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Leevancleef

Orgoglio e pregiudizi. La consapevolezza di una grande squadra europea intorno alla quale compattarsi, non dividersi

Post in rilievo

Questa doppia sfida col Real ci ha dimostrato due cose: fino a che punto possiamo essere umani, con i nostri limiti, e quanto possiamo essere giganti, nel superarli.

 

L’orgoglio che ne scaturisce è di quelli senza tempo, di quelli che contraddistinguono un’identità.

Stiamo vivendo un romanzo fantastico, siamo anche noi protagonisti quotidiani di un libro magnifico. Lo siamo da sempre, tutti i giorni, col nostro semplice amare la maglia. Ma quando assisti ad imprese che si ripetono nel tempo, negli anni, portate avanti da una squadra che non molla mai nulla (nulla!), credendoci anche quando sembra davvero impossibile, allora non si tratta più del “semplice” risultato di una partita o di una competizione, si entra nell’ambito delle lezioni di vita.

Ed è un vero peccato che ci sia qualcuno che non riesca nemmeno a recepirle queste lezioni di vita, perso quotidianamente dietro vessilli personali o paturnie da difendere.

 

Non so voi ma personalmente mi sono avvicinato a questa partita con uno spirito diviso a metà. Da una parte la solita voglia di scendere in campo e vincere che avevo già sin dopo la gara d’andata (troppo bistrattata quando invece in parità numerica fu assolutamente buona); quindi il solito nervosismo, i soliti riti, la gente che ti fa delle domande e tu ovviamente non rispondi, perso con lo sguardo nel vuoto, eccetera. Dall’altra una vocina, forse per la prima volta, mi suggeriva di non illudermi troppo per non soffrire dopo. Mi diceva “ma hai visto che scemi i giocatori della tua squadra a postare dichiarazioni d’intenti sui social? Hai visto Marchisio, che nemmeno sta giocando, come parla di lottare perché ancora non è tutto perso? Hai sentito Allegri che chiede di non salire sull’aereo a chi non ci crede o Pjanic dire che ok, sarà difficile, ma non impossibile?”

Sì, tu li hai visti e sentiti. E pensi che dev’essere questo, probabilmente, che negli ultimi anni ha fatto sì che la Juve andasse spavalda in tutti gli stadi d’Europa (tutti)!

E’ questo che l’ha fatta andare al Westfalen Stadion di Dortmund a fargliene 3;

è questo che le ha permesso di andarsi a prendere una qualificazione al Bernabeu, unica negli ultimi 5 anni ad eliminare quelli là;

è questo che l’ha fatta andare all’Allianz Arena di Monaco e vincere la partita fino alla mancata spazzata finale;

è questo che le ha permesso di vincere (non di uscire con un “buon pareggio”, ma ancora di vincere) al City of Manchester, al Sánchez-Pizjuán, o al Do Dragao;

è questo che le ha permesso di farne 3 al Barça riuscendo nell’impresa di essere una fra le sole tre squadre in Europa negli ultimi 10 anni a non perdere al Camp Nou (senza subire reti contro un trio fuori categoria);

è questo che le ha permesso di vincere nel tempio di Wembley quando sembrava un pugile alle corde.

Tutto ciò (e molto altro) raccolto in quattro anni, non in 15! Vittorie, esaltazioni europee, emozioni, momenti straordinari di juventinità tutti compressi in successione, come raramente successo.

E’ questo che, nell’infuocato post partita del Bernabeu, deve aver fatto dire a Buffon (mi inchino, oh mito), alla sua ultima, perfetta, partita internazionale, una frase passata in secondo piano nel marasma dell’adrenalina e delle recriminazioni: “Sono orgoglioso perché sapevo che se c’era una squadra al mondo capace di compiere un’impresa del genere, venendo a rimontare 3 gol al Bernabeu contro il Real Madrid, quella poteva essere solo la Juventus”.

Già, una grande squadra europea, in grado di vincere oltre ogni confine, OVUNQUE!

 

Ovvio che essere privati a 20 secondi dalla fine di una delle più grandi imprese della storia del calcio fa incazzare, specie per com’è scaturita l’eliminazione. Anche perché pensavi di averle viste tutte, ma davvero TUTTE! Episodi ed accadimenti unici, e pure quei pochi che unici non sono… lo diventano nell’aggiungersi a tutti gli altri in un loro maledetto susseguirsi degli “eventi”. Ma quest’ultimo mancava. Mancava a quella collezione di bastardate del destino che possiamo vantare solo noi. Una fantastica doppia sfida del genere decisa a 20 secondi dalla fine da un episodio che definire grigio è dire poco, visto che persino la maggiorparte di ex arbitri o di ex giocatori (compresi quelli non certamente “juventini” come Maradona e Batistuta) lo ha condannato. Poi certo, a fare da contraltare a chi ne parla in buonafede ci sono anche tanti professionisti dell’ipocrisia… mi piacerebbe sentirli esprimersi se lo stesso episodio dovesse decidere un’ipotetica finale di Coppa del Mondo in Germania con l’Italia protagonista e vittima proprio contro i padroni di casa, a 20 secondi dalla fine! Ci sarebbe da ridere!

Ma detto ciò l’impresa rimane tale.

Bastano un paio di dati: 1) in tutta la storia della Coppa Campioni e Champions League il Real non aveva mai perso in casa con 3 gol di scarto, e solo 4, solo 4 volte in 62 anni, con 2 gol di scarto (contro Bayern, Ajax, Barcellona e Juventus, che diventa la prima, dunque, ad esserci riuscita per due volte); 2) il Real era andato in gol in 110 delle precedenti 114 partite.

 

Ecco perché addirittura “lamentarsi”, puntando il dito contro qualcuno, lascia il tempo che trova. Perché quel qualcuno aveva realizzato ciò che non era MAI riuscito a nessuno! Per questo motivo non mi viene ancora da parlare di tattiche e roba simile, perché per quanto mi piaccia parlarne, o per quanto mi piacerebbe riportare cosa ho esclamato 10 secondi prima dell'azione del rigore, do precedenza all’emozione di una serata magica, quasi perfetta.

 

L'amarezza provata alla fine è di quelle che percuote l'anima, dannatamente, ma tatuandole addosso l’ennesima dichiarazione d’amore. Tempra il cuore. Ma forse è proprio tutto questo a renderci ogni giorno più forti e ad avere voglia di rigiocare (e rigiocarla) subito! Forse è proprio questa l’ennesima lezione.

 

E spiace per chi non sa godersi pienamente certe emozioni solo al fine di puntellare di continuo il proprio steccato.

Sì, è un vero peccato che questa squadra meravigliosa spesso non venga trattata come merita, sia all’esterno che all’interno del suo habitat. L’esterno lo conosciamo, fatto da chi si lamenta da 20 o 30 anni ancora per un singolo episodio; da chi non si presenta alle premiazioni e si reputa un tartassato quando qualsiasi ricerca li indica come i più favoriti in assoluto; da chi lo scorso anno imbrattò gli spogliatoi del nostro stadio per un punto in campionato che spostava zero, non per una mancata semifinale di Champions che sposta decine di milioni; dal solito tristissimo pennivendolismo italiota che sta seriamente rovinando la cultura calcistica di questo paese; e così via. Ora, che attrezzi del genere facciano la morale a chi non ha mai utilizzato i loro mezzucci lascia il tempo che trova, è come sentire Varriale dare lezioni di imparzialità: un comico controsenso.

Che però negli ultimi tempi si sia palesato un andazzo che anche tra di noi è andato oltre la normale critica, sfociando in parossismi ai limiti dell’inspiegabile, in accuse e fazionismi verbalmente violenti contro questo o quel singolo, è molto meno comprensibile. Si è letto di tutto, dalle analisi psicologiche delle conferenze stampa che ti farebbero vincere o perdere le partite (roba che in confronto Guardiola non dovrebbe più vincere nemmeno una coppa di quartiere, per come parla in conferenza) alla mancanza di palle dell’allenatore che sarebbe succube di Tizio o Caio (dimenticando che lo scorso anno era talmente un succube che sgabellò Sempronio). Dal profetizzare che “se giocano Questo o Quello abbiamo già perso” al voler vedere ceduti, per un singolo errore, pilastri della squadra che stanno esprimendosi a livelli altissimi da anni. Dall’esaltazione perenne del prossimo alla derisione continua dei nostri, in taluni casi basandosi su deduzioni che diventano mode o su elementi quali “l’andatura”, “lo sguardo”… roba da riportare alla mente “l’occhio della madre” di fantozziana memoria.

 

Ecco: questa partita ha rappresentato l’ennesima risposta a certi rosari. Perché le critiche basate su qualcosa di concreto sono necessarie per migliorare, sono nel nostro dna; ma trascendere fino a certi livelli, smontando e infamando chiunque in favore di questo o quel preconcetto, di questo o quel dogma, talvolta fa pensare che alcuni, questa squadra che va ovunque in Europa a testa altissima, non la meritino.

 

Alla fine anche una delusione sportiva offre sempre un'opportunità: quella di imparare qualcosa. Soprattutto per “aiutarsi”, per cercare di maturare da soli le proprie risposte ai tanti (troppi) luoghi comuni che circondano il calcio. Chi è disposto ad apprendere apprende. Gli altri troveranno sempre nelle frasi fatte e nei preconcetti le risposte a tutto.

Prendiamola allora come l’occasione per ripartire.

Sia come squadra,  che mi auguro possa trarre nuovamente fiducia per l’avventura del prossimo anno (esattamente come la Champions del 2016/17 iniziò dalla partita di Monaco dell’anno prima); partite del genere fanno acquisire sempre nuove consapevolezze, perchè si è dimostrato ancora una volta  di poter guardare in faccia chiunque, e di poterlo fare cercando di essere “più bravo” rispetto a chi è “più forte” di te.

E sia come tifoseria, che spero non abbia mai un pensiero unico, che non rinunci mai alla propria capacità di autocritica… ma che quantomeno provi a nutrirsi un po’ più di orgoglio stemperando alcuni pregiudizi, cercando di marciare, dunque, un po’ più compatta contro chi ci vuole male e accanto ad una squadra che sta segnando un’epoca, in Italia come in Europa.

 

- Leevancleef -

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.goodpostdedicato, scusa la sottile polemica, a quel 79% che non ci credeva e che sentenziava che saremo andati a madrid per prenderne altre tre.

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tutto giusto leevan dobbiamo essere orgogliosi di questa squadra in tutto e per tutto ma..

a me questa partita ha scosso come fosse un altro 2006 

un odio così verso una squadra di calcio l'avevo visto solo nel 2006 

gli insulti a buffon chiellini e agnelli mi hanno ricordato quando gli italiani non volevano in nazionale buffon del piero camoranesi cannavaro e compagnia cantante ..

sono rimasto disgustato più per questo che per tutto il resto 

alla squadra non si può davvero dire nulla 

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Sinceramente sono stanco di sentire le * anti-juventine soprattutto gli intertristi prenderci in giro per questa benedetta coppa che manca ormai da troppo.....siamo una big,siamo sempre li tra i protagonisti eppure dobbiamo sorbirci le prese in giro di tifosi di squadre che da sempre fanno solo comparse,e questo perché la coppa ci sfugge sempre ora per un motivo ora per un altro....per la nostra storia e dimensione europea dovremmo averne almeno 4 o 5 e invece ne abbiamo una in meno delle *....una squadra che partecipa una volta ogni dieci anni e che ci regala imprese come quella con il beer sheva....ci manca solo che quest'anno la vinca pure la "meteora" roma e poi abbiamo fatto 13...

Le tue parole sono belle,condivisibili,ma se alla fine non la vinci mai aumentano solo i rimpianti...la juve deve concentrarsi di più sull'europa perdendo questa ossessione di vincere ogni anno in italia a tutti i costi....se arriviamo qualche volta secondi o terzi non mi frega se magari poi si risparmia qualche goccia di energia per la coppa..

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Bellissimo post...as usual... :d

 

In effetti la cosa che mi rattrista di più non è tanto il modo in cui siamo stati eliminati...ma il fatto che siano passati quasi 3 giorni e non abbia sentito una che sia una analisi della splendida partita fatta dai nostri...come se quel rigore avesse cancellato tutti i 92 minuti e 30 secondi precedenti...come se fare 3 gol al Real Madrid al Santiago Bernabeu fosse prassi consolidata...come se aver portato le merengues sull'orlo della disperazione fosse una cosa a cui siamo abituati...

 

Ad esempio mi è capitato di assistere a un consesso di geni nel quale uno juventino ha osato dire "Sì...ma comunque resta il fatto che la Juventus ha fatto una grande partita"...e l'unica cosa che si è sentito rispondere è stata "Sì ma bastaaaa"...come se osare dire una cosa del genere fosse un peccato mortale perchè distoglieva l'attenzione dalle parole di Buffon e dal gesto di Chiellini...come se provare a esaltare l'impresa della Juve fosse argomento non attinente...come se in questi due giorni e mezzo non si fosse parlato altro che della partita e non delle polemiche...come se il campo per la Juve non esistesse mai perchè tanto o le altre si scansano...o la Juve ha rubato...o l'avversario era talmente modesto da non esserci bisogno di alcuna analisi...e qualora non sussistesse nessuna di queste tre condizioni...allora si tira fuori altro pur di non dare comunque meriti ai bianconeri...

 

E' tutto molto triste...specie pensando ad esempio a tutta la prosopopea a cui dovemmo assistere dopo la doppia sfida tra il Real e il Napoli...in cui fu un continuo susseguirsi di "teste alte" nonostante un aggregate di 6-2 e al termine della quale avevi il serio dubbio che entrambe le sfide le avessero vinte i madrileni...

 

Mentre a chi invece al Bernabeu ci ha vinto per davvero...a chi da decenni rappresenta la vera bestia nera del Real Madrid...a chi ha dimostrato di meritare un posto nell'èlite del calcio europeo non vengono riservate altro che pernacchie...derisioni e continue critiche per le interviste postpartita senza alcun accenno però alla partita...come se in quei 93 minuti di campo non fosse accaduto nulla di rilevante...

 

Tutto il paese si è stretto attorno alla Roma artefice di un vero e proprio capolavoro che di certo non disconosco...ma con la stessa compattezza riesce a dare addosso a una squadra che negli ultimi 5 anni ha rappresentato l'ultimo baluardo del calcio italiano contro l'oblio calcistico...


Ecco...almeno noi evitiamo di fare lo stesso...se è vero che amiamo questi colori...altrimenti non vedo quale differenza ci sia tra chi approfitta di qualche parola fuori posto di Buffon per smerdare una serata intera...e chi dopo una partita del genere con un epilogo del genere non riesce a trovare di meglio che prendersela con Allegri per i mancati cambi o con Higuain che non ha segnato...

 

Anzi...una differenza c'è...i primi mi fanno schifo...i secondi mi fanno pena!

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Perfetto, nulla da aggiungere.
Orgoglioso di questa squadra e dispiaciuto per chi (per continuare le proprie crociate) non riesce neanche ad apprezzare una squadra così. Io sono sicuro comunque che entro due anni la vinceremo.

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Bel post, veramente.

Mi resta però un dubbio, una certa impressione...

Ho l'impressione che il nostro sia nel complesso l'organico migliore della champions league e che non venga sfruttato a pieno.

Non sono un esperto di tecnica o tattica ma di motivazioni sì, per lavoro.

Il secondo tempo di Cardiff e la recente gara di Madrid, scaturiscono da motivazioni forti in positivo e negativo.

Non riuscire a mettere motivazioni positive a Cardiff è stato gravissimo.

La vittoria di Madrid, fantastica comunque, deriva da motivazioni plurime, in parte dovute anche a Roma Barca.

Lo staff di Allegri in questo temo sia in parte inadeguato perché ritengo la attuale nostra Juve fortissima e potenzialmente vincente contro tutti.

 

Arrivare in alto è un merito quanto è un demerito non ottenere un risultato giunti a quel punto.

Penso che, al netto di singole imprese, stupende ed esaltanti, si potesse, con questo organico, vincere la Champions, sicuramente lo scorso anno e maggiormente questo.

 

 

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D'accordo su tutto, chi si lamenta, per caritá,  ha diritto di farlo, ma deve comprendere che in questo momento storico sta ammirando una delle Juventus più forti di sempre, perché sarà anche vero che il nostro campionato vale meno, ma in campo europeo sfido chiunque a trovare un'epoca nella quale fossimo così economicamente distanti da almeno 5 o 6 squadre.

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Bel post, condivisibile sul dover ogni tanto apprezzare in pieno per via estatica questa prestazione, senza razionalizzazioni mentali di cui noi tifosi juventini spesso siamo vittime (io in primis), e unirci di più fra noi tifosi, direzionando la nostra eventuale rabbia verso quelli che vogliono il nostro male calcistico.

Bene, ma ci sono due ma.

Il primo: ci dimentichiamo che noi abbiamo fatto una prestazione storica, ma non stavamo vincendo, abbiamo "solo" pareggiato. Ecco perché non ho nessun rimpianto: non siamo mai stati qualificati, e celebrare un pareggio, nonostante sia stata ovviamente una grande prova, è sintomo di consapevolezza di inferiorità verso le big europee.

Secondo: di conseguenza, non sono d'accordo che le analisi psicologiche fossero solo menate intellettualoidi di sedicenti tifosi. La paura c'era nella prima partita e ci ha fatto fare errori marchiani che ci sono costati la semifinale, e chissà, la coppa. La paura non c'era al ritorno, perché non avevamo nulla da perdere. Fino al terzo gol, perché poi si è reinsinuata fra giocatori e soprattutto allenatore, e infatti è successo quello che è successo, con marcature inspiegabilmente saltate e rigore preso perché vasquez era solo in area. Non è errore tecnico, è paura. La stessa che ha provato il Real Madrid e le ha fatto prendere 3 gol. O credevamo fosse tutto merito nostro?

Quindi ricominciamo da qui, e con l'autocritica che ci ha portato in alto sempre diciamo: non dobbiamo avere paura dell'avversario, chiunque esso sia, ma incuterla. Ecco, secondo me, la lezione che ci serve. Perché vantarci di un pareggio/sconfitta negli anni a venire, come ho sentito, non servirà affatto per portare la maledetta a casa.

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40 minuti fa, caricato a panettoni ha scritto:

Aggiungo solo che Allegri con 10 euro da 4 anni entra nei più lussuosi ristoranti d'Europa strafogandosi di tutto , ruttando e palpeggiando le cameriere .

 

 

No va beh... Non esageriamo.

 

Vuoi veramente paragonare la rosa di adesso a quella dei 10 euro? ... ora non saranno i 100 euro delle big... ma nemmeno i 10 di matri e quagliarella... facciamo che ora sono 50 dai...

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Post leggendario per una squadra leggendaria.

Anche se non ha raccolto quanto meritava.

 

Sempre un piacere leggere scritti così permeati di juventinità, quella vera.

 

Sono parole che riassumono, e ti fanno capire, cosa è stato fatto in questi anni e che continuando così avremo la chance di provarci .

Ancora e ancora.

 

Io da mercoledì scorso ci credo infinitamente di più. In un certo senso ho raggiunto l'apice come avvenuto a Roma, metà anni '90.

Quella sensazione di forza che finalmente senti tutta tua e che  ti fa sentire invincibile.

 

Manca poco.

 

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orgoglioso di questi ragazzi. a prescindere dai dettagli, quanto fatto a madrid merita soltanto applausi. sento però dire frasi come "siamo vicini" "entro 2 anni la vinciamo". ecco direi che continuare ad illudersi è deleterio. semplicemente perché QUESTA squadra a strettissimo giro, non esisterà più. 

c'è da dire che la stessa cosa vale per altri top team come real, barcellona, bayern. sarà quindi necessario ripartire da qualche punto fermo ed azzeccare nuovi acquisti....questa volta è fondamentale, parecchi cicli si chiuderanno. ma gli atri TOP team possono spendere una marea di soldi. noi dovremo essere molto, molto bravi anche fuori dal rettangolo verde perché già a partire dall'anno prossimo ci saranno (e dovranno essere presi) diversi nuovi elementi.

spero che la serata di mercoledì, da questo punto di vista, possa smuovere qualcosa nella testa, nel cuore e nel portafogli di qualcuno....perchè siamo lì e dobbiamo rimanerci, ma non sarà facile senza una strategia adeguata.

 

 

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2 minuti fa, jimmyw ha scritto:

No va beh... Non esageriamo.

 

Vuoi veramente paragonare la rosa di adesso a quella dei 10 euro? ... ora non saranno i 100 euro delle big... ma nemmeno i 10 di matri e quagliarella... facciamo che ora sono 50 dai...

la storia degli euro è suggestiva, ma lascia il tempo che trova. di francesco rischia di arrivare in finale con 3 euro e 50

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1 minuto fa, Street Spirit ha scritto:

la storia degli euro è suggestiva, ma lascia il tempo che trova. di francesco rischia di arrivare in finale con 3 euro e 50

La roma è una meteora... ogni tanto capitano. Non fa testo.

 

Noi da 4 anni siamo nel top d'd'Europa, e lo saremo anche per i prossimi.

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Ero già conscio di ciò che sarebbe successo ..... con questa proprietà e i suoi continui restyling annuali nasconderanno sempre un imprevisto la champions non è per noi mettiamoci l anima in pace e nel caso in cui dovesse vincerla la Roma possiamo anche andarci a nascondere in qualche angolino lontano dove il calcio non esiste

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L’autocritica nei tifosi bianconeri si trasforma in critica a prescindere.

 

anche quando si vince al Bernabeu si invocano le dimissioni di Allegri per non aver cambiato, la cessione di Alex Sandro per aver sbagliato un movimento, la svendita di Higuain per non essere stato decisivo...siamo autolesionisti nell’anima!

 

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Ero convinto che non saremmo passati e purtroppo è andata così. 

Detto questo, per quanto mi riguarda  l'orgoglio e l'applauso nei confronti di questa squadra non è mai mancato. È mancato, quello si, da parte mia quel briciolo di follia che ti fa pensare di riuscire a poter fare una partita del genere, da leggenda, nel temopio del Bernabeu, letteralmente umiliando una squadra come il Real.

Quindi, solo orgoglio per questa Juve.

 

La rabbia invece la riservo per tutti quei fantocci, che in ogni occasione non mancano mai di spargere il loro veleno su giocatori,  squadra, società; veleno,  non critica, che è una cosa diversa: perché la critica è costruttiva ed è fatta a fin di bene, mentre il veleno è malsano e fatto per distruggere. 

Quindi su questo punto, mi dispiace, ma non posso essere d'accordo con Lee: nessun compattamento con questa feccia, perché non posso e non voglio mettermi sullo stesso livello di cialtroni che non sono tifosi Juve ma unicamente di loro stessi e del loro ego ipertrofizzato dai social.

 

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