ho deciso di venire alla Juve per questo, perchè c'era il progetto che nel futuro può darmi tutte le soddisfazioni che mi aspetto. Io ho deciso di venire alla Juve e di rimanere alla Juve. Sono uscito dalla Fiorentina, che era una squadra importante per me per tutto il tempo in cui ci sono stato. Non volevo lasciare la Fiorentina per andare in un'altra parte, sono uscito dalla Fiorentina per venire alla Juve e qui voglio restare per tanti anni".

 

 

Tuttojuve

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JuventusFC@juventusfc

.@Neto_Murara: "Venire alla Juve? Ho pensato a cosa era meglio per me e la mia carriera. La Juve è una squadra vincente in cui crescere"

 

JuventusFC@juventusfc

.@Neto_Murara: "Stiamo facendo allenamenti intensi con @gianluigibuffon per preparare questa importante stagione"

 

Sul sito non va .brr

 

EDIT: hanno sistemato, nuovo link (http://www.juventus....mpa-di-neto.php)

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JuventusFC@juventusfc

.@Neto_Murara: "Venire alla Juve? Ho pensato a cosa era meglio per me e la mia carriera. La Juve è una squadra vincente in cui crescere"

 

JuventusFC@juventusfc

.@Neto_Murara: "Stiamo facendo allenamenti intensi con @gianluigibuffon per preparare questa importante stagione"

 

Sul sito non va .brr

a me esce 404.

è il suo numero di maglia?

 

 

.muttley

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Come mai hai preferito scegliere di fare la riserva a un portiere con il quale non puoi essere in concorrenza, piuttosto che fare il titolare in un'altra squadra?

"Sicuramente tutti mi fanno questa domanda, però io ho pensato quello che era meglio per me, per la mia carriera, per il mio futuro, come prospettiva, ho pensato a tutto quello che poteva succedere, alla fine ho pensato il meglio fosse venire qua. Una squadra vincente, nella quale riuscirò a proseguire questa crescita che voglio raggiungere".

 

Le tue prime sensazioni da juventino e i primi allenamenti con Gigi Buffon. Poi come hai vissuto dal punto personale e umano gli ultimi 6 mesi.

"L'inizio qua.... se non fosse per il caldo, si stava meglio. Però stiamo facendo degli allenamenti belli, abbastanza intensi, con Gigi come con tutti gli altri portieri, stiamo dando il massimo per poter preparare questa stagione che sarà veramente importante. A Firenze ho vissuto questi mesi all'inizio abbastanza difficili. Sapevo quello che avevo davanti a me e quello che poteva succedere con la scelta, con il comunicato e con tutto quello che è successo. Poi sono riuscito a gestirlo, anche il momento in cui sono tornato a giocare mi ha aiutato tanto, perchè giocando il tempo passa più veloce e sei sempre concentrato nelle partite, quindi non è che sei nervoso aspettando il momento in cui devi partire, perchè all'inizio io pensavo che potesse essere così. Alla fine è andata meglio".

 

3-6-6-5. Sono le presenze che ha fatto Storari negli ultimi 4 anni. Nessuna presenza in Champions, ha giocato tanto in Coppa Italia. Ci vuole coraggio a venire a Torino...

"Da quando ho iniziato a giocare a calcio ho avuto tante cose difficili, tante cose a cui sono dovuto passare sopra perchè se dovevo pensare, se dovevo guardare i numeri, dovevo guardare indietro o accanto, magari non sarei arrivato qua. Da questo punto di vista io non mi preoccupo, sono venuto qua per aiutare la Juventus, faccio parte di questo gruppo, è il mio sogno poter essere qui oggi, so quello che ho passato e poi quello che succederà, succerderà".

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