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Mormegil

Guerra di Siria e situazione mediorientale: news e commenti

Post in rilievo



Hanno fatto fuori quello che stava riuscendo ad espandere il potere iraniano in mezzo Medioriente, uccidendo solo alti ufficiali iraniani e delle milizie a loro associate, senza "danni collaterali" (ossia senza morti di civili) e il tutto senza causare (almeno finora) una guerra
Come operazione è un grandissimo successo, soprattutto dell'Intelligence
 



Secondo me l'intellicenge è stata utile solo per capire fino a dove spingersi. I viaggi di Soleimani erano quasi sempre pubblici.

Forse l'Iran ha semplicemente sottovalutato il fatto che gli americani potessero fare un attentato in un paese terzo a un alta carica di uno stato con cui non si è formalmente in guerra.

Come se qualcuno uccidesse Mike Pompeo (nome a caso) quando ci viene a trovare in Italia...



Certo, e anzi, speriamo non sia vera la notizia che il drone che ha colpito Souleimani sia partito da Sigonella. Fosse così, diventeremmo in automatico il capro espiatorio della reazione iraniana (ma pare che Di Maio e Guerini abbiano smentito)

 


Impossibile, quel drone non ha tutta quella autonomia.

Solita notizia italiano messa in mezzo non si sa da chi e condivisa a raffica da tutti i giornalai di tutte le testate giornalistiche che non hanno perso nemmeno un secondo a verificare la fonte.

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3 minuti fa, francesco_86 ha scritto:


 

 


Secondo me l'intellicenge è stata utile solo per capire fino a dove spingersi. I viaggi di Soleimani erano quasi sempre pubblici.

Forse l'Iran ha semplicemente sottovalutato il fatto che gli americani potessero fare un attentato in un paese terzo a un alta carica di uno stato con cui non si è formalmente in guerra.

Come se qualcuno uccidesse Mike Pompeo (nome a caso) quando ci viene a trovare in Italia...

 


 

 


Impossibile, quel drone non ha tutta quella autonomia.

Solita notizia italiano messa in mezzo non si sa da chi e condivisa a raffica da tutti i giornalai di tutte le testate giornalistiche che non hanno perso nemmeno un secondo a verificare la fonte.

 

Tecnicamente potrebbe anche farlo. Magari con un pit stop in Israele o a Cipro.. ma non avrebbe proprio alcun senso quando hanno mille alternative disponibili tra il Kuwait, l'AS, la Giordania, Doha...Forse anche dalla Truman che in questo momento si trova nel golfo di Oman: anche se non so se sia mai stato testato il decollo di un Reaper dal ponte di una CVN...

 

Notizia veramente assurda. E magari per sorvolare Tripoli ne facciamo partire uno da Diego Garcia... .asd

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1 ora fa, sol invictus ha scritto:

Si, anche perché non avrebbe alcun senso, oggettivamente, fare sorvolare ad un Reaper mezzo Mediterraneo quando hanno la possibilità di partire da zone molto più vicine all'obiettivo. Per come la vedo io, l'aquilotto è stato fatto decollare da una base CIA nel deserto orientale giordano.

Chiaramente non ce lo verranno a dire ma l'ipotesi Giordania mi pare più plausibile di altre.

Non ne ho idea, ma se avessero voluto farlo partire da sigonella, o aviano etc...non avremmo potuto fare nulla, i tempi di Craxi non ci sono più.

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..... .giornale : l'IRAN  ( art. di Peter Skurkiss per American Thinker ) 

 

Risultati immagini per ‫همه ایران سرای من است‬‎

 

Quando si tratta dell’Iran,

la maggior parte degli analisti e dei commentatori non sanno quasi nulla dell'Iran se non attraverso della stampa-mainstream occidentale  ,

 ne parlano  come se il paese fosse un omogeneo monolite popolato da Persiani.

Ma è un errore .

Il “Tallone d’Achille” dell’Iran, che solo raramente viene menzionato, è la sua diversità etnica e religiosa.

Ciò è stato evidenziato da Brenda Shaffer della Georgetown University, fra i maggiori esperti delle minoranze etniche iraniane.

“”Shaffer sostiene che l’attuale popolazione iraniana — oltre 85 milioni di persone — sia composta da  ::

42 milioni di Persiani,

__________

più ( + ) 

27 milioni di Azeri,

8  milioni di Curdi,

5 milioni di Arabi,

2 milioni di turkmeni

&  1,5 milioni di Baluchi””

_____________

totale  " non Persiani " : 43,5 milioni , ... !! 

 

.uhm Di conseguenza, nonostante i Persiani dominino il paese e siano il più grande gruppo etnico,

la metà della popolazione si definisce “non-persiana”.

Questi gruppi di “non-persiani” non sono felici e contenti.

Ognuno ha i suoi costumi, la sua storia, la sua cultura e spesso la sua lingua.

Come ha ben osservato Peter Zeihan in The Accidental Superpower,

la geografia dell’Iran NON  aiuta a consolidare il Paese,

che è composto da montagne e valli montane.

- ”... Le persone in una valle di montagna non si identificano necessariamente con quelle della valle successiva, tanto meno con quelle ancor più lontane"-

Mantenere tutti questi gruppi sotto la stessa autorità politica richiede un sistema rigido in grado di forzare l’unità ( più o meno come avveniva con la Libia di Gheddafi opp. con la Jugoslavia di Tito ) 

ragione per cui il moderno Iran ha un esercito molto consistente & "disciplinato/ligio "

specialmente per quanto riguarda la nomina/scelta  degli ufficiali . 

Paradossalmente l’Iran, in effetti, occupa militarmente il suo stesso territorio ( per garantire la  "sicurezza" interna , classica scusa di tutti i regimi ) 

Infatti :  sono le Province dell’Iran, quelle lontane da Teheran, i luoghi dove l’identità etnica e la  opposizione  al Governo Centrale sono più forti . 

“”Con l’inizio del ciclo di disordini — dicembre 2017 — le Enclavi-Etniche dell’Iran sono emerse come il più vibrante centro di resistenza al Governo Clericale 

 Nelle rivolte che hanno avuto luogo in varie Province del paese i movimenti etnici radicali sono emersi come una delle principali sfide alla sicurezza interna””(cit.)

Una delle zone che crea più problemi al Governo centrale è la Provincia del Khuzestan, al centro della produzione petrolifera dell’Iran.

 

Per avere un’idea di quanto l’Iran possa essere fragile, Berman ha scritto che

l’iraniano-persiano-medio teme così tanto la frammentazione del paese da tacitare qualsiasi critica al brutale trattamento che Teheran riserva

ai non-persiani delle province periferiche — anche se egli stesso sta soffrendo sotto la sferza del regime.

I suoi nemici ( la CIA/Israele in primis ) lo hanno capito da tempo e potrebbero considerare la divisione etnica del paese come

un’opportunità per gettare i semi della ribellione/destabilizzazione  all’interno dell’Iran.

 

La logica parla chiaro.

Se l’Iran fosse impegnato in patria dalla resistenza civile armata, sarebbe molto meno capace di causare " problemi "  altrove.

Visto l’attuale panorama del paese, quest’obbiettivo potrebbe non essere così difficile da conseguire.

 

 

 

 

 

 

 

 

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47 minuti fa, francesco_86 ha scritto:

Secondo voi è vero che Soleimani stava negoziando con l'Arabia Saudita? E se si per cosa? È stato ucciso per questo motivo?

Ho letto che aveva portato una lettera dei vertici iraniani alla famiglia reale araba

 

Il motivo era la ricerca di una deescalation tra i due paesi, voluta da Teheran

 

Se fosse vero, potrebbe essere uno dei motivi per cui gli americani l'hanno fatto fuori

 

Nella visione americana, non può esistere un asse (anche solo temporaneo) tra Arabia e Iran (o in generale tra Iran e qualunque altra media potenza regionale)

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20 ore fa, OaOx ha scritto:

Io spero non succeda niente....ma è allucinante che per gli ebrei morti ci si straccia le vesti etc etc, mentre dei vivi frega niente a nessuno.


Ricordiamo che l'Iran minaccia di distruggere Israele da quando è stata fondata, ricordiamo che l'Iran è una nazione da sempre pericolosa e finanziatrice di terrorismo nel mondo....se arrivassero ad avere capacità belliche nucleari? sarebbe un punto di non ritorno.

Ripeto...spero non succeda nulla ma a volte certe guerre sono inevitabili....io Hitler l'avrei voluto vedere fuori dalle balle preventivamente e non quando era ormai troppo tardi (giusto per fare un esempio).

non lasceranno mai che l'iran crei il suo arsenale atomico.

infatti la cosa peggiore che stanno facendo in reazione all'uccisione del generale è quello di affermare che non rispetteranno più l'accordo sul nucleare. si scavano la fossa da soli, spero per loro che ci ripensino in fretta.

 

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11 ore fa, sol invictus ha scritto:

Si, anche perché non avrebbe alcun senso, oggettivamente, fare sorvolare ad un Reaper mezzo Mediterraneo quando hanno la possibilità di partire da zone molto più vicine all'obiettivo. Per come la vedo io, l'aquilotto è stato fatto decollare da una base CIA nel deserto orientale giordano.

Chiaramente non ce lo verranno a dire ma l'ipotesi Giordania mi pare più plausibile di altre.

può benissimo essere, di un cosa invece sono convinto, deve esserci stata un'operazione di intelligence che ha coinvolto sicuramente i servizi segreti israeliani,

devi essere a conoscenza di tutti gli spostamenti del generale, devi essere sicuro che si trova su quell'auto prima di agire; non puoi tirare ad indovinare.

 

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Intanto in Iran si sono svolti i cortei funebri per omaggiare Suleimani in diverse città, la partecipazione popolare è stata impressionante, milioni di persone sono scese per le strade per dare l'ultimo saluto al generale! 

 

funerale-suleimani-13.jpg

 

Nel frattempo nel mondo arabo (che in questo caso sta quasi tutto con Trump visto ciò che Suleimani ha fatto ai sunniti in Iraq e Siria) scoppia la polemica contro Hamas, Ismail Haniyeh oggi ai funerali di Suleimani ha tenuto un discorso in cui ha omaggiato il "martire di Gerusalemme", inutile dire che un movimento sunnita che omaggia un personaggio accusato di genocidio contro i sunniti non può passare in silenzio, i mass media soprattutto nei paesi del blocco sunnita che hanno dichiarato guerra ai Fratelli Musulmani (vedi Arabia, Emirati ed Egitto) stanno dando molto risalto al discorso di Haniyeh per screditare Hamas agli occhi delle masse arabe sunnite. Insomma, oltre ai timori di guerre e ritorsioni la vicenda Suleimani sta avendo conseguenze anche sul piano politico interno in Medio Oriente. 

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3 ore fa, ValerioBncnr ha scritto:

Io ho un sogno! un mondo unito per tenere gli americani entro i loro fottuti confini!

Sono 40anni che rompono i *

Per limitare un cattivo c'e bisogno di un altro cattivo.
L'Europa conta zero.

....e comunque, quando ci aiutarono a liberarci dai nazisti erano buoni.

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21 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Non voglio offendere nessuno sia chiaro, ma sta messo peggio chi lo vota (questo aldilà dell'operazione Soleimani, che per me è stato un grandissimo successo per lui e per gli USA)

 

Diciamo che non ha lo standing presidenziale ecco

A me sembra che in patria (piagnistei dei dem a parte) stia facendo bene.
Poi sulla politica estera ne possiamo discutere eh...ma non ti credere che Clinton avrebbe fatto meglio, anzi.

 

Poi sul fatto che a volte parla come un bimbominkia ok...siamo d'accordo.

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3 ore fa, francesco_86 ha scritto:

Secondo voi è vero che Soleimani stava negoziando con l'Arabia Saudita? E se si per cosa? È stato ucciso per questo motivo?

I contatti sotterranei sono una costante nelle diplomazie mediorientali, molto spesso veicolate tramite aderenze tribali. Fanno parte di una diplomazia parallela che la chiamerei "da suk". Ne avvengono di continuo anche tra acerrimi avversari. Parlano, prendono un the, un dolce al sesamo... e poi, Ins'Allah.

 

Oltretutto è bene puntualizzare una cosa: la famiglia reale saudita è formata da centinaia di principi e migliaia di membri, molti dei quali potenziali titolari di diritti al trono (che attualmente è in mano alla corrente dei bin Salman). Tutti costoro esercitano diplomazie in qualche modo parallele, che però non sono riconducibili al sovrano, al suo entourage ed al suo governo, ma solamente ad una delle tante componenti satellite che ruotano attorno al clan dominante dei Saud. Si creano così vari centri di potere, dotati di grandi risorse (ad esempio quelle derivanti dalle varie fondazioni sociali legate all'elemosina islamica) una specie di lottizzazione araba, ciascuno con il proprio referente a palazzo, il quale all'occorrenza può muovere le proprie leve nelle infinite trame e sottotrame del potere.

Può capitare così che, per ragioni meramente politico-familistiche, vi siano delle correnti principesche non dominanti in competizione con quelle dominanti legate al sovrano e che le une e le altre cerchino di farsi le scarpe a vicenda

E' lo stesso principio che è stato alla base dei finanziamenti sauditi all'Isis, riconducibili io credo, alla corrente dei bin Najef il cui principale esponente, Muhammad bin Najef aveva in mano i servizi segreti ed era l'erede al trono designato fino a quando non è stato esautorato da suo cugino, l'attuale principe ereditario Mohammed bin Salman (MBS).

 

E' un errore ragionare sul MO applicando gli stessi schemi occidentali. Le verità possono essere più di una.

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28 minuti fa, OaOx ha scritto:

A me sembra che in patria (piagnistei dei dem a parte) stia facendo bene.
Poi sulla politica estera ne possiamo discutere eh...ma non ti credere che Clinton avrebbe fatto meglio, anzi.

 

Poi sul fatto che a volte parla come un bimbominkia ok...siamo d'accordo.

In patria sta facendo non bene, benissimo. Infatti io fossi un americano lo rivoterei ad occhi chiusi (anche perché gli altri candidati dem sono tutt'altro che eccezionali)

 

Ma da italiano non posso non notare che in politica estera se ne sta fregando del Mediterraneo, permettendo a russi, emiratini e turchi di fare il bello e il cattivo tempo in Libia

 

La Clinton forse (non possiamo averne certezza) avrebbe avuto un approccio più "maturo" e meno mercantilistico (dopotutto la Clinton è stata Segretario di Stato, aveva quantomeno già esperienza con l'establishment americano)

 

Quanto alla comunicazione, concordo in pieno, sembra un bimbominkia (anche il tweet con cui minaccia di bombardare obiettivi culturali, era un tweet inutile, anzi dannoso. L'UNESCO ha pure "rimproverato" gli USA pensa un po)

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1 ora fa, bonve ha scritto:

può benissimo essere, di un cosa invece sono convinto, deve esserci stata un'operazione di intelligence che ha coinvolto sicuramente i servizi segreti israeliani,

devi essere a conoscenza di tutti gli spostamenti del generale, devi essere sicuro che si trova su quell'auto prima di agire; non puoi tirare ad indovinare.

 

Molto probabile. Considera che il defunto era stato prima a Beirut e poi a Damasco, posti che sono il cortile di casa del Mossad e che pullulano di informatori. 

Sicuramente vi è stata quindi una tracciatura ottica fin da Beirut, seguita poi, una volta identificati i voli (civili e di linea) da pedinamento elettronico: e qui è plausibile che siano intervenuti almeno un paio di Awacs, uno sopra Cipro e l'altro sopra Kuwait/AS, che hanno seguito il volo passo passo da Damasco a Baghdad (che poi a monitorare un volo siamo capaci tutti, CR7 docet :d ). A quel punto a Baghdad ci deve essere stato un frenetico incrocio di informazioni a terra, con monitoraggio optoelettronico, magari tracciando la cella di qualche telefonino in possesso di qualcuno del suo seguito. Dopodichè, avuta conferma da terra (è plausibile che sulla strada dell'aeroporto di Baghdad ci sia stato quale spotter incaricato di monitorare il convoglio), il drone che magari svolazzava da ore, ha fatto il suo lavoro.

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13 minuti fa, sol invictus ha scritto:

Molto probabile. Considera che il defunto era stato prima a Beirut e poi a Damasco, posti che sono il cortile di casa del Mossad e che pullulano di informatori. 

Sicuramente vi è stata quindi una tracciatura ottica fin da Beirut, seguita poi, una volta identificati i voli (civili e di linea) da pedinamento elettronico: e qui è plausibile che siano intervenuti almeno un paio di Awacs, uno sopra Cipro e l'altro sopra Kuwait/AS, che hanno seguito il volo passo passo da Damasco a Baghdad (che poi a monitorare un volo siamo capaci tutti, CR7 docet :d ). A quel punto a Baghdad ci deve essere stato un frenetico incrocio di informazioni a terra, con monitoraggio optoelettronico, magari tracciando la cella di qualche telefonino in possesso di qualcuno del suo seguito. Dopodichè, avuta conferma da terra (è plausibile che sulla strada dell'aeroporto di Baghdad ci sia stato quale spotter incaricato di monitorare il convoglio), il drone che magari svolazzava da ore, ha fatto il suo lavoro.

Possono essere stati anche gli Arabi a "tradirlo". L'incontro doveva essere segreto, e loro se la sono cantata con gli americani (sempre che sia vera la notizia della trattativa tra Souleimani e gli arabi)

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29 minuti fa, SuperTalismano ha scritto:

Possono essere stati anche gli Arabi a "tradirlo". L'incontro doveva essere segreto, e loro se la sono cantata con gli americani (sempre che sia vera la notizia della trattativa tra Souleimani e gli arabi)

Maybe. Di solito le informazioni non-elettroniche vengono incrociate e confrontate da almeno due o tre fonti diverse, giusto per evitare trappoloni. In questi casi non si sa mai di preciso da dove parta l'informazione che dà il via alla giostra, anche per evitare di bruciare la fonte: e quindi l'input può avere vari padri e padrini. Potrebbe esserci stata anche una falla nell'entourage del generale. Qualche anno fa Stuxnet era stato inserito inavvertitamente nel sistema informatico delle centrifughe iraniane da uno dei tecnici iraniani della centrale, che aveva effettuato un accesso al sistema interno (non collegato con l'esterno) con una chiavetta contaminata che lui credeva sicura e che gli era stata gentilmente recapitata per vie traverse dall'Unità 8200...

Poi, una volta verificata la congruenza delle varie fonti si passa al piano operativo.

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1 ora fa, OaOx ha scritto:

Per limitare un cattivo c'e bisogno di un altro cattivo.
L'Europa conta zero.

....e comunque, quando ci aiutarono a liberarci dai nazisti erano buoni.

avessi citato mille episodi! UNO UNO! dal dopo guerra in poi imperialismo e si son fatti i * di tutti per i propri interessi.

 

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5 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

In patria sta facendo non bene, benissimo. Infatti io fossi un americano lo rivoterei ad occhi chiusi (anche perché gli altri candidati dem sono tutt'altro che eccezionali)

Un mio caro amico, che da più di 10 anni vive e vota in America dice che piuttosto che votarlo si taglierebbe una mano. Ma non ho approfondito molto l'ultima volta (1 mese fa) che ci siamo incontrati. A me personalmente non piace nulla della politica americana, sia democratica che repubblicana. Fossi un americano sarei uno dei tanti (40%?) che si asterrebbe. Trovo il loro sistema elettorale assurdo, dove può vincere chi prende meno voti...

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6 ore fa, OaOx ha scritto:

....e comunque, quando ci aiutarono a liberarci dai nazisti erano buoni.

Dipende dai punti di vista, indubbiamente è stato un bene, ma il mio paese, ad esempio, è stato distrutto dai bombardamenti alleati. Se parli con i parenti ancora in vita della cinquantina di vittime non credo che ti diranno che sono stati buoni.

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7 minuti fa, Kamioka ha scritto:

Dipende dai punti di vista, indubbiamente è stato un bene, ma il mio paese, ad esempio, è stato distrutto dai bombardamenti alleati. Se parli con i parenti ancora in vita della cinquantina di vittime non credo che ti diranno che sono stati buoni.

Su questo hai ragione al 100%, io parlavo da un punto di vista storico.....generale diciamo.

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4 ore fa, OaOx ha scritto:

Su questo hai ragione al 100%, io parlavo da un punto di vista storico.....generale diciamo.

Avevo capito quello che intendevi, volevo solo far notare che, a volte, il bene o il male dipendono da quale prospettiva si guarda.

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In patria sta facendo non bene, benissimo. Infatti io fossi un americano lo rivoterei ad occhi chiusi (anche perché gli altri candidati dem sono tutt'altro che eccezionali)
 
Ma da italiano non posso non notare che in politica estera se ne sta fregando del Mediterraneo, permettendo a russi, emiratini e turchi di fare il bello e il cattivo tempo in Libia
 
La Clinton forse (non possiamo averne certezza) avrebbe avuto un approccio più "maturo" e meno mercantilistico (dopotutto la Clinton è stata Segretario di Stato, aveva quantomeno già esperienza con l'establishment americano)
 
Quanto alla comunicazione, concordo in pieno, sembra un bimbominkia (anche il tweet con cui minaccia di bombardare obiettivi culturali, era un tweet inutile, anzi dannoso. L'UNESCO ha pure "rimproverato" gli USA pensa un po)
Sta facendo bene per suoi meriti o perché sta cavalcando una ripresa economica già partita prima che arrivasse lui e che deriva dalla sanguinosa crisi del 2009?

Le disuguaglianze sociali stanno crescendo, la sanità diventa sempre un bene accessibile a pochi (una puntura di insulina costa 300 dollari (in canada 30, in Italia 3, stanno praticamente condannando i diabetici poveri a morte certs).
Insomma, non è tutto oro quello che luccica.

Una mia amica con una malattia autoimmune che stava facendo un phd ha dovuto lasciare new york e tornare in Italia perché non volevano più rinnovarle l'assicurazione dopo il primo anno.

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Quoto

Dalla pagina Facebook di Magdi Allam: 


Dissento dalla destra, sinistra e cattolici che santificano Soleimani e demonizzano Trump. Sto, pur in modo critico, con Stati Uniti e Israele

Cari amici, l’Europa, sia come Unione Europea sia come Stati, ha condannato l’azione militare americana culminata nell’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani colpito da un drone all’aeroporto di Bagdad venerdì scorso 3 gennaio.
Per quanto concerne specificatamente l’Italia stiamo registrando una convergenza tra la destra dall’anima fascista, la sinistra dall’anima comunista e la fazione cattolica dall’anima anti-ebraica nel santificare Soleimani e demonizzare Trump; nell’esaltare la “resistenza popolare” della teocrazia degli ayatollah iraniani e denunciare “l’imperialismo” della democrazia americana; nel concepire l’islam sciita immune dalla violenza e bastione della guerra al terrorismo islamico e l’islam sunnita come intrinsecamente violento e artefice del terrorismo islamico; nel suddividere il Mondo tra i “buoni” che aspirano alla pace, un fronte che comprenderebbe l’Iran, l’Europa, la Russia e la Cina, e i “cattivi” che scatenano le guerre, un fronte che comprenderebbe l’Arabia Saudita, Stati Uniti e Israele.
Più dettagliatamente il generale Soleimani viene indicato non solo dall’Iran, ma anche dai governi e dalla stampa europea, come il protagonista della sconfitta dei terroristi islamici dell’Isis. Di conseguenza averlo ucciso corrisponderebbe a un attentato terroristico pari a quelli perpetrati dall’Isis.

Ebbene a questo punto è doveroso chiarire chi era veramente il generale Soleimani. Diciamo subito che non era un generale dell’Esercito regolare dell’Iran e che non è mai stato un militare di carriera.
All’indomani della presa del potere da parte dell’imam Khomeini nel 1979, Soleimani a 22 anni si arruolò nei Pasdaran, le “Guardie della Rivoluzione islamica”, che nascono come una milizia paramilitare ideologicamente asservita al potere islamico per contrastare l’esercito regolare costituito dal precedente regime monarchico e laico dello Scià Reza Pahlevi. Di fatto Soleimani ha fatto parte di un apparato repressivo concepito per salvaguardare costi quel che costi la teocrazia islamica, del tutto simile alla realtà delle “camicie nere”, come venivano indicati gli aderenti alla “Milizia volontaria per la sicurezza nazionale”, costituita da Benito Mussolini nel 1922 come corpo paramilitare del fascismo distinto dall’Esercito Regio, così come è simile alla realtà delle “camicie grigie”, come si indicavano gli aderenti alle Sturmabteilung o “Squadre d’assalto”, la formazione paramilitare di natura repressiva costituita da Adolf Hitler per promuovere l’avvento al potere del Partito Nazista.
Con maggiore precisione, il generale Soleimani dal 1998 è stato il comandante della Niru-ye Qods, letteralmente “Brigata Santa” ma anche “Brigata Gerusalemme”, che è una divisione in seno ai Pasdaran che ha il compito preciso di diffondere l’ideologia della “rivoluzione islamica” e favorire la penetrazione del potere dell’Iran con tutti i mezzi, dalla costituzione di partiti vassalli alla guerra, dalla propaganda al terrorismo. Nel 2008 Soleimani si presentò così al generale David Petraeus, comandante delle forze armate americane in Iraq, tramite un messaggio che il Presidente iracheno Jalal Talabani ricevette sul suo telefono e fece leggere a Petraeus: «Generale Petraeus, dovrebbe sapere che io, Qassem Soleimani, controllo la politica dell’Iran per quanto riguarda l’Iraq, il Libano, Gaza e l’Afghanistan. Inoltre, l’ambasciatore a Bagdad è un membro delle forze Qods. Colui che lo va a sostituire è, anche lui, un membro delle forze Qods». Soleimani rispondeva del suo operato direttamente alla Guida Suprema dell’Iran, il Grande Ayatollah Khamenei, e aveva carta bianca per realizzare l’obiettivo dell’esportazione della rivoluzione islamica iraniana all’estero: ingenti mezzi finanziari, tutte le armi e i militari necessari, potere politico, licenza di scatenare guerre, ordire colpi di stato, perpetrare attentati terroristici. Di fatto Soleimani era a capo del più potente apparato iraniano per le operazioni segrete finalizzate a estendere l’influenza islamica sciita in Medio Oriente.

Chiariamo che il maggior successo dei Pasdaran e della sua “Brigata Gerusalemme” è stata la fondazione del Hezbollah, il Partito di Allah, in Libano nel 1982. E che il suo battesimo si consumò a suon di attentati terroristici suicidi contro le forze americane e francesi. Il 18 aprile 1983, un attacco suicida all'ambasciata americana a Beirut ovest provocò la morte di 63 persone. Il 23 ottobre 1983 un duplice attentato dinamitardo suicida alle basi americana e francese della Forza Multinazionale causò la morte di 241 marines statunitensi e 56 paracadutisti francesi. I Pasdaran parteciparono alla guerra in Afghanistan al fianco di Ahmad Shah Massoud contro i sovietici e in Bosnia al fianco dei musulmani. È stata accertata la responsabilità dell’Iran negli attentati del 1992 contro l’Ambasciata d’Israele a Buenos Aires che causò la morte di 29 persone e del 1994 contro l’edificio della Israelite Mutual Association a Buenos Aires che causò la morte di 85 persone. Ugualmente l’Iran è responsabile dell’attentato del 18 luglio 2012 contro un autobus di turisti israeliani in Bulgaria che ha ucciso cinque persone più l'autista. Nei Territori palestinesi l’Iran sostiene militarmente e finanziariamente il terrorismo islamico di Hamas e del Jihad islamico. In Iraq Soleimani aveva promosso un movimento sciita anti-americano sostenendo le milizie sciite presenti, le Brigate Badr e l’Esercito Mahdi, e costituendone altre tra cui “Kataib Hezbollah”, responsabile dell’assalto con migliaia di miliziani all’ambasciata americana a Bagdad il 31 dicembre e il primo gennaio che ha determinato la decisione di Trump di reagire uccidendo il generale Soleimani.

Concludendo: il generale Soleimani è stato il più potente agente segreto responsabile delle “operazioni coperte” per esportare la rivoluzione islamica ed estendere l’egemonia dell’Iran in Medio Oriente. Non era un militare che difendeva la Patria dedito alla “resistenza popolare”. Serviva il regime teocratico islamico più agguerrito al mondo, dove la “Guida spirituale” ha il potere assoluto sul piano legislativo, giuridico ed esecutivo e la cui missione è diffondere ovunque nel mondo la rivoluzione islamica con tutti i mezzi, compreso il terrorismo. L’islam sciita ha praticato il terrorismo islamico suicida al pari dell’islam sunnita. Il fatto che il generale Soleimani sia stato partecipe nella guerra all’Isis si deve alla specificità del conflitto storico e ancestrale tra sunniti e sciiti, non certamente al fatto che lui fosse ostile o estraneo al terrorismo.

Cari amici, io sono totalmente contrario a chiunque violi il valore della sacralità della vita di tutti, quindi sono totalmente contrario a chiunque pratichi il terrorismo che deliberatamente mira a uccidere il prossimo per il semplice fatto che non si sottomette al proprio arbitrio. Ed è il caso del terrorismo islamico che è di natura aggressiva. I terroristi islamici uccidono non per ciò che facciamo ma per ciò che siamo, ci uccidono perché siamo cristiani, ebrei, americani, occidentali, o anche sciiti o sunniti, a prescindere da ciò che facciamo. Diverso è il caso di chi è costretto a reagire per difendere il proprio legittimo diritto alla vita, ed è il caso delle azioni militari degli Stati Uniti e di Israele. Io non difendo ciecamente l’operato di Trump o di Netanyahu, ma difendo nel modo più assoluto il diritto alla vita degli americani e di Israele come Stato del popolo ebraico. Mi riservo di criticare delle specifiche iniziative di Trump o di Netanyahu, ma sono decisamente schierato dalla parte degli Stati Uniti e di Israele, perché si fondano sulla civiltà della vita, e sono decisamente schierato contro l’Iran ma anche contro l’Arabia Saudita e la Turchia di Erdogan, perché promuovono la cultura della morte.

 

 

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2 ore fa, francesco_86 ha scritto:

Una mia amica con una malattia autoimmune che stava facendo un phd ha dovuto lasciare new york e tornare in Italia perché non volevano più rinnovarle l'assicurazione dopo il primo anno.

L'ObamaCare non avevo imposto il divieto alle compagnie assicurative di non rinnovare una polizza in casi come questi? o Trump lo ha abolito?

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