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Nerull

John Charles e la Juve anni ’50: "Qui la gente paga 100 lire per vedere gli allenamenti"

Post in rilievo

John-Charles-Scudetto.jpg

 

C’è stato un tempo in cui il salario minimo per un calciatore nel campionato italiano corrispondeva al massimo in Inghilterra. Erano gli anni ’50 e le proporzioni tra le spese della Serie A con quelle dell’allora First Division (la Premier league starebbe stata “inventata” solo nel 1992) erano decisamente divergenti.

 

Così come decisamente divergenti erano le proporzioni tra l’ingaggio di un normale giocatore e lo stipendio di un lavoratore.

 

A raccontare questa e altre chicche è stato John Charles in prima persona, in un reperto che CF – calcioefinanza.it ha scovato in una raccolta antologica dei pezzi del Charles Buchan Football Monthly, una sorta di Guerin Sportivo all’inglese, fondato da un ex calciatore e pubblicato dal 1947 al 1974, 14 anni dopo la morte del suo fondatore.

 

Proprio il centravanti gallese – che giocò nella Juventus dal 1957 al 1962 prima di tornare in Inghilterra, al Leeds, e ritentare l’avventura italiana con la Roma nel 1963 – è infatti l’autore di un articolo che venne pubblicato dal “primo magazine inglese di calcio” che fu anche il primo a parlare di calcio internazionale in Inghilterra.

 

cbfm3.jpg

 

 

Del giornalismo di quell’epoca non possono che stupire la schiettezza e la franchezza, con i calciatori che raccontavano apertamente gli aspetti economici del mondo del calcio. Altri tempi davvero.

 

John Charles (era il febbraio 1959, possiamo immaginare che avesse incontrato Buchan durante il periodo natalizio a cavallo tra il 1958 e il 1959) parlava apertamente della sua nostalgia per il calcio inglese e descriveva il calcio italiano come lento e eccessivamente tattico in un articolo che pare quasi un appello a voler tornare in Inghilterra, cosa che come detto accadrà circa tre anni dopo.

 

Nella seconda parte del pezzo Charles (morto ormai quasi 13 anni fa, il 21 febbraio del 2004), fa capire chiaramente che la sua è stata una scelta economica, dice apertamente di divertirsi in Italia meno che in Inghilterra e si sofferma su molti aspetti organizzativi del nostro calcio di allora.

 

I valori naturalmente sono difficilmente comparabili rispetto al calcio di adesso. Il dato più esplicativo può essere quello del salario medio che nel 1959 per un lavoratore inglese era di circa 13.15 sterline alla settimana (nei dieci anni successivi sarebbe quasi triplicato) e il cambio in lire circa 220 per 1 sterlina.

 

Potrei sorprendervi – scrive Charles a proposito del calcio – ma il minimo salariale in Italia corrisponde al massimo permesso in Inghilterra che corrisponde a 20 sterline.

 

Ma la vera differenza secondo Charles stava nei premi partita.

 

Se pareggiamo in trasferta – si legge – prendiamo 12-13 sterline ciascuno mentre se vinciamo ne prendiamo 30. Se vinciamo in casa prendiamo 15 sterline a testa. Paragonate queste cifre con le 4 sterline per la vittoria e le 2 sterline per il pareggio (a prescindere da casa o trasferta) che ricevono i calciatori inglesi.

 

Interessante ragionare sulle cifre: di fatto vittoria in casa e pareggio in trasferta erano equiparate. Questione di mentalità italiana, non così in Inghilterra. In trasferta da noi dominava (e spesso domina) il “primo non prenderle”.

 

Non solo: John Charles faceva notare che agli allenamenti vi erano costantemente dalle 2 alle 3 mila persone al seguito della squadra e che a questi giocatori veniva fatto pagare un biglietto d’entrata di 100 lire.

 

Anche qui una rivelazione interessante: già negli anni ’50 il club torinese provava a sfruttare il suo seguito e la sua notorietà valorizzando momenti come l’allenamento per aumentare i propri ricavi (stante poi il fatto che nei conti del club era ovviamente decisivo avere gli Agnelli alle spalle).

 

cbfm4.jpg

 

 

Ma perchè questa differenza tra Italia e Inghilterra?

 

Secondo Charles (che parlava di 9 “scellini” – ovvero all’incirca mezza sterlina – per una partita della Juventus) era perchè il prezzo dei biglietti era maggiore rispetto a quello in Inghilterra.

 

In realtà, va detto, il calcio italiano veniva sostanzialmente gestito in perdita – come racconta Nicola De Ianni nel suo libro “Il calcio italiano 1898 – 1981” – e nei casi migliori i ricchi proprietari a fine stagione ripianavano il debito accumulato con soldi propri.

 

Infine Charles si stupiva già di un altro aspetto. E ricordiamo: eravamo nel 1959. La Juventus non aveva uno stadio di proprietà, e il centravanti gallese spiegava che – essendo il Comunale di proprietà del Comune di Torino – la squadra si poteva allenare sul suo campo solamente tre volte all’anno.

 

Una cosa alquanto bizzarra, secondo lui, tanto quanto la “tactical talk” (oggi sarebbero le riunioni tattiche con tanto di video analisi) che la squadra aveva alle 10.30 della domenica mattina prima delle partite.

 

Un altro mondo certamente, ma che dimostra – tra le altre cose – come gli aspetti economici del gioco del calcio abbiano da sempre rappresentato materia di studio per le testate giornalistiche, al fine di meglio comprendere il fenomeno calcistico.

 

calcioefinanza.it

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Impressionante.... qui Charles, nel 1959 :o , tocca 3 punti fondamentali che influenzano tutt'ora il nostro calcio: 1) l'eccessivo indebitamento delle società gestite a perdere, che alla fine sono scoppiate, vedi gli innumerevoli fallimenti nelle categorie minori fino ad alcune tra le storiche della A (Fiorentina, Napoli, Torino) considerando anche la situazione attuale delle milanesi (in particolare il Milan sarebbe già fallito negli anni '80 se non fosse intervenuto Silvio...); 2) la questione stadi (con poche eccezioni, Juve su tutte), cosa inaccettabile nel 2017 quasi; 3) la tattica esasperata, che oggi investe ancora soprattutto le squadre medio-piccole ma che fino all'avvento di allenatori illuminati quali Sacchi e Lippi riguardava la totalità del calcio italiano... Questi in buona sostanza i motivi che hanno frenato e frenano ancora il nostro movimento calcistico: l'aspetto positivo è che, a differenza soprattutto degli inglesi :risata3: , la grinta, la voglia di combattere ed affrontare qualsiasi difficoltà non ci è mai mancata, anzi, ci caricato ulteriormente se nel frattempo abbiamo vinto 2 Mondiali... .primo1 e altre 2 volte siamo arrivati secondi, non contando gli Europei (1 vittoria e 2 secondi posti) ....

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GIAMPIERO ..... JOHN ..... OMAR .... " I WILL ALWAYS LOVE YOU " .... .salve .salve .salve

 

SIETE STATI .... SIETE ..... E PER SEMPRE SARETE NEL CUORE E NELLA MENTE

DI CHI VI HA VISTI LOTTARE ED ONORARE LA MAGLIA BIANCONERA E DI CHI AMA ,

COME VOI AVETE AMATO , LA JUVENTUS F.C. 1897 .... .salve .salve .salve

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Uno dei tre centravanti piu' forti della storia della Juve...Potenza, gioco aereo.inarrivabile ma.anche.una tecnica importante...

Sempre che scherzi..

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personaggio di proporzioni epiche

 

mia mamma , ai tempi ragazzina neolaureata in lingue, era la sua insegnante di italiano (con risultati pessimi :d )

 

---Pace all'anima di entrambi

 

 

.juve .juve

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personaggio di proporzioni epiche

 

mia mamma , ai tempi ragazzina neolaureata in lingue, era la sua insegnante di italiano (con risultati pessimi :d )

 

---Pace all'anima di entrambi

 

 

.juve .juve

 

uum Mi immagino tua Mamma ancora alle prese con il Grande JOHN a fargli ripassare la Nostra Grammatica e ,

perchè no , insieme ad OMAR , a formare un " Bel Terzetto " pronto a sostenere ed incitare la NOSTRA JUVE ...

assisi sulle TRIBUNE .... SOSPESE .... TRA LE NUVOLE ED IL CIELO !

 

Buona Notte ! .salve Stefano

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uum Mi immagino tua Mamma ancora alle prese con il Grande JOHN a fargli ripassare la Nostra Grammatica e ,

perchè no , insieme ad OMAR , a formare un " Bel Terzetto " pronto a sostenere ed incitare la NOSTRA JUVE ...

assisi sulle TRIBUNE .... SOSPESE .... TRA LE NUVOLE ED IL CIELO !

 

Buona Notte ! .salve Stefano

 

Grazie Stefano ,

Un bellissimo pensiero .

 

Simone

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Grazie Stefano ,

Un bellissimo pensiero .

 

Simone

 

Grazie a te per averci donato uno splendido aneddoto che , a pieno titolo ,

ha in sè tutti i " Crismi " per poter essere collocato ed evidenziato nel

variegato ed ineguagliato " EMISFERO A TINTE BIANCONERE " che tanto

abbiamo a Cuore e che TUTTI CI ACCOMUNA SIA NELLA BUONA CHE

NELLA MENO FAVOREVOLE SORTE !

 

Auguro a Te e Famiglia un Sereno Natale !

 

.salve Stefano

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Grazie a te per averci donato uno splendido aneddoto che , a pieno titolo ,

ha in sè tutti i " Crismi " per poter essere collocato ed evidenziato nel

variegato ed ineguagliato " EMISFERO A TINTE BIANCONERE " che tanto

abbiamo a Cuore e che TUTTI CI ACCOMUNA SIA NELLA BUONA CHE

NELLA MENO FAVOREVOLE SORTE !

 

Auguro a Te e Famiglia un Sereno Natale !

 

.salve Stefano

Stefano, ma tu lo consulti spesso l'archivio digitale de "La Stampa" ? Se digiti la data dopo la partita in questione puoi rileggerti tutto, aneddoti compresi. Io amo alla follia Sivori ed e' una cosa che faccio spesso. Ho scoperto che una volta, mentre Charles cantava a teatro in liguria, un gruppo di fiorentini lo fischio'... Sivori non ci penso un secondo, si mise contro 30 (!!!) persone e inizio' a menare alla cieca per difendere il suo amico!

Poi sivori e charles erano sempre in contatto telefonico. Quando seppe che il suo amico gallese mori, omar ebbe un mancamento. Nonostante fosse gia malato di tumore la pancreas volo' il giorno stesso fino a Leeds per andare al funerale del suo amico. Questo lo so perche mi sono comprato differenti numeri di " El grafico", il settimanale piu bello sul calcio, argentino.

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Bel reperto trovato da c&f.

Anche se hanno riportato nella traduzione solo alcuni aspetti tralasciandone altri.

 

In quanto a Charles... poco da dire, per quei meravigliosi personaggi parla il mio avatar.

Da rimarcare la "sorpresa" circa la questione stadi (e lo scriveva 60 anni fa!), e il fatto che all'epoca poteva capitare che si andasse ad assistere in 2/3000 alle sedute di allenamento. Oltre a tutto il resto naturalmente.

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Stefano, ma tu lo consulti spesso l'archivio digitale de "La Stampa" ? Se digiti la data dopo la partita in questione puoi rileggerti tutto, aneddoti compresi. Io amo alla follia Sivori ed e' una cosa che faccio spesso. Ho scoperto che una volta, mentre Charles cantava a teatro in liguria, un gruppo di fiorentini lo fischio'... Sivori non ci penso un secondo, si mise contro 30 (!!!) persone e inizio' a menare alla cieca per difendere il suo amico!

Poi sivori e charles erano sempre in contatto telefonico. Quando seppe che il suo amico gallese mori, omar ebbe un mancamento. Nonostante fosse gia malato di tumore la pancreas volo' il giorno stesso fino a Leeds per andare al funerale del suo amico. Questo lo so perche mi sono comprato differenti numeri di " El grafico", il settimanale piu bello sul calcio, argentino.

 

Caro Amico ,

Ti Ringrazio per la tua preziosa " segnalazione " : puoi starne certo ... ne terrò debito conto !

 

Auguro a Te ed ai Tuoi Cari un Sereno Natale !

 

.salve Stefano

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Caro Amico ,

Ti Ringrazio per la tua preziosa " segnalazione " : puoi starne certo ... ne terrò debito conto !

 

Auguro a Te ed ai Tuoi Cari un Sereno Natale !

 

.salve Stefano

...in questo semplice scambio di opinioni c'è intrisa una grande testimonianza di storia bianconera.

Mi ritengo fortunato a poter leggere ed interagire ogni giorno sul forum con degli utenti così preparati e affezionati,come me,alla Signora!!!

Buon Natale a tutti e 2 e finoallafine

Forza Juve

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Uno dei tre centravanti piu' forti della storia della Juve...Potenza, gioco aereo.inarrivabile ma.anche.una tecnica importante...

Direi più forti della storia del calcio... ma forse le cose si equivalgono... :-)

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