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VIDEO Pre Juve-Real Madrid. Alves: "Un onore essere qui". Buffon: "La spinta dei tifosi si sente". Allegri "Domani bisogna portare a casa la Coppa"

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VIDEO Pre Juve-Real Madrid. Alves: "Un onore essere qui". Buffon: "La spinta dei tifosi si sente". Allegri "Domani bisogna portare a casa la Coppa"

 

 

 

Domanda per Dani Alves: come ti sembra giocare una gara con due brasiliani protagonisti nella stessa zona del campo?

“Buona sera a tutti innanzitutto. Sarà una cosa speciale per me giocare una finale con questi grandissimi giocatori, davanti a tutto il mondo. È un onore essere qui, dobbiamo sfruttare questo momento e fare in modo che questa sia per noi una serata speciale.

 

Domanda per Buffon: sentite la spinta dei tifosi?

"Sì, si sente e si percepisce questa spinta e questo entusiasmo. Deve essere un ingrediente in più per far sì che nei momenti di sofferenza si possa trovare energie sconosciute per poter controbattere e resistere alla foga del Real e alle difficoltà della partita”.

 

Domanda per Dani Alves: che cos’ha di speciale la Juventus rispetto al Real Madrid?

“Non mi sento speciale per il fatto di essere di nuovo in finale. I momenti sono speciali per il fatto di essere vissuti. Sono soddisfatti perché la vita mi ha dato modo di essere di nuovo qui, per tentare di inseguire un sogno che temevo di non poter più vivere. Vengo qui per vincere. Non penso che la Champions cambi qualcosa nella carriera di Buffon, ma sicuramente gli darebbe qualcosa in più. Voglio vivere ogni momento attraverso il lavoro, l’abnegazione, per realizzare questo sogno bisogna spingere ancora di più, siamo molto vicini a trasformare in realtà questo sogno e a entrare nella storia di questo sport. Sicuramente sarebbe bello fare questo regalo a Buffon, ma anche a me stesso. Dobbiamo cercare di fare tutto il possibile per riuscirci”.

 

Domanda per Buffon: cosa proveresti a essere il giocatore più anziano a vincere la Champions?

“Mi provocherebbe gioia immensa perché quando arrivi a questo punto sai perfettamente perché ci sei arrivato e cosa ci hai dovuto mettere. Non c’è niente dei meglio nella vita che ricevere una gratificazione dopo averlo sudato. E non c’è niente di meglio di poterlo condividere con i compagni e con il gruppo di lavoro che ha fatto sì - quanto e più di te - che la squadra potesse essere a questo punto”.

 

Domanda per Buffon: hai studiato i movimenti di Cristiano Ronaldo?

“CR7 è uno sportivo da prendere come esempio per tutti, per il calcio e per lo sport in generale. Ma dico anche che a 39 anni pensavo di non avere più niente da imparare sotto l’aspetto emozionale e degli insegnamenti, invece devo essere sincero, quest’anno parlando con Dani ho imparato un sacco e non mi capitava da tanto tempo. Mi ha fatto piacere e mi ha motivato vedere giocatori che riescono a vincere spesso e a non essere mai sazi. Bisogna anche avere l’umiltà per apprendere ciò che un collega ha da darti”.

 

Domanda per Buffon: differenze rispetto alla finale di Berlino?

“Le vigilie di queste gare sono tutte uguali, simili, ti provocano gli stessi sentimenti di grande concentrazione, una moderata paura, un moderato rispetto per gli avversari ma anche grande consapevolezza di quello che siamo noi. Che deve essere poi l’arma che ci fa affrontare la gara nel modo migliore."

 

Domanda per Buffon: avevi chiesto a Dani Alves di aiutarti a vincere la Champions. “Sì, è vero, gli avevo scritto un messaggio del genere e lui mi aveva detto che me lo avrebbe spiegato. Per me lui è stato una rivelazione non solo come calciatore, ma soprattutto per il dietro le quinte, che secondo me è molto più importante dello spettacolo che si vede in campo. La fiducia c’è, ma con la giusta dose di umiltà. Giochiao con una squadra che ha un certo tipo di feeling con le finali vinte, noi con quelle perse. Ed è vero che gli estremi si toccano per cambiare le sorti della storia”

 

Domanda per Buffon: la sfida di domani sarà tra te e CR7 per il Pallone d’Oro?

“Io penso che siano dei paragoni che servono a stimolare le fantasie di tutti e alla stampa a fare degli articoli belli e apprezzati. Io non ho la sfacciataggine, la sicumera di pensare una cosa simile. Facciamo ruoli troppo diversi, io posso solo difendermi e lui può solo attaccare. Lui può determinare molto di più, il fatto che se ne parli non va a intaccare il mio equilibrio anche se fa piacere che se ne parli. Il Pallone d’Oro è una cosa gratificante, ma secondaria. Conta per noi soltanto vincere domani, il resto non mi sfiora".

 

Domanda per Buffon: può essere un duello tra i due portieri?

“Portiere contro portiere può essere sicuramente una sfida meno impari. Navas ha vinto più Coppe dei Campioni di me, è un giocatore che dal Mondiale 2014 sta facendo delle cose straordinarie e si è confermato al Real Madrid. Una stagione buona può capitare a tutti, confermarsi invece capita a pochi”.

 

Domanda per Buffon: sei riuscito a dormire?

“Il pomeriggio della finale qualcosa lascio su quel letto, speriamo di recuperarlo poi”

 

Domanda per Dani Alves: tu riesci a dormire prima delle finali?

“Io dormo benissimo come tutti i giorni, quello che consiglio loro è che dormano perché la sera bisogna lavorare sodo. Non sono nessuno per insegnare qualcosa a qualcuno, tantomeno a persone di grande esperienza nel calcio come i miei compagni di squadra, persone che hanno vinto trofei importanti nella loro vita. Io sono un eterno apprendista, sono un principiante, cerco di imparare tanto dai miei colleghi. Credo che questa sia la forza del nostro gruppo. Condividiamo le nostre esperienze, il nostro vissuto e questo ci ha convinti che esiste solo una strada da percorrere, mettere in comune le nostre forze per portare a casa il risultato. Siamo una squadra che ha come maggior dote la forza collettiva, di squadra. Deve essere maggiore di quella dell’avversario, è questa la nostra maggiore chance di portare a casa la vittoria”.

 

Domanda per Buffon: il tetto chiuso cambia qualcosa?

"Se c’è un tetto è giusto anche poterlo chiudere. Ho già giocato ad Amsterdam con il tetto chiuso e nel Mondiale 2002 in Giappone, non c’è grande differenza. Se tutto ciò serve a preservare il terreno e lo spettacolo, allora va bene così”.

 

Domanda per Buffon: credi che questa sarà la tua ultima serata di questo tipo?

“Sicuramente le emozioni che posso provare io saranno diverse rispetto ai più giovani tipo Dani che l’ha già vinta e ha davanti 4-5 anni di calcio. Io questo tipo di possibilità la escludo, sarà una partita molto più speciale per me e intendo affrontarla e giocarla senza avere alcun tipo di rimpianto. Questo è il mio imperativo per questa gara e spero di poterci riuscire. Siamo una squadra e un gruppo compatto, fondato sull’altruismo, e so che una mia prestazione sopra le righe potrebbe aiutare la squadra”.

 

Domanda per Buffon: qual è l’approccio migliore per questa sfida?

“Per rimanere abbastanza sereni c’è un gioco di equilibrio che ognuno di noi si induce. Quando prende il sopravvento l’ansia ognuno di noi per riequilibrare la situazione mette sul piatto quello che sei e quello che sai fare, così ti rassereni. Questo è il modo migliore che conosco per affrontare queste gare. Ronaldo e Benzema non me li sogno, oltre loro dovrei sognarne anche altri che potrebbero farci male. Sono così tanti che una notte non basterebbe”.

 

Domanda per Dani Alves: hai appena detto che sei un apprendista, ma nella tua carriera hai vinto tantissimo. Se vinci domani sarai l’unico giocatore della storia ad aver vinto tre triplette.

“Sono cose che servono per le statistiche, quando si analizzano le traiettorie e le statistiche delle carriere, ma per me non serve molto pensarci. È importante fare qualcosa di nuovo ogni giorno, io non penso a queste cose, se vinco domani non penserò che sono un giocatore che ha vinto tre Triplete. Il nostro obiettivo è più grande di tutto questo. Non sono una persona che vive pensando a se stessa. Se le persone che mi stanno vicine stanno bene, sto bene anche io. Conta la squadra e conta essere all’altezza del livello dei miei compagni, che loro stiano sempre meglio e che siano più bravi. Questa è la sfida principale della mia vita. Io ho accettato per questo la sfida di venire a giocare nella Juve e di entrare in una squadra di grandi professionisti. Non bisogna pensare a queste cose per non avere gli incubi. Sogniamo e poi in campo facciamo quello che serve per portare a casa il risultato. Dobbiamo giocare per vincere e per festeggiare con i tifosi, rispettiamo l’avversario per la sua storia, ma senza paura”.

 

Domanda per Buffon: cosa prova a giocare contro Zidane?

“Tutto questo fa parte di un insieme di esperienze che quando giochi a calcio puoi fare, soprattutto quando hai avuto la fortuna di giocare con o contro grandi campioni. La fase finale può anche essere quella di fare l’allenatore, il fatto che lo stia ritrovando da avversario e da allenatore non mi sorprende: il pedigree che aveva da giocatore lo ha mantenuto da giocatore. Credo che non sempre si possa vincere nella vita e mi auguro che questo possa accadergli domani, non rovinerebbe una carriera fantastica come la sua sia da allenatore che da giocatore”.

 

Domanda per Dani Alves: sei un po’ una bestia nera per il Real Madrid.

“Vincere contro di loro anche con la Juventus sarebbe la ciliegina sulla torta. Loro sono una squadra fortissima, ma non sono necessariamente i favoriti. Non è uno scontro Dani Alves-Real Madrid, ma Juventus-Real Madrid, due squadre solide e forti. Vogliamo arrivare alla fine del viaggio, la Juventus ha vinto l’ultima volta 20 anni fa, nel ’98 si dice che il gol di Mijatovic sia in fuorigioco, quindi ci sta che ci sia voglia di riscatto. Proveremo a giocare senza paura, rispettando l’avversario, senza paura del pedigree dell’avversario, né del loro palmares. Cercheremo di agguantare la coppa, giocheremo con energia”.

 

Domanda per Buffon: il Pallone d’oro è secondario, ma quanto è importante in questo momento in cui stai facendo dei bilanci?

“Nel calcio non c’è nulla di peggiore della noia. Quando si pensa a questo trofeo non si può non pensare a Messi e Cristiano Ronaldo. Il supporto che posso avere dalle persone è che chiunque abbia fatto sport può capire che a 39 anni difficilmente avrò altre opportunità e molti si immedesimano nella mia storia. Ho ricevuto più di quanto ho fatto, sarebbe sicuramente un finale perfetto. Alla gente piace emozionarsi e piacciono le favole”.

 

Domanda per Dani Alves: cosa hai portato a questa squadra a livello d’esperienza?

“Tutte le domande sono focalizzate sull’età, ma noi siamo dei giovanotti e non siamo focalizzati sull’età. Dobbiamo affrontare questo momento con allegria, non dobbiamo sentire troppo la pressione. Non si vince con la foga, ma con altre qualità, sappiamo che è una partita speciale ma non dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento che ci ha portato qui a Cardiff. Dobbiamo lottare, mantenere la maglietta sudata al massimo, sarebbe il coronamento di un grande sforzo durato un anno intero. Dobbiamo fare le cose bene come squadra, l’unica motivazione extra è quella del presidente, che sarebbe felice di sfilare con la Coppa. Questo sarebbe un motivo extra, speriamo di portarla a casa per lui e che possa sfilare con un cavallino rosso”.

 

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ALLEGRI

 

 

Come si rapporta alla situazione familiare che si vive alla Juve e come affronta la partita di domani?

"Siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto e di quello che abbiamo costruito. Domani dobbiamo mettere in campo qualcosa che loro non hanno".

 

Sulla formazione, in base a che cosa hai scelto per la fascia destra?

"Non ho ancora scelto, la partita è lunga e potrebbero esserci anche i supplementari. La panchina può risultare determinante in sfide come questa".

 

Cosa ne pensa di Keylor Navas?

"E' un giocatore importante, che ha dinostrato di poter giocare nel Real Madrid per tanti anni".

 

Si può dire che la Juve è arrivata al top a questa partita?

"E' arrivata bene, ma domani bisogna avere la convinzione di portare a casa la coppa".

 

Si sfidano un grande attacco e una grande difesa. Cosa significa?

"Le statistiche non contano nulla, domani si dovrà giocare bene tatticamente e tecnicamente, e farlo meglio del Real Madrid".

 

Ha lavorato molto sull'aspetto psicologico in vista della partita?

"La Juve ha giocato 8 finali, quando le giochi le puoi perdere, non c'è da lavorare sull'aspetto psicologico".

 

Contromisure per Isco e Bale?

"Bale ha grande velocità, Isco è più imprevedibile, ma con lui il Real è più debole in fase difensiva".

 

Sarà una prova importante per Dybala?

"Paulo è cresciuto molto dal punto di vista caratteriale, domani non subirà alcuna pressione. Domani bisogna giocarla, non pensare a quello che è successo nel passato. E' molto semplice".

 

La fame di Mandzukic sarà una chiave della partita?

"Siamo arrivati nel posto giusto al momento giusto, tutta la squadra ha la cattiveria giusta per portare a casa la partita, pur rispettando molto il Real Madrid".

 

Cosa aggiunge Alex Sandro alla squadra?

"E' un giocatore straordinario, che è migliorato molto nell'ultimo periodo. Con Marcelo è il terzino sinistro più forte del mondo".

 

E' vero che ci credete di più rispetto al 2015?

"Nel 2015 siamo arrivati in finale in maniera un po' inaspettata, ma anche l'anno scorso avevamo fatto una bella Champions. La Juventus è cresciuta molto nel modo di interpretare le partite, e di questo sono molto contento".

 

Dybala può avvicinarsi ai livelli di Ronaldo e Messi?

"La finale può essere un buon viatico per lui, ma la squadra deve vincere. La squadra in settimana si è allenata in totale serenità, per il resto abbiamo fatto trascorrere la settimana allenandoci, come non accadeva da tempo. Domani i ragazzi faranno una grande prestazione da gruppo, e dovranno essere bravi a sacrificarsi quando il momento sarà favorevole al Real".

 

TuttoJuve.com

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.juve .juve .juve

 

giusto far parlare anche Dani Alves...ha la mentalità giusta da trasmettere a tutto il nostro ambiente

 

vorrei 11 con la sua testa e determinazione in campo

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.juve .juve .juve

 

giusto far parlare anche Dani Alves...ha la mentalità giusta da trasmettere a tutto il nostro ambiente

 

vorrei 11 con la sua testa e determinazione in campo

nessuno ha piu titolo di lui per parlare oggi .... e sa come usare le parole !!

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Sono talmente in ansia che ho l'ansia anche per la conferenza stampa sefz

secondo me tu hai l ansia di avere l ansia di avere l ansia rischiando di essere ansioso di avere l ansia di essere ansioso !! :d :d

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Allegri è convintissimo

Il mister sta convincendo la squadra che siamo i più forti. Una cosa simile la fece nel 2012 quando in tv disse che a Novara non avremmo vinto e che qualcosa sarebbe successo. Speriamo che abbia più fortuna :d

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Il mister sta convincendo la squadra che siamo i più forti. Una cosa simile la fece nel 2012 quando in tv disse che a Novara non avremmo vinto e che qualcosa sarebbe successo. Speriamo che abbia più fortuna :d

Non dipendeva direttamente da lui, in quel caso. Ora sì.

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Ahahahahahahahaha

Balzarini : cosa serve per vincere la finale testa cuore o gambe?

DaniAlves : penso che non serva un catzo!

Ahahahahhahaha

hahaahahhahaahah

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