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Fantomas

CorSera: Perché si diventa juventini? Dalle vittorie alla tradizione familiare alla passione per i suoi campioni. Il ruolo di Sivori negli anni '50

Post in rilievo

Ovviamente passione trasmessa dal Papà che quando era più giovane si è visto allo stadio tutte le finali di CL perse.

Poi son cresciuto e gli ho proibito di vedere altre finali da quella di Manchester. :d

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Per tradizione, da piccolo mi piaceva molto il colore delle maglie del milan e della lazio, crescendo mi sono allineato con la famiglia ma il momento chiave in cui ho preso consapevolezza di tenere molto alla juve è stato con l'arrivo di zidane, quel giocatore mi ha stregato.

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Grazie al mio babbo appassionato di calcio e tifosissimo della juventus.....

..prima partita 30 ottobre 1977 avevo sette anni perugia-juventus..rimasi estasiato nel vedere zoff causio bettega...quel giorno morì Curi e fu una bruttissima giornata...ma mi rimase un bellissimo ricordo nel vedere gli idoli che mio padre incitava sempre..da quel giorno è come se la mia pelle diventò bianconera per sempre.....poi quell'anno andai a Pescara bettega e fanna fecero gol i miei primi gol dal vivo che spettacolo!!!...

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Famiglia di Milanisti veraci, io unico Juventino. Non saprei il perché, me la sono sempre sentita come squadra.

 

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Tifo la Juve dal periodo del Napoli di Maradona e del Milan degli olandesi. Scuole elementari e medie senza vincere uno scudetto e una fatica enorme a convincere i miei amici di scuola che la Juve fosse meglio di chi dominava in Italia e in Europa.

 

Chi mi ha seguito, ha avuto una brutta infanzia sportiva ma sta riscuotendo i dividendi da una ventina d'anni.

 

La storia del vincere facile è una mezza fesseria, molto di più fa l'influenza familiare o degli amici e la passione per un giocatore.

 

Ho amici laziali perché innamorati di Signori.

 

 

 

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zoff gentile cabrini furino morini scirea causio tardelli boninsegna benetti bettega....... e come facevi a non tifare questa squadra........

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Grazie ad un cugino juventino contagiosissimo.

 

Cresciuto in una famiglia con padre prescritto e madre bbilanista (tifosi piuttosto sportivi, fortunatamente), passavo i pomeriggi con mio cugino e si ascoltava "Tutto il calcio minuto per minuto" con la radio anni '80 (scassata ma con le casse valvolari, quindi potentissime) in giardino mentre noi si giocava a calcio. Io di 3 anni paravo le cannonate di mio cugino di 17 e quando c'erano i boati dagli stadi ci si fermava per ascoltare quale cronista fosse. Ricordo che dopo tre collegamenti si riconosceva e si associava la voce allo stadio (Ciotti era fuori concorso, ovviamente). Si aspettava solo il fatidico commento: "Attenzione, interviene Torino: la Juventus è in vantaggio. Gol di XXX". E via di esultanze e si ricominciava a palleggiare.

 

Poi '90 minuto in cui si ammiravano ii gol, aspettando la Juve!

 

Io non ho iniziato a tifare Juventus negli anni vincenti (ero troppo infante per capire davvero l'importanza dei trofei nell'85 avendo 4 anni); però non l'ho mai tradita nonostante nella mia zona prevalessero i tifosi milanisti, che vincevano qualsiasi cosa a cavallo dei '90.

 

Volevo proprio aprire una discussione simile. Le storie che ho letto qui dentro sono spesso emozionanti.

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Juventini si NASCE. Io sono nato a Torino e tifo per la squadra della mia città. Mi è sempre sembrata la cosa più naturale del mondo. Mia madre è di Milano e tifa per il Milan, mi sembra coerente e giusto... "Diventare" tifosi, già è un concetto per me estraneo. LA Juve unisce tutti gli italiani ed è una cosa bella. Se poi uno tifa solo la squadra che vince...beh, affari suoi e della sua pochezza.

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Juventino di quarta generazione. Il mio bisnonno paterno (che purtroppo non ho mai conosciuto) ha sempre tifato Juve. Lui si appassiono' alla Juventus durante il periodo del secondo scudetto. Vivendo inizialmente a Brescia la passione gli venne quando ando' a vedere un Brescia-Juventus allo Stadio di Viale Piave nei tardi anni '20, ai tempi ancora abbastanza elitario. Questo e' quello che mi e' stato racconato dalla mia bisnonna e da mio nonno paterno. Oltre al dispiacere ovviamente di non averlo mai conosciuto, mi sarebbe piaciuto avere una testimonianza in prima persona della nascita del gene juventino in famiglia. :)

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Piace vincere facile cosa??? Ho iniziato a seguire la Juve ad alta intensità proprio nel periodo Calciopoli. Serie B, settimi posti... anche quello è vincere facile?

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Io pure mi chiamo Omar, sono juventino, mio padre ha un'età per la quale si sarebbe anche potuto innamorare calcisticamente del Cabezon, ma Sivori non c'entra nulla col mio nome...

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Genetica.

Da piccolo odiavo il calcio, "fomentato" da mia mamma.

Mio padre, calabrese d'origine, è sempre stato juventino (così come gran parte del suo 'ramo familiare' che difatti poi si è trasferito in blocco a Torino) ma non ha mai tentato di impormi nulla sotto questo punto di vista: l'esatto opposto di quello che sto facendo io ora con mio figlio .ghgh

Iniziai pian piano ad appassionarmi al calcio (con grande 'delusione' di mamma sefz) coi mondiali di Italia '90.

Seguivo poco o nulla in realtà (anche perché a quei tempi c'era ben poco da seguire se non 90°minuto), ma già sapevo dentro di me per quale squadra avrei parteggiato.

Alle medie, i miei due amici più stretti, con i quali mi trovavo anche a studiare e fare i compiti, erano juventini e lo erano anche i loro rispettivi papà.

Dai mondiali del '94 alla finale di Roma nel '96 il parteggiare, il simpatizzare, divenne tifo vero e proprio prima e poi passione smisurata.

Probabilmente poi il fatto poi di essere cresciuto in un ambiente (sono della provincia di milano) familiare, per ramo di madre, pieno zeppo di milanisti e ancor di più di interisti della peggior specie (ce li vedrei bene nel forum delle fogne, come mentalità, ragionamenti e pensieri calcistici e sportivi in generale), non ha fatto altro che CEMENTARE e SOLIDIFICARE ancor di più il mio amore per la Juventus.

 

Perché sto cercando di 'indirizzare' mio figlio, chiederete voi, visto che, a mio tempo, a me in questo senso è stato lasciato totale libero arbitrio da parte di mio papà?

 

E' presto detto.

Mia moglie è juventina, e proviene da una famiglia di interisti sfegatati (famiglia inteso come rami di parentela: cugini, zii, fratelli, cognati e parenti tutti ... sono poche le mosche bianche, uno juventino annacquato, ma di quelli della peggior specie - figuratevi che dopo la boiata A. Agnelli e infiltrazioni mafiose ha disdetto l'abbonamento a premium e ha smesso di seguire il calcio perché a lui 'Quelle cose lì non piacciono e non si fanno" .doh - e un paio di milanisti): mio cognato ha l'abbonamento fisso a San Siro da quando era ragazzino, mio suocero (pace all'anima sua) era anche lui accanito interista, e mia suocera invece non capisce una * di calcio, ma nel dubbio un bel 'la Juve ruba' non se lo fa mai mancare.

Questo il quadro generale.

Non appena si è discusso, anche solo alla lontana, del desiderio di avere un figlio, una delle prime cose che mi sono sentito dire, a più riprese, dai parenti di mia moglie, è stata: "Bene, ottimo, un'interista in più, ci penseremo noi a non rovinarne un altro facendolo diventare interista fin da piccolo, lo porteremo a san siro a vedere le partite dell'inter" e via su questi toni ... il problema è che lo dicevano con convinzione, e non esclusivamente per farci quattro risate tutti assieme.

 

E' ovvio che non glielo lascerò fare, di comune accordo con mia moglie.

 

A parte che mio figlio era già juventino prima di nascere (ho "rischiato" di farlo nascere con un mese di anticipo quando c'è stata la finale di Berlino due anni fa .ghgh), visto che quando ancora mia moglie era incinta, la domenica mentre guardavamo le partite seduti sul divano di casa, lui scalciava come un pazzo da dentro il pancione sefz

 

E poi è un discorso di principio: ognuno deve avere il libero arbitrio di fare le sue scelte, è vero e sacrosanto. Ma siccome questo libero arbitrio verrà messo a repentaglio da quello che vi ho detto poco sopra (e sarà così), allora diventa un mio preciso dovere di padre quello di intervenire e prevenire.

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Da piccolo certe cose non le capisci, io diventai juventino per caso, per influenze di amici; se avessi seguito mio fratello sarei milanista.

Sta di fatto che la maglia di Del Piero al campetto non me la sono mai tolta.

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Mio padre. E mi dispiace molto che non stia vivendo queste ultime stagioni

 

Idem, venduto a mancare 3 mesi prima dello scoppio di Farsopoli (sinceramente.... meno male, avrebbe sofferto ancora di più).

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Merito di Platini, ma purtroppo a parte un paio d'anni......un'adolescenza vissuta fino ai 18 a guardare Napoli, Milan, Inter e perfino Samp.

Ho riscosso il debito a partire dalla maggiore età.

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