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ValerioBncnr

Tasse al 17%, Pil e investimenti in crescita. La Gran Bretagna post Brexit vola: è presto per fare bilanci, ma gli indicatori sono tutti positivi

Post in rilievo

solo i giornalisti pagati per scrivere il contrario pensavano che la Gran Bretagna avesse problemi una volta uscita dall'Europa....ahah... per la stessa ragione per cui la Spagna senza governo cresce e appena ne avrà uno nuovo smetterà di crescere....Gli unici dementi siamo noi * italiani che ci facciamo governare senza aver votato da cialtroni che continuano ad affondarci sempre peggio.

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I parlamentari britannici voteranno secondo coscienza e secondo le direttive di partito. E quel che uscirà fuori dovrà essere rispettato. Ripeto, è democrazia il referendum, è democrazia la decisione dell'Alta Corte, è democrazia il voto del Parlamento. Non è che è democrazia ciò che ci piace e sovvertimento del voto popolare quel che non ci piace.

 

Scusa ma come mai di tutto questo prima dell' esito del voto a sorpresa non si era mai parlato ed era dato per acquisito che si sarebbe rispettato il risultato?

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Scusa ma come mai di tutto questo prima dell' esito del voto a sorpresa non si era mai parlato ed era dato per acquisito che si sarebbe rispettato il risultato?

 

perché non hanno interrogato ogni cittadino britannico chiedendogli se avesse o meno l'intenzione di rispettare il volere della maggioranza a prescindere da qualsiasi altra considerazione...

 

Seriamente, quella di presentare il ricorso alla Corte di Londra pare essere l'iniziativa privata di un gruppetto di cittadini che hanno trovato sponda in uno studio legale il quale, evidentemente, ha intravisto (sicuramente anche per un ritorno di immagine) i margini giuridici per poterlo fare.

Non si tratta quindi di una iniziativa politica in senso stretto, ma qualcosa di più simile ad una iniziativa "popolare".

Che poi punti ad un obiettivo politico è ovvio. Ma se ci sono gli spazi per poterlo fare è giusto, in linea di principio, che venga fatto.

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perché non hanno interrogato ogni cittadino britannico chiedendogli se avesse o meno l'intenzione di rispettare il volere della maggioranza a prescindere da qualsiasi altra considerazione...

 

Seriamente, quella di presentare il ricorso alla Corte di Londra pare essere l'iniziativa privata di un gruppetto di cittadini che hanno trovato sponda in uno studio legale il quale, evidentemente, ha intravisto (sicuramente anche per un ritorno di immagine) i margini giuridici per poterlo fare.

Non si tratta quindi di una iniziativa politica in senso stretto, ma qualcosa di più simile ad una iniziativa "popolare".

Che poi punti ad un obiettivo politico è ovvio. Ma se ci sono gli spazi per poterlo fare è giusto, in linea di principio, che venga fatto.

 

Ok però il parlamento deve ratificare l'esito del referendum, dovrebbe essere un passaggio formale e niente di più. Intendo dire che se il loro primo ministro si presentasse chiedendo un voto a favore dell'attivazione dell'articolo 50 dovrebbe ottenere un sì unanime. Se così non fosse chi voterà contro avrà sovvertito la volontà popolare.

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Ok però il parlamento deve ratificare l'esito del referendum, dovrebbe essere un passaggio formale e niente di più. Intendo dire che se il loro primo ministro si presentasse chiedendo un voto a favore dell'attivazione dell'articolo 50 dovrebbe ottenere un sì unanime. Se così non fosse chi voterà contro avrà sovvertito la volontà popolare.

 

Immagino che se la May va e chiede, alla Camera bassa i Conservatori voteranno secondo le sue indicazioni, a prescindere da eventuali franchi tiratori (altrimenti esploderebbe il partito).

 

Alla Camera dei Lord magari questo principio non vale, essendo i lord eletti a vita e quindi un po' avulsi dalle contingenze politiche quotidiane: ma non so adesso quali siano le loro prerogative e i loro limiti.

Da come ho capito però, per consuetudine (e non per altro) la camera dei lord non vota mai in contrasto con la camera dei comuni: cosa che mi induce a pensare che sia una istituzione piuttosto simbolica e legata più che altro alla tradizione.

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Comunque regà, magnate tranquillo che non succede niente lo stesso sefz

Posto che i colpi di scena non mancano in sta storia, ma secondo me sono pochi i parlamentari che si assumeranno la responsabilità politica di votare contro una consultazione popolare. Non fosse altro che al congresso tory di ottobre i conservatori hanno approvato la linea della Brexit e i labour hanno accettato il risultato il giorno dopo il referendum.

 

solo i giornalisti pagati per scrivere il contrario pensavano che la Gran Bretagna avesse problemi una volta uscita dall'Europa....ahah... per la stessa ragione per cui la Spagna senza governo cresce e appena ne avrà uno nuovo smetterà di crescere....Gli unici dementi siamo noi * italiani che ci facciamo governare senza aver votato da cialtroni che continuano ad affondarci sempre peggio.

Chiedo a te che mi sembri informato, anche io ho scritto che quello della GB era il più grande autogol della storia (almeno fino a quello di Nagatomo di ieri) ma nessuno mi ha dato un compenso. A chi posso chiedere per ottenere quanto mi spetta?

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Fimow rispondo come ho fatto a Granpasso: non prendiamoci in giro. Di tutte queste cose prima dell'esito a sorpresa del referendum non si era parlato e si era dato come scontato che la decisione sarebbe stata rispettata. Pensi che Obama si sarebbe scomodato e ci avrebbero martellato per mesi con una campagna mediatica incredibile se non fosse stato così? Che il primo ministro in carica si sarebbe dimesso ecc ecc? Non facciamo i furbi per cortesia.

Ma guarda che il dibattito sulla natura consultiva del referendum c'era anche prima del 23 eh, forse ricordo male ma ne parlammo addirittura su questo forum. Questo conflitto di poteri è la naturale conseguenza del fatto che il sistema britannico non "regge" tanto bene i referendum, perché è un sistema tarato sul parlamentarismo. Comunque ripeto, non è che ora vuol dire che il Regno Unito non avvierà i negoziati, anzi al momento c'è maggioranza Brexit pure in parlamento.

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Comunque regà, magnate tranquillo che non succede niente lo stesso sefz

Posto che i colpi di scena non mancano in sta storia, ma secondo me sono pochi i parlamentari che si assumeranno la responsabilità politica di votare contro una consultazione popolare. Non fosse altro che al congresso tory di ottobre i conservatori hanno approvato la linea della Brexit e i labour hanno accettato il risultato il giorno dopo il referendum.

 

 

Chiedo a te che mi sembri informato, anche io ho scritto che quello della GB era il più grande autogol della storia (almeno fino a quello di Nagatomo di ieri) ma nessuno mi ha dato un compenso. A chi posso chiedere per ottenere quanto mi spetta?

 

Eh eh eh, per il compenso non so. Non so nemmeno cosa hai scritto in passato ma l' uscita da un sistema fondamentalmente economico, perché politico lo è solo quando fa comodo, non può penalizzare UK più di quanto non penaliZzi un altro paese qualsiasi fuori da UE, considerando che UK e' geograficamente

In europa e che gode di particolari privilegi economici con mezzo mondo, che godrà di vantaggi anche con i paesi europei dato che è una potenza che non si può ignorare ( sempre dal punto di vista economico) non avrà reali tracolli da brexit. Non entriamo nei particolari referendari e parlamentari inglesi perché il discorso si fa troppo tecnico e anche un po' noioso ma l' effetto MEDIATICO catastrofistico e' stato palesemente orchestrato non da chi e' andato via ma da chi è rimasto, qualcosa vorrà dire... In più , in un sistema altrettanto chiaramente pilotato dalle banche , centrale e tedesca , UK non potrà che avere vantaggi e un' autonomia decisionale che personalmente, un po' , invidio.

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In teoria invece è un'ulteriore guarentigia democratica che sottrae un po' di potere all'esecutivo, il quale crede di poter decidere unilateralmente sulla base di un referendum consultivo. Semplicemente una decisione che potrebbe pregiudicare alcuni diritti di cittadini inglesi ha costituzionalmente bisogno di essere discussa in Parlamento, che sempre votato dal popolo è.

Leva che ti piace l'idea della Brexit, ma ragionando in termini assoluti e quindi fuori dal contesto, sarebbe stata giusta una procedura del genere anche avesse vinto il Bremain.

Oltretutto bisogna anche calarsi nella storia costituzionale e democratica inglese. C'è un bell'editoriale di Sergio Romano sul corriere di oggi, che parla proprio della tradizione democratica inglese, più esercitata indirettamente che direttamente. Il controllo parlamentare è ancora più importante di quello popolare per il loro sistema, a maggior ragione non avendo una costituzione scritta (ma che non vuol dire non l'abbia in senso assoluto). Sono andato a controllare, nella storia britannica i referendum nazionali dono stati solamente tre: lo european act del 1975, quello sul sistema elettorale del 2011 e quello di giugno scorso. Insomma, è un storico davvero limitato, il che palesa la tradizione di democrazia indiretta britannica. Oltretutto la dottrina costituzionale della sovranità parlamentare (corrisponde ai nostri principi costituzionali, ma si parla di dottrina perché non avendo appunto una costituzione scritta, si costruisce su atti e sentenze) prevede che i referendum siano capovolgibili da un atto successivo del parlamento.

 

a livello teorico ho capito il tuo discorso, ma a livello pratico a sto punto a che serve il referendum? mi chiedi una opionione e poi non lo fai perchè il referendum era consultivo? a me pare anche se chi decide è eletto dal popolo che significherebbe che la volontà di un popolo di un determinato momento non conta un caxxo, il che non vuol dire che prenda le deciosioni giuste, nel caso loro per me è un errore uscire, anche perchè hanno sempre fatto come caxxo gli pareva, nel ns invece sarebbe gradito un ragionamento, non dico uscire ma farlo paventare seriamente assieme ai paesi più deboli per vederci rispettare, ciò non toglie che se indici un referendum e poi esce un risultato mi viene a dire che cmq il parlamento può fregarsene, noi lo sappiamo vedi rimborsi elettorali ma gli altri?

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la democrazia funziona solo quando vince chi comanda

bah

 

Ebbene, come sempre, la democrazia funziona solo quando vince chi comanda il dietro le quinte,

la democrazia è fantastica fintantoché il risulto è apprezzato dai poteri-forti della democrazia benpensante/tecnocratica .

Non è più gradita purtroppo quando il risultato diventa negativo.

In un’unione di intenti epocale tra governi, cancellerie, intellettuali di regime, banche, grandi potentati finanziari e giornalisti votati alla poltrona,

il voto sul Brexit ha rappresentato il vero spartiacque di pensiero tra :::

i democratici di facciata e i democratici veramente,

lasciando uno strascico ancora ben visibile nel pensiero mainstream dove il Brexit è stato

o una vittoria del popolo bue,

oppure una sconfitta della " grande civiltà democratica ", tutto ciò non è sopportabile ai padroni .

 

E tanto hanno fatto i nemici del Brexit , che alla fine se ci sarà, dovrà essere opera del Parlamento e non del popolo.

Si dirà,

ma tanto il Parlamento rappresenta il popolo, quindi in teoria è la stessa cosa.

Non ci dovrebbe essere bisogno di chiedere ad un'istituzione che va oltre al popolo stesso .

Purtroppo siamo tutti consapevoli che non è così (l'italia ne è l'esempio lampante )

Spesso il Parlamento :

è la voce filtrata, gelida ed economicamente asservita ai poteri forti del popolo che ha votato.

E quel popolo trasversale che ha votato per l’uscita dall’Unione Europea, non ha una voce così unitaria e forte come la aveva per le strade del Regno.

Anche Il Governo, favorevole all’uscita, ha già fatto ricorso per chiedere l’annullamento della decisione, ma probabilmente sarà respinta.

Troppi gli interessi in gioco, troppe le pressioni contrarie all’uscita.

Troppo il valore politico di una scelta giudiziaria di passare per il Parlamento.

D’altra parte, è la "" democrazia rappresentativa .... "" , bellezza!!! Il popolo-bue ha diritto ad essere rappresentato, ma per le cose serie , è meglio che lasci fare ai grandi.

Parola di "democratici " . bah

https://youtu.be/3iccz42Yfxs

 

 

.uhm ... e questo era il Corriere della Sera stamattina, ( non Byoblu., ...per dire )

Questo ha detto :: Peter Sutherland, per 20 anni Presidente di Goldman Sachs, ex presidente British Petroleum e poi alto rappresentante delle Nazioni Unite, che il 25 giugno scorso l’aveva giurata, in pubblico, spronando a ribaltare con ogni mezzo il risultato del referendum, ha fatto in modo che le sue parole avessero un seguito.

- “molti dei nomi dei registi del ricorso sono rimasti gelosamente custoditi nei computer dello studio. Quanto agli altri sostenitori della causa, si sa solo che fra di essi si trovano figure di punta del mondo degli affari e dell’industria. «Non posso aggiungere altro per non dare adito a inesistenti teorie del complotto» «Se tirassimo fuori i nomi, saremmo tacciati di essere l’élite di Londra che vuole rovesciare la volontà del popolo».”-

... ecc. , ecc. , .ehm

 

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Chiedo a te che mi sembri informato, anche io ho scritto che quello della GB era il più grande autogol della storia (almeno fino a quello di Nagatomo di ieri) ma nessuno mi ha dato un compenso. A chi posso chiedere per ottenere quanto mi spetta?

Non ti bastano i milioni che ti sono stati versati dalla Juventus S.p.A. quando eri nello staff del forum per censurare indiscriminatamente chi criticava società e dirigenza? Quanto sei avido. .uff

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A me pare che qui si stia facendo un po' di confusione: nel senso che non c'è una manovra da parte della "casta" pro-remain ad invalidare con un magheggio politico la scelta popolare pro-brexit, ribaltando il risultato del voto, bensì un atto di alcuni privati cittadini (ovviamente pro-remain) inteso a sfruttare alcuni punti deboli dell'architettura referendaria britannica, che alla fine ha trovato riscontro nella Corte di Londra evidentemente perché i presupposti tecnici c'erano.

In altre parole la querelle nasce alla base e non al vertice e non mi pare quindi si possa accusare la politica di oscure manovre, almeno in questo caso.

 

Diciamo che la "casta" la sua magra figura l'ha fatta a monte, spendendo il referendum come una moneta politica senza preoccuparsi di un eventuale risultato a sorpresa ed anche formulandolo, evidentemente, con quei punti deboli che hanno fatto si che adesso possa correre il rischio (teorico) di essere in qualche modo ridiscusso in ambito parlamentare.

Non c'è quindi da stupirsi, sia in un caso che nell'altro, che quando per azzardo o per incompetenza si gioca a fare gli apprendisti stregoni si corra poi il rischio di vedere il genio malvagio uscire dalla bottiglia...

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a livello teorico ho capito il tuo discorso, ma a livello pratico a sto punto a che serve il referendum? mi chiedi una opionione e poi non lo fai perchè il referendum era consultivo? a me pare anche se chi decide è eletto dal popolo che significherebbe che la volontà di un popolo di un determinato momento non conta un caxxo, il che non vuol dire che prenda le deciosioni giuste, nel caso loro per me è un errore uscire, anche perchè hanno sempre fatto come caxxo gli pareva, nel ns invece sarebbe gradito un ragionamento, non dico uscire ma farlo paventare seriamente assieme ai paesi più deboli per vederci rispettare, ciò non toglie che se indici un referendum e poi esce un risultato mi viene a dire che cmq il parlamento può fregarsene, noi lo sappiamo vedi rimborsi elettorali ma gli altri?

 

Ripeto, questa cosa non la si capisce se non si conosce il sistema politico e costituzionale britannico. Il modello del regno unito è di democrazia parlamentare, all'interno del quale il Parlamento ha un ruolo centrale non solo di mediazione della volontà popolare, ma proprio di controllo dell'esecutivo. La funzione principale del Parlamento nella democrazia rappresentativa d'Oltremanica è quella di evitare che il governo si attribuisca "prerogative regie", anche perché la storia inglese ha avuto vette di tirannia e sono saltate pure le teste quando si sfociava nell'eccesso di potere in mano all'esecutivo (dico proprio materialmente).

Per applicare questa premessa al punto, senza un dibattito parlamentare che metta paletti all'operato del governo, questo avrebbe praticamente carta bianca su tutta la Brexit, dal momento che il popolo gli ha dato un mandato generico di "uscire dall'Ue". Ed è un'estensione dei poteri governativi che, se rilevata come in questo caso da un gruzzolo di pro UE, non può essere accettata dal sistema. Comunque anche il fatto che il parlamento può fregarsene dipende dalla dottrina di common Law britannico della supremazia parlamentare, che è un concetto della costituzione loro e anche qui, è difficile capirlo se non si studia la loro storia costituzionale. Ma comunque è vero solo in linea teorica, difficile che il Parlamento decisa di restare.

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Eh eh eh, per il compenso non so. Non so nemmeno cosa hai scritto in passato ma l' uscita da un sistema fondamentalmente economico, perché politico lo è solo quando fa comodo, non può penalizzare UK più di quanto non penaliZzi un altro paese qualsiasi fuori da UE, considerando che UK e' geograficamente

In europa e che gode di particolari privilegi economici con mezzo mondo, che godrà di vantaggi anche con i paesi europei dato che è una potenza che non si può ignorare ( sempre dal punto di vista economico) non avrà reali tracolli da brexit. Non entriamo nei particolari referendari e parlamentari inglesi perché il discorso si fa troppo tecnico e anche un po' noioso ma l' effetto MEDIATICO catastrofistico e' stato palesemente orchestrato non da chi e' andato via ma da chi è rimasto, qualcosa vorrà dire... In più , in un sistema altrettanto chiaramente pilotato dalle banche , centrale e tedesca , UK non potrà che avere vantaggi e un' autonomia decisionale che personalmente, un po' , invidio.

Non sono d'accordissimo sul fatto che si tratti di un'uscita da un sistema sostanzialmente economico. Non fosse altro che proprio sul blocco economico il Regno Unito ha fatto alcuni opt-out, ad esempio non è nell'eurozona.

Ma comunque il Regno Unito ha firmato una legge in cui affermava la superiorità del diritto Ue anche nelle materie concorrenti. C'è tutto un blocco di normative che il Regno Unito dovrà abbandonare e che non riguardano aspetti economici, nonché sentenze della Corte di giustizia Ue che erano diventate la base di molte posizioni di diritto interno che ora avranno perso la base, ma anche normative su standard tecnici, forme di cooperazione transfrontaliera non economica, ragazzi che non andranno in erasmus, fondi di incentivazione di zone rurali che dava l'UE (il Galles ci campa di ste cose), legislazioni che regolano pesca e agricoltura e così via, tutta una serie di accordi commerciali di cui il Regno Unito non godrà più e che dovrà ricontrattare (non è che il ceta sia il primo accordo commerciale Ue, sono vent'anni che gli Stati membri hanno demandato la politica commerciale alla commissione). A voi sfugge la pervasività del diritto Ue nei nostri ordinamenti, ormai sono il motore legislativo. Per dire io mi sto occupando recentemente della direttiva afi, sulla promozione dei carburanti alternativi. Quando tra cinque anni le macchine elettriche saranno una realtà in Italia, pochi sapranno che chi ha fatto scoccare la scintilla è stato l'intervento legislativo dell'Ue. Così come oggi siamo abituati a prendere più aerei che treni, viaggiare in tutta Europa come fosse prendere il bus per andare al paese qui dietro, e non ci rendiamo conto che deriva tutto da iniziativa legislativa comunitaria.

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perchè fare un refendum se poi tanto chissene decidono altri.

Che presa per il *

 

Premesso che nessuno ha ancora deciso nulla e che il dibattito parlamentare verosimilmente ratifichera' il risultato referendario, configurandosi quindi come un mero passaggio formale, non trovo affatto scandaloso che alcuni cittadini, muovendosi negli spazi del Diritto, abbiano esercitato una loro prerogativa: quella cioè di aver fatto ricorso ad una autorità terza (in questo caso la Corte di Londra) dopo aver visto che esistevano i margini per poterlo fare.

 

Ci si lamenta in continuazione (e il più delle volte a sproposito) dello scarso coinvolgimento dei cittadini nei grandi processi decisionali della politica, quasi che l'intervento dal basso debba per forza essere la soluzione taumaturgica ai mali della nostra società (cosa che in realtà necessariamente non è), salvo poi adombrarci, come in questo caso, quando qualcuno decide di muoversi esercitando un proprio diritto, perché il punto è proprio questo: fintanto che si agisce nei limiti concessi dalla Legge non si fa altro che esercitare un proprio diritto ed in ultima analisi confermare il valore intrinseco della Democrazia.

La quale è cosa ben diversa dal populismo che della Democrazia è solo la degenerazione demagogica.

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Premesso che nessuno ha ancora deciso nulla e che il dibattito parlamentare verosimilmente ratifichera' il risultato referendario, configurandosi quindi come un mero passaggio formale, non trovo affatto scandaloso che alcuni cittadini, muovendosi negli spazi del Diritto, abbiano esercitato una loro prerogativa: quella cioè di aver fatto ricorso ad una autorità terza (in questo caso la Corte di Londra) dopo aver visto che esistevano i margini per poterlo fare.

 

Ci si lamenta in continuazione (e il più delle volte a sproposito) dello scarso coinvolgimento dei cittadini nei grandi processi decisionali della politica, quasi che l'intervento dal basso debba per forza essere la soluzione taumaturgica ai mali della nostra società (cosa che in realtà necessariamente non è), salvo poi adombrarci, come in questo caso, quando qualcuno decide di muoversi esercitando un proprio diritto, perché il punto è proprio questo: fintanto che si agisce nei limiti concessi dalla Legge non si fa altro che esercitare un proprio diritto ed in ultima analisi confermare il valore intrinseco della Democrazia.

La quale è cosa ben diversa dal populismo che della Democrazia è solo la degenerazione demagogica.

Mi sa che non conosci l'utente con cui stai discutendo. Diciamo che alle argomentazioni preferisce gli slogan. .ghgh

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Mi sa che non conosci l'utente con cui stai discutendo. Diciamo che alle argomentazioni preferisce gli slogan. .ghgh

 

È che ribadire certi concetti trovo sia sempre cosa buona e giusta... .ehm

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Premesso che nessuno ha ancora deciso nulla e che il dibattito parlamentare verosimilmente ratifichera' il risultato referendario, configurandosi quindi come un mero passaggio formale

 

Fosse davvero cosi', nulla da obbiettare. Vedremo, io non mi fido.

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perché non hanno interrogato ogni cittadino britannico chiedendogli se avesse o meno l'intenzione di rispettare il volere della maggioranza a prescindere da qualsiasi altra considerazione...

 

Seriamente, quella di presentare il ricorso alla Corte di Londra pare essere l'iniziativa privata di un gruppetto di cittadini che hanno trovato sponda in uno studio legale il quale, evidentemente, ha intravisto (sicuramente anche per un ritorno di immagine) i margini giuridici per poterlo fare.

Non si tratta quindi di una iniziativa politica in senso stretto, ma qualcosa di più simile ad una iniziativa "popolare".

Che poi punti ad un obiettivo politico è ovvio. Ma se ci sono gli spazi per poterlo fare è giusto, in linea di principio, che venga fatto.

 

Il problema è che queste cose valgono solo per determinate posizioni.

Se io domani mi rivolgo alla Corte Europea e chiedo il mio diritto di cittadino di far votare il Parlamento Italiano sull'Euro, me ne danno la possibilità?

Su non scherziamo.

 

E' chiaro che è l'ennesima mossa dei potenti (con la City in testa) che si ritrovano * e camicia con i giudici, per sovvertire l'esito del voto.

 

Ed infatti Brexit non ci sarà mai, i burocrati di Bruxelles e di Londra non la vogliono.

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Il problema è che queste cose valgono solo per determinate posizioni.

Se io domani mi rivolgo alla Corte Europea e chiedo il mio diritto di cittadino di far votare il Parlamento Italiano sull'Euro, me ne danno la possibilità?

Su non scherziamo.

 

E' chiaro che è l'ennesima mossa dei potenti (con la City in testa) che si ritrovano * e camicia con i giudici, per sovvertire l'esito del voto.

 

Ed infatti Brexit non ci sarà mai, i burocrati di Bruxelles e di Londra non la vogliono.

 

Ripeto quello che ho detto: un gruppo di persone si sono opposte a che il governo britannico esercitasse la Royal Prerogative al fine di avviare l'uscita dalla UE ed hanno fatto ricorso richiedendo che venisse invece seguito l'iter parlamentare.

La Corte di Londra ha accolto il ricorso, evidentemente perché c'erano gli spazi per poterlo accogliere. Punto.

Gli uni e gli altri si sono mossi all'interno del Diritto.

 

Se avesse vinto il Remain e post-voto qualcuno avesse intravisto, per qualsiasi ragione, la possibilità di fare ricorso, sarebbe o non sarebbe stato suo diritto farlo?

 

Io dico di si.

E quindi lo dico anche in questo caso, indipendentemente da qualsiasi giudizio di valore e soprattutto tenendomi alla larga da ogni dietrologia e complottismo (che comunque, personalmente trovo stucchevoli).

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Ripeto quello che ho detto: un gruppo di persone si sono opposte a che il governo britannico esercitasse la Royal Prerogative al fine di avviare l'uscita dalla UE ed hanno fatto ricorso richiedendo che venisse invece seguito l'iter parlamentare.

La Corte di Londra ha accolto il ricorso, evidentemente perché c'erano gli spazi per poterlo accogliere. Punto.

Gli uni e gli altri si sono mossi all'interno del Diritto.

 

Se avesse vinto il Remain e post-voto qualcuno avesse intravisto, per qualsiasi ragione, la possibilità di fare ricorso, sarebbe o non sarebbe stato suo diritto farlo?

 

Io dico di si.

E quindi lo dico anche in questo caso, indipendentemente da qualsiasi giudizio di valore e soprattutto tenendomi alla larga da ogni dietrologia e complottismo (che comunque, personalmente trovo stucchevoli).

 

Nessun complottismo, il fatto evidente è che per qualcuno il diritto è più diritto degli altri, e non vederlo, quello sì, mi pare stucchevole.

 

Poi per carità, massimo rispetto e tutti liberi di credere che avesse vinto il remain i ricorsi avrebbero avuto possibilità di essere accolti, ognuno può credere a ciò che vuole, perfino a Babbo Natale.

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Intanto han dovuto ridurre la quantità di cioccolato nei Tobleroni, perché il cioccolato d'importazione è aumentato di prezzo con il calo della sterlina, e quindi han dovuto modificare le quantità

 

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io da ignorante e che ringrazia questo forum perchè seppur molte volte si leggono post dimetralmente opposti almeno ottengo informazioni sempre maggiori, dicevo da ignorante, non so se è meglio uscire dall'euro oppure no, e non sono nemmeno d'accordo che sia il popolo a deciderlo perchè appunto decide di pancia, se oggi mi trovo in crisi è ovvio che voterò per uscire, ma magari quella è la strada per peggiorare ancor di più, ma se ho perso tutto alla fine che mi cambia? anzi magari è pure un modo per danneggiare altri, quello che però continuo a constatare da ignorante, è che non si risolve nulla, cioè sento e leggo gli stessi discorsi di 4/5 anni fa, il debito pubblico sale, più stati stanno peggio e questa unione non è unione quando si stratta di politiche che possono ovviamente essere pericolose, come gli immigrati o come i prodotti alimentari, si fanno repressioni alla russia e le ns aziende ne vengono danneggiate, sti caxxi, si approvano leggi sull'olio tunisino e sti caxxi del nostro, cioè continuo a vedere e leggere le stesse cose come quella dell'euro forte e dell'euro debole, quindi doppia moneta, continuo a leggere che dovrebbe esserci una politica fiscale unita e non paese per paese e via dicendo, ma lo conitnuo a leggere mica lo vedo fare

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