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CorSera, Ferrara: «Delusi dalla Juve? È ancora la migliore. Andranno oltre Cardiff e io mi fido del Muro. Bonucci in Premier? Deve pensarci bene»

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Ciro Ferrara, sei scudetti e una Champions con la Juventus. Dopo di lei in Europa cinque finali perse. Una maledizione?

«Cinque sono tante, ma non la definirei una maledizione. Certo, non è facile spiegare come sia potuto succedere».

 

L’ultima un eccesso di sicurezza dopo aver eliminato il Barcellona?

«Aver messo sotto Messi ha dato fiducia e convinzione a una squadra che in ogni caso va considerata straordinaria. Perché oggi si parla della sconfitta in finale e sta passando in secondo piano quanto i bianconeri hanno fatto in questa stagione e in quelle precedenti. Sei scudetti di fila sono un record e gli ultimi tre anni con Allegri sono stati quasi perfetti. È una Juve da leggenda».

 

Però la gente è delusa per l’epilogo di Cardiff.

«Ci stava perdere con il Real Madrid. Ma nessuno poteva immaginarsi una sconfitta così pesante».

 

Crede che le discussioni durante l’intervallo, peraltro smentite dai protagonisti, siano alla base dello sciagurato secondo tempo?

«So per esperienza che i confronti dentro lo spogliatoio ci sono e non sono nocivi. Le discussioni, in certi momenti frenetici, sono normali ed è altrettanto normale che siano giudicate negativamente in caso di sconfitta. Se la Juve avesse vinto sarebbe stato diverso ».

 

Ma come si supera una botta così?

«Azzerando tutto. La Juve sa come si fa. Conosco l’ambiente, so come sono fatti i bianconeri e quale spirito li anima. Sono certo che i leader dello spogliatoio metteranno in risalto le cose positive. Perché in finale non si arriva per caso».

 

Dopo Berlino però la Juve ha impiegato quasi metà stagione per rimettere insieme i cocci. Perché stavolta dovrebbe essere diverso?

«Due anni fa, al di là della delusione, Allegri ha dovuto fronteggiare la rivoluzione tecnica. Non è facile sostituire in un colpo Pirlo, Tevez e Vidal».

 

Ma anche stavolta, specialmente in difesa, potrebbero esserci molti cambiamenti. Cosa ne pensa del Muro bianconero? Si sta davvero sgretolando?

«Credo sia la speranza delle rivali. Ogni estate è così. E invece, sul campo, le cose vanno in maniera diversa. Questi ragazzi ogni anno sono più vecchi, ma non mollano un centimetro. Non è una questione di età, casomai di motivazioni».

 

Mica facile trovarne dopo sei scudetti e una delusione così grossa in Champions.

«Il Mondiale può essere la spinta giusta. Barzagli, Bonucci e Chiellini potrebbero essere protagonisti anche in Russia».

 

Bonucci è davanti a un dilemma: restare a guidare la retroguardia bianconera o accettare il corteggiamento di uno fra Guardiola e Conte che lo vorrebbero in Premier League. Lei che farebbe?

«È una scelta personale. Io, quando ero alla Juventus, avevo avuto la possibilità di andare al Chelsea con Vialli. Luca mi aveva chiamato, ma non me la sono sentita. E ancora oggi quello è un piccolo rimpianto. Bonucci deve pensarci bene. Di sicuro andare in Inghilterra sarebbe una grande sfida. Ma, come si dice, sai sempre cosa lasci e mai cosa trovi... Io posso dare solo un giudizio tecnico: nel campionato inglese dovrebbe fare più il difensore e meno il regista».

 

In attacco, invece, si riparte da Dybala e Higuain.

«È giusto così».

 

Però contro il Real Madrid anche loro si sono presi una giornata di vacanza...

«Come tutti. Nessuno, nel secondo tempo, è stato all’altezza. Con il Pipita e Paulo la Juve parte favorita anche la prossima stagione».

 

Magari anche con Bernardeschi. Che ne pensa, sarebbe il rinforzo giusto?

«È un ragazzo di qualità con grandi prospettive. Un colpo da Juve che, anche sul mercato, mi sembra un passo avanti rispetto alle altre».

 

Ma che campionato sarà il prossimo?

«Mi auguro più combattuto di questo. Mi aspetto molto dal Napoli e sono curioso di vedere le milanesi dopo il mercato. Ma la Juve è in prima fila: il suo segreto è che vince anche le partite sporche, quelle in cui fa più fatica».

 

Alessandro Bocci - Corriere della Sera

 

 

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Ecco, tutti i pessimisti dovrebbero ragionare in questi termini, anzichè denigrare. Sia sulla difesa, che su Bernardeschi...visto che a parlare non è un fenomeno da tastiera, ma uno che è stato uno dei giocatori più forti del mondo.

 

Ma anche stavolta, specialmente in difesa, potrebbero esserci molti cambiamenti. Cosa ne pensa del Muro bianconero? Si sta davvero sgretolando?

«Credo sia la speranza delle rivali. Ogni estate è così. E invece, sul campo, le cose vanno in maniera diversa. Questi ragazzi ogni anno sono più vecchi, ma non mollano un centimetro. Non è una questione di età, casomai di motivazioni».

 

Magari anche con Bernardeschi. Che ne pensa, sarebbe il rinforzo giusto?

«È un ragazzo di qualità con grandi prospettive. Un colpo da Juve che, anche sul mercato, mi sembra un passo avanti rispetto alle altre».

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Cambieranno le cose solo quando la smetteremo di puntare sul muro.

Puoi essere bravo quanto ti pare a difendere ma non ti può andare sempre bene

 

Senza il muro non avremmo vinto 6 scudetti di fila, 3 Coppe Italia e disputato 2 finali in 3 anni.

 

La cosa che ho sentito dire più spesso agli antijuventini in questi anni è stata questa: la Juve (o rubentus dipende) vince perchè ha una difesa bunker e per il BuffonE che hanno in porta, appena andranno in pensione finirà tutto il loro ciclo vincente".

 

tra l'altro... basta anche leggere bene la risposta di Ferrara che conferma il "tutto" alla domanda sul fatto che il muro si sgretola: "Credo sia la speranza delle rivali. Ogni estate è così".

 

Senza quella difesa in finale non ci saremmo neanche arrivati.

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Anni fa spesso vincevano la CL le squadre che difendevano meglio. A mio personalissimo avviso ora il calcio è cambiato, adesso spesso la Champions la vince chi attacca meglio.

Scusate la semplificazione.

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Gli italiani che vanno all'estero tornano dopo qualche anno con la coda tra le gambe.

Vedi per ultimo Borini.

 

Valuterei molto bene prima di andar via.

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Quando inizierà la nuova stagione Cardiff finirà definitivamente in archivio anche se è una macchia che non si cancella come le altre finali perse. Ma bisogna guardare avanti. Vediamo cosa si fa sul mercato con la speranza di mantenere la leadership in Italia e magari estenderla una volta su tutta anche in Europa

 

Inviato dal mio SM-T116 utilizzando Tapatalk

 

 

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tutti gli anni hanno un anno in più...è importante la difesa, come tutti i reparti, ma quei 4 non sono eterni...buffon e barzagli ancora l'anno prossimo poi bisogna pensare a sostituirli, ma anche se iniziassimo ora non sarebbe male. Centrocampo sono da mandare via tutti tranne pjanic a mio parere, ma non bisogna comprare gli nzozzi e oi matuidi se si vuole puntare alla cl. in attacco abbiamo già preso schick, pjaca è un punto di domanda grosso come una casa, prendiamo un altro esterno e siamo a posto.

 

detto questo, l'anno buono per portarla a casa era questo, il prossimo anno difficilmente riusciremo ad arrivare di nuovo in finale....statisticamente due finali di fila e 3 in 4 anni sono roba difficile, se poi ci mettiamo il fatto che tra 2 anni ci andranno 4 inglesi 4 spagnole e 4 tedesche fisse CIAOOOONE

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Senza il muro non avremmo vinto 6 scudetti di fila, 3 Coppe Italia e disputato 2 finali in 3 anni.

 

La cosa che ho sentito dire più spesso agli antijuventini in questi anni è stata questa: la Juve (o rubentus dipende) vince perchè ha una difesa bunker e per il BuffonE che hanno in porta, appena andranno in pensione finirà tutto il loro ciclo vincente".

 

tra l'altro... basta anche leggere bene la risposta di Ferrara che conferma il "tutto" alla domanda sul fatto che il muro si sgretola: "Credo sia la speranza delle rivali. Ogni estate è così".

 

Senza quella difesa in finale non ci saremmo neanche arrivati.

é sempre lo stesso discorso di ieri,dipende con chi ci si misura....

 

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Il muro é quello che ne ha presi 13 in quattro partite contro Barca, Bayern e Real

Questa mi pare malafede bella e buona.

 

Perché non citare i quarti di finale contro il Barcellona di questa stagione, in cui abbiamo subito 0 gol in due partite? Non era il Barcellona, quello?

 

Se dobbiamo fare un riepilogo di queste tre stagioni, lo score è 8 partite, 15 gol subiti. E tra questi gol diciamo che il 4-1 del Real, il 3-1 del Barcellona in finale a Berlino e il 4-2 del Bayern sono ininfluenti perché arrivati a risultato già pienamente acquisito.

 

Se vogliamo criticare, facciamolo in maniera onesta, anziché piegare i numeri a nostro favore e fare finta di dimenticare ciò che non porta acqua al nostro mulino.

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