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Giannij Stinson

Sara Gama: "La Juve mi rappresenta, per me nella vita o è bianco o è nero. Buffon e Chiellini li incrocio spesso sono molto interessati. Il calcio ha bisogno di noi"

Post in rilievo

La capitana della Juventus Women Sara Gama parla a La Gazzetta dello Sport della sua prima stagione in bianconero ma anche del movimento calcistico femminile che proprio grazie alla Juve si sta sviluppando e sta proliferando in tutta Italia. “Da piccola ho scelto di tifare Juve per i colori, nella vita per me o è bianco o è nero, le sfumature non esistono – esordisce la capitana bianconera - L’obiettivo è vincere scudetto e Coppa Italia. L’anno prossimo penseremo alla Champions: mi è rimasta qui...”

 

PASSIONE PER IL CALCIO - «È innata. A casa mia preferivano i motori, io passavo le giornate in cortile con i maschi e a 7 anni uno di loro mi disse: “Sei forte, perché non vieni nella mia squadra?”. Non ho più smesso. Sono destra, ho fatto a lungo il terzino sinistro ma ora gioco centrale nella difesa a quattro».

 

BARBIE - «È un onore sapere che c’è qualcuno che si ispira al mio percorso, sono contenta ma sento la responsabilità. L’obiettivo della campagna era trasmettere un pensiero sul ruolo della donna nella società, da noi c’è anche il riflesso sulla promozione del calcio femminile. Importantissimo, visto che siamo in ritardo rispetto ad altri Paesi. All’estero le donne non sono più la parte debole del calcio. La prima bambola calciatrice dà l’idea del cambiamento dei tempi. Lei però è molto meglio di me: è la sorella bella...».

 

CALCIO FEMMINILE IN ITALIA - «In una fase di evoluzione, aiutata da società come la Juventus che entrano in questo circuito. Giocare qui significa avere le stesse strutture degli uomini. Un’emozione che non credevo di poter vivere in Italia prima della fine della carriera. È stato possibile in pochi anni grazie alle nuove norme federali sull’acquisizione del titolo sportivo e l’obbligatorietà dell’Under 12. Non in tutti i club è così, ma alla Juve siamo professioniste di fatto. Ci manca la forma, che non è poco: le tutele fanno la differenza. Per esempio non abbiamo uno stipendio ma un rimborso spese, perché siamo dilettanti. Ora bisogna adeguarsi a livello statale, è una situazione che riguarda tutte le atlete. Essendo il calcio così importante in Italia mi auguro di poter fare da apripista. Ben venga che l’anno prossimo arrivino altri club come Milan, Inter e Roma: abbiamo bisogno di alzare il livello per far bene anche fuori dall’Italia».

 

DIFFERENCE CON IL PSG - «In Francia sono partiti nel 2000 e sono arrivati al professionismo in 5-6 anni. Sono andata a Parigi per tornare con un bagaglio importante nel mio Paese. Alla Juve vivo la stessa realtà e dal punto di vista calcistico siamo avanti. Il ritardo di circa 15 anni può essere assorbito in poco tempo grazie alla nostra esperienza. Sono l’unica italiana ad aver giocato una finale di Champions, mi auguro che presto ci sia anche un’italiana che la porti a casa...».

 

PROBLEMA RAZZISMO - «Ho un’anima interculturale – mia madre è originaria di Pola –, e ho vissuto il colore della pelle come un valore aggiunto, per la fisicità che mi ha dato e per l’immagine. I razzisti esistono e non solo qui, ma l’Italia non è un Paese razzista».

 

BUFFON - «Nessun colloquio privato, ma con lui e Chiellini ci siamo incrociati spesso: sono molto interessati alla nuova realtà. Sarebbe bello se venissero a vederci a Vinovo. Io sono andata allo Stadium: emozionante, giocarci sarebbe il top».

 

MEGLIO DELLA JUVE DI ALLEGRI? «I paragoni non mi piacciono, però per invogliare a seguirci posso dire che il nostro calcio è meno tattico e fisico, ha più geometrie e c’è più spazio per il gesto tecnico. Quindi può essere molto divertente».

 

MONDIALI FEMMINILI - «La squadra è competitiva e possiamo giocarcela, ma siamo solo a metà percorso. Però non caricateci anche del peso della mancata qualificazione degli uomini: abbiamo già tanta pressione addosso».
 

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mi stava andando di traverso il caffè questa mattina al bar quando l'ho vista.... non pensavo che la gazzaladra così parca a dare spazio alla Juventus ne desse un pò anche alle J Woman. Un bel successo per le ragazze e per la Gama in particolare dopo la Barbie Gama ora la pagina del giornale. Ottimo direi

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Quoto

(...) Sarebbe bello se venissero a vederci a Vinovo. Io sono andata allo Stadium: emozionante, giocarci sarebbe il top».

 

E su ragazzi, ricambiatelo 'sto favore :)

 

Per giocare una gara allo Stadium .... magari la passerella finale col Tavagnacco. Sarebbe interessante la gara col Brescia, per mettere anche pressione alle avversarie, ma la prima squadra gioca con la Samp il giorno dopo.

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1 ora fa, FangRide ha scritto:

 

E su ragazzi, ricambiatelo 'sto favore :)

 

Per giocare una gara allo Stadium .... magari la passerella finale col Tavagnacco. Sarebbe interessante la gara col Brescia, per mettere anche pressione alle avversarie, ma la prima squadra gioca con la Samp il giorno dopo.

Come dicevo in altro post, indipendentemente dai ragazzi, guai a cambiare il campo di gioco per la gara col Brescia. Piuttosto che montino qualche tribuna in più per quella gara (come ha fatto il Brescia all'andata) e sempre come dicevo si facciano furbi chiedendo di giocare la domenica verso le 2/2.30. Non ho dubbi come molti, io per prima, andavo a vedere i ragazzi alle 18, anticiperebbero il viaggio di qualche ora per andare a Vinovo a seguire il match scudetto.

Certo, giocassero già alla Continassa il problema logistico era già risolto visto che c'è qualche centinaio di metri di distanza dalla stadium.

Mi auguro invece come hai scritto che la gara col Tavagnacco possa trovare spazio allo stadium (sperando di festeggiare il titolo) ma soprattutto le gare del prossimo anno di Uefa Women champions League.

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57 minuti fa, mameofan ha scritto:

Come dicevo in altro post, indipendentemente dai ragazzi, guai a cambiare il campo di gioco per la gara col Brescia. Piuttosto che montino qualche tribuna in più per quella gara (come ha fatto il Brescia all'andata) e sempre come dicevo si facciano furbi chiedendo di giocare la domenica verso le 2/2.30. Non ho dubbi come molti, io per prima, andavo a vedere i ragazzi alle 18, anticiperebbero il viaggio di qualche ora per andare a Vinovo a seguire il match scudetto.

Certo, giocassero già alla Continassa il problema logistico era già risolto visto che c'è qualche centinaio di metri di distanza dalla stadium.

Mi auguro invece come hai scritto che la gara col Tavagnacco possa trovare spazio allo stadium (sperando di festeggiare il titolo) ma soprattutto le gare del prossimo anno di Uefa Women champions League.

Quanti posti sono previsti alla Continassa?

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1 ora fa, mameofan ha scritto:

Certo, giocassero già alla Continassa il problema logistico era già risolto visto che c'è qualche centinaio di metri di distanza dalla stadium.

 

Esatto !   Su  questo  concetto  mi  sono  già  espresso  fin  dall'inizio  della  creazione  della  JW  ...  a mio  parere  fin  dalla  prossima  stagione  è  NECESSARIO  portare  la  prima  squadra  femminile  all'interno  del  J|Village  della  Continassa   !   Oltre  che  ritagliargli  uno  spazio   logistico  comunque migliore  di  Sisport  e   Vinovo  , a  mio  parere ,   " affiancarla " anche  alla  prima  squadra  maschile  è  una  condizione  FONDAMENTALE   ... per  tutta  una  lunga  serie  di  motivi  ...

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Il professionismo per il mondo del calcio femminile in Italia è insostenibile.

Non lo sostengono e sono in difficoltà movimenti come basket e pallavolo maschili, che hanno imprenditori che investono mln di euro sull'unghia, figuriamoci il calcio femminile in cui tolte Juventus e Brescia le altre realtà sono squadre di paese o parrocchie.

E' duro da dire, ma la realtà è questa.

 

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33 minuti fa, PDBE ha scritto:

Il professionismo per il mondo del calcio femminile in Italia è insostenibile.

Non lo sostengono e sono in difficoltà movimenti come basket e pallavolo maschili, che hanno imprenditori che investono mln di euro sull'unghia, figuriamoci il calcio femminile in cui tolte Juventus e Brescia le altre realtà sono squadre di paese o parrocchie.

E' duro da dire, ma la realtà è questa.

 

Non è vero semplicemente perché basket e pallavolo non si avvicinano neanche per sbaglio ai fatturati delle big di serie A.

Ecco facciamo questo esempio: in serie A femminile vanno 12 squadre collegate al maschile che si chiamano:

- juventus

- Napoli

- Roma

- Milan

- Inter

- Fiorentina

- Lazio

- Atalanta

- Torino

- Sampdoria

- Udinese

- Sassuolo

 

Di queste 12 squadre, la metà supera chi nettamente (juve) chi meno i 100 milioni di fatturato annui.

Le altre 6 hanno fatturati che vanno da 50 milioni in su.

 

Il Lione, la squadra che investe più budget in Europa, dedica circa 8/9 milioni di euro di risorse alla squadra femminile ma con circa 1 milione fai un’ottima squadra (poco più di quello che costa la Juve oggi).

 

Quindi tu mi vuoi dire che non si può fare professionismo in Italia perché nn è sostenibile? 

Come dicevo è imparagonabile al basket e alla pallavolo o qualunque altro sport perché nessuno può avere questi fatturati in Italia.

Che poi in realtà il basket femminile è in netta crescita....

 

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7 ore fa, mameofan ha scritto:

Non è vero semplicemente perché basket e pallavolo non si avvicinano neanche per sbaglio ai fatturati delle big di serie A.

Ecco facciamo questo esempio: in serie A femminile vanno 12 squadre collegate al maschile che si chiamano:

- juventus

- Napoli

- Roma

- Milan

- Inter

- Fiorentina

- Lazio

- Atalanta

- Torino

- Sampdoria

- Udinese

- Sassuolo

 

Di queste 12 squadre, la metà supera chi nettamente (juve) chi meno i 100 milioni di fatturato annui.

Le altre 6 hanno fatturati che vanno da 50 milioni in su.

 

Il Lione, la squadra che investe più budget in Europa, dedica circa 8/9 milioni di euro di risorse alla squadra femminile ma con circa 1 milione fai un’ottima squadra (poco più di quello che costa la Juve oggi).

 

Quindi tu mi vuoi dire che non si può fare professionismo in Italia perché nn è sostenibile? 

Come dicevo è imparagonabile al basket e alla pallavolo o qualunque altro sport perché nessuno può avere questi fatturati in Italia.

Che poi in realtà il basket femminile è in netta crescita....

 

Il basket femminile è in calo (è uno dei settori in cui lavoro..) sia di tesserate (circa un 2% in meno annuo) che di investimenti. Non facciamoci fuorviare dall'effetto Zandalasini, quest'anno la serie A è a 10 squadre, negli ultimi 5 anni siamo passati da 16 a 10 squadre perché semplicemente le società non avevano soldi per fare la A, con tanto di bando FIP a inizio anno che si offriva di pagare di tasca sua le tasse gara purché si iscrivessero, bando deserto.

 

Bisogna fare dei distinguo, se vuoi fare il calcio femminile una branchia del maschile allora devi uccidere tutte le realtà di paese parrocchiali che ci sono, ovvero il 90% delle squadre attuali.

Se invece ne vuoi fare un movimento pro a se stante e autonomo non è semplicemente possibile.

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43 minuti fa, PDBE ha scritto:

Il basket femminile è in calo (è uno dei settori in cui lavoro..) sia di tesserate (circa un 2% in meno annuo) che di investimenti. Non facciamoci fuorviare dall'effetto Zandalasini, quest'anno la serie A è a 10 squadre, negli ultimi 5 anni siamo passati da 16 a 10 squadre perché semplicemente le società non avevano soldi per fare la A, con tanto di bando FIP a inizio anno che si offriva di pagare di tasca sua le tasse gara purché si iscrivessero, bando deserto.

 

Bisogna fare dei distinguo, se vuoi fare il calcio femminile una branchia del maschile allora devi uccidere tutte le realtà di paese parrocchiali che ci sono, ovvero il 90% delle squadre attuali.

Se invece ne vuoi fare un movimento pro a se stante e autonomo non è semplicemente possibile.

Ma come non è possibile? E negli altri stati europei cosa stanno facendo? Le realtà tipo Brescia e Tavagnacco sono destinate ad adeguarsi chiedendo aiuto alle società maschili oppure a scomparire e sinceramente, per quanto dobbiamo dire grazie al Brescia per quanto fatto in questi anni, un bel chissenefrega è d’obbligo. Tanto molte altre società scompaiono ogni anno.

Quello è il futuro è l’ha spiegato benissimo Gama nell’articolo e tutte le volte che la intervistano.

Poi economicamente ti ho dimostrato che è possibile se si vuole. In Francia hanno iniziato il progetto nel 2000, direi che nel 2018 di anni ne abbiamo persi fin troppi

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46 minuti fa, PDBE ha scritto:

Il basket femminile è in calo (è uno dei settori in cui lavoro..) sia di tesserate (circa un 2% in meno annuo) che di investimenti. Non facciamoci fuorviare dall'effetto Zandalasini, quest'anno la serie A è a 10 squadre, negli ultimi 5 anni siamo passati da 16 a 10 squadre perché semplicemente le società non avevano soldi per fare la A, con tanto di bando FIP a inizio anno che si offriva di pagare di tasca sua le tasse gara purché si iscrivessero, bando deserto.

 

Bisogna fare dei distinguo, se vuoi fare il calcio femminile una branchia del maschile allora devi uccidere tutte le realtà di paese parrocchiali che ci sono, ovvero il 90% delle squadre attuali.

Se invece ne vuoi fare un movimento pro a se stante e autonomo non è semplicemente possibile.

c'è anche la possibilità dell'affiliazione, sul modello dell'Atalanta-Mozzanica, che consentirebbe alle società di legarsi a realtà professionistiche senza per questo veder uccisa la propria identità 

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1 minuto fa, mameofan ha scritto:

Ma come non è possibile? E negli altri stati europei cosa stanno facendo? Le realtà tipo Brescia e Tavagnacco sono destinate ad adeguarsi chiedendo aiuto alle società maschili oppure a scomparire e sinceramente, per quanto dobbiamo dire grazie al Brescia per quanto fatto in questi anni, un bel chissenefrega è d’obbligo. Tanto molte altre società scompaiono ogni anno.

Quello è il futuro è l’ha spiegato benissimo Gama nell’articolo e tutte le volte che la intervistano.

Poi economicamente ti ho dimostrato che è possibile se si vuole. In Francia hanno iniziato il progetto nel 2000, direi che nel 2018 di anni ne abbiamo persi fin troppi

Guarda che non è dimostrato da nessuna parte che le squadre di serie A maschile vogliano aprire la branchia femminile.

Quindi se chiudi Tavagnacco e Brescia che nel maschile hanno rispettivamente una squadra in terza categoria e una in B che ha più debiti dello stato italiano a momenti hai 2 squadre in meno e non è detto che ne trovi che le sostituiscano.

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12 minuti fa, Ralph Malph ha scritto:

c'è anche la possibilità dell'affiliazione, sul modello dell'Atalanta-Mozzanica, che consentirebbe alle società di legarsi a realtà professionistiche senza per questo veder uccisa la propria identità 

E' una bella idea, ma l'Atalanta a livello di business cosa ne guadagna?

Perché vivaddio, parliamoci chiaro, stiamo parlando di uno sport assolutamente di nicchia, dove le partite si svolgono in larga parte davanti a parenti e amici, praticamente senza esposizione mediatica.

 

Io vedevo la CL su Raisport l'anno scorso e queste giocavano l'ottavo davanti a 200 persone a farla grande dopo che la città si era mobilitata per appelli al sostegno, purtroppo stiamo parlando di quasi niente.

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8 minuti fa, PDBE ha scritto:

E' una bella idea, ma l'Atalanta a livello di business cosa ne guadagna?

Perché vivaddio, parliamoci chiaro, stiamo parlando di uno sport assolutamente di nicchia, dove le partite si svolgono in larga parte davanti a parenti e amici, praticamente senza esposizione mediatica.

 

Io vedevo la CL su Raisport l'anno scorso e queste giocavano l'ottavo davanti a 200 persone a farla grande dopo che la città si era mobilitata per appelli al sostegno, purtroppo stiamo parlando di quasi niente.

È chiaro che non si può parlare di guadagni, almeno nell'immediato. È una sfida che le società professionistiche - quelle che possono permetterselo - devono raccogliere se vogliono contribuire alla crescita di questo movimento, che per adesso, obiettivamente, resta ai livelli che hai descritto.

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Perché dovrebbero sparire le squadre "parrocchiali"? Potrebbero serenamente rimanere, soltanto che magari non sarebbero squadre di serie A perché il livello qualitativo sarebbe inferiore (che poi non è nemmeno detto: il Chievo nasce come squadra parrocchiale - nel senso di squadra meramente locale, che giocava in interregionale fino agli anni '80) ma garantirebbero comunque lo svezzamento delle calciatrici che magari poi andranno a giocare nelle squadre di vertice.

L'importante, secondo me, è evitare di massacrarle innalzando i costi di iscrizione o imponendo standard irraggiungibili (che ne so, stadi con capienze minime).

 

Come scritto sopra e come detto in altri 3d, per far sì che il livello del calcio italiano salga, bisogna avere una dozzina di squadre in grado di investire da 1 a 5 milioni per il parco calciatrici. Che una di queste si chiami Udinese o Tavagnacco secondo me è poco importante, così come in Francia ci sono realtà come il Soyaux o il Rodez che non hanno nessun legame con le squadre maschili o il Paris FC che non c'entra niente col PSG.

58 minuti fa, PDBE ha scritto:

Guarda che non è dimostrato da nessuna parte che le squadre di serie A maschile vogliano aprire la branchia femminile.

Quindi se chiudi Tavagnacco e Brescia che nel maschile hanno rispettivamente una squadra in terza categoria e una in B che ha più debiti dello stato italiano a momenti hai 2 squadre in meno e non è detto che ne trovi che le sostituiscano.

pss..."branca", non "branchia"

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6 ore fa, Loz ha scritto:

Perché dovrebbero sparire le squadre "parrocchiali"? Potrebbero serenamente rimanere, soltanto che magari non sarebbero squadre di serie A perché il livello qualitativo sarebbe inferiore (che poi non è nemmeno detto: il Chievo nasce come squadra parrocchiale - nel senso di squadra meramente locale, che giocava in interregionale fino agli anni '80) ma garantirebbero comunque lo svezzamento delle calciatrici che magari poi andranno a giocare nelle squadre di vertice.

L'importante, secondo me, è evitare di massacrarle innalzando i costi di iscrizione o imponendo standard irraggiungibili (che ne so, stadi con capienze minime).

 

Come scritto sopra e come detto in altri 3d, per far sì che il livello del calcio italiano salga, bisogna avere una dozzina di squadre in grado di investire da 1 a 5 milioni per il parco calciatrici. Che una di queste si chiami Udinese o Tavagnacco secondo me è poco importante, così come in Francia ci sono realtà come il Soyaux o il Rodez che non hanno nessun legame con le squadre maschili o il Paris FC che non c'entra niente col PSG.

pss..."branca", non "branchia"

In realtà in Francia il Psg c’entra col Psg maschile ed è una squadra forte fortemente voluta dallo sceicco.

A me sembra che molti stiamo sottovalutando quello che sta succedendo forse perché non sapete esattamente come era prima e come si sta evolvendo. 

Poi non sono io a dirlo, sono proprio le addette ai lavori.

Per la cronaca il Brescia in champions ha fatto quella cifra perché Cellino le ha sfrattate dallo stadio di Brescia (dove c’erano in tutte partite europee più di 1500/2000 persone ogni volta) e le fatte andare a giocare a più di 100 km di distanza . La partita era di mercoledì alle 19. Fate voi.

Però perché si omette sempre il grande pubblico a Udine per Tavagnacco- Juve (oltre 6000 persone tanto che hanno dovuto aprire l’altra parte di tribuna e li il biglietto era a pagamento), le oltre 2.000 per Brescia - Juventus, le quasi 10.000 lo scorso anno per Tavagnacco- Fiorentina?

In più è proprio la federazione italiana (e non solo)a spingere per avere le squadre maschili e anche ieri ho avuto la conferma che è quasi certo l’entrata in campo di Milan, Inter e Napoli dal prossimo anno.

In Europa il derby madrileno ha fatto lo scorso weekend al Wanda metropolitano 22.202 spettatori. È notizia di ieri che anche il Manchester United avrà la sua squadra femminile. Che piaccia o meno, nel giro di pochi anni diventerà praticamente obbligatoria per tutte le squadra prof.

Loz ha perfettamente ragione sulle squadra parrocchiali... ne bastano solo 5/6 come Fiorentina e Juve con budget per innalzare il movimento.

Abbiamo già visto i miglioramenti fatti dalle juventine in questi mesi solo dal punto di vista fisico...

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45 minuti fa, cornioletum ha scritto:

Lo dici tu a Ferguson ?:d

Fra l'altro l'ho scoperto perché Lianne Sanderson l'ha postato ovunque visto è che tifosa dello United che i red hanno chiesto alla FA di avere la propria squadra femminile il prossimo anno.

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1 ora fa, cornioletum ha scritto:

Non vorrei sembrare impertinente ma... il mio commento si riferiva al fatto che hai scritto "squadra maschile" ...:d

Come che si dice? Che figura di... -.-  :vava:

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Il 22/3/2018 Alle 15:54, mameofan ha scritto:

In realtà in Francia il Psg c’entra col Psg maschile ed è una squadra forte fortemente voluta dallo sceicco.

A me sembra che molti stiamo sottovalutando quello che sta succedendo forse perché non sapete esattamente come era prima e come si sta evolvendo. 

Poi non sono io a dirlo, sono proprio le addette ai lavori.

Per la cronaca il Brescia in champions ha fatto quella cifra perché Cellino le ha sfrattate dallo stadio di Brescia (dove c’erano in tutte partite europee più di 1500/2000 persone ogni volta) e le fatte andare a giocare a più di 100 km di distanza . La partita era di mercoledì alle 19. Fate voi.

Però perché si omette sempre il grande pubblico a Udine per Tavagnacco- Juve (oltre 6000 persone tanto che hanno dovuto aprire l’altra parte di tribuna e li il biglietto era a pagamento), le oltre 2.000 per Brescia - Juventus, le quasi 10.000 lo scorso anno per Tavagnacco- Fiorentina?

In più è proprio la federazione italiana (e non solo)a spingere per avere le squadre maschili e anche ieri ho avuto la conferma che è quasi certo l’entrata in campo di Milan, Inter e Napoli dal prossimo anno.

In Europa il derby madrileno ha fatto lo scorso weekend al Wanda metropolitano 22.202 spettatori. È notizia di ieri che anche il Manchester United avrà la sua squadra femminile. Che piaccia o meno, nel giro di pochi anni diventerà praticamente obbligatoria per tutte le squadra prof.

Loz ha perfettamente ragione sulle squadra parrocchiali... ne bastano solo 5/6 come Fiorentina e Juve con budget per innalzare il movimento.

Abbiamo già visto i miglioramenti fatti dalle juventine in questi mesi solo dal punto di vista fisico...

non sapevo che PFC e PSG fossero collegati, non avevo trovato niente a riguardo

io, interessandomi al movimento solo e soltanto grazie alla Juventus Women, ho guardato qualche partita e devo dire che - checché ne dica qualcuno in altri 3d - è un calcio interessante. Sono convinto che possa attrarre pubblico, soprattutto se si dovesse vedere una discreta competizione.

La differenza attuale tra la JW e le altre è palese e netta e, probabilmente, ci vorrà qualche anno per avere un nucleo di un centinaio di ragazze di livello buono...ma siamo sempre alle stesse considerazioni: finché a 25 anni dovrai trovarti un lavoro per campare perché col calcio non potrai farlo, non si arriverà molto lontano.

Ho visto gli HL contro il Sassuolo, la Bonansea sembrava Messi contro le giovanili dell'Ascoli.

 

Però, ripeto, se vedo certe partite internazionali, le nazionali, alcune sfide di Champions, è un bel calcio da seguire

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