Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

tommaso

I ragazzini devono giocare a calcio, non imparare le diagonali

Post in rilievo

Fare la diagonale è una cosa da imparare per giocare a calcio.

Non è che basti saper calciare o stoppare la palla.

 

Se poi vogliamo dire che il calcio dovrebbe essere più un divertimento per i bambini o i ragazzi, non c'è dubbio.... Ma questo finisce quando esattamente quando si deve imparare a giocare.

 

Inviato da mTalk

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ieri sera durante la trasmissione radiovs (a proposito faccio autopromozione, scaricate il podcast e ascoltatela) durante l'intervento di Romeo Agresti è partita una discussione, a dire il vero alla fine è sembrata più una mia invettiva, sul futuro del calcio italiano e su quello che a detta di alcuni è il vero male del nostro calcio e che ne condizionerà il futuro prossimo. Io ho una passione esagerata, forse, per le capacità del singolo giocatore, penso, al contrario di molti professionisti dell'opinione, che tra il saper suonare uno spartito e il saper suonare uno strumento sia più importante il secondo perchè un gruppo di musicisti abili alla fine saprà sia suonare uno spartito che andare a braccio. Il problema è che nelle scuole calcio si stanno insegnando alle future leve dei concetti sbagliati, si formano difensori centrali, terzini, ali etc. ma mai calciatori. Ho ricordato il gol del 3-1 dell'italia con la Germania nell'82 (ringrazio ancora l'utente che me lo ha fatto ricordare) nel quale si vede chiaramente come Scirea (di professione libero) conduca la palla sino alla metà campo per scaricarla a Conti (professione ala) che sfrutta il movimento da punta dello stesso Scirea (che fa sempre il libero) per accentrarsi e poi scaricare a Scirea (sapete cosa faceva vero?) che scarica dal limite dell'area piccola di tacco a quello che è (credo) Bergomi (l'altro difensore). La domanda è quanti in Italia oggi avrebbero le capacità tecniche di fare queste scelte tattiche? Uno? Due? Mi direte: "e ma quella nazionale era fantastica" certo che lo era ma pure quelli che non furono convocati non erano mica male. Oggi invece facciamo fatica a mettere insieme 11 giocatori di livello, perchè purtroppo nei settori giovanili (e parlo proprio delle categorie inferiori) si perde troppo tempo a insegnare a un ragazzino la tattica tralasciando in maniera paurosa la tecnica, lo sviluppo delle capacità cognitive del singolo, la sua capacità di interpretare la situazione. A un atleta ai primi calci sarà l'allenatore a dargli le soluzioni, gli dirà cosa fare se succede questo o questo e quello che mai e poi mai dovrà fare in campo. E' la morte dei settori giovanili e anche del divertimento, il calcio in questo modo diventa lavoro in età sempre più bassa (non per niente c'è una vera e propria tratta dei minorenni che hanno accenni di talento ma su 100 che partono 1 solo vi arriva). E non è questione di allenare il gioco o i giocatori (oddio sconcè, certe cavolate però te le puoi pure risparmiare) e nemmeno di spiegazioni filosofiche su cosa devono fare i 3 in mezzo perchè il gioco è fondamentale (caro Sacchi, hai vinto tanto, tutto ma Ancelotti, gullit, rejkard, van basten, baresi, donadoni, maldini mica erano dei carneadi... anzi)

 

Poi noi, giustamente, che seguiamo principalmente la prima squadra ci interroghiamo anche sulle scelte tattiche dell'allenatore ed è giusto che a quel livello anche la tattica, anche estrema, abbia la sua parte ma non è e non deve essere la stessa cosa a tutti i livelli, "vincere non è importante è l'unica cosa che conta" vale solo all'apice o immediatamente prima ma sotto no, sotto ci deve essere il divertimento e la conoscenza dello sport che si vuol far praticare ai piccoli.

 

Ultima considerazione, strettamente personale:

Cari padri che seguite i vostri figli giocare a calcio due cose:

1) anche se vostro figlio non sarà mai messi non siate ossessivi

2) quando state appesi alle retine per delle partite di under 14 a urlare come scimmie in calore contro arbitri e avversari vi prenderei a bastonate nei reni, siete la cosa parte peggiore del calcio.

 

Sfondi una porta aperta.

Purtroppo ho toccato con mano quanto alcuni allenatori dei settori giovanili, in particolare dai piccoli amici fino agli esordienti, non dedichino tempo alla tecnica individuale,allo svipluppo delle capacita' di interpretare la situazione ecc ecc.

Molti si sentono dei Guardiola "mancati", e dedicano gran parte dell'allenamento a tattica e schemi di gioco....

Credo pero' che cio' dipenda anche dal livello di preparazione di queste figure, che spesso sono inadeguate.

La parte in neretto e' un discorso piu' ampio, che tocca la cultura e l'educazione sociale, ed e' purtroppo un problema (non risolto ma accentuato) datato.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Per me quello che dici tu ed il tuo mister é già tattica.....i rudimenti alla base della tattica..ma tattica

 

Inviato dal mio M2 utilizzando Tapatalk

Ma a me raramente mi davano consigli del tipo spostati di qua di la segui il compagno taglia in mezzo ecc...

Però in allenamento ogni tanto quando giocavamo lui giocava assieme a noi e ogni tanto ci faceva notare le situazioni spiegandoci e facendoci riflettere sulle alternative che avremmo avuto differenti dalla scelta appena effettuata.

Ed era un discorso distruttivo perché non ti sentivi dire hai sbagliato dovevi fare così punto. Ma poneva domande mirate a farci capire il nostro errore o la scelta migliore che dovevamo fare .ok

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ieri sera durante la trasmissione radiovs (a proposito faccio autopromozione, scaricate il podcast e ascoltatela) durante l'intervento di Romeo Agresti è partita una discussione, a dire il vero alla fine è sembrata più una mia invettiva, sul futuro del calcio italiano e su quello che a detta di alcuni è il vero male del nostro calcio e che ne condizionerà il futuro prossimo. Io ho una passione esagerata, forse, per le capacità del singolo giocatore, penso, al contrario di molti professionisti dell'opinione, che tra il saper suonare uno spartito e il saper suonare uno strumento sia più importante il secondo perchè un gruppo di musicisti abili alla fine saprà sia suonare uno spartito che andare a braccio. Il problema è che nelle scuole calcio si stanno insegnando alle future leve dei concetti sbagliati, si formano difensori centrali, terzini, ali etc. ma mai calciatori. Ho ricordato il gol del 3-1 dell'italia con la Germania nell'82 (ringrazio ancora l'utente che me lo ha fatto ricordare) nel quale si vede chiaramente come Scirea (di professione libero) conduca la palla sino alla metà campo per scaricarla a Conti (professione ala) che sfrutta il movimento da punta dello stesso Scirea (che fa sempre il libero) per accentrarsi e poi scaricare a Scirea (sapete cosa faceva vero?) che scarica dal limite dell'area piccola di tacco a quello che è (credo) Bergomi (l'altro difensore). La domanda è quanti in Italia oggi avrebbero le capacità tecniche di fare queste scelte tattiche? Uno? Due? Mi direte: "e ma quella nazionale era fantastica" certo che lo era ma pure quelli che non furono convocati non erano mica male. Oggi invece facciamo fatica a mettere insieme 11 giocatori di livello, perchè purtroppo nei settori giovanili (e parlo proprio delle categorie inferiori) si perde troppo tempo a insegnare a un ragazzino la tattica tralasciando in maniera paurosa la tecnica, lo sviluppo delle capacità cognitive del singolo, la sua capacità di interpretare la situazione. A un atleta ai primi calci sarà l'allenatore a dargli le soluzioni, gli dirà cosa fare se succede questo o questo e quello che mai e poi mai dovrà fare in campo. E' la morte dei settori giovanili e anche del divertimento, il calcio in questo modo diventa lavoro in età sempre più bassa (non per niente c'è una vera e propria tratta dei minorenni che hanno accenni di talento ma su 100 che partono 1 solo vi arriva). E non è questione di allenare il gioco o i giocatori (oddio sconcè, certe cavolate però te le puoi pure risparmiare) e nemmeno di spiegazioni filosofiche su cosa devono fare i 3 in mezzo perchè il gioco è fondamentale (caro Sacchi, hai vinto tanto, tutto ma Ancelotti, gullit, rejkard, van basten, baresi, donadoni, maldini mica erano dei carneadi... anzi)

 

Poi noi, giustamente, che seguiamo principalmente la prima squadra ci interroghiamo anche sulle scelte tattiche dell'allenatore ed è giusto che a quel livello anche la tattica, anche estrema, abbia la sua parte ma non è e non deve essere la stessa cosa a tutti i livelli, "vincere non è importante è l'unica cosa che conta" vale solo all'apice o immediatamente prima ma sotto no, sotto ci deve essere il divertimento e la conoscenza dello sport che si vuol far praticare ai piccoli.

 

Ultima considerazione, strettamente personale:

Cari padri che seguite i vostri figli giocare a calcio due cose:

1) anche se vostro figlio non sarà mai messi non siate ossessivi

2) quando state appesi alle retine per delle partite di under 14 a urlare come scimmie in calore contro arbitri e avversari vi prenderei a bastonate nei reni, siete la cosa parte peggiore del calcio.

 

 

 

Io credo che sia solo una questione generazionale e non del modo di allenare i ragazzini, io ho mio figlio e ti assicuro che di diagonali fino a 15 anni nemmeno si nominano, ora mancano i talenti perché ne sono nati pochi punto.

 

ti faccio un esempio il CILE per anni non era nemmeno presentabile ora e' uno sciorinare continuo di grandi giocatori per non parlare della COLOMBIA.

 

vedrete che torneranno anche i nostri talenti.-

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io credo che prima di imparare le diagonali, si deve imparare a divertirsi

 

Inviato dal mio ASUS_Z00VD utilizzando Tapatalk

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

la diagonale difensiva è una delle prime cose da imparare se si vuole imparare a giocare a calcio....

 

Per un difensore: MARCARE è la prima cosa che si deve imparare per giocare a calcio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ieri sera durante la trasmissione radiovs (a proposito faccio autopromozione, scaricate il podcast e ascoltatela) durante l'intervento di Romeo Agresti è partita una discussione, a dire il vero alla fine è sembrata più una mia invettiva, sul futuro del calcio italiano e su quello che a detta di alcuni è il vero male del nostro calcio e che ne condizionerà il futuro prossimo. Io ho una passione esagerata, forse, per le capacità del singolo giocatore, penso, al contrario di molti professionisti dell'opinione, che tra il saper suonare uno spartito e il saper suonare uno strumento sia più importante il secondo perchè un gruppo di musicisti abili alla fine saprà sia suonare uno spartito che andare a braccio. Il problema è che nelle scuole calcio si stanno insegnando alle future leve dei concetti sbagliati, si formano difensori centrali, terzini, ali etc. ma mai calciatori. Ho ricordato il gol del 3-1 dell'italia con la Germania nell'82 (ringrazio ancora l'utente che me lo ha fatto ricordare) nel quale si vede chiaramente come Scirea (di professione libero) conduca la palla sino alla metà campo per scaricarla a Conti (professione ala) che sfrutta il movimento da punta dello stesso Scirea (che fa sempre il libero) per accentrarsi e poi scaricare a Scirea (sapete cosa faceva vero?) che scarica dal limite dell'area piccola di tacco a quello che è (credo) Bergomi (l'altro difensore). La domanda è quanti in Italia oggi avrebbero le capacità tecniche di fare queste scelte tattiche? Uno? Due? Mi direte: "e ma quella nazionale era fantastica" certo che lo era ma pure quelli che non furono convocati non erano mica male. Oggi invece facciamo fatica a mettere insieme 11 giocatori di livello, perchè purtroppo nei settori giovanili (e parlo proprio delle categorie inferiori) si perde troppo tempo a insegnare a un ragazzino la tattica tralasciando in maniera paurosa la tecnica, lo sviluppo delle capacità cognitive del singolo, la sua capacità di interpretare la situazione. A un atleta ai primi calci sarà l'allenatore a dargli le soluzioni, gli dirà cosa fare se succede questo o questo e quello che mai e poi mai dovrà fare in campo. E' la morte dei settori giovanili e anche del divertimento, il calcio in questo modo diventa lavoro in età sempre più bassa (non per niente c'è una vera e propria tratta dei minorenni che hanno accenni di talento ma su 100 che partono 1 solo vi arriva). E non è questione di allenare il gioco o i giocatori (oddio sconcè, certe cavolate però te le puoi pure risparmiare) e nemmeno di spiegazioni filosofiche su cosa devono fare i 3 in mezzo perchè il gioco è fondamentale (caro Sacchi, hai vinto tanto, tutto ma Ancelotti, gullit, rejkard, van basten, baresi, donadoni, maldini mica erano dei carneadi... anzi)

 

Poi noi, giustamente, che seguiamo principalmente la prima squadra ci interroghiamo anche sulle scelte tattiche dell'allenatore ed è giusto che a quel livello anche la tattica, anche estrema, abbia la sua parte ma non è e non deve essere la stessa cosa a tutti i livelli, "vincere non è importante è l'unica cosa che conta" vale solo all'apice o immediatamente prima ma sotto no, sotto ci deve essere il divertimento e la conoscenza dello sport che si vuol far praticare ai piccoli.

 

Ultima considerazione, strettamente personale:

Cari padri che seguite i vostri figli giocare a calcio due cose:

1) anche se vostro figlio non sarà mai messi non siate ossessivi

2) quando state appesi alle retine per delle partite di under 14 a urlare come scimmie in calore contro arbitri e avversari vi prenderei a bastonate nei reni, siete la cosa parte peggiore del calcio.

la diagonale difensiva è una delle prime cose da imparare se si vuole imparare a giocare a calcio....

La diagonale difensiva possono impararla tutti, a giocare a pallone ad alto livello solo chi ha talento e capacità tecniche

 

Senza scomodare Scirea che era un fenomeno a 360 gradi, hai ragione, nei settori giovanili si insegna troppa tattica e poca tecnica da almeno 20 anni. E' una polemica ormai annosa ma che nessuno a livello federale o delle singole società affronta.

Ovviamente non bisogna dimenticare di accrescere nei futuri giocatori professionisti l'attitudine alla tattica, al sacrificio per il compagno, al gioco di squadra ma bisognerebbe tornare prima di tutto a formare tecnicamente i giocatori, ad usare entrambi i piedi, a giocare la palla, a tentare il dribbling, l'uno contro uno sia per l'attaccante che per il difensore. La tecnica va sviluppata prima dei 20 anni, dopo i miglioramenti sono minimali. La diagonale, il fuorigioco, bloccare le linee di passaggio lo puoi imparare benissimo dopo. Di Bruno Conti e Franco Causio non se ne vedono più da un pezzo perchè se a 16 anni tenti un dribbling l'allenatore ti mette in panchina. Adesso non si vedono più nemmeno i difensori insuperabili nell'1 contro 1 come Cannavaro, perché a 18 anni non trovi l'attaccante che ti punta e cmq si difende di squadra organizzatissimi ( la marcatura ad uomo è un tabù ). Peccato che poi ad alto livello tutte le squadre sono organizzatissime e le partite le decidono i colpi dei singoli, quello che crea superiorità o il difensore insuperabile pure per un Neymar lanciato in porta.

 

Si è arrivati a questo punto perché si da troppa importanza alla tattica e perchè si chiedono vittorie e risultati anche alle squadre Primavera. Peccato che i risultati dei settori giovanili non si dovrebbero misurare con le coppe ma con quanti giovani sfondano in prima squadra. E' inutile vincere 10 Viareggio se poi produci solo 1 Marchisio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

la grinta il kuore la garra la tattica...

basta con sto provincialismo e sto senso di inferiorità * miseria..

a calcio si gioca col pallone, il pallone deve essere l'arma da maneggiare in battaglia non ste stronzate filosofiche che manco sui film di guerra su canale 5..

l'italia ha sempre sfoderato grandi campioni che le hanno permesso di vincere 4 mondiali..

che * sta succedendo adesso..perche nelle scuole calcio vanno avanti i bestioni e non si cura piu' la tecnica base??

da dove nasce sto senso di inferiorità per il quale bisogna difendere sullo 0 a 0 e non avere la presunzione di andare a prendere a pallonate chiunque?

ridate spazio al talento che sta nazione l'ha sempre sfornato

 

BASTA MULI

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

allora, parto dalla fine...

 

La preparazione atletica a un ragazzino è inutile, sono facilmente in grado di saltare da un lato all'altro del campo sino allo sfinimento (e fidatevi, ho allenato anche bambini e alla fine quello morto ero io)

 

Io non ho detto che la tattica sia inutile e allora viva la tecnica ma sostanzialmente vorrei atleti capaci prima di tutto di capire da soli cosa sta succedendo in mezzo al campo.

 

Sì..vabbè....lo hai aperto apposta il topic..altrochè.. .sisi

 

.haha

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mamma mia ragazzi, guardate che anche oggi si esce a giocare a calcio eh!!! .ghgh

Siete un po' troppo presi da luoghi comuni mi sa

Pure dove abito io, un paesello, ragazzi e ragazzini continuano ad andare a giocare con un pallore fra i piedi tutto il giorno.

E lo fanno pure se hanno un samsung s7 in tasca o uno tablet a casa .ghgh

 

Oltretutto non é che i pokemon o gli smatphone in Germania ed in Spagna (o in Argentina...va bhé lì un po' meno) non li hanno, eppure giocatori giovani ne escono eh...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mamma mia ragazzi, guardate che anche oggi si esce a giocare a calcio eh!!! .ghgh

Siete un po' troppo presi da luoghi comuni mi sa

Pure dove abito io, un paesello, ragazzi e ragazzini continuano ad andare a giocare con un pallore fra i piedi tutto il giorno.

E lo fanno pure se hanno un samsung s7 in tasca o uno tablet a casa .ghgh

 

Ehm qui stiamo parlando di scuole calcio o esordienti/allievi, insomma è da lì che parte tutto. Cosa c'entra giocare per strada a pallone, quello lo facevano tutti :d

Il discorso che ha fatto tommaso invece è molto interessante e giusto, di giocatori come baggio o zola, tanto per citarne due a caso, non ne vedo più. Ma quanto era forte zola?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Avevo già ascoltato la diretta e condivido tutto quanto.

 

Gli allenatori che abbiamo nelle giovanili in Italia andrebbero riformati, ci vuole proprio un cambio di mentalità in primis... E poi, le seconde squadre, perché senza quelle non vai da nessuna parte.

 

Si chiede troppo perché sono meglio i Montolivo, i Parolo e i Pellé .ghgh

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non so già è stato citato, ma pure il campionato Primavera è una bestialità che andrebbe tolta una volta per tutte.

 

Già i nostri insegnanti calcistici non sono all'altezza di quelli tedeschi o spagnoli, ci manca solo di "parcheggiare" per un anno o due i diciannovenni (o ventenni) in una competizione totalmente autoreferenziale e priva di una qualunque utilità in vista di un'integrazione nel calcio professionistico.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

allora, parto dalla fine...

 

La preparazione atletica a un ragazzino è inutile, sono facilmente in grado di saltare da un lato all'altro del campo sino allo sfinimento (e fidatevi, ho allenato anche bambini e alla fine quello morto ero io)

 

Io non ho detto che la tattica sia inutile e allora viva la tecnica ma sostanzialmente vorrei atleti capaci prima di tutto di capire da soli cosa sta succedendo in mezzo al campo.

 

 

 

. haha

Hai tanta voglia di ridere? :d

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sacchi al calcio italiano ha datto diversi trofei internazionali (con il Milan) e un secondo posto mondiale (con la nazionale), in assoluto direi che è uno degli allenatori che al nostro calcio ha fatto meglio.

Il problema sono i tanti allenatori (di ogni categoria) che hanno visto nelle sue idee tattiche (all'epoca oggettivamente rivoluzionarie, per le nostre abitudini) la scorciatoia per arrivare al successo. Semplificando all'estremo: non sono capace di portarti via la palla, ma con la tattica del fuorigioco ti impedisco di giocare dalle parti della mia area di rigore.

Detto questo, è chiaro che dalla tattica non si può prescindere del tutto perché a sostanziale parità di valori tecnici in campo fra due squadre sarà quella più organizzata a prevalere. E viceversa, naturalmente (perché, per dire, Zeman alla lunga perdeva non perché le sue idee tattiche fossero sbagliate ma perché in linea di massima ha sempre avuto a disposizione difensori oggettivamente scarsi... o qualcuno pensa che con i Padalino, Matrecano e Codispoti si potesse difendere meglio?).

Per tornare al tema generale del topic, secondo me c'è un po' la tendenza a fare di tutta l'erba un fascio. La scuola calcio per i bambini piccoli dovrebbe essere l'occasione per crescere, per imparare i principi dello sport in generale e di una disciplina nello specifico (banalmente, imparare a fare un po' meglio quello che comunque faresti ai giardinetti con gli amici). Poi, per i più talentuosi, ci sarà l'occasione di misurarsi con le prime squadre dell'eccellenza o addirittura con le primavere delle squadre di A e B. E insomma, man mano che si sale di livello è ovvio che salga anche l'impegno rispetto al divertimento perché ci si avvicina (senza arrivarci, nella stragrande maggioranza dei casi) al (semi)professionismo e ci sono altre aspettative da soddisfare e altri "problemi" da risolvere.

Eviterò di andare OT parlando di altri sport, ma mi limito ad accennare che anche nel tennis mi pare che da diversi anni sia in atto un arretramento della parte ludica in favore dell'esercizio volto a massimizzare il rendimento agonistico anche in tenera età.

Nessuno nega le sue vittorie

Ma il problema è il mettere avanti la tattica il modulo all'uomo

Certamente ci vuole una sintesi

Conte è un sacchiano

Allegri no

Sarri è un sacchiano

Infatti si dice che max non ha un gioco

Poi il capire che un modulo non vale sempre e comunque indipendentemente dagli interpreti

Infatti sacchi ha fatto solo fallimenti dopo il primo milan

Ed in usa fu salvato da baggio che lui detestava

Tutto wuesto è ot dalla discussione

E mi scuso

Nessuno vuol denigrare sacchi

Ma non è il messia

Come nessun altro

Quindi prendere del buono se c'è da tutti e fare di testa nostra senza emulare

 

 

che un venga di peggio unsisammai

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

I problemi del calcio giovanile sono molti. I genitori(uno dei primissimi), le società e gli allenatori fissati e che magari vogliono solo il loro bene e non quello dei ragazzi il fatto che si lavora poco sulla tecnica (che non vuol che non si dovrebbe insegnare anche la tattica), il fatto che si punta troppoo sul fisico e troppo poco sul resto( e qui si ritorna al discorso della tecnica)

 

Inviato dal mio SM-G350 utilizzando Tapatalk

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ai ragazzini bisogna insegnare solo la tecnica, senza i fondamentali non diventeranno mai veri giocatori.

Lasciamoli sfogare e divertire senza ossessionarli con la tattica, solo così potranno crescere e se non arriveranno in serie A avranno almeno praticato uno sport e migliorato fisico e mente, non sempre e solo davanti al p.c.. o alla play station a rimbambirsi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mio figlio è stato contattato spesso da varie squadre professionistiche... Anche di serie B... Per via di una tecnica eccezionale.. Ma non regge fisicamente più di un tempo... Perché lui non ha mai voluto allenarsi atleticamente.. Con nessun allenatore... E con nessuna squadra in cui ha giocato.

 

A lui piace solo giocare... Presentarsi la domenica e giocare la gara.. . Ma durante la settimana non si fa mai vedere agli allenamenti..piuttosto organizza una partitella tra amici anziche andare gli allenamenti...Motivo per cui nessuno... Nonostante le qualità gli offre un contratto vero...

 

Lo hanno messo alla prova e ci hanno provato tante squadre... Ma niente... lui dopo 15 giorni molla tutto e tutti... Perché le ripetute e queste robe non le regge proprio,

 

Ormai si è fatto grandicello penso che la sua carriera calcistica sia finita qui.

 

Testa matta... Che ci volete fare. Peccato.. Quando gli vedo toccare palla mi scappano le lacrime nel vedere un talento sprecato cosi. Del resto colpa sua.. Da grande se ne pentirà.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mio figlio, 6 anni, ha iniziato da poco a frequentare una scuola calcio...beh...sono andato a vedere gli allenamenti che durano c.a. 1 ora, suddivisa in 30 minuti di tecnica: passaggio di piatto, stop, colpo di testa ecc., e 30 minuti di partitella...nella quale il mister spiega quello che dovrebbero fare...rubare palla, movimenti vari ecc...

Io credo che ciò possa andare bene vista l'età...ma avrei preferito più esercizi mirati alla tecnica...quando posso gioco con lui, gli faccio fare sempre esercizi con il pallone e mai partite...e gli dico sempre di imparare a palleggiare...questo è il mio modo di vedere un allenamento per bambini...imparare giocando e sopratutto divertirsi...alla fine il calcio è un gioco, a questa età non bisognerebbe esasperarli con tattica e schemi....

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

il calcio è un gioco fatto di tattica, tecnica ed atletismo.

ogni qualvolta si fa prevalere una componente rispetto alle altre 2, allora vuol dire che lo si sta facendo male

 

Verissimo, ma il ragazzino deve giocare a calcio e divertirsi. Purtroppo sul calcio si concentrano, nella maggioranza dei casi, le frustrazioni personali. Allenatori, genitori, accompagnatori...

 

Tommaso, pur estremizzando a tratti, ha scattato una fotografia puntuale...ahinoi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

penso tu abbia ragione.

io la vedo così...

quando si è giovani bisogna imparare la tecnica... il controllo palla, il palleggio, il dribling nello stretto, il tiro ecc.. ecc.. che la base del calcio.

poi quando si diventa profesionisti, c'è tutto il tempo per imparare la tattica, i movimenti, anche perchè in generale ogni allenatore ti chiede i suoi.

per la tecnica a quel punto non c'è più tempo, quale allenatore dedicherebbe un ritiro per migliorare quest'ultima ?? nessuno, troppo importanti altre cose...

 

è un po come la matematica, le lacune che ti porti dalle elementari e medie te le porti poi per tutta la vita.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

I veri talenti sanno giocare a istinto, gli dai un pallone e si divertono.

Se non intasi un movimento calcistico con degli esaltati che si credono degli scienziati allora su 70 milioni di abitanti escono un sacco di giocatori che sanno trattare il pallone, che non sbagliano passaggi a un metro che sanno fare cambi di campo precisi. E questi erano gli anni 60/70/80/90 in Italia.

Perchè una volta c'erano e oggi no? Perchè sono scomparsi i numeri 10? Perchè si giocava in strada senza guide e prevaleva l'istinto.

La diagonale si imparava in 20 minuti appena arrivavano in una squadra seria.

Il calcio odierno è al 90% genitori esaltati che pensano di avere Maradona in casa, allenatori che si credono nuovi fenomeni della panchina, si atteggiano a motivatori di ragazzini, fanno fare il 442, il 352,il 433, il 4231 blablabla ai bambini.

Il calcio è istinto, è fantasia è genialità. Poi una squadra può anche inquadrare tutti in schemi.

Ma bisogna sempre ricordare che lo schema estremo del calcio totale, il vero calcio totale, è l'esaltazione estrema della fantasia. Perchè tutti e 11 devono saper giocare a pallone e non sono previsti ferri da stiro al posto dei piedi. Tutti e 11 devono attaccare e difendere.

Quando vedo il 50/60% dei giocatori in serie A/Premier che non sanno fare 3 passaggi di fila allora tutto il mondo della formazione ha FALLITO. In Spagna/Germania le percentuali sono molto diverse, il bagaglio tecnico del singolo è molto più alto. E non a caso i risultati si vedono.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.