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phoenix

Repubblica, Zidane: "La Juve mi ha insegnato tutto, il Real mi ha donato il sorriso. Ritrovarsi da ex? Sarebbe un'emozione vera"

Post in rilievo

 

 

Direi che è oggettiva la cosa...Il Real è un altra cosa rispetto a qualsiasi altro club del Mondo..onestamente.

a livello Internazionale solo le coppe europee che contano, noi non siamo dell'elitte...2 sono poche

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Non corcordo. Lui non dice che siamo su due livelli differenti, semmai lui dice che: "il REAL è il club più grande di tutti". Quindi non fa nessun paragone tra noi e loro, semplicemente mette il Madrid davanti a tutti (noi, il Barca, il Bayern,etc etc) E vorrei ben vedere scusate, ha vinto tutto con loro, è stato protagonista in assoluto di una finale di CL (da giocatore), svariati campionati, Coppe a destra e a manca. PEr di più sta vincendo anche come allenatore. Alla fine noi l'abbiamo fatto diventare grande....ma purtroppo (per noi :() lui ha vinto tutto col Real; è logico che lo consideri il CLUB migliore al mondo. Se chiedi a Del Piero, mica ti dice il Padova.... :d :d

 

Anche qui, tralasciando la battuta che hai fatto alla fine, ci sarebbe da ridire. Nel Real rispetto al suo periodo juventino ha vinto solo la Champions League in più. per il resto quando è arrivato da noi si è ritrovato in un club già molto grande, che aveva vinto la Champions senza di lui e che gli ha permesso di giocare già dopo pochi mesi una finale intercontinentale. Non bisogna mai dimenticare che il suo pallone d'oro lo ha ricevuto da giocatore della Juventus. Nei cinque anni che ha disputato nel Real Madrid mi pare non ci sia più andato nemmeno vicino.

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Zidane dai francesi intelligenti che frequento e'considerato fortissimo ma non una cima..lo prendono un po x i fondelli..non e'platini

 

 

Ah beh il real nasce con l idea di vincere coppe campioni perche squadra del regime franchista che diveva uscire dall isolazionismo..la juve era la squadra della fiat che doveva avere giocatori del sud e vincere in italia..purtroppo qui dentro la storia non viene presa in considerazione ma essa spiega tanto,come l economia e la psicologiavrelazionale..

 

Non sarà una cima, ma da giocatore ha vinto tutto il vincibile.

Allena da un anno e mezzo ed ha vinto praticamente ogni cosa, salvo la liga.

 

Le Roi sarà stato anche un grande, ma adesso è al parco con i nipotini e per fare l'allenatore abbiamo visto come non fosse tagliato.

 

La Juve di Boniperti era una cosa, la Juve di oggi è un'altra; non si possono prendere dei riferimenti di 50 anni fa, in un tessuto sociale ed economico ben preciso, e sovrapporli ad oggi dove il mondo è tutt'altra cosa.

E' bene tenera a mente la storia, ma sul presente incide zero, quantomeno nel senso di competitività europea/italiana.

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Anche qui, tralasciando la battuta che hai fatto alla fine, ci sarebbe da ridire. Nel Real rispetto al suo periodo juventino ha vinto solo la Champions League in più. per il resto quando è arrivato da noi si è ritrovato in un club già molto grande, che aveva vinto la Champions senza di lui e che gli ha permesso di giocare già dopo pochi mesi una finale intercontinentale. Non bisogna mai dimenticare che il suo pallone d'oro lo ha ricevuto da giocatore della Juventus. Nei cinque anni che ha disputato nel Real Madrid mi pare non ci sia più andato nemmeno vicino.

 

 

Si ok, tu hai ragione, però ragioni da tifoso e non da professionista.

 

Lui è stato da noi 5 anni, ha giocato due finali di CL (perdendole entrambe), aveva vinto campionati, disputato e vinto coppa intercontinentale , logico pensare che arrivato ad un certo punto potesse decidere di cambiare aria.

Poi è vero che lui voleva andare al Real.....ma non è che Moggi ha mai fatto opposizione (e ci credo, vedendo quello che abbiamo incassato e successivamente reinvestito)

 

Ps: Lui da noi ha alzatoil Pallone d'oro....ma sicuramente non per motivi di club, semmai perchè aveva vinto da SOLO, il mondiale del '98 (doppietta in finale col Brasile ) , quindi la questione Pallone d'oro decade un pò.

 

Anche Pavel ha alzato il Pallone d'Oro da noi....ma per motivi legati alle nazionali.

 

:)

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Si ok, tu hai ragione, però ragioni da tifoso e non da professionista.

 

Lui è stato da noi 5 anni, ha giocato due finali di CL (perdendole entrambe), aveva vinto campionati, disputato e vinto coppa intercontinentale , logico pensare che arrivato ad un certo punto potesse decidere di cambiare aria.

Poi è vero che lui voleva andare al Real.....ma non è che Moggi ha mai fatto opposizione (e ci credo, vedendo quello che abbiamo incassato e successivamente reinvestito)

 

Ps: Lui da noi ha alzatoil Pallone d'oro....ma sicuramente non per motivi di club, semmai perchè aveva vinto da SOLO, il mondiale del '98 (doppietta in finale col Brasile ) , quindi la questione Pallone d'oro decade un pò.

 

Anche Pavel ha alzato il Pallone d'Oro da noi....ma per motivi legati alle nazionali.

 

:)

 

Il mondiale 98 è stato sicuramente decisivo per l'assegnazione a Zidane di quel pallone d'oro, però il campionato vinto in quella stagione, la finale di Champions disputata e, in generale, il trasferimento dal Bordeaux alla Juventus, hanno contribuito ad accendere i riflettori su un giocatore straordinario ma che a 24 anni, età in cui è venuto da noi, ancora non era conosciuto al grande calcio. E' stato grazie alla Juventus che di Zidane si è iniziato a parlare come di un giocatore top probabile vincitore di un pallone d'oro.

Sulla vittoria di Nedved faccio fatica a trovare legami con i successi della nazionale ceca. Oltretutto ha vinto nel 2003, anno senza competizioni nazionali.

 

Comunque non critico la decisione di Zidane di trasferirsi a Madrid. Scelta sua e pazienza, ci rimasi molto male all'epoca ma ricordo che la sua volontà di concretizzare il trasferimento a Madrid fu molto forte. Mi dispiace constatare dalle sue dichiarazione che del suo periodo juventino, del quale da tifoso ho ricordi bellissimi, ricorda molto poco...

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Non sarà una cima, ma da giocatore ha vinto tutto il vincibile.

Allena da un anno e mezzo ed ha vinto praticamente ogni cosa, salvo la liga.

 

Le Roi sarà stato anche un grande, ma adesso è al parco con i nipotini.

 

La Juve di Boniperti era una cosa, la Juve di oggi è un'altra; non si possono prendere dei riferimenti di 50 anni fa, in un tessuto sociale ed economico ben preciso, e sovrapporli ad oggi dove il mondo è tutt'altra cosa.

E' bene tenera a mente la storia, ma sul presente incide zero.

qui si leggeva un intervista e con tutto il rispetto zizou a parole non è che ha molto da dire.ha vinto una champions grazie ai giocatori e una fortuna terribile..grandissimo giocatore

sta cosa dei nipotini la dici tu,è stato fatto fuori dai vertici mondiali del calcio

sulla storia condivido in minima parte.nel 2006 tutti a giochicchiare colla finanza ma la crisi del 29 insegnava molte cose che fossero state prese in considerazione avrebbero portato un presente migliore.chi lavora fa impresa e ragiona no npuò che convenire..il real ne ha vinte per le ragioni da me citate sei su undici prima che l'uomo andasse sulla luna e poi ricorderei i giochetti con cui prendono gratis l'area x la cittadella sportiva e vendono a 250 milioni i terreni di loro proprietà..e tralascio le leggi ad hoc per pagare meno tasse al calcio spagnolo e il fuorigioco di mihaitovic perché interessa a me l'analisi della storia per capire e migliorare il futuro..

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Resto affezionato al grande Zidane. Ma purtroppo alla Juve ha vinto relativamente poco. Due Scudetti, Una Supercoppa Europea, Una Coppa Intercontinentale ed una Supercoppa Italiana, se non ricordo male. Peró si poteva fare di piú durante quegli anni, perché sulla carta la Juve aveva uno squadrone. Ma per due anni di fila é arrivata seconda in Campionato ed ha anche perso due finali di CL.

 

Anche per questo (cioé per aver vinto troppo poco con la Juve), per me Platini resta piú forte di lui.....

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Certo certo.

L'importante è crederci.

Per altro la Juventus mica entrò in borsa lo stesso anno della cessione, no .nono

Classica favoletta di Moggi. Come quella che Henry fu ceduto da Ancelotti. O come quella che la Juventus 97-98 si era rinforzata rispetto a quella 96-97.

Tutte balle.

 

Va bene moggi era un incapace si e' capito.quello capace era secco e le squadre che han fatto tre finali di fila di fila in cl le ha fatte la dirigenza attuale.

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Considerare ORA le due squadre su due livelli diversi ci sta ed è scontato, ma che lo dica in riferimento al suo periodo un po' meno, il Real aveva 6 coppe si, ma tutte degli anni 50-60! Prima del 98 veniva da un digiuno europeo di 32 anni! Direi che, palmares a parte, negli anni 90 era sicuramente la Juve ad essere di un altro livello rispetto al Real!

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qui si leggeva un intervista e con tutto il rispetto zizou a parole non è che ha molto da dire.ha vinto una champions grazie ai giocatori e una fortuna terribile..grandissimo giocatore

sta cosa dei nipotini la dici tu,è stato fatto fuori dai vertici mondiali del calcio

sulla storia condivido in minima parte.nel 2006 tutti a giochicchiare colla finanza ma la crisi del 29 insegnava molte cose che fossero state prese in considerazione avrebbero portato un presente migliore.chi lavora fa impresa e ragiona no npuò che convenire..il real ne ha vinte per le ragioni da me citate sei su undici prima che l'uomo andasse sulla luna e poi ricorderei i giochetti con cui prendono gratis l'area x la cittadella sportiva e vendono a 250 milioni i terreni di loro proprietà..e tralascio le leggi ad hoc per pagare meno tasse al calcio spagnolo e il fuorigioco di mihaitovic perché interessa a me l'analisi della storia per capire e migliorare il futuro..

 

No, no, qui non si parla del Real e di tutte le sue agevolazioni/nefandezze.

Si parla della Juventus.

 

Quello che dici tu sulla Juve di cinquant'anni fa, è più che condivisibile e corrisponde a verità.

Trovo però che sia sbagliato dire che oggi la Juventus non fa/non può fare vittorie in Champions perché negli anni '60 agiva in una determinata maniera e mirava a soddisfare i bisogni nazionali dei suoi tifosi/operai.

 

Zidane fortunato da giocatore, fortunato da allenatore…magari c'è anche dell'altro che "volutamente" o inconsciamente non si vede?

Perché ad essere troppo furbi ed a volerlo sembrare, a volte non è sempre conveniente.

L'esempio dei nipotini era solo per stare ad indicare che forse, la troppa ambizione, la troppa grandeur e il pensare di essere sopra le parti e più furbo di tutti, può stroncare la carriera a chiunque e costringerlo al "pensionamento" forzato.

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Il mondiale 98 è stato sicuramente decisivo per l'assegnazione a Zidane di quel pallone d'oro, però il campionato vinto in quella stagione, la finale di Champions disputata e, in generale, il trasferimento dal Bordeaux alla Juventus, hanno contribuito ad accendere i riflettori su un giocatore straordinario ma che a 24 anni, età in cui è venuto da noi, ancora non era conosciuto al grande calcio. E' stato grazie alla Juventus che di Zidane si è iniziato a parlare come di un giocatore top probabile vincitore di un pallone d'oro.

Sulla vittoria di Nedved faccio fatica a trovare legami con i successi della nazionale ceca. Oltretutto ha vinto nel 2003, anno senza competizioni nazionali.

 

Comunque non critico la decisione di Zidane di trasferirsi a Madrid. Scelta sua e pazienza, ci rimasi molto male all'epoca ma ricordo che la sua volontà di concretizzare il trasferimento a Madrid fu molto forte. Mi dispiace constatare dalle sue dichiarazione che del suo periodo juventino, del quale da tifoso ho ricordi bellissimi, ricordi molto poco...

 

 

Hai ragione, ho fatto confusione con l'anno dell'Europeo vinto nel '96 .goodpost

 

Sui ricordi comunque che porta dentro non credo che sia così freddo come molti di voi pensano.

Ogni volta che parla della Juventus, si vede che parla col cuore.

 

 

Citazioni storiche di Zizou:

 

 

"Ho giocato in due dei più grandi club del mondo. Ce ne sono altri, ma è difficile che eguagliano il palmarès della Juve o del Real Madrid. (dalla conferenza stampa in cui ha annunziato il ruo ritiro della attività calcistica, 25 aprile 2006)“

 

 

"La mentalità vincente l'ho imparata alla Juve. Soltanto lì ho capito che vincere era un obbligo, fare parte di uno dei più grandi club del mondo ti pone l'imperativo del risultato. Quando perdevamo, era un dramma. Il calcio è semplice: quando lo si pratica ad alto livello, ogni tre giorni c'è una nuova partita. E questo ti fa scendere in fretta con i piedi per terra dopo una vittoria. E quando perdi, sei obbligato a lavorare più duramente. La mentalità vincente l'ho imparata alla Juve" (Quotidiano. net, 20 giugno 2008)

 

 

"Quando sei della Juve lo sei per sempre. (Tuttosport, 23 marzo 2011)"

 

 

giocato in due dei più grandi club del mondo. Ce ne sono altri, ma è difficile che eguagliano il palmarès della Juve o del Real Madrid. (dalla conferenza stampa in cui ha annunziato il ruo ritiro della attività calcistica; citato in Zidane: "Me voy porque no estoy a gusto con mi fútbol", Madrid Press, 25 aprile 2006)“

– Zinedine Zidane

 

Riferimento: http://le-citazioni.it/autori/zinedine-zidane/?q=217506'>http://le-citazioni.it/autori/zinedine-zidane/?q=217506

„Ho giocato in due dei più grandi club del mondo. Ce ne sono altri, ma è difficile che eguagliano il palmarès della Juve o del Real Madrid. (dalla conferenza stampa in cui ha annunziato il ruo ritiro della attività calcistica; citato in Zidane: "Me voy porque no estoy a gusto con mi fútbol", Madrid Press, 25 aprile 2006)“

– Zinedine Zidane

 

Riferimento: http://le-citazioni.it/autori/zinedine-zidane/?q=217506

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Non era certo al livello del Real Madrid, dice Zidane. Memoria corta, caro Zizou.

 

Giusto per ricordare ai più giovani: Zidane arrivò alla Juve nell'estate del 1996. Torniamo a quell'epoca.

 

La Juve era campione d'Europa in carica e si accingeva a vincere Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea. Il calcio italiano dominava in tutte le coppe. E sembrava che fosse un dominio inarrestabile.

 

Il Real Madrid, invece, non vinceva la Coppa Campioni dal lontano 1966, 30 anni. Altro che i 20 da cui non la vinciamo noi. Si parlava di maledizione del Real Madrid in Coppa Campioni dove, nel corso degli anni, era stata eliminata spesso subendo squillanti sconfitte. Il 5-0 dal Milan, infatti, non fu affatto un episodio isolato come la propaganda berlusconiana oggi ci vorrebbe far credere: tanto per fare un esempio era stato eliminato dalla Coppa Campioni 1986/87 subendo una goleada anche dal Bayern Monaco. In finale in quei 30 anni era arrivato solo 1 volta se non erro: perdendo miseramente dall'Aston Villa.

 

Sempre rimanendo alle coppe europee, ma stavolta l'Uefa se non ricordo male, in quegli anni il Real aveva addirittura subito l'umiliazione di un'eliminazione perdendo in casa 3-2 contro dei semiprofessionisti di non ricordo quale nazione scandinava o comunque del nord Europa.

 

Insomma, oggi si parla della tradizione Real nelle coppe, all'epoca no, era visto come la Juventus di oggi: le 6 coppe campioni sembravano appartenere realmente ad un'altra era e a un altro calcio.

 

Poi rivinse la Coppa Campioni nel 1998 e inaugurò l'era dei galacticos. Noi invece ci "provincializzammo" puntando più sui muscoli che sulla classe. E oggi loro sono dove sono. e noi siamo dove siamo. Ma nello sport, le cose cambiano, caro Zizou: fu così all'epoca per il Real, potrebbe essere oggi per noi.

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si vabbè, lo sappiamo, il real è la squadra più forte di tutte, la migliore di tutti i tempi, non esiste di meglio al mondo , anzi, nell'universo del real madrid... questo la Juve non se l'è proprio mai *. spero proprio di incontrarlo e batterlo.

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Certo certo.

L'importante è crederci.

Per altro la Juventus mica entrò in borsa lo stesso anno della cessione, no .nono

Classica favoletta di Moggi. Come quella che Henry fu ceduto da Ancelotti. O come quella che la Juventus 97-98 si era rinforzata rispetto a quella 96-97.

Tutte balle.

A Moggi i calciatori forti non piacevano, voleva che si parlasse di lui e non dei calciatori, ecco perchè vendeva i forti e li rimpiazzava con pippe (vedi estate '97, quando vende Vieri, Boksic e Jugovic e prende Inzaghi, Fonseca e Pecchia), di modo che si dicesse quanto fosse bravo. Di fatto, anno dopo anno, i più forti li ha venduti tutti e ha trasformato la Juve in un'armata brancaleone in Europa.

 

Conte, che è stato a lungo nella Juve di Moggi, ha appreso molto da lui (e da Lippi): anche il leccese vuole i titoli tutti per lui e gli piace sempre mettere le mani avanti.

 

Ti diranno che Moggi era costretto a vendere e bla, bla, bla. Non è vero, molte di quelle operazioni furono scellerate anche economicamente (vendette Henry per 22 miliardi e comprò Kovacevic per 36 nella stessa estate).

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Non era certo al livello del Real Madrid, dice Zidane. Memoria corta, caro Zizou.

 

Giusto per ricordare ai più giovani: Zidane arrivò alla Juve nell'estate del 1996. Torniamo a quell'epoca.

 

La Juve era campione d'Europa in carica e si accingeva a vincere Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea. Il calcio italiano dominava in tutte le coppe. E sembrava che fosse un dominio inarrestabile.

 

Il Real Madrid, invece, non vinceva la Coppa Campioni dal lontano 1966, 30 anni. Altro che i 20 da cui non la vinciamo noi. Si parlava di maledizione del Real Madrid in Coppa Campioni dove, nel corso degli anni, era stata eliminata spesso subendo squillanti sconfitte. Il 5-0 dal Milan, infatti, non fu affatto un episodio isolato come la propaganda berlusconiana oggi ci vorrebbe far credere: tanto per fare un esempio era stato eliminato dalla Coppa Campioni 1986/87 subendo una goleada anche dal Bayern Monaco. In finale in quei 30 anni era arrivato solo 1 volta se non erro: perdendo miseramente dall'Aston Villa.

 

Sempre rimanendo alle coppe europee, ma stavolta l'Uefa se non ricordo male, in quegli anni il Real aveva addirittura subito l'umiliazione di un'eliminazione perdendo in casa 3-2 contro dei semiprofessionisti di non ricordo quale nazione scandinava o comunque del nord Europa.

 

Insomma, oggi si parla della tradizione Real nelle coppe, all'epoca no, era visto come la Juventus di oggi: le 6 coppe campioni sembravano appartenere realmente ad un'altra era e a un altro calcio.

 

Poi rivinse la Coppa Campioni nel 1998 e inaugurò l'era dei galacticos. Noi invece ci "provincializzammo" puntando più sui muscoli che sulla classe. E oggi loro sono dove sono. e noi siamo dove siamo. Ma nello sport, le cose cambiano, caro Zizou: fu così all'epoca per il Real, potrebbe essere oggi per noi.

 

Hai scritto tutte cose corrette, mi permetto di aggiungere che l'elemento decisivo per il gap attuale più che i muscoli fu calciopoli

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No, no, qui non si parla del Real e di tutte le sue agevolazioni/nefandezze.

Si parla della Juventus.

 

Quello che dici tu sulla Juve di cinquant'anni fa, è più che condivisibile e corrisponde a verità.

Trovo però che sia sbagliato dire che oggi la Juventus non fa/non può fare vittorie in Champions perché negli anni '60 agiva in una determinata maniera e mirava a soddisfare i bisogni nazionali dei suoi tifosi/operai.

 

Zidane fortunato da giocatore, fortunato da allenatore…magari c'è anche dell'altro che "volutamente" o inconsciamente non si vede?

Perché ad essere troppo furbi ed a volerlo sembrare, a volte non è sempre conveniente.

L'esempio dei nipotini era solo per stare ad indicare che forse, la troppa ambizione, la troppa grandeur e il pensare di essere sopra le parti e più furbo di tutti, può stroncare la carriera a chiunque e costringerlo al "pensionamento" forzato.

Quando mai homdetto zidane fortunato da giocatore..

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Hai scritto tutte cose corrette, mi permetto di aggiungere che l'elemento decisivo per il gap attuale più che i muscoli fu calciopoli

 

Sicuramente contribuì tantissimo. Ci ha fatto tornare indietro di almeno 20 anni. Però già negli anni precedenti noi, lentamente, avevamo iniziato ad allontanarci dal solco di quella tradizione europea che la prima Juve di Lippi (costruita non solo da Moggi ma anche e soprattutto da Boniperti tra il 1991 e il 1994) aveva tracciato. Tra il 1999 e il 2006 combinammo veramente poco in Europa. Mentre il Real tra il 1998 e il 2002 vinse 3 Champions League.

 

Chiaramente senza calciopoli e con lo Juventus Stadium è molto probabile che oggi avremmo una champions in più almeno.

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Grandissimo giocatore ma la testa la usava per fare troppe cose...

Beh una testata a Materazzi, quello che ha detto che l'arbitro indirizza sempre in una direzione, l'avrei data anch'io. Ma più secca

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Sicuramente contribuì tantissimo. Ci ha fatto tornare indietro di almeno 20 anni. Però già negli anni precedenti noi, lentamente, avevamo iniziato ad allontanarci dal solco di quella tradizione europea che la prima Juve di Lippi (costruita non solo da Moggi ma anche e soprattutto da Boniperti tra il 1991 e il 1994) aveva tracciato. Tra il 1999 e il 2006 combinammo veramente poco in Europa. Mentre il Real tra il 1998 e il 2002 vinse 3 Champions League.

 

Chiaramente senza calciopoli e con lo Juventus Stadium è molto probabile che oggi avremmo una champions in più almeno.

 

E' anche vero che soprattutto in Europa esistono i cicli. Il nostro è stato molto lungo (senza scomodare gli anni 80, si può tranquillamente affermare che siamo stati al vertice delle tre manifestazioni europee per tutti gli anni 90) ed è andato a concludersi con la semifinale persa contro il Manchester United. Indubbiamente in questo periodo il raccolto è stato nettamente inferiore alla semina. La finale del 2003 e il ciclo Capello (per quanto deludente) davano la sensazione che si stesse cercando di avviare un nuovo importante percorso anche a livello europeo. Ho purtroppo la convinzione che il 2006 sia stato l'anno di rottura.

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Quando mai homdetto zidane fortunato da giocatore..

 

Il mio discorso era più generale.

Uno che vince da calciatore e vince da allenatore appena insediato, per quel che mi riguarda ha delle doti indubbie sotto più punti di vista.

 

Il pensiero dei tuoi conoscenti francesi sulla "leggerezza" di Zidane, potrebbe essere un giudizio poco generoso/veritiero, soprattutto alla luce dei fatti dell'ultimo anno e mezzo.

 

Anche di fronte a quel pizzico di fortuna che non guasta mai.

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Il mio discorso era più generale.

Uno che vince da calciatore e vince da allenatore appena insediato, per quel che mi riguarda ha delle doti indubbie sotto più punti di vista.

 

Il pensiero dei tuoi conoscenti francesi sulla "leggerezza" di Zidane, potrebbe essere un giudizio poco generoso/veritiero, soprattutto alla luce dei fatti dell'ultimo anno e mezzo.

 

Anche di fronte a quel pizzico di fortuna che non guasta mai.

Non sono conoscenti e'la mia famiglia e io sono quasi bilingie..zidane e'stupidotrto punto.non e'uno che entrera'nella storia dle calcio come allenatore,vedrai che smettera'presro e'un traghettatore

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Non sono conoscenti e'la mia famiglia e io sono quasi bilingie..zidane e'stupidotrto punto.non e'uno che entrera'nella storia dle calcio come allenatore,vedrai che smettera'presro e'un traghettatore

 

Io penso ci sia già entrato.

Ha preso una squadra con cui Benitez non stava cavando niente e, rimettendola a punto, ha vinto Champions League, Supercoppa, Mondiale per club.

Forse quest'anno si fa anche la Liga.

 

Roba che gran parte degli allenatori del Real negli ultimi 15 anni, non si è neanche sognata, Mourinho compreso.

 

Sarà stupidotto e un traghettatore (opinioni vostre), ma di calcio mi pare ne capisca.

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