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Mormegil

Guerra di Siria e situazione mediorientale: news e commenti

Post in rilievo

Boh ragazzi io dico la mia, ammetto di non capirne quasi nulla di queste cose, però penso che tutto quello che sta accadendo sia privo di senso. Va bene è l'essere umano che è fatto così, che magari bisogna guardare le cose in maniera fredda e diretta, ma quante morti si stanno susseguendo? Le armi chimiche addirittura, di una crudeltà assurda.

La cosa che mi sorprende è che man mano che si va avanti, pare che ci si diverta a fare le tattiche a cercare di capire Putin cosa farà, se si incazzerà o meno, se Trump sta facendo bene oppure no. Pare una partita di calcio dove siamo spettatori (e se siamo sfortunati anche vittime) di uno show privo di significato.

Non so io vedo una desensibilizzazione da parte di tutti in questi ultimi anni e nell'ultimo periodo in generale, la guerra viene vista da chi non la conosce come un gioco appunto: stamattina ragazzi della mia età,miei colleghi universitari, facevano battute del tipo: "Mò Trump si è incazzato aahahha e butta le bombe in Siria" o cose così; io la reputo una cosa vergognosa, perché i morti sono solo burattini inutili, dato che non è successo qui e la Siria (o Stoccolma) sembra lontana.

Accendi la tv/guardi le notizie al pc e stai col block notes ad annotare le nuove morti, come se ormai fosse una cosa normale, quasi come se ti dicessero: "vai, adesso commenta e sii indignato o fai le battutine, che c'è nuova carne al fuoco, nuovi morti di cui parlare, nuove tattiche, nuovi sviluppi". Beh questo è il mio pensiero, non ho parlato di cosa può succedere perché non ne so nulla, ma penso sia inerente al topic comunque.

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Gli americani prima di attaccare dovevano studiare meglio la situazione insieme ai russi e a noi europei. Se non è stato assad ad usare armi chimiche? Inoltre a quanto ho capito c'erano anche dei russi in questa base attaccata. Adesso leggo di navi russe in movimento..

Esattamente. Ci deve essere più comunicazione.

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.giornale ..... :

 

Se qualcuno si chiede : ma quanto è costato ai cittadini Americani inviare 59 missili Tomohawk solo per " danneggiare " un pò l'aereoporto Siriano ( i morti del personale della base non valgono : mica sono stati i Russi .... )

 

"According to the US Department of Defence's annual budget, a single Tomahawk missile costs $1.59 million."

 

la risposta é circa 94millioni di dollari..... !!! .ghgh

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Esattamente. Ci deve essere più comunicazione.

 

La comunicazione deve venire sempre prima di tutto, gli americani dovevano studiare di più la situazione e confrontarsi con le varie parti. D'altra parte se è veramente Assad il resposabile (cosa altamente probabile) la Russia, l'Iran e la Cina non possono continuare a difenderlo. Putin non può continuare a dire che uno stato sovrano è stato aggredito, parliamo di un paese dal quale sono fuggiti già 6 milioni di persone, più della metà della popolazione totale se non sbaglio.

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.giornale ..... :

 

Se qualcuno si chiede : ma quanto è costato ai cittadini Americani inviare 59 missili Tomohawk solo per " danneggiare " un pò l'aereoporto Siriano ( i morti del personale della base non valgono : mica sono stati i Russi .... )

 

"According to the US Department of Defence's annual budget, a single Tomahawk missile costs $1.59 million."

 

la risposta é circa 94millioni di dollari..... !!! .ghgh

 

Soldi spesi bene

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.giornale ..... :

 

Se qualcuno si chiede : ma quanto è costato ai cittadini Americani inviare 59 missili Tomohawk solo per " danneggiare " un pò l'aereoporto Siriano ( i morti del personale della base non valgono : mica sono stati i Russi .... )

 

"According to the US Department of Defence's annual budget, a single Tomahawk missile costs $1.59 million."

 

la risposta é circa 94millioni di dollari..... !!! .ghgh

 

Beh si, ma quelli li risparmieresti a non comprarli prima, una volta che ci sono tanto conviene usarli! .ghgh

Gli USA hanno una spesa militare di 600 miliardi di dollari l'anno, anche un bambino capisce che una spesa militare del genere (la Russia per dire ne spende 65, la Gran Bretagna 55) non è fatta di certo per difendersi, ma per dominare il pianeta!

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Bhe questo non solo lui, ai tempi di Barack Hussein molti avevano preso questa abitudine, dai cinesi che lo sfottevano all'aeroporto, agli israeliani che ne rimproveravano il lassismo, a Duterte che gli dava pubblicamente del figlio di * per poi rompere l'allenza e avvicinarsi ai cinesi

 

Eh...imho Obama è rimasto intrappolato nel suo personaggio, verrebbe quasi da dire prigioniero di quello stramaledetto Nobel: che conferirglielo non è stata una scelta inappropriate, bensì semplicemente stupida, perché ha creato delle impossibili aspettative degli altri verso di lui e forse anche di lui nei confronti di sé stesso. E magari anche per questo, Obama ha voluto condurre una politica del "potrei ma non voglio" che oggettivamente non ha pagato.

Il suo essere ondivago in Siria è stato un problema, perché ha disorientato i suoi alleati tradizionali ed ha incoraggiato tutti gli altri a farsi avanti, così come non ha pagato la sua immagine di "guerriero riluttante", soprattutto in uno scenario come quello mediorientale pieno di guerrieri volenterosi che considerano la riluttanza una debolezza da fighette.

Per molti versi, in termini di carisma personale e intellettuale considero Obama il miglior presidente che gli USA abbiano prodotto dai tempi di JFK: ma purtroppo per lui a quei livelli gli ideali non bastano e conta di più essere delle canaglie. Ed infatti Reagan è stato un meraviglioso esempio di spregiudicato filibustiere, che tant'è vero, ha ottenuto risultati spettacolari.

Cosi come lo stesso Putin d'altra parte, che è un inqualificabile mugiko figlio di *, ma che è per la Russia probabilmente quello che ci voleva per la Russia.

Obama è stato la faccia elegante dell'America, intellettuale, colto, avvezzo ai seminari delle idee ma scarsamente adatto alla filibusta delle cancellerie politiche, dove nuotano squali travestiti da jene; a voler fare un paragone, che potrà magari apparire sacrilego, ma tant'è, la figura di Obama paragonata a Trump mi ricorda idealmente l'aristocratica finezza intellettuale di Ratzinger confrontata con la popolaresca grossolanità di Bergoglio: soggetti che piacciono per la loro tela grezza e che otterranno probabilmente risultati migliori rispetto ai loro predecessori che invece erano seta.

Per questo è anche possibile che Trump riesca laddove Obama ha mancato, perché al contrario di Obama Trump è avvezzo alla filibusta, anzi ne è forse addirittura il capo e nuota da squalo senza bisogno di travestirsi.

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scusa e una volta distrutto il Mondo, quale sarebbe il vantaggio per questi illuminati?

 

Non é che vogliono distruggere il mondo. Ma vogliono creare i presupposti per dominare il mondo a loro piacimento. Una specie di One World Government, cioé un governo mondiale stile l´Impero Romano. Una dittatura mondiale. Aboliranno pure tutte le religioni ed introduranno una religione mondiale, il satanismo. Perché gli Illuminati sono tutti seguaci di Satana. É per questo che quasi tutti i famosi cantanti della cultura popolare fanno sempre gesti satanici sul palco. 666. L´occhio che tutto vede. Triangoli massonici. Lucifero. Eccettera. Miley Cyrus, *, Beyoncé, Justin Bieber, Lady Gaga, Rihanna. Sono tutti satanisti e membri degli Illuminati....

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Certo che sentire la comunità internazionale che esalta Trump per un atto che alla fine ha anche favorito l'Isis... boh, non so chi sia più sciocco in questa circostanza... .doh

 

Vabbé ma si sa, tutto ciò che conta sono gli interessi economici in quei territori. Bombardare la Siria (che pure ha un criminale al governo) trovando come scusa dei bambini è quanto di più squallido e vomitevole esista.

 

Non si porta la pace con la guerra, non si porta la "civiltà" con le bombe. Ancora non lo vogliamo capire: come se Iraq, Libia, Afghanistan non avessero insegnato nulla...

 

Quella che loro chiamano pace la si dovrebbe chiamare morte, quella che loro chiamano civiltà altro non è che distruzione.

 

E non lo dico io, è da duemila anni che l'abbiamo capito ma continuiamo a fare sempre gli stessi errori. Andate a chiedere a Tacito:

 

"Atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant." (Agricola, 30)

 

(Laddove fanno il deserto, lo chiamano pace. :patpat:)

 

Ci vedo molta attualità in questa affermazione, e figuriamoci che è di 2000 anni fa... :risata3:

 

Gli Americani di oggi sono come l'Impero Romano di ieri. Si sentono padroni, bramano di dominare...

 

Che vergogna... .doh

 

Gli USA bombardano perché si sentono i padroni del mondo... vabbeh, alla fine anche noi siamo da settant'anni una loro colonia. :patpat:

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Certo che sentire la comunità internazionale che esalta Trump per un atto che alla fine ha anche favorito l'Isis... boh, non so chi sia più sciocco in questa circostanza... .doh

 

Vabbé ma si sa, tutto ciò che conta sono gli interessi economici in quei territori. Bombardare la Siria (che pure ha un criminale al governo) trovando come scusa dei bambini è quanto di più squallido e vomitevole esista.

 

Non si porta la pace con la guerra, non si porta la "civiltà" con le bombe. Ancora non lo vogliamo capire: come se Iraq, Libia, Afghanistan non avessero insegnato nulla...

 

Quella che loro chiamano pace la si dovrebbe chiamare morte, quella che loro chiamano civiltà altro non è che distruzione.

 

E non lo dico io, è da duemila anni che l'abbiamo capito ma continuiamo a fare sempre gli stessi errori. Andate a chiedere a Tacito:

 

"Atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant." (Agricola, 30)

 

(Laddove fanno il deserto, lo chiamano pace. :patpat:)

 

Ci vedo molta attualità in questa affermazione, e figuriamoci che è di 2000 anni fa... :risata3:

 

Gli Americani di oggi sono come l'Impero Romano di ieri. Si sentono padroni, bramano di dominare...

 

Che vergogna... .doh

 

Gli USA bombardano perché si sentono i padroni del mondo... vabbeh, alla fine anche noi siamo da settant'anni una loro colonia. :patpat:

 

D'accordo sugli USA.

Ma posso capire (e non è solo rivolto a te, dico in generale) perché siete scandalizzati per UN bombardamento sulla Siria, quando sono 6 anni che piovono bombe di Assad (prima) e della Russia (dopo) sulla testa dei siriani? Non è che mezzo milione di siriani sono morti e 10 milioni hanno lasciato le loro case per una catastrofe naturale!

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Andate a chiedere a Tacito:

 

"Atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant." (Agricola, 30)

 

(Laddove fanno il deserto, lo chiamano pace. :patpat:)

 

Ci vedo molta attualità in questa affermazione, e figuriamoci che è di 2000 anni fa... :risata3:

Tacito scrive l'Agricola per contestare l'opera di Domiziano, ultimo esponente della dinastia flavia con cui aveva collaborato, e dunque per esaltare il nuovo principato per adozione: il suo è un sì all'imperialismo, ma non autoritario. Tanto è vero che la figura di Agricola (per inciso, suocero di Tacito) -giusto servitore dello Stato, nonostante e a dispetto di un presunto imperatore autocrate- viene esaltata positivamente. In soldoni: Tacito fa l'apologia di Agricola per ripulire la propria immagine in modo da essere preso in considerazione dalla nuova vincente fazione (un po' come Machiavelli con il Principe). In questo sì, ci vedo molta attualità.

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Tacito scrive l'Agricola per contestare l'opera di Domiziano, ultimo esponente della dinastia flavia con cui aveva collaborato, e dunque per esaltare il nuovo principato per adozione: il suo è un sì all'imperialismo, ma non autoritario. Tanto è vero che la figura di Agricola (per inciso, suocero di Tacito) -giusto servitore dello Stato, nonostante e a dispetto di un presunto imperatore autocrate- viene esaltata positivamente. In soldoni: Tacito fa l'apologia di Agricola per ripulire la propria immagine in modo da essere preso in considerazione dalla nuova vincente fazione (un po' come Machiavelli con il Principe). In questo sì, ci vedo molta attualità.

Conosco Tacito e per mia fortuna ho tradotto anche vari passi dell'Agricola (avendo fatto il classico), so anche chi Agricola era. Non penso di sbagliare sulle idee che Tacito aveva, poi è chiaro nessuno sa tutto e di sicuro non io.

 

Tacito, secondo me, non era un imperialista come non era un repubblicano. È nostalgico della Repubblica solo fino ad un certo punto. E accetta l'Impero, con tutti i suoi difetti, solo come regime politico necessario per mantenere l'ordine e la pace, o almeno per mantenere una loro parvenza. E tutto si basa sul suo naturale fatalismo pessimista verso il destino di Roma e dei suoi costumi perversi... il suo è un discorso anche condivisibile perchè comunque universalizzabile e molto moderno.

 

Se Tacito si permette, talvolta, di criticare il suo stato lo fa sottilmente, riconoscendo i difetti dei romani in alcuni passaggi nascosti, come questo, che è esemplare ed è passato alla storia anche per questo motivo.

 

Poi la difesa di Agricola ci sta, e non ci vedo nulla di male. Non è adulazione, è solo un tentativo, come dici tu, di salvare la faccia ad un suo parente contrapponendolo ideologicamente ad un despota come Domiziano. Che ci siano delle mistificazioni nessuno lo mette in dubbio.

 

E non voglio parlare di Machiavelli. Finirei per disquisire per secoli. .ghgh Al liceo ero così patito che mi lessi (pur con molte difficoltà) Il Principe e pure i Discorsi sulla Deca di Livio... è un autore che amo. Non me lo toccare. sefz

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D'accordo sugli USA.

Ma posso capire (e non è solo rivolto a te, dico in generale) perché siete scandalizzati per UN bombardamento sulla Siria, quando sono 6 anni che piovono bombe di Assad (prima) e della Russia (dopo) sulla testa dei siriani? Non è che mezzo milione di siriani sono morti e 10 milioni hanno lasciato le loro case per una catastrofe naturale!

Ma hai pienamente ragione. Pensi che Putin o Assad siano meglio di Trump? .ghgh

 

Non volevo assolutamente lasciare intendere questo. Ognuno lì ha i suoi interessi economici e ognuno cerca di fare il proprio gioco. Assad come la Russia come gli USA. Assad è un criminale di guerra e merita di essere processato da un tribunale internazionale. Ma ci sono delle priorità... e la priorità è l'ISIS.

 

Volevo comunque far notare il comportamento americano che da sempre si muove in questo modo nella politica internazionale, sentendosi padrona del mondo. Non solo Trump... ma da sempre, oserei dire. Non so chi parlasse prima del Manifest Destiny, ma gli do completamente ragione. Quello che stanno facendo oggi è la stessa identica cosa: si sentono destinati al dominio su larga scala. E sinceramente mi sono un po' stancato del nostro vassallaggio alle loro politiche internazionali autoritarie. .ok

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Ma hai pienamente ragione. Pensi che Putin o Assad siano meglio di Trump? .ghgh

 

Non volevo assolutamente lasciare intendere questo. Ognuno lì ha i suoi interessi economici e ognuno cerca di fare il proprio gioco.

 

Volevo far notare il comportamento americano che da sempre si muove in questo modo nella politica internazionale, sentendosi padrone del mondo. Non solo Trump... da sempre, oserei dire. Non so chi parlasse prima del Manifest Destiny, ma gli do completamente ragione. Quello che stanno facendo oggi è la stessa identica cosa: si sentono destinati al dominio su larga scala. E sinceramente mi sono un po' stancato del nostro vassallaggio alle loro politiche internazionali autoritarie.

 

Si ma non è una novità, il mondo funziona così da sempre, l'impero più forte cerca di dominare gli altri. La modernità non deve ingannare, sono cambiati i metodi, ci si nasconde maggiormente dietro a parole come diplomazia, comunità internazionale, ecc, ma alla fine lo scopo è sempre lo stesso.

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Il suo essere ondivago in Siria è stato un problema, perché ha disorientato i suoi alleati tradizionali ed ha incoraggiato tutti gli altri a farsi avanti, così come non ha pagato la sua immagine di "guerriero riluttante", soprattutto in uno scenario come quello mediorientale pieno di guerrieri volenterosi che considerano la riluttanza una debolezza da fighette.

Non essere intervenuti nel 2013 ha evitato agli Stati Uniti di invischiarsi nel pantano della Siria. Che voleva dire porre la ripresa economica americana quasi esclusivamente sul comparto difesa (con un intervento l'industria pesante avrebbe trainato le altre orientando capitali su se stessa e togliendoli ad altri settori perché è particolarmente remunerativa sul breve) ma soprattutto avrebbe impegnato truppe americane per dieci anni almeno tra regime change, peace building, transizione e vigilanza, con una spesa a bilancio notevole.

Sullo scenario mediorientale i guerrieri volenterosi sono rimasti in pochi, è stato un proliferare della feccia fino ad allora nascosta di tagliagole e oscurantisti a cui molti soggetti politici, tra cui Assad e i suoi nemici, hanno deciso di appaltare la loro azione di conquista dei territori.

Mica solo gli Stati Uniti, nessuno ci ha messo il piede seriamente, tranne la Russia che però ha il quadruplo di interessi storici e strategici sulla Siria rispetto agli Usa e gli altri. Perché la matassa è così intricata che puoi trovarti a combattere contro alcuni nemici su un fronte, accanto a nemici che hai su un altro fronte, vedi la Turchia che ha fatto il triplo gioco senza mai partecipare, vedi Israele che ogni tanto scavalla e fa un attacco qua e là.

Auguri Trump, è un casino tornare a metterci piede.

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D'accordo sugli USA.

Ma posso capire (e non è solo rivolto a te, dico in generale) perché siete scandalizzati per UN bombardamento sulla Siria, quando sono 6 anni che piovono bombe di Assad (prima) e della Russia (dopo) sulla testa dei siriani? Non è che mezzo milione di siriani sono morti e 10 milioni hanno lasciato le loro case per una catastrofe naturale!

 

Mah, a me quello che fa specie è che gli usa abbiano bombardato uno stato sovrano, oltretutto senza dichiarazioni di guerra, con il successivo consenso della comunità internazionale. Inoltre tutti hanno condannato Assad per il gas, ma su questo non mi pare ci siano ancora prove, anche se i principali leader si sono scagliati in questa direzione.

Se davvero si volessero punire i crimini di Assad perché non lo si persegue secondo prassi e perché lo si fa solo ora?

La risposta non è e non doveva essere un bombardamento senza preavviso contro l'esercito di uno stato sovrano.

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Al di là comunque di come si giudichi questo attacco, io devo ancora capire il motivo per cui si pensi che bisogna tenersi Assad per sconfiggere l'Isis. Io credo invece che Assad e Isis siano due facce opposte della stessa medaglia e l'esistenza dell'uno giustifica quella dell'altro.

Penso che anche i sostenitori di Putin debbano capire che non ci sarà mai pace in Siria con Assad; per cui o si trova un accordo per dividere la Siria in più regioni dando al dittatore siriano quella piccola parte in cui vi sono i suoi seguaci alawiti (in sostanza la parte occidentale del Paese) oppure si avrà guerra a oltranza e morti a non finire.

La balcanizzazione della Siria risolve poco. In pratica da guerra civile la si farebbe diventare guerra tra mini-Stati per confini e porzioni di territorio rivendicate e non ottenute in conferenza di pace.

C'è una lunga tradizione di frammentazione di entità territoriali che poi hanno continuato ad ammazzarsi, una delle rare eccezioni è l'ex Jugoslavia che però ha avuto il fattore attrattivo dell'UE (considerando che già due ex repubbliche della federazione sono già in UE e il destino è farli entrare prima o poi tutti), altrimenti continuavano ad ammazzarsi come potenzialmente potrebbero fare Serbia, Kosovo e Albania se non fosse che la Serbia ha bisogno del mercato unico e deve rigare dritto, per cui sta buttando giù una quantità enorme di bocconi amari.

Per questo lo scenario siriano al di fuori dell'accordo non ha soluzione, tra l'altro incrocia anche mezzo Iraq, i curdi e in sostanza un po' tutto il territorio dell'IS. Ma non necessariamente l'accordo è dividiamo tutto. Paradossalmente se ad Astana si fossero convinti di tenersi Assad con tutela delle altre aree, sarebbe stata una soluzione più veloce da mettere in pratica rispetto alla balcanizzazione. Ma anche questa strada alla "Libano" è difficile e non funziona manco in Libano. Per come stanno le cose non se ne esce in alcun modo, non c'è una soluzione che sta sotto gli occhi di tutti e nessuno vede.

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Ok, ma la tua posizione è ragionevole, quella che dipingi per la controparte assolutamente no .ghgh infatti o non era così, oppure era fatta solo di deliri senza alcuna importanza.

 

Manco a farlo apposta (sefz) sul Foglio di oggi, un articolo di Paola Peduzzi spiega ciò che intendevo esattamente l'altro giorno, quando parlavo dell'"antiamericanismo dei filotrumpiani"... che pare uno spettacolare paradosso, un meraviglioso ossimoro degno delle "convergenze parallele di quel geniale sacrista che era Aldo Moro, ma che nel mondo rovesciato, post-ideologico e post-intelligente dei populismi de' noantri, pare quasi razionale nella sua illogicità strutturale...

 

Così Paola Peduzzi

E’ troppo aspettare “l’esito dell’inchiesta internazionale prima di colpire la Siria?”, ha chiesto ieri mattina Marine Le Pen, candidata all’Eliseo per il Front national, rimettendo in un attimo ogni cosa al suo posto. Il blitz ordinato dall’Amministrazione americana di Donald Trump contro la base aerea siriana di Shayrat è stato accolto con “sorpresa” dalla Le Pen e dai populisti sparsi sul continente e sulle isole, rivelando due cose (non inimmaginabili) sui movimenti nazionalisti e anti europei: dovendo scegliere tra Trump e Vladimir Putin si sta con quest’ultimo; l’antiamericanismo è vivo e vegeto, l’infatuazione per Trump può essere temporanea. C’è chi suggerisce: “Follow the money”, i russi aiutano finanziariamente i movimenti populisti e quindi è chiaro che ci sia, alla bisogna, maggiore lealtà nei suoi confronti. Ma la questione è più profonda di così e ha a che fare con la destabilizzazione europea, sulla quale Mosca scommette da tempo e con una certa convinzione, a differenza di Trump che probabilmente non piangerebbe se l’Europa implodesse ma quando si ritrova la Le Pen in America non smania per incontrarla.

 

 

La Le Pen “étonnée” non è sola, come lei la pensano i suoi alleati naturali: Nigel Farage nel Regno Unito, ex leader degli indipendentisti dell’Ukip, il più imbarazzato di tutti essendo stato il primo ad aver pubblicizzato con foto bling-bling e pollice alzato la sua sintonia con Trump; anche il successore di Farage, quel Paul Nuttall che non se la passa benissimo in termini di consenso, ribadisce che il blitz americano “è senza senso”; Matteo Salvini della Lega, che pure si aggirava felice con magliette trumpiane e che oggi dice che l’America, colpendo il regime di Bashar el Assad, regala la Siria allo Stato islamico; i vari esponenti della cosiddetta alt-right di qui e di là dall’Atlantico, che ora manifestano tutta la loro delusione nei confronti di Trump, che pure sembrava così determinato a non far nulla contro il regime di Damasco.

 

 

 

Ci sono anche altri “sorpresi”, apparentemente lontani dal mondo che gira attorno alla Le Pen, ma che in realtà sono vicini, perché in politica internazionale il nero e il rosso sono diventati di fatto un unico blocco, complice il fascino esercitato da Putin, quell’uomo forte che fa diventare forti chi s’accompagna a lui anche per un tratto breve di strada: Trump appunto, ma pure lo stesso Assad, difeso dai nazionalisti europei come il custode di una stabilità brutale e inesistente. Jeremy Corbyn, leader del Labour inglese, ha detto che il blitz di Trump in Siria causerà danni ulteriori e aiuterà le forze jihadiste a rafforzarsi, mentre l’organizzazione “Stop the War”, cui Corbyn ha dedicato per anni molte delle sue energie politiche, ha subito organizzato una manifestazione davanti a Downing Street. Ricompare questo pacifismo a senso unico, che non si muove di fronte ai bombardamenti e ai gas chimici di Assad, perché quelli sono “affari interni alla Siria” e bisogna starne fuori, ma quando c’è da gettarsi contro gli americani è immediatamente in prima fila. L’altra metà del Labour – che come il premier conservatore Theresa May pensa che un blitz simbolico contro Damasco fosse necessario – si guarda attorno con un certo fastidio, i compagni di viaggio si fanno sempre meno assimilabili: poco prima delle dichiarazioni di Corbyn, il suo numero due Tom Watson aveva detto che il blitz americano era “una risposta diretta e proporzionata” all’attacco chimico di Assad. Anche in Italia il M5s di Beppe Grillo condanna Trump e salva l’asse putinian-assadista, che è ben più utile quando ci si augura la fine dell’Europa e dato che ci siamo anche della Nato. Come Corbyn, come la Le Pen.

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Ho una domanda fimow... ma alla fine gli stati uniti hanno trovato le armi chimiche di saddam? sefz

 

Io vorrei dare seguito alla domanda con una considerazione. Ho appena visto un video su FB, la cui fonte e' discutibilissima (informare per resistere) ma il contenuto potrebbe essere condivisibile.

 

https://www.facebook.com/informareXresistere/videos/10154169879038912/

 

A questo video fanno seguito una serie di video dal contenuto e dai toni simili, come ben sapete.

 

Ora a posteriori si puo' ipotizzare tutto. Questo video farebbe anche sorridere qualcuno che magari crede di essere preparato sulla politica internazionale e rimane ancorato a determinati crismi e dogmi storici.

 

A posteriori. Appunto.

 

Antefatto:

Nel 2006 vidi un video di uno storico (o economista? boh non ricordo) sparito nel nulla che annunciava, per le stesse identiche ragioni, la guerra in Siria. Ora, nel 2006 mi pare che la situazione fosse piuttosto stabile e tranquilla. Ricordo che dissi tra me e me.. .ok questa me la segno. Dici che la prossima vittima e' la Siria, il modus operandi e' simile ad altre 'guerre di pace' presenti e passate, ed il messaggio di pace e liberta' verra' fatto passare in un certo modo dai media secondo un meccanismo collaudato.

 

Risultato:

Prefazione - Lungi da me promuovere il complottismo (a proposito, ci avete fatto caso che questa e altre parole pertinenti - animalista, ambientalista, e via dicendo - hanno sempre un accezione negativa e una sfumatura fanatica anche se promuovono l'amore verso gli animali, l'ambiente, la natura, donne e via dicendo? sembra che un animalista non possa essere un bravo professore, pittore, genitore..e' semplicemente un fanatico del campo che gli compete). Lungi da me appunto, ma una cosa la voglio dire.

 

E niente, ci ha azzeccato.

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Ho una domanda fimow... ma alla fine gli stati uniti hanno trovato le armi chimiche di saddam? sefz

Con photoshop

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La balcanizzazione della Siria risolve poco. In pratica da guerra civile la si farebbe diventare guerra tra mini-Stati per confini e porzioni di territorio rivendicate e non ottenute in conferenza di pace.

C'è una lunga tradizione di frammentazione di entità territoriali che poi hanno continuato ad ammazzarsi, una delle rare eccezioni è l'ex Jugoslavia che però ha avuto il fattore attrattivo dell'UE (considerando che già due ex repubbliche della federazione sono già in UE e il destino è farli entrare prima o poi tutti), altrimenti continuavano ad ammazzarsi come potenzialmente potrebbero fare Serbia, Kosovo e Albania se non fosse che la Serbia ha bisogno del mercato unico e deve rigare dritto, per cui sta buttando giù una quantità enorme di bocconi amari.

Per questo lo scenario siriano al di fuori dell'accordo non ha soluzione, tra l'altro incrocia anche mezzo Iraq, i curdi e in sostanza un po' tutto il territorio dell'IS. Ma non necessariamente l'accordo è dividiamo tutto. Paradossalmente se ad Astana si fossero convinti di tenersi Assad con tutela delle altre aree, sarebbe stata una soluzione più veloce da mettere in pratica rispetto alla balcanizzazione. Ma anche questa strada alla "Libano" è difficile e non funziona manco in Libano. Per come stanno le cose non se ne esce in alcun modo, non c'è una soluzione che sta sotto gli occhi di tutti e nessuno vede.

 

E' chiaro che soluzioni facili per far finire la guerra in Siria non ce ne sono. Ormai è un tale caos, con decine di attori internazionali coinvolti, che non solo mettere ordine è pressoché impossibile ma anche capirci qualcosa risulta oltre modo difficile. Ma secondo me una cosa è evidente: la Siria con i confini pre-bellici non esisterà mai più; la "balcanizzazione" sarà inevitabile prima o poi anche perché Assad ormai lo sostengono e lo sopportano (con le buone o con le cattive..) solo quelli della sua "tribù" (gli alawiti appunto) e qualche minoranza che, forse a ragione, si sente più tutelata con lui al potere che con altri. Ma si tratta di un 15, massimo 20 % della popolazione; tutti gli altri, profughi e non, ribelli e "moderati", jihadisti e semplici persone a cui la guerra ha portato via tutto, lo vedrebbe volentieri morto assieme a tutta la sua dinastia (ormai al potere da 50 anni).

Assad ha perso il controllo del territorio non solo perché altre potenze regionali hanno finanziato e continuano ad armare i suoi oppositori ma anche e soprattutto perché non ha l'appoggio della gran parte del suo popolo. Insomma prima o poi dovrà farsi da parte e credo che anche i russi arriveranno a scaricarlo, probabilmente assicurandogli una "dignitosa" via d'uscita.

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