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phoenix

La Stampa: "L’accusa Figc: “Non impedì rapporti con la malavita”. I rischi? Multa e inibizioni". Repubblica: "Rapporti con la malavita"

Post in rilievo

secondo me Agnelli si incontrava segretamente con i boss nei sotterranei dello stadium vestiti con cappucci,bruciando i santini e pungendosi le dita per fare uscire il sangue .ehm ma quanto fanno vomitare tutti quanti .stomale

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Non sanno più come fermarci.

Siccome la Juventus è destinata a vincere ancora per molto tempo,diciamo per altri 5 anni,ecco che spuntano presunti rapporti con la malavita e str...varie.

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io penso che saranno mazzi amari per tutte le società di calcio professionistico.

Non penso proprio, parleranno della Juve e stop.

Altrimenti non avrebbero deferito solo Agnelli, ma anche tutte le altre.

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Giovanni Capuano

E' una vicenda che rischia di costare molto ad Agnelli e alla Juventus quella dei presunti rapporti con gli ultras e con esponenti della malavita per la gestione dei biglietti dello Stadium in modo da garantirsi la pace in curva. Uno spaccato che riguarda il calcio italiano, ma che oggi vede sul banco degli imputati solo la società bianconera con il suo presidente e un gruppo di dirigenti operativi.

 

Il rischio? Detto che per la giustizia ordinaria la Juventus è vittima di un tentativo di estorsione, quella sportiva ragiona in maniera differente e chiederà conto ad Agnelli e alla Juventus degli incontri e dei biglietti concessi e poi finiti nel giro del bagarinaggio. Processo in tempi rapidi e con una soluzione che potrebbe far male sopratutto dal punto di vista dell'immagine.

 

Il duello davanti all'Antimafia

 

Andrea Agnelli era in contatto con i boss della famiglia Dominello per la gestione di biglietti e abbonamenti dello Juventus Stadium. Ad affermarlo, secondo alcune notizie di agenzia, sarebbe stato il procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, nel corso dell'audizione alla commissione Antimafia che si sta occupando dei rapporti tra club, tifoserie organizzate e clan della criminalità mafiosa. Una ricostruzione dell'inchiesta che nasce si tinge di giallo nel giro di un paio di ore, il tempo per registrare la smentita ufficiale dello stesso procuratore.

 

"Smentisco quanto mi è stato attribuito riguardo l'inchiesta in corso sui rapporti tra la Juventus e presunti esponenti della criminalità organizzata" ha dettato Pecoraro in un comunicato ufficiale: "Stiamo valutando le memorie difensive della Juventus e solo dopo un'attenta valutazione prenderemo le nostre determinazioni. Mi sembra dunque irresponsabile attribuirmi dichiarazioni su fatti secretati". Secretati per richiesta della stessa Procura Figc.

 

 

In precedenza era arrivata anche la smentita di Agnelli. Il numero uno della Juventus aveva replicato su Twitter: "Nel rispetto degli organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho mai incontrato boss *. Ciò che leggo è falso". Si tratta della presa di posizione ufficiale che ribadisce quanto già affermato nel corso dell'assemblea dei soci Juventus lo scorso ottobre. Quasi certamente, però, sarà convocato in audizione per chiarire la posizione sua e della società.

 

Secondo le indiscrezioni, il procuratore Figc Pecoraro avrebbe affermato nel corso dell'audizione davanti all'Antimafia che "Dominello Rocco (rappresentante con il padre Saverio della cosca Bellocco-Pesce di Rosarno ndr) ha rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di bagarinaggio e biglietti e abbonamenti". In particolare i contatti sono con "il dottor Carugo, il dottor Merulla, il dottor D'Angelo ed il presidente Agnelli". Anche Marotta avrebbe avuto rapporti, ma senza essere coinvolto nella conclusione dell'indagine.

 

Il legale della Juventus all'Antimafia: "Cosa è successo davvero"

 

In attesa di sentire Andrea Agnelli, l'Antimafia ha concesso audizione all'avvocato Luigi Chiappero, legale della Juventus. Un incontro servito per ricostruire dal punto di vista della società nelle settemila pagine dell'inchiesta, spiegando di essere stati quasi costretti ad arrivare a una pace con gli ultras per garantirsi che la curva non creasse problemi al club. Ammessa le cessione (a pagamento) di biglietti anche al di fuori delle regole, ma rivendicata l'abolizione degli omaggi.

 

L'avvocato Chiappero ha anche fortemente smentito qualsiasi rapporto tra Agnelli e Rocco Dominello, che all'epoca dei fatti era con fedina penale pulita: nessun telefonata intercettata parla di contatti.

 

L'AVVOCATO DELLA JUVENTUS ALL'ANTIMAFIA: ECCO L'ESITO DELL'INCONTRO

 

L'inchiesta della Procura di Torino e i risvolti sportivi

 

Una vicenda spinosa e che sta agitando il mondo del calcio e della politica. Perché l'inchiesta della magistratura torinese sull'attività delle cosche calabresi, che ha aperto uno spiraglio anche su un presunto inserimento nel tifo organizzato della Juventus, fa discutere e si inserisce in un filone più ampio della lotta - non ancora vinta dal calcio italiano - del contrasto alla presenza dei gruppi ultras e della loro connotazione criminale. Tema che sarà al centro dell'audizione davanti alla Commissione Antimafia in cui i dirigenti della Juventus sarebbero stati chiamati a intervenire perché citati dagli atti dell'inchiesta.

 

Di certo c'è che nello scorso mese di novembre la Procura di Torino ha chiuso l'inchiesta denominata "Alto Piemonte" e che le persone coinvolte nell'indagine sono state accusate di una lunga serie di reati, a partire dall'associazione mafiosa per arrivare al tentato omicidio. Nelle carte sono finite anche le segnalazioni di alcuni contatti tra esponenti della famiglia Dominello (facenti parte della cosca Pesce-Bellocco) e il club bianconero. Una storia (presunta) di biglietti concessi in cambio della pace allo Stadium che è finita anche sul tavolo della Procura della Figc. I rischi per la Juventus? Potenzialmente si va dalla semplice ammenda alla penalizzazione in classifica, ma va compreso bene cosa viene contestato alla Juventus, sempre che venga dimostrata la mancata applicazione delle regole sulla distribuzione dei tagliandi.

 

Le accuse nelle carte d'inchiesta

 

La vicenda è finita sui giornali nei mesi scorsi con la chiusura dell'inchiesta ed è tornata prepotentemente d'attualità in questi giorni con una serie di articoli de Il Fatto Quotidiano. Citando la relazione del prefetto Pecoraro, procuratore della Federcalcio, si racconta che - secondo l'accusa che chiede chiarimenti - il presidente della Juventus Andrea Agnelli non avrebbe impedito a tesserati e dipendenti del club di intrattenere rapporti con i gruppi ultras e lui stesso avrebbe personalmente presenziato a incontri con esponenti della malavita organizzata e della tifoseria ultras. La Procura della Figc ha già sentito l'amministratore delegato, Giuseppe Marotta, indicato come persone informata dei fatti.

 

 

 

 

 

La replica della Juventus

 

Durissima la reazione della Juventus, che ha annunciato querele dopo gli articoli pubblicati negli ultimi giorni. Il club di Andrea Agnelli ha ricordato che nessun dipendente o tesserato della società è stato indagato in sede penale e che la posizione della Juventus stessa si potrebbe configurare come quella di parte lesa. Ecco la nota integrale pubblicata sul sito ufficiale del club bianconero:

 

"Juventus Football Club e il Presidente Andrea Agnelli, alla luce di alcuni articoli pubblicati in questi giorni, comunicano di aver affidato ai legali la tutela della propria onorabilità e rispettabilità. Si precisa che la Procura della Repubblica di Torino ha avviato, e recentemente concluso, un’indagine su alcune famiglie ritenute appartenenti alla ‘ndrangheta alle quali si contestano oltre a reati contro persone e patrimonio, anche il tentativo di infiltrazione in alcune attività di Juventus Football Club.

 

Si ricorda inoltre che nessun dipendente o tesserato è stato indagato in sede penale. Si precisa altresì che, nel pieno rispetto delle indagini e degli inquirenti, la società ha sempre collaborato mantenendo uno stretto riserbo a tutela del segreto istruttorio. Per quanto attiene alla giustizia sportiva, la società ha già dimostrato fattivamente la propria disponibilità a collaborare"

 

L'AVVOCATO DELLA JUVENTUS ALL'ANTIMAFIA: ECCO L'ESITO DELL'INCONTRO

 

Cosa rischiano i bianconeri sul piano sportivo?

 

L'esclusione di dipendenti e tesserati della Juventus dall'elenco degli indagati in sede penale per la vicenda (per altro marginale nel "mare magnum" delle carte dell'inchiesta torinese) chiude a ogni sviluppo davanti alla giustizia ordinaria. I magistrati hanno analizzato le prove, raccolto tutti gli elementi e determinato che il club non ha avuto un ruolo attivo nel presunto coinvolgimento della cosca nella gestione dei biglietti, che consentiva ricavi per decine di migliaia di euro.

 

Resta però il piano sportivo. Il dispositivo del deferimento chiesto dal procuratore della Figc Pecoraro, ex prefetto di Roma, è molto duro e articolato. Parla di rapporti con gli ultras "per il dichiarato intento di mantenere l'ordine pubblico all'interno di alcuni settori dello stadio" con sullo sfondo i contatti con esponenti della malavita. E tira in ballo anche la collaborazione delle strutture del club per aggirare le norme in occasione di un derby contro il Torino del febbraio 2014.

 

Andrea Agnelli (QUI PER LEGGERE LA SUA AUTODIFESA) è stato deferito ai sensi degli articoli 1 e 12 del Codice di Giustizia sportiva, ovvero quello che regola i rapporti con le tifoserie e la vendita dei biglietti. Il rischio è di una multa e di un'inibizione a tempo. La contestazione di non aver impedito rapporti con malavitosi potrebbe essere un'aggravante e la richiesta della Procura non inferiore ai tre mesi per il presidente e i dirigenti.

 

La Juventus è stata deferita per responsabilità diretta ai sensi degli articoli 4 e 12 e rischia una forte ammenda. Praticamente impossibile che ci sia una ricaduta sul piano sportivo sotto forma di penalizzazioni o altro

Fonte: panorama

 

 

Sul piano sportivo, come più volte ribadito, la Juventus rischia solo un'ammenda. Agnelli un'ammenda ed un'inibizione a tempo

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Della multa non me ne frega niente, il danno grosso é all'immagine.

Al momento non quantificabile, ma possono essere molti soldi.

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Il PRESIDENTE è stato fermo e dignitoso..sono orgoglioso di lui..Il fatto che Elkann,, abbia detto quello che ha detto, mi tranquillizza visto il precedente del 2006. Della stampa e in particolare di Gamba che dire? D'altronde La Repubblica rappresenta il peggio del peggio del nostro Paese, il solo leggere quella mondezza dovrebbe essere un reato punibile con il carcere a vita

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io penso che saranno mazzi amari per tutte le società di calcio professionistico.

si credici .ghgh l'Inter non interessa (cit) .ehm

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Allora o io sono un cretino e non so leggere oppure cretini sono alcuni giornalisti...nel deferimento juve c'e' scritto art.4 che significa che la societa ha responsabilita' diretta e oggettiva x quanto fatto da suoi dipendenti/dirigenti e art.12 che rappresenta il "cosa" avrebbero fatto i suoi dipendenti (bagarinaggio etc.).

Quindi bisogna fare fede alle punizioni impartibile x violazione art 12....stop

perfetto e sintetico.

Il cretino non sei certamente tu

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Si ma è una cretinata.

Ovvio che lo é, ma la chiederanno dai giornali. Poi quando sarà solo una multa, parleranno di Juve graziata.

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Il tutto avviene mentre se parli con un napoletano, ti dice che la Curva B del s. paolo è in mano alla camorra....e che a Roma gli ultrà di fede giallorossa rivendicano la curva Sud perché notoriamente è piazza di spaccio e vendita abusivi di gadget e magliette false...ma come sempre bisogna cercare il problema dove non c'è, ignorando dove è eclatante, maledetti *...

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Non penso proprio, parleranno della Juve e stop.

Altrimenti non avrebbero deferito solo Agnelli, ma anche tutte le altre.

tempo al tempo. stanno creando un precedente e non è detto che sia un male. forse hanno trovato il modo di ripulire le curve di tutta italia.

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Sono tranquillo. La famiglia stavolta è unita, e questa è l'unica cosa che conta. Comunque andrà questa vicenda (anche in caso di squalifica) Andrea Agnelli resterà presidente e tutto il management è confermato. Ora possono anche divertirsi a giocare ai giudici, per quanto mi riguarda.

esatto, oggi è molto diverso dal nel 2006...se ne accorgeranno presto.

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La FIGC ha intrapreso un percorso molto pericoloso : accusare una società dopo che la Procura di Torino, a indagini terminate, non ha trovato nulla, la espone al serio rischio di controdenuncia, qualora il,processo finisse in un certo modo. Inoltre, rispetto al 2006, il tempo per la difesa e' garantito, e le "prove" non sono nascoste. Più importante di tutto, questa volta ci difenderemo. La fine della FIGC come la conosciamo e' iniziata.

 

Volesse il cielo

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tempo al tempo. stanno creando un precedente e non è detto che sia un male. forse hanno trovato il modo di ripulire le curve di tutta italia.

Vorrei condividere il tuo ottimismo, ma temo che le loro intenzioni siano tutt'altre

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Purtroppo tutta l italia ignorante crede che c possa essere una nuova calciopoli con juve distrutta e in serie c a meno cinquanta.Mi dispiace.Ma al massimo tutto sto fumo s risolve con una multa.

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Oh, finalmente qualcuno lo scrive dove vogliono arrivare veramente questi "signori"...

 

Eppure sul sito della FIGC sono chiri gli articoli violati e le relative sanzioni:

 

"La società JUVENTUS F.C. S.P.A. a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 4, comma 1, e 12, commi 1, 2 e 3, del C.G.S., in ordine agli addebiti contestati al suo Presidente, e a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi degli artt. 4, comma 2, e 12, commi 1, 2 e 3, del C.G.S., in ordine agli addebiti contestati ai Sigg,ri Francesco CALVO, Alessandro Nicola D’ANGELO e Stefano MERULLA che svolgevano tutti, all’epoca dei fatti, attività rilevante ai fini dell’ordinamento federale, ai sensi della’art. 1 bis, comma 5, del C.G.S., per la predetta società".

 

Ciò che conta è l'art. 12, visto che gli altri individuano i profili di responsabilità.

Dell'art. 12 sono stati violati i commi 1, 2, 3.

La violazione del comma 1 prevede un'ammenda da 10.000€ a 50.000€.

La violazione dei commi 2 e 3 prevede l'ammenda più, in caso di recidiva o particolare gravita, le sanzioni indicate dall'art.18.1 alle lettere d), e), f)

 

Ossia:

una o più gare a porte chiuse,

una o più gare con uno o più settori chiusi,

squalifica del campo per una o più giornata o per un tempo determinato di massimo 2 anni,

 

La penalizzazione in punti sperata dall'autore è prevista dalla lettera g). Non ci interessa.

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MI sembra scontato che ci colpiranno di nuovo, non bisogna essere geni per capirlo.

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Toh ... rapporti con la malavita perchè tra gli ultras c'era il figlio di un boss ...

Paradaossalmente il tutto proveniente da tal Giuseppe Pecoraro ovvero quello che intratteneva rapporti CONSOLIDATI con ... SALVATORE BUZZI.

Lo conoscete? Quello di MAFIA CAPITALE. Proprio Lui.

Perchè non si autodeferisce Pecoraro?

perchè è un pecoronedimmmerda, più corrotto di palazzi, ecco perchè.....

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Eppure sul sito della FIGC sono chiri gli articoli violati e le relative sanzioni:

 

 

 

Ciò che conta è l'art. 12, visto che gli altri individuano i profili di responsabilità.

Dell'art. 12 sono stati violati i commi 1, 2, 3.

La violazione del comma 1 prevede un'ammenda da 10.000€ a 50.000€.

La violazione dei commi 2 e 3 prevede l'ammenda più, in caso di recidiva o particolare gravita, le sanzioni indicate dall'art.18.1 alle lettere d), e), f)

 

Ossia:

una o più gare a porte chiuse,

una o più gare con uno o più settori chiusi,

squalifica del campo per una o più giornata o per un tempo determinato di massimo 2 anni,

 

La penalizzazione in punti sperata dall'autore è prevista dalla lettera g). Non ci interessa.

 

pure juventibus ha paventato punti di penalizzazioni in caso estremo ma ci sarebbe la possibilità visto che somma di art 1 fanno diventare art 6 e retrocessione, quanto vorrei avere la va sicurezza

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