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AllenIverson

Juventus, la stagione 2015/2016 dei giovani in prestito: presenze, gol, assist e tutte le news

Post in rilievo

I "Prospetti" del calcio: Pol Garcia Tena

Il difensore catalano del Crotone ci racconta la sua storia | di Rinaldo Salino - 29 marzo 2016

 

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Proseguono i nostri incontri con I Prospetti del calcio: oggi è la volta di Pol Garcia Tena, difensore catalano classe ’95 in forza al F.C. Crotone. Nella straordinaria stagione della formazione calabrese ci sono molti aspetti positivi, oltre alla classifica e al gioco espresso sul campo. Uno di questi è sicuramente la capacità di lanciare e valorizzare numerosi giovani talenti: tra i ragazzi della Primavera di Mister Parisi, reduci dalla 68esima edizione della Viareggio Cup, spicca l'esterno difensivo sinistro classe '98 Manuel Nicoletti, prodotto del vivaio stabilmente aggregato alla Prima Squadra (l'anno scorso ha esordito in B a 15 anni, il più giovane di sempre nella storia del Crotone). In rosa con Mister Juric anche il bomber Federico Ricci, 9 reti fino ad ora e unico ’94 nei primi 20 nomi della Classifica Marcatori, il portierino ’95 Luca Maniero, i difensori Eloge Koffi Yao Guy ('96) e Mihai Balasa ('95) e i centrocampisti di sangue viola Leonardo Capezzi e Nicolò Fazzi, quest’ultimo arrivato con il mercato di Gennaio proprio insieme a Pol Garcia Tena. Cartellino di proprietà della Juventus, che nel 2011 lo ha portato in Italia insieme al fratello Jesus (anche lui centrale difensivo ma di 5 anni più grande) Garcia Tena ha disputato la prima parte della stagione con la maglia del Como. Centrale difensivo mancino, perfetto come terzo di difesa ma eventualmente adattabile come terzino sinistro (anche se nella bella intervista che ci ha concesso tiene a precisare che “quello non è esattamente il mio ruolo”), Pol ha un piede educatissimo, come nella migliore tradizione catalana. Gran senso della posizione, Garcia Tena ha tra i pezzi forti del suo repertorio la capacità di alzare sempre la testa e impostare il gioco da dietro. Insomma, con lui scordatevi il pallone in tribuna da portare a casa come ricordo. Ha da poco compiuto 21 anni e frequenta online il terzo (di 4 anni) di Scienze Motorie all'Universidad Isabel I de Castilla. Testa sulle spalle.

Pol quando finisce gli allenamenti corre a studiare. Ma questa volta si è preso una pausa per raccontarci la sua storia...

 

CATALUNYA

Pol Garcia Tena è nato il 18 Febbraio 1995 a Terrassa, località alle porte di Barcellona che ha dato i natali ad un certo Xavi. La sua storia è una sorta di saga familiare applicata al calcio: “Provengo da una famiglia di calciatori. Mio papà giocava nella Serie C spagnola ed è stato il mio primo allenatore al CP San Cristobal, la squadra in cui ho tirato i primi calci al pallone, all'età di 4 anni. Con mio fratello Jesus abbiamo un percorso calcistico comune: CP San Cristobal con papà allenatore, Terrassa (la squadra della nostra città) ed Espanyol, il primo club importante. Avevano acquistato prima lui e hanno chiamato anche me per un provino... è andata bene e sono rimasto con loro per quattro stagioni, dai 9 ai 13 anni. Poi è arrivato il Barcellona...

 

ESPANYOL E BARCELLONA

Visto da un calciofilo italiano, un ragazzino che a quell’età veste le maglie di entrambe le squadre di Barcellona è qualcosa di affascinante… “In realtà il flusso di giovani dall'Espanyol al Barcellona è abbastanza comune. L’Espanyol è una squadra di grande tradizione, sono molto orgogliosi della loro storia e dei loro colori, la rivalità con gli “azulgrana” è sentita anche a livello giovanile. Però sul passaggio dei loro giovani atleti al Barcellona non possono “resistere” troppo, il Barca è molto più grande e potente e quelli forti se li prende tutti… Quando me ne sono andato, all’Espanyol non l’hanno presa benissimo (sorride), ma li capisco, anche io ero molto legato all’ambiente, sarei anche rimasto, però se ti chiama il Barcellona puoi dire di no?

 

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LA CANTERA DEL BARCA

“Sono arrivato al Barcellona a 14 anni. Lì ti insegnano il “Calcio”, tecnica e possesso, giocare sempre la palla rasoterra e mai buttarla. In fondo, è anche il credo calcistico di mio padre e di questo devo ringraziarlo perchè lui mi ha fornito le basi. Sono stati tre anni splendidi, poi c'è stato qualche problema con il rinnovo del contratto e la mia esperienza lì è terminata. Sai, stare nella cantera del Barca è un sogno ma può essere anche una gabbia, perchè ci sono tanti giovani molto bravi e quelli che fanno il salto in Prima Squadra non sono così tanti, soprattutto negli ultimissimi anni. Tolti Sergi Roberto, Bartra e qualcun altro, i Top Player sono arrivati dall'estero. Ad esempio, uno come Thiago Alcantara per trovare spazio ha dovuto emigrare. Questo per dire che ad un certo punto è normale cercare di tutelarsi contrattualmente e chiedere qualche garanzia, soprattutto se sei un giovane di prospettiva con tante offerte anche dall'estero. Insomma, mentre cercavamo l'accordo, si sono “inserite” un po' di squadre che mi volevano: Aston Villa, Man Utd e Liverpool in Inghilterra, Real Madrid e Valencia in Spagna, Milan e Juventus in Italia... Ho scelto la Juve. Quella italiana era un'esperienza che sognavo di fare e questo è stato determinante molto più dei soldi. Oltretutto insieme a me hanno comprato anche mio fratello Jesus!”

 

L'ITALIA E LA JUVENTUS

“Arrivare in Italia con mio fratello (girato poi in prestito al Cuneo, n.d.r.) mi ha agevolato tantissimo nell'ambientamento, perchè tornare a casa la sera e trovare lui era bello. Ho imparato subito la lingua, perchè lo spagnolo non è così diverso dall'italiano, e la frequentazione del liceo mi ha permesso di perfezionarla. Calcisticamente, ho fatto i primi sei mesi da sotto età con la Primavera, alternandomi con gli Allievi. E'stato utile per apprendere la parte più fisica del calcio italiano, visto che al Barcellona si lavora quasi esclusivamente di palla e “torelli”. Gli altri due anni con la Primavera sono stati davvero ottimi: una Coppa Italia, una SuperCoppa Italiana e la fascia da Capitano (e Top Player Primavera 2012/13, n.d.r.), tanto che Mister Conte mi ha chiamato per i ritiri con la Prima Squadra e ho fatto diverse panchine con loro. Purtroppo nell'ultima parte della stagione è arrivato anche il primo infortunio “serio”, ma il bilancio dei miei anni alla Juve è davvero ottimo”.

 

UEFA YOUTH LEAGUE, LA “CHAMPIONS DEI GIOVANI”

“Ho disputato l'edizione 2013/14 della UEFA Youth League con la maglia della Juventus (5 presenze con tanto di goal al Copenhagen, n.d.r.). E' stato un peccato non essere riusciti a passare il girone eliminatorio, ma abbiamo fatto esperienze importanti, come giocare alla Ciudad Real Madrid. Tra i “blancos” il giocatore più forte che ho visto è senza dubbio Marcos Llorente, che conoscevo per averlo affrontato quando giocavo al Barcellona. Ma quell'anno c'erano anche Rabiot del Psg e Zouma del Chelsea... fortissimi. E' una bella competizione e una vetrina internazionale prestigiosa. E poi, giochi la tua partita e la sera ti vedi un match di Champions dal vivo... non male (ride)!

 

VICENZA

“Vicenza rappresenta il mio primo prestito in Serie B e il mio primo goal da professionista. Ci sono arrivato a Settembre 2014, dopo un lungo infortunio e il loro ripescaggio nella serie cadetta. Nonostante fossi fermo da 6 mesi, mi hanno fortemente voluto. Ho fatto 23 presenze in campionato, crescendo molto come uomo e come calciatore, e ho vissuto l'emozione dei playoff. Non posso che ringraziare Vicenza, anche perchè lì ho trovato... la mia fidanzata!”.

 

[min. 3.32]



COMO

“In riva al Lago mi sono trovato benissimo. Facevo il terzo di difesa nel 3-5-2, un sistema di gioco che si adatta bene alle mie caratteristiche. Anche loro mi hanno cercato con insistenza, ho messo insieme 13 presenze ed è stata una bella esperienza, nonostante la classifica. Onestamente non riesco a spiegarmi il perchè le cose siano andate così male sul campo, di sicuro la squadra non merita i punti che ha. A volte facevamo anche ottime prestazioni, andavamo in vantaggio ma poi non riuscivamo a tenere il risultato. Mi è spiaciuto andarmene e non poter aiutare i compagni in un momento così difficile, ma l'occasione Crotone era davvero irrinunciabile...”

 

F.C. CROTONE

Pol Garcia Tena è passato dal fondo alla vetta della classifica, con un solo grande salto: “Quando a Gennaio c'è stata la possibilità di venire a Crotone, non ci ho pensato due volte. Sarebbe troppo facile dire per la posizione in classifica, la realtà è che il Crotone gioca un calcio bellissimo che è sotto gli occhi di tutti. Ho ritrovato la difesa a 3 (nel 3-4-3 di ispirazione “Gasperiniana”, n.d.r.) e Mister Juric è un tecnico eccezionale, uno che mi ha dato piena fiducia fin da subito. Nonostante venissi da 11 partite perse per un infortunio non gestito benissimo, anche per colpa mia, mi sono subito integrato in squadra riuscendo a ritagliarmi 5 presenze in campo. E poi c'è un D.S., Peppe Ursino, che è famoso per come sa lanciare e valorizzare i giovani talenti. Qui ce ne sono tanti, ma la cosa bella è che tutti hanno una possibilità, il Mister non guarda l'età ma come lavori sul campo. L'impatto con il mondo Crotone è stato davvero straordinario”.

 

IDOLI E HOBBIES

Da piccolo avevo in camera il poster di Ronaldo, il Fenomeno! In casa mia si simpatizzava Madrid, ma mio padre ci ha insegnato da subito ad accantonare il tifo e vedere il calcio in modo molto professionale, così gli “idoli” di cui ti posso parlare sono calciatori che rappresentano per me un esempio per il mio ruolo in campo. A Torino ho avuto tre Maestri che si chiamano Barzagli, Bonucci e Chiellini. Loro mi hanno insegnato tanto e mi hanno dato un sacco di consigli. Come difensori, posso citare anche Fabio Cannavaro e Nesta, due grandissimi, e Paolo Maldini, il difensore più forte e completo dell'epoca moderna. Per quanto riguarda gli altri ruoli, sono giovane ma ricordo bene il Milan di Seedorf e Pirlo. Andrea Pirlo, poi, è stato con me alla Juve, ho avuto la fortuna di allenarmi con lui e altri campioni assoluti, come Del Piero, Tevez, Pogba. Mi piacciono i calciatori di classe, come Zidane, un altro fenomeno... Per quanto riguarda gli altri sport, li seguo quasi tutti, in particolare quelli dove sono coinvolti gli atleti spagnoli: il basket, la pallamano, il tennis con Rafa Nadal, la MotoGP con i grandi duelli tra Rossi, Lorenzo e Marquez...

Come hobby, mi piace uscire a cena quando possibile e andare al cinema con la mia ragazza”. Manca solo una domanda, che poteva essere la prima ma abbiamo tenuto in chiusura... Ma Lionel Messi? Com'è un alieno visto da vicino?

“Lo vedevo sempre, anche se non mi sono allenato direttamente con lui. Che dire di Leo che non sia già stato detto... Ti passa vicino, lo guardi dall'alto al basso, minuscolo, e cerchi di capire quale sia il segreto che gli consente di telecomandare il pallone e tenerlo sempre attaccato al piede...”

Magie del Calcio.

 

Fonte: www.redbull.com

 

 

 

forza ragazzo, qui hai gente che ti apprezza da anni

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Calcio - PROSPETTI: Mattia Vitale

Mattia, linfa Vitale per il futuro della Juventus | di Rinaldo Salino - 5 agosto 2015

 

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Ognuno ha fatto la sua parte.

Non sarà un triplete soltanto sognato e “accarezzato” a scalfire la straordinaria stagione della squadra bianconera, nella quale ogni pedina dello scacchiere di Mister Massimiliano Allegri ha rivestito un ruolo fondamentale. Così va quando si costruiscono le grandi annate: il gruppo dei “sempre presenti” tira la volata, ma anche chi gioca poco può essere determinante, se si fa trovare pronto e decisivo. E quindi, anche i 27 minuti complessivi disputati in campionato da Mattia Vitale, centrocampista classe '97, possono essere letti come un segnale positivo e importante per il presente e il futuro di Madama. Chi segue con attenzione e costanza il calcio giovanile conosce Mattia Vitale come uno dei centrocampisti più talentuosi, non soltanto del mondo Juve ma a livello nazionale. Il ragazzo non ha ancora compiuto 18 anni, essendo nato a Bologna il 1 Ottobre 1997: un altro tassello di quell'Emilia-Romagna che sembra essere regione fertile di talenti, una sorta di serbatoio privilegiato per la nostra rubrica Prospetti (Hachim Mastour è di Reggio Emilia, Simone Minelli di Carpi e Pierluigi Gollini è nato a Bologna ma cresciuto a Poggio Renatico, in provincia di Ferrara). All'ombra delle Due Torri, Mattia ha mosso i primi passi da calciatore nel Persiceto 85, squadra locale che lo ha forgiato tecnicamente.

L'U.S. Pigna Calcio di Verde, l'U.S.O. Ghedi di Bonazzoli, la Polisportiva Delle Vittorie di Scamacca, la Dorando Pietri Carpi di Minelli, l'U.S. Reggio Calcio di Mastour, la Libertas e la Poggese di Gollini: sarebbe bello dedicare una rubrica a parte a queste squadre, polisportive, scuole calcio dai nomi simpatici e spesso sconosciuti a tutti noi. Qualcuna, addirittura, non esiste più o ha cambiato la denominazione sociale. Ma ognuna di queste piccole realtà riveste o ha rivestito un ruolo fondamentale nella crescita dei giovanissimi talenti che incontriamo oggi sui campi di tutta Italia. Perchè da noi di talenti ce ne sono, eccome. E questo è stato il percorso di Mattia Vitale che, in breve tempo, ha conquistato la casacca più ambita da quelle parti... quella del Bologna Football Club 1909. In rossoblu, Mattia è approdato all'età di 12 anni, cominciando come attaccante, peraltro con ottimi risultati.

Gradualmente, Vitale ha arretrato il suo raggio d'azione: la sua capacità di “vedere” il gioco e dettarne i tempi hanno fatto di lui un ottimo centrocampista centrale, capace di tessere la tela della manovra. Della punta gli è rimasta la propensione naturale a cercare la porta, sia con conclusioni dalla distanza che con inserimenti puntuali negli spazi. Come spesso succede quando sei bravo, una grandissima squadra ti tiene d'occhio per un po', fino a sferrare l' “attacco” decisivo. E così, nell'estate del 2011, Mattia Vitale ha preso la strada di Torino, sponda Juventus.

Cavilli contrattuali hanno rinviato di qualche mese il suo debutto nei Giovanissimi bianconeri, poi la trafila di Mattia è stata veloce e molto brillante. La categoria che ha messo in luce appieno le qualità tecniche e tattiche del ragazzo è stata quella degli Allievi (5 reti in 24 presenze, tra Allievi A e B, e una vittoria con goal nel prestigioso Trofeo giovanile “Arco di Trento”), tanto che il nome di Vitale si è sparso molto in fretta tra gli addetti ai lavori come uno di quelli da non lasciarsi scappare.

Nell'estate del 2014, il neo allenatore bianconero Massimiliano Allegri è talmente conquistato dalle prestazioni del ragazzo e dalla sua applicazione durante gli allenamenti, da decidere di aggregarlo alla Prima Squadra e portarselo in Tourneè in Oriente, dove Vitale gioca una mezzora contro l'Indonesia, partendo poi da titolare contro Singapore. Ma il momento preciso in cui il cosiddetto “grande pubblico” si accorge di Vitale coincide con il Trofeo Tim di Reggio Emilia, il classico triangolare estivo che tutti fingono di snobbare ma poi si sciroppano avidamente davanti al televisore, ordinando anche pizza e birra, perchè comunque rappresenta uno dei primi assaggi di “calcio vero”. Lì Vitale piazza un assist decisivo a Roberto Pereyra, negli scampoli finali dei 45' di Juventus-Sassuolo: è il goal-vittoria per i bianconeri e il giorno dopo qualcuno nei bar ridacchia soddisfatto con il giornale aperto sul tavolo: “Hai visto il ragazzino?”.

Allegri non perde di vista Vitale, regalandogli una manciata di convocazioni in campionato (complici anche alcuni infortuni tra i “Big”), ma consentendogli di disputare la Youth League con la Primavera di Mister Fabio Grosso. La Juventus Baby, a differenza della Prima Squadra, non passa il girone con Malmoe, Atletico Madrid e Olympiacos (solo 5 punti alla fine) ma Vitale mette insieme 4 presenze su 6 match, per un totale di 274 minuti complessivi. Non arrivano goal o assist, anche se Mattia si fa notare per le sue indiscusse qualità e un discreto caratterino (2 cartellini rossi in 4 partite).

Quando scatta il nuovo anno, Mister Allegri lo porta in panca contro il Napoli l'11 Gennaio e il ragazzo sogna uno scampolo di gara ed il conseguente debutto in Serie A, che però avviene esattamente tre mesi dopo: l'11 Aprile 2015 a Parma, una decina di minuti al posto dell'altro baby Kingsley Coman, in una partita che la Juventus perde e che può essere ricordata solo per il grande orgoglio di un Parma ferito nell'anima ma mai domo. Il 9 Maggio è ancora festa per Vitale, che concede il bis in campionato sostituendo Pereyra (l'uomo a cui aveva servito l'assist al Trofeo Tim) ad un quarto d'ora abbondante dal termine della gara contro il Cagliari. Allegri e Grosso hanno lavorato molto per affinare le qualità tecniche del ragazzo, utilizzandolo nella sua posizione preferita, che non è più quella di centrale ma di interno sinistro, o destro che si accentra per sfruttare meglio il mancino, piede prediletto. Tecnica pura abbinata ad una buona struttura fisica e una notevole resistenza muscolare: sono tutte qualità che non potevano lasciare indifferenti i Commissari Tecnici delle Nazionali Giovanili.

Con l'Italia, Mattia Vitale ha già fatto un piccolo percorso che lo ha portato dall'Under 15 all'Under 18, percorso in cui ha raccolto qualche presenza e non poche soddisfazioni, tra le quali un goal contro la Russia in Under 16. La maglia azzurra è un'emozione unica ma “pesa”, come ha ricordato il ragazzo in un'intervista, nella quale ha scherzato sul giorno del debutto con l'Italia, avvenuto nell'Aprile 2012 contro la Slovenia, al Torneo delle Nazioni: “Quel giorno sono partito titolare, ma ero talmente emozionato che le gambe andavano da una parte e la testa dall'altra. Il Mister mi ha tolto dopo 10 minuti...”.

Fuori dal campo, Mattia è un ragazzo spigliato e sveglio: in molti lo paragonano a Miguel Veloso ma per i suoi idoli lui guarda al passato recente e al presente di Casa Madama, a Mastro Pirlo e al Principino Marchisio, dai quali ha imparato in allenamento i trucchi del mestiere. Ama molto il basket NBA mentre le sue simpatie calcistiche, Juventus a parte, lo portano alle sue origini calcistiche e anagrafiche: Bologna, ovviamente, e Avellino (la città del papà), due squadre con cui peraltro la Juve ha sempre avuto, storicamente, un buon flusso di giocatori. Mentre scriviamo, impazza il calciomercato e per Vitale si parla di un prestito. Chissà che i bianconeri non decidano di mandarlo a giocare proprio in una delle sue squadre del cuore, che stanno lavorando per tornare grandi... Di certo, c'è che la Juventus ha trovato un futuro campione.

 

Fonte: www.redbull.com

 

c'è anche vitale

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#Week35 - Il Weekend dei Giovani Bianconeri in prestito : SERIE B

 

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33ª Giornata

 

26 Marzo 2016 ----> Livorno - Pro Vercelli 0-1 : Nel Livorno in campo dal primo minuto Carlo Pinsoglio. Indisponibili Andrea Schiavone e Cristian Bunino. Nella Pro Vercelli indisponibile Fausto Rossi

26 Marzo 2016 ----> Modena - Cagliari 1-2 : Nel Cagliari assente per squalifica Andrés Tello. Indisponibile Alberto Cerri, impegnato con l'Italia Under21 nelle gare di qualificazione all'Europeo

26 Marzo 2016 ----> Como - Virtus Entella 1-1 : Nel Como in campo dal primo minuto Eric Lanini, sostituito al 51'. Nell'Entella panchina per Hector Otin

26 Marzo 2016 ----> Virtus Lanciano - Perugia 0-1 : Nel Lanciano titolare Mattia Vitale. Panchina per Stefano Padovan. Non convocato King Udoh. Nel Perugia titolare Leonardo Spinazzola

26 Marzo 2016 ----> Cesena - Latina 3-0 : Nel Cesena impegnati con le rispettive nazionali Lorenzo Rosseti (Italia U21) e Hördur Magnússon (Islanda)

26 Marzo 2016 ----> Ternana - Pescara 1-0 : Nel Pescara subentrato al min.83 Cristian Pasquato. Panchina per Vincenzo Fiorillo. Indisponibile Rolando Mandragora, convocato in Under21

26 Marzo 2016 ----> Avellino - Crotone 0-0 : Nel Crotone in campo dal primo minuto Pol García Tena

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#Week35 - Il Weekend dei Giovani Bianconeri in prestito : LEGA PRO

 

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LEGA PRO - 28ª Giornata

 

23 Marzo 2016 ----> Lupa Roma - Santarcangelo 0-0 : Nel Santarcangelo in campo dal primo minuto Francesco Margiotta, sostituito al 60'. Indisponibile Carlo Ilari

23 Marzo 2016 ----> Pistoiese - Pontedera 1-3 : Nel Pontedera titolare Gregorio Luperini, autore dell'ASSIST per il terzo gol e ammonito al min 81. Indisponibile Elvis Kabashi. Non convocato Nicolò Curti

23 Marzo 2016 ----> Maceratese - Prato 1-0 : Nel Prato panchina per Lorenzo Benucci

 

24 Marzo 2016 ----> Alessandria - Pordenone 1-0 : Nel Pordenone subentrato al 77' Stefano Beltrame. Panchina per Eros Castelletto

24 Marzo 2016 ----> Lumezzane - FeralpiSalò 1-1 : Nella FeralpiSalò non convocato Nazzareno Belfasti

24 Marzo 2016 ----> Rimini - Carrarese 1-1 : Nel Rimini panchina per Francesco Anacoura e Vlad Marin. Nella Carrarese titolari Luca Barlocco e Davide Cais. Subentrati nella ripresa Michele Cavion (61') e Matteo Gerbaudo (82'). Panchina per Christian Tavanti. Indisponibile Timothy Nocchi

 

26 Marzo 2016 ----> Cosenza - Lecce 3-4 : Nel Lecce subentrato al 64' Matteo Liviero

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#Week35 - Il Weekend dei Giovani Bianconeri in prestito : CAMPIONATI ESTERI

 

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Segunda División (Spagna) | 31a Giornata ----> Leganés - Elche 0-0 : Nel Leganés in campo dal primo minuto Gabriel Appelt Pires, sostituito al 46'. Nell'Elche indisponibile Franco Cristaldo (infortunato) **

Segunda División (Spagna) | 31a Giornata ----> Saragozza - Girona 0-3 : Nel Girona non convocato Marcelo Djalo

Segunda División B (Spagna) | 31a Giornata ----> Granada B - Cartagena 1-3 : Nel Granada B in campo dal primo minuto Nico Hidalgo

 

 

** Giocatore con diritto di opzione

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Vajebah Sakor, centrocampista di proprietà della Juventus, ha concluso il suo periodo in prestito al Westerlo e si è trasferito con medesima formula ai norvegesi del Valerenga. A darne l'annuncio è stato lo stesso club su Facebook, annunciando che il prestito si concluderà il prossimo 30 giugno.

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Vajebah Sakor, centrocampista di proprietà della Juventus, ha concluso il suo periodo in prestito al Westerlo e si è trasferito con medesima formula ai norvegesi del Valerenga. A darne l'annuncio è stato lo stesso club su Facebook, annunciando che il prestito si concluderà il prossimo 30 giugno.

 

Ho letto ieri ma avevo completamente dimenticato sefz

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Vajebah Sakor, centrocampista di proprietà della Juventus, ha concluso il suo periodo in prestito al Westerlo e si è trasferito con medesima formula ai norvegesi del Valerenga. A darne l'annuncio è stato lo stesso club su Facebook, annunciando che il prestito si concluderà il prossimo 30 giugno.

 

Giocatore completamente perso, appena sei mesi di notorietà appena arrivato da noi, con prestazioni promettenti (e una traversa del San Paolo che ancora trema), poi il vuoto più assoluto. Peccato.

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Giocatore completamente perso, appena sei mesi di notorietà appena arrivato da noi, con prestazioni promettenti (e una traversa del San Paolo che ancora trema), poi il vuoto più assoluto. Peccato.

 

Eppure non era sembrato affatto male.

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Sakor quando è arrivato da noi ha impressionato perché molto più maturo dei suoi coetanei. Alla luce dei fatti si trattava probabilmente di una questione di sviluppo precoce, che non è una rarità per i ragazzi di colore, in quanto poi il suo sviluppo non ha avuto ulteriori progressi apprezzabili..

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Sakor quando è arrivato da noi ha impressionato perché molto più maturo dei suoi coetanei. Alla luce dei fatti si trattava probabilmente di una questione di sviluppo precoce, che non è una rarità per i ragazzi di colore, in quanto poi il suo sviluppo non ha avuto ulteriori progressi apprezzabili..

Era certemente un "precoce" ma in poco tempo ha anche avuto uno sviluppo fisico impressionante che me lo aveva reso quasi irriconoscibile, e questo comporta anche una ridistribuzione di pesi ed equilibri corporei che non sempre si assorbono (e si metabolizzano nella testa ossia nei meccanismi precedentemente automatizzati) in tempi rapidi.

Magari in un campionato più fisico come quello norvegese, e ritornando "a casa", riesce a ritrovare i giusti equilibri e riproporsi per farsi valutare con continuità e far capire che calciatore é (può essere) in verità.

No roba da juve é scontato ora come lo era prima, però.

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regaliamo coman [...]

 

Regalami 30 milioni. In due o tre anni, fai come vuoi uhuh

 

posso dire che ancora non ci ho capito un XXX?

 

regaliamo coman e dal boca per tevez nn ci guadagnamo manco delle promesse? ci hanno sbolognato il più scarso?

 

Occorre sottolineare che l'articolo è di calciomercato.com ed è pieno di "supposizioni", se così possiamo chiamarle :)

Detto questo, con la cessione (forzata) di Tevez i dirigenti si sono dovuti inventare qualcosa, vista la totale mancanza di "liquidità" del boca. Vedremo... .boh

Su Vadalà non riesco ancora ad esprimere un parere così "netto"...

 

 

P.S.

Non aggirare il filtro

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Regalami 30 milioni. In due o tre anni, fai come vuoi uhuh

 

 

 

Occorre sottolineare che l'articolo è di calciomercato.com ed è pieno di "supposizioni", se così possiamo chiamarle :)

Detto questo, con la cessione (forzata) di Tevez i dirigenti si sono dovuti inventare qualcosa, vista la totale mancanza di "liquidità" del boca. Vedremo... .boh

Su Vadalà non riesco ancora ad esprimere un parere così "netto"...

 

 

P.S.

Non aggirare il filtro

hai dato un 96 buono(perchè che fosse medio/buono lo capiva anche un cieco) a una squadra diretta concorrente

 

non ritieni che diventi un campione? allora lo vendi a 25 mln. bene, condivisibile o meno ma è una scelta sensata

 

invece lo presti, per due anni, a 3.5 mln a stagione

quindi niente plusvalenza, solo 3,5 mln da mettere a bilancio, ovvero lo stipendio lordo di padoin

al termine di questi due anni, dopo averlo testato a loro piacimento, gli scenari sono due:

 

- è uno scarsone, caratteraccio, mediocre... etc etc...te lo ridanno indietro(niente plusvalenza)

 

- è un buon giocatore di 21 anni ---> ti danno 21 mln, ovvero il prezzo che in inghilterra nel 2017 pagheranno per acquistare un portaborracce, un termos per il the caldo, una coperta scaldagambe per la panchina e un terzino scarso di 27 anni(plusvalenza di 21mln nell'esercizio 2017/18)

 

 

io giuro che nella logica ma soprattutto nella modalità non ci vedo NULLA di intelligente e sensato

 

o lo vendi subito a 25mln e allora lo capisco ma così NON ha alcun senso

 

(e NON sono un fan di coman, eh)

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Non capisco perchè dovremmo fare favori al Real e al Boca.

Prendiamo questo Betancour e rispediamogli el bomboletta Vadalà.

 

In merito a Sakor, se vedeva lontano un miglio che basava tutto sulla strapotere fisico e che aveva i piedi montati al contrario.

Ma se hanno fatto carriera Chibsah e Acquah può farla pure lui.

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hai dato un 96 buono(perchè che fosse medio/buono lo capiva anche un cieco) a una squadra diretta concorrente

 

non ritieni che diventi un campione? allora lo vendi a 25 mln. bene, condivisibile o meno ma è una scelta sensata

 

invece lo presti, per due anni, a 3.5 mln a stagione

quindi niente plusvalenza, solo 3,5 mln da mettere a bilancio, ovvero lo stipendio lordo di padoin

al termine di questi due anni, dopo averlo testato a loro piacimento, gli scenari sono due:

 

- è uno scarsone, caratteraccio, mediocre... etc etc...te lo ridanno indietro(niente plusvalenza)

 

- è un buon giocatore di 21 anni ---> ti danno 21 mln, ovvero il prezzo che in inghilterra nel 2017 pagheranno per acquistare un portaborracce, un termos per il the caldo, una coperta scaldagambe per la panchina e un terzino scarso di 27 anni(plusvalenza di 21mln nell'esercizio 2017/18)

 

 

io giuro che nella logica ma soprattutto nella modalità non ci vedo NULLA di intelligente e sensato

 

o lo vendi subito a 25mln e allora lo capisco ma così NON ha alcun senso

 

(e NON sono un fan di coman, eh)

Non è così, il prossimo anno entra a bilancio la plusvalenza di Vidal ,2017 Coman.

Sai meglio di me che i giochi di bilancio sono all'ordine del giorno, soprattutto quando devi consolidare il bilancio verso il pareggio anno per anno.

Ormai programmiamo le plusvalenze anno per anno.

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posso dire che ancora non ci ho capito un XXX?

 

regaliamo coman e dal boca per tevez nn ci guadagnamo manco delle promesse? ci hanno sbolognato il più scarso?

 

insomma...con Vadalà ci siamo abbastanza tutelati

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Non capite, Vadalà è stato portato in Italia perchè comunitario. Bentancur è extracomunitario e la Juve al momento non ha posti disponibili. Penso che la Juve lascerà Bentancur in cambio di alcuni favori come scritto nell'articolo.

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hai dato un 96 buono(perchè che fosse medio/buono lo capiva anche un cieco) a una squadra diretta concorrente

 

non ritieni che diventi un campione? allora lo vendi a 25 mln. bene, condivisibile o meno ma è una scelta sensata

 

invece lo presti, per due anni, a 3.5 mln a stagione

quindi niente plusvalenza, solo 3,5 mln da mettere a bilancio, ovvero lo stipendio lordo di padoin

al termine di questi due anni, dopo averlo testato a loro piacimento, gli scenari sono due:

 

- è uno scarsone, caratteraccio, mediocre... etc etc...te lo ridanno indietro(niente plusvalenza)

 

- è un buon giocatore di 21 anni ---> ti danno 21 mln, ovvero il prezzo che in inghilterra nel 2017 pagheranno per acquistare un portaborracce, un termos per il the caldo, una coperta scaldagambe per la panchina e un terzino scarso di 27 anni(plusvalenza di 21mln nell'esercizio 2017/18)

 

 

io giuro che nella logica ma soprattutto nella modalità non ci vedo NULLA di intelligente e sensato

 

o lo vendi subito a 25mln e allora lo capisco ma così NON ha alcun senso

 

(e NON sono un fan di coman, eh)

 

Nessuno ti da 7 milioni ed in più paga l'ingaggio per valutare un giocatore, neanche gli sceicchi, figuriamoci il Bayern che é super attento ai conti.

Se ce lo dovessero "restituire" (ipotesi peraltro già scartata) han speso 10 milioni ed oltre per un giocatore dal rendimento scarso e che ti rendono a zero...non sono mica l'inter...

E' stata solo una cessione dilazionata per venire incontro evidentemente ad esigenze contabili del Bayern che aveva già uscito quasi 70 milioni tra Vidal e Douglas Costa.

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Nessuno ti da 7 milioni ed in più paga l'ingaggio per valutare un giocatore, neanche gli sceicchi, figuriamoci il Bayern che é super attento ai conti.

Se ce lo dovessero "restituire" (ipotesi peraltro già scartata) han speso 10 milioni ed oltre per un giocatore dal rendimento scarso e che ti rendono a zero...non sono mica l'inter...

E' stata solo una cessione dilazionata per venire incontro evidentemente ad esigenze contabili del Bayern che aveva già uscito quasi 70 milioni tra Vidal e Douglas Costa.

Nostre, non del Bayern. Loro si possono permettere cifre anche superiori in una sola stagione. Noi, invece, per questioni piuttosto occasionali avevamo già in preventivo di incassare una certa cifra dalla partecipazione alla champions ed avevamo già una plusvalenza importante, frutto della cessione di Vidal, con ancora un pò di soldi da spendere per Draxler : ciò non si é realizzato ed i soldi pianificati per Draxler nel conto economico relativo alla stagione corrente sono andati su Hernanes, quindi prevedendo di poter (e dovere) arrivare al pareggio di bilancio mettendo in conto nell'esercizio finanziario corrente la plusvalensa di Vidal, un ulteriore plusvalenza da Coman non era (giustamente, a mio avviso) valutata opportuna.

Quindi, ricordando che le plusvalenze non sono considerati fatti ricorrenti da poter essere messi a bilancio, e che le stesse vanno comunque tassate, hanno concordato (bayern e juve) un magheggio tale per cui loro ci hanno dato i soldi per pagare l'ingaggio al profeta (gli spiccioli che mancavano li hanno trovati risparmiando sull'ingaggio a coman) ed hanno rimandato formalmente il saldo dell'operazione : due anni, che non toglie nulla alla possibilità di anticipare l'operazione plusvalenza a quest'anno ma che avrebbe creato difficoltà nel doverla procrastinare.

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Nostre, non del Bayern. Loro si possono permettere cifre anche superiori in una sola stagione. Noi, invece, per questioni piuttosto occasionali avevamo già in preventivo di incassare una certa cifra dalla partecipazione alla champions ed avevamo già una plusvalenza importante, frutto della cessione di Vidal, con ancora un pò di soldi da spendere per Draxler : ciò non si é realizzato ed i soldi pianificati per Draxler nel conto economico relativo alla stagione corrente sono andati su Hernanes, quindi prevedendo di poter (e dovere) arrivare al pareggio di bilancio mettendo in conto nell'esercizio finanziario corrente la plusvalensa di Vidal, un ulteriore plusvalenza da Coman non era (giustamente, a mio avviso) valutata opportuna.

Quindi, ricordando che le plusvalenze non sono considerati fatti ricorrenti da poter essere messi a bilancio, e che le stesse vanno comunque tassate, hanno concordato (bayern e juve) un magheggio tale per cui loro ci hanno dato i soldi per pagare l'ingaggio al profeta (gli spiccioli che mancavano li hanno trovati risparmiando sull'ingaggio a coman) ed hanno rimandato formalmente il saldo dell'operazione : due anni, che non toglie nulla alla possibilità di anticipare l'operazione plusvalenza a quest'anno ma che avrebbe creato difficoltà nel doverla procrastinare.

 

Può essere. Ciò non toglie che si tratta di un acquisto alla fine, per 27 milioni. Che anche nel mercato folle di oggi, per un '96 che doveva dimostrare tutto.

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Può essere. Ciò non toglie che si tratta di un acquisto alla fine, per 27 milioni. Che anche nel mercato folle di oggi, per un '96 che doveva dimostrare tutto.

5+2+21. Questo recita il comunicato. Ma non ho capito il senso del "può essere" : é piuttosto chiaro il percorso finanziario dell'operazione. Poi il 96 che deve ancora dimostrare tutto é un 96 che é venuto via da Parigi a zero per fare un salto di qualità e appena ha visto la possibilità diandare al bayern ha deciso di proseguire in questo processo di crescita : avrà avuto ragione o meno solo iltempo lo dirà, certo é che lui non voleva più stare da noi quindi é cosa buona e giusta che sia andato via.

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5+2+21. Questo recita il comunicato. Ma non ho capito il senso del "può essere" : é piuttosto chiaro il percorso finanziario dell'operazione. Poi il 96 che deve ancora dimostrare tutto é un 96 che é venuto via da Parigi a zero per fare un salto di qualità e appena ha visto la possibilità diandare al bayern ha deciso di proseguire in questo processo di crescita : avrà avuto ragione o meno solo iltempo lo dirà, certo é che lui non voleva più stare da noi quindi é cosa buona e giusta che sia andato via.

 

Può essere nel senso che io nella spalmatura ci vedo vantaggi anche per il Bayern, ma che é perfettamente plausibile la tua ricostruzione interamente interna alla Juve. Poi il messaggio é partito senza che lo finissi: intendevo che mi pare poco credibile paragonare come ho letto (no da te...altrove) il prezzo di cessione di Coman, 28 milioni, a quello di Sterling (che era un nazionale inglese e per poco non trascinava con Suarez il L'pool a vincere la Premier) o a quello che avrà in futuro. Per un 19enne con zero gol in serie A, per quanto manifestamente talentuoso, 28 milioni sono una cifra congrua.

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