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Fox Vega

Juve amarcord, 2a puntata: Ascoli-Juventus 2-0 1982/83

Post in rilievo

propongo una serie di partite semisconosciute o quasi, che fanno parte della nostra storia, ma che, per svariati motivi sono diventate parti integranti della storia di piccole realtà italiane e non, che hanno vissuto la classica "giornata di gloria" e che, riviste oggi, ci fanno un po' sorridere....

 

Dopo Campobasso-Juventus della settimana scorsa, il nostro viaggio prosegue con Ascoli-Juventus del 28 novembre 1982 valida per l'11sima giornata del torneo di serie A stagione 1982/83, giocata allo Stadio Del Duca di Ascoli Piceno.

La Juventus si presenta nelle Marche con un undici che non ha bisogno di presentazioni. Nemmeno 5 mesi prima 6 componenti della rosa hanno alzato al cielo la coppa del Mondo al Bernabeu e quel pomeriggio 5 di questi sono in campo al Del Duca, gli altri 6 che completano l'11 iniziale non sono da meno: Platini, Boniek, Bettega, Furino, Brio e Prandelli. In panchina, ca va sans dire, Giovanni Trapattoni.

Il campionato è iniziato tra alti e bassi per la Juventus che ha mostrato due facce: convincente e vincente quella casalinga, insicura e poco performante quella da trasferta.

En plein di vittorie al Comunale di Torino per i bianconeri che han fatto filotto di vittorie nei precedenti 5 incontri disputati sotto la Mole contro Cesena, Napoli, Roma, Pisa e Torino nel derby. Diverso il percorso nelle uscite in trasferta dove i 4 punti racimolati in 5 partite (se ne assegnavano ancora 2 a vittoria) furono figli di un'unica vittoria a Firenze coi viola, due pareggi contro Udinese ed Avellino e due sconfitte con Sampdoria e Verona.

L'Ascoli, guidato da Carletto Mazzone alla sua seconda esperienza in terra marchigiana dopo le parentesi con Fiorentina e Catanzaro, arriva da una stagione storica conclusasi con il sesto posto a tre punti dalla qualificazione Uefa, dopo che nel 1979/80 non bastò nemmeno un quarto posto (miglior risultato di sempre dell'Ascoli) per vedere i marchigiani in Europa.

Si tratta indubbiamente del periodo storico più florido per il sodalizio guidato dall'istrionico presidente Costantino Rozzi, alla guida del club dal lontano 1968 quando l'Ascoli militava in serie C.

In quel giorno i bianconeri marchigiani si presentarono in campo, dopo uno stentato inizio di campionato, con un giovane e promettente Paolo Monelli come centravanti in prestito dalla Fiorentina, ma sopratutto con uno scafato ed esperto numero SETTE che in quel pomeriggio visse un giorno di gloria, diventando un vero e proprio hero, just for one day (doveroso omaggio a David Bowie): Walter Alfredo Novellino, proprio lui, l'ex allenatore tra le altre di Torino e Sampdoria.

Il match terminerà 2-0 con due goals di Novellino, il secondo con uno splendido arcobaleno di interno destro a girare dal limite.

L'Ascoli dopo una stagione travagliata, si salvò all'ultima giornata battendo il Cagliari 2-0 nel più classico degli spareggi salvezza che costrinse i sardi alla retrocessione, ma non tornò più ai livelli di quegli anni fatto salvo per la vittoria della Mitropa Cup nel 1987 e per qualche sporadica apparizione in A negli anni 2000.

La Juventus concluse al secondo posto alle spalle della Roma di Liedholm, ma la beffa più grande ed atroce arrivò il 25 maggio 1983 ad Atene con la sconfitta in finale di Coppa dei Campioni contro lo sfavoritissimo Amburgo.

La profonda delusione venne solo lievemente addolcita dalla vittoria della coppa Italia nella doppia finale con il Verona.

 

 

Ecco le formazioni in campo:

ASCOLI: Brini, Anzivino, Boldini, Menichini, Gasparini, Nicolini, Novellino, De Vecchi, Pircher (Muraro dall'89'), Greco (Carotti dal 76'), Monelli. ALL.Mazzone

JUVENTUS: Zoff, Gentile, Prandelli, Furino, Brio, Scirea (Bonini dal 46'), Bettega, Tardelli, P.Rossi, Platini, Boniek. ALL.Trapattoni

 

reti: Novellino 25' e 45'

 

arbitro: Benedetti

 

a voi le immagini con le interviste a Trapattoni, Gentile e Tardelli...

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Essendo io ascolano, e mio padre era il braccio destro del presidentissimo Costantino Rozzi(quello che é ora Marotta nella Juve)nell'Ascoli delle meraviglie..ho un legame familiare particolare con l'Ascoli Calcio. Ricordo questa partita come fosse ieri, visto che venne la MIA Juve al Del Duca..ahh, altri tempi..ho tantissimi ricordi in quello stadio, in tribuna e negli spogliatoi..strinsi la mano a Platini ero un bambino..

Ciao presendentissimo

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Essendo io ascolano, e mio padre era il braccio destro del presidentissimo Costantino Rozzi(quello che é ora Marotta nella Juve)nell'Ascoli delle meraviglie..ho un legame familiare particolare con l'Ascoli Calcio. Ricordo questa partita come fosse ieri, visto che venne la MIA Juve al Del Duca..ahh, altri tempi..

c'ero anche io con mio padre, pomeriggio tristissimo

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c'ero anche io con mio padre, pomeriggio tristissimo

io ero "obbligato" a guardarla in tribuna d'onore con Rozzi e la dirigenza ascolana..come ogni domenica :d ma quando veniva la mia Juve aveva un sapore diverso, per lo meno strinsi la mano a Platini e incontrai Zoff e altri giocatori negli spogliatoi

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mi ricordo pure questa novellino aveva talento ma poca testa

Da allenatore poi la testa è rimasta quella e il talento è anche diminuito :d

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Io sono nato nell'anno della prima, storica promozione dell'Ascoli in serie A. Nei "derby" bianconeri contro la Juventus ho sempre fatto il tifo per il Picchio, lo confesso. Ma devo ammettere che la mia passione per la Juventus nacque proprio in quella stagione: Tardelli era il mio calciatore preferito, Pablito ci aveva fatto vincere il mondiale, Zoff aveva alzato la coppa, Platini incantava tutti. Erano tutti calciatori della Juventus, non potevo non innamorarmene.

All'epoca ero in terza elementare e frequentavo i figli degli amici dei miei genitori, per la gran parte interisti, tutti di San Benedetto e tifosi rossoblu. Io ero il più piccolo di tutti e quando giocavamo a pallone gli altri volevano essere chi Altobelli, chi Beccalossi, chi Hansi Muller, e a me lasciavano soltanto il ruolo di Marini...

Ricordo che in quella domenica i miei amici interisti erano tutti a favore della Juventus per gufare l'Ascoli, e come al solito scelsero la squadra sbagliata. Ma i gufi rimasero molto più scornati il giorno della salvezza contro il Cagliari, mentre io scorrazzavo qua e là a braccia alzate...

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Ricordo più volentieri le successive due casalinghe contro l'Ascoli @@

 

Se non sbaglio una delle due realizzammo sette gol e Tacconi parò un rigore, vincendo una cassa di vino, come il primo marcatore che però non ricordo chi fu... :)

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Se non sbaglio una delle due realizzammo sette gol e Tacconi parò un rigore, vincendo una cassa di vino, come il primo marcatore che però non ricordo chi fu... :)

 

Alcuni la assegnano a Rossi ed altri a Boniek (come l'ultima alcuni a Penzo altri a Vignola).spero si siano spartiti la cassa ;)

 

Prima giornata di campionato 7-0 all'Ascoli.tre giorni dopo altri 7 gol in Coppa delle Coppe al Lechia Danzica. La squadra mise subito in chiaro quali erano i propositi per la stagione.Si ripartì con rabbia sulla falsa riga di Coppa Italia e Mundialito per rimediare alle delusioni della Coppa Campioni e del campionato precendenti.Il risultato fu una splendida cavalcata che culminò con la doppietta campionato-Coppa delle Coppe per una delle annate più belle e vincenti di sempre.

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Trapattoni vattene, Platini elefantessa incinta, Rossi paracar... Ah no, chiedo scusa... :-)

 

Ti sei scordato Boniperti dimettiti, Agnelli vendila, Zoff e Bettega vecchietti da ospizio!!

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Scirea, bettega, platini...fuore le "***"!

Prestazione oscena, zero voglia, zero cattiveria. A giugno via tutti.

 

Di questo passo, torneranno i settimi posti.

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Trapattoni vattene, Platini elefantessa incinta, Rossi paracar... Ah no, chiedo scusa... :-)

 

post del mese .allah

 

grazie fox adoro questi topic amarcord. una delle prossime potrebbe essere foggia juve 2-0 con il foggia delle meraviglie di zeman, la partita da cui lippi disse nacque uno squadrone

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Io c'ero.

In quegli anni le trasferte ad Ascoli erano un test durissimo era una signora squadra...

E purtroppo c'ero anche ad Atene...

No non porto sfiga...c'ero pure a Roma :d

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Azz... gli amarcord riguardano delle strampalate batoste...

E' passato tantissimo tempo, pensa che io ricordavo un Ascoli-Juve 0-7 (o forse 0-5) e pensavo fosse proprio l'82-83 perchè ricordavo dei gol di Bettega...

In ogni caso, i giocatori citati mi riportano agli album delle figurine panini... quanto tempo. :(

 

PS Zoff era proprio allergico ai tiri da fuori, eh

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Azz... gli amarcord riguardano delle strampalate batoste...

E' passato tantissimo tempo, pensa che io ricordavo un Ascoli-Juve 0-7 (o forse 0-5) e pensavo fosse proprio l'82-83 perchè ricordavo dei gol di Bettega...

In ogni caso, i giocatori citati mi riportano agli album delle figurine panini... quanto tempo. :(

 

PS Zoff era proprio allergico ai tiri da fuori, eh

82-83 juve-ascoli 5-0

83-84 juve-ascoli 7-0

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Ero in macchina con i miei,senza autoradio.

Venimmo a sapere della sconfitta chiedendo a due tifosi del topo da poco usciti dallo stadio (avevano perso pure loro).

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Bellissima rubrica.

Di primo acchito mi colpiscono:

 

- lo stadio strapieno;

- ritmi che oggi non si vedono neanche in Lega Pro....si dice sempre che i giocatori di un tempo erano più tecnici, ma cavoli avevano il doppio del tempo. Sfido che le inglesi, già molto più "intense" all'epoca, dominassero in Europa, nel resto del continente camminavano...

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Azz... gli amarcord riguardano delle strampalate batoste...

 

si si l'ho specificato nel thread iniziale, sono partite un po' finite nel dimenticatoio per noi juventini, ma che hanno rappresentato partite storiche o quasi per le piccole realtà, italiane o non, con le quali ci siamo confrontati... nelle prossime "puntate" ci saranno anche dei pareggi inattesi che per i nostri avversari valsero più di una vittoria...

 

ogni giovedì ne farò una diversa .ok

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- ritmi che oggi non si vedono neanche in Lega Pro....si dice sempre che i giocatori di un tempo erano più tecnici, ma cavoli avevano il doppio del tempo. Sfido che le inglesi, già molto più "intense" all'epoca, dominassero in Europa, nel resto del continente camminavano...

 

I tempi cambiano (quando vidi per la prima volta un servizio sulla finale di Italia-Brasile del 1970 fui colpito dal fatto che i giocatori sembrava camminassero in campo :) ); oggi tutti sono molto più atletici e palestrati, ma la tecnica rimane... solo che hanno poco tempo per "esibirla" o almeno si fanno cose in apparenza semplici a una velocità e con una pressione molto differente.

Quanto alla dominazione inglese in europa, erano sì tradizionalmente più agonisti ma avevano ovviamente anche ottimi giocatori. Ciò nonostante questa Juve (che anche se nel video sembra camminare ;) ) come sappiamo ebbe un ciclo europeo davvero enorme (finale Coppa dell'83 - vittoria in Coppa Coppe dell'84 + supercoppa, vittoria in Coppa Campioni dell'85 con annessa Intercontinentale).

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nelle prossime "puntate" ci saranno anche dei pareggi inattesi che per i nostri avversari valsero più di una vittoria...

 

sempre in tema, ricordo delle partite in Europa di questo stesso periodo in cui il centravanti della malcapitata squadra maltese (o cipriota o finlandese) esultava come un pazzo dopo aver siglato il gol della bandiera sul 5-0 :) giustamente una cosa da raccontare poi ai nipotini davanti al camino nei giorni d'inverno

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