Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

Robert Langdon

VIDEO Conferenza pre Barça Dani Alves: "Al Camp Nou gare lunghe, ma possiamo fargli male". Allegri: "Servirà lucidità per raggiungere la semifinale!"

Post in rilievo

VIDEO Conferenza pre Barça Dani Alves: "Al Camp Nou gare lunghe, ma possiamo fargli male". Allegri: "Servirà lucidità per raggiungere la semifinale!"

 

 

 

In attesa che parli il campo, ecco la conferenza stampa Uefa dei bianconeri con l'allenatore Massimiliano Allegri e l'esterno Dani Alves, il grande ex.

 

Non molto tempo fa ho sentito una tua intervista nella quale dicevi che la tua uscita dal Barça è stata una botta con classe. Eliminare il Barça sarà una seconda botta con classe?

DANI ALVES: "No, non volevo essere estremista, semplicemente volevo esprimere quello che stavo sentendo, non mi piace tenere dentro sensazioni cattive, brutte, energie cattive, perchè la vita sarebbe noiosa. Bisogna tirare fuori le cose e se qualcuno si è offeso mi scuso. Semplicemente volevo tirare fuori questa emozione, perchè nel Barça tutto era stato molto incredibile, sensazionale e tenere dentro questa sensazione agrodolce che avevo dopo la mia partenza da qui... me ne andai da una porta, un po' spinto fuori, la mia sensazione era questa, e a quel punto ho preferito utilizzare i media di Madrid perchè so che loro non avrebbero manipolato, se lo avessero fatto quelli di Barcellona avrebbero, credo, manipolato, perchè a volte manipolano. E non volevo farlo. Volevo semplicemente esprimere questa sensazione. Una volta ho utilizzato quelli di Madrid e lo confesso".

 

Un tuo ex compagno ha detto nei giorni scorsi che vedrebbe bene nel Barcellona giocatori come Dybala, Verratti e Dani Alves. Tu torneresti qui?

DANI ALVES: "Ringrazio per questo parole il mio collega, mi conosce e nessun altro sa fino a che punto mi sforzo quando difendo dei colori, do il 100%, non di più perchè non ce n'è. E' stato tutto molto bello, ma credo che per tornare qui un giorno ill Barça dovrebbe rettificare molte cose. Il mio ego, o l'ego delle persone, che hanno un ego gigantesco, non permetterebbe di riconoscere gli errori e i modi che mi fecero sentire come mi fecero sentire. Quindi diventa molto più difficile, perchè credo che loro non lo farebbero".

 

Cosa significa avere un attaccante come Higuain in squadra?

DANI ALVES: "E' un grande piacere giocare con calciatori di quel livello, calciatori che ti danno gol, e che fanno sì che la tua squadra abbia gioco e possibilità di aspirare a grandi cose. E che ti danno la possibilità di continuare a fare storia nel calcio, è un privilegio giocare con gente di questo livello. Spero che domani abbia un livello simile a quello della prima partita e che possiamo gareggiare al livello necessario per questa serata".

 

Che sensazioni hai nel tornare in questo stadio e che possibilità ha il Barça di poter superare questo turno?

DANI ALVES: "Le sensazioni meravigliose, sono molto felice di poter tornare qui, ho una grande emozione dentro, non avevo avuto l'opportunità di tornare a calpestare l'erba del Camp Nou e questo mi ha dato un'energia incredibile. Rispetto alla seconda domanda, se io potessi dargli delle possibilità, non gliene darei nessuna, ma visto che non posso, adesso siamo su un 60 e 40. Per essere cauto e rispettoso con il Barça per il risultato che abbiamo, ma sappiamo che qui al Camp Nou le partite sono lunghe ed è duro, ma so anche che se noi facciamo una grande partita, cerchiamo di fare gol e non ci accontentiamo del risultato che abbiamo, possiamo fare male al Barça, perchè sarebbe un colpo importante".

 

Se potessi scegliere un momento di questi tuoi 8 anni al Barcellona?

DANI ALVES: "Se dovessi scegliere una sensazione, sarebbe il mio addio, il discorso alla fine della stagione, dove abbiamo fatto una cosa molto grande con questa squadra, dove dissi che qui ero stato felice, che qui sarei ancora felice, perchè sono ancora un tifoso del Barça a distanza, ma domani la mia professione esige che faccia un'altra cosa, rappresento un'istituzione, difendo dei colori e adesso quando entro al Camp Nou questa parte rimane custodita in un angolo molto speciale. Sono due aspetti che si devono separare ad un certo punto anche se vanno insieme".

 

Pensi di diventare alla Juventus il giocatore che ha vinto più titoli nella storia del calcio? Pensi che la Juventus in prospettiva ti consentirà di vincere più titoli di quanti ne avresti vinti se fossi rimasto a Barcellona?

DANI ALVES: "Credo che la somma di tutte le cose positive sono necessarie quando gareggi a questo livello, quando giochi partite di questo livello. Tutto quello che possiamo accumulare come forze, esperienze, di cose positive, gli altri compagni, le altre situazioni, ti mantengono attivo e ti fanno essere pronto a vivere una notte speciale di grande calcio, in cui giocherai al limite per continuare in questa competizione".

 

Ti sei pentito di non essere rimasto vedendo che nessuno ha occupato il tuo posto nel Barça?

DANI ALVES: "No, non mi pento di solito di quello che faccio, ma è vero che ho dei sentimenti che sono qui e quando hai sentimenti hai nostalgia. E in certi momenti può essere successo questo; ma insisto, io sono un professionista, sono stato ingaggiato dalla Juventus per difendere i suoi colori e finchè rimango lì, questa parte mia rimane custodita, anche se in certi istanti può affiorare. Ma cerco subito di bloccarla per non danneggiare la parte del professionista, i miei colleghi, compagni, l'istituzione Juventus. Per questo cerco di staccarmi un po'. E' molto difficile, è molto dura, ma cerco di staccarmi perchè la mia professionalità esige una serie di cose".

 

Il fatto di conoscere il Barcellona, ti serve per fare piani per domani?

DANI ALVES: "No, io con Pep ho imparato che nelle partite, tutta la tua energia, tutta la concentrazione la devi utilizzare quando entri negli spogliatoi, dopo ti puoi allenare, conoscere i rivali, sapere le cose che fanno, ma non puoi sprecare energie pensando a cosa succederà, a cosa farà, se accadrà questo o quell'altro. Conosco tutti giocatori, come giocano, quello che gli piace, quello no, la gente fuori che vive di calcio sa tutto questo, ma credo che ogni partita, ogni giorno è diverso, e ogni giorno devi fare qualcosa di diverso, cercare di migliorare, ma non sprecare energie, perchè domani ne abbiamo bisogno".

 

Qualche tuo compagno ti ha chiesto come si combatte l'onda d'urto del Cam Nou?

DANI ALVES: "No, non me l'hanno chiesto perchè abbiamo la nostra squadra che studia molto bene gli avversaria, la squadra tecnica, sa bene quale strada bisogna intraprendere. Credo che i miei compagni sappiano cosa bisogna fare, che devono fare un enorme sforzo, ma sappiamo anche che questo impegno enorm vale la pena, perchè se riusciamo a superare il Barça - e spero che così sia - penso che eliminare la migliore squadra del mondo".

 

Hai fatto parte di squadre che hanno vinto tantissimo. Rivedi nella Juventus qualcosa di quelle squadre?

DANI ALVES: "Sì, sì, sì, è inevitabile, quando vedi la gente che vedi, sono persone che hanno vinto, che hanno provato sensazioni uniche, quelli che sono stati sempre in questa squadra hanno vinto 5 Scudetti, sono sensazioni che vivi e che tu assorbi e impari. Io ho potuto vincere con altri compagni, altre squadre, non è che io sappia più di loro, siamo lì tutti insieme per unire le nostre forze, le nostre esperienze, il nostro potere di giocare e di vincere. E di raggiungere questo sogno della Juve che è da 25 anni che non vince questa competizione. Io vivo di sogni e lavoro per renderli realtà. E quando mi hanno detto che c'era questa possibilità, in questa squadra che ha vinto questa competizione, ma ora era da tanto tempo che non lo faceva, questo fatto mi ha ha attratto molto ed ho continuato a sognare per loro, per lavorare duro e per far diventare realtà questo sogno, perchè la vita non è quello che hai fatto, è come si vive la professione, tutti i giorni"

 

Come pensi che ti accoglierà il Camp Nou e come giocherà il Barcellona nei primi 30-40 minuti?

DANI ALVES: "Credo che qui al Camp Nou molti mi vogliano bene, mi hanno voluto bene e continuano a volermi bene. E un'altra percentuale no, perchè i catalani sono persone molto speciali, nel senso che il mio stile di vita non è molto coerente con quello che a loro piace o con quello che loro credono che dovrebbe essere. Allora non so cosa succederà domani, non ci penso molto, però sono felicissimo di tornare qui al Camp Nou. Comunque io mi sento a casa e quando uno torna a casa è sempre felice di tornare, anche se come rivale. Sarà duro, ma sono felice, a prescindere da quello che accadrà domani. Sono un tifoso che sa nascondere i sentimenti"

 

Cosa proverai se la Juve riuscirà ad eliminare il Barça?

DANI ALVES: "Queste cose non si immaginano, è come fare un viaggio con i tuoi amici, con la moglie, e lo immagini... no... io non sono così. Quello che succede... quello bisogna vivere. Se succede una cosa - spero che succeda - positiva per noi, sarà con rispetto, per i miei compagni, per la società e per il calcio. Ma ripeto, sarà una sensazione molto speciale perchè si tratta di eliminare Barça, per chi avrà l'onore e il privilegio di eliminare la squadra più grande di questa decade".

 

Dopo la gara d'andata Luis Enrique era quasi sorpreso di averti visto lottare su tutti i palloni. Che effetto ti fanno queste parole?

DANI ALVES: "Non so, forse per come vivo la mia professione, per come credo debba essere vissuto il calcio, a prescindere da dove ti trovi o con quali compagni stai lavorando. Devi imparare da loro, devi insegnare qualcosa. Io non sono nessuno per insegnare, ma ho un modo di comportarmi, di lavorare, che può essere da esempio per tante persone, perchè vivo con una grande intensità il lavoro e questa intensità mi ha fatto scrivere le mie storie sulle pietre, perchè nè un uomo, nè il tempo le cancelli, è così che vivo io, cercando di contagiare la gente con felicità, perchè se fai le cose felice le fai senza sforzo, sono i sentimenti che ti portano a fare questo. d è così che io approccio la vita e la professione. A volte piace, a volte no, è la mia vita e io decido come viverla. E' quello che mi ha fatto arrivare fin qui, e se guardo dietro vedo che i miei genitori sono molto orgogliosi di quello che ho fatto".

 

Ci manchi nelle conferenze stampa.

DANI ALVES: "Anche voi mi mancate (ride, ndr)".

 

Temi che con Iniesta e con Leo Messi succeda quello che è successo con te?

DANI ALVES: "Io per il bene del calcio e del Barça spero che loro continuino a stare qui, ma io non posso entrare in questo terreno perchè hai visto come mi è andata, quindi è meglio che non dica cosa deve fare questo o quello. Se dipendesse da me, ognuno avrebbe una statua qui, sono leggende di questa squadra, qualsiasi cosa accada sono leggende e le leggende bisogna coccolarle, curarle, dargli affetto e dare reciprocità, cioè non è solo in un senso e in una direzione che le cose si fanno, e quando vedono che non servi più, basta, si interrompe. Io come tifoso del Barça, spero che possiamo continuare a godere da lontano questi fenomeni, che continuino ad avere la maglia blaugrana".

 

________

 

ALLEGRI: "Spero che vi abbia spiegato tutto Dani Alves, così sarò breve e me ne vado".

 

Ha detto Luis Enrique che bisogna attaccare, attaccare, attaccare. Che partita deve fare la Juventus? Difendere, difendere, difendere? Qual è la partita perfetta della Juventus?

ALLEGRI: "La partita perfetta della Juventus è quella di passare il turno, quella è la cosa più semplice. Noi domani sera dobbiamo fare una partita di grande lucidità e freddezza. Ci saranno momenti in cui ci sarà da difendere, momenti in cui ci sarà da attaccare e poi bisogna giocare per fare gol. Le debolezze e le difficoltà della fase difensiva del Barcellona non credo che in una settimana siano cambiate, quindi noi dobbiamo lavorare su quello, sapendo che dopo loro hanno grandi potenzialità davanti, ma lo sapevamo anche a Torino, quindi bisogna essre fiducioso, ma soprattutto essere lucidi nella gestione della partita".

 

Questa Juventus che ti sei creato da solo, è più forte di quella che avevi portato in finale e che avevi ereditato?

ALLEGRI: "E' diversa nelle caratteristiche dei giocatori, nell'altra avevo dei centrocampisti con caratteristiche diverse, questa invece ha attaccanti con caratteristiche diverse, ho esterni come Cuadrado e Mandzukic che in quell'altra non avevo, ma non ho i centrocampi che avevo in quell'altra, ma come caratteristiche, quindi, bisogna sfruttare quelle che sono le caratteristiche dei giocatori e in questo momento lo stiamo facendo. E domani è un passaggio importante per il finale della stagione".

 

Luis Enrique è sembrato molto aggressivo in conferenza. Sono segnali che deve dare o ci crede davvero?

ALLEGRI: "Questo non lo so, posso solamente dire che noi abbiamo grande rispetto per il Barcellona e sappiamo che per passare il turno bisogna fare un'altra grande partita, ma non bisogna pensare; in queste partite non c'è da pensare, ma c'è solamente da fare, come i ragazzi hanno fatto a Torino. Ripeto, bisognerà fare una buona fase offensiva e soprattutto altrettanto una buona fase difensiva, com bisogna fare nelle partite di calcio. Poi è normale che loro hanno tre giocatori davanti molto importanti e quindi bisognerà avere un occhio di riguardo, ma i miei difensori e i centrocampisti saranno in grado di fare questo".

 

Dybala non ha più alcun fastidio? Possiamo immaginarci un copia-incolla di quella formazione?

ALLEGRI: "Dybala sta bene, ma stanno bene tutti fortunatamente. Per quanto riguarda la formazione, credo ci siano poche o nessuna variazione, però bisognerà giocare una partita diversa, magari tatticamente cambieremo qualcosa".

 

Qual è la forza della tua squadra?

ALLEGRI: "La forza della squadra è quella che a livello mentale è una squadra tosta, di giocatori importanti, che hanno esperienza internazionale, ma soprattutto è cresciuta molto in autostima e in consapevolezza dei propri mezzi. Sappiamo che domani sarà una bellissima sfida dove non bisogna pensare ai tre gol fatti all'andata, ma bisogna pensare a giocare una partita da vincere".

 

Ti viene in mente l'idea: "E se ci eliminano?".

ALLEGRI: "Ripeto, noi dobbiamo affrontare questa partita senza pensare a quello che è successo all'andata, noi dobbiamo giocare la partita come se fosse una partita secca, dove bisogna portare via un risultato positivo. Poi vedremo quello che succede in campo. La partita dura 95 minuti e bisogna essere bravi nel leggere la partita. Ecco perchè domani sera è fondamentale la lucidità".

 

Calcolando il risultato dell'andata...

ALLEGRI: "Calcoliamo niente, non calcoliamo niente perchè a me i conti non piacciono...".

 

Calcolando il risultato dell'andata, calcolando il Real Madrid eliminato, calcolando il Bayern Monaco, questo può essere considerato l'esame di laurea della Juventus?

ALLEGRI: "Non è un esame, è una crescita. Come ho detto prima della gara d'andata, la Juventus deve arrivare a giocare sempre i quarti di finale ed essere sempre tra le prime otto d'Europa. Poi un anno arrivi in finale, un anno arrivi in semifinale, un anno esci ai quarti di finale, ma quello deve essere lo standard, perchè il percorso della Juventus credo sia in crescita, sia a livello tecnico, ma soprattutto in consapevolezza che è la cosa più importante. Quando si è forti nella testa dopo si è forti anche in campo. E quindi domani non è un esame per la Juventus, è un'occasione importante che bisogna prendere per arrivare in semifinale. Poi detto questo, domani è una tappa per arrivare a Cardiff. Non è che se domani passiamo, la Juventus ha vinto la Champions: no. Poi c'è la semifinale, poi c'è la finale. Qui sembra che se domani passiamo il turno, abbiamo già vinto la Champions. No. Ecco perchè ci vuole sempre calma, molto equilibrio. Finita la partita di domani, abbiamo un'altra partita importante di campionato col Genoa. Come dico sempre ci vuole calma. E' un passo che ci deve portare alla finale di Cardiff, ma prima di arrivare a Cardiff, se passiamo il turno, bisogna giocare la semifinale. Quindi un passo alla volta, con calma".

 

Luis Enrique ha detto che se il Barça fa un gol, il secondo lo fa il Camp Nou. E il terzo viene da sè. Ti preoccupa l'ambiente e nell'ambiente ci metto anche l'arbitraggio, visto quello che è successo col Psg.

ALLEGRI: "Per quanto riguarda l'arbitraggio, l'arbitro è di caratura internazionale e come sempre io mi fido molto degli arbitri per la loro bravura. Domani sicuramente sarà all'altezza. Per quanto riguarda Luis Enrique, io spero che non sia veggente, l'importante è noi fare una grande partita, essere dentro il campo per 95 minuti e giocare bene tecnicamente".

 

Hai in mente qualcosa dai dire ai giocatori prima della partita negli spogliatoi?

ALLEGRI: "No, i ragazzi lo sanno, domani è molto semplice, basta fare una buona fase difensiva e una buona fase offensiva".

 

In settimana lo striscione a Vinovo, stamattina i cori personali in aeroporto. Hai la sensazione che questo clima che stai creando, questo sogno europeo, abbia trasformato la Juve nella Juve di Allegri? E' sempre più forte questo legame?

ALLEGRI: "Che ci sia legame è più che normale dopo tre anni credo, sono contento di quello e mi fa molto piacere. Però sono sicuro che i meriti di questa crescita siano partiti sei anni fa dalla società e dopo proseguiti con i giocatori, perchè i giocatori sono quelli che vanno in campo e ti fanno vincere le partite. Come dico sempre, l'unica cosa che posso fare - come dico sempre - è cercare di fare meno danni possibili. Però sono contento di questa situazione. Ma siccome in questi giorni ho sentito e letto giustamente grande euforia, a volte anche troppo, che si va nell'esaltazione: credo che la forza di una grande squadra è quella di non esaltarsi mai ma di avere entusiasmo nel bene e nel male per affrontare le partite, per affrontare i momenti della stagione, per affrontare la cosa più importante domani, gli imprevisti della partita. E' lì che bisogna rimanere lucidi e freddi, senza farsi spostare da niente e da nessuno".

 

Ha parlato ai ragazzi della partita di Coppa Italia dell'anno scorso contro l'Inter?

ALLEGRI: "Non c'è bisogno di andare alla gara contro l'Inter, basta guardare il Napoli, a Napoli ci siamo picchiati vicino... La dimostrazione è che il calcio non è così scontato. Domani affrontiamo una partita dove abbiamo 95 minuti per arrivare in semifinale".

 

La gara di domani può essere il viatico per arrivare alla conquista di un titolo così agognato?

ALLEGRI: "Come dico sempre le finali vanno giocate. Innanzitutto il primo passaggio è quello di arrivare in semifinale, quindi per farlo bisogna fare per forza un risultato positivo domani. Poi vedremo in semifinale senza andare troppo in là. Vincere non è una cosa normale, è una cosa straordinaria. Soprattutto vincere la Champions dove hai poche partite e quindi se un episodio, una serata storta di uno o di un altro, vanno male, rischi di essere eliminato e non hai tempo per recuperare. Quindi domani vedremo domani cosa saremo in grado di fare. Io credo che la Juventus domani darà all'altezza e farà una partita giusta".

 

Luis Enrique e Iniesta hanno detto anche che bisognerà rischiare. E' il vestito tattico migliore per lei? Anche con il Milan lei se l'è sempre giocata quasi alla pari per gran parte della partita.

ALLEGRI: "Il vestito... bisognerà essere bravi noi a fare una partita giusta, con grande lucidità, sapendo che comunque il passaggio si conquista quando fischia l'arbitro, non si conquista nè dopo 20 minuti, nè dopo 30, nè dopo 50, si conquista quando fischia l'arbitro perchè quello che è successo al Psg è chiaro: negli ultimi 3 minuti il Psg doveva subire tre gol e li ha subiti. Quindi bisogna stare dentro la partita. A noi a Napoli ci è capitato perchè il passaggio sembrava chiuso invece dopo è successo quello che è successo e abbiamo anche rischiato. Quindi domani non c'è pensare, c'è solo da entrare in campo alle 20:45, fischia l'arbitro e giocare a calcio quando abbiamo la palla, difendere quando non ce l'abbiamo, senza pensare, poi al 95' tireremo le somme".

 

Lei ci metterebbe la firma perchè il Barcellona ripetesse la partita col PSG?

ALLEGRI: "Io posso solamente dire che la Juventus domani deve giocare una partita di lucidità, ma di grande tecnica, sapendo che ogni volta che abbiamo la palla possiamo andare a fare gol al Barcellona. E dobbiamo cercare di andare a fare gol al Barcellona, perchè domani sarà una partita dove potranno esserci anche diversi gol. Su questo bisogna essere molto bravi, ma soprattutto bisogna avere grande serenità, perchè domani la serenità è fondamentale. Fondamentale perchè nei momenti di difficoltà, che ci saranno durante la partita, come ci sono stati a Torino, bisogna rimanere lucidi e combattere, questo ci porterà in semifinale".

 

Alla fine della gara d'andata sono emersi messaggi positivi.

ALLEGRI: "E' giusto che ci siano messaggi positivi quando finisce la partita, visto quello che sta succedendo un po' negli ultimi tempi in giro per il mondo. E questo credo non sia un bello spot per il calcio".

 

TuttoJuve.com

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma è iniziata? Perché sul sito della Juve ancora non c'è...

 

C'è lo streaming sul canale youtube della Uefa

Non lo trovo...

Edit: trovato. Ma anche qui il video non fa vedere nulla...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma è iniziata? Perché sul sito della Juve ancora non c'è...

 

 

Non lo trovo...

 

/watch?v=TTzA6SYfG1Q

 

(da incollare dopo www.youtube.com)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

/watch?v=TTzA6SYfG1Q

 

(da incollare dopo www.youtube.com)

Sì, poi ho editato che l'avevo trovato.

 

Però potevate dire che non è ancora iniziato... e io che cercavo tra il sito juve e lo streaming youtube... bah

sefz

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.