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ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

Post in rilievo

9 ore fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Nessun infortunio di natura fisica per Musetti; crisi d'ansia, purtroppo; gli succedeva non di rado da junior, evidentemente nei momenti di pressione gli attacchi si possono ripresentare, e non è sempre facile o automatico controllarli. 

Credo sia una problematica non infrequente, soprattutto fra ragazzi giovanissimi (di questo si tratta) e soggetti a forti stress; dovrà lavorarci e imparare a gestirla, per quanto subdola. 

Non gli capitava dalle Next Gen dell'anno scorso.

Mi ricordano i problemi avuti qualche volta da Federica Pellegrini. Il tennis, purtroppo, è uno sport bestiale a livello nervoso.

Sono certo che il nostro Wizard saprà padroneggiare, e allontanare, anche quest'insidia.

Deve giocare libero di mente e sciolto, senza badare al risultato (anche se, per quanto ci si sforzi, la pressione c'è....è inutile negarlo).

E' un ragazzo sensibile, come tutti gli artisti.

Abbiamo tutti un pò di pazienza e fiducia: ci penseranno Tartarini e il suo staff a preservare il diamante.

Ora, vediamo a Napoli in che mood si presenta.

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1 ora fa, ytoong ha scritto:

Si ho letto anche io la notizia non è sicuramente una bella cosa.... la testa nel tennis è importantissima.

Forza Wizard!!!!!!

Il tennis è uno sport terrificante: pensa, persino un mostro di solidità mentale come Novak, quando DOVEVA fare il grande slam, con tutto il mondo che attendeva fremente ed ESIGEVA il risultato, è andato nel pallone, ed è miseramente naufragato a Flushing.

Persino lui.

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12 minuti fa, Godai ha scritto:

Il tennis è uno sport terrificante: pensa, persino un mostro di solidità mentale come Novak, quando DOVEVA fare il grande slam, con tutto il mondo che attendeva fremente ed ESIGEVA il risultato, è andato nel pallone, ed è miseramente naufragato a Flushing.

Persino lui.

Tra l'altro gli successe subito dopo il caso drammatico di Simone Biles alle Olimpiadi quando proprio lui commentò dicendo che "avere la pressione è il nostro privilegio".

Peccato che poi pochi giorni dopo quando uscì in semifinale distrusse la sua racchetta e poi anche agli Us Open andò di fuori durante la finale.

Alla fine ci sta, sono pur sempre esseri umani.

 

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20 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Tra l'altro gli successe subito dopo il caso drammatico di Simone Biles alle Olimpiadi quando proprio lui commentò dicendo che "avere la pressione è il nostro privilegio".

Peccato che poi pochi giorni dopo quando uscì in semifinale distrusse la sua racchetta e poi anche agli Us Open andò di fuori durante la finale.

Alla fine ci sta, sono pur sempre esseri umani.

 

Eccellente osservazione, Bro, eccellente (il caso Biles fu clamoroso); che fa capire quanto la pressione sia enorme su questi ragazzi quando non c'è più il divertimento del bambino che scopre uno sport e gli piace da matti, ma subentra invece l'ossessione della vittoria perchè tutti se lo aspettano da te, LA ESIGONO e tu DEVI dargliela ;)

Vincere diventa una sorta di liberazione, e alla gioia si sostituisce il sollievo per essersi tolto un peso.

Non so quanto te lo gusti, quando diventa così.

 

Novak l'anno scorso ha peccato di presunzione: si sentiva invincibile dopo Wimbledon, al punto da andare a Tokyo per cercare il golden slam addirittura, non bastandogli il possibilissimo grand.

E beh, ne ha pagato le conseguenze.....probabilmente la più grande lezione di umiltà della sua carriera.

Tutto questo fa riflettere sulla vita psicologica di questi atleti, di così alto livello, e su quanto sia difficile sapersi gestire.

Rimanendo nel tennis, basti vedere il caso Ashleigh Barty, che a 26 anni, da numero 1 e dominatrice assoluta della scena, ha smesso, perchè non ne poteva già più.

 

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Viviamo in una società che ESIGE la performance. Se non si è performanti, efficienti, vincenti, non si vale nulla. In ogni ambito e a qualsiasi livello. Figuriamoci in uno sport individuale ed iper professionistico come il tennis.  
E molto spesso, magari senza volerlo, sono proprio quelli che ci vogliono - o dovrebbero volerci - bene ad avere le maggiori aspettative e a caricarci - fin da giovanissimi - delle maggiori pressioni, talvolta al limite del patologico, come le proiezioni (e patetiche frustrazioni) di certi genitori sui loro figli. Alcuni non reggono. È ovvio. È difficile avere la forza d’animo e la libertà di spirito per evitare i lacci affettivi e i “ricatti morali” che talvolta ci vengono tesi. Io stesso mi rendo conto, a volte, di avere inutile pretese e aspettative sui miei figli. 
Sono poche le persone che accettano l’altro “così com’è”; e guarda caso, quando ci si sente accettati per quello che si è, si inizia ad auto accettarsi - anche coi propri difetti - e di conseguenza cresce anche il nostro “rendimento” in ogni ambito. 

Per contro, devo dire che, è vero: il tennis è lo sport del diavolo; ma se preso nella giusta maniera, e non importa il livello, diventa anche un’ottima disciplina e scuola di vita; nel mio infimo livello, mi ha aiutato a superare certi limiti (o presunti tali), a tirar fuori il cuore e le palle, perfino quelle che non pensavo di avere; ad accettare la vittoria e la sconfitta, perché l’avversario risiede sempre in noi stessi; mai in chi sta di là della rete; che se si cade ci si può sempre rialzare; e che l’importante è migliorare sempre e cercare di dare sempre quel che si ha, a prescindere dalla bravura di colui contro cui stai giocando (che non dipende da te). 
L’importante, in questo senso ma non solo, è essere circondati dalle persone giuste - staff tecnico e ambiente familiare - che capiscano certe dinamiche, che ti aiutino, che a volte ti spronino anche duramente,  ma senza pretese, proiezioni aspettative di chissà che genere. 

Dico questo in generale; spero che Musetti sia attorniato dalle persone giuste. Allora maturerà anche a livello mentale, al di là di quelli che possono esseri i suoi tratti caratteriali, la sua personalità e sensibilità. 
 

Scusate per il pistolotto. 

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12 minuti fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Viviamo in una società che ESIGE la performance. Se non si è performanti, efficienti, vincenti, non si vale nulla. In ogni ambito e a qualsiasi livello. Figuriamoci in uno sport individuale ed iper professionistico come il tennis.  
E molto spesso, magari senza volerlo, sono proprio quelli che ci vogliono - o dovrebbero volerci - bene ad avere le maggiori aspettative e a caricare i giovanissimi delle maggiori pressioni, talvolta tossiche, al limite del patologico, come le proiezioni di certi genitori sui loro figli. Alcuni non reggono. È ovvio. 
Sono poche le persone che ti accettano “così come sei”, e guarda caso, quando ci si sente accettati per quello che si è, si inizia ad auto accettarsi - anche coi propri difetti - e di conseguenza cresce anche il nostro “rendimento” in ogni ambito. 

Per contro, devo dire che, è vero: il tennis è lo sport del diavolo; ma se preso nella giusta maniera, e non importa il livello, diventa anche un’ottima disciplina e scuola di vita; nel mio infimo livello, mi ha aiutato a superare certi limiti (o presunti tali), a tirar fuori il cuore e le palle, perfino quelle che non pensavo di avere; ad accettare la vittoria e la sconfitta, perché l’avversario risiede sempre in noi stessi; mai in chi sta di là della rete; che se si cade ci si può sempre rialzare; e che l’importante è migliorare sempre e cercare di dare sempre quel che si ha, a prescindere dalla bravura di colui contro cui stai giocando (che non dipende da te). 
L’importante, in questo senso ma non solo, è essere circondati dalle persone giuste - staff tecnico e ambiente familiare - che capiscano certe dinamiche, che ti aiutino, a volte ti spronano anche duramente,  ma senza pretese e senza aspettative. 

Dico questo in generale; spero che Musetti sia attorniato dalle persone giuste. Allora maturerà anche a livello mentale, al di là di quelli che possono esseri i suoi tratti caratteriali, la sua personalità e la sua sensibilità. 
 

Scusate per il pistolotto. 

Concordo parola per parola. Post dall'alto senso civico ed educativo, da stampare, incorniciare, e far leggere sempre a tante persone che, in tutti i settori, PRETENDONO prestazioni e risultati dagli altri, giudicando rozzamente solo in base a criteri meramente quantitativi.

Ed è proprio perchè, come giustamente dici nella tua frase d'esordio, viviamo in una società di questo tipo, che le persone stanno male. Gli Stati Uniti, il Paese più ricco, opulento e potente del mondo, simbolo di questo modello consumista e ipercompetitivo, hanno la seguente situazione:

 - Un cittadino su 5 sviluppa, almeno una volta all'anno, problemi psichici;

- il 5% presenta seri problemi di salute mentale

- Circa il 16% dei ragazzi tra i 16 e i 17 anni hanno forti problemi di natura psicologica;

- Nella fascia d'età compresa tra i 10 e i 34 anni il suicidio è la seconda causa di morte.

- 564 americani su mille fanno uso abituale di psicofarmaci;

Fonte: National  Alliance on Mental Illness del 2020 .

La nostra è, in tutta evidenza, una società che fa male.

 

Credo che ci siano da ripensare, se non vogliamo condannarci alla malattia e all'infelicità, tutto un sistema di concetti, di percezioni, e di valori.

ALLA RADICE.

E mi fermo anche io qui, perchè non voglio, stasera, scendere su terreni che vanno molto al di là dello sport, e che appartengono all'analisi strettamente sociologica delle società cosiddette "avanzate".

 

Anche a me, praticandolo a lungo, il tennis ha insegnato molto: il rispetto per l'avversario (e quindi per gli altri); la consapevolezza di non poter sempre primeggiare (perchè, nella vita, per quanto tu sia bravo, o t'impegni, c'è sempre qualcuno che ne sa più di te, è più preparato, e riesce a fare le cose meglio di te); la voglia d'imparare da chi è più bravo, e non scadere nel vittimismo o, peggio, nella denigrazione perchè lui ottiene certi risultati e io no; ad accettare i miei limiti e ad essere contento se, semplicemente, quando ho di fronte una situazione, so di aver fatto quello che ho potuto (di più, non potevo fare); di confrontarmi con la mentalità altrui, per vedere similitudini e differenze; e, infine (e un tennista lo sa, non importa il suo livello), mi ha insegnato a combattere, oltre che, banalmente, per la vittoria della partita, anche per le mie idee, per quello in cui credo, per ciò che considero giusto.

 

E così, alla fine, quando terminerà la mia partita, io andrò lentamente verso la rete, e, di fronte alla mia vita, prima di andarmene, come sempre, le stringerò la mano.

 

Buona serata a tutti, fratelli di racchetta.

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Galan demolito 6/3 6/0 all'Atp 250 di Napoli....ma con gentilezza, e con un profluvio di cristiana pietà....mandato a casa, tra carezze e guanti di seta.

Oggi, uno Wizard, direi, "spirituale".

 

Eccellente anche Bum Bum Matteo, che fa brutalmente a pezzi Daniel, raso al suolo dalla sua soverchiante superiorità di artiglieria e aviazione.

 

Ora vedremo, le semifinali @@

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Si le ho visye ottimi entrambi.

Wizard in semifinale trova Kecmanovic un osso duro.

Spero in una finale tricolore, ricordo che sognavo questi risultati e abbiamo aj box Jan il rosso.........

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Si mette male x Matteo sotto di 1 set 3 pari al secondo, appena subito un contro break, e sofferente per le vesciche...

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33 minuti fa, ytoong ha scritto:

Si mette male x Matteo sotto di 1 set 3 pari al secondo, appena subito un contro break, e sofferente per le vesciche...

Quest'anno i nostri dovrebbero andare in pellegrinaggio a Lourdes.

Sto vedendo Bum Bum Matteo a mezzo servizio, menomato negli spostamenti.

 

 

 

 

  • Grazie 1

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22 minuti fa, Godai ha scritto:

Quest'anno i nostri dovrebbero andare in pellegrinaggio a Lourdes.

Sto vedendo Bum Bum Matteo a mezzo servizio, menomato negli spostamenti.

 

Hai ragione che sfiga...

Io faccio zapping con le woman 

Dai adesso ha vinto con i denti 7-6 il secondo ma soffre.

Poi Mc Donald fa una partitona mai visto giocare cosi bene.

Dimenticavo siamo proprio sfigati hai ragione un viaggetto ci starebbe...

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2 minuti fa, ytoong ha scritto:

Hai ragione che sfiga...

Io faccio zapping con le woman 

Dai adesso ha vinto con i denti 7-6 il secondo ma soffre.

Poi Mc Donald fa una partitona mai visto giocare cosi bene.

Dimenticavo siamo proprio sfigati hai ragione un viaggetto ci starebbe...

Nonostante sia praticamente azzoppato, riesce a portare

 il match al 3°!

Al di là di come finisca....testa e cuore d'acciaio!

Che grande campione abbiamo @@

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Ottimo Berrettini che arriva in finale,anche se non al meglio per problemi di vesciche

 

Ora in campo Musetti che perde un break ma lo recupera subito,2 a 2 ... Kecmanovic mi sa di classico atleta che ha beccato la settimana perfetta,speriamo di no

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10 minuti fa, onekiddu ha scritto:

Ottimo Berrettini che arriva in finale,anche se non al meglio per problemi di vesciche

 

Ora in campo Musetti che perde un break ma lo recupera subito,2 a 2 ... Kecmanovic mi sa di classico atleta che ha beccato la settimana perfetta,speriamo di no

Kecmanovic è molto solido ma se Wizard gioca come sa vince.

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1 minuto fa, ytoong ha scritto:

Kecmanovic è molto solido ma se Wizard gioca come sa vince.

Come sta facendo ora,pazzesco,deve continuare così

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Adesso, onekiddu ha scritto:

Come sta facendo ora,pazzesco,deve continuare così

Cavolo non la sto vedendo.... adesso volo. Grazie

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10 minuti fa, onekiddu ha scritto:

Mostruoso,primo set vinto 6 a 3

Non è stato un set, ma una sinfonia. 

Incredibile.

 

In generale, e al di là di come possa finire questa partita e questo torneo, l’aspetto più incoraggiante sono i miglioramenti su servizio e dritto. 
 

Di rovescio, per tornare alla metafora, suona lo Stradivari, as usual. 

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Non ho potuto vedere la partita del Wizard .grr

Se qualcuno di voi, racket brotherhood, mi desse qualche ragguaglio....beh....diciamo che gradirei alquanto sefz

 

Il punteggio, anche, mi sorprende: Kecmanovic, quando è in forma, è una brutta bestia.

Ditemi, è stata una guerra di nervi, con parecchi errori di qua e di là, oppure....il Louvre...era aperto, oggi?

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18 minuti fa, Godai ha scritto:

Non ho potuto vedere la partita del Wizard .grr

Se qualcuno di voi, racket brotherhood, mi desse qualche ragguaglio....beh....diciamo che gradirei alquanto sefz

 

Il punteggio, anche, mi sorprende: Kecmanovic, quando è in forma, è una brutta bestia.

Ditemi, è stata una guerra di nervi, con parecchi errori di qua e di là, oppure....il Louvre...era aperto, oggi?

Nel primo set era aperto il Louvre.

Nel secondo bene lo stesso 

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