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ArthurLee

Vasto, spara al giovane che investì la moglie: lascia pistola sulla tomba e si costituisce

Post in rilievo

mi dispiace ma nn riesco proprio a vederla cosi. da come la metti tu ogni automobilista è un potenziale assassino e se non succede è pura casualità

e che guidare rispettando le leggi sia un evento impossibile; ma io non riesco a capirlo questo.

il semaforo non è tanto difficile da prendere nel modo giusto; sta la, è fermo, ha tre colori, molto semplice. se non commetti leggerezze, ripeto è impossibile cannarlo!

ma è ovvio che se tu vedi l'arancione e dici boh lo passo lo stesso, e poi ammazzi un pedone, non puoi dire " eh ma era che sfiga !"

tutte gli errori che tu chiami casualità sono in realtà leggerezze o sbagli di chi guida! non mettere la freccia, uscire da un pacheggio in modo sbagliato non sono colpa del "caso" ma del fatto che chi guida spesso è distratto o lo fa con sufficenza. ripeto se uno si concentra , è possibile guidare in maniera perfetta senza mai provocare un incidente

la maggior parte delle persone guida in tale maniera contando sul fatto che appunto provocare un incidente è una cosa rara e quindi si spera che no toccherà a lui, ma se uno per una leggerezza del genere ammazza uno ha tutte le responsabilità, semplicemente perchè con uno sforzo in più avrebbe potuto evitarlo.

l'hai detto anche tu che non hai la patente. L'utente non è il primo (che invece l'ha presa) a dirti che le infrazioni si fanno, è nell'ordine delle cose. E' impossibile guidare con la certezza di non fare mai errori. Come ti ho già detto, io ho tirato dritto a un semaforo senza accorgermene, senza volerlo fare. Un attimo di distrazione e stavo dall'altra parte dell'incrocio scordandomi completamente di guardare il segnale.

Ma poi ancora una volta, nessuno dice di farlo andare via con una pacca sulle spalle. Certo che il tizio ucciso nella morte della ragazza. Ti stiamo dicendo che non può essere parificato a chi intenzionalmente uccide qualcuno.

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tu non hai mai fatto infrazioni alla guida?

fimoq leggi il mio commento sopra in cui citavo questo di lascaux. il punto è che non si può distinguere tra le due vittime, sono entrambe vittime di due omicidi. io non posso pensare che la prima sia meno grave perchè fu solo una distrazione, quando in realtà si poteva evitare con una guida più attenta e precisa. se non è giustificabile la vendetta, non può esserlo neanche l'errore alla guida!

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no, sarebbe stato un errore tuo e solo tuo per cui avresti dovuto pagare le conseguenze (chiaramente non un esecuzione)

ma perché ti sei convinto che chi dice che il tizio non doveva essere freddato a sangue freddo, sta dicendo che quello non avrebbe dovuto pagare per il suo errore?

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l'hai detto anche tu che non hai la patente. L'utente non è il primo (che invece l'ha presa) a dirti che le infrazioni si fanno, è nell'ordine delle cose. E' impossibile guidare con la certezza di non fare mai errori. Come ti ho già detto, io ho tirato dritto a un semaforo senza accorgermene, senza volerlo fare. Un attimo di distrazione e stavo dall'altra parte dell'incrocio scordandomi completamente di guardare il segnale.

Ma poi ancora una volta, nessuno dice di farlo andare via con una pacca sulle spalle. Certo che il tizio ucciso nella morte della ragazza. Ti stiamo dicendo che non può essere parificato a chi intenzionalmente uccide qualcuno.

ah ecco ti ho scritto mentre mi scrivevi tu

ma xkè non può essere parificato? le vittime per me hanno ugual diritto di veder riconosciuta la tragicità della loro morte. ripeto io vorrei farvi capire, pur non avendo mai guidato che le regole per evitare incidenti ci sono e se uno le rispettase non accadrebbero incidenti, quindi non farlo è un atto sconsiderato e volontario come può esserlo pianificare un omicidio!

può sembrare meno grave xkè non è fatto intenzionalmente l'incidente, ma l'intenzione di non concentrarsi cè !

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fimoq leggi il mio commento sopra in cui citavo questo di lascaux. il punto è che non si può distinguere tra le due vittime, sono entrambe vittime di due omicidi. io non posso pensare che la prima sia meno grave perchè fu solo una distrazione, quando in realtà si poteva evitare con una guida più attenta e precisa. se non è giustificabile la vendetta, non può esserlo neanche l'errore alla guida!

ma come sono indistinguibili? Nel primo caso quello non voleva uccidere la ragazza, nel secondo quello voleva uccidere il ragazzo. Come non c'è differenza?

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ma perché ti sei convinto che chi dice che il tizio non doveva essere freddato a sangue freddo, sta dicendo che quello non avrebbe dovuto pagare per il suo errore?

apparte che molti qui la stanno mettendo cosi, dimenticandosi della prima vittima , quello che non riesco a capire io è perchè il primo avrebbe avuto solo 5 anni di galera mentre il secondo si beccherà l'ergastolo! dal mio punto di vista sono due omicidi valutati diversamente !

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ma come sono indistinguibili? Nel primo caso quello non voleva uccidere la ragazza, nel secondo quello voleva uccidere il ragazzo. Come non c'è differenza?

ma ripeto l'intenzione del primo sta nel non aver voluto concentrarsi sulla guida sapendo che un suo errore avrebbe potuto costare la vita a qualcuno come effettivamente è stato

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ah si? Ogni volta ti diamo del bambino e del provocatore? Quindi non sono soltanto io.

 

Allora fossi in te mi farei delle domande...

 

PS ma cosa vuoi "smerdare" con le tue boiate.

Ragazzino.

 

No, non solo tu. Anche il sottoscritto e diversi altri in altri topic. .ehm

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Alt!

Alt!

E come faresti a saperlo?

Solo il conducente può saperlo e dunque mentire.

Probabilmente per "legge" andare sotto la soglia di..chessò 80Km orari, ti permette di cavartela con poco.

 

Per quanto mi riguarda se ALLO STOP, con un semaforo rosso, e sorpassando un'auto riesci ad UCCIDERE una persona solo investendola allora stavi correndo come un PAZZO e dunque eri consapevole di uccidere(oppure ti hanno dato la patente alla cazzum).

Con 62Kilometri orari, fidati, riesci a frenare, pure sterzare, ed evitare di uccidere.

Con oltre 80 kilometri orari diventa più difficile nel breve spazio.

 

E cmq all'incrocio non bisogna MAI andare sopra i 50Km orari.

Ad ogni incrocio si RALLENTA SEMPRE anche se hai la precedenza proprio per evitare lo scontro qualora qualcuno non ti dia la precedenza.

 

C'era una scatola nera sull'auto dell'incidente.

 

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/04/news/omicidio_vasto_fabio_di_lello-157530202/

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eh meno male che tu smerdi gli altri. Non riuscire a capire la differenza tra un incidente d'auto e un omicidio volontario e premeditato a mio avviso è molto preoccupante. Se ci prendi per il * ok ma se pensi davvero quello che scrivi andresti attentamente monitorato.

Sul serio.

se leggi con attenzione magari riesci a capire il mio punto di vista. mi rendo conto che leggere frasi cosi lunghe ti possa essere difficile, quindi meglio continuare con gli insulti.

se questo è rispettare l'opinione altrui , allora tu e il caro sol invictus non avete proprio nessun motivo per criticarmi.

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Mah.

Ammetto che leggendo solo i titoli dei vari quotidiani online, avevo inteso che l'omicida si fosse fatto giustizia da solo in quanto la giustizia ed il sistema giudiziario avessero fallito o peggio avessero assolto chi aveva investito la moglie.

Ed in quel caso non dico che lo avrei giustificato od applaudito, ma quantomeno sicuramente lo avrei capito.

 

Però in realtà scopro che è l'esatto opposto: la giustizia ordinaria stava facendo regolarmente (coi tempi 'italici', d'accordo) il suo corso, ma chi ha sparato non ha voluto né saputo attendere.

 

Che dire ... epilogo ancor più triste e funesto di una storia già triste e mesta di suo.

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In questi topic si leggono spesso bestialitá allucinanti. É bastato leggere le ultime due pagine per avere la conferma.

Gente che accomuna investimenti con l'auto a omicidi a mano armata .doh

 

A mio avviso le regole sulla libertà di opinione andrebbero riviste.

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ragazzi ci sono un paio di cose che dovreste capire riguardo le segnalazioni:

 

1- non sono un gioco e non è il caso di abusarne

2- o segnalate e attendete l'operato del moderatore, oppure continuate a discutere incassando le ipotetiche offese. Segnalare e rispondere offendendo a vostra volta, non funziona.

 

nel caso specifico, si sta parlando di un evento molto tragico, se evitate il sarcasmo e le offese reciproche è molto meglio.

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per favore piantatela di quotare messaggi solo per alimentare il flame.

 

se volete dire la vostra su questa tragica notizia e discuterne con educazione e rispetto, bene, altrimenti evitate.

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totale stima e solidarietà, avrei fatto lo stesso. Ormai è l'unico modo per avere un briciolo di giustizia e rispetto

Addirittura stima, che dire... complimenti a te. Ha ucfiso un ragazzo di 22 anni, che non era certo un delinquente abituale. Posso capire il dolore e lo strazio di quell'uomo, e personalmente non lo giustifico, ma in minima parte lo comprendo... ma tu addirittura lo stimi. Oltre ad avere ucciso una persona (ripetiamo, non un * o un pazzo omicida, ma una persona qualunque, perché a tutti potrebbe capitare di avere una fatale distrazione in macchina) ha distrutto una famiglia.

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A tutti gli aspiranti Paul Kersey propongo uno scenario.

 

Anno 2020: abbiamo rinunciato allo Stato di Diritto e siamo entrati nell'era della giustizia fai-da-te.

 

State facendo dei lavori nel vostro appartamento. Ad un certo punto non si sa bene come, se per sbadataggine, fatalità, incapacità o per la fretta di finire, la finestra in alluminio che stavate montando vi sfugge dalle mani e piomba al suolo cinque piani più sotto uccidendo sul colpo una ragazza che passava sul marciapiede (incidente capitato ad una mia amica, fortunatamente con conseguenze non letali solo perché la finestra è caduta ad un paio di metri da lei).

Passano le settimane durante le quali voi avete cercato di spiegare ai quattro venti che no, non eravate ubriachi mentre la stavate montando, che no non vi siete distratti e che la finestra vi è sfuggita dalle mani solo per una tragica fatalità...

Spiegazioni che non bastano ad alleviare il dolore del marito della defunta, il quale un bel giorno piomba in casa vostra e vi spara due colpi in faccia facendosi "giustizia".

 

La trovereste accettabile come cosa? uum

 

No, perché è ciò che potrebbe accadere nel caso rinunciassimo allo Stato di Diritto e passassimo invece alla giustizia fai-da-te che sa tanto di faida... .ehm .ehm

Probabilmente sì, lo troverebbero giustificabile.

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ma siamo davvero arrivati a paragonare un incidente stradale a 3 colpi di pistola? errore alla guida vs vendetta? fate un favore alla collettività, state a casa.

 

C'era una scatola nera sull'auto dell'incidente.

 

http://www.repubblic...ello-157530202/

 

che tra l'altro è normalissimo andare al campo d'allenamento con la pistola. una casualità proprio l'incontro con "sguardo di sfida" Italo.

 

ripeto, secondo i vostri ragionamenti ci dovrebbero essere 246000 omicidi / mutilazioni per vendetta l'anno, dato che ogni incidente è potenzialmente mortale.

 

che poi mi sorge un dubbio: secondo i vostri ragionamenti, ora il padre del ragazzo dovrebbe andare a ferire qualche parente degli altri perchè la moglie defunta indossava un casco non integrale (probabilmente anche di misura sbagliata e di scarsa qualità dato che è partito nell'impatto) e quindi ha contribuito consapevolmente ella stessa, in minima parte, alla sua morte? o 1-1 basta per i giustizieri della notte?

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ah ecco ti ho scritto mentre mi scrivevi tu

ma xkè non può essere parificato? le vittime per me hanno ugual diritto di veder riconosciuta la tragicità della loro morte. ripeto io vorrei farvi capire, pur non avendo mai guidato che le regole per evitare incidenti ci sono e se uno le rispettase non accadrebbero incidenti, quindi non farlo è un atto sconsiderato e volontario come può esserlo pianificare un omicidio!

può sembrare meno grave xkè non è fatto intenzionalmente l'incidente, ma l'intenzione di non concentrarsi cè !

Le regole servono a regolare la circolazione, non a evitare in assoluto gli incidenti. Gli incidenti ci saranno sempre. Figurati, ci sono pure nei test con la guida autonoma, dove è la macchina a portarsi da sola.

 

Sull'altro punto, le società civili diversificano la pena sulla base di alcuni fattori. Quella per cui tu propendi è la legge del taglione: che tu abbia rubato 100 denari d'argento a un istituto di carità perché sei un furfante o mezzo sacco di farina perché avevi fame, ti tagliano comunque la mano.

 

Io non posso parificare uno che si compra una pistola, cede tutti i suoi beni due mesi prima e va a caccia per uccidere, con uno che per distrazione, da sobrio, fa un'infrazione alla guida per un errore suo non voluto e muore una donna.

L'intenzione di non concentrarsi con l'intenzione di uccidere uguale? A parte che la non concentrazione non è che la decidi. La differenza sta nel fatto che mentre il panettiere sapeva la conseguenza mortale di quello che faceva (anzi voleva causarla), il tizio ucciso no, non aveva intenzione di uccidere.

 

E questo non vuol dire che non viene riconosciuta la tragicità dei morti. Sono entrambi omicidi. Uno però è un assassino, non fa "errori", fa quello che vuole dall'inizio. L'altro fa un errore con conseguenze tragiche, non vuole fare quello che ha fatto. Entrambi pagano, ma non allo stesso modo. Come si fa a negare che sono due situazioni diverse?

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ma ripeto l'intenzione del primo sta nel non aver voluto concentrarsi sulla guida sapendo che un suo errore avrebbe potuto costare la vita a qualcuno come effettivamente è stato

E certo che sono valutati diversamente, sono due omicidi diversi.

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VASTO - "Due giorni prima del delitto sono andata dallo specialista, uno dei tre da cui Fabio era in cura. Gli ho detto: mio figlio sta male, sta davvero molto male, ricoveratelo". Chissà, magari sarebbe bastato ascoltare mamma Lina per disarmare in tempo la mente e la mano che ha ucciso Italo D'Elisa. Lo hanno sepolto ieri a 21 anni. Poche ore prima avevamo registrato - in piena notte - questo sfogo di due ore dei genitori del suo assassino: "Scusa di tutto, Italo. Eri solo un bambino. Ci dispiace tanto. Arrivare a 'sto punto, nostro figlio... Non abbiamo il coraggio di andare al funerale. Lo vorremmo, ma forse non sarebbe giusto. Abbiamo mandato una corona di fiori", dicono Lina e Roberto Di Lello invitandoci in casa, sopra il loro rinomato forno.

 

Cosa vi ha risposto lo specialista?

"Che non era possibile ricoverarlo, se non era lui a chiederlo".

 

Quante ore trascorreva al cimitero?

Lina: "Dopo la morte di Roberta saltava il muro del cimitero per restare con lei anche la notte. La mattina entrava prestissimo, coi muratori, e spesso ci restava tutto il giorno. Adesso si alzava alle 9 perché i farmaci lo facevano dormire, e si arrabbiava per il tempo perso. Ormai avevamo paura di lui, delle sue reazioni: non gli potevi dire nulla, si infuriava subito. Aveva smesso di lavorare, non faceva più nulla, diceva che i soldi non servono, pensava solo al cimitero. Quando suo fratello gli ha detto "vienitene un po' a Roma con noi", gli ha risposto: "Ma tu sei pazzo, con mia moglie chi ci sta?"".

 

Sognava la vendetta del gladiatore?

Lina: "Ma no, quell'immagine da gladiatore si riferisce a quando giocava a calcio... lui era veramente un gladiatore, sul campo: un lottatore. Hanno interpretato male".

 

Vi aveva donato una palazzina. Non vi siete preoccupati? Vorrà mica uccidersi? Vorrà mica ucciderlo?

Roberto: "Non l'abbiamo pensato perché quella palazzina aveva tre appartamenti, e lui doveva occuparsi di questioni amministrative e gestione degli affitti ma non era preparato e non voleva fare più nulla, ci faceva disperare. Qualche mese fa un inquilino gli ha fatto vedere i guai: "Mi metto a litigare con tutti? Occupatevene voi, vi giro l'immobile", ci ha detto".

 

E la pistola? Perché non gliela avete portata via?

Roberto: "Aveva il porto d'armi da una decina d'anni, andava a sparare al poligono".

 

Ma aveva comprato la pistola dopo la morte di Roberta.

Roberto: "L'abbiamo scoperto ora anche noi. Qualche volta aveva detto "adesso mi compro la pistola", mai che l'aveva fatto davvero. E lui di chiacchiere ne faceva tante".

 

Fabio accusava Italo di sfotterlo?

Roberto: "Facevano i ragazzini tutti e due. Gli sbruffoni. Lo vedeva qui davanti e diceva: mi è venuto a sfottere".

 

Lina: "Una volta mi ha detto: "Quello là mi ha fatto un brutto gesto, si è toccato". Se avessero fatto una scazzottata, davanti a quel bar! Oggi dobbiamo passarci la mano sulla coscienza: se fosse stato mio figlio? I ragazzi hanno fatto sbagli, ma noi genitori dobbiamo dire basta".

 

Se non avesse avuto l'arma...

Roberto: "Ma aveva il porto d'armi, glielo doveva togliere la legge! Anche se l'avessimo saputo, cosa avremmo potuto fare? Certamente la nascondeva. E chi immaginava che nostro figlio potesse fare una cosa simile".

 

Ha mai detto: ora vado e l'ammazzo?

"A volte diceva "io l'accido, quello là", ma è un modo di dire", dice Lina. "Lo richiamavo di brutto - spiega il padre - se fai una cosa del genere... Mi vuoi rovinare? Quanto posso vivere io? Cinque, dieci anni... e tu mi fai questo? Ultimamente diceva che lo vedeva passare qui davanti con una piccola Chevrolet nera guidata dalla sua ragazza. Diceva che passavano, rallentavano, lo guardavano e poi ripartivano: "Mi sfotte. È passata la macchina nera, è quello là...". E io: e che t'ha fatto? La strada è di tutti. Ma lui urlava: ci penso io!, e usciva sbattendo la porta. Era diventata un'ossessione".

 

Qualcuno lo incitava?

Lina: "Le persone lo vedevano agitato ma non hanno capito che parlargli di quel ragazzo non era un bene. Gli dicevano che l'avevano visto al bar, gli scrivevano che era andato in vacanza, che beveva e rideva con le ragazze. E lui: vedi, mamma? Fabio, la vita continua, è successa pure a lui la disgrazia, gli rispondevamo, ma si arrabbiava: disgrazia? ma non lo sapete dove sta mia moglie? Il lutto comincia a realizzarsi dopo sei o sette mesi, e puoi migliorare o peggiorare: lui è finito in un tunnel".

 

Fabio e Italo si sono mai parlati?

Lina: "No. Nei tre giorni in cui tornava dall'allenamento dei giovani del Cupello e andava verso il cimitero lo incrociava spesso in bicicletta passando davanti al bar in cui è morto. E non è vero che Italo andava in motorino".

 

È vero che avreste lasciato il forno a Fabio e Roberta?

Lina: "Sì, a gennaio sarebbero subentrati allargando l'attività.

Da un annetto lavorava qui anche Roberta. Era incinta, sì: non l'abbiamo mai confermato, prima d'ora. Erano iniziate le nausee ma volevanofarci la sorpresa, la notte in cui è morta stava tornando a casa a preparare il rinfresco per dircelo il giorno dopo".

(repubblica.it)

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Hai detto che non dovevano dargli un arma in mano.

Ma ovviamente mica intendevo dire che la colpa era di chi l'arma gliel'ha venduta, ma di chi gli ha concesso - o non gli ha revocato, se l'aveva già da prima dell'incidente - il porto d'armi.

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Ma ovviamente mica intendevo dire che la colpa era di chi l'arma gliel'ha venduta, ma di chi gli ha concesso - o non gli ha revocato, se l'aveva già da prima dell'incidente - il porto d'armi.

Non credo sia molto corretto togliere il porto d'armi ad una persona solo perché è morta sua moglie in un incidente.

Non credo avesse dato segni di squilibrio

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