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Fantomas

Chiellini: "La Juve è la mia vita. 6° scudetto? Ci tengo da morire. Troppi gol? Non abbiamo identità stabile, manca equilibrio. Allegri bella persona"

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Chiellini: "Tengo da morire al sesto scudetto"

 

TORINO, 21 gennaio 2017 - Giorgio Chiellini ha rilasciato una lughissima intervista al Corriere dello Sport, ecco alcuni dei passaggi più significativi: "In che ruolo giocavo da bambino? Fino ai quindici anni ho giocato centrocampista centrale ma, in verità, solo perché, già da piccolo, ero più alto degli altri e, in mezzo al campo, questa prestanza fisica valorizza molto. Poi ho cominciato a giocare in fascia, dai tredici ai vent’anni e poi, piano piano, sempre più in mezzo, in difesa. Non ho rinunciato a studiare pur essendo un giocatore di grande successo? Io avevo studiato, al liceo, con l’idea di fare l’università. Allora non potevo sapere quello che mi sarebbe successo nella vita. Mi sarebbe piaciuto fare medicina, come il babbo, che è ortopedico. Però, finite le superiori e cominciata la mia carriera calcistica, mi rendevo conto di non poter più fare qualcosa che comportasse l’obbligo di frequenza. Ero appena andato via dal Livorno e la Juve mi aveva mandato in prestito a Firenze. Giocavo in serie A, con tutto il carico di lavoro e spostamenti che questo significa. Ma volevo lo stesso portare avanti gli studi, un po’ perché così, in famiglia, sono stato educato e, anche, come sfida con me stesso. Ho scelto economia perché le materie come la matematica mi piacevano, non c’era l’obbligo di frequenza e c’erano argomenti che mi interessavano. Avevo dato un esame a Pisa, ma a Firenze era difficile andare avanti per gli orari e le rigidità della facoltà. Poi sono venuto a Torino e mi sono reso conto comunque che la possibilità di continuare c’era, ho trovato un ateneo con grande disponibilità per gli studenti lavoratori. Non solo per me, ma anche per altri, c’è stata la possibilità di proseguire questo percorso di studi. La triennale l’ho sfumata di poco, perché alla fine ho impiegato quattro anni, ma in fondo ero uno che già giocava nella Juventus, che aveva qualche presenza in Nazionale… Per dirle della sfida con me stesso, io mi sono laureato appena finito il Mondiale... Ora voglio arrivare fino in fondo: lunedì ho un esame, un mattoncione bello tosto, poi un altro a febbraio e a marzo, se tutto va come deve, riesco a finire anche la specialistica. Come immagino il mio futuro dopo aver giocato? Intanto mi piacerebbe rimanere a vivere a Torino, mia moglie è di Livorno però, se devo essere sincero, dopo tanti anni qui, anche lei sta bene e mi piacerebbe continuare a vivere sotto la Mole. Mi piacerebbe fare qualcosa per la Juventus, perché alla fine è stata ed è la mia vita, e a questa squadra continuo a dare tutto me stesso. Però devo dirle che se vivi tutti questi anni come li ho vissuti io, sei totalmente concentrato in quello che fai oggi. E, per stare a certi livelli per tanti anni con l’inevitabile trascorrere del tempo e soprattutto con le pressioni, io debbo mettere ogni energia, ogni impegno fisico e mentale in campo e nella squadra. Per me, quindi il primo domani è oggi. Al resto penseremo quando oggi sarà ieri. Che cosa è la BBC? La BBC, o forse con Buffon BBBC, è sicuramente un bellissimo gruppo di amici, di persone che, a parte il feeling in campo e fuori, è riuscito ad arrivare a certi livelli perché si è creato qualcosa di magico nel rapporto tra di loro. Perché con tutto il rispetto, non siamo stati o non siamo forse i più bravi al mondo, però insieme ognuno esalta il rendimento dell’altro: questo sì. Poi c’è grande amicizia, una cosa profonda che ci fa condividere tutto. Tutti e quattro siamo persone che vivono per quello che fanno e ci mettono l’anima. Quanto tengo al sesto scudetto? Da morire! Perché è qualcosa che nessuno ha mai fatto, è qualcosa che davvero ci farebbe rimanere nella leggenda dello sport italiano. E’ un’occasione per noi chiaramente irripetibile ma credo che veramente, per trovare un’altra squadra che abbia in mano la possibilità di vincere il sesto scudetto, chissà quanto tempo dovrà passare nella storia del calcio. Questa occasione va portata a casa, lo vogliamo tutti e dobbiamo riuscirci. Lo sfogo di domenica sera dopo il k.o. di Firenze? Io penso solo di essere stato onesto, sincero. Penso di non aver, alla fine, detto le solite frasi scontate che possono venire in certe occasioni. Dopo una sconfitta si può anche andare in tv e dire siamo primi, siamo belli, siamo bravi o cose del genere. E guardi che ovviamente è pur vero... ma poi bisogna anche avere l’umiltà e l’equilibrio di saper affrontare i problemi quando ci sono e possibilmente prima che diventino più grandi. Perché quest’anno la Juventus prende più gol degli altri anni? Perché c’è meno equilibrio, perché abbiamo fatto e stiamo facendo più fatica a trovarlo in campo. Non perché siamo più forti o meno forti, ma perché comunque abbiamo cambiato caratteristiche, abbiamo cambiato giocatori con le loro peculiarità e non abbiamo ritrovato un’identità stabile, quella che poi ti permette di non prendere gol. Che non vuol dire giocare a tre, a quattro, a cinque, ma proprio costruire un’amalgama definitiva per essere “impermeabili”. L’avversario più forte che ho incontrato in vita mia? Non ho avuto la fortuna di giocare a Berlino contro Messi ma penso che lui e Cristiano Ronaldo siano due giocatori che hanno fatto la storia recente del calcio moderno, loro due sono obiettivamente una spanna sopra a tutti. Poi metto Ibrahimovic perché in un campionato sposta gli equilibri in modo imbarazzante. Un vero campione. I giovani difensori più interessanti nel calcio italiano? Nel mio ruolo Rugani, Romagnoli e Caldara. Caldara è esploso quest’anno, Rugani e Romagnoli già gli anni scorsi avevano fatto vedere le loro qualità. Il momento più bello della mia carriera? Dico lo scudetto di Trieste. Perchè fu particolarmente importante, non solo perché ha iniziato un ciclo, ma perché fu una stagione da imbattibili, fu il primo anno allo Stadium. C’era nell’aria qualcosa di magico, è stata un’emozione forte e le ultime due settimane ho dormito davvero poco. Anche la festa del primo scudetto fu incredibile, credo che si possa festeggiare una cosa del genere, adesso alla Juve, con una Champions e/o con il sesto scudetto. E’ quello che cercheremo di fare. Se mi manca Pogba? Sono state un po’ enfatizzate e anche riportate male le mie parole. Nel senso che poi si sono fatti paragoni con le squadre del passato. Io avevo solo fatto notare, mi sembrava persino ovvio, che sono cambiati dei giocatori e non puoi pretendere di giocare nello stesso modo con giocatori che hanno caratteristiche diverse. Mi sembra palese. Poi ci sono giocatori del passato grandi e meno grandi, Vidal, Pogba, Pirlo, Tevez come Matri, Padoin sono tutti giocatori che non possono non rimanere nel mio cuore per tutto quello che mi hanno dato e hanno dato alla squadra per raggiungere gli obiettivi. Ma è chiaro che la squadra di oggi ha caratteristiche completamente diverse rispetto a quella dell’anno scorso perché abbiamo cambiato dei giocatori importanti, sono cambiate dunque le caratteristiche tecniche e quindi bisogna cercare di sfruttare al meglio le immense potenzialità che abbiamo. Poi, insomma, che Pogba sia un grande giocatore non lo scopro certo io ma si può immaginare se lo volevo contrapporre a chi abbiamo adesso: abbiamo tanti gol, tanti assist, tanta qualità da sfruttare e l’obiettivo nostro è quello di cercare di combinare al meglio le caratteristiche di tutti i componenti della rosa. Tutto qua. Come è Allegri? E’ una persona molto intelligente, molto equilibrata e molto positiva. Nel senso che è una persona che vive la vita con il sorriso, e questo anche a prescindere dal calcio. Avrà problemi, come ce li hanno tutte le altre persone del mondo, ma affronta la vita con il sorriso ed è una persona che non si piange mai addosso. Se c’è un problema, pensa già alla soluzione: è fatto così. Questo dà sicurezza a un collettivo ed è, ai miei occhi, un grande pregio. Se stavo per andare alla Roma? Sì. Quando ero a Livorno, la Roma ha comprato la metà del mio cartellino ma poi ero rimasto sempre con gli amaranto, ho fatto solo un torneo di Viareggio con la Roma. Poi, nell’estate del 2004, ero sempre per metà della Roma ma si sapeva che i giallorossi avevano la campagna acquisti bloccata per la questione Mexes e quindi non potevano pagare cifre rilevanti in quella sessione di mercato. Il presidente del Livorno comunque si accordò con Sensi dicendo che io sarei andato lì e poi mi avrebbe pagato a gennaio tramite altri giocatori. Io ero contento perché, comunque, da Livorno alla Roma era un bel salto. Avevo parlato già con Baldini che era direttore sportivo, c’era Spalletti. Ma la mattina della conferenza stampa mi squilla il cellulare alle otto e mezzo del mattino, io ero ragazzo e dormivo, e sento “Buongiorno, c’è il presidente Spinelli, glielo passo”. Spinelli mi disse: “Vieni su a Milano che è successa una cosa, però te stai tranquillo, lo sai che io voglio il tuo bene” (e comunque con me si è sempre comportato bene). Aggiunse: “Ci sono le prime tre o quattro in Italia che ti vogliono, però vieni su che ci potrebbero essere delle novità. Allora io ho preso la macchina, sono andato con la mia mamma a Milano e quando sono arrivato all’hotel c’era Baldini che stava ricoprendo di insulti il Livorno. Poi mi hanno portato in una stanza, con una doppia porta nel mezzo, hanno aperto e c’era la Juve. Lì ho capito che sarebbe cambiato il mio futuro. Questa è la storia vera del mio destino calcistico. Sliding doors...".

 

Fonte: CorSport

 

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Questa cosa si sta ripetendo, di giocatori che dicono che manca equilibrio e organizzazione

 

E a chi sarà rivolto???

 

 

 

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Che acciuga non sappia allenare ve lo sta dicendo uno che le gioca tutte come Chiellini..

 

Non avete più scuse per difenderlo..ormai !

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Questa cosa si sta ripetendo, di giocatori che dicono che manca equilibrio e organizzazione

 

E a chi sarà rivolto???

 

 

 

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a chi sta in panchina? a chi ha fatto per 2 e dico 2 anni di mercato indirizzato a vendere i migliori controcampisti ed a non sostituirli adeguatamente? ai giocatori con la testa fra le nuvole? ad una società che sbarella ogni volta che vede la lucina plusvalenza accendersi?

a chi, sentiamo?

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a chi sta in panchina? a chi ha fatto per 2 e dico 2 anni di mercato indirizzato a vendere i migliori controcampisti ed a non sostituirli adeguatamente? ai giocatori con la testa fra le nuvole? ad una società che sbarella ogni volta che vede la lucina plusvalenza accendersi?

a chi, sentiamo?

Il mercato è stato fatto a spostare la forza della squadra in avanti

 

È Allegri che aveva il compito di metterli in campo e bene

 

Cosa non avvenuta da oltre 2 anni comunque

 

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Bisogna che lo dimostrate sul campo ! Ora bisogna vincere e convincere perché Marzo è alle porte e ci si gioca tutta la stagione.

 

I bilanci si fanno a fine anno ma è chiaro che qualcosa non va e le colpe sono da dividere tra giocatori ed allenatore. ( se continua così andrà via a fine anno )..

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Non ha detto che Allegri non sa allenare, ha detto che manca equilibrio. La mancanza di equilibrio può anche essere strutturale, come in realtà risulta essere nel nostro caso.

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Il mercato è stato fatto a spostare la forza della squadra in avanti

 

È Allegri che aveva il compito di metterli in campo e bene

 

Cosa non avvenuta da oltre 2 anni comunque

 

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il mercato deve essere fatto per dare equilibrio alla squadra e per rispondere ai dettami tattici dell'allenatore non alle solite manie di grandezza di un contabile indegno a ricoprire il ruolo di responsabile dell'area tecnica!

è evidente ormai a tutti che il problema è l'inadeguatezza del centrocampo, settore nevralgico di ogni grande squadra: leggi quanti nomi di ex grandi giocatori chiellini cita come degni di menzione e quanti giocavano in mediana.

allegri ha certamente delle responsabilità ma sono molto inferiori a chi ha sconvolto tatticamente una squadra che aveva proprio nella mediano il suo punto di forza.

ma continuate a dare sempre la colpa al mister di turno, come con Conte, mentre dovrebbe essere ben evidente ormai il luogo in cui risiede la debolezza tecnica della società

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Praticamente sta dando la colpa ad Allegri, visto che il compito di mettere la squadra in campo e darle un'identità e un equilibrio è il suo lavoro, lavoro per cui è anche ben pagato.

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il mercato deve essere fatto per dare equilibrio alla squadra e per rispondere ai dettami tattici dell'allenatore non alle solite manie di grandezza di un contabile indegno a ricoprire il ruolo di responsabile dell'area tecnica!

è evidente ormai a tutti che il problema è l'inadeguatezza del centrocampo, settore nevralgico di ogni grande squadra: leggi quanti nomi di ex grandi giocatori chiellini cita come degni di menzione e quanti giocavano in mediana.

allegri ha certamente delle responsabilità ma sono molto inferiori a chi ha sconvolto tatticamente una squadra che aveva proprio nella mediano il suo punto di forza.

ma continuate a dare sempre la colpa al mister di turno, come con Conte, mentre dovrebbe essere ben evidente ormai il luogo in cui risiede la debolezza tecnica della società

Come mai un Atalanta gioca meglio e ha un organizzazione migliore di noi??

 

E la rosa non è lontanamente paragonabile

 

Ecco rifletti

 

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Come è Allegri? E’ una persona molto intelligente, molto equilibrata e molto positiva. Nel senso che è una persona che vive la vita con il sorriso, e questo anche a prescindere dal calcio. Avrà problemi, come ce li hanno tutte le altre persone del mondo, ma affronta la vita con il sorriso ed è una persona che non si piange mai addosso. Se c’è un problema, pensa già alla soluzione: è fatto così. Questo dà sicurezza a un collettivo ed è, ai miei occhi, un grande pregio.

 

Qualcuno ha già travisato le parole di Chiellini, giusto perchè doveva farsi un alibi per dare il via agli insulti all'allenatore, pensando addirittura di essere anche un bravo psicologo. Penso che i giocatori della Juventus non dovrebbero rilasciare interviste, se non altro per non essere giudicati in modo negativo qualsiasi cosa dicano, SEMPRE e comunque. Detto questo, Chiellini ha detto cose giuste, che ha sempre dimostrato in campo. Al di là di alcuni errori che ci sono stati in questa metà di campionato, e che lui stesso ne ha SPIEGATO i motivi.

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Come mai un Atalanta gioca meglio e ha un organizzazione migliore di noi??

 

E la rosa non è lontanamente paragonabile

 

Ecco rifletti

 

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se hai un centrocampo fisicamente in difficoltà e tecnicamente inadeguato che non copre difesa ed attacco ci sono problemi.

E poi come al solito si distorce la realtà a proprio uso e consumo: per 70 minuti abbiamo preso a palate l'atalanta e poi i giocatori hanno staccato.

ma tanto è colpa di allegri.

 

tu dovresti riflettere altro che

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-Siamo senza identita' stabile e senza equilibrio

- E l'allenatore?

- Una bella persona

Avrei preferito un bruttaccio che sapesse insegnare calcio .

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Come è Allegri? E’ una persona molto intelligente, molto equilibrata e molto positiva. Nel senso che è una persona che vive la vita con il sorriso, e questo anche a prescindere dal calcio. Avrà problemi, come ce li hanno tutte le altre persone del mondo, ma affronta la vita con il sorriso ed è una persona che non si piange mai addosso. Se c’è un problema, pensa già alla soluzione: è fatto così. Questo dà sicurezza a un collettivo ed è, ai miei occhi, un grande pregio.

 

Qualcuno ha già travisato le alcune parole di Chiellini, giusto perchè doveva farsi un alibi per dare il via agli insulti all'allenatore, pensando addirittura di essere anche un bravo psicologo. Penso che i giocatori della Juventus non dovrebbero rilasciare interviste, se non altro per non essere giudicati in modo negativo qualsiasi cosa dicano, SEMPRE e comunque. Detto questo, Chiellini ha detto cose giuste, che ha sempre dimostrato in campo. Al di là di alcuni errori che ci sono stato in questa metà del campionato, e che lui stesso ne ha SPIEGATO i motivi.

 

No, semplicemente hanno letto solo il titolo.

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Questa cosa si sta ripetendo, di giocatori che dicono che manca equilibrio e organizzazione

 

E a chi sarà rivolto???

 

In sostanza ha detto che manca equilibrio... secondo me ce l'aveva con te...

 

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Mi sembra una bella intervista , quando parla dello scudetto di Trieste un po mi emoziono ancora...

Chi vuol trovare ad ogni costo contestazioni all'allenatore oppure alla società francamente non lo capisco.

"C'era nell'aria qualcosa di magico... la festa del primo scudetto fu incredibile, credo che si possa festeggiare una cosa del genere, adesso alla Juventus, con una Champions e/o con il sesto scudetto. E' quello che cercheremo di fare"

Fino alla fine forza Juventus

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Non ci sono parole per descrivere la bruttezza e la crudeltà di un commento del genere. Fa davvero impressione leggere in un forum della Juventus messaggi di tale orrore. Addirittura "sti cancri". Mamma mia, sono davvero impressionata.

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Hai acquistato il secondo miglior centroavanti del mondo dietro Suarez e non metti in campo una squadra in grado di sfruttare il suo potenziale. Sempre a pensare a difendersi. Patetico

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Insieme a quello del 5 maggio, lo scudetto di Trieste resta il più bello ed emozionante che abbia vissuto.

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