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effe1986

Revenant - Redivivo (The Revenant)

Post in rilievo

Il bello però è che la mia critica verte più che altro sull'utilizzo delle immagini sefz

La storia ha lacune sì ma se la struttura visiva del film fosse più chiara e forte, ci faresti meno caso. In Per un pugno di dollari, Clint Eastwood vince sempre ed è sempre più furbo di tutti, la storia è lineare e non c'è nulla di nuovo nel tema, è un western. Come Chuck Norris quasi :d È il modo di girarlo che è quasi rivoluzionario, l'ironia di fondo, la spontaneità nel rimasticare un genere con tempi e montaggi diversi. Le immagini diventano una prosecuzione del protagonista il quale, con sole tre espressioni del viso, ci dice di più sulla vita rispetto al povero Dicaprio costretto nei panni di un simulacro forzato di dramma ed eroismo.

 

Invece per me, per esempio, Per un pugno di dollari ha una sceneggiatura pregevole.

In primis non mi pare che non ci sia nulla di nuovo nel tema.

Anzi, direi l'opposto.

Quando uscì fu anche aspramente criticato perché non aveva niente a che fare con i classici film western.

La gente rimase stranita per la presenza di così tanta violenza.

Scorsese elogiò Leone proprio per la sua innovazione.

"Leone creò nuove maschere per il western, e costruì nuovi archetipi per un genere che aveva bisogno di influenze fresche... era come la revisione di un genere in qualche modo - o un'evoluzione del genere, perché il genere western stava diventando vecchio in quel tempo".

Sergio Leone è un innovatore sia per il modo di girare, sia per il genere stesso.

 

Ma basta vedere i personaggi stessi che sono presenti nei suoi film.

Ma poi ci sono dei dialoghi...brevi, coincisi....che sono passati alla storia.

 

Per me la sceneggiatura di quei film è di assoluto livello.

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La qualità del lavoro filmico, tuttavia, per me dovrebbe essere abbastanza oggettiva e lo so, questa richiede fatica ed anche applicazione (la visione di tanti film e arte in generale), perché implica mettersi nei panni di qualcun altro o di altri punti di vista.

 

Assolutamente, son d'accordo. È come quando osservi il David di Michelangelo o, più "terra terra", riguardi il video del secondo gol di Maradona contro l'Inghilterra a Messico '86. Non importa che tu abbia un'antipatia per Michelangelo o che tifi Juve invece che Napoli. Osservi quelle due opere d'arte, in silenzio, e ti bei della loro grandiosità. L'arte più pregevole, più forte, più pura è quella globale, quella al cui cospetto si inchina chiunque, senza distinzioni soggettive.

Io ho iniziato questo viaggio nel cinema da pochissimo, saranno due annetti circa. Sono un vero e proprio newbie ed infatti conosco ben pochi film, ma per mia indole amo commentare e confrontarmi, in quanto unico mezzo, quest'ultimo, per imparare ed ampliare i propri orizzonti. Sicuramente The Revenant non rientra nei canoni dell'arte assoluta, a differenza magari di altre pellicole che sono insindacabilmente meravigliose e che esulano dall'opinione. Appartiene sicuramente a quella categoria di film che, tecnicamente sono quasi indiscutibili, ma che esteticamente e/o eticamente sono ancora soggetti al giudizio soggettivo e quindi possono piacere o meno, annoiare o meno, e così via.

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In primis non mi pare che non ci sia nulla di nuovo nel tema.

 

Da wikipedia:

Per iniziare a lavorare alla sceneggiatura, il regista si procurò una traduzione del copione di Yojimbo dal giapponese all'italiano, benché non volesse seguire pedissequamente lo svolgimento del film: "Mi feci fare una traduzione del copione solo per essere sicuro di non ripeterne nemmeno una parola. Tutto ciò che volli mantenere fu la struttura di base del film di Kurosawa. Concepii l'intero trattamento in cinque giorni con Duccio Tessari. Il titolo provvisorio era Il magnifico straniero. Tessari non capiva bene cosa stavo facendo. Fece girare per Roma la voce che ero diventato un po' strano. Poi scrissi l'adattamento, da solo, in una quindicina di giorni. Seduto nel mio appartamento a Roma."

D'altro canto, Sergio Corbucci affermò che Leone copiò in moviola per filo e per segno il film di Kurosawa, cambiando soltanto l'ambientazione e i dialoghi.

 

Comunque io non volevo screditare la trama, ma volevo sottolinearne la semplicità nel suo evolversi: c'è un pistolero che non muore mai, batte tutti e riesce a fregare tutti, alla fine della fiera. Questo a dimostrazione che non servono, per forza, impuntamenti o elucubrazioni autoriali per fare un ottimo film né personaggi magniloquenti. Quando quello che vedi funziona, che il protagonista ce la faccia sempre diventa secondario. Se ciò che vedi invece zoppica, allora vedi anche i limiti di altre cose (la scrittura, gli effetti speciali, ecc..) se ce ne sono. Paradossalmente, in questo senso, le nostre critiche a Revenant sono uguali anche se con oggetto diverso. Io son partito dalla visione che non mi soddisfa e ho visto poi i limiti della trama. Tu sei partito dalla trama e quindi c'hai visto dell'evanescenza che va ad incidere anche sulla visione.

 

Che Leone fu innovatore nella regia e per il genere non ci piove :)

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Bel film, non un capolavoro. Innaritu è stato furbo a scegliere come attore Di Caprio conoscendo bene tutta la diatriba realtiva all'Oscar. Paradossalmente Inarritu ha avuto più successo con gli ultimi film, più pompati dalla stampa ma meno rilevanti dal punto di vista artistico, che con i precedenti.

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Da wikipedia:

Per iniziare a lavorare alla sceneggiatura, il regista si procurò una traduzione del copione di Yojimbo dal giapponese all'italiano, benché non volesse seguire pedissequamente lo svolgimento del film: "Mi feci fare una traduzione del copione solo per essere sicuro di non ripeterne nemmeno una parola. Tutto ciò che volli mantenere fu la struttura di base del film di Kurosawa. Concepii l'intero trattamento in cinque giorni con Duccio Tessari. Il titolo provvisorio era Il magnifico straniero. Tessari non capiva bene cosa stavo facendo. Fece girare per Roma la voce che ero diventato un po' strano. Poi scrissi l'adattamento, da solo, in una quindicina di giorni. Seduto nel mio appartamento a Roma."

D'altro canto, Sergio Corbucci affermò che Leone copiò in moviola per filo e per segno il film di Kurosawa, cambiando soltanto l'ambientazione e i dialoghi.

 

Comunque io non volevo screditare la trama, ma volevo sottolinearne la semplicità nel suo evolversi: c'è un pistolero che non muore mai, batte tutti e riesce a fregare tutti, alla fine della fiera. Questo a dimostrazione che non servono, per forza, impuntamenti o elucubrazioni autoriali per fare un ottimo film né personaggi magniloquenti.

 

Che fu innovatore nella regia e per il genere non ci piove.

 

Sì, quello lo avevo letto anche io .ok

Io intendevo proprio per il genere.

Per il genere western Leone fu proprio un innovatore.

La gente rimase letteralmente spiazzata.

La trama non è complessa...ma a me sembra un'ottima sceneggiatura per la caratterizzazione dei personaggi, per alcuni dialoghi brevi ma incisivi e per la brillantezza e quel senso di ironia che è riuscito a dare.

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Gente siete troppo "forbiti" linguisticamente... Comincio a non seguirvi più XD

Un pelino comunque stiamo anche divagando dal tema principale.... Ma tant'è... Voglio divagare pure io!

Ho visto MACBETH (visto che qualcuno lo ha citato prima) e devo dirvi che... Mi ha fatto altamente cag**e!

Forse perché è troppo intelligente per i miei standard... Forse perché non ho letto il romanzo

Ma è' di una lentezza allucinante!

Volevo lasciare la sala dopo 15 minuti... Ed è la seconda volta che mi capita in tutta la mia vita

Un plauso solo a FASSBENDER che un minimo regge la parte con dignità

Ma DI CAPRIO di REVENANT lo sovrasta decisamente... Ed il film stesso e' 300 volte più bello ed avvincente di MACBETH

Non mescoliamo le due cose altrimenti si finisce nel ridicolo... A tutto c'è un limite aldilà dei gusti personali :d

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Gente siete troppo "forbiti" linguisticamente... Comincio a non seguirvi più XD

Un pelino comunque stiamo anche divagando dal tema principale.... Ma tant'è... Voglio divagare pure io!

Ho visto MACBETH (visto che qualcuno lo ha citato prima) e devo dirvi che... Mi ha fatto altamente cag**e!

Forse perché è troppo intelligente per i miei standard... Forse perché non ho letto il romanzo

Ma è' di una lentezza allucinante!

Volevo lasciare la sala dopo 15 minuti... Ed è la seconda volta che mi capita in tutta la mia vita

Un plauso solo a FASSBENDER che un minimo regge la parte con dignità

Ma DI CAPRIO di REVENANT lo sovrasta decisamente... Ed il film stesso e' 300 volte più bello ed avvincente di MACBETH

Non mescoliamo le due cose altrimenti si finisce nel ridicolo... A tutto c'è un limite aldilà dei gusti personali :d

Fassbender e' candidato per Steve Jobs, non per Mac Beth...giusto per far chiarezza

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Gente siete troppo "forbiti" linguisticamente... Comincio a non seguirvi più XD

Un pelino comunque stiamo anche divagando dal tema principale.... Ma tant'è... Voglio divagare pure io!

Ho visto MACBETH (visto che qualcuno lo ha citato prima) e devo dirvi che... Mi ha fatto altamente cag**e!

Forse perché è troppo intelligente per i miei standard... Forse perché non ho letto il romanzo

Ma è' di una lentezza allucinante!

Volevo lasciare la sala dopo 15 minuti... Ed è la seconda volta che mi capita in tutta la mia vita

Un plauso solo a FASSBENDER che un minimo regge la parte con dignità

Ma DI CAPRIO di REVENANT lo sovrasta decisamente... Ed il film stesso e' 300 volte più bello ed avvincente di MACBETH

Non mescoliamo le due cose altrimenti si finisce nel ridicolo... A tutto c'è un limite aldilà dei gusti personali :d

 

Più che mescolare, facciamo delle precisazioni doverose.

In realtà Macbeth è un dramma teatrale. Shakespeare e la storia del teatro ti perdoneranno. O forse no .ghgh Comunque, a teatro, Macbeth non l'ho mai visto neanche io quindi benvenuto nel club.

Il linguaggio del film è derivato, più o meno, dal dramma originale. Non è assolutamente per tutti. Già seguire i dialoghi, in Macbeth, è un atto di attenzione superiore al normale. Solo per questo.

Revenant è proprio un'altra roba, anni luce, ma proprio a livello di genere e prodotto. È naturale e ovvio che Revenant sia più fruibile.

Comunque si confrontavano le prestazioni degli attori, non i film. Per me in Macbeth Fassbender trasumana, Dicaprio si limita a fare il ruolo posticcio che gli hanno affidato. Poteva esserci qualcun altro al posto di Dicaprio, non è che il risultato cambiava. Non è colpa sua ma del ruolo.

 

 

Fassbender e' candidato per Steve Jobs, non per Mac Beth...giusto per far chiarezza

 

Tra l'altro.

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Più che mescolare, facciamo delle precisazioni doverose.

In realtà Macbeth è un dramma teatrale. Shakespeare e la storia del teatro ti perdoneranno. O forse no .ghgh Comunque, a teatro, Macbeth non l'ho mai visto neanche io quindi benvenuto nel club.

Il linguaggio del film è derivato, più o meno, dal dramma originale. Non è assolutamente per tutti. Già seguire i dialoghi, in Macbeth, è un atto di attenzione superiore al normale. Solo per questo.

Revenant è proprio un'altra roba, anni luce, ma proprio a livello di genere e prodotto. È naturale e ovvio che Revenant sia più fruibile.

Comunque si confrontavano le prestazioni degli attori, non i film. Per me in Macbeth Fassbender trasumana, Dicaprio si limita a fare il ruolo posticcio che gli hanno affidato. Poteva esserci qualcun altro al posto di Dicaprio, non è che il risultato cambiava. Non è colpa sua ma del ruolo.

 

 

 

 

Tra l'altro.

 

Si sì lo so... Era per divagare un pochino...

Questo film di MACBETH sarebbe un orrore se fosse anche solo candidato per 1 Oscar

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ho visto il film ieri. Premetto che adoro il regista e di lui apprezzerei anche un video dilettante della cresima del figlio.

 

Detto questo le scenografie e la fotografia rendono il lavoro eccellente, di un impatto micidiale. Alcune scene sono da mozzafiato.

Mi è piaciuto molto anche il forte contrasto tra i silenzi, i rumori della natura e le musiche, è stato fatto un gran lavoro!

La sceneggiatura non è il punto forte del film, ma credo possa passare in secondo piano. La storia è interessante e ben costruita, forse qualche scena risulta eccessiva, e a volte il film rallenta un pochino. Generalmente però, la bellezza delle immagini e il sonoro ben costruito, non fanno mai annoiare.

Insomma gran bel film, con nota di merito finale per Leonardo, recitazione impeccabile, fatta di pochissime parole ma tanti sguardi e movimenti perfetti.

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Secondo me se Peppino di Caprio non lo vince nemmeno stavolta l'oscar non lo vince più. Ho come il presentimento però che l'oscar lo daranno a Tom Hardy e a lui no e per l'incazzatura comincerà a fare solo commedie da quattro soldi sefz

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Comunque, a dimostrazione di quello che scrivo, guardate nel video-spoiler quante citazioni palesi di Tarkovskij in Revenant. Praticamente dei plagi .ghgh

Se si conoscessero meglio i registi citati (ci sono anche Herzog e Kurosawa), probabilmente questo film avrebbe meno spettatori favorevoli perché nascerebbe un confronto negativo. Non tanto per le citazioni in sé, quanto per l'uso che ne si fa.

 

Io, del regista russo, vi ho portato L'infanzia di Ivan come esempio (quella più copiata) ma vi sono anche Lo specchio e Andrej Rublev.

 

 

 

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Comunque, a dimostrazione di quello che scrivo, guardate quante citazioni palesi di Tarkovskij in Revenant. Praticamente dei plagi .ghgh

Se si conoscessero meglio i registi citati (ci sono anche Herzog e Kurosawa), probabilmente questo film avrebbe meno spettatori favorevoli perché nascerebbe un confronto negativo. Non tanto per le citazioni in sé, quanto per l'uso che ne si fa.

 

 

Le citazioni sono evidenti ed innegabili, ma la potenza espressiva delle immagini e l'impatto che hanno sulle spettatore poi sono anche abbastanza soggettive, credo (sempre escludendo i capolavori assoluti, sia chiaro). Però non conosco il o i film che sono usati nella comparazione, quindi questa mia valutazione può risultare anche piuttosto parziale.

A proposito di questo, sapresti indicarmi qualche titolo di quelli (non so se sia uno o più) presenti nel video? :)

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Le citazioni sono evidenti ed innegabili, ma la potenza espressiva delle immagini e l'impatto che hanno sulle spettatore poi sono anche abbastanza soggettive, credo (sempre escludendo i capolavori assoluti, sia chiaro).

 

Ma infatti io ero critico, non per le citazioni in sé, ma per il loro uso. È come se Inarritu avesse voluto forzatamente nobilitare qualcosa che, probabilmente, avvertiva non essere sufficiente. All'ipotesi alternativa che lui volesse fare degli omaggi, ci credo poco. Questi "omaggi" sono davvero troppo numerosi e palesi per essere degli omaggi. O fai come Tarantino, che fa diventare la citazione una componente distintiva e dichiarata della propria estetica, altrimenti c'è qualcosa che non quadra. Ed è qui che porto acqua al mio mulino, ricollegandomi al mio giudizio sulla fotografia di Revenant, molto bella ma decorativa. Che sia affascinante non vi è dubbio, così come possa suscitare emozioni soggettive ma evidentemente non soddisfava appieno il regista il quale, con il pretesto dei suoi registi preferiti, gli ha aggiunto delle letture ulteriori dai risultati tuttavia discutibili.

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Ma infatti io ero critico, non per le citazioni in sé, ma per il loro uso. È come se Inarritu avesse voluto forzatamente nobilitare qualcosa che, probabilmente, avvertiva non essere sufficiente. All'ipotesi alternativa che lui volesse fare degli omaggi, ci credo poco. Questi "omaggi" sono davvero troppo numerosi e palesi per essere degli omaggi. O fai come Tarantino, che fa diventare la citazione una componente distintiva e dichiarata della propria estetica, altrimenti c'è qualcosa che non quadra. Ed è qui che porto acqua al mio mulino, ricollegandomi al mio giudizio sulla fotografia di Revenant, molto bella ma decorativa. Che sia affascinante non vi è dubbio, così come possa suscitare emozioni soggettive ma evidentemente non soddisfava appieno il regista il quale, con il pretesto dei suoi registi preferiti, gli ha aggiunto delle letture ulteriori dai risultati tuttavia discutibili.

 

In effetti nel mio messaggio, inizialmente, avevo proprio tracciato il parallelo con Tarantino e la sua filmografia, poi però ho cancellato quelle parti :d. Per quanto riguarda Inarritu, sinceramente, non saprei davvero. Può essere un omaggio come può non esserlo affatto. Di certo se lo è, è abbastanza di nicchia, visto che quella filmografia citata non è certo di largo consumo.

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Per quanto riguarda Inarritu, sinceramente, non saprei davvero. Può essere un omaggio come può non esserlo affatto. Di certo se lo è, è abbastanza di nicchia, visto che quella filmografia citata non è certo di largo consumo.

 

È di nicchia per lo spettatore medio che va a vedersi Dicaprio o il regista dell'ultimo film che ha vinto l'Oscar ma non certo per Inarritu che, la cinematografia del russo, e di altri maestri/colleghi, la conosce evidentemente molto bene. Quindi, a maggior ragione, nutrirei dei dubbi sulla bontà dell'operazione: una roba del tipo "Cacciamo dentro robe di altri registi supernobili, robe che fanno al caso mio. Tanto la gente non lo sa".

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È di nicchia per lo spettatore medio che va a vedersi Dicaprio o il regista dell'ultimo film che ha vinto l'Oscar ma non certo per Inarritu che, la cinematografia del russo, e di altri maestri/colleghi, la conosce evidentemente molto bene. Quindi, a maggior ragione, nutrirei dei dubbi sulla bontà dell'operazione: una roba del tipo "Cacciamo dentro robe di altri registi supernobili, robe che fanno al caso mio. Tanto la gente non lo sa".

 

Sisi certo, mi riferivo allo spettatore, non a Inarritu sefz. Figuriamoci se lui non conosce certe cose.

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Comunque, a dimostrazione di quello che scrivo, guardate nel video-spoiler quante citazioni palesi di Tarkovskij in Revenant. Praticamente dei plagi .ghgh

Se si conoscessero meglio i registi citati (ci sono anche Herzog e Kurosawa), probabilmente questo film avrebbe meno spettatori favorevoli perché nascerebbe un confronto negativo. Non tanto per le citazioni in sé, quanto per l'uso che ne si fa.

 

Io, del regista russo, vi ho portato L'infanzia di Ivan come esempio (quella più copiata) ma vi sono anche Lo specchio e Andrej Rublev.

Gran parte di quelle scene sono proprio quelle meno convincenti.

Ora ho capito il perché della chiesa e della moglie a mezz'aria. sefz

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Gran parte di quelle scene sono proprio quelle meno convincenti.

Ora ho capito il perché della chiesa e della moglie a mezz'aria. sefz

 

Vedere la chiesa in Revenant, completamente fuori luogo, a me ha fatto un po' venire il latte alle ginocchia eh.

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Ho interpretato la chiesa distrutta come simbolo di umanità attaccata e annichilita. Non so se fosse l'intento di Inarritu, ma preciso che quando dico umanità intendo solo quella, non la commistione di questa con la religione. La chiesa demolita la interpreto solo come mezzo per.

La donna a mezz'aria è sembrata un po' fuori luogo anche a me. Ma non ne faccio un dramma.

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Ho interpretato la chiesa distrutta come simbolo di umanità attaccata e annichilita. Non so se fosse l'intento di Inarritu, ma preciso che quando dico umanità intendo solo quella, non la commistione di questa con la religione. La chiesa demolita la interpreto solo come mezzo per.

La donna a mezz'aria è sembrata un po' fuori luogo anche a me. Ma non ne faccio un dramma.

 

Io ho associato tutto a Tarkovskij. Vedi che intendevo proprio questo? Se uno non ha mai visto i film del regista russo, magari ci vede tutto e niente. Non vorrei appunto che Inarritu abbia fatto il furbo con questi "omaggi".

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Sono andato in settimana con alcuni miei amici.

Un capolavoro di cui purtroppo non ho potuto vedere il finale (perdevamo il treno) ed ho dovuto recuperarlo in streaming.

Interpretazione straordinaria di Leonardo.

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Io ho associato tutto a Tarkovskij. Vedi che intendevo proprio questo? Se uno non ha mai visto i film del regista russo, magari ci vede tutto e niente. Non vorrei appunto che Inarritu abbia fatto il furbo con questi "omaggi".

 

Confesso la mia ignoranza in merito. Devo ancora vedere la sua filmografia.

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Confesso la mia ignoranza in merito. Devo ancora vedere la sua filmografia.

 

La mia non era una critica eh. Quasi tutti non lo conoscono ;)

Tarkovskij non è conosciuto perché non ha fatto molti film, nessuno di essi è vero intrattenimento (quindi magari facilmente vendibili e fruibili), totalmente spirituale (tempi dilatati ed estrema poesia), e poi perché era russo in un clima politico avverso. Detto questo sta nel firmamento dei maestri più grandi della storia del cinema e tanti ne influenza, nel nostro caso Inarritu. Per me il suo cinema è un'esperienza a sé.

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