La Juve sulla carta è nettamente più forte del Napoli. Quindi non possiamo incontrare avversario peggiore». La sfida coi bianconeri non lo spaventa. Anzi. Il primo consiglio che regala ai compagni è proprio sul modo di vivere questo «incrocio» di campionato. «Non dobbiamo aver paura di affrontare la Juve. Se loro sentono che siamo “preoccupati”, addio. Siamo morti. Certo, per conquistare un risultato positivo dovremo giocare la partita perfetta. I bianconeri sono una macchina da gol. «E Gonzalo Higuain è il pericolo numero uno. Il Pipita è spietato. Se gli lasci anche solo trenta centimetri di spazio ti giustizia. I suoi tiri sono delle sentenze». Mandzukic invece è il guerriero del reparto offensivo di Allegri. «All’andata fu il croato a rompere gli equilibri con la sua fisicità». E sta crescendo Douglas Costa. «Dribbling e velocità. Dovremo essere bravi a raddoppiare sui loro terminali offensivi». Venerdì ritroverà Bernardeschi. «L’ho visto maturare nei due anni insieme in maglia viola. Ha grandi margini di crescita. Stavolta dovremo giocare sul suo stato d’animo. Federico questa partita la sentirà. Lui ha i colpi di un campione ma è ancora un ragazzo.Al Franchi non potrà dimenticare che la Viola gli ha cambiato la vita». La Juve segna anche con i centrocampisti. «Khedira mi piace e Pjanic è uno tra i più abili al mondo nel calciare le punizioni. La Juve è una macchina da vittorie». Da un Federico all’altro: un consiglio a Chiesa. «Non farsi condizionare da quelli che lo vorrebbero come il salvatore della Patria viola. Un messaggio sbagliato. Una responsabilità troppo grande. Tanto più per un ragazzo dotato di grande sensibilità. Federico deve essere solo se stesso».   Fonte: La Gazzetta dello Sport